Brianza Ring 01



03/05/2021 - Brianza Ring 01 in MTB
Album fotografico
Distance: 41 km - 635 m Ascent - 637 m Descent


NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.

Nonostante le cattive condizioni meteo del sabato, dove ha piovuto a dirotto, con questo bel sole mattutino eccoci di nuovo in sella alle nostre MTB per andare a percorrere un'altro percorso che si addentra quest'oggi nel Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. Tantissimi tratti sterrati con un pò di fangazza che non fa male, per chi ama questo sport dove, come al solito, il divertimento è assicurato. In normali condizioni di terreni il tracciato risulta pedalabile senza problemi, con il fango alcuni passaggi diventano leggermente tecnici ma ci sta.



Partenza dal parcheggio davanti al Camposanto di Carugo dove, come al solito, chi arriva in auto riesce a trovare il posteggio del mezzo tranquillamente. Si parte lasciandolo a destra e ci portiamo verso la piccola rotonda dove prendiamo a destra via A. Grandi ed iniziamo subito una leggera salita che ci conduce davanti a Cascina Incasate e dopo aver affrontato la curva a destra passiamo a fianco della piccola Chiesa dei SS. Antonio e Domenico. Percorsa la curva a sinistra ci si porta sul rettilineo di via F. Turati proseguendo fino alla traversa a destra (stradina stretta ed in leggera discesa) che raggiunge un bivio dove ci teniamo a destra arrivando tra i capannoni della zona industriale. Il breve rettilineo che prosegue davanti a noi arriva al bivio della  SP40  dove giriamo a sinistra. Raggiunta la rotonda la attraversiamo e andiamo a percorrere il lungo rettilineo che raggiunge Cremnago seguendo via Roma e lo lasciamo quando alla nostra destra troviamo la traversa di via Cascina Immacolata.

Con un tratto asfaltato e il seguente sterrato raggiungiamo il bivio e portandoci a sinistra arriviamo a fianco di un parcheggio e successivamente ad un grande capannone e ci portiamo sull'asfaltata stradina di via A. Moro. Raggiunto l'incrocio attraversiamo via Montesanto imboccando l'altra stradina di via Cascina Alpetto raggiunto il bivio tenendoci a sinistra ci portiamo nel centro della cittadina percorrendo via degli Artigiani. Prendiamo a destra per portarci su piazza San Vincenzo e superiamo la Chiesa di San Vincenzo Martire. Arrivati su via A. Stoppani proseguiamo poi a destra  ed andiamo a percorrere interamente il rettilineo che ci conduce alla prima periferia di Lurago d'Erba. Portandoci su via Fiume rimaniamo sempre sulla strada principale e arrivati all'incrocio ci teniamo a sinistra. Al bivio di via Montello giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere il lungo rettilineo fino alla traversa di via U. Maddalena dove giriamo a destra. Portandoci al bivio con via B Colombo giriamo a sinistra con la strada sempre in leggera salita fino al bivio con via Santo Stefano. Svolta a destra e subito a sinistra per imboccare via Belvedere che ci conduce alla traversa di via A. Manzoni dove giriamo a destra. 

Ci portiamo a ridosso dell'Oratorio San Luigi e girando a sinistra ci immettiamo su via San Sebastiano per raggiungere il bivio con via San Giorgio. Curva a sinistra e subito a destra per proseguire su asfalto e lasciarlo quando davanti a noi proseguiamo sulla sterrata via Longura.  Breve tratto su strada bianca che lasciamo per girare a sinistra e raggiungere l'altra stradina di via Pioppete. Con una esse, sinistra destra, iniziamo poi la prima vera sterrata della giornata entrando nel PLIS del Zocc del Peric. L'area verde che andiamo ad attraversare è di recente creazione (anno 2009) e ci permette di percorrere queste bellissime sterrate e tratturi che ci tengono lontani dal traffico per qualche chilometro e sono il primo assaggio della giornata di quello che ci aspetta poco più avanti. Rimanendo a ridosso del bosco arriviamo al bivio delle sterrate e tenendoci a sinistra iniziamo una leggera salita che inizia subito con l'attraversamento del boschetto. Uscendone ampi pratoni alla nostra sinistra ci fanno da cornice in questo bel paesaggio. Raggiungiamo con un'ultimo strappetto il bivio con la  SP40  e girando a destra andiamo a percorrere il tornantino che ci fa arrivare alle case della piccola frazione Mirovano

Con il tratto successivo in leggera discesa arriviamo fino alla rotonda e la attraversiamo per girare, poco dopo, a sinistra sul tratturo che va ad attraversare i campi. Raggiunto il bivio delle strade sterrate giriamo a destra e arrivati ad un'altro bivio, poco prima della salita, ci teniamo a destra e uscendo dal bosco ci troviamo nel mezzo di un grane pratone dove davanti a noi possiamo vedere la collina su cui sorge Castello Durini. Il single track che inizialmente va ad attraversarlo ritrova poi un sentiero che deviando a sinistra passa accanto ad un vecchio e distrutto capannone prima di raggiungere la sbarra. Qui, non essendoci passaggi laterali, siamo costretti a scendere di sella per portarci sull'asfaltata via A. Volta a fianco di alcuni vecchi cascinali in disuso. Tenendoci a sinistra proseguiamo, dopo la curva, in direzione del passaggio a livello e superatolo ci portiamo su via Girola. Raggiunta la curva ci teniamo a destra e ci portiamo sulla sterrata che entra nel boschetto ed arriviamo alla prima periferia di Alzate Brianza. Al primo bivio prendiamo a sinistra la sterrata che risale in modo deciso e raggiungiamo con un'ultimo strappo la stradina di via Anzani. 

La stradina, in discesa, passa accanto all'imponente muro di cinta del Parco di Villa Odescalchi e proseguendo verso la periferia del paese arriviamo all'incrocio con via Girola. La attraversiamo e proseguiamo sulla sterrata, che corre accanto agli steccati in un'altro bellissimo angolo di Brianza che nulla ha da invidiare ad altri più pubblicizzati. Il bellissimo tratto fuoristrada prosegue anche dopo un bivio dove proseguendo diritto ci portiamo in leggera discesa ad una curva a destra che ci porta sul rettilineo del sentiero sterrato che corre accanto alla linea ferroviaria Como-Lecco. Superiamo il bivio del ponte e proseguendo ancora in discesa passiamo accanto alla bella e vecchia stazione di Brenna-Alzate per raggiungere, poco dopo, il bivio sulla  SP39 . Giriamo a destra ed andiamo in direzione del Santuario della Beata Vergine di Rogoredo che però non raggiungiamo perché 100 m prima giriamo a destra ed iniziamo una breve salita sterrata che ci conduce prima nel mezzo di un boschetto e successivamente nel mezzo dei prati dove con una deviazione a sinistra arriviamo ad un bivio sterrato. La curva a sinistra ci fa percorrere, poi, il rettilineo, all'inizio sterrato, che raggiunge poi l'asfalto della stretta stradina di via della Noce sempre alla periferia di Alzate Brianza.

Al bivio con via Girola giriamo a sinistra e raggiunta la rotonda proseguiamo diritto su via del Santuario che ci conduce nel centro cittadino davanti alla torre medioevale con tanto di orologio e meridiana. Una breve salita fino all'incrocio con via Alciato e giriamo a sinistra per passare davanti alla bella Chiesa di San Giorgio. Poco più avanti svoltiamo ancora a sinistra e imbocchiamo viale Vidario in leggera discesa che arriva all'incrocio dove girando a destra ci immettiamo su via Sant'Arialdo. Raggiunto il tornante, che gira a destra, noi proseguiamo diritto seguendo la stretta stradina che parte davanti a noi. Un'ampia curva ci conduce al bivio di via del Lavatoio e girando a destra arriviamo all'incrocio con la  SP38 . Giriamo a sinistra e ne percorriamo 350 m per girare destra sul rettilineo di via Roggia Lubiana che va ad attraversare la zona industriale. Al bivio successivo, su via P. Giovio giriamo a sinistra ed iniziamo una leggera salita verso le case di Verzago. Alla nostra destra, a fianco, Villa Giovio, imponente nella sua struttura, ci da il benvenuto in quest'altro angolo di Brianza bellissimo. Raggiunto il piccolo centro storico proseguiamo sempre diritto e andiamo a percorrere via dei Platani che in leggera discesa ci conduce ad un bivio.

Proseguendo a sinistra ci portiamo sulla strada bianca che entra nel boschetto per arrivare ad un'altro bivio dove ci teniamo ancora a sinistra. Il sentiero che entra nel bosco, adesso, ha un fondo leggermente sassoso e con le condizioni odierne del terreno le nostre gomme tassellate in alcuni punti non hanno la dovuta presa sul terreno. Dopo aver superato una piccola radura ci reimmettiamo in un'altro bosco e quando ne usciamo siamo nel mezzo di un grande pratone coltivato. Al bivio giriamo a destra e con una leggerissima salita ci portiamo in direzione di Cascina Cassinazza che raggiungiamo dopo aver superato un'altro bivio. Entriamo nuovamente nel bosco e lo attraversiamo girando a sinistra seguendo le indicazione della  Strada delle Brughiere . Incontrando un'altro bivio ci teniamo a destra seguendo un piccolo sentiero che raggiunge poi una sterrata. Lo step successivo è quello di girare a sinistra sulla sterrata che va ad attraversare il campo e che termina al bivio con l'asfaltata via Molino. La attraversiamo e ci portiamo sul vialetto che conduce al Camposanto di Montorfano e che lo affianca andando poi a percorrere il viale delle Rimembranze che in discesa, nel mezzo delle lapidi che ricordano i caduti della Grande Guerra, ci fa arrivare all'incrocio con la  SP28 .

Attraversandola ci portiamo sul tratto ciclo-pedonale che la costeggia e giriamo a destra sulla sterrata che conduce al Lido sulle sponde del Lago di Montorfano. Lo superiamo ed arrivati al piccolo molo in legno ci fermiamo per lo scatto di qualche foto ricordo. Dopo qualche battuta e saluti ad alcuni pescatori, presenti, riprendiamo le nostre MTB e ritornando verso il lido giriamo poi a destra per passare accanto al parcheggio ed immetterci quindi sulla sterrata d'uscita verso la  SP28 . Con cautela, visto che qui le macchina passano abbastanza veloci, giriamo a destra e andiamo a percorrerne poco meno di 100 m per girare poi a sinistra alla traversa di via Europa Unita. Un leggero strappetto e la seguente discesa ci portano al bivio di via Molino dove tenendoci a sinistra raggiungiamo la curva. Giriamo però a destra, superando la sbarra, e ci riportiamo nuovamente su sterrato andando a lambire il boschetto alla nostra destra. Superiamo un primo bivio, di sentieri, proseguendo verso il successivo dove giriamo a sinistra andando ad attraversare il grande prato. Un piccolo guado nel mezzo non ci ferma e risaliti dalla parte opposta proseguiamo ancora su sentieri per ritornare all'ombra delle piante.

Poco dopo arriviamo al bivio con via per Montorfano e girando a sinistra superiamo una leggera salita prima di girare a sinistra immettendoci su via Chigollo. Raggiungiamo Inchigollo (centro Ippico) e lasciando le case alla nostra sinistra giriamo a destra sulla sterrata che in discesa passa nel mezzo dei prati. Arrivati al bivio giriamo a destra per portarci in direzione della piccola Cascina Cà Nova dove all'incrocio proseguiamo diritto sulla stradina che diventa poi tratturo ed entra nel bosco. Non agevole la risalita sui sentieri sassosi e abbastanza accidentati mettendo anche il piede a terra per superare alcuni ostacoli dovuti alla conformazione, si del terreno, ma al lavoro che l'acqua piovana fa quando, come nella giornata di ieri, forti acquazzoni portano via molta terra dai sentieri lasciando solo radici o sassi scoperti su terreno. Nonostante questo piccolo passaggio tecnico raggiungiamo la stradina asfaltata di via delle Grigne che in discesa ci conduce ad un bivio. Giriamo a sinistra e procediamo su stradine periferiche di Intimiano entrando poco dopo nelle sterrate del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. In un susseguirsi di cambi di fondo stradale, da asfalto a sentiero a tratturo ci portiamo nella bellissima valletta che andiamo ad attraversare raggiungendo la piccola frazione Fecchio.

Leggera risalita verso le case e arrivati al bivio con la provinciale  SP38  giriamo a destra superando il ponte che attraversa la linea ferroviaria. Tenendoci subito a sinistra lasciamo l'asfalto per riportarci su sterrato e andiamo a seguire l'ampia strada che corre a fianco ai binari in leggera discesa. Una curva a destra ci porta poi a raggiungere in leggerissima salita un trivio dove girando a destra entriamo nella  Valle della Naga .  Il sentiero che va ad attraversare i campi, man mano che proseguiamo, si apre nella bellissima vallata e girando poi a sinistra, rasentando il bosco, lo spettacolo dei terrazzamenti e della vecchia Cascina Naga la in alto che sembra controllare il passaggio è uno dei più bei panorami della Brianza. Rimanendo sempre all'esterno del bosco attraversiamo poi un pratone in parte coltivato e dopo una esse in leggera salita arriviamo all'ingresso del boschetto. Quest'altro bellissimo tratto che a curve in discesa superando radici e piccoli avvallamenti ci fa divertire non poco e un poco veramente ci dispiace quando arriviamo al bivio con via per Varenna. Giriamo a sinistra e andiamo a seguire la stradina asfaltata che per il momento è ancora pianeggiante ma bastano alcuni cambi di direzione per iniziare la salita verso Cascina Varenna.

Ne attraversiamo la struttura su strada sterrata e uscendone dalla parte opposta utilizziamo il tratturo che in discesa ci riporta all'interno del bosco. Raggiunto il bivio giriamo a destra e ci immettiamo sul  Sentiero Cabiate-Montorfano  e arriviamo nella Valle del torrente Terrò. Girando a destra proseguiamo su quest'altro divertente sterrato che zigzaga nel mezzo del bosco, non lontano dalle sponde del piccolo corso d'acqua, dove per non entrare nelle grosse pozzanghere che si sono formate per le piogge, evitiamo alberi e radici continuamente. Lasciamo il sentiero principale ad un bivio e giriamo a sinistra per percorrere un tratto a ritroso sempre all'ombra del bosco andando poi a destra, raggiunta la radura, per attraversare un pratone. Il tratturo seguente lo prendiamo a destra e proseguiamo ancora nel bosco raggiungendo la piccola Chiesetta di Sant'Adriano. Ritrovata la strada asfaltata proseguiamo diritto in direzione del semaforo e girando a sinistra ci immettiamo sulla  SP39 . Ne andiamo a percorrere il rettilineo e raggiunta la curva iniziamo a tirare leggermente il freno perché lasciamo l'asfalto per ritornare nuovamente all'interno del bosco andando a percorrere i tornanti che entrano nella Valletta di Brenna

Il sentiero, reso a tratti viscido dall'acqua, procede sempre in leggera discesa e passa a fianco della roggia che corre, fortunatamente oggi asciutta, nel mezzo del bosco. Raggiungiamo il piccolo guado, solo un rigagnolo d'acqua, e ci portiamo adesso sulla sponda opposta. La nostra avventura sta per finire e ci mancano davvero pochi chilometri all'arrivo ma ci stiamo ancora divertendo su questi bellissimi sentieri tra gli alberi cercando di evitare il più possibile il fango e le buche di cui non conosciamo la profondità mettendoci quindi tutto l'impegno necessario per evitare qualsiasi imprevisto. Un passaggio accanto alla nuova diga che previene le eventuali piene di questo corso d'acqua e ci ritroviamo sulla sterrata che dopo una curva a sinistra scende in direzione del sentiero d'entrata della Riserva Naturale della Fontana del Guercio. A questo punto giriamo a destra ed andiamo a percorrere questo breve tratto sterrato che arriva ad un'incrocio di strade bianche dove giriamo a sinistra ed iniziamo l'ultimo strappo della giornata con l'arrivo su via A. Grandi che in senso opposto abbiamo percorso questa mattina. Girando a destra arriviamo alla rotonda e al Camposanto di Carugo dove terminiamo il nostro bell'itinerario mattutino. Grazie davvero a tutti i componenti del gruppo.


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