Pedala Brianza in MTB - 04
12/12/2021 - Pedala Brianza in MTB - 04
Album fotografico
Distance: 32 km - 547 m Ascent - 558 m Descent
Giornata da punto di vista del Meteo bellissima con un cielo azzurro già
da primo mattino, ma anche se non siamo ancora in pieno inverno freddo e
gelo sulle strade dove troviamo anche ghiaccio nonostante l'orario di
partenza sia oltre le ore 9:00 del mattino. La prima neve dell'anno e i
terreni abbastanza gelati, in alcuni tratti, ci fanno procedere con
cautela ma come al solito terminiamo il nostro itinerario che è il
penultimo del
Pedala Brianza in MTB in scioltezza anche se pedalare sulla neve è più dispendioso in
fatto di energie.
Indicazioni Tracciato |
|
Partenza da: |
Arrivo a: |
Agliate (MB) |
Agliate (MB) |
Parcheggio - Via All'Isola |
Parcheggio - Via All'Isola |
Raggiungibile con: |
Auto/MTB |
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di
probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che
dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali
locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste
distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.
Procediamo sul tratto, gelato, con fondo acciottolato e con attenzione
superiamo le case per iniziare la discesa su via Col del Fréjus.
Raggiunto il bivio di via Meyer giriamo a sinistra e seguiamo il breve
rettilineo per tenerci poi a destra per imboccare la sterrata che
raggiunge Cascina Verana. Aggiriamo il grande complesso sul tratturo, a quest'ora ancora
percorribile per il bello spessore di ghiaccio che troviamo sul fondo
del terreno, prendendo poi a destra, in uno scenario bellissimo davanti
a noi, l'altro tratturo che ci conduce all'incrocio di stradine e
sentieri a fianco della sterrata d'ingresso a Cascina Palazzina. Tenendoci a sinistra percorriamo il tratturo e ci portiamo al bivio
della sterrata dove, davanti a noi, si erge, o meglio quel che rimane,
di Cascina Casanesca. Siamo arrivati al punto d'incontro con il percorso del
Pedala Brianza in MTB - 03. Giriamo a destra e con il rettilineo ci portiamo all'altro bivio dove
svoltiamo ancora a destra per arrivare a superare
Cascina Cremonina e portarci
quindi alla prima periferia di
Zoccorino. Andiamo a percorrere via
Cremonina e raggiunta la traversa a sinistra, davanti a
Cascina Siserana, prendiamo la stradina sterrata che in salita ci conduce al bivio di
via Don L. Perosi.
Prendiamo a sinistra e ci portiamo all'altro bivio con via Monteverdi
per girare a destra e poi subito a sinistra imboccando l'altra stradina
di via A. Vivaldi che ci porta alla curva a destra su via G.
Frescobaldi. Il rettilineo in discesa ci fa arrivare al bivio con via IV
Novembre e tenendoci a sinistra raggiungiamo la rotonda. Attraversiamo
la
SP112
e imbocchiamo il rettilineo di via G. Matteotti arrivando alla prima
periferia di Villa Raverio. Alla
prima traversa, a sinistra, giriamo per procedere su via A. Moro che in
leggera salita ci porta al bivio di via B. Luini. La attraversiamo e
portandoci sul sentiero andiamo in direzione del boschetto dove girando
a sinistra seguiamo il muro di cinta del parco del
Monumento Regionale del Sasso del Guidino
che ci conduce, superando la sbarra, alla stradina asfaltata di via
Guidino. Curva a destra e superiamo il bivio proseguendo in discesa su
via G. Carducci per superare il Camposanto di
Valle Guidino. Passiamo nel piccolo
centro storico del paesino superando piazza San Francesco e raggiunto il
bivio, davanti alla
Chiesa di Santa Maria Assunta,
giriamo a destra ed andiamo, alla rotonda, ad attraversare la
SP6 .
Percorriamo il rettilineo di via G. Verga e raggiunto il termine della
strada asfaltata ci teniamo a sinistra e poi a destra per procedere sul
single track che va ad attraversare il pratone. Ghiaccio e neve sul
terreno non ci fermano e se anche facciamo un pò più di fatica arriviamo
alla sterrata che procede ancora nel mezzo dei terreni arrivando al
bivio con via A. De Gasperi alla prima periferia di
Montesiro. Svolta a sinistra e
raggiunto il caseggiato del ristorante lo superiamo e giriamo a destra
per entrare nella
Valle del Brusignone. Andiamo a
percorrere la bella stradina a tratti sterrata e cementata che raggiunge
Cascina Vimercati e davanti
al cancello prendiamo la sterrata a sinistra che risale la collinetta.
Usciamo dal boschetto tenendoci a destra, superando la sbarra, per
seguire il tratturo che attraversando i campi ci porta in rettilineo
davanti a
Cascina Borgonovo nella
periferia di Tregasio. Andiamo ad
attraversarne il cortile e ci portiamo al bivio di via Raffaello Sanzio.
La attraversiamo e procediamo sul tratto ciclo-pedonale che raggiunge la
rotonda su via L. Cagnola. Tenendoci a destra lasciamo ben presto le
case e in leggera discesa arriviamo all'incrocio con il semaforo.
Prendiamo a sinistra la stradina, in salita, che passa accanto a
Cascina Quattro Vie, per portarci all'ingresso del
Bosco di Chignolo. Andiamo a percorrerne le belle sterrate, sempre in leggera discesa,
che lo attraversano e raggiungiamo i tornanti, quest'oggi abbastanza
viscidi, che ci portano al piccolo guado sul
torrente Cantalupo. La risalita,
dalla parte opposta, non è per nulla semplice e sempre tra ghiaccio e
terreno che comincia ad allentarsi facciamo un pò più fatica del normale
ad immetterci sulla sterrate che risale verso la prima periferia di
Triuggio. Usciamo dall'ombra delle
piante e seguiamo il
Sentiero
Solaris
che in discesa passa accanto al muro del Parco di
Villa Don Bosco ed arriva al bivio
con via Don Minzoni. Altro bivio con via Fratel P. Villa per tenerci a
sinistra ed iniziamo una breve salita che ci porta al bivio dove a
sinistra imbocchiamo la sterrata che in discesa attraversando poi i
grandi pratoni ci fa entrare all'interno della
Valle del Rio Cantalupo. Sterrate
che iniziano a mollare il ghiaccio e dove il fango (palta) adesso c'è e
rende ancor più difficoltoso il passaggio tra gomme che sbandano sia
nella parte anteriore che posteriore.
Difficoltà che siamo abituati a tenere ed arriviamo al bivio con via
Vittorio Emanuele II non senza fatica anche se in discesa. Andiamo ad
attraversare la stradina asfaltata e con una leggera salita
attraversiamo il grande complesso di
Cascina Sant'Angelo per
arrivare, dopo aver superato il ponte ferroviario, al bivio
della
SP135 . Giriamo a destra e andiamo a percorrerne un tratto in rettilineo ed
alla traversa, a sinistra, di via dell'Acqua giriamo per iniziare poi la
discesa sulla
Ciclo-Pedonale Monza-Erba. Andiamo
ad attraversare il ponte che supera il corso d'acqua del
fiume Lambro e portatici sulla
sponda opposta giriamo a destra e proseguiamo in direzione della
frazione Mulini Bassi.
Attraversiamo la stradina asfaltata e proseguiamo sulla sterrata, che
procede sempre accanto alla sponda, per superare alcuni avvallamenti ed
arrivare al parcheggio nella piccola frazione
Ponte. Andiamo, a sinistra, ad
attraversare la
SP135
e ci portiamo sulla stretta stradina di via Costa Corta che troviamo a
tratti ghiacciata ma pedalabile. La bella salita che raggiunge le prime
case di Albiate, nonostante il
freddo, ci fa sudare e quando terminiamo il tratto in pendenza è quasi
d'obbligo una breve fermata per respirare a pieni polmoni.
Ripartiamo e arriviamo al bivio di via San Valerio e procedendo a
destra superiamo l'Oratorio di San Valerio, a destra, e
Villa Airoldi-Caprotti, a sinistra,
ed in discesa proseguiamo sempre sul tratto della Ciclo-Pedonale che
arriva adesso all'impegnativa discesa, ghiacciata, con tornanti che ci
porta poi sul
Sentiero dei Castagni . Seguendone i saliscendi superiamo poi la gola tra la parete di roccia
e il muro confinale dell'ex Mobilificio Bernini ed arrivati sulla strada
asfaltata di via Fiume andiamo in direzione del piccolo ponticello che
attraversa il Lambro. Girando a
destra ci portiamo sulla sponda opposta del fiume e imboccando via Sette
Gocce arriviamo in leggera salita al bivio. Giriamo a destra ed iniziamo
la salita sull'impegnativa salita di via Leonardo da Vinci meglio
conosciuta come il
Muro dell'Orlanda. Diciamo subito che la parte più impegnativa di questa salita è la
prima, quella che raggiunge il passaggio a livello, dove la pendenza non
scende mai sotto la doppia cifra. La rimanente invece, via Riverio
Superiore, sebbene sempre in ascesa, è molto più pedalabile anche se per
arrivare al bivio di via Riverio Inferiore un pò di fatica la dobbiamo
ancora fare. Giriamo a destra e andiamo a percorrere un tratto in
discesa raggiungendo un bivio.
Lasciamo il ponte, che supera la ferrovia, alla nostra destra mentre
noi ci infiliamo nella sterrata che c'è davanti a noi. Al primo bivio
giriamo a destra ed andiamo in direzione delle case della frazione
Rancate superando un piccolo
ponticello che attraversa, anche qui, la sede ferroviaria. Andiamo ad
aggirare
Cascina Boffalora e ci
portiamo sull'asfaltato viale Susani proseguendo, a destra, in discesa
fino alla traversa a sinistra di via Stelvio. Giriamo ed iniziamo una
salita che si conclude con l'arrivo al bivio di via della Crocetta dove giriamo a destra. La discesa
del breve rettilineo ci porta all'altro bivio, delle sterrate, dove
girando a sinistra raggiungiamo la
Valle della Brovada ed iniziamo a
salire a sinistra con il single track che va a superare il ponte sulla
ferrovia e si immette nel sentiero, bellissimo, che attraversa la
pineta. Proseguiamo sempre nel mezzo del bosco, fino alla radura,
percorrendo i bei saliscendi di questo bellissimo tratto fuoristrada.
Arrivati a fianco delle recinzioni di alcune ville ci teniamo a destra
ed iniziamo una bella discesa, a tratti anche tecnica, che raggiunge la
parte più bassa della valletta non distante dalla sponde del
torrente Brovada.
Ci teniamo a sinistra e andiamo a percorrere l'altro bel sentiero che
devia poi a destra (accanto ad una condotta del metanodotto) ed
arriviamo al bivio dei sentieri. Girando a destra scendiamo in direzione
del guado e attraversiamo il
torrente Brovada (quasi sempre a
secco) e risalendo, non senza fatica sulla sponda opposta. Andiamo
quindi a percorrere il tratto sterrato e raggiunto il bivio su via della
Valle giriamo a destra e poco dopo iniziamo la salita sui tornantini che
risalgono verso
Cascina Campaccio. Percorriamo a sinistra la sterrata che arriva al bivio e tenendoci a
sinistra andiamo ancora in salita per portarci sull'altro tratto
sterrato che raggiunge la prima periferia di
Montemerlo. Trovato il tratto
asfaltato di via Vecchia Milanese giriamo a sinistra e ci riportiamo in
fuoristrada seguendo il tratturo che dopo un tratto pianeggiante ci
conduce al sentiero che a sinistra risale verso
Cascina Pobiga. Anche in questo tratto alcune pedalate vanno a vuoto perchè il
terreno inizia a smollarsi ed è quindi un doppio sforzo cercare di
rimanere anche in sella. Raggiunto il complesso, della grande cascina,
ci portiamo sull'asfaltata via Monastero e iniziamo una breve discesa
fino a superare il tornante.
Prima della curva a destra giriamo a sinistra ed entriamo nuovamente in
fuoristrada per seguire il
Sentiero dei Tombini . La discesa, resa poco più impegnativa dal fondo, oggi scivoloso, ci
riporta nel mezzo del bosco ed in brevissimo tempo ritorniamo sulla
stradina di via della Valle dove questa volta giriamo a destra. Seguendo
questa bella e stretta striscia di asfalto andiamo in direzione del
Camposanto e qui inizia un'altro bel tratto in salita sul rettilineo che
arriva alle prime case di Calò. Non
senza fatica, anche in questo caso, arriviamo al bivio di via Cardinal
Federico Borromeo e girando a sinistra passiamo accanto alla
Chiesa dei SS. Vitale e Agricola.
All'incrocio procediamo diritto e raggiunto il bivio imbocchiamo a
destra la stradina di via Nazario Sauro che ci fa aggirare le case del
paesino arrivando poi alla traversa di via dei Tigli dove giriamo a
destra. Percorriamo il rettilineo, con una leggera salita, arrivando
alla rotonda dove ci teniamo a sinistra per procedere sull'ampia sede
stradale di via G. Leopardi. Andiamo a percorrerne un lungo tratto e
arrivati alle prime case di
Rosnigo , all'incrocio,
giriamo a destra nella stradina che aggira Villa Pirotta-Clerici
e poco dopo ci ritroviamo su una sterrata che in discesa va ad
attraversare un boschetto prima di arrivare nella piana di
Mighinzano dove a sinistra
imbocchiamo la sterrata.
In rettilineo, in leggerissima salita, arriviamo al bivio di via A. De
Gasperi e attraversandola ci portiamo su un'altro tratto sterrato che va
poi a sinistra ad immettersi sul tratto ciclo-pedonale che risale verso
le case di Villa Raverio. Alcuni
strappetti mettono a dura prova i muscoli e le curve, di seguito l'una
dall'altra, in breve ci fanno arrivare nel centro storico della
cittadina su via dei Fabbri. Al bivio giriamo a sinistra e alla prima
traversa a destra per arrivare nel piazzale dove troviamo, davanti a
noi, la
Chiesa di Sant'Eusebio e dei SS. Maccabei. Procediamo diritto sul rettifilo di via Boltraffio ed arrivati al
bivio con via Tiziano Vecellio giriamo a sinistra e raggiungiamo l'altro
bivio con via G. Matteotti. Ancora a sinistra per percorrere un breve
tratto del rettilineo ed alla traversa a destra di via Sirtori giriamo
per andare ad attraversare il passaggio a livello. Al bivio successivo
ci teniamo a destra e procediamo fino all'altro bivio con via L. Manara.
Proseguendo poi sul proseguimento di via E. Dandolo ci portiamo fino al
bivio della
SP112 . Curva a sinistra e rettilineo fino alla prima traversa a destra dove
giriamo per imboccare via S. Pellico. Risaliamo in direzione di
Vergo e giriamo a destra
all'incrocio con via Sant'Ambrogio. All'incrocio successivo giriamo a
sinistra ed iniziamo la bella discesa sul rettilineo di via P. Mascagni
per arrivare al bivio con via Pasubio. A sinistra, ancora in discesa,
sull'ampia strada asfaltata per arrivare nuovamente ad Agliate dove
prendiamo a sinistra via Cavour che dopo la curva a destra passa a
fianco della Basilica dei SS. Pietro e Paolo e con l'ultimo tratto ci
riportiamo alla traversa di via dell'Isola dove termina quest'altra
tappa del
Pedala Brianza in MTB.
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