27/05/2021 - Trail dei Parchi in MTB
Album fotografico
Distance: 63 km - 1174 m Ascent - 1172 m Descent
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile
contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che
dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali
locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste
distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.
Indicazioni Tracciato
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Partenza da:
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Arrivo a:
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Casatenovo (LC)
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Casatenovo (LC)
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Via Monteregio Parcheggio INRCA
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Via Monteregio Parcheggio INRCA
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Raggiungibile con:
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AUTO/MTB
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Lungo trail che passa tra tante sterrate e sentieri in alcuni dei Parchi
della Brianza con un dislivello
abbastanza importante. Ci vorrà tanta voglia di pedalare e tanto allenamento
per coprire questi 63 chilometri su un continuo saliscendi.
Partenza dal parcheggio davanti all'INRCA di
Casatenovo, dove per chi proviene in
auto, trova un comodo parcheggio. Inizia qui il nostro Trail odierno.
Uscendo dal parcheggio ci teniamo a destra ed andiamo a percorrere il
rettilineo che raggiunge la traversa di via Michelangelo Buonarroti. Giriamo
a destra e dopo un brevissimo strappo ci portiamo in discesa, su una strada
sterrata, che prosegue in discesa, dopo il bivio di via San Giuseppe,
sull'asfalto fino all'incrocio con via F. Casati. Svolta a sinistra per
raggiungere via G. Parini passando davanti alla bella
Chiesa di San Giorgio
che troviamo alla nostra sinistra. Tenendoci ancora a sinistra proseguiamo su via G. Garibaldi e raggiunto
l'incrocio, con semaforo, con la
SP51
la attraversiamo e proseguiamo in discesa su via della Misericordia
superando l'entrata del Camposanto. Poco dopo giriamo a destra e
procediamo su via Leone XIII e ci manteniamo su questa stradina che
prosegue con una deviazione a sinistra. Il rettilineo che segue è in
discesa ed arriva fino al termine della strada asfaltata dove proseguiamo,
adesso, su sterrato per raggiungere il bivio nei pressi di Cascina Colombina.
Tenendoci a destra ci infiliamo nel boschetto ed iniziamo la discesa su un
single track abbastanza divertente. Raggiunto il bivio dei sentieri
giriamo a sinistra ed usciamo dal folto della vegetazione per seguire
un'altro sentiero che prosegue attraversando il partone. Con una
deviazione a sinistra, seguendo il tratturo, ci portiamo poi sulla
sterrata e poco dopo la lasciamo per girare a destra ed iniziare a seguire
l'altro sentiero che risale leggermente la collinetta e raggiunge, a
sinistra, la strada asfaltata di via cascina Sesana. La stradina arriva ad
un'incrocio che attraversiamo per imboccare via C. Battisti iniziando
un'altra breve salita che arriva alla frazione
Contra. Raggiungiamo
Palazzo Sormani-Andreani
e prima di arrivare nella piccola piazza G. Verdi giriamo a sinistra per
la stradina acciottolata che prosegue in direzione del boschetto. La
discesa che ne segue e su un sentiero che con qualche sobbalzo arriva alle
poche case di
Campù Superiore. Dopo
aver aggirato la cascina, dalla parte retrostante, ci portiamo al bivio
con la sterrata e svoltando a sinistra ci portiamo in direzione dell'altra
frazione di
Campù Inferiore.
Raggiunto il piccolo abitato giriamo a destra ed andiamo a seguire il
rettilineo del sentiero, vecchia
Strada
Comunale Campù-Ossola , che entra nel boschetto ed arriva ad un bivio. Giriamo a destra e
procediamo nel mezzo delle piante.
Con una leggera salita che ci porta all'esterno imbocchiamo un single
track che passa per un breve tratto a ridosso delle piante poi devia a
sinistra ed arriva al bivio della
Strada dei Cacciatori . Ci teniamo a sinistra ed iniziamo uno dei bellissimi tratti sterrati
che questo angolo di Brianza ci
offre. Seguendo il tratturo che attraversa i campi risaliamo la collinetta
e raggiungiamo il bordo del boschetto. Procediamo in discesa sul tratturo
seguente e passando accanto a grandi serre arriviamo alla piccola frazione
Ossola. Ritroviamo l'asfalto su via
dei Mulini e procedendo a destra andiamo ad attraversa la piccola
piazzetta, dove troviamo la
Grotta della Madonna di Lourdes.
Proseguiamo diritto e al bivio prendiamo a sinistra la stradina che passa
nel mezzo delle vecchie case. Subito dopo iniziamo un tratto in leggera
discesa su sentiero a fondo a tratti sassoso che prosegue poi su un breve
single track che va a rasentare il boschetto. Raggiunto il bivio con la
strada asfaltata di via V. Alfieri giriamo a destra ed iniziamo, poco più
avanti, una leggera risalita andando a superare il Camposanto. Lasciamo
quindi l'asfalto e alla traversa a sinistra imbocchiamo il tratturo che va
ad attraversare i campi e dopo una breve discesa dobbiamo impegnarci nella
risalita su sterrato verso il boschetto.
Anche qui viaggiamo tra bellissimi paesaggi andando ad attraversare questo
bosco dove alcuni alberi secolari rendono ancor più bello il posto. Quando
ne usciamo, con una leggera discesa, andiamo a seguire la sterrata con la
bella fila di alberi che raggiunge l'incrocio con la
SP55 . La attraversiamo e ci portiamo su un'altro tratto sterrato che in salita
raggiunge un bivio. Tenendoci a sinistra seguiamo il piccolo sentiero e
raggiunte le prime case della frazione
Fornace proseguiamo poi sul rettilineo
della stradina asfaltata di via Belvedere. Superate le poche case iniziamo
poi un tratto in discesa e arrivati al bivio con la
SP55
prendiamo a destra e percorriamo il rettilineo fino a raggiungere il bivio
successivo. Svolta a destra e poco dopo, all'altezza della
Cappella della Beata Vergine di Caravaggio, giriamo a sinistra e andiamo ad immetterci sulla strada bianca che risale
la collina e ci conduce al bivio della stradina che passa a fianco di
Villa Busca. Ne seguiamo la sterrata che a destra passa accanto al cancello e devia
poi a sinistra andando in direzione delle case della periferia di
Lomagna.
Superiamo la sbarra e ci portiamo sulla stradina a destra che con un breve
rettilineo arriva al bivio con via A. Volta. Giriamo a sinistra e ne
percorriamo poco più di 350 m per lasciare l'asfalto quando alla nostra
destra troviamo l'ingresso di un tratturo. Lo seguiamo e arrivati al
boschetto ci attende una discesa a fondo molto sassoso che ci fa anche
divertire ma allo stesso tempo teniamo sempre d'occhio i passaggi dove poter
mettere le gomme delle nostre MTB. Usciamo dal bosco e ci teniamo a sinistra
seguendo il sentiero che in rettilineo arriva al bivio con via delle Orane.
La attraversiamo e proseguiamo sulla stradina asfaltata che passa accanto a
Cascina Colombaio. La strada asfaltata gira a destra ma noi proseguiamo diritto imboccando
il sentiero che prosegue accanto al boschetto. Una brusca curva in salita,
con fondo anche a buche, per via dell'acqua che erode il terreno, ci fa
arrivare sull'asfaltata via San Dionigi davanti a
Cascina Moscoro.
Giriamo a destra e andiamo a percorrere la stradina, a basso impatto
automobilistico, raggiungendo il bivio dove alla periferia di
Cernusco Lombardone prendiamo a
destra la stradina che, in discesa ed a curve, raggiunge il bivio di via
C. Porta a fianco della
Chiesa di San Dionigi. Proseguiamo
diritto sul tratto della pista ciclabile e raggiungiamo la rotonda dove
girando a destra prendiamo via Lanfritto-Maggioni ed andiamo a superare il
sottopasso ferroviario. Risaliti in direzione della
Stazione di Cernusco-Merate una breve pausa caffè al bar e poi si riparte. Proseguendo diritto
sulla strada che a seguire la linea ferroviaria ci portiamo oltre il
sottopasso della
SP54
e poco dopo lasciamo la sede asfaltata per seguire la stradina all'inizio
asfaltata della
ciclo-pedonale Pagnano-Stazione.
Andiamo a superare il ponticello sul torrente Molgora e ci portiamo in
direzione della rotonda dove giriamo a destra per percorrere un breve
tratto di via Promessi Sposi.
Raggiunto il capannone, alla nostra destra, prendiamo a sinistra il
sentiero che entra nel boschetto ed in salita raggiungiamo le prime case
di Pagnano. Ritrovato l'asfalto sulla
stradina di via A. Lamarmora ne andiamo a percorrere il breve rettilineo
per arrivare alla rotonda. Giriamo a destra e seguiamo via Don A.
Arnaboldi che lasciamo quasi subito per girare a sinistra sulla sterrata
che ci fa arrivare a fianco del bellissimo borgo di
Vizzago. Giriamo a sinistra
sull'altra sterrata che dopo una breve discesa inizia nuovamente a salire
ed arriviamo nuovamente alla periferia di Pagnano dove ci portiamo sulla
stradina asfaltata di via F.lli Cervi e successivamente al bivio a destra
sul rettilineo di via Cappelletta. Arrivati alla rotonda sulla
SP342dir
giriamo a sinistra e ne percorriamo poco meno di 50 m per tenerci a destra
ed imboccare la sterrata che ci conduce al bivio con via Sant'Antonio da
Padova. Girando a destra con una leggera e breve salita arriviamo a fianco
del
Convento di Santa Maria Nascente
a Sabbioncello.
Arrivati al bivio con via Monte Grappa giriamo a sinistra e andiamo a
percorrere questa ampia strada che sempre in salita ci conduce a
Sartirana dove, poco dopo il cartello
che indica l'ingresso nel paese, svoltiamo a destra per immetterci su via
Piave. Il lungo rettilineo che passa accanto al lungo muro di cinta del
Parco di Villa dei Cedri (RSA per
persone non autosufficienti) con una vista, alla nostra sinistra,
mozzafiato sulle colline e sulle Prealpi. Lasciamo questa bellissima
stradina asfaltata per girare a sinistra e ci portiamo su un tratturo che
va ad attraversare il grande pratone e ci fa arrivare ad un boschetto dove
superiamo il piccolo ponticello sulla
Roggia Garavesa (Ruschetta) e con una esse andiamo a raggiungere il bivio di via Don P. Consonni.
Giriamo a destra e subito a sinistra per seguire la stretta stradina di
via delle Scansigole passando accanto alla
Riserva Naturale del Lago di Sartirana.
La stradina all'inizio asfaltata termina ed inizia un tratto sterrato che
deviando a sinistra rimane rasente ad alcuni boschetti e poco dopo arriva
al bivio di via G. Marconi. Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere
questa strada secondaria che arriva nell'abitato della piccola frazione
Cassina Fra Martino. Andiamo a
superare il primo incrocio e raggiunto il bivio giriamo a destra su via A.
Stoppani e con la curva a sinistra, che segue, passiamo a fianco della
vecchia Cascina fortificata di cui sono ancora visibili alcuni
particolari. Poco più avanti termina anche la salita ed iniziamo a questo
punto la bella discesa che ci conduce al
Santuario della Madonna del Bosco. Impossibile non sostare in questo luogo ameno, dove oltre alla
bellissima Chiesa in stile Barocco si ha una vista bellissima sulla
Valle dell'Adda e sui monti che non
sono molto distanti dalla posizione in cui ci troviamo. Dopo qualche
scatto fotografico e scambiate quattro chiacchere con alcuni passanti si
riparte. Prendiamo a destra la strada in pavé e iniziamo la discesa che
però termina quasi subito perchè alla traversa a destra di via dei Caduti
giriamo ed iniziamo la salita che passa prima accanto al Camposanto di
Imbersago e successivamente raggiunge
la piccola piazzetta dove troviamo la
Chiesa dei SS. Marcellino e Pietro. Siamo in località Sabbione e superata la Chiesa giriamo a sinistra e
prendiamo la stradina con il tornante che in discesa ci porta sul
rettilineo di via Brianza. Strada in leggera discesa che lasciamo poco
dopo perchè andiamo ad infilarci a sinistra nella bella stradina, in pavé,
che sempre in discesa arriva al bivio con via G. Marconi.
Non andiamo a seguire l'asfaltata ma giriamo a destra per immetterci
sulla sterrata che passa a ridosso delle mura del Parco di
Villa Orsini-Colonna. Raggiungiamo
un'altro bivio su via dei Ronchi e ci teniamo a sinistra per procedere
sempre in discesa verso il bivio di via Pisciola. Proseguendo su questa
bella stradina tra vecchie case ristrutturate arriviamo all'incrocio con
via Schuster. Svolta a destra ed ancora discesa che ci porta, dopo
un'incrocio, su via Dante ed in rettilineo arriviamo nel bel centro
storico della cittadina. Prendiamo a sinistra via Contessa L. Castelbarco
ed arriviamo in piazza G. Garibaldi dove troviamo a sinistra la
Chiesa di San Paolo
e l'Antica Torre Medioevale.
Prendiamo a destra, alla piccola rotonda, e ci portiamo su via Adda
raggiungendo, in rettilineo, un'altra rotonda. Andiamo ad attraversare
la
SP56
e sempre con la strada in costante discesa arriviamo all'imbarcadero del
Traghetto Leonardesco
sul fiume Adda. Dopo una breve pausa,
che è quasi d'obbligo, per ammirare la copia dell'imbarcazione che
mantiene il servizio di trasporto tra la sponda lecchese e quella
bergamasca, ripartiamo tenendo la sinistra e ci portiamo sull'alzaia che
passa accanto alle sponde del fiume.
Siamo nel
Parco Adda Nord e seguiamo il bellissimo sentiero che sfiora le sponde del fiume
dove l'acqua sembra essere ferma talmente è poca la pendenza. Superiamo la
località Molinazzo e dopo qualche
chilometro arriviamo sul tratto asfaltato del lungolago di
Brivio. Superiamo il sottopasso del
Ponte di Brivio e arrivati in via Leonardo da Vinci e raggiunta la piazza
Lavelli De Capitani, alberata, di giriamo a sinistra e andiamo a
percorrere via C. Cantù. La stretta stradina risale tra le case del centro
storico della cittadina ed arrivati in piazza Santi Patroni giriamo a
sinistra ed iniziamo un tratto in salita passando a fianco della
Chiesa dei SS. Sinisio, Martirio e Alessandro. Un passaggio abbastanza problematico per l'attraversamento
della
SP342
che ci porta leggermente a destra per evitare il blocco su via Monsignor
Viganò che è diritta davanti a noi. Andiamo a percorrerne poco meno di 50
m e giriamo a sinistra quando troviamo la stretta
Strada
Pedonale per Foppaluera dove scendendo di sella, per passare oltre la transenna, arriviamo
sulla stradina di via Italia. Stradina che parte in salita e dopo alcune curve inizia la discesa verso
il bivio di via dei Ronchetti. Ci teniamo a sinistra ed arriviamo al bivio
successivo in località
Moltirone dove giriamo a
destra.
Sono, queste, tutte stradine secondarie dove il traffico automobilistico
quasi non esiste e mentre passiamo in questa zona residenziale il
tracciato ha un nuovo saliscendi. Raggiunto l'incrocio proseguiamo diritto
e ci portiamo su strada sterrata seguendo via San Benedetto. La bella
stradina che passa adesso nel mezzo dei campi raggiunge un primo bivio
dove tenendoci a sinistra proseguiamo a ridosso del bosco. Incontrato il
bivio successivo proseguiamo sempre diritto, lasciando il muro di cinta
della casa alla nostra destra, ed immettendoci sul sentiero, che adesso si
restringe, iniziamo una leggera discesa che ci conduce al bivio di via dei
Pini. Entriamo nel comune di Calco e
lasciamo subito la stretta strada asfaltata per girare a destra su
un'altra bella sterrata che va adesso ad attraversare il bosco e raggiunge
il parcheggio dell'Istituto Comprensivo di
Brivio. Anche in questo caso andiamo
ad attraversare, con prudenza, la
SP342
e ci portiamo su via Rimembranze in località
Beverate. Al primo bivio ci teniamo a sinistra e procediamo sulla stradina che va
ad attraversare una zona residenziale.
Raggiunto il bivio successivo con via Prinetti giriamo a sinistra e
percorriamo un breve tratto della strada per poi girare a destra, poco
prima della rotonda, su via per Olgiate Molgora. Attraversiamo una zona
industriale girando a sinistra quando arriviamo a fianco di un parcheggio.
Stradina che risale leggermente e arriva con un'entrata secondaria alla
rotonda sulla
SP342 . La attraversiamo e portandoci su via XXV Aprile con una leggerissima
discesa arriviamo ad un'altra rotonda dove questa volta giriamo a sinistra
e imboccando via C. Cantù. Alla prima traversa a destra giriamo ed
iniziamo a seguire via P. Vittorio Mauri e la lasciamo al bivio per
procedere a sinistra su via Stoppani. Attraversiamo questa bella periferia
di Olgiate Molgora e arriviamo
all'incrocio con via della Corna in località
Porchera. La attraversiamo e pendendo
via M. Montessori ci portiamo fino all'incrocio con via C. Cantù. Svolta a
destra ed inizio della salita che arriva, senza grosse pendenze, alla
rotonda da dove proseguendo diritto ci dobbiamo impegnare leggermente di
più perchè la strada sale in modo più deciso. Passiamo a fianco della
Chiesa di San Zeno e al bell'Oratorio di San Giuseppe.
Strada che adesso curva a destra e poi con un tratto rettilineo arriva a
fianco del sottopasso ferroviario che lasciamo alla nostra destra per
procedere ancora in salita fino ad arrivare all'altra rotonda. Prendiamo
la prima uscita e percorriamo solo 30 m della strada asfaltata poi ci
teniamo a sinistra e ci portiamo sulla stradina che risale a fianco e che
con una leggera pendenza ci porta all'interno del bosco e ci fa
raggiungere su sterrato la località
Bruggione. Rasentando la grossa
siepe ci ritroviamo ben presto fra le case e proseguendo a destra, in
leggera discesa, arriviamo al bivio con via Mondonico. Curva a destra e
strada che inizia a salire ma è solo un brevissimo tratto poi iniziamo la
bella e leggera discesa in quest'altro bellissimo angolo di
Brianza. Davanti a noi le pendici del
Monte Crosaccia completamente
ricoperto di piante ed in lontananza le belle case del borgo di
Mondonico., siamo entrati nel
territorio del
Parco di Montevecchia e Valcurone. Proseguendo sul rettilineo, dopo il bivio con via Pergolone, iniziamo
poi la salita che passa prima a fianco della
Chiesa di San Biagio
e al muro di recinzione del giardino di
Villa Maria e successivamente
entra all'interno delle stradine che vanno ad attraversare il
paesino.
Seguiamo a sinistra via E. Gola e andiamo a superare le belle case con le
torri che si ergono quando entriamo tra le vecchie case. Un'arcata sotto
la casa, rimanente dell'antico borgo medioevale, in cui passa la strada,
ci porta alla discesa sulla stradina, via Molgoretta, che prosegue accanto
al corso del torrentello. Con una buona velocità arriviamo ben presto al
bivio e tenendoci a sinistra andiamo a seguire il breve rettilineo per
arrivare ad un'altro bivio con via della Salute. Giriamo a sinistra e
sempre in discesa arriviamo alla traversa di via Privata Spluga dove
giriamo a destra. Raggiunto il bivio con la
SP58
giriamo a sinistra ed andiamo a percorrerne circa 250 m per poi lasciarla
alla traversa di via Mons. Mozzanica il località
Monticello. Raggiunto il bivio
sulla
SP342
giriamo a destra e arriviamo all'incrocio. Girando a sinistra imbocchiamo
la stradina che all'inizio parte in leggera discesa. Dopo la prima curva
però iniziamo una leggera salita che ci porta all'interno della case della
frazione Albareda nel territorio
comunale che nasce dalla fusione dei comuni di
Perego e
Rovagnate che fanno parte di
La Valletta Brianza.
Raggiunto lo slargo della strada prendiamo a sinistra la stradina che ci
porta accanto a vecchie case ed iniziamo una leggera e breve discesa. Con
il leggere strappo successivo, su strada sterrata, raggiungiamo la zona
industriale nella piccola frazione
Sara. Raggiunto il bivio con via
Lombardia giriamo a sinistra e andiamo a percorrerne un breve tratto
perchè all'altezza della traversa di via Sara Inferiore giriamo a destra
ed iniziamo un tratto in salita verso le case del piccolo abitato. Strada
che diventa poi sterrata e deviando a sinistra aggira le case e raggiunge
la strada asfaltata di via Sant'Ambrogio al Monte. Iniziamo il tratto in
bella salita e dopo circa 50 m giriamo a destra e ci troviamo davanti al
muro di via del Cipresso che in quanto a pendenze non molla mai. Con
fatica si raggiunge il bivio e si ritorna su via Sant'Ambrogio dove
giriamo a destra. Il rettilineo che segue in leggero falsopiano ci fa
respirare e raggiungiamo l'incrocio dove troviamo la
Chiesa di Sant'Ambrogio alla nostra
sinistra nella frazione Monte.
Prendiamo a sinistra via Spiazzo e proseguiamo su strada asfaltata
aggirando la
Collina dei Cipressi
(una delle Piramidi che si trovano all'interno del
Parco di Montevecchia e Valcurone).
Raggiungiamo un bivio dove a destra parte la strada sterrata e lasciamo
la strada asfaltata per portarci su questo tratto che poco dopo, con una
bella discesa, ci conduce davanti all'ex Cascina di Galbusera Bianca. Superiamo la
Chiesetta di San Francesco
(ristrutturata completamente) e procediamo su strada bianca fino ad
arrivare all'altra ex Cascina di
Galbusera Nera. Ne attraversiamo il piccolo cortile, a destra a fianco del ristorante,
e procediamo sempre su strada sterrata con alcuni tratti in discesa ed a
curve che ci portano in prossimità di un piccolo guado prima della curva
che a sinistra ci immette nel
Sentiero
del Tratto Oscuro . Salita non molto lunga ma che dopo la metà della sterrata sale come
pendenza e ci vuole ancor più spinta per procedere. Usciamo quindi dal
bosco e arriviamo nel piazzale antistante
Cascina Costa e deviamo a
destra per andare a percorrere un tratto su strada bianca che arriva a
Cascina Scarpada. Proseguendo ancora su sterrata andiamo a sinistra a seguire il sentiero
che entra nel bosco. Iniziamo così il bellissimo tratto in discesa che con
alcune curve ci fa arrivare al bivio del
Sentiero del Curone .
Tenendo la sinistra proseguiamo ancora in discesa e raggiungiamo il rudere
di Cascina Ospedaletto.
Raggiunto il bivio, dei sentieri, ci teniamo a destra ed iniziamo a
seguire in Sentiero
dell'Acquedotto
che poco dopo supera il piccolo ponte in legno sul
torrente Curone e viaggiando diritti
davanti a noi proseguiamo sulla bella sterrata che arriva ad un'altro
ponticello in legno. Superiamo anche questo e ci immettiamo sul Sentiero
che viene indicato come variante per le MTB e andiamo a seguirlo con
alcune belle ed ampie curve che ci riportano poco più avanti sul sentiero
principale. Tenendoci a sinistra percorriamo l'ultimo tratto di questa
bella sterrata fino al bivio di
Cà del Soldato dove prendiamo a
sinistra l'altra bella sterrata che con un'ultimo tratto tra gli alberi ci
conduce sull'asfaltata stradina di via Bagaggera. Svolta a destra e
seguendo il bel rettilineo vediamo alla nostra sinistra la piccola
frazione Fornace Superiore e poco
dopo arriviamo davanti all'edicola della Madonna che si trova davanti
all'insediamento di
Fornace Inferiore. Giriamo a destra e
proseguiamo su un'altro bellissimo tratto entrando in Valfredda dove poco
dopo superiamo il piccolo ponte che attraversa nuovamente il
torrente Curone. Inizia qui la salita
verso Cascina Valfredda su
pendenze che non sono mai al limite ma siamo arrivati ad oltre 45 km
percorsi e la stanchezza inizia in qualche momento a farsi sentire.
Aggiriamo il caseggiato e procediamo sempre su sterrato dove le pendenze
sono scese notevolmente e procediamo su questa larga strada che entra nel
bosco ed arriva a fianco di
Cascina Gaidana. La andiamo a superare ed iniziamo adesso la salita che raggiunge con
uno strappo il bivio di via G. Donizetti all'immediata periferia di
Montevecchia. Giriamo a destra e
proseguiamo, con gli strappi, verso il bivio di via Donzelli ed arrivati,
con un'altro breve ma intenso strappo in salita, al bivio con
la
SP68
proseguiamo diritto. Passiamo a fianco della
Chiesa di San Giovanni Battista Martire
e con la strada che procede ancora in salita andiamo a superare anche il
Camposanto. La strada adesso curva a sinistra e prosegue ancora in salita
ma le pendenze leggermente calano e quindi nonostante tutto in cima alla
collina ci siamo arrivati. Superiamo l'arco ed entriamo in Largo Gaetana
Agnesi e con l'obbligo di una pausa ci fermiamo anche a mettere qualcosa
sotto i denti perchè oramai l'orario è arrivato e il nostro stomaco ha
deciso per noi. Dopo esserci riposati, naturalmente scherzando sul più e
il meno, ahimè è comunque l'ora di ripartire. Risaliamo in sella ed
andiamo ad attraversare piazzale Maggi e prendiamo a destra la stradina in
pavé che passa accanto a
Palazzo Archinti Vittadini.
Leggera salita e poi discesa fino ad arrivare al bivio con via Alta
Collina dove giriamo a sinistra e procediamo fino a raggiungere il
caseggiato del famoso ristorante alla nostra sinistra. Lasciamo a questo
punto la strada asfaltata e ci infiliamo in quest'altra sterrata e
successivamente sentiero che va ad attraversare il vigneto ed entra quindi
nel bosco con una leggera salita. Circa a metà di questo bel tratto
fuoristrada inizia però la discesa e con alcuni bei passaggi e continui
cambi di direzione ci portiamo al bivio con la sterrata via Montevecchia.
Usciamo sull'ampia strada bianca e ne andiamo a percorrere solamente 150 m
per girare, alla sbarra, a sinistra ed iniziare l'impegnativa discesa
del Sentiero del Cancello .
Le belle curve e i tornanti si susseguono e sebbene la strada sia adesso
in discesa non possiamo permetterci di rilassarci perchè la pendenza è
buona e le velocità se lasciamo i freni aumentano a dismisura con rischio
di cadute. Con l'ultimo curvone a sinistra ci portiamo sul rettilineo
sterrato che entra in
Valle Santa Croce ed andiamo a
superare il bivio che ci porta all'interno del piccolo borgo. Poco più
avanti superiamo un'altra sbarra e iniziamo il tratto asfaltato di via
delle Valli che arriva a fianco di
Cascina Fornace Vecchia in modo pianeggiante. Inizia a questo punto la risalita di questa
bella stradina che raggiunge il bivio.
Tenendoci a sinistra procediamo ancora sulla strada principale e
superiamo l'entrata del
Sentiero
dei Roccoli
(indicazioni alla nostra destra) e raggiunte le case alla nostra sinistra
giriamo a sinistra per passare nel mezzo del piccolo abitato ed iniziamo
la leggera discesa su tratturo che ci porta ad un'altro piccolo
agglomerato di case. Poco prima di entrare nel cortile prendiamo in
sentiero che parte a sinistra e che aggirandole ci fa arrivare sulla
stradina asfaltata di via Cascina Nuova. La seguiamo, uscendo dal
boschetto, a sinistra e andiamo a percorrere le curve che ci conducono
all'incrocio con via Garibaldi nella prima periferia di
Missaglia. Giriamo a destra e ci
indirizziamo verso il centro cittadino raggiungendo il trivio nella parte
retrostante la
Basilica di San Vittore Martire.
Prendiamo a destra via E. Cernuschi e proseguiamo su via Cavour per
proseguire diritto fino al bivio. Ancora diritto per procedere in salita a
fianco di Villa Sormani dove
arriviamo alla piazzetta retrostante in cui troviamo la bella
Chiesa di Santa Maria in Villa.
La stradina più avanti inizia a stringersi e diventa via Piccardino che
con un'altra bella pendenza segue una esse che ci fa stancare non poco.
Non è la lunghezza che fa di questo tratto uno dei più impegnativi della
giornata me bensì la pendenza che forse qualcuno non immagina certo nel
paese di Missaglia. Quando la
salita termina termina anche il fondo asfaltato e ci portiamo per un breve
tratto su sterrato. La discesa seguente raggiunge un bivio e noi
mantenendoci a destra imbocchiamo la stradina di via Sant'Apollonia.
Ancora salita, con pendenze a due cifre, per arrivare allo slargo del
piccolo parcheggio che c'è tra le due case di fronte. Inizia a questo
punto la discesa dapprima ancora asfaltata e poi dopo un bivio su sterrata
che con un leggero saliscendi che raggiunge la località
Molere di
Viganò. Il fondo ridiventa asfaltato
e prosegue a sinistra, adesso, in discesa raggiungendo il bivio con via
della Vittoria in leggera salita. Giriamo a sinistra ed iniziamo un'altro
tratto in discesa su questa ampia strada che però lasciamo quando alla
nostra destra troviamo la stradina di via G. Oberdan. Svoltiamo e
raggiungiamo il bivio successivo dove prendiamo a sinistra via G. Galilei
che passa nel mezzo della zona industriale.
Raggiunto l'incrocio proseguiamo diritto su via G. Casati che con una
leggerissima salita ci fa arrivare alla rotonda con la
SP51 . La attraversiamo e ci portiamo sulla stradina di via U. Foscolo e
deviamo a sinistra, davanti al Camposanto, su via G. Sirtori e ci portiamo
nel territorio comunale di
Monticello Brianza. Andiamo a
percorrere il lungo rettilineo, godendo alla nostra destra di un
bellissimo paesaggio sulla Brianza,
ed arriviamo a fianco del Municipio della cittadina ed alla
Chiesa di Sant'Agata che vediamo in
alto sulla collinetta. Sul piccolo piazzale che superiamo troviamo alla
nostra destra Villa Nava. Raggiunto
poi l'incrocio lo attraversiamo e ci portiamo nella stretta stradina che
prosegue in direzione della rotonda. Imboccando la
SP54
davanti a noi procediamo su un'altro rettilineo che arriva davanti a
Villa Greppi e superato il cancello
d'entrata ci teniamo a sinistra per prendere la stretta stradina di via
dei Mille che in discesa ci conduce alla strettoia dove prendiamo a destra
la stretta stradina che devia poi nel boschetto, a destra, aggirando le
case ed in discesa ci conduce sempre su strada sterrata al bivio di via
Monteregio. Girando a destra procediamo sul rettilineo che ci riconduce al
punto di partenza iniziale.
Note e consigli:
Se vorrete seguirlo, come qualcuno di noi, con e-bike il consiglio è di
fermarvi per uno spuntino in una delle tante strutture che, adesso, hanno
riaperto e attaccare il vostro caricabatterie ad una presa elettrica.
Prendetevi, poi, con calma la pausa, in attesa che la ricarica inizi e possa
aumentare di nuovo il raggio di aiuto. Se non lo fate rischiate di dover
pedalare con la vostra mtb, dal peso non indifferente, per alcuni
chilometri e il dislivello odierno non lascia nulla al caso.
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