Nel Parco Adda Nord



06/07/2015 - Nel Parco Adda Nord
Album fotografico
Distance: 39 km - 580 m Ascent - 507 m Descent



E' una mattinata che inizia davvero presto, però la passione ti fa fare anche quest'alzataccia che ci permetterà di pedalare qualche ora a temperature accettabili prima di passare al caldo torrido di queste prime giornate di luglio. Giornata con cielo abbastanza coperto e con l'afa che si fa sentire comunque e che ci accompagnerà per l'intera giornata. Terreni comunque in ottime condizioni e come al solito una bellissima compagnia con cui passare qualche ora divertendoci gustando anche questa parte di paesaggi che sono sempre bellissimi e che ti mettono addosso una calma davvero incredibile quando passi accanto al lento scorrere delle acque del fiume Adda.


Con un orario di ritrovo insolito, sono le 6,00 del mattino, ci ritroviamo alla stazione di Monza che raggiungiamo chi in auto chi in treno e chi invece pedalando. Partenza del treno alle 6:40 (10 min di ritardo) ma è diretto e senza fermate, quello che arriva a Lecco, e così recupera. Stazione di Lecco senza quasi nessuno in giro ed una volta usciti sul piazzale ancora meno gente. Partiamo dopo aver caricato la traccia sul navigatore GPS e, non ci crederete, ma a quest'ora nel centro non c'è nemmeno un bar aperto per gustarsi un buon caffè. Un venticello leggero, che ci fa respirare un poco, ci accompagna sulla Ciclovia dell'Adda ma poi, già alle 8:00, il caldo comincia davvero a farsi sentire.

Passiamo il piccolo centro di Pescarenico (che nella parte che si affaccia sul lago è rimasto ancora come quello descritto dal Manzoni: «È Pescarenico una terricciola, sulla riva sinistra dell'Adda, o vogliam dire del lago, poco discosto dal ponte: un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare»). Continuiamo il percorso seguendo le sponde del Lago di Garlate raggiungendo prima Vercurago e in seguito Calolziocorte dove attraversiamo il ponte Vittorio Emanuele III,  vicino alla diga che determina la fine del lago, proseguendo adesso, dopo aver attraversato il centro di Olginate, sulla sponda opposta del fiume Adda.

Superiamo la Chiesa di San Rocco (Sec. XVIII) seguendo la  SP59 , che in questo punto attraversa il centro cittadino, e quando alla nostra sinistra troviamo la stradina che in discesa scende verso il fiume giriamo e seguendo la stradina di via dei Pescatori raggiungiamo la sponda del fiume. Tenendoci a destra iniziamo il tratto sulla Pista Ciclo-Pedonale e andiamo a superare il Ponte dell'Alzaia e subito dopo quello ferroviario. Proseguendo arriviamo all'altro sotto passo del Ponte C. Cantù. La sterrata segue proprio il corso del fiume e quindi ci sono continui cambi di direzione e con il paesaggio che cambia in continuazione. Inizia intanto a far caldo anche se essendo vicini alle sponde in questo tratto passiamo a fianco di un bel bosco dove fortunatamente qualche sprazzo d'ombra ogni tanto la troviamo.

Dopo circa 8 km raggiungiamo Brivio ed arrivati in piazza C. Frigerio non possiamo non fermarci ad ammirare il Castello (Sec. X). Proseguendo diritto per qualche centinaio di metri arriviamo all'altra piccola piazza Lavelli-De Capitani e girando a destra ci infiliamo nelle strette stradine del borgo antico tenendoci a sinistra passiamo accanto alla Chiesa di Sant'Antonio Abate  (Sec. XV) e proseguendo diritto nel vicolo arriviamo alla transenna che divide il passaggio, rendendolo solo pedonale, sulla  SP342 . Facendo molta attenzione giriamo a sinistra e andiamo ad attraversare il ponte e ci portiamo sulla sponda opposta e raggiunta la rotonda giriamo a destra e iniziamo un tratto in rettilineo sulla  SP169

Percorrendone poco più di 1000 metri arriviamo al bivio di Villa d'Adda, dove c'è il cartello, e ci teniamo a destra per lasciare la provinciale e seguiamo la sterrata che si dirige all'entrata dell'Oasi dell'Alberone. Subito dopo il fondo ridiventa asfaltato ma la stradina rimane comunque stretta e senza passaggio di auto. Dopo una curva a sinistra riguadagniamo i metri perduti con questa deviazione e risalendo, non senza fatica, arriviamo nuovamente al bivio della provinciale.  Poche centinaia di metri più avanti giriamo a sinistra seguendo via Robasacchi che in leggera salita ci conduce verso il centro cittadino. La strada si restringe e facciamo quindi attenzione alle macchine che arrivano dalla parte opposta poi ci portiamo su via G. Marconi e proseguiamo all'interno del centro storico  fino a raggiungere un'incrocio.

Davanti a noi un piccolo parcheggio e a sinistra via Campaerta che imbocchiamo per proseguire ancora in leggera salita fino all'incrocio con via A. Ludrini.  Costretti a girare a sinistra, per via del divieto di accesso, imbocchiamo subito a destra via Casargo che con una buona pendenza ci porta a fianco del complesso scolastico dove giriamo a sinistra ed ancora in salita, tenendo la destra al bivio, ci riportiamo sulla  SP169 . Seguendo a sinistra il tornante che risale a fianco di vecchie case arriviamo alla traversa di via S. Da Vecchia e girando a destra ci portiamo in discesa fino al trivio dove proseguendo diritto su via Caderico raggiungiamo in leggera salita via Cadestore e proseguiamo ancora diritto fino a raggiungere un bivio dove alla nostra destra la strettissima stradina di via Nosea passa nel mezzo di alcune vecchie abitazioni ed in discesa a curve raggiungiamo il bivio.

Giriamo a sinistra e proseguiamo su via Sant'Andrea passando accanto alla Vecchia Chiesa di Sant'Andrea in Castello (che è attualmente parte integrante di un complesso privato). La stradina asfaltata termina e iniziamo adesso la parte sterrata che ci conduce al sottopasso del viadotto Parscera ed all'inizio della bella salita che con qualche tornante ci porta sulla stradina a ritrovare l'asfalto sulla stradina di via Parscera che raggiunge la periferia della frazione Monte Cucco. Raggiungiamo il bivio, quasi sempre in salita, e tenendoci a destra andiamo a percorrere il brevissimo tratto in rettilineo per poi girare a destra e seguire la stradina, all'inizio asfaltata, che sempre in leggera salita va a ad attraversare i campi ed entra poi nel bosco del Monte Giglio. Terminiamo questo bellissimo tratto all'ombra e ci portiamo adesso in discesa, sempre seguendo il sentiero, verso la periferia di Calusco d'Adda

La raggiungiamo quando troviamo la stradina di via Santa Croce che però lasciamo quasi subito per portarci sul sentiero che va ad attraversare i campi e devia poi a sinistra per arrivare sulla stradina di via Ponchielli. Raggiunto il bivio giriamo a destra su via A. Toscanini e proseguiamo, poco dopo, ancora su sentiero e tratturo prima di entrare ancora nel bosco dove ci divertiamo nel seguire i sentieri che con una serie di curve destra sinistra ci consentono di rimanere ancora all'ombra e di aggirare le case della cittadina. Arriviamo, dopo l'ultimo tratto in single trail che passa accanto alle recinzioni alla sbarra che divide via Marsala. La superiamo e percorrendo la stradina sterrata raggiungiamo l'incrocio dove giriamo a destra ed arriviamo all'incrocio con la  SP166 . Giriamo a destra e poco dopo andiamo ad attraversare il Ponte San Michele e ci portiamo sulla sponda opposta del fiume raggiungendo Paderno d'Adda.

All'incrocio giriamo a destra e 50 m dopo a sinistra per immetterci su via F. Airoldi andando a percorrerne il rettilineo fino a raggiungere la rotonda. Giriamo a destra e ci portiamo su via al Ponte arriviamo nel centro cittadino. Giriamo a destra su via A. Manzoni e poco dopo andiamo ad attraversare la  SP54  e ci portiamo su via Pozzoni. Seguendone il rettilineo arriviamo davanti al piazzale della Chiesa di Santa Maria Assunta (Sec. XIX) e procediamo diritto su via su via San Francesco d'Assisi per girare a destra quando troviamo la traversa di via del Cavetto. Stradina che subito dopo parte in leggera salita e con un'ampia curva a sinistra ci porta a ridosso del piccolo parcheggio, nel mezzo di alcune abitazioni, e quando la strada termina giriamo a destra ed iniziamo un tratto del sentiero che passa nel mezzo del bosco del Monte Robbio.

Rimanendo sempre all'interno del bosco iniziamo adesso la discesa che termina quando troviamo la stradina di via Montesereno ed arriviamo all'incrocio con la  SP56 . Giriamo a sinistra e dopo un brevissimo tratto in falsopiano arrivati al bivio lasciamo la provinciale e ci immettiamo su via Contessa L. Castelbarco che ci conduce alla periferia di Imbersago.  Raggiunto il bivio giriamo a sinistra e procediamo ancora in salita a fianco di alcune villette e quando la strada diventa sterrata andiamo a percorrere un ampio giro attraversando i prati che sono a ridosso del muro di cinta di Villa Orsini Colonna e di portarci all'esterno delle case del paese ritrovando la strada asfaltata quando raggiungiamo la frazione Sabbione

Giriamo a sinistra su via Copernico e sempre in leggera salita quando alla nostra destra troviamo un prato ed una stradina sterrata che passa accanto alla siepe di un muretto di cinta di una villetta giriamo a destra e andiamo a percorrere poi il sentiero che deviando a sinistra ci porta ad incrociare, non senza fatica e scendendo di sella, via G. Marconi. Una volta riportatici su asfalto giriamo a destra e proseguiamo sulla strada che arriva alla frazione Cassina Fra Martino. Raggiungiamo il centro cittadino su piazza S. Pellico, accanto al monumento ai Caduti, e tenendoci a sinistra andiamo a percorrere via Solferino che va in direzione della frazione Grugana. Prima di raggiungerla però giriamo a sinistra e ci portiamo sulla sterrata della  Strada Consortile della Grugana  e raggiungiamo Calco Superiore

Iniziamo a questo punto la discesa su via Ghislanzoni che ci conduce a Calco inferiore dove arriviamo all'incrocio con via Italia e girando a sinistra percorriamo il bel tratto che con un curvone a destra ci porta alla rotonda sulla  SP342 . La andiamo ad attraversare e percorrendo un breve tratto di via San Vigilio giriamo a destra dopo aver superato il campo sportivo. Arriviamo davanti alla Chiesa di San Vigilio e raggiunto l'incrocio giriamo a sinistra percorrendo l'alberato viale delle Rimembrane ed arrivati all'incrocio procediamo ancora diritto su via Rispecche che arriva poi ad incrociare via C. Mandelli. Andiamo ad attraversarla e seguendo la stradina in leggera salita arriviamo a Olgiate Molgora dove raggiungiamo la stazione e dove terminiamo questa nuova escursione.
    

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