Valdelsa Assisi - Trasferimento Poggibonsi - Mensanello


13/05/2018 - Valdelsa Assisi - Trasferimento Poggibonsi - Mensanello
Album fotografico
Distance 16 km - 431 m Ascent - 288 m Descent


Stazione di Poggibonsi sono circa le 15:30 quando usciamo sul piazzale e ci prepariamo per la partenza. La prima cosa da fare è accendere il nostro navigatore GPS e caricare la prima traccia cosa che facciamo ma c'è già un problema, la ricezione satellitare dei nostri apparecchi (tutti) ha, in questo punto, qualche problema e non riusciamo a visualizzare il percorso su monitor mentre il GPS cerca in continuazione di raggiungere il collegamento. Dopo esserci spostati di qualche centinaio di metri ecco il segnale perfetto e così si parte.
 
Strada subito in salita e percorriamo il centro cittadino passando per delle viuzze molto strette transitando prima per piazza Savonarola e piazza Imre Nagy e giriamo nel senso unico contrario, per errore, ma ce ne accorgiamo quando siamo arrivati quasi alla fine della via, in via Galluri che in salita raggiunge vicolo Ciaspini per immetterci poi a sinistra sull'altra stradina di via B. Segni. 


Ci portiamo poi a destra e arriviamo alla rotonda sulla  SP1  dove tenendoci a sinistra andiamo ad imboccare la pista ciclopedonale Poggibonsi-Colle che passa sul tracciato che fu dell'ex ferrovia San Gimignano/Poggibonsi -Colle di Val d'Elsa dove rimangono ancora molte tracce di quella che fu una linea che collegava i due comuni negli anni tra il 1849 e 1987 anno in cui definitivamente dismessa. Dopo circa 2 km di stradina sterrata attraversiamo il ponte sul fiume Elsa e ogni km che avanziamo ci avviciniamo sempre di più alla statale  SR38  che teniamo comunque sempre alla nostra sinistra.


Raggiungiamo la periferia di Colle di Val d'Elsa, dopo circa 7,5 km, e siamo in località Maiolina e quando la sterrata termina arriviamo, poco dopo, alla rotonda dove attraversiamo la statale e ci immettiamo su via S. Masson. La nostra traccia prevede, a questo punto, di girare a destra ed imboccare la stradina di via F. Livini che qualche centinaio di metri dopo diventa sterrata ed inizia a salire con una serie di tornanti verso la cittadina e dovrebbe arrivare, passando accanto a Palazzo Masson nei pressi della Torre di Arnolfo (Ha visto i natali di Arnolfo di Cambio, nato nel 1245 circa, famoso scultore ed architetto).


Purtroppo arrivati sin quasi la fine della strada ci troviamo un cancello chiuso dove non c'è possibilità di passaggio alcuno (Palazzo Masson la struttura è occupata, oggi, dalla congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù) ed allora non ci resta che scendere nuovamente per la stessa strada e ritornare nuovamente su via Masson. La fretta e il tempo che nel frattempo sta rapidamente cambiando fanno si che non risaliamo verso il centro cittadino ma optiamo per proseguire verso la Tenuta di Mensanello


Seguiamo a questo punto via G. Mazzini e proseguiamo fino al bivio con via Oberdan dove teniamo la sinistra ed arriviamo all'incrocio con via A. Diaz dove proseguiamo diritto fino ad incrociare una prima rotonda e poco più avanti una seconda dove giriamo a destra e ci immettiamo su strada delle Lellere tenendoci a destra ed utilizzando la pista ciclabile. 


Arrivati alla rotonda successiva giriamo a sinistra per entrare su via Venezia una strada in leggera salita che ci porta in località Agrestone dove proseguendo sempre diritto arriviamo all'incrocio su via della Querciolaia da cui parte il tratto sterrato in direzione della piccola località di Onci.


Sono davvero quattro case, dove ci sia arriva solamente utilizzando questa stradina sterrata, però già respiriamo un'aria diversa, quella della campagna, e sappiamo che anche nei prossimi giorni a paesaggi e borghi come questo ci dovremo abituare. Proseguiamo sempre su strada sterrata entrando nel bosco e raggiunto la località il Palagio proseguiamo sempre diritto con la strada che segue l'andatura delle colline. Le piogge dei giorni precedenti hanno lasciato molte pozze d'acqua e ci divertiamo ad evitarle facendo zigzag sul terreno senza mai però oltrepassare la strada perchè i campi da entrambi i lati sono coltivati.


Una grandissima pozzanghera, che intravediamo all'interno del boschetto, ci fa deviare a destra per qualche metro però qui il terreno nonostante il fango è ancora praticabile poi ritornati su quello principale attraversiamo un tratto abbastanza selvaggio dove il single trail si vede a malapena ma il contorno con campi appena arati ed il verde intenso della vegetazione ne fanno davvero uno scorcio formidabile. 


Arriviamo così alla piccola località di Fabbrica dove deviamo a sinistra poco prima di entrare tra le case e ci portiamo in leggera salita su una bella sterrata e qui un poco di fatica la facciamo perchè il fondo del terreno sconnesso e qualche sasso non rendono certamente agevole la pedalata, ma come al solito superiamo anche questo piccolo inghippo e ci portiamo a ridosso di un'altro boschetto.


La sterrata in salita termina e così ci possiamo rilassare quando all'uscita vediamo la in fondo il Borgo di Mensanello adagiato sulla piccola collinetta. Facciamo la discesa su strada sterrata in men che non si dica e mentre dei nuvoloni neri si stanno addensando alla nostra destra arriviamo ad attraversare la  SP74B  per imboccare la sterrata che girando a sinistra ci porta proprio all'interno del cortile del Borgo. 


Poco dopo troviamo Carla e Laura ed altre persone dello staff e dopo i saluti andiamo subito a fare una bella doccia prima di scendere al ristorante per la cena. Saliamo nelle nostre camere, spaziose dove una volta aperta la finestra gli unici rumori che si sentono sono il cinguettio di qualche uccellino che sta li sopra agli alberi all'interno del cortile.
Intanto il tempo cambia, un leggero vento ed ecco i famosi nuvoloni neri citati in precedenza arrivare sopra di noi e rilasciare poco dopo tutta la loro forza in un acquazzone che se l'avessimo preso mentre stavamo passando nel mezzo dei campi ci avrebbe fatto davvero tanto male tanta è la forza con cui l'acqua tocca il terreno. 

I temporali, però si sa, passano in fretta ed anche questo dopo almeno una mezz'oretta si dissolve ma nel frattempo le temperature sono scese davvero ed anche di molto. Le ore passano ed è arrivata l'ora di cena, e Carla, che ha disdetto nel frattempo tutti gli impegni, si ferma a mangiare con noi e con Laura ai fornelli siamo già sicuri che sarà una serata il cui menù ce lo ricorderemo per molto tempo. 

Antipasti con salumi del luogo e poi i Pici al sugo di Cinghiale e poi ancora la Pappa al Pomodoro e per terminare un bel maialino al forno che solo a metterlo in bocca si scioglie. Ah... dimenticavo il tutto innaffiato da vino della tenuta buonissimo. Pure il Caffè e per qualcuno anche un goccio di grappa prima di andare a dormire. Sono tutti elementi, questi, che ci hanno fatto tornare qui come qualche anno fa per iniziare le nostre avventure in giro per l'Italia ma ci manca ancora la colazione che però vedremo domani mattina, per adesso buona notte.



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