Traversata della Valle del Lambro in mtb
01/05/2014 - Traversata della Valle del Lambro in mtb
Album fotografico
Distance: 58 km - 858 m Ascent - 1.051 m Descent
Bellissimo gruppo e bellissima giornata, quest'oggi, per quest'altro percorso nuovo in cui in certi punti abbiamo davvero faticato, forse, un po' troppo, ma dove la nostra passione ci ha portato a spingere le nostre mountain bike, sudando e qualche volta anche imprecando per arrivare fino al Belvedere del Monte Scioscia. Anche sulla successiva discesa, in qualche punto, abbiamo dovuto spallare le nostre mtb per via di gradini forse un pò troppo alti per un passaggio in mountain bike. Nonostante tutto però il percorso è poi pedalabile completamente anche se non mancano tratti in cui le salite si fanno sentire. Un gruppo formato da numerosi bikers e quest'oggi 3 nuovi arrivi tra le nostre fila con Manuela, Francesco e Tiziano a cui si aggiungono i nuovi rientri di Alberto, Mauro e Gianni e poi ancora gli altri amici Nando, Gabriele, Claudio, Lillo, Mimmo, Elia, Claudio, Marco, Enrico, Fabrizio, Maurizio, Patrizio e Francesco. Arriviamo così al bel numero di 20 biker che è anche, al momento, il record di presenze sulle escursione programmate dell'anno 2014. Grazie davvero a tutti.
1° Maggio che è la giornata dedicata alla festa dei lavoratori ed è perciò giusto prendersi questa bellissima mattinata per saggiare alcune belle salite della Brianza ed effettuare nello stesso tempo una bella traversata passando per le stradine e gli sterrati della Valle del Lambro. Partiamo dalla Stazione di Canzo-Asso, nel comune di Canzo, che abbiamo raggiunto in treno. Dal parcheggio, tenendoci a sinistra, ci portiamo sulla SP41 e giriamo quasi subito a sinistra su via Rosmini e poco più avanti andiamo ad attraversare il ponte ciclo-pedonale, chiamato anche Ponte di Brooklyn, dove la stretta sede stradale permette solamente di mettersi in fila e attendere il proprio turno prima di arrivare sulla sponda opposta del fiume Lambro. Giunti sull'asfaltata giriamo a sinistra e all'incrocio ancora a sinistra per seguire la stradina che poco dopo diventa sterrata ed inizia a seguire le sponde del fiume.
Quando il sentiero termina, all'incrocio con via Cà Bianca giriamo a sinistra e superiamo il ponte e ci portiamo alla rotonda della SP40 dove giriamo a destra ed andiamo a percorrerne poco più di 250 m per girare poi a sinistra seguendo via Cascina Ravella che ci consente, poi, di superare il ponte ferroviario e di seguire il tratto sterrato nel mezzo del boschetto raggiungendo la stradina di via Cascina Emilia. Raggiungiamo il bivio, davanti a noi la linea ferroviaria e giriamo a sinistra per portarci al sottopasso ferroviario per proseguire poi verso il guado del torrente Ravella. Seguendo la stradina, quest'oggi senza auto, superiamo la zona industriale e giriamo a destra quando incontriamo l'incrocio con via Vittorio Veneto. Dopo aver percorso il lungo rettilineo, alla rotonda, giriamo a destra e seguendo il rettilineo di via G. Matteotti superiamo ancora un'altro sottopasso della ferrovia e ci portiamo poi a sinistra su via Brusa.
Strada che adesso inizia a salire e superando capannoni, alla nostra sinistra, e terrazzamenti, alla nostra destra, arriviamo al bivio dove giriamo a destra ed iniziamo la bella salita su via A. Grandi. Impegnativa il giusto, primo tratto asfaltato, arrivati alla sbarra che ne delimita il passaggio a mezzi motorizzati, la superiamo e poco dopo ci ritroviamo sulla bella sterrata che entra adesso nel bosco e vi rimane per almeno 2 km. Ultimo tratto in falsopiano per arrivare al parcheggio a fianco del capannone e raggiunta la rotonda giriamo a sinistra su via Inarca. Ancora salita per superare anche la rotonda successiva e seguendo la stradina ancora asfaltata raggiungiamo, a sinistra, l'ingresso del sentiero che risale verso il Monte Scioscia. Prima parte pedalabile poi una serie continua di strappi fa mettere qualche volta il piede a terra e si sale spingendo all''ombra del bosco. Raggiunto, non senza fatica il belvedere, ci fermiamo un attimo per ricompattare tutti il gruppo e nel frattempo ci gustiamo il paesaggio. Con una giornata limpida, come quella di oggi, oltre al bellissimo color verde smeraldo delle acque del Lago del Segrino, appena sotto di noi, ampliamo, da quest'altezza, il nostro sguardo fino al Lago di Pusiano che vediamo contornato dai tanti bei paesini che fanno da cornice al bellissimo specchio d'acqua.
Ritornati in sella iniziamo adesso l'impegnativa discesa, dove in alcuni tratti dobbiamo per forza di cose spallare la nostra mtb perchè il salto dei gradini che compongono questo sentiero è davvero troppo alto per essere affrontato in sella con pericolo di caduta. Ce ne facciamo una ragione e alternando tratti in sella a quelli portage raggiungiamo l'incrocio con la SP41 . Ci teniamo a destra e raggiunta la rotonda, vicino alla Chiesa di Santa Maria in Prato (Durante l’epidemia di peste del 1327 fu trasformata in lazzaretto. Fu ampliata sicuramente entro il 1579, quando a Longone venne fondata la Confraternita del Santo Rosario, alla quale fu affidata la cura della chiesa.) di Longone al Segrino. Giriamo a destra e seguiamo via Risorgimento ed arriviamo in piazza Pio XII e proseguiamo nel centro storico immettendoci su via Roma.
Allontanandoci dalla cittadina proseguiamo ancora in salita su via Manzoni e raggiunto Proserpio ci portiamo in direzione della rotonda. Giriamo a sinistra e poco dopo terminiamo anche la salita e in falsopiano percorriamo le ampie curve della larga strada asfaltata e raggiunta la quarta, davanti al bivio con via Crocetta, giriamo a sinistra per imboccare la sterrata che sempre in discesa su tratti misti, sterrato, acciottolato e sassi arriva alla frazione San Bernardino dove passiamo davanti al bell'Oratorio che da il nome al borgo. Proseguendo su via Manzoni raggiungiamo via XXIV Maggio ed al bivio giriamo a destra e subito a sinistra sulla bella stradina di via G. Verdi che sempre in discesa arriva al bivio con via G. Marconi. Proseguendo sempre diritto si arriva ad una rotonda dove proseguiamo ancora diritto per superarne una seconda e rimanendo sempre sul rettilineo imbocchiamo via G. Leopardi a Erba.
Alla rotonda giriamo a sinistra e andiamo a percorrere via G. Leopardi che con un lungo rettilineo arriva all'incrocio con la SS41 . La attraversiamo e seguiamo via Majnoni che arriva alla rotonda successiva dove tenendoci leggermente a sinistra ci immettiamo su via C. Battisti. Con quest'altro rettifilo superiamo 2 rotonde e raggiunto il semaforo dell'incrocio con via C. Porta la attraversiamo e arrivati alla rotonda, dove alla nostra destra troviamo la Chiesa di San Maurizio proseguiamo ancora diritto su via Alserio e ci portiamo in direzione della rotonda. Giriamo a sinistra su via Tre Ponti e raggiungiamo la sterrata che parte diritta e va ad attraversare i campi. Seguiamo da questo momento la Ciclo-Pedonale Monza-Erba. Ritroviamo per un breve tratto la strada asfaltata su via L. Manara ma la lasciamo quasi subito quando raggiungiamo il Canile Municipale. La sterrata segue il corso della Roggia e quando arriviamo ad un ponticello ci teniamo a destra e proseguiamo diritto arrivando ad un'altro ponticello dove questa volta giriamo a sinistra.
Arrivati a ridosso della ferrovia seguiamo a destra l'ultimo tratto della sterrata che ci conduce ad una sbarra. La superiamo e ci portiamo sull'asfaltata via Buerga arrivando ad un'incrocio. Prendiamo a destra via del Santuario ed iniziamo la salita che termina quando passiamo a fianco del Santuario della Madonna di Lourdes a Monguzzo. Raggiungiamo l'incrocio e giriamo a sinistra ed in discesa ci portiamo all'incrocio sulla SS36 che con circospezione attraversiamo per entrare nella piccola frazione Nobile di Merone. Seguiamo via Roma e dopo il bivio via Roma per girare poi a destra sulla stradina di via Cava Marna. All'inizio asfaltata, ma in seguito sterrata, ci conduce sul ponte che va ad attraversare la ferrovia e inizia poi una discesa a curve che arriva a fianco del cancello d'entrata dell'Oasi di Baggero. Proseguendo diritto, tenendoci quindi a destra, percorriamo solo poche centinaia di metri di via via C. Battisti ed alla prima traversa, a sinistra giriamo per portarci nel piccolo borgo di Baggero.
Attraversando il ponte sul fiume Lambro, vicinissimi alle pale del Mulino, tutt'ora in funzione, attraversiamo la piccola piazza e andiamo in direzione delle transenne che delimitano il passaggio ai soli pedoni. Tenendoci a destra superiamo il ponte sul torrente Bevera, che proprio in quel punto sfocia nel fiume Lambro e ci dirigiamo sulla sterrata che a destra passa a fianco di Cascina Campomarzo. In leggera discesa entriamo, poco più avanti, nel bosco e con una leggera salita superiamo poi un ponte in legno e ci dirigiamo nella valletta di Camisasca arrivando all'incrocio con via Dante Alighieri. Con un destra, sinistra, ci riportiamo sulla stradina asfaltata che arriva a fianco di Cascina Bracesco e tenendoci a destra superiamo la località Ceresa per seguire la restante sterrata che ci conduce a Gaggio. Al sottopasso della SP342 risaliamo verso gli impianti sportivi e dopo una breve salita ci portiamo sulla sterrata che, dopo un cancello, in discesa entra nel boschetto.
Ci teniamo sempre a sinistra, ai vari bivii che incontriamo e uscendone raggiungiamo le case della piccola frazione ed al bivio sulla strada asfaltata giriamo a sinistra andando a superare il cavalcavia che attraversa la SS36 . Seguendo via Papa Giovanni XXIII ci portiamo alla periferia di Nibionno e arrivati all'incrocio giriamo a sinistra su via L. Cadorna e raggiungiamo il bivio dove giriamo a destra e percorriamo via D. Alighieri. Poco dopo raggiunto un bivio ci teniamo a sinistra ed entriamo nella bella valletta dove la sterrata che prosegue in leggera salita ci porta a fianco di Cascina Costa. Quando troviamo di nuovo l'asfalto andiamo a superare il sottopasso ferroviario e seguendo via Costaiola arriviamo ad un bivio. Giriamo a destra e percorriamo la bella sterrata che arriva alla località Rosello. Giriamo a sinistra e percorriamo via Piave per seguire poi via G. Matteotti ed entriamo a Cassago Brianza.
Raggiunto il bivio, su via Tremoncino, giriamo a sinistra e arrivati alla rotonda giriamo a sinistra e alla rotonda successiva imbocchiamo a destra, per 100 m, la SP48 che lasciamo però per girare a destra su via Don E. Colnaghi. Al bivio successivo giriamo a destra e percorriamo solo poche centinaia di metri di via San Carlo per girare poi a sinistra sulla stradina che ci porta nei pressi di Cascina Zizzanorre. Tenendoci a destra, al primo bivio, scendiamo, seguendo la sterrata, nei primi sterrati del Parco Agricolo della Valletta e con un bellissimo tratto che va ad attraversare i campi arriviamo a Prebone. Brevissima escursione su via L. Manara per deviare poi a destra, sul tratturo, che attraversando nuovamente altri campi arriva a ridosso di Cascina Immacolata all'immediata periferia di Renate. Ritorniamo su asfalto e raggiunto il semaforo, all'incrocio con via G. Garibaldi, giriamo a sinistra e percorrendone il rettilineo arriviamo fino a trovare, alla nostra destra, il sottopasso ferroviario dove giriamo.
Seguendo il sentiero che risale la collinetta scolliniamo dopo aver girato a destra sul tratturo che ci porta a fianco del maneggio. A ridosso delle staccionate giriamo a sinistra e percorriamo il single trail che arriva ad un bivio. Proseguiamo diritto e in discesa andiamo in direzione di Cascina Angelica dove, poco più avanti andiamo ad attraversare la SP112 . Entriamo nella piccola frazione Casaretto e superato il cortile della cascina procediamo poi a destra su un sentiero che in discesa raggiunge il bivio con via Gramsci. Giriamo a sinistra e seguiamo ancora la sterrata ed il sentiero che a sinistra, sempre in leggera discesa, arriva all'incrocio di via Visconta. Tenendoci a sinistra, con una leggera salita, guadagniamo il bivio dove girando a destra ci portiamo su un'altro bel sentiero che entra nel bosco e arriva dopo un tratto rettilineo sulla strada asfaltata di via Cremonina.
Poco più avanti giriamo a sinistra e seguiamo via F. Cavalli ed entriamo tra le vie di Zoccorino dove attraversando la zona residenziale scolliniamo imboccando via P. L. da Palestrina. All'incrocio con la SP112 giriamo a sinistra e percorrendone poco più di 350 metri giriamo a destra per immetterci sul sentiero che attraversando i campi arriva alla periferia di Valle Guidino. Raggiunta la strada asfaltata giriamo a destra e superato il ponte sulla ferrovia arriviamo al bivio dove giriamo a destra e poi subito a sinistra per superare la sbarra e portarci ancora su sterrato passando accanto al muro di cinta del Monumento naturale regionale del Sasso del Guidino (Masso erratico o delle dimensioni di m 9x5x6. L'importanza del "Sasso del Guidino", oltre che alle dimensioni, sta nel fatto che è il masso di questa tipologia che si trova nella posizione più a sud nella Lombardia). Ritroviamo la strada asfaltata alla periferia di Villa Raverio e seguiamo a sinistra via B. Luini e ci portiamo alla traversa di via T. Vecellio dove giriamo a sinistra per entrare tra le stradine della cittadina.
Alla traversa di via R. Cipriano giriamo a sinistra ed arriviamo al bivio con via Mandioni dove giriamo a destra ed arrivati nella piazzetta dove troviamo la Chiesa di Sant'Eusebio giriamo a sinistra e ci portiamo nelle stradine del centro storico per andare a percorrere la stradina che a curve ed in discesa ci permettere di sotto-passare la SP6 e di arrivare a Mighinzano. Andiamo ad attraversare via A. de Gasperi e ci riportiamo su sterrato per deviare poi a sinistra dove raggiungiamo il boschetto ed iniziamo un'altro bellissimo tratto sul single trail che passa accanto alla recinzione del maneggio. Raggiunta la sbarra la superiamo e ci portiamo in discesa sul breve rettilineo che arriva davanti a Cascina Fonigo dove giriamo a destra e al bivio, ancora a destra, per risalire la collina in direzione di Calò. Passiamo a fianco della Chiesa dei SS Vitale e Agricola e giriamo a sinistra su via P. Pozzi che in leggera discesa ci porta poi su via Lovati, dove giriamo a sinistra.
L'asfalto poco dopo termina e ci immettiamo nuovamente su sterrati e sentieri deviando a sinistra, al primo bivio, ed a destra al successivo. La leggera salita ci conduce tra le strade sterrate che passano tra le ville storiche di Rancate e ci portiamo poi su via dei Ronchi dove deviamo a destra per raggiungere, in leggera salita, Riverio Superiore dove girando a sinistra iniziamo una bella discesa su stradina asfaltata che con belle curve arriva al passaggio a livello, nei pressi della piccola Stazione di Carate-Calò. Proseguendo la discesa percorriamo il tratto del Muro dell'Orlanda (famosa salita) in senso contrario e dopo un tornante arriviamo all'incrocio con via Sette Gocce a Carate Brianza. Ci riportiamo, adesso, sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba e tenendoci a sinistra proseguiamo sulla strada asfaltata ed andiamo a superare il ponte che attraversa il fiume Lambro. Girando ancora a sinistra ci portiamo davanti all'Ex mobilificio Bernini e prendendo a destra il sentiero andiamo a seguire il Sentiero dei Carpini . Con il primo tratto in continuo saliscendi arriviamo alla impegnativa Salita dei Cavalli e portatici al bivio giriamo a sinistra e seguiamo adesso il lungo rettilineo che ci conduce ad Albiate.
Ultimo strappetto sull'acciottolata e superiamo Villa Airoldi Caprotti e il piccolo Oratorio di San Valerio per arrivare su piazza della Conciliazione nel centro storico della cittadina. Alla nostra sinistra la Chiesa di San Giovanni Evangelista con il bel Campanile (Sec. XI). Lasciamo a questo punto la ciclo-pedonale e proseguendo su via Italia raggiungiamo la rotonda sulla SP6 . La attraversiamo e andiamo a seguire un'altro tratto ciclo-pedonale sulla SP135 che lasciamo quando arriviamo alla seconda rotonda. Girando a sinistra passiamo davanti a Cascina Dosso ed attraversato il piccolo nucleo di case seguiamo la stradina che raggiunge l'incrocio. Proseguendo diritto superiamo la sbarra ed entriamo sulla Strada vicinale della Torretta e raggiungiamo il passaggio a livello. Lo superiamo e sempre su sterrate arriviamo sulla stradina asfaltata di via T. A. Edison proseguendo diritto fino all'incrocio. Arrivati alle prime case della frazione Bareggia seguiamo il rettilineo su via Cardinal Ferrari e girando poi a destra imbocchiamo via E. Toti. Un breve rettilineo e giriamo a sinistra su viale Martiri della Libertà ed entriamo a Lissone. Sul lungo rettilineo superiamo tre rotonde e alla quarta giriamo a destra su via San Francesco d'Assisi. Raggiunto il semaforo, all'incrocio con via Michelangelo Buonarroti, la attraversiamo e con l'altro rettilineo ci portiamo alla rotonda di piazza XI Febbraio. Girando a sinistra percorriamo via Don G. Minzoni e ci portiamo poi nel centro storico cittadino su via SS Pietro e Paolo per proseguire verso piazza Libertà dove terminiamo il nostro percorso odierno.
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