GMPbike Day 2015


14/06/2015 - GMPbike Day 2015
Album fotografico
Distance: 33 km - 339 m - Ascent 333 m Descent



Terzo anno consecutivo in cui organizziamo il GMPbike Day sempre, ovviamente, in collaborazione con il distaccamento dei VVF volontari di Lissone che organizzano in  contemporanea la "Fire Runner" e la 24 h di Beach Volley.
Nelle settimane precedenti con alcuni amici del gruppo, 
DanieleFabrizioAmbrogio,  gestiamo la ricerca ricerca di un percorso che sia comunque nuovo e che non abbia molto dislivello così da poter essere seguito da tanti amici che vogliono passare qualche ora diversa in sella alla propria mountain bike.




Alla fine della settimana, precisamente venerdì 12 giugno terminiamo anche l'attività di segnare il tracciato con le frecce colorate sui tratti di asfalto, che il percorso prevede, e le frecce indicatorie alle curve o ai bivi tra gli sterrati oltre al nastro bianco e rosso che ci serve per delimitare alcune curve dove dovranno poi passare i biker. Arriviamo quindi a domenica 14 giugno e come di consueto (ma oramai ci siamo abituati) il meteo non è della nostra parte, e proprio alle 9.30 in concomitanza con la partenza ecco il primo scroscio d'acqua. Durata brevissima e quindi tutti fermi a togliersi le mantelline e i k-way poi si riparte.


Passiamo dall'esterno del "Bosco Urbano" e proseguiamo verso 
Bareggia che raggiungiamo passando per la sterrata che parte a sinistra della nuova rotonda su Via G. Miglio. Quando ritroviamo l'asfalto siamo nel territorio comunale di Macherio e girando a destra su via Parini arriviamo fino al termine della strada asfaltata e imbocchiamo la sterrata che arriva su via fratelli Cervi. Il lungo plotone di 40 biker si allunga tra i campi e ad una buona velocità raggiungiamo poi la periferia del paese dove sotto passiamo la  SP6  nei pressi degli edifici scolastici Manzoni e Leopardi per dirigerci verso il "Parco della Valle del Lambro" e ci immettiamo nella bella sterrata che arriva alla periferia di Sovico dove riprendiamo il bel sentiero che in discesa ci porta proprio sulle sponde del fiume.


Il gruppo, incolonnato, risale verso la frazione Ponte non prima però di un bello strappetto su single trail che si stacca sulla sinistra poco dopo la 
località Mulini Bassi. La strettoia, improvvisa, rallenta ovviamente il gruppo che in fila indiana adesso risale questa piccola pendenza per poi uscire sulla strada asfaltata dove raggiunto il semaforo ci fiondiamo in discesa verso il ponte sul fiume Lambro, arrivando alla frazione Ponte di Triuggio, che attraversiamo per girare a sinistra ed iniziare poco dopo la salita forse più impegnativa della giornata quella che entrando nella stradina che passa davanti alla Chiesa di Sant'Antonio da Padova, risale verso Rancate.


Il cielo nel frattempo sembra leggermente schiarirsi e il pericolo di pioggia è davvero scongiurato, almeno per il momento. Mentre il gruppo prosegue un problema alla leva del cambio di un amico del gruppo ci ferma un attimo e provvediamo alla riparazione veloce con una fascetta che gli darà la possibilità di proseguire e di utilizzare ancora qualche scatto per affievolire la fatica. Si riparte a spinta per pochi metri perchè poi la pendenza si fa meno dura e si può rimontare in sella. All'arrivo nel paesino
, passando a fianco del Santuario di Santa Maria Assunta, che è inserito nel "Cammino di Sant'Agostino" percorriamo poi le viuzze laterali per portarci nel bellissimo single trail che inizia appena entrati nella radura, a destra, e che percorre un bellissimo tratto nel bosco di robinie e successivamente entra nella bellissima pineta e termina  oltrepassando il ponte sulla linea ferroviaria Monza-Molteno.


La discesa successiva prosegue poi ancora su sterrato ma non dura molto perchè nella successiva radura, nel mezzo del bosco, siamo fermi, per problemi ad alcuni cambi e ad alcune regolazioni di assetto. Ripartiamo e si prende a sinistra la sterrata che in leggera salita risale sulla collina da dove siamo discesi poco prima e dopo la prima curva il tornante a sinistra ci fa fare un pò di fatica. Il gruppo che ci precedeva nel frattempo si è fermato per raggruppare anche gli ultimi arrivati e poi dopo una breve pausa ci si rimette a pedalare seguendo ancora la sterrata che sempre nel bosco ci fa arrivare a 
Calò dove seguendo stradine secondarie arriviamo poi su via P. Pozzi davanti alla Chiesa dei SS. Vitale e Agricola dove giriamo a sinistra e subito dopo a destra per andare in direzione del Camposanto e proseguire su via della Valle verso Cascina Siberia.


Il gruppone in questo punto si è allungato e mentre alcuni di noi rimangono nelle retrovie per iniziare la raccolta dei cartelli ed a togliere i nastri bianco/rossi che delimitano in alcuni punti il passaggio altri si fanno carico di poter far da guida anche a chi è rimasto indietro sul percorso. Mentre risaliamo verso la 
Cascina Pobiga un timido raggio di sole fa capolino tra le nubi grigie, che ci hanno fin qui accompagnato, e così tiriamo un breve sospiro di sollievo e qualcuno ipotizza anche che calma e pazienza sono la virtù dei forti ed anche perchè le previsioni meteo al momento sono state tutte travisate. Raggiungiamo poco dopo il Bosco di Chignolo dove andiamo a percorrere i bellissimi sterrati che lo attraversano prima in discesa e poi risalendo dalla parte opposta per ritrovarci sulla stessa stradina che abbiamo percorso in precedenza.


Al semaforo giriamo a destra e imbocchiamo l'asfaltata via  L. Cagnola che lasciamo dopo circa 350 m per riprendere ancora una bella sterrata, a sinistra, che ci porta nel boschetto sottostante e per poi risalire verso la
 Valle del Rio Brovada con una piacevole salita su tratturo che attraversa i campi e che ci porta dopo qualche km appena sopra la Cascina Brusignone. Nel frattempo il meteo, adesso, è ancora cambiato e qualche goccia di pioggia inizia a scendere e qui tutto il gruppo si ferma un'altra volta per re-indossare mantelline e K-way perchè le gocce che iniziano a cadere in questo punto sono già abbastanza grosse. Attraversiamo i campi nei pressi della torre dell'acquedotto di Tregasio utilizzando anche qui il tratturo che ci riporta sulla strada asfaltata via Fismes dove giriamo a sinistra e raggiunta la rotonda pieghiamo a destra e poi subito a sinistra sulla stradina asfaltata che poco dopo termina per lasciarci prendere a sinistra il bel single trail che gira intorno alle case e che in leggera salita ci porta alle spalle della cascina che attraversiamo oltrepassando un bellissimo portone (di vecchia fattura) che ci immette nel cortile.


Un problema alla mia gomma posteriore, che inspiegabilmente è a terra, (nonostante ci sono camere d'aria a prova di foratura con liquido all'interno) mi blocca per un attimo. Oramai siamo rimasti in pochi, siamo quelli che dovrebbero recuperare eventuali ritardatari o chi si è eventualmente staccato dal gruppo e non conosce il percorso, così dopo un controllo sommario con utilizzo della pompa (che non deve mancare mai nel proprio zaino) rimettiamo in pressione il pneumatico e ripartiamo.
Il tempo a questo punto è completamente cambiato e sotto un bel temporale resistiamo fino a scendere nella parte più impegnativa del tracciato la discesa e la seguente risalita del bellissimo single trail che entra nel bosco a sinistra con goccioloni che scendono da tutte le parti e ci rendono pressoché nulla la vista davanti.


Non demordiamo e proseguiamo fino a quando usciti dal bosco riprendiamo il single trail che passa a fianco dei campi e che raggiunge le prime case di 
Canonica Lambro. Siamo a dir poco bagnati fradici e ci aspetta ancora un bellissimo tratto, anche qui tra i campi, che in discesa ci porta poi nei pressi del Camposanto quindi su via Emanuele Filiberto che arriva a Villa Taverna e prosegue in direzione del piccolo ponte che poco più avanti attraversa il fiume Lambro. La Greenway del Lambro la imbocchiamo a destra, dopo il ponte, percorrendone un chilometro prima di riprendere nuovamente la stradina, questa volta in salita, che ci fa raggiungere nuovamente Sovico. Adesso siamo sotto un diluvio che ci ricorderemo per un bel pezzo ma oramai siamo bagnati davvero del tutto e proseguiamo verso la fine del percorso attraversando la  SP6  all'altezza della rotonda tra via Teruzzi e via Volta per andare a prenderci l'ultimo sterrato della giornata, che potrete immaginare in che condizioni lo abbiamo trovato, per arrivare di nuovo a Bareggia per poi rientrare a Lissone davanti alla caserma dei VVF Volontari.


Un'altra bellissima esperienza anche questa che ha visto la partecipazione di circa 40 biker's con una bella presenza femminile sia alla partenza che all'arrivo dove abbiamo ricevuto davvero pareri molto soddisfatti nonostante il pessimo finale sotto il temporale. Non ci resta a questo punto che ringraziare tutti e l'arrivederci al prossimo 
GMPbike Day 2016 che verrà completamente cambiato sia come formula che come tracciato.
Pier  





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