Un bel tracciato per MTB
09/05/2021 - Un bel tracciato per MTB
Album fotografico
Distance: 34 km - 456 m Ascent - 448 m Descent
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.
Album fotografico
Distance: 34 km - 456 m Ascent - 448 m Descent
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.
Un bel tracciato per MTB, questo è il titolo dell'escursione odierna che
parte ed arriva a Briosco andando ad
attraversare un tratto di
Brianza sfiorando il Lago di Pusiano e
nel tratto di ritorno entra nei bellissimi sentieri che passano all'interno
dell'Oasi di Baggero. Non tutto su
sterrato ma se siamo su asfalto percorriamo stradine secondarie lontani dal
grande traffico automobilistico. Sono 14 gli amici che quest'oggi mi fanno
compagnia e così in questa bellissima giornata, calda e molto primaverile,
andiamo a seguire un percorso che in alcune parti è abbastanza nuovo, come
sentieri, sempre però con la voglia di divertirci e di stare in
compagnia.
Iniziamo il percorso di quest'oggi partendo dal parcheggio del Centro
Sportivo di Briosco e raggiungiamo,
prendendo a destra, la sterrata che entra, quasi subito, all'interno dei
bellissimi sentieri del
Bosco della Gagiada. Seguendo la
traccia GPS evitiamo il guado e nonostante facciamo un giro leggermente
più largo andiamo a seguire alcuni single track che ci fanno divertire
davvero e che quasi sempre in discesa raggiungono il piccolo ponticello
in legno che attraversa il torrente
Bevera. Usciti dal bosco prendiamo,
al bivio, il sentiero che parte a sinistra e andiamo in direzione della
frazione Fornaci. Raggiunto
l'asfalto della stradina di via Molera arriviamo al bivio e girando a
destra percorriamo il lungo rettilineo che passa davanti alla
Chiesa della Beata Vergine Immacolata e dei Tre Fanciulli. Superato il piccolo centro cittadino, che si sviluppa tutto su questa
strada che lo attraversa, proseguiamo in direzione dell'altra frazione
Fornacetta cambiando però il comune
ed entriamo in quello di
Inverigo.
Raggiunto il bivio giriamo a sinistra e andiamo a percorrere via
Fornacetta superando la piccola
Chiesetta di San Mauro, alla nostra
sinistra e poco dopo giriamo a destra per procedere su un tratto di
Ciclo-Pedonale Monza Erba che
seguiamo fino a Gaggio raggiungendo
il centro sportivo. Andiamo a superare il sottopasso della
SP342
ed arrivati al bivio dei sentieri giriamo a destra per passare accanto
alla rotonda della provinciale. Rimanendo in sede protetta giriamo a
sinistra e poco dopo iniziamo la prima salitella della giornata su un
tratto all'inizio asfaltato. Deviando a sinistra, sul sentiero a fondo
sassoso che risale la collinetta, andiamo in direzione di
Tabiago e ne raggiungiamo il
Camposanto. Procedendo a destra seguiamo la stradina che ci conduce al
bivio con via Vittorio Veneto dove prendiamo a sinistra per andare a
percorrere il tornante. Strada che, sempre in salita, passa nel mezzo
delle case e dove qualche auto la troviamo ma sono veramente poche.
Attraversata la frazione imbocchiamo via Italia Libera e con una leggera
discesa raggiungiamo il bivio dove girando a sinistra prendiamo ancora a
sinistra la stretta stradina di via Conti.
In discesa arriviamo sulla sterrata ed iniziamo un bel tratto, detto in
gergo mangia e bevi, con continui cambi di pendenza che risalgono e
ridiscendono le belle collinette dove transitiamo. Al primo bivio
sterrato ci teniamo a destra e raggiunto il seguente prendiamo a
sinistra l'altra sterrata che raggiunge il rudere di
Cascina Brascesco dove risaliamo a destra. Prendiamo poi a destra la bellissima
sterrata che sale sulla collinetta a fianco dei grandi steccati e
arrivati al bivio, accanto all'area di sosta, giriamo a destra e con uno
strappetto usciamo dal boschetto e portandoci sulla sterrata che
prosegue raggiungiamo il Camposanto di
Cibrone. Lasciata la sterrata
seguiamo via Dottor Carpani e raggiunto il bivio giriamo a sinistra su
via A. Conti e procediamo poi su via Montello. Raggiunta la traversa di
via della Liberazione giriamo a sinistra e ci portiamo su queste
stradine periferiche che vanno a superare alcuni capannoni prima di
arrivare alla Cascina Volpera. Entrando nel cortile non si può non ammirare la bella immagine della
Madonna che fa la sua presenza all'interno dell'edicola e subito dopo
superandola iniziamo la discesa verso il bivio con la sbarra.
Prendiamo a destra la sterrata che diventa poi tratturo e ci immergiamo
di nuovo nella bella campagna ad ovest di
Costa Masnaga che nel frattempo
aggiriamo. Raggiunto il bivio, dove troviamo le case della piccola
frazione Pettana superiamo
l'edicola di
San Cristoforo
(Gigante che porta sulle spalle Gesù bambino) e giriamo a sinistra
portandoci sulla sede protetta della strada oltre gli steccati in legno.
La breve discesa ci fa arrivare ad una traversa, alla nostra destra, che
imbocchiamo ed in discesa procediamo verso l'altra piccola frazione
Canile. Passiamo accanto alla
collinetta dove svetta dall'alto
Villa Beretta (Ospedale per la
lungodegenza riabilitativa) proseguendo sulla bella sterrata che entra
nella valle del torrente Bevera.
Superiamo il Quagliodromo di
Costa Masnaga ed arrivati al bivio
con la strada asfaltata di via N. Sauro procediamo ancora diritto e con
una breve risalita prima del tornante ci portiamo sulla sterrata che entra
nel bosco. Il bellissimo tratto è quasi sempre in leggera discesa e corre
in alcuni punti accanto alle sponde del torrente raggiungendo poi la
periferia di Rogeno nella zona
industriale di Calvenzana.
Al bivio della strada asfaltata di via Spino giriamo a sinistra e
percorrendone solamente pochi metri svoltiamo a destra e ci portiamo sul
sentiero che ci permette di aggirare le case e di arrivare sulla
stradina di via Pascolo. Raggiunto il bivio di via A. De Gasperi,
davanti ad alcuni capannoni, giriamo a sinistra e procediamo su alcune
curve prima di svoltare a destra, a fianco della bellissima ed imponente
pianta di pino. La stradina sembra terminare davanti ad un cancello ma
mantenendoci a sinistra andiamo a percorrere una piccola stradina
ciclo-pedonale che arriva in un piccolo parcheggio e termina al bivio
con via A. Gramsci. Strade asfaltate che attraversano questo tratto di
paese senza nessuna macchina in giro in un bel contesto di
Brianza che somma l'attività
industriale a quella agricola non distante dal bellissimo
Lago di Pusiano che dista in linea
d'aria poco meno di un chilometro. Terminata la leggera salita e
lasciate alle spalle le case dopo una curva a esse con un breve
rettilineo arriviamo ad una traversa, sterrata, dove giriamo a sinistra
ed andiamo ad attraversare un grande pratone deviando poi a sinistra per
attraversare il boschetto.
Terminato il single track ci troviamo su una strada asfaltata (adesso è
chiusa da entrambi i lati per lavori con conseguente cantiere) dove
giriamo a destra. Arrivati al bivio (superando a sinistra le barriere)
ci portiamo su via E. Fermi e poco dopo raggiungiamo la località
Mulino della Crotta dove girando a
destra, dopo il ponte che attraversa il
torrente Bevera, ci riportiamo su
sterrato per seguire il
Sentiero
della Bevera-Ponte della Crotta . La bella sterrata passa a pochi metri dalla sponda del fiumiciattolo
e raggiunge l'area attrezzata con tavoli dopo aver superato un
ponticello in legno. Uscendo, da quest'altro bell'angolo di
Brianza, raggiungiamo la strada
asfaltata di via per Rogeno dove giriamo a destra e andiamo a
percorrerne solo qualche centinaio di metri per girare poi a sinistra
alla traversa che ci conduce accanto ai ruderi di
Cascina Colombaio. Seguiamo a destra lo stretto sentiero che passa tra i muri delle
vecchie case per poi addentrarsi nel mezzo dei campi in un bel contesto
di colline dove raggiungiamo il bivio a fianco dell'altura da dove
Cascina Maggiolino sembra
dominare il territorio circostante. Breve pausa per scattare una delle
tante foto ricordo e si riparte per raggiungere il bivio con l'asfaltata
via Salvo D'Acquisto.
Svoltando a sinistra ci portiamo a ridosso delle prima periferia della
frazione Maglio e alla traversa di
via Boscaccio giriamo ancora a sinistra. All'inizio asfaltata il fondo
diventa poi sterrato, non appena passato le ultime case, andando ad
attraversare dei pratoni e rimanere quindi a lato del bosco. Poco prima
della casa, che si vede alla sinistra (leggermente poco più in alto
rispetto alla sede stradale) prendiamo a destra il sentiero che va a
superare la sbarra e ci portiamo su un bellissimo sentiero che ci
conduce all'interno del bosco. Alla nostra destra intravediamo, in
qualche squarcio tra le piante, lo scorrere del
fiume Lambro e procediamo con la
sterrata che sempre in leggera discesa arriva ad un bivio. Procedendo
verso destra rimaniamo all'ombra delle piante procedendo sul single
track che passa tra due corsi d'acqua con a destra il
Lambro e alla sinistra la
Bevera fino a raggiungere la
piccola frazione Baggero. Entriamo
nella piccola piazzetta (questa mattina piena di auto) e uscendone,
tenendo per forza la destra, superiamo il ponte che attraversa il fiume
nel contesto dei Mulini. Imbocchiamo poi via G. Mazzini e raggiunto il
bivio di via C. Battisti svoltiamo a destra.
Andiamo a percorrerne circa 250 m per girare a sinistra su via Cava
Marna ed iniziamo la salita su questa bella stradina che raggiunge il
maneggio. Lo superiamo e poco dopo giriamo a sinistra sulla sterrata che
entra all'interno dell'Oasi di Baggero. Il bellissimo passaggio all'interno di quest'altro angolo, ripreso
per far spazio ad un progetto di recupero ambientale, ci fa passare su
dei bei sentieri da cui godiamo la vista sui laghi che si sono formati
dopo la chiusura della Cava. Superiamo il ponticello accanto alla
piccola cascata della
Roggia Cavolto e con una discesa,
fatta nello stretto passaggio, a fianco dei gradini, ci portiamo, dopo
una breve risalita al tratto che in discesa arriva al bivio dei
sentieri. Tenendoci a destra usciamo dai percorsi ciclo-pedonali della
bella struttura e ci portiamo in direzione di
Lambrugo passando accanto al
Bike Park. Superato anche il centro
sportivo arriviamo al parcheggio e seguiamo la stradina di via Bovia per
raggiungere il bivio di via C. Battisti. Percorrendone solamente poche
decine di metri prendiamo poi a destra via Don Emilio Mauri con la
strada che inizia subito in salita. Mai dura e pedalabile ci fa
raggiungere il tornante su via San Carlo e procedendo a destra passiamo
davanti alla
Chiesa di San Carlo Borromeo.
Lasciandola alla nostra destra proseguiamo diritto sul rettilineo che
va ad attraversare il passaggio a livello per immetterci su via
Brianza che ci porta verso la periferia del paese e al bivio con
la
SP342 . La andiamo ad attraversare e ci portiamo sulla sterrata che parte a
destra ed inizia una leggera salita a fianco di un grande pratone e
raggiunta la sommità della bassa collinetta, alle porte di Lurago
d'Erba, ci teniamo a sinistra ed iniziamo la bella discesa che su
tratturo ci conduce all'interno della
Tenuta di Pomelasca. La deviazione a sinistra del tratturo che prosegue verso Cà Maria ci
conduce poi alla sterrata che partendo da destra va ad affiancare, poco
più avanti, il tratto della
Linea ferroviaria Milano-Asso. Al di la della ferrovia la bella ed incantevole
Chiesetta Rossa (al cui interno
sorge una Cripta in cui vengono custodite le spoglie di alcuni
componenti della famiglia Sormani). Raggiunto il bivio, sul viale
alberato, giriamo a destra ed in leggera discesa proseguiamo su via A.
da Giussano fino al bivio. Procedendo sempre diritto imbocchiamo via
Trento e raggiungiamo un'altro bivio. Svolta a sinistra e dopo un breve
rettilineo ci portiamo a fianco del
Santuario di Santa Maria della Noce
alle porte di Inverigo.
Raggiunto il bivio con via IV novembre giriamo a destra e iniziamo la
leggera salita che raggiunge il bivio. Proseguendo ancora diritto
passiamo accanto al Camposanto ed arrivati in cima alla salita siamo nel
centro storico della cittadina poco distanti dalla
Chiesa Parrocchiale di Sant'Ambrogio. Ci teniamo a sinistra e poco dopo raggiungiamo l'incrocio con via
General Cantore. Proseguendo in discesa andiamo a percorrere il lungo
rettilineo e lo lasciamo quando alla nostra sinistra troviamo la
traversa di via A. Diaz dove giriamo. Superiamo il passaggio a livello e
procediamo a destra su via Urbano III e rimaniamo a fianco dei binari
fino alla traversa a sinistra di via Don L. Sturzo. Svoltiamo ed
iniziamo un tratto sterrato che passa poi nel mezzo di un boschetto e ci
conduce alla sbarra (chiusa) che superiamo a destra sulla piccola
apertura. Raggiunta la rotonda prendiamo a sinistra via S. Pertini e
dopo una curva arriviamo ad un piccolo svincolo di strade. Tenendoci a
destra imbocchiamo via della Fontanella e raggiunto il bivio con via V.
Emanuele giriamo a destra. Leggerissima salita che ci conduce in una
piazzetta dove girando a sinistra proseguiamo su via Piave. Raggiunto il
bivio svoltiamo a destra e dopo una serie di curve arriviamo sulla
sterrata che in discesa raggiunge il bivio, accanto al Camposanto, di
via Fornacetta.
Ancora discesa, su strada asfaltata, dove si prende anche una discreta
velocità, fino al bivio. Qui giriamo a destra ed iniziamo un'altro
strappetto su via Cascina Camisasca per procedere poi, dopo la curva a
sinistra, sul tratto leggermente più impegnativo fino al tornante.
Lasciamo a questo punto la strada asfaltata e ci portiamo sull'ultima
sterrata della giornata con le gomme tassellate che adesso seguono la
GreenWay del Lambro fino alla piccola frazione
Peregallo di
Briosco. Mancano oramai solo pochi
chilometri alla conclusione e questo ultimo tratto è quello più
trafficato di tutto il percorso odierno con la salita, sulla
provinciale
SP102
che a curve risale verso la cittadina. Dopo il primo strappetto, più
duro, che arriva alla curva a gomito a sinistra, si respira un poco
anche se proseguiamo ancora in salita fino alle prime case. Lasciamo la
provinciale all'incrocio girando a sinistra su via G. Verdi e
percorrendone poco meno di 100 m giriamo poi a destra su via Marco Polo
che inizialmente è ancora in leggera salita. Sarà poi discesa fino al
bivio con la
SP155
che prendiamo a sinistra per portarci alla traversa di via Magellano
dove giriamo a sinistra per arrivare nuovamente al nostro punto di
partenza iniziale.
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