50 Km nella Brianza in MTB


26/02/2020 - 50 Km nella Brianza in MTB
Album fotografico
Distance: 57 km - 795 m Ascent - 794 m Descent

Un'altra bella mattinata infrasettimanale che ci ha visto sulle strade, stradine, sentieri e sterrate della Brianza su un percorso tutto sommato mai duro ma che al termine rileva delle buone pendenze. Di certo è che per il nostro grado di allenamento questo è un assaggio (ma dove lo avete scritto?!?.....) però l'itinerario è bello, si rimane per alcuni bei tratti lontano dalle strade asfaltate e poi con i paesaggi, visti con una luce tutta diversa mentre passavano le ore, si gode di tantissimi panorami che molto probabilmente molti ci invidiano. Grazie a Marco, Gigi e Massimo per la compagnia.



Sono le 8:10, circa, quando arrivo al punto di ritrovo di Lissone davanti alla "Caserma dei VVF Volontari" per un problema al navigatore che sembra fare le bizze all'accensione. Raggiunti gli amici Massimo e Gigi partiamo quindi subito e con le strade semi-vuote, per via di questa epidemia che ha chiuso scuole e industrie, in men che non si dica arriviamo al parcheggio di Canonica Lambro dove c'è Marco ad aspettarci.  La partenza, fissata per le ore 8:30, è leggermente ritardata però con c'è un bel sole ed una giornata, al momento, non molto fredda e dopo i saluti iniziamo il nostro itinerario. Ci immettiamo subito, a sinistra, sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba e seguiamo le sponde del fiume Lambro che quest'oggi è strano nel suo scorrere tranquillo già dalla prima cascata (poco prima del passaggio del sottopasso ferroviario) dove in lontananza vediamo un qualcosa di chiaro fermo sul bordo e vicino alla sponda opposta. Parlando con gli amici, ci fermiamo un attimo, notando che quella cosa bianca ogni tanto si muove e guardandola ancor più attentamente ci rendiamo subito conto che si tratta si schiuma.... prodotta in continuazione dallo scorrere dell'acqua. Proseguiamo e seguendo sempre il sentiero superiamo il ponte in legno e procediamo ancora diritto verso le anse del fiume dopo i Mulini Bassi e superato il tratto a fianco delle rovine degli ex nuclei di archeologia industriale la schiuma è ferma proprio contro la sponda opposta. Sarà sicuramente uno sversamento di qualche sostanza che a contatto con l'acqua da questo strano effetto ma è davvero un peccato, fare di questo fiume una discarica di materiali inquinanti, perchè lungo il suo corso, negli anni, di storia ne è passata davvero tanta.


Proseguiamo non senza fare le dovute considerazioni ed arrivati al piccolo parcheggio alla frazione Ponte ci portiamo per un brevissimo tratto sulla  SP135  superando il ponte e giriamo a sinistra su via G. Casati e poi piazza Boretti. Quando alla nostra sinistra troviamo la stradina, via Stradetta, giriamo e passiamo davanti alla Chiesa di Sant'Antonio da Padova per procedere in salita su questo strappo che ci consente di non percorrere le ampie curve della strada asfaltata. Arrivati ad incrociare via S. Biffi ci teniamo a sinistra e poco dopo raggiungiamo il Santuario di Santa Maria Assunta a Rancate. Giriamo a destra e seguiamo la stretta stradina di via Valletta in direzione di Cascina Orsola che lasciamo quando a sinistra troviamo la sterrata che risalendo leggermente passa accanto ad un grande pratone e raggiunge le alte colonne del sottopasso ferroviario della linea ferroviaria Monza-Molteno. in direzione della Valle della Brovada

Lo superiamo e ci portiamo sul sentiero che poco dopo raggiunge un bivio e tenendoci a sinistra iniziamo la bella ed impegnativa salita che risale adesso, nel mezzo del bosco, arrivando alla radura dove tenendoci a sinistra andiamo poi a seguire la strada cementata che risale a destra ed arriva sulla sterrata via dei Ronchi 
che andiamo a percorrere ed infilarci nel tratto in discesa di via Stelvio che con alcune curve ci porta a superare nuovamente la ferrovia ed a raggiungere viale Susani nel centro cittadino di Rancate. Giriamo a destra e percorriamo il rettilineo che ci porta davanti a Villa/Cascina Boffalora e tenendoci a sinistra andiamo ad aggirarla entrando nel cortile laterale e proseguendo sul sentiero che oltrepassa, su un piccolo ponticello, nuovamente la linea ferroviaria e tenendoci a sinistra ci portiamo all'incrocio sulla sterrata via dei Ronchi.

Giriamo a destra e raggiunto l'altro bivio proseguiamo a destra seguendo l'altra sterrata via Grandi e procediamo sui viali che passano nel mezzo delle belle ville signorili della zona portandoci poi in discesa su sentiero rientrando nel bosco e raggiungiamo il guado sul torrente Brovada che attraversiamo (è quasi sempre in secca) e percorrendo la sterrata che parte sulla sponda opposta arriviamo al bivio di via della Valle. Giriamo a sinistra e seguiamo la stradina superando il ponte, che anche qui supera il torrente, e raggiunto il Camposanto di Calò ci impegniamo nella risalita della stradina che arriva proprio davanti alla Chiesa dei Santi Vitale ed Agricola.  Prendiamo a destra il rettilineo che in discesa arriva a Cascina Fonigo e subito dopo, tenendoci a sinistra, iniziamo un nuovo tratto in salita che sulle curve di via Cardinal F. Borromeo ci porta davanti alla sbarra, a sinistra, che superiamo per immetterci sul single trail e sentiero che scorre a fianco del maneggio ed in discesa ci consente di arrivare nel grande pratone non distante dalla piccola frazione Mighinzano.

Attraversato il campo, il piccolo guado e raggiunto il bivio giriamo a destra ed arrivati all'incrocio con via A. De Gasperi la attraversiamo per immetterci sulla stradina sterrata che risale poi verso sinistra e che raggiunge prima il sottopasso della  SP6  e prosegue poi con alcune curve in direzione della prima periferia di Villa Raverio. Seguendo gli stretti vicoli arriviamo nel piazzale davanti alla Chiesa di Sant'Eusebio e dei SS Maccabei e procediamo sempre diritto su via Boltraffio arrivando al bivio con via T. Vecellio. Giriamo a destra e percorriamo il rettilineo per arrivare all'altro bivio su via B. Luini dove giriamo a sinistra e percorrendo anche qui un bel tratto diritto arriviamo fino alla fine della strada per girare poi a destra seguendo il single trail che arriva a ridosso del muro di cinta del complesso del Monumento Regionale del Sasso del Guidino. Raggiungiamo, a sinistra, la stradina di via Guidino e giriamo a sinistra per percorrere la leggera discesa che va a superare il passaggio a livello ed arriva poi nei pressi della grande rotonda sulla  SP112 .

La attraversiamo e ci portiamo su via IV Novembre ed arrivati al bivio prendiamo a destra la stradina che entra tra le case di Zoccorino e giriamo a destra quando troviamo la traversa di via Don Lorenzo Perosi che in salita ci fa arrivare al bivio dove giriamo a destra e percorriamo un breve tratto di rettilineo per portarci dopo il piccolo parcheggio e prendere, oltre le transenne, la stradina sterrata che in discesa ci fa arrivare all'incrocio con via Cremonina. Percorriamo a destra la stradina che arriva poco più avanti davanti a Cascina Cremonina (completamente ristrutturata) e ci immettiamo, proseguendo ancora diritto sulla sterrata che arriva al bivio e girando a destra ci portiamo in direzione di Cascina Casanesca. Poco prima di raggiungerla giriamo a sinistra e ci infiliamo nel tratturo che devia poi a destra e arrivato al bivio di Cascina Palazzina giriamo a destra e sempre su sentiero e tratturo percorriamo un bellissimo tratto dove il panorama è davvero bellissimo con una vista sui monti e sulla Brianza davvero notevole. 

Arrivati a ridosso della bella Cascina Verana la aggiriamo e ci portiamo sulla stradina bianca di via Biancospino e poco dopo arriviamo ad incrociare via Meyer dove ci teniamo a sinistra e percorsa la curva ed il breve rettilineo ci teniamo a destra per risalire verso il piccolo borgo di Simonte seguendo via Col del Freyus. Poco prima delle case giriamo a destra e ci immettiamo sul tratto, ancora in leggera salita, che poco dopo scollina ed in discesa sterrata arriviamo su via Pordoi per proseguire sempre diritto verso l'incrocio con via Tonale. Giriamo a destra e raggiunta la rotonda la attraversiamo e seguiamo la stradina di via delle Azalee per arrivare al bivio e tenerci a destra percorrendo via Lombardi che con l'ultimo tratto sterrato ci porta ad incrociare la  SP155 . Giriamo a sinistra e ne percorriamo solamente 200 m per girare poi a destra su via Magellano per superare il parcheggio del centro sportivo, Cascina Foppa e Cascina Bulla ed entrare poco dopo nei bellissimi sentieri del Bosco della Gagiada a Briosco. Ne seguiamo le belle curve che ci fanno divertire passando qualche volta rasenti ai tronchi degli alberi e ci portiamo, con l'ultimo tratto in discesa, nella valle del Rio Bevera che andiamo ad attraversare sul ponte in legno.

Lo attraversiamo e seguendo il single trail che parte sulla sponda opposta arriviamo al bivio. Ci teniamo a destra ed iniziamo la salita, impegnativa, che arriva davanti a Cascina Molera dove, dopo un attimo di pausa per rifiatare un pochino, prendiamo a sinistra la sterrata ed arrivati al bivio giriamo a destra seguendo il sentiero che entra nel bosco e quando ne usciamo, sulla stradina asfaltata di via dei Tigli abbiamo raggiunto la periferia di Capriano. Aggiriamo la belle villette e tenendoci a destra imbocchiamo la stradina sterrata che rientra nel bosco ed in discesa andiamo a superare il piccolo guado per risalire poi, seguendo il sentiero, oltre il bosco e portarci sul single trail che rimane poi a ridosso delle piante e raggiungiamo il bivio. Con il tratturo che sale a sinistra proseguiamo sempre in direzione della periferia della cittadina e tenendoci poi a sinistra andiamo a percorrere la bella sterrata che arriva al bivio con via Nobel. Raggiunto l'incrocio con via G. Galilei la attraversiamo e ci portiamo su via A. Meucci ed arriviamo all'incrocio.

Giriamo a sinistra su via G. Leopardi e percorrendone solamente 200 m giriamo poi a destra e ci immettiamo sulla sterrata che passa accanto alle strutture di alcuni capannoni della zona industriale e prosegue poi a sinistra nel bosco raggiungendo in discesa su un bel single trail l'imbocco della ex sede ferroviaria della Vecchia Ferrovia Veduggio Fornaci. Primo tratto in trincea e andiamo a superare anche dei sottovia prima di portarci, sempre in leggera salita, su un lungo rettilineo che passa all'interno del bosco e poco prima di uscirne giriamo a destra ed andiamo a percorrere un'altra sterrata che in salita raggiunge le prime case di Veduggio. Utilizzando il tratto ciclo-pedonale attraversiamo, il trafficato viale della Repubblica, sul ponte e arrivati dal lato opposto seguiamo via G. Matteotti che ci conduce all'incrocio. Davanti a noi la piccola Chiesetta della Sacra Famiglia e noi giriamo a sinistra ed in leggera discesa su via Libertà arriviamo all'incrocio. Ci teniamo a destra ed in leggera salita raggiungiamo il bivio con via G. Verdi dove giriamo a sinistra e iniziamo a seguire il lungo rettilineo che va a superare il Camposanto e ci permette di raggiungere a, destra, la sterrata che entra a fianco dal Quagliodromo di Veduggio.

L'andiamo a seguire ed in leggera salita, passando a fianco di alcuni cartelli non molto rassicuranti, che indicano  Zona C pericolo sparo  seguiamo il tratturo che risale la collina ed arriva al bivio con un'altro sentiero dove giriamo a sinistra ed in leggera discesa andiamo a seguire la sterrata via dell'Atleta. A ridosso delle strutture del centro sportivo giriamo a sinistra e seguiamo la sterrata che con una serie di curve arriva ad un'altro bivio dove giriamo a sinistra ed in discesa seguiamo poi il single trail che entra nel boschetto e raggiunge poi la sponda della Roggia Bevera dove siamo costretti a scendere di sella per superare il ponte, distrutto dalla piena qualche anno addietro e mai ricostruito, con del portage che è di breve durata e si ritorna in sella passando sulla sponda opposta. Seguendo poi la sterrata che prosegue all'interno del boschetto raggiungiamo un bivio, quando siamo alla periferia di Nibionno, e girando a destra ci portiamo sulla sterrata, tratturo e sentiero che risale la valletta ed arriva a fianco di Cascina Costaiola. Con la stradina asfaltata, che oltrepassa il sottopasso ferroviario, entriamo nel territorio comunale di Cassago Brianza. Lasciamo l'asfalto poco dopo e ci teniamo a destra per proseguire ancora su sterrato fino ad incrociare la stradina asfaltata di via Piave e risaliamo verso la cittadina passando a fianco delle strutture del campo sportivo Parrocchiale prima di arrivare all'incrocio con la  SP48 .  

Girando a sinistra ne andiamo a percorrere oltre 500 m e raggiungiamo piazza Visconti dove giriamo a destra ed entrando nelle viuzze del centro storico giriamo poi a sinistra su vicolo Vittorio Emanuele e scendiamo dalla parte opposta, a sinistra, su via Fiume e via Vittorio Veneto per ritornare per un brevissimo tratto sulla provinciale. Giriamo a destra e all'altezza di alcuni capannoni ci immettiamo sulla stradina dell'Ex Parco Visconti ed in salita passiamo nel mezzo di una zona residenziale e scolliniamo poi a destra raggiungendo, in discesa, il sagrato della Chiesa dei SS Giacomo e Brigida.   Alla rotonda giriamo a sinistra e seguiamo via Visconti che ancora in discesa ci conduce vicino al Camposanto ed a incrociare nuovamente la provinciale. L'andiamo ad attraversare e seguendo i cartelli con indicazione  Parco Agricolo della Valletta  seguiamo via Zizzanorre che poco dopo, con qualche curva, ci porta proprio davanti alla bella Cascina Zizzanorre. Tenendoci a sinistra andiamo in discesa sulla sterrata e poi sassosa stradina che scende nel mezzo del bosco e aggiriamo il Bosco del Roccolo per portarci nei pressi delle staccionate del maneggio che superiamo a destra andando ad incrociare la sterrata. Giriamo a sinistra e procediamo in leggera salita verso Prebone e ci portiamo su via L. Manara andando a percorrerne un lungo tratto fin oltre la curva, dopo Cascina Marcellino, a sinistra poi giriamo a sinistra e ci infiliamo nella stradina asfaltata di via C. Porta e superiamo il vecchio Lavatoio di Mottione, alla nostra sinistra nel mezzo del prato, e proseguiamo in salita verso Villanova.  

La salita prosegue anche oltre la sterrata e raggiungiamo via C. Colombo dove alla prima traversa giriamo a destra per procedere ancora su strada sterrata e su sentiero e raggiungere la valletta del Rio Bevera dove superiamo il piccolo ponticello e risaliamo a sinistra lasciando il territorio comunale di Barzanò ed immettendoci in quello di Monticello Brianza sulla sterrata che risale verso Cascina Rampina. Poco prima giriamo a sinistra e seguiamo un'altro tratto sterrato che devia poi a destra e deviamo ancora a destra seguendo il sentiero che si stacca a fianco di una siepe e che in salita raggiunge la prima periferia della cittadina sull'asfaltata via G. Parini. All'incrocio giriamo a sinistra e percorriamo in discesa via L. Bocconi e raggiunta la rotonda ci portiamo a sinistra su via Canova ed arriviamo davanti al caseggiato di Cascina Canova dove imbocchiamo il tratturo che in costante salita passa attraversando i grandi pratoni arrivando fino alla stradina di via Monteverdi che raggiunge con un ultimo strappo l'incrocio con la  SP54 . L'andiamo ad attraversare e passando sotto la volta del collegamento del parco di Villa Greppi percorriamo via dei Mille ed arrivati alla traversa di via Monteregio giriamo a destra e iniziamo la discesa fino a raggiungere l'incrocio con G. Puccini.

Proseguendo sempre diritto, in costante discesa, arriviamo all'incrocio, con semaforo, di Montesiro su via San Siro e proseguendo diritto imbocchiamo via A. De Gasperi che prosegue ancora in discesa ed arrivati all'altezza dei ristoranti, che troviamo alla nostra sinistra, giriamo a sinistra ed entriamo nella Valle del Brusignone seguendo poi a sinistra la bella sterrata che prosegue quasi tutta in discesa verso Cascina Vimercati. Davanti all'ingresso della cascina ci teniamo a sinistra e percorriamo il leggero strappetto che ci conduce sul tratturo, a sinistra, che prosegue a ridosso di alcuni pratoni. Lo seguiamo e arrivati al bivio della torre dell'acquedotto giriamo a destra e con un bel rettilineo ci portiamo in direzione di Tregasio. Raggiungiamo le prime case quando arriviamo all'incrocio con via Fismes dove giriamo a sinistra per procedere in direzione della rotonda. Una volta raggiunta giriamo a destra e seguiamo via Sant'Ambrogio per girare poi a sinistra nel Vicolo Chiuso che aggira la cascina e ci fa arrivare, dopo una curva a destra, sotto le volte del portone, raggiungendo l'interno del cortile che poi attraversiamo per portarci sulla stretta stradina di vai A. Manzoni.

Lasciamo questo storico intreccio di viuzze e seguiamo in discesa la sterrata che devia a sinistra e risale poco dopo a destra su per scollinare quando incontra la strada Vicinale Fontana, asfaltata, che lasciamo quando a sinistra ci immettiamo sulla cementata stradina che in discesa arriva su via dei Boschi. Girando a destra proseguiamo in salita verso le due colonne e girando a sinistra, nel mezzo, proseguiamo sul single trail che va ad attraversare i pratoni, in parte coltivati, e poco più avanti trova il boschetto dove girando a sinistra ci portiamo nella parte alta della Valle del Rio Pegorino ed andiamo a seguire uno dei più bei tratti in single trail tra i boschi della Brianza dove saper guidare una mtb diventa indispensabile. Quando usciamo dal bosco ed andiamo a percorrere il sentiero, in rettilineo, ci portiamo alla periferia di Canonica Lambro ed arriviamo nei pressi di Cascina Zuccone Franco. Sulla strada asfaltata di via Don Luigi Sturzo giriamo a destra ed arrivati all'altezza della vecchia Chiesetta di San Biagio la aggiriamo sulla stradina che parte a sinistra ed in discesa arriviamo all'incrocio con via M. Buonarroti. La attraversiamo e procediamo sempre diritto su via Leonardo da Vinci per raggiungere l'incrocio dove proseguendo ancora diritto ci portiamo su via Cardinal Ferrari. 

Al termine della strada, giriamo a sinistra, per prendere la bella sterrata che risale leggermente ed arriva davanti ad alcune case dove giriamo a destra e proseguendo in discesa seguiamo il tratturo che va, anche, qui ad attraversare i campi e poco prima di arrivare al boschetto giriamo a destra. Ci impegniamo nella leggera risalita, fino al capanno, dove giriamo a sinistra per proseguire su sentiero, in discesa e ci portiamo con una curva a destra su un'altro sentiero che devia poi a sinistra per raggiungere la sterrata che ci consente di ritrovare la stradina asfaltata di via Monte Rosa. Girando a sinistra superiamo Cascina Fornace e poco più avanti arriviamo all'incrocio con via Conte P. Taverna. Con un sinistra, destra, imbocchiamo via Monte Faito e passiamo davanti a Cascina Variana per prendere la stretta stradina che in discesa arriva all'incrocio con via Monte Bianco. Giriamo a destra ed arrivati nel piazzale del Camposanto ci teniamo a sinistra per andare in direzione del parcheggio e scendiamo verso l'incrocio della  SP135 . Girando a sinistra procediamo in discesa seguendo via E. Filiberto e arrivati davanti alla Chiesa di Santa Maria della Neve ed a Villa Taverna ci teniamo a destra e raggiungiamo il semaforo. 

Una volta superato giriamo a destra sul piccolo ponticello che attraversa il fiume Lambro e arrivati al parcheggio da cui siamo ripartiti questa mattina salutiamo l'amico Marco e proseguiamo in salita sul tornante che passa accanto alla piccola Stazione di Macherio-Canonica e superiamo il passaggio a livello per seguire via della Canonica ed andare in direzione del sottopasso della linea ferroviaria  Seregno-Carnate e proseguire poi su via Pessina per arrivare allo svincolo con via Madonna delle Nevi. La attraversiamo e ci portiamo sulla sterrata via delle Vigne che passa accanto ad un vecchio rudere di archeologia industriale e ci immette poi sulla stradina che raggiunge il bivio. Tenendoci a sinistra procediamo in leggera salita fino alla rotonda di via Marconi dove giriamo a sinistra e ci portiamo verso il parcheggio su piazza San Francesco d'Assisi dove girando a destra aggiriamo la Chiesa di San Martino Vescovo a Biassono. All'incrocio con via San Martino procediamo diritto e seguiamo via P. Verri e arrivati al semaforo sulla  SP6  ci teniamo a sinistra ed andiamo a percorrerne 500 m per arrivare al semaforo successivo dove giriamo a destra su via dell'Olmo. 

Il lungo rettilineo ci fa arrivare ad una prima rotonda dove proseguiamo ancora diritto e raggiunte anche la terza giriamo a sinistra su via dei Gelsi per girare subito a destra su via Friuli e poi ancora a destra su via Emilia dove proseguendo diritto lasciamo per un attimo l'asfalto e ci portiamo sul single trail che va ad attraversare prima i campi poi un piccolo boschetto ed arriva ad incrociare via D. Manin alla prima periferia di Lissone. L'andiamo ad attraversare e seguiamo via Duca d'Aosta ed al termine della stradina asfaltata seguiamo il sentiero che entra poi nel boschetto per uscirne quando incrocia via Volontari del Sangue. Giriamo a destra e raggiunto l'incrocio con via A. Lamarmora giriamo a sinistra e percorrendo il rettilineo arriviamo alla rotonda su viale Martiri della Libertà dove giriamo a destra raggiungendo nuovamente la Caserma VVF ed il nostro punto di partenza iniziale.

Pier


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