MTB nel Parco Adda Nord

 


02/12/2021 - MTB nel Parco Adda Nord
Album fotografico
Distance: 41 km - 741 m Ascent - 871 m Descent


Partenza anche questa mattina lontano dai sentieri vicini a casa per addentrarmi, sempre in compagnia degli amici, nei sentieri del Parco Adda Nord. Una bella escursione che ha regalato, a tutti i partecipanti, alcuni passaggi mai percorsi in precedenza. Le belle sterrate che troviamo nella prima parte ci fanno rimanere per un lungo periodo nel fuoristrada, ma anche le belle stradine che superiamo tra Beverate, Porchera e Olcellera sono stupende. Un solo, piccolo neo, un breve portage di 100 m, nei boschi di Calusco d'Adda. Per il resto ottimi, i fondi dei terreni, quasi senza fango e poco scivolosi sul foliage. Da provare.

Indicazioni Tracciato

Partenza da:

Arrivo a:

Cernusco Lombardone (LC) 

Cernusco Lombardone (LC) 

Parcheggio stazione FS - Via Stoppani 

Parcheggio stazione FS - Via Stoppani  

Raggiungibile con:

 Auto/treno/MTB

NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.


La partenza del tracciato odierno è fissata al parcheggio della Stazione di Merate-Cernusco Lombardone diventata un punto di ritrovo che, oramai, frequento abbastanza spesso. Quando arrivo, in compagnia di Claudio, con cui ho condiviso il viaggio a bordo del treno, trovo già pronti e carichi Marco, Luigi e Massimo. Un breve saluto e caricate le tracce sui nostri dispositivi si parte. La prima destinazione è via Stoppani che prendiamo a sinistra uscendo dal parcheggio. La breve salita, che inizia, ci conduce al bivio di via San Dionigi dove proseguiamo diritto quando raggiungiamo il bivio. La stretta stradina che procede in questa bella zona periferica ci fa raggiungere un'altro bivio ed anche in questo punto ci teniamo a sinistra. Raggiunta la traversa, a destra, che va in direzione di Cascina Sant'Antonio, proseguiamo diritto e poco più avanti superiamo, tenendola a sinistra l'edificio della scuola G. Verga,  e ci portiamo a fianco di Cascina Moscoro.

Lasciamo a questo punto la strada asfaltata e ci portiamo, a sinistra, sul sentiero che in leggera discesa ci fa attraversare un breve tratto di bosco e prosegue poi tra i campi raggiungendo il bivio delle stradine asfaltate all'altezza di Cascina Colombaio. Proseguendo diritto andiamo a percorrere questa stradina che termina al bivio con via delle Orane. Giriamo a sinistra e tenendoci sul tratto ciclo-pedonale della stradina arriviamo al bivio con via per Lomagna e giriamo a sinistra per percorrere il sottopasso che aggira la Stazione di Osnago. Seguiamo via Trieste e arrivati alla rotonda giriamo a sinistra per entrare nel centro storico della cittadina di Osnago. Prendiamo il prolungamento di via Crocefisso ed arrivati al bivio ci teniamo a sinistra ed affianchiamo, su via Sant'Anna, la Chiesa di Santo Stefano. Al bivio successivo, su via Trento, giriamo a sinistra e dopo un breve tratto rettilineo giriamo a destra imboccando via XX Settembre. Raggiunta piazza Mercato giriamo a sinistra e poi a destra su via Papa Giovanni XXIII per portarci al bivio di via Ilaria Alpi che a sinistra ci fa arrivare nuovamente su via XX Settembre.

Curviamo a destra per raggiungere la rotonda sulla  SP342 , che attraversiamo, per seguire il lungo rettilineo, ma sulla parte ciclo-pedonale, della provinciale  SP55 . Superiamo la prima rotonda e la parte della zona industriale che arriva al semaforo sull'incrocio con via XXV Aprile, nel comune di Merate. Giriamo a sinistra e percorrendo un breve tratto della strada raggiungiamo la seconda traversa a destra e girando superiamo una serie di villette e ci portiamo al bivio con via E. Fermi. Svolta a destra per seguirne il rettilineo che passa a lato della zona industriale e dopo una serie di curve iniziamo il primo tratto sterrato della giornata andando a seguire il tratturo che attraversa i campi. Al primo bivio che incontriamo ci teniamo a destra e andiamo in direzione dell'incrocio con via Novarino dove proseguiamo sempre diritto. Imboccata via delle Rovedine entriamo nel territorio comunale di Robbiate andando ad attraversare un breve tratto della zona industriale. Raggiunta la rotonda sulla  SP56  girando a destra ci manteniamo in zona protetta seguendo il tratto ciclo-pedonale e superato i capannoni, alla nostra sinistra, ci infiliamo nella nuova stradina sterrata,  Strada delle Brigole , che ci permette di aggirare altri capannoni.

Raggiunto il bivio con via Matteotti giriamo a destra e proseguiamo fino raggiungere il piazzale antistante la Stazione di Paderno-Robbiate. Giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere il rettilineo di via Roma che sempre in leggerissima salita ci porta nel centro storico di Paderno d'Adda. All'incrocio con via A. Manzoni giriamo a sinistra superando la Chiesa di Santa Marta e svoltiamo a, poi, destra, alla prima traversa, per seguire la stradina di via Balfredo che in leggera discesa raggiunge il bivio con via G. Marconi. Svoltiamo a destra e poco dopo superiamo lo stretto ponticello che supera la ferrovia e procediamo sempre diritto fino a raggiungere l'incrocio. Attraversiamo via U. Festini tenendoci a sinistra e andiamo ad immetterci sulla  Strada delle Liviere  che dopo un tratto asfaltato diventa a fondo sterrato. Lasciate le case andiamo ad attraversare i pratoni e con una decisa curva a sinistra ci portiamo sul rettilineo di via T. Edison raggiungendo il bivio con la provinciale  SP64 . Breve rettilineo ed arriviamo sul Ponte San Michele (Anno di 
Costruzione 1887-1889; All'epoca della sua costruzione il ponte San Michele era infatti il più grande ponte ad arco al mondo per dimensioni e il quinto in totale per ampiezza di luce) e tenendoci a destra, sulla parte protetta. lo andiamo ad attraversare lasciando la sponda lecchese del fiume Adda per portarci sulla sponda bergamasca nel territorio comunale di Calusco d'Adda.

La bella vista dall'alto del ponte, con la Diga di Poiret e l'attigua Chiesetta di Santa Maria Addolorata, a destra, ci fa procedere tranquillamente ammirando dall'alto il paesaggio che il fiume, nei secoli, ha disegnato. Raggiunta la sponda opposta percorriamo un brevissimo tratto di  SP166  ed alla prima traversa a sinistra, con molta cautela, giriamo. Imbocchiamo via Marsala e procediamo in rettilineo fino al bivio prendendo poi a sinistra la stradina che raggiunge la sbarra. Siamo costretti a scendere di sella. Senza alcuna fatica e facendo passare il mezzo al di sotto la superiamo e riprendiamo la nostra pedalata prendendo il sentiero che a destra viaggia a fianco della recinzione di alcune case e a sinistra strapiomba nel bosco del canyon del fiume. Sulla prima curva del sentiero si apre un'altro bellissimo scorcio sul fiume Adda con la vista, dall'alto della Centrale Elettrica Semenza e della Diga di Robbiate. Il single track procede sempre all'esterno del bosco e raggiunge poi il bivio della sterrata che passa accanto a Cascina Del Tac. Tenendoci a sinistra imbocchiamo ancora un'altro sentiero e poco dopo entriamo all'interno del bosco raggiungendo la periferica stradina di via A. Boito. 

Una brevissima escursione su asfalto per poi deviare a sinistra sul sentiero che con una bella discesa rientra nuovamente nel mezzo delle piante e con qualche saltello e freni tirati raggiungiamo la valletta sottostante. Tratto sin qui bellissimo all'interno dei sentieri del Parco Adda Nord dove attraversiamo questi boschi nella tranquillità più assoluta. Raggiungiamo un incrocio di sentieri e procediamo ancora diritto per arrivare ad un'altra serie di bivii dove questa volta ci teniamo a sinistra. Procediamo sempre sotto la copertura degli alberi e arrivati al bivio prendiamo quello a destra ed iniziamo un tratto che all'inizio è pedalabile ma nel proseguo, a causa del fogliame e di alcuni sassi sporgenti, non è più possibile rimanere in sella. Fortunatamente il tratto è breve (50 m) e un poco di portage ogni tanto non fa male (oh no.... mah.....) Raggiunto il punto più alto della collinetta ci fermiamo per un attimo a riprendere fiato e dopo esserci scambiate alcune battute si riparte. La discesa che si apre davanti a noi sembra abbastanza ripida e mettiamo in funzione il reggisella per scendere un poco più in basso, di qualche centimetro, riuscendo a tenere sotto controllo il mezzo durante il primo tratto.

Quando terminiamo la discesa usciamo in una radura e il sentiero diventa tratturo e raggiunge poi le ultime case della zona periferica di Calusco d'Adda. La risalita, leggera, sulla sterrata che prosegue, nel mezzo di muri di cinta in sasso, offre una bellissima vista con un arco naturale di alcune piante dove poco dopo passiamo. Raggiunta la stradina di via Santa Croce giriamo a sinistra e dopo un brevissimo tratto asfaltato ci ritroviamo su sterrato per seguire un'altro bel sentiero che risale la collinetta. Tutto termina quando deviamo a destra ed iniziamo, adesso, la discesa sulla bella sterrata che entra nel territorio comunale di Villa d'Adda. In brevissimo tempo usciamo dal bosco e raggiungiamo il brevissimo tratto asfaltato di via Cornella. Davanti alla bella edicola della Madonna giriamo a destra, al bivio, con via Galgina e andiamo a seguire questa bella stradina periferica che ci conduce, passando a fianco di un lungo muro in pietre,  alla periferia di Carvico raggiungendo il bivio con via A. Diaz. Svoltiamo a sinistra e seguendo il rettilineo arriviamo al bivio con la  SP169 .

Curviamo a sinistra e poi subito a destra per imboccare via I. Perico che con un rettilineo, sempre in leggera salita, arriva al bivio con la stradina che ci porta tra le case del rione Cornalida. Ci portiamo quindi al bivio con via Passo della Rocca e procediamo sul rettilineo che attraversa questa zona residenziale passando a fianco a un lungo muro di cinta che raggiunge il bivio. Ci teniamo a sinistra e arrivati alla strettoia della stradina ci teniamo a destra per seguirne il tratto in discesa che ci conduce al bivio con la stradina di via Pedrazzi nell'altro rione Malmetida. Svolta a sinistra ed inizia una bella salita su strada sterrata e dopo la curva su un tratto abbastanza difficoltoso visto che la parte centrale è sassosa ed a tratti acciottolata. Le pendenze, anche se il tratto è breve, sono qui in doppia cifra e nonostante l'aiuto delle nostre e-bike facciamo un pò di fatica a raggiungere la parte più alta della collinetta. Ci fermiamo accanto al grande caseggiato in pietra, in zona Mulini, per sorseggiare un pò d'acqua prima di riprendere il sentiero che parte a sinistra. Siamo non distanti dai bei terrazzamenti che raggiungono Cascina Rigurida e su questo stupendo sentiero ci portiamo a fianco di Cascina Alzata.

Breve curva a sinistra e poi, a destra, al bivio, per imboccare la leggera salita di via della Fonte che in leggera salita raggiunge il piccolo centro abitato di Valle. Iniziamo ora la bella discesa, su stradina asfaltata, che con alcune curve arriva al bivio con via Pradella. Tutte queste stradine che stiamo percorrendo sono all'insegna della mancanza di traffico sia motorizzato che su due ruote e siamo i soli biker che stanno transitando in zona. Arrivati a fianco delle transenne, che vediamo alla nostra sinistra, lasciamo la strada asfaltata ed iniziamo un'altro bellissimo tratto su stradine ciclo-pedonali che rientrano nel territorio comunale di Villa d'Adda. Il bel colpo d'occhio che abbiamo davanti a noi ci concede una breve fermata per scattare qualche fotografia dall'alto del bel fabbricato di Villa Rossera. Su fondo acciottolato e coperto da foglie tendiamo a tirare i freni delle nostre mtb, per paura di scivolare, raggiungendo, al termine della bella discesa la sbarra successiva dove per passare siamo costretti a scendere di sella. Un alto gradino ci porta sulla stradina di via Rossera che ci permette di superare la bella parte della villa con la torre merlata.

Giriamo subito dopo a destra e con un'altro bellissimo tratto fuoristrada proseguiamo ancora in discesa a fianco dei terrazzamenti raggiungendo un bivio quasi al bivio con via Cuna. Tenendoci a destra imbocchiamo lo stretto sentiero che riprende ancora un'altro tratto in discesa e ci fa arrivare in un angolo suggestivo del bel paesino, nella piccola contrada Fontana,  con vecchie case e la Chiesa di San Giovanni davanti a noi. Non possiamo non fermarci per scattare la foto di gruppo e poi si riparte. Un passaggio sotto l'arco di una casa rende ancor più bello il tratto che stiamo percorrendo ed in breve, purtroppo, raggiungiamo il bivio di via San Giovanni sulla  SP169 . Curva a destra e percorriamo il tornante per tenerci ancora a destra e imboccare la stradina di via Casargo che in discesa arriva al bivio con via A. Ludini. Giriamo a sinistra e subito a destra per prendere il rettilineo di via Campaerta ed all'incrocio giriamo ancora a destra su via G. Marconi che ci conduce all'esterno delle case del paese ed arriva al bivio con la provinciale. Girando a destra andiamo a percorrerne un breve tratto (100 m) per svoltare poi a destra sulla via per Odiago. Circa un chilometro su questa striscia di asfalto, dove non troviamo assolutamente traffico, ed arriviamo all'altezza dello slargo, a sinistra, dove lasciamo la strada asfaltata per iniziare la discesa nel mezzo del boschetto.

A fianco del bello scorcio sul piccolo abitato di Odiago, superiamo la sbarra ed iniziamo quest'altro bel tratto, su un bello strato di foliage, che ci consente di rimanere lontano dall'asfalto e ci fa raggiungere in breve tempo il rettilineo cementato che ci porta al bivio della provinciale. Svolta a destra e su questo tratto, abbastanza trafficato, arriviamo, però, in breve alla grande rotonda di Cisano Bergamasco con la  SP342 . Tenendoci a sinistra andiamo ad attraversare il Ponte di Brivio e il fiume Adda raggiungendo il territorio comunale di Brivio e la sponda lecchese. Appena passata l'ultima volta del ponte ci teniamo a destra entrando, dopo le transenne, nella stretta viuzza che passa accanto alla Chiesa di Sant'Antonio Abate. Tratto questo che passa nel centro storico del paesino che sorge sulle rive del fiume e raggiunta in discesa la sponda ci teniamo a sinistra per procedere in direzione di piazza Carlo Frigerio dove troviamo il Castello di Brivio. Lo superiamo ed al bivio ci teniamo a sinistra per iniziare la leggera salita di via lungo Adda Monfalcone fino al tornante dove giriamo a sinistra per imboccare via A. Manzoni.

E' ora di pranzo, qualcuno già avverte i primi morsi della fame, così arriva a fagiolo (come suol dirsi) il ristorante, Luna Rossa, alla nostra destra dove ci fermiamo per il pranzo. Salutiamo l'amico Marco che per un impegno non può rimanere con noi e ci appropinquiamo al pasto. Locale dove la cortesia è di casa e in breve tempo assaggiamo i piatti che ciascuno di noi ha scelto con ottimi sapori e gusto ben curato. Purtroppo il tempo è tiranno e dobbiamo ripartire e ci rimettiamo così in sella per andare ad attraversare la grande rotonda sulla  SP342 . Ci portiamo sul brevissimo tratto di via Cartiglio e raggiunta la piccola rotonda, successiva, giriamo a sinistra per imboccare via Tessitura che in rettilineo raggiunge il bivio con via Monsignor Viganò. Giriamo a sinistra e poi subito a destra nella stretta  Strada pedonale di Foppaluera  che in leggera salita ci fa arrivare al bivio con via Italia. Sempre in salita raggiungiamo il bivio con via dei Ronchetti che ci porta in località Moltirone fino a raggiungere l'incrocio con via G. Marconi. Ci immettiamo, davanti a noi, su via San Benedetto e poco dopo ritorniamo in fuoristrada seguendo queste belle sterrate che attraversano questo tratto collinare con saliscendi che arrivano al bivio di via Papa Giovanni XXIII che segna il confine comunale con il comune di Calco.

Curva a destra ed andiamo a percorrere il lungo rettilineo che terminiamo quando arriviamo al bivio in località San Giorgio dove, a fianco dell'edicola dedicata al Santo, giriamo a destra per prendere il bel tratto in discesa che arriva alla rotonda con la  SP342 . La attraversiamo e con un rettilineo di via Prinetti andiamo a superare la Chiesa dei SS. Margherita e Simpliciano e ci portiamo nel centro storico di Beverate. Lo attraversiamo seguendo via Simpliciano e poi via Fornace dove giriamo a sinistra. Le curve della stradina ci fanno arrivare all'incrocio della  SP72 . Giriamo a sinistra e andiamo a percorrerne un tratto, di media lunghezza, fino ad entrare nel territorio comunale di Olgiate Molgora raggiungendo i capannoni della zona industriale. Giriamo a destra, su via C. Cantù, dopo aver superato, alla nostra sinistra il riveditore di auto, e arrivati alla piccola rotonda ci teniamo a sinistra per seguire questa ampia strada leggermente trafficata. Con qualche curva arriviamo alla traversa, a fianco del lavatoio comunale, di via della Corna e procediamo in leggera salita verso il centro storico di Porchera.  A fianco della piccola Chiesetta della Beata Vergine Addolorata ci dobbiamo impegnare nella risalita sulla stradina acciottolata e semi rovinata, come fondo, che passa all'interno delle vecchie case ed arriva sulla stradina di via dei Ronchi.

Giriamo a sinistra ed iniziamo un tratto magia e bevi che su via A. Manzoni ci porta sul prolungamento di via Caduti per la Liberazione e raggiunto il bivio con via Cantù giriamo a destra per superare il sottopasso ferroviario. La stradina, in salita, raggiunge la località Olcellera ed inizia poi una discesa raggiungiamo la rotonda per portarci sul rettilineo di via Fabbricone. Poco prima di raggiungere la Stazione di Olgiate-Calco-Brivio giriamo a destra ed iniziamo un'altra leggera salita che raggiunge il bivio di via Sommi Picenardi raggiungendo via Buttero dove seguiamo il muro di cinta del Parco di Villa Sommi Picenardi. Prendiamo a sinistra via C. Battisti e arriviamo al bivio con via della Salute a fianco della Chiesa dei SS. Rocco e Sebastiano. Curva a destra e poi a sinistra per percorrere via Mons. Mozzanica. Raggiungiamo l'incrocio con la  SP58  e girando a sinistra andiamo a percorrere questo tratto di provinciale fino alla rotonda con la  SP342 . La attraversiamo proseguendo su via Pilata e raggiungiamo la località Brughiera alla periferia di Olgiate Molgora.

Giriamo a destra quando davanti a noi troviamo la grande cascina, oramai rudere, e proseguiamo sulla stradina fino al bivio di Beolco dove giriamo a sinistra iniziando una leggera salita sulla stradina che passa prima a fianco della Chiesetta di San Pietro e successivamente nel mezzo del piccolo agglomerato di case. Alla prima traversa a destra svoltiamo e ci immettiamo su via San Pietro che in rettilineo supera un boschetto e raggiunge il bivio di via Robinie. Curva a sinistra e breve rettilineo che arriva all'incrocio su via Pianezzo dove attraversiamo la stradina e ci portiamo all'interno del cortile del Molino Cattaneo e proseguiamo sulla sterrata che segue a destra il corso del torrente Molgora. Raggiunto il bivio con via Pianezzo giriamo a sinistra per superare il ponticello che attraversa il torrente e seguiamo la bella stradina di via Lunga che risale verso Pagnano passando nel mezzo del bel centro storico. Con la deviazione di via San Protaso arriviamo al bivio di via San Remigio e girando a destra andiamo a percorrere la discesa che ci conduce alla rotonda. Prendiamo a questo punto il tratto della  Strada C-P  Pagnano-Stazione  e raggiungiamo in men che non si dica la Stazione di Merate-Cernusco Lombardone. Pochi minuti per i saluti con Luigi e Massimo ed ecco arrivare già il treno delle 16:10 che ci riporta a Monza.


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