Un bel tracciato per MTB


09/07/2020 - Un bel tracciato per MTB
Album fotografico
Distance: 57 km - 1.058 m Ascent - 1.058 m Descent

Giornata spettacolo su un itinerario che è davvero impegnativo. Tanto caldo, al pomeriggio ma fortunatamente ogni tanto l'ombra dei boschi ci dava una mano nel rinfrescarci. Numerosi i tratti sterrati che ci hanno permesso di rimanere lontani dall'asfalto e dalle auto e con una lunga giornata, iniziata il mattino presto, ci siamo divertiti davvero nel passare su stradine che non abbiamo mai percorso in precedenza. Il consiglio è l'allenamento, prima di seguire il tracciato, perchè è un continuo saliscendi e se non si è ben preparati anche le minime pendenze possono sembrare dei GP della montagna. Un brevissimo tratto di portage, sopra Albavilla per sentieri che, sulle mappe esistono, ma non sono più percorribili, per via dei divieti su proprietà privata. Per il resto terreni in ottime condizioni dove si pedala senza troppi cambi di direzione e un bel territorio da attraversare con vecchie cascine che raccontano la storia di qualche anno fa. Come al sempre un'ottima compagnia e voglio ringraziare Elia, Patrizio, Maurizio e Luigi per la bella giornata passata insieme.


Partenza dal piazzale del centro sportivo di Briosco per procedere subito su sterrato passando per Cascina Foppa e Cascina Biula prima di immetterci nel Bosco della Gagiada dove i bellissimi sentieri ci conducono nella valletta del Rio Bevera. Proseguendo sotto i piloni del viadotto della  SS36  raggiungiamo la piccola frazione Fornaci e raggiunto l'asfalto della stradina di via Molera arriviamo l'incrocio con la  SP102 . Girando a destra ne percorriamo il rettilineo che attraversa il paesino dove superiamo la Chiesa della Beata Vergine Immacolata e tre fanciulli (Sec. XIX) ed arrivati al bivio di Fornacetta di Inverigo giriamo a sinistra. Raggiunto il piccolo Oratorio di San Mauro, alla nostra sinistra, giriamo a destra su via Cattafame e ci portiamo sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba raggiungendo Gaggio e da dove proseguiamo fino alla frazione Camisasca di Costa Masnaga. Deviando a sinistra su via Dante Alighieri iniziamo la prima leggera salita della giornata e ci portiamo a Lambrugo passando per via Martiri della Libertà. Procedendo sempre diritto passiamo per la stretta stradina di via IV Novembre, regolata al transito da un semaforo, dove poco dopo, superata la strettoia, giriamo a sinistra per proseguire ancora in salita su via Don E. Mauri.

Alla nostra destra l'imponente Chiesa di San Carlo Borromeo sembra accoglierci alla nostra entrata nel paese. Con un tornante raggiungiamo via San Carlo e superato il piazzale davanti alla chiesa andiamo ad attraversare il passaggio a livello poco distanti dalla Stazione di Lambrugo-Lurago. Seguiamo adesso via Brianza ed in leggera discesa dopo circa 700/800 m arriviamo alla traversa, a destra, di via Cà Ronchi. Giriamo e con una leggera e breve salita ci portiamo sul tratto pianeggiante della stradina che supera prima alcune case e successivamente diventando per un tratto sterrata ci consente di arrivare all'incrocio con la  SP41 . Strada ad alto tasso di traffico, dove dobbiamo fare comunque attenzione per immetterci, controllando poi con la coda dell'occhio le auto che sono dietro di noi. Raggiunto il passaggio a livello lo superiamo e girando a sinistra ci portiamo in direzione della frazione Fornacetta di Monguzzo.

Superato il piccolo ponticello sulla Roggia Cavolto
alla traversa di via Toscanini giriamo a sinistra ed andiamo a superare le case. La sterrata che prosegue ci conduce al single trail che va ad attraversare i pratoni passando parallela, ma non troppo vicina, ai binari della linea ferroviaria Como-Lecco. Al termine dobbiamo entrare nel boschetto con un passaggio abbastanza stretto e deviando a destra ci portiamo sul single trail che passa accanto alla recinzione dell'azienda florovivaistica. Poco più avanti il sentiero termina e ci troviamo sulla bianca sterrata che arriva, più avanti, all'incrocio con via per Monguzzo. Giriamo a destra e percorrendone 200 m giriamo poi a sinistra sulla stradina di via Arzenta. La stradina con un'ampia curva raggiunge Cascina Arzenta e superatola arriviamo sulla bella sterrata che va ad attraversare il bosco ed arriva, dopo alcuni tratti su sentiero, tutto pedalabile, a Cascina Bindella. Deviando all'interno del cortile ci riportiamo ancora su sentiero ed iniziamo a seguire un'altro bellissimo sentiero che attraversando il bosco ci conduce al bivio con un'altra sterrata. 

Girando a sinistra iniziamo una discesa che arriva vicino alle sponde del Lago di Alserio davanti alla Casa dei Bambini di Beslan. Girando a sinistra percorriamo la sterrata  Strada della Buerga  che rimane all'ombra del bosco e che ci conduce ad Alserio dove ritrovata l'asfaltata via Don Guanella andiamo a superare il Camposanto. Proseguendo in rettilineo raggiungiamo le case del paesino ed al bivio giriamo a destra seguendo via Carcano che passa nel piccolo centro storico. Lo attraversiamo e ci dirigiamo prima sulle sponde del lago deviando a destra, di qualche centinaio, di metri dalla nostra traccia GPS. Qualche bello scatto fotografico non può mancare, per un bel ricordo della giornata, prima di ripartire. Riprendiamo la nostra escursione, riportandoci su via IX Agosto 1160, che praticamente attraversiamo per iniziare, passando accanto al vecchio Lavatoio, la salita in direzione di Carcano Inferiore.  La stradina, sempre all'ombra, è in continua salita e vi rimane fino al bivio con via Beato Michele da Carcano dove giriamo a sinistra raggiungendo l'incrocio con via Don C. Belloni.

Anche se sono strade asfaltate il traffico è davvero minimo e rimanendo sempre sulla strada principale ci portiamo, a destra, in direzione di Carcano dopo aver superato l'incrocio con la  SP40 . Strada in costante salita, anche se in questo punto abbastanza lieve, e arrivati a fianco del bellissimo Oratorio dei S.S. Cosma e Damiano (Sec. XII). Girando a destra seguiamo via per Carcano e con la strada che adesso risale in modo leggermente più impegnativo raggiungiamo il sottopasso della  SP639  e successivamente, con uno strappetto, il semaforo sulla  SP37 . Entriamo tra le case di Albavilla seguendo via C. Cantù arrivati  in piazza Roma ci teniamo a destra superando la Chiesa di San Vittore Martire (Sec. XVIII). Ci portiamo sulla stradina di via Patrizi ed al bivio giriamo a sinistra per procedere sempre diritto ed iniziare, poco dopo, l'impegnativa salita che inizia quando imbocchiamo via ai Monti. La pendenza non molla mai, anzi si accentua e con fatica, anche se qualcuno come me sta utilizzando un'e-bike (ma si fa fatica lo stesso se si tiene l'aiuto del motore sulla modalità Eco), e pian piano lasciamo le case del paese per iniziare l'ultimo strappo che passa nel mezzo del bosco. Auto, in questo tratto, non ne incontriamo e raggiunto il massimo della pendenza iniziamo la breve discesa che arriva all'incrocio con via Partigiana.   

Breve pausa per dissetarci e foto di rito davanti alla piccola casetta che troviamo alla nostra destra e si riparte adesso in discesa con qualche bella curva. In velocità sempre controllata e con l'aiuto del navigatore GPS ci portiamo, dopo un tornante ad un bivio dove giriamo a destra. Stradina asfaltata con le indicazioni verso la Casa di Riposo che però non raggiungiamo perchè al bivio successivo risaliamo ancora con uno strappo che taglia le gambe su una sterrata che rientra nel bosco. Il navigatore segnala una curva a sinistra, in prossimità di una casa, dove dovremmo iniziare a scendere, ma il proprietario ci informa che la stradina poco più avanti è interrotta perchè la costruzione di una casa rende impossibile il passaggio. Ci consiglia, di prendere lo strappo, dove ci facciamo un bel portage di una decina di metri, e risalito il punto più alto iniziamo una breve discesa a sinistra su un tratto sconosciuto. Poco dopo il sentiero termina e ci ritroviamo in un punto all'interno di una radura dove solamente con l'aiuto del navigatore riusciamo a prendere la giusta direzione seguendo a sinistra un breve tratto spingendo fino a portarci sulla cementata stradina che passa a fianco della rete di recinzione di Cascina Madè.  Iniziamo adesso la discesa con la stradina che lascia il posto ad un'acciottolata che con qualche bella curva ci conduce in località Fossana nel territorio comunale di Albese con Cassano.

Raggiunto un bivio sterrato giriamo a sinistra e procediamo ancora in discesa, adesso meno ripida, fino a raggiungere le case di Albese arrivando su via Monte Grappa. Superiamo il piccolo Oratorio di Santa Elisabetta (Sec. XVII) e raggiunto il bivio con via ai Dossi giriamo a sinistra ed entriamo nel piccolo centro storico della cittadina seguendo le strette stradine che ci conducono all'incrocio con la  SP37 . Girando a destra ne andiamo a percorrere poco meno di 100 m e giriamo poi a sinistra su via C. Colombo Il rettilineo che segue arriva al bivio con via della Repubblica dove giriamo a sinistra per portarci a fianco del Camposanto.  Giriamo a sinistra e arriviamo ad incrociare la provinciale  SP639  che, alla rotonda, attraversiamo per proseguire diritto su via F.lli Gaffuri dove superiamo una serie di capannoni fino ad arrivare ad piccolo incrocio. Girando a destra percorriamo la stradina che prosegue nel costeggiare altre strutture industriali e arrivati all'incrocio successivo giriamo a sinistra sulla sterrata che va ad attraversare un boschetto e arriviamo al bivio della sterrata via Baraggia. Giriamo a sinistra ed in breve arriviamo all'incrocio con la  SP342  che con molta attenzione attraversiamo superando le barriere New Jersey che chiudono l'ingresso su via Plinio. Entriamo nel territorio comunale di Montorfano e raggiunta la rotonda su via Brianza giriamo a destra e seguiamo il brevissimo tratto di via Albese. Giriamo a sinistra alla traversa di via Urago e passiamo a fianco della zona industriale proseguendo poi sulla cementata via Lazio che sempre in salita ci fa arrivare alla piccola frazione Urago nel territorio comunale di Tavernerio.

Andiamo ad attraversare le poche case della piccola frazione e al bivio giriamo a sinistra procedendo sulla strada che con un piccolo strappetto ci immette su via M. Montessori e arriviamo alla frazione Crotto Urago ritornando a Montorfano. La breve discesa ci porta ad un bivio dove prendiamo a destra la sterrata che risale leggermente a fianco di una casa e arrivati nel mezzo del bosco la seguiamo fino ad una radura. Qui giriamo a destra e con il bellissimo single trail in discesa ci portiamo sull'ultimo tratto sterrato che girando a sinistra ci porta ad incrociare la  SP38 . Giriamo a destra ed all'incrocio proseguiamo, tenendoci a sinistra, su via Fornace e entrando nella bella zona residenziale giriamo a destra e quando raggiungiamo il piccolo incrocio e poco più avanti proseguiamo diritto per entrare sulla sterrata via ai Boschi. Superiamo l'entrata del famoso ristorante e procediamo ancora diritto entrando nella Riserva Naturale del Lago di Montorfano. Le belle sterrate e i sentieri che entrano nel bosco ci conducono verso le sponde del Lago di Montorfano nei pressi di Lido Sant'Andrea quest'oggi un pò affollato di bagnanti che con queste belle e calde temperature estive si rilassano al sole o all'interno delle calde acque del lago. Le sterrate e i sentieri, a tratti tecnici per via delle tante radici affioranti delle piante, ci portano, a pochi metri dalle rive ed al Lido di Montorfano. Una pausa pranzo per ritemprare corpo e membra e rilassarci un attimo con un bel boccale di birra fresca che ci gustiamo in tutta tranquillità. Terminata la pausa qualche ora dopo ripartiamo e riprendendo la sterrata che adesso passa accanto al parcheggio arriviamo all'incrocio sulla  SP28 . Girando a destra ne percorriamo poche decine di metri e ci portiamo a sinistra sulla stradina di via Europa Unita che con una breve salita ci porta poi in discesa ad incrociare via Molino. 

Proseguiamo diritto e dopo la curva a sinistra giriamo a destra sulla sterrata che entra nell'ex Parco della Brughiera ora Parco delle Groane. Con la sterrata  Strada delle Brughiere , che attraversa il bosco raggiungiamo Cascina Cassinazza dove al bivio giriamo a destra e andiamo a percorrere la stradina all'inizio cementata che raggiunge un'incrocio dove partono una serie di sentieri. Noi prendiamo a sinistra quello che va ad attraversare il pratone e che poco dopo rientra all'interno del bosco per arrivare ad incrociare la strada bianca che proviene dalla Cascina. Girando a destra percorriamo il breve rettilineo sterrato che arriva all'incrocio con via dei Platani a Verzago e tenendoci a sinistra in discesa andiamo a superare il ponte sulla Roggia Lubiana per percorre un tratto di via Volta. Superiamo i piccoli capannoni e giriamo a destra sulla sterrata che segna il confine tra i comuni di Alzate Brianza e Orsenigo. Superiamo la sbarra e attraversiamo il campo coltivato a granturco per portarci alla periferia di Alzate Brianza seguendo l'ultimo tratto in single track che arriva su via P. Giovio. All'incrocio giriamo a destra e con un rettilineo arriviamo a fianco di alcuni capannoni dove prendiamo a sinistra via Roggia Lubiana. Alla prima traversa giriamo a sinistra e andiamo a percorrere la stradina che passa nel mezzo delle fabbriche che le aggira portandoci nei pressi di un piccolo parcheggio. Quando sembra che non ci sia via d'uscita alla nostra sinistra seguiamo il sentierino che aggira il capannone e raggiunge via Redipuglia. 

All'incrocio con la  SP38  ci teniamo a sinistra e giriamo poi a destra su via del Lavatoio. La lasciamo però subito per girare a sinistra su via Sant'Arialdo che in leggera salita ci conduce all'imbocco di via Borghetto dove la strada si stringe e seguendone il percorso entriamo nel centro storico della cittadina. Arrivati all'incrocio con via Santuario giriamo a sinistra e risalendo ancora ci troviamo davanti all'antica torre Medioevale. Giriamo a destra su via Anzani e iniziamo la discesa passando a fianco del muro di cinta di Villa Odescalchi (Sec. XVII secolo dall'omonima famiglia, divenne abitazione di Papa Innocenzo XI). Dopo la curva a destra ci portiamo sul rettilineo e lasciamo la stradina asfaltata per portarci a sinistra sul sentiero che parte in discesa e che raggiunge il bivio di una sterrata. Girando a destra la andiamo a percorrere attraversando i pratoni per portarci al bivio con via Girola. Tenendoci a sinistra percorriamo la strada asfaltata che dopo la curva l'imponente complesso di Castello Durini che domina dall'alto della collina l'intera vallata circostante. Leggera salita su asfalto per arrivare al bivio con la  SP40  e andare ad attraversarla passando davanti alla Cappella della Madonna di Villa Durini.  Portandoci a destra su via Monte Rosa poco dopo lasciamo l'asfalto e ci riportiamo sui bei sentieri e sterrati che attraversano il Parco dello Zocc del Peric.

Raggiungiamo la prima periferia di Lurago d'Erba quando arriviamo sull'asfalto di via Pioppete e con una esse sinistra destra ci portiamo su via Longura seguendo la sterrata che arriva all'incrocio con via Madonnina. La attraversiamo e ci portiamo su via Cappellina dove al bivio giriamo a sinistra su via San Giorgio. In rettilineo ci portiamo al trivio e giriamo a sinistra su via Biennio e ancora a sinistra sul senso unico di via A. Manzoni. La discesa seguente ci conduce all'incrocio con la  SP41  di cui ne percorriamo poco più di 50 m rimanendo in sede protetta. La attraversiamo tenendoci a sinistra ed iniziamo una leggera e breve salita salita su via Cavour per girare alla prima a destra seguendo via Luciano Manara. Al bivio successivo siamo costretti a scendere di sella perchè la stradina che parte a destra inizia con un gradino il legno, abbastanza alto per poterlo passare pedalando. Sono poche decine di metri e poi si può risalire per completare il resto della salita che ci porta nella parte retrostante della Chiesa di San Giovanni Evangelista all'interno del centro storico della cittadina. Raggiunto l'incrocio con via San Giovanni, a fianco del Campanile, procediamo su via Caldara e poco dopo la lasciamo per seguire il piccolo sentiero che passa accanto al vecchio muro di cinta di Villa Sormani (Sec. XVII) e che in discesa, con un fondo non perfettamente piano, ci conduce al bivio dei sentieri. Proseguendo diritto arriviamo davanti alla bella struttura di Cascina Maria e girando a destra andiamo a percorrere la sterrata che poco dopo affianca la ferrovia e ci portiamo vicinissimi alla Tenuta di Pomelasca dove, al di la della ferrovia, troviamo la bella Chiesetta Rossa.  

Al bivio, a fianco del passaggio a livello, giriamo a destra e percorriamo il vialetto alberato che prosegue in discesa fino all'incrocio con via Rocchina. Girando a destra ne seguiamo il percorso e arrivati al bivio giriamo a sinistra e poi ancora a sinistra per imboccare via Pollak che su fondo sterrato risale anche in modo duro fino all'incrocio con via Crivelli. Proseguendo diritto ci portiamo all'incrocio con via Gigante e girando a sinistra in breve tempo raggiungiamo il centro storico di Inverigo. Giriamo a destra sulla strada che in discesa affianca anche qui la ferrovia e con il lungo rettilineo arriviamo alla traversa, a sinistra di via A. Diaz. Giriamo e superato il passaggio a livello giriamo ancora a destra e proseguiamo sulla stradina di via Urbano VIII e con un'altro rettifilo ci portiamo alla traversa di via Don L. Sturzo. La stradina asfaltata, poco dopo termina, ed un bel tratto su sentiero in discesa ci fa prima attraversare il bosco e ci consente di arrivare a Villa Romanò. Seguiamo le stradine che passano attraverso le poche case della periferia e percorriamo via delle Molere per portarci all'incrocio con via G. Parini. Seguendo la bella stradina passiamo accanto alle strutture dell'Oratorio ed al bivio con via Ripamonti ci teniamo a destra per raggiungere l'incrocio con via S. Giovanni Bosco. La strada in discesa, supera più avanti il Camposanto e seguendo via Fornacetta raggiungiamo il bivio. Girando a sinistra andiamo a percorrere il lungo rettilineo che ci riporta alla frazione Fornacetta dove riprendiamo il tratto percorso questa mattina per ritornare prima a Fornaci e successivamente all'interno dei bellissimi sterrati del Bosco della Gagiada dove risaliamo verso il piazzale del Centro sportivo di Briosco. Terminando questa lunga escursione un pò di stanchezza ce l'abbiamo ma siamo soddisfattissimi del tracciato ma sopra tutto della bella compagnia. Grazie ancora a tutti. 

Pier 

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