Pedala Brianza in MTB - 05



15/12/2021 - Pedala Brianza in MTB - 05
Album fotografico
Distance: 38 km - 680 m Ascent - 680 m Descent



Siamo in tre quest'oggi per l'ultima tappa del Pedala Brianza in MTB che termina nel 2021 e sarà pronto a ricominciare il prossimo anno con altro nome nel nuovo blog Long Life MTB. E' una escursione che ci ha fatto divertire nella prima parte con i passaggi sulle belle stradine e sterrate che risalgono verso il Lissolo passando per Sirtori e anche se abbiamo trovato neve in alcuni passaggi il tutto ha reso questo itinerario una nuova avventura. Ovviamente quello raccontato nella parte del road-book  sono le condizioni delle strade e sentieri a oggi ma al di fuori di condizioni estreme, nella stagione normale, tutto questo non succede e il tracciato è pedalabilissimo senza problemi.

Guarda la pagina con tutti i percorsi del Pedala Brianza in MTB cliccando sul pulsante a fianco.

Indicazioni Tracciato

Partenza da:

Arrivo a:

Tregasio (MB) 

Tregasio (MB) 

Parcheggio - via dei Tigli 

Parcheggio - via dei Tigli 

Raggiungibile con:

Auto/MTB



NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.


Ci si trova alle ore 10:00, con Marco e Claudio, al parcheggio, davanti al Camposanto di Tregasio, perchè il rischio, qui dalle nostre parti, è quello di trovare ghiaccio sia sui tratti asfaltati che quelli sterrati con conseguente pericolo nel percorrerli. Di certo, partendo così tardi ,c'è il rovescio della medaglia con i terreni, specialmente quelli al sole, che si smollano talmente tanto da rendere duro un passaggio che, in condizioni normali, è invece facile. Così è stato per alcune parti del tracciato ma quando si hanno a disposizione mezzi, come le nostre e-bike, tutto si risolve se hai, comunque, voglia e determinazione nell'effettuare questi passaggi. La giornata è bellissima il sole e un bel cielo azzurro ci hanno accompagnato per tutto il tempo e siamo arrivati, come sempre soddisfatti per la missione compiuta. 


Lasciamo il parcheggio e prendiamo la stradina sterrata che aggira il Camposanto di Tregasio con una leggera salita che prosegue poi sul tratto pianeggiante dell'altra stradina che raggiunge il bivio. Girando a sinistra andiamo a percorrere via L. Cagnola e arriviamo alla prima traversa a destra dove, su via dell'Acqua, giriamo. Raggiunto l'altro bivio ci teniamo a sinistra e andiamo a percorrere la stradina di via Raffello Sanzio per girare poi a destra andando ad attraversare il cortile di Cascina Borgonovo. Stiamo percorrendo un breve tratto, in comune, con il Pedala Brianza in MTB - 04. Lasciamo il cortile della cascina e prendendo a destra, dopo la sbarra, il tratturo iniziamo il rettilineo che in leggera salita e su un fondo abbastanza fangoso arriva poi all'entrata della Valle del Brusignone. Superata la sbarra, opposta, in discesa prendiamo ancora a destra e procediamo sempre su sterrato verso la collinetta che troviamo a destra. Lasciamo il tratto congruo del tracciato 04 e ci impegniamo nel risalirla mettendo,
quando possibile, le gomme sull'erba così da avere un poco più di grip. La discesa dalla parte opposta è sempre su sentiero e nel mezzo della valletta un pantano tra neve e fango ci attende. Fortunatamente anche qui, qualcuno è passato prima di noi, ed ha allargato leggermente il sentiero rendendo meno duro il passaggio a lato della fossa di palta.

Risaliamo su un tratto abbastanza secco e senza particolari problemi in direzione del Camposanto di Montesiro ed andiamo ad attraversarne il piccolo parcheggio raggiungendo il bivio della provinciale  SP154 . Ci teniamo a destra e poco dopo la lasciamo per girare a sinistra su via Papa Giovanni XXIII ed in discesa arriviamo nel tratto pianeggiante dove a destra prendiamo il tratturo che ci porta nel mezzo dei campi. Entriamo, in questo tratto, nella Valle del Rio Pegorino e poco più avanti, all'altezza del sentiero che passa a ridosso del bosco, andiamo a seguirne il corso. La salita che parte a sinistra è resa dura dal fondo e da alcuni cambi di direzione dovuti a piante che hanno invaso la sede del sentiero. Nulla di grave ma si passa a destra. Raggiunte le case imbocchiamo via Don C. Gnocchi iniziando una leggerissima discesa che ci conduce alle prime case di Casatenovo. Arrivati all'altezza della rotonda giriamo a sinistra e ci portiamo sul tratto ciclo-pedonale che corre accanto a via San Giuseppe e tenendoci poi a sinistra percorriamo la breve salita che ci porta al di la del parcheggio. Girando a destra percorriamo il rettilineo ed arriviamo al bivio con via Michelangelo Buonarroti.

Svoltiamo a sinistra e iniziamo un breve strappo che diventa poi salita su fondo sterrato. Superata la collinetta iniziamo a scendere ed arrivato al bivio di via Monteregio giriamo a destra. Siamo entrati sulla parte del tracciato, Pedala Brianza in MTB - 03, che come gli altri percorsi hanno, alcuni pezzi di tracciato, in attinenza gli uni con gli altri. Rettilineo in piano ed arrivati all'incrocio con viale G. Parini giriamo a sinistra. Iniziamo, poco dopo, una leggera salita che ci porta nella strettoia di via dei Mille e andiamo a superare l'arcata di Villa Greppi. Raggiunto il bivio con la  SP54  la attraversiamo e ci portiamo all'ingresso del parcheggio ed andiamo a percorrere, in discesa, il tratto sterrato per poi andare ad attraversarlo uscendone dalla parte opposta su via Monteverdi. La neve ed alcune lastre ancora ghiacciate ci fanno diminuire la velocità e stiamo molto attenti a non bloccare le gomme ma seppur tenendo i freni tirati lasciamo che le gomme continuino a girare per evitare scivolate. Una breve pausa per lo scatto di qualche fotografia e si riparte. Seguiamo il tratturo a destra e poi a sinistra iniziando la discesa praticamente su fango. I segni lasciati dalle ruote dei trattori hanno smosso la terra ed ora al sole il terreno è diventato molto molle. 

Con le gomme che vanno per conto loro, sebbene le nostre mani siano salde sul manubrio, raggiungiamo Cascina Canova e ci riportiamo sulla stradina asfaltata che prosegue verso la rotonda. Attraversiamo via L. Bocconi e ci portiamo sulla stradina che arriva a fianco di Cascina Rampina procedendo poi sugli sterrati che in discesa vanno ad attraversare i pratoni. Raggiunta la parte bassa della valletta e superato il ponticello sul Rio Bevera girando a destra ci portiamo sul sentiero, quest'oggi innevato, che risale a fianco del boschetto. Sempre in salita arriviamo nella piccola frazione Villanova e raggiungiamo il bivio di via C. Colombo a fianco del complesso dell'Istituto Suore del Preziosissimo Sangue. La curva a destra ci porta in discesa, con alcune curve, davanti alla piscina comunale e proseguendo su strada asfaltata iniziamo a questo punto la bella salita su via C. Battisti che con una bella pendenza, nel tratto intermedio, ci fa arrivare alle case della frazione Torrevilla. Seguendo la stradina di via G. Donizetti andiamo ad attraversare il centro storico del paesino e portandoci poi a sinistra seguiamo la stradina che ci porta lontano dalle case. La deviazione a sinistra ci immette sulla bella sterrata che entra all'interno del bosco e sempre in discesa arriviamo al piccolo ponticello in legno, sulla roggia, superandolo.

Proseguiamo diritto e andiamo a seguire un'altro sentiero che ci conduce alle porte di Barzanò nei pressi di una piccola zona artigianale. Andiamo a percorrere il lungo rettilineo di via Leonardo da Vinci e raggiunto il bivio di via G. Garibaldi ci dirigiamo a sinistra e ci portiamo su via Ferrari per andare a sorseggiarci un buon caffè. Si riparte ritornando al bivio e tenendoci a sinistra andiamo a percorrere questa ampia strada passando a fianco della Chiesa di San Vito. Poco dopo, ad un'altro bivio, ancora a sinistra per iniziare la salita di via G. Mazzini che ci porta al bivio con la  SP51 . La attraversiamo e proseguiamo, ancora in salita sul proseguimento della strada che con un bel tornante risale verso le case delle piccola frazione Colombè. La targa che certifica il tutto la si trova nel mezzo della casa con la parete gialla alla nostra destra. Le salite non sono ancora terminate e arrivati al bivio con via Poggio Verde giriamo a sinistra e proseguiamo, spingendo sempre sui pedali, verso le case che andiamo a trovare sull'altura. Raggiunto il bivio, da dove si gode uno spettacolo di panorama che quest'oggi arriva fino alla visione della catena del Monte Rosa,  ci teniamo a destra e andiamo ad imboccare la bella strada sterrata che in un breve tratto pianeggiante ci porta all'altro bivio con la strada cementata in direzione di Cascina Isolino.

Iniziamo la discesa, in direzione delle case e circa a metà una lastra di ghiaccio ci aspetta prima della curva. Il sole, fortunatamente a quest'ora, ha riscaldato questa parte e passandoci sopra non abbiamo particolari problemi anche se la velocità con cui passiamo è molto bassa. La strada scende ancora e con bella pendenza arriviamo all'incrocio della  SP53  e con attenzione andiamo ad attraversarla per portarci su via della Canova. Siamo tra le case della piccola frazione Ca Nova e raggiunto il primo bivio giriamo a destra. La stradina finisce davanti ad un cancello e passando a fianco della siepe ci portiamo dalla parte opposta e tenendoci a destra iniziamo la discesa su sentiero che ahimè non sarà per molto ancora percorribile visto i lavori che si stanno facendo nella costruzione di case. Comunque per il momento noi passiamo ed arriviamo alla stradina asfaltata di via De Gasperi alla periferia di Viganò. Giriamo a sinistra ci portiamo oltre la curva dove adesso il fondo diventa sterrato. Stiamo percorrendo la stradina che divide i comuni e poco dopo al bivio, ci teniamo a sinistra ed iniziamo la salita verso Sirtori. La bellissima strada sterrata, che percorriamo adesso, è in continua salita ma è completamente pedalabile in sella e non presenta mai strappi violenti. A tratti anche acciottolata ci fa presto salire di quota e in un bellissimo paesaggio che cambia ad ogni curva raggiungiamo, in men che non si dica, le prime case del paese.

Superata la sbarra (quasi sempre aperta) arriviamo sulla stradina asfaltata di via G. Besana e girando a destra iniziamo una belle discesa che ci fa arrivare al bivio con la  SP68 . Curva a destra e leggera discesa che si ferma però prima del bivio con via per Crippa dove ricominciamo a salire. L'ampia sede stradale, dove non troviamo nessuna macchina, ci da modo di affiancarci e di scambiare qualche battuta prima di girare a sinistra su via G. Garibaldi dove solo la vista della salita ti fa venire voglia di girare il manubrio e tornare indietro. Scherzo...., la salita c'è davvero però sebbene lo strappo non sia uno scherzo (pendenze in doppia cifra) il percorso da fare è abbastanza breve. Dopo la curva a destra la pendenza scende di brutto per poi arrivare ad essere quasi in piano e andiamo a seguire questo lungo rettilineo che passa tra le case di una zona residenziale. Arrivati al bivio successivo, secondo il navigatore, dobbiamo girare a sinistra. La rampa di via G. Besana è una di quelle che ti senti male solo a vederla ma dobbiamo per forza passare di li. Anche qui le pendenze non scherzano ma, anche qui, lo strappo è breve e con un passo abbastanza regolare senza strafare si raggiunge in fretta la cima della collinetta dopo la curva.

Ultimo tratto in discesa e si arriva sulla sterrata ed al bivio dove tenendoci a destra entriamo nel boschetto andando a percorrere il primo tratto in discesa. Il folto foliage, che troviamo sul terreno, nasconde qualche insidia ed è perciò importante tenere sempre ben messe le mani sul manubrio. Una leggera risalita ci porta poi sulla stradina asfaltata di via Trieste e qui iniziamo a vedere le prime case di Lissolo. Il piccolo borgo, che si sviluppa tutto su questa parte della collina, lo andiamo ad attraversare e raggiunto il bivio con la  SP53 , davanti al famoso ristorante prendiamo a sinistra e iniziamo la discesa su questa strada che nei week-end è meta di tanti appassionati delle due ruote. Le curve che ci prestiamo a percorrere le prendiamo a bassa velocità perchè il fondo della strada è bagnato e non vorremmo mai trovare ghiaccio per cui con il tempo giusto arriviamo a Bernaga Superiore passando a fianco al Convento delle Monache Romite Ambrosiane e procediamo dopo le curve in direzione del bivio con Bernaga Inferiore. Curva a destra ed ancora discesa per andare ad attraversare le case della piccola frazione ed alla traversa di via Pianello giriamo a sinistra. Percorriamo un tratto asfaltato e poi il tratturo che entra nel mezzo dei campi ed iniziamo a trovare sul fondo la neve.

Sarà così per tutto il tratto fuoristrada compreso la salita verso Pianello dove le gomme delle nostre e-bike in certi punti girano a vuoto perchè il fondo è ancora ghiacciato. Sembra di essere in un'altro posto, eppure di qui ci passiamo anche spesso, ma vedendo questo paesaggio con la neve rende ancor più interessante il seguire il tracciato. Non sappiamo infatti cosa troveremo più avanti e perciò l'avventura prosegue ancora. Raggiunto il Belvedere una piccola sosta è d'obbligo per fotografare la Collina dei Cipressi, ed alcuni punti del bellissimo panorama che da qui si gode. Nonostante la bella giornata, però i colori delle piante, dei vigneti e dei boschi hanno già quel bellissimo colore invernale. Ci rimettiamo in sella ed andiamo a seguire la stradina asfaltata che parte a sinistra ed iniziamo un tratto in discesa verso il primo tornante dove si arriva al tratto cementato/acciottolato per arrivare alla curva poi ci riportiamo su sterrato e andiamo a superare Cascina Scarpada e quindi portarci al bivio davanti a Cascina Costa. Scendiamo a sinistra e andiamo a percorrere il  Sentiero del Tratto Oscuro  che con un'altra bella pendenza ci conduce alla sterrata che risale verso Cascina Galbusera Nera.

U pò di fango sul fondo del terreno ma si passa, tranquillamente, anche negli strappetti che ci portano all'interno del cortile della cascina. Proseguiamo senza fermarci e ancora su sterrata, ma questa volta in piano, arriviamo davanti alla Chiesetta di San Francesco ed ai grandi edifici, a destra, di Cascina Galbusera Bianca. Il tracciato prosegue ancora su fondo sterrato ed arrivati al bivio con l'asfaltata via Malnido giriamo a sinistra per procedere in direzione dell'altro bivio. Curva a sinistra ed andiamo ad attraversare il piccolo centro di Spiazzo per uscirne dalla parte opposta dove prendiamo poi a destra la sterrata del  Sentiero 8-Lomaniga-Beolco . In costante discesa ci immettiamo nel primo tratto a bosco poi uscendo attraversiamo una radura, dove il fango nel mezzo la fa da padrone, e riprendiamo la discesa nel bosco su un'altro tratto con molte foglie a terra. Qualche sobbalzo di troppo, non vedendo sassi o radici sporgenti, ci fa comunque arrivare nel basso della valletta e in questo punto il passaggio tecnico sul sentiero, esposto a fianco dell'alveo del torrente a secco, ci fa quasi fermare. Non è ancora finita perchè dopo la curva a destra ci attende lo strappo che ci porta all'esterno delle piante su un tratto viscido, ma per fortuna pedalabile.

Il breve single track che prendiamo a sinistra ci conduce al tratturo che passa accanto ad una delle strutture di Cascina Bagaggera e poco dopo arriviamo a fianco del corpo centrale di quello che oramai rimane e che è quasi da archeologia. Prendiamo a destra la strada asfaltata e percorrendone poco più di 200 m arriviamo a fianco di Fornace Inferiore. Girando a sinistra, a fianco della grande Edicola della Madonna (alla nostra destra) ci portiamo sulla sterrata, che su un ponticello attraversa il Torrente Curone, entrando in Valfredda. La salita che troviamo davanti a noi è con fondo innevato ma il sole che ci riscalda, ancora, rende percorribile questo tratto in salita ed andiamo a raggiungere e superare Cascina Valfredda. Arrivati a fianco di Cascina Gaidana ritorniamo all'interno del bosco e con l'ombra e con le temperature che sembrano abbassarsi di colpo un poco di freddo iniziamo a sentirlo. Fortunatamente c'è ancora salita e per non sentire questo sbalzo di temperatura ci mettiamo a pedalare con più forza. Non è breve la bella sterrata che risale fino alle porte di Montevecchia ma con i dovuti tempi e sempre su strada bagnata arriviamo al bivio di via Belsedere.

La salita prosegue anche a destra su via G. Deledda e via B. Donzelli, con tratti a doppia cifra di pendenza poi, finalmente, raggiunto il bivio con la  SP68  giriamo a sinistra e iniziamo il bel discesone su via Belvedere che raggiunge l'incrocio di Quattro Strade. Visto che qualcuno ha un'impegno nel pomeriggio decidiamo, tutti di comune accordo, che possiamo tagliare un tratto di tracciato andando a percorrere a destra la  SP54 . Le temperature, anche se non di molto, sono comunque scese e quella sensazione di freddino ti passa ogni tanto su tutto il corpo nonostante la nostra buona copertura invernale. Raggiungiamo Lomaniga e superiamo la rotonda per portarci in direzione di Barriano dove tagliamo a sinistra per rientrare sulla traccia originale andando a percorrere via Mozart. All'incrocio seguiamo, davanti a noi, il rettifilo di via G. Rossini e percorrendolo tutto iniziamo la salita verso Cascina Campù Inferiore. Qui secondo il GPS dovremmo proseguire diritto ma il sentiero che da questa parte è aperto dalla parte dell'uscita è stato chiuso per via dei lavori di una grossa costruzione che stanno per essere avviati. Giriamo perciò a destra e percorriamo la sterrata  Strada dei Campi  che ci fa passare nel mezzo di Cascina Campù Superiore e successivamente con un breve strappo arriviamo a Contra.

Raggiunto il bivio con l'asfaltata via San Bartolomeo giriamo a destra e poco più avanti fiancheggiamo Palazzo Sormani-Andreani, che troviamo alla nostra destra, con l'annesso piccolo Oratorio. Con la discesa, su via C. Battisti, arriviamo al bivio con via G. Marconi e tenendoci a destra raggiungiamo la traversa, a sinistra, di via della Misericordia dove giriamo. Rettilineo che ben presto ci fa lasciare le case di Missagliola e con un tratto in falsopiano passiamo a fianco del Monastero della Misericordia che anticipa la salita verso il Camposanto di Casatenovo. Raggiunto il semaforo e l'incrocio sulla  SP51  giriamo a sinistra arrivando alla traversa, a destra, di via Don Giovenzana. Giriamo e al bivio successivo ci teniamo a destra per percorrere il breve rettilineo di via A. Manzoni. Davanti alla Chiesa di San Giorgio giriamo a sinistra e seguiamo via G. Parini che lasciamo per girare a sinistra sulla strada in discesa di via Casati. All'incrocio con via Don C. Gnocchi giriamo a destra e arriviamo alla rotonda, a fianco del centro commerciale, per riprendere a sinistra un tratto della strada che abbiamo percorso all'andata. Raggiunto Montesiro prendiamo a sinistra via Michelangelo Buonarroti e arrivati all'incrocio giriamo a sinistra per arrivare davanti al Camposanto. Ci teniamo a destra e proseguendo nella sterrata oltre il parcheggio entriamo nella Valle del Brusignone e risaliamo dalla parte opposta la collina che ci porta alle immediate porte di Tregasio dove attraversando, sulle belle sterrate i campi, raggiungiamo il bivio di via Fismes. Poche curve di dividono dal nostro punto di arrivo che raggiungiamo seguendo ancora il tracciato di questa mattina.

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