Brianza Ring 01
Album fotografico
Distance: 41 km - 635 m Ascent - 637 m Descent
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.
Nonostante le cattive condizioni meteo del sabato, dove ha piovuto a
dirotto, con questo bel sole mattutino eccoci di nuovo in sella alle nostre
MTB per andare a percorrere un'altro percorso che si addentra quest'oggi nel
Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. Tantissimi tratti sterrati con un pò di fangazza che non fa male, per chi
ama questo sport dove, come al solito, il divertimento è assicurato. In
normali condizioni di terreni il tracciato risulta pedalabile senza
problemi, con il fango alcuni passaggi diventano leggermente tecnici ma ci
sta.
Partenza dal parcheggio davanti al Camposanto di
Carugo dove, come al solito, chi
arriva in auto riesce a trovare il posteggio del mezzo tranquillamente. Si
parte lasciandolo a destra e ci portiamo verso la piccola rotonda dove
prendiamo a destra via A. Grandi ed iniziamo subito una leggera salita che
ci conduce davanti a
Cascina Incasate e dopo aver
affrontato la curva a destra passiamo a fianco della piccola
Chiesa dei SS. Antonio e Domenico. Percorsa la curva a sinistra ci si porta sul rettilineo di via F.
Turati proseguendo fino alla traversa a destra (stradina stretta ed in
leggera discesa) che raggiunge un bivio dove ci teniamo a destra arrivando
tra i capannoni della zona industriale. Il breve rettilineo che prosegue
davanti a noi arriva al bivio della
SP40
dove giriamo a sinistra. Raggiunta la rotonda la attraversiamo e andiamo a
percorrere il lungo rettilineo che raggiunge
Cremnago seguendo via Roma e lo
lasciamo quando alla nostra destra troviamo la traversa di via Cascina
Immacolata.
Con un tratto asfaltato e il seguente sterrato raggiungiamo il bivio e
portandoci a sinistra arriviamo a fianco di un parcheggio e
successivamente ad un grande capannone e ci portiamo sull'asfaltata
stradina di via A. Moro. Raggiunto l'incrocio attraversiamo via Montesanto
imboccando l'altra stradina di via Cascina Alpetto raggiunto il bivio
tenendoci a sinistra ci portiamo nel centro della cittadina percorrendo
via degli Artigiani. Prendiamo a destra per portarci su piazza San
Vincenzo e superiamo la
Chiesa di San Vincenzo Martire. Arrivati su via A. Stoppani proseguiamo poi a destra ed andiamo a
percorrere interamente il rettilineo che ci conduce alla prima periferia
di Lurago d'Erba. Portandoci su via
Fiume rimaniamo sempre sulla strada principale e arrivati all'incrocio ci
teniamo a sinistra. Al bivio di via Montello giriamo a sinistra ed andiamo
a percorrere il lungo rettilineo fino alla traversa di via U. Maddalena
dove giriamo a destra. Portandoci al bivio con via B Colombo giriamo a
sinistra con la strada sempre in leggera salita fino al bivio con via
Santo Stefano. Svolta a destra e subito a sinistra per imboccare via
Belvedere che ci conduce alla traversa di via A. Manzoni dove giriamo a
destra.
Ci portiamo a ridosso dell'Oratorio San Luigi
e girando a sinistra ci immettiamo su via San Sebastiano per raggiungere
il bivio con via San Giorgio. Curva a sinistra e subito a destra per
proseguire su asfalto e lasciarlo quando davanti a noi proseguiamo sulla
sterrata via Longura. Breve tratto su strada bianca che lasciamo per
girare a sinistra e raggiungere l'altra stradina di via Pioppete. Con una
esse, sinistra destra, iniziamo poi la prima vera sterrata della giornata
entrando nel PLIS del
Zocc del Peric. L'area verde che andiamo ad attraversare è di recente creazione (anno
2009) e ci permette di percorrere queste bellissime sterrate e tratturi
che ci tengono lontani dal traffico per qualche chilometro e sono il primo
assaggio della giornata di quello che ci aspetta poco più avanti.
Rimanendo a ridosso del bosco arriviamo al bivio delle sterrate e
tenendoci a sinistra iniziamo una leggera salita che inizia subito con
l'attraversamento del boschetto. Uscendone ampi pratoni alla nostra
sinistra ci fanno da cornice in questo bel paesaggio. Raggiungiamo con
un'ultimo strappetto il bivio con la SP40
e girando a destra andiamo a percorrere il tornantino che ci fa arrivare
alle case della piccola frazione
Mirovano.
Con il tratto successivo in leggera discesa arriviamo fino alla rotonda e
la attraversiamo per girare, poco dopo, a sinistra sul tratturo che va ad
attraversare i campi. Raggiunto il bivio delle strade sterrate giriamo a
destra e arrivati ad un'altro bivio, poco prima della salita, ci teniamo a
destra e uscendo dal bosco ci troviamo nel mezzo di un grane pratone dove
davanti a noi possiamo vedere la collina su cui sorge
Castello Durini. Il single track che inizialmente va ad attraversarlo ritrova poi un
sentiero che deviando a sinistra passa accanto ad un vecchio e distrutto
capannone prima di raggiungere la sbarra. Qui, non essendoci passaggi
laterali, siamo costretti a scendere di sella per portarci sull'asfaltata
via A. Volta a fianco di alcuni vecchi cascinali in disuso. Tenendoci a
sinistra proseguiamo, dopo la curva, in direzione del passaggio a livello
e superatolo ci portiamo su via Girola. Raggiunta la curva ci teniamo a
destra e ci portiamo sulla sterrata che entra nel boschetto ed arriviamo
alla prima periferia di
Alzate Brianza. Al primo bivio
prendiamo a sinistra la sterrata che risale in modo deciso e raggiungiamo
con un'ultimo strappo la stradina di via Anzani.
La stradina, in discesa, passa accanto all'imponente muro di cinta del
Parco di Villa Odescalchi e
proseguendo verso la periferia del paese arriviamo all'incrocio con via
Girola. La attraversiamo e proseguiamo sulla sterrata, che corre accanto
agli steccati in un'altro bellissimo angolo di
Brianza che nulla ha da invidiare ad
altri più pubblicizzati. Il bellissimo tratto fuoristrada prosegue anche
dopo un bivio dove proseguendo diritto ci portiamo in leggera discesa ad
una curva a destra che ci porta sul rettilineo del sentiero sterrato che
corre accanto alla linea ferroviaria
Como-Lecco. Superiamo il bivio del ponte e proseguendo ancora in discesa passiamo
accanto alla bella e vecchia
stazione di Brenna-Alzate
per raggiungere, poco dopo, il bivio sulla
SP39 . Giriamo a destra ed andiamo in direzione del
Santuario della Beata Vergine di Rogoredo
che però non raggiungiamo perché 100 m prima giriamo a destra ed iniziamo
una breve salita sterrata che ci conduce prima nel mezzo di un boschetto e
successivamente nel mezzo dei prati dove con una deviazione a sinistra
arriviamo ad un bivio sterrato. La curva a sinistra ci fa percorrere, poi,
il rettilineo, all'inizio sterrato, che raggiunge poi l'asfalto della
stretta stradina di via della Noce sempre alla periferia di
Alzate Brianza.
Al bivio con via Girola giriamo a sinistra e raggiunta la rotonda
proseguiamo diritto su via del Santuario che ci conduce nel centro
cittadino davanti alla torre medioevale con tanto di orologio e meridiana.
Una breve salita fino all'incrocio con via Alciato e giriamo a sinistra
per passare davanti alla bella
Chiesa di San Giorgio. Poco più avanti svoltiamo ancora a sinistra e imbocchiamo viale Vidario
in leggera discesa che arriva all'incrocio dove girando a destra ci
immettiamo su via Sant'Arialdo. Raggiunto il tornante, che gira a destra,
noi proseguiamo diritto seguendo la stretta stradina che parte davanti a
noi. Un'ampia curva ci conduce al bivio di via del Lavatoio e girando a
destra arriviamo all'incrocio con la
SP38 . Giriamo a sinistra e ne percorriamo 350 m per girare destra sul
rettilineo di via Roggia Lubiana che va ad attraversare la zona
industriale. Al bivio successivo, su via P. Giovio giriamo a sinistra ed
iniziamo una leggera salita verso le case di Verzago. Alla nostra destra,
a fianco, Villa Giovio, imponente
nella sua struttura, ci da il benvenuto in quest'altro angolo di
Brianza bellissimo. Raggiunto il
piccolo centro storico proseguiamo sempre diritto e andiamo a percorrere
via dei Platani che in leggera discesa ci conduce ad un bivio.
Proseguendo a sinistra ci portiamo sulla strada bianca che entra nel
boschetto per arrivare ad un'altro bivio dove ci teniamo ancora a
sinistra. Il sentiero che entra nel bosco, adesso, ha un fondo leggermente
sassoso e con le condizioni odierne del terreno le nostre gomme tassellate
in alcuni punti non hanno la dovuta presa sul terreno. Dopo aver superato
una piccola radura ci reimmettiamo in un'altro bosco e quando ne usciamo
siamo nel mezzo di un grande pratone coltivato. Al bivio giriamo a destra
e con una leggerissima salita ci portiamo in direzione di
Cascina Cassinazza che
raggiungiamo dopo aver superato un'altro bivio. Entriamo nuovamente nel
bosco e lo attraversiamo girando a sinistra seguendo le indicazione
della Strada
delle Brughiere . Incontrando un'altro bivio ci teniamo a destra seguendo un piccolo
sentiero che raggiunge poi una sterrata. Lo step successivo è quello di
girare a sinistra sulla sterrata che va ad attraversare il campo e che
termina al bivio con l'asfaltata via Molino. La attraversiamo e ci
portiamo sul vialetto che conduce al Camposanto di
Montorfano e che lo affianca andando
poi a percorrere il viale delle Rimembranze che in discesa, nel mezzo
delle lapidi che ricordano i caduti della Grande Guerra, ci fa arrivare
all'incrocio con la
SP28 .
Attraversandola ci portiamo sul tratto ciclo-pedonale che la costeggia e
giriamo a destra sulla sterrata che conduce al Lido sulle sponde del
Lago di Montorfano. Lo superiamo ed arrivati al piccolo molo in legno ci fermiamo per lo
scatto di qualche foto ricordo. Dopo qualche battuta e saluti ad alcuni
pescatori, presenti, riprendiamo le nostre MTB e ritornando verso il lido
giriamo poi a destra per passare accanto al parcheggio ed immetterci
quindi sulla sterrata d'uscita verso la
SP28 . Con
cautela, visto che qui le macchina passano abbastanza veloci, giriamo a
destra e andiamo a percorrerne poco meno di 100 m per girare poi a
sinistra alla traversa di via Europa Unita. Un leggero strappetto e la
seguente discesa ci portano al bivio di via Molino dove tenendoci a
sinistra raggiungiamo la curva. Giriamo però a destra, superando la
sbarra, e ci riportiamo nuovamente su sterrato andando a lambire il
boschetto alla nostra destra. Superiamo un primo bivio, di sentieri,
proseguendo verso il successivo dove giriamo a sinistra andando ad
attraversare il grande prato. Un piccolo guado nel mezzo non ci ferma e
risaliti dalla parte opposta proseguiamo ancora su sentieri per ritornare
all'ombra delle piante.
Poco dopo arriviamo al bivio con via per Montorfano e girando a sinistra
superiamo una leggera salita prima di girare a sinistra immettendoci su
via Chigollo. Raggiungiamo
Inchigollo (centro Ippico) e
lasciando le case alla nostra sinistra giriamo a destra sulla sterrata che
in discesa passa nel mezzo dei prati. Arrivati al bivio giriamo a destra
per portarci in direzione della piccola
Cascina Cà Nova dove all'incrocio proseguiamo diritto sulla stradina che diventa
poi tratturo ed entra nel bosco. Non agevole la risalita sui sentieri
sassosi e abbastanza accidentati mettendo anche il piede a terra per
superare alcuni ostacoli dovuti alla conformazione, si del terreno, ma al
lavoro che l'acqua piovana fa quando, come nella giornata di ieri, forti
acquazzoni portano via molta terra dai sentieri lasciando solo radici o
sassi scoperti su terreno. Nonostante questo piccolo passaggio tecnico
raggiungiamo la stradina asfaltata di via delle Grigne che in discesa ci
conduce ad un bivio. Giriamo a sinistra e procediamo su stradine
periferiche di Intimiano entrando poco dopo nelle sterrate del
Parco delle Groane e della Brughiera
Briantea. In un susseguirsi di cambi
di fondo stradale, da asfalto a sentiero a tratturo ci portiamo nella
bellissima valletta che andiamo ad attraversare raggiungendo la piccola
frazione Fecchio.
Leggera risalita verso le case e arrivati al bivio con la
provinciale SP38
giriamo a destra superando il ponte che attraversa la linea ferroviaria.
Tenendoci subito a sinistra lasciamo l'asfalto per riportarci su sterrato
e andiamo a seguire l'ampia strada che corre a fianco ai binari in leggera
discesa. Una curva a destra ci porta poi a raggiungere in leggerissima
salita un trivio dove girando a destra entriamo nella
Valle della Naga . Il sentiero che va ad attraversare i campi, man mano che
proseguiamo, si apre nella bellissima vallata e girando poi a sinistra,
rasentando il bosco, lo spettacolo dei terrazzamenti e della vecchia
Cascina Naga la in alto che
sembra controllare il passaggio è uno dei più bei panorami della
Brianza. Rimanendo sempre all'esterno
del bosco attraversiamo poi un pratone in parte coltivato e dopo una esse
in leggera salita arriviamo all'ingresso del boschetto. Quest'altro
bellissimo tratto che a curve in discesa superando radici e piccoli
avvallamenti ci fa divertire non poco e un poco veramente ci dispiace
quando arriviamo al bivio con via per Varenna. Giriamo a sinistra e
andiamo a seguire la stradina asfaltata che per il momento è ancora
pianeggiante ma bastano alcuni cambi di direzione per iniziare la salita
verso Cascina Varenna.
Ne attraversiamo la struttura su strada sterrata e uscendone dalla parte
opposta utilizziamo il tratturo che in discesa ci riporta all'interno del
bosco. Raggiunto il bivio giriamo a destra e ci immettiamo sul
Sentiero
Cabiate-Montorfano
e arriviamo nella
Valle del torrente Terrò. Girando a
destra proseguiamo su quest'altro divertente sterrato che zigzaga nel
mezzo del bosco, non lontano dalle sponde del piccolo corso d'acqua, dove
per non entrare nelle grosse pozzanghere che si sono formate per le
piogge, evitiamo alberi e radici continuamente. Lasciamo il sentiero
principale ad un bivio e giriamo a sinistra per percorrere un tratto a
ritroso sempre all'ombra del bosco andando poi a destra, raggiunta la
radura, per attraversare un pratone. Il tratturo seguente lo prendiamo a
destra e proseguiamo ancora nel bosco raggiungendo la piccola
Chiesetta di Sant'Adriano. Ritrovata la strada asfaltata proseguiamo diritto in direzione del
semaforo e girando a sinistra ci immettiamo sulla
SP39 . Ne andiamo a percorrere il rettilineo e raggiunta la curva iniziamo a
tirare leggermente il freno perché lasciamo l'asfalto per ritornare
nuovamente all'interno del bosco andando a percorrere i tornanti che
entrano nella
Valletta di Brenna.
Il sentiero, reso a tratti viscido dall'acqua, procede sempre in leggera
discesa e passa a fianco della roggia che corre, fortunatamente oggi
asciutta, nel mezzo del bosco. Raggiungiamo il piccolo guado, solo un
rigagnolo d'acqua, e ci portiamo adesso sulla sponda opposta. La nostra
avventura sta per finire e ci mancano davvero pochi chilometri all'arrivo
ma ci stiamo ancora divertendo su questi bellissimi sentieri tra gli
alberi cercando di evitare il più possibile il fango e le buche di cui non
conosciamo la profondità mettendoci quindi tutto l'impegno necessario per
evitare qualsiasi imprevisto. Un passaggio accanto alla nuova diga che
previene le eventuali piene di questo corso d'acqua e ci ritroviamo sulla
sterrata che dopo una curva a sinistra scende in direzione del sentiero
d'entrata della
Riserva Naturale della Fontana del Guercio. A questo punto giriamo a destra ed andiamo a percorrere questo breve
tratto sterrato che arriva ad un'incrocio di strade bianche dove giriamo a
sinistra ed iniziamo l'ultimo strappo della giornata con l'arrivo su via
A. Grandi che in senso opposto abbiamo percorso questa mattina. Girando a
destra arriviamo alla rotonda e al Camposanto di Carugo dove terminiamo il
nostro bell'itinerario mattutino. Grazie davvero a tutti i componenti del
gruppo.
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