Crossing Over Brianza 01 - 2020
30/07/2020 - Crossing Over Brianza 01 - 2020
Album fotografico
Distance: 51 km - 575 m Ascent - 645 m Descent
Caldo, caldo, caldo... fin dalle prime ore della mattina quando io e l'amico Luigi, che mi ha accompagnato in questo nuovo itinerario, prendiamo la nostra mountain bike per raggiungere, chi, la stazione di Macherio-Canonica Lambro chi, invece la stazione di Triuggio-Ponte Albiate. Fortunatamente il Besanino, treno che su questa bella linea ferroviaria attraversa tutta la Brianza, ha l'aria condizionata accesa e funzionante. Poca gente a bordo e comunque le regole per il distanziamento sono ampiamente rispettate e tutti portiamo la mascherina. La prima parte del tracciato è uguale a quella disegnata nelle settimane precedenti, ma lo variamo, di comune accordo, quando arriviamo a Gaggio perchè adesso il caldo è davvero soffocante. La decisione è quella di passare per Briosco, attraversare il Bosco della Gagiada e salutarci al bivio.... ed avviene così per davvero... poi la telefonata che ti arriva poco prima di Agliate per avvisarti che a casa non c'è nessuno per un appuntamento non programmato con il dentista.... ed allora ti sale la voglia di fare qualcosa che da solo non avresti mai fatto. Ma quest'oggi anche con sto caldo torrido lo fai e ti senti poi soddisfatto per aver superato qualche bello strappo che fortunatamente era tutto all'ombra.... .si sono pazzo.
Dovrò percorrere la distanza che da casa raggiunge la Stazione ferroviaria di Macherio-Canonica, sono 6 km e un tot (il tot non lo so quanto sia) e pigiando il tasto sul cellulare vedo che siamo già oltre le ore 7:00.... mannaggia non ci voleva il problema della batteria... mah... Passo per per le vie di Lissone, ancora deserte, e mi porto in direzione del viale Martiri della Libertà e passando davanti alla caserma del VVF Volontari vedo che non c'è nessuno... (forse sono già partiti visto che il ritrovo era per le 7:00)... e proseguo seguendo la strada che si conosce oramai a memoria in direzione di Macherio e attraverso via P. Mascagni mentre sono in attività di scarico gli ambulanti che in questo punto hanno oggi il Mercato. Attraverso lo spazio tra le bancarelle con una velocità minima e ad ogni passaggio a fianco di chi sta lavorando si sentono un sacco di... buongiorno... buongiorno... a cui rispondo sempre. Il semaforo è verde e lo supero in scioltezza... si fa per dire... ed inizio la salitina che arriva a fianco dello stabilimento chimico e devio a sinistra per seguire il rettilineo che arriva all'incrocio con via Visconti. Do la precedenza, prima di uscire, alle auto che stanno transitando e poi mi immetto sulla strada che pochi metri più avanti arriva al passaggio a livello.... Dietro di me... fino a qualche minuto prima non c'era nessuno adesso invece un rumore di grosse ruote che si avvicinano si sente e poco dopo anche il clacson del camion si fa sentire e sobbalzo sulla sella (quando non te lo aspetti non te lo aspetti)...
Non posso spostarmi dalla mia posizione, mentre attraverso i binari che solitamente in tutte queste situazioni non sono proprio messi in modo prettamente pianeggiante, e con le auto davanti e l'autoarticolato dietro, che sembra aver premura, mi trovo tra due fuochi. Dalla parte opposta arrivano anche altri automezzi per cui il bilico deve rimanere per forza dietro di me e in questo punto la strada non è larghissima.... quando tutte le auto, passano, sento dietro di me il rumore di una sgasata e dell'acceleratore che fa aumentare i giri e poco dopo vengo sorpassato dal gigante... il rimorchio mi sfiora e tengo saldamente le mani sul manubrio per evitare anche eventuali spostamenti d'aria che le grosse gomme possono portare.... si allontana e tra me e me dico... finalmente, ma poi una brusca frenata del mezzo mi costringe a tirare il freno perchè nel frattempo si è fermato con le 4 frecce accese...... con cautela lo sorpasso, controllando che non arrivino altri mezzi dalla parte opposta, ed all'altezza della cabina vedo il tipo scendere con il dito indice alzato come se volesse chiedere informazioni.... lo supero ed ad alta voce gli dico che non abito da quelle parti e che non conosco la zona..... detta così forse non è il massimo come risposta, ma quando ce Vo... ce Vo... Finalmente arrivo in stazione e nonostante tutto sono in anticipo di 5 minuti sull'orario di partenza..
Viaggio power, treno quasi deserto, i pochi passeggeri che sono seduti, sui sedili che devono occupare, o dormono oppure stanno sentendo musica perchè le cuffie sulle orecchie non lasciano dubbi..... il convoglio in orario perfetto raggiunge entro i limiti previsti la Stazione di Molteno dove c'è il capolinea. Si scende quindi tutti dal treno e dalla carrozza dopo la mia ecco l'amico Luigi che porta la sua mtb sulla banchina accanto al binario. Un breve saluto con il pugno (questa è ormai la prassi per questi giorni in cui, nonostante tutto, dobbiamo mantenere ancora le distanze e cercare di seguire le indicazioni che si sono state date se vogliamo che la situazione non ritorni ai livelli antecedenti a qualche mese fa). Usciamo sul piazzale della stazione a Molteno e guardandoci in faccia capiamo già che prima di iniziare manca qualcosa..... carichiamo nel frattempo le tracce sui nostri gps e attendiamo qualche secondo che tutto si accenda e che diventi funzionante e finalmente si ritorna in sella. Dal nostro punto di partenza di spostiamo sul rettilineo di via Stazione e raggiungiamo il bivio dove girando a destra andiamo in direzione del centro cittadino. Al bivio giriamo a sinistra e percorrendo sempre via Roma ci portiamo alla rotonda dove ci immettiamo sulla SP49 . Tenendoci a sinistra andiamo a seguire il rettilineo e raggiungiamo l'incrocio con il semaforo. Giriamo ancora a sinistra per seguire via dell'Industria e superato il capannone di una forgia giriamo a destra per imboccare la prima sterrata della giornata sulla Strada Consortile del Pozzolo .
La percorriamo ad una velocità moderata così abbiamo anche l'opportunità di scambiarci quattro chiacchere prima di iniziare lo strappettino che sale a destra, a fianco del Poggio Stolegarda, immettendoci nel single track che raggiunge, poi, in discesa il tratturo. Andiamo ad attraversare i grandi pratoni nel silenzio più assoluto che viene rotto ogni tanto dal canto degli uccelli. Poco più avanti ritroviamo l'asfalto all'interno del parcheggio della scuola e attraversandolo ci portiamo su via V. Bachelet. Alla rotonda giriamo a destra e arriviamo in località Bersaglio nel comune di Oggiono. All'incrocio giriamo a sinistra e percorrendo la stradina a senso unico ci portiamo fino al passaggio a livello che superiamo. Con una leggera deviazione a sinistra ci immettiamo, nuovamente, sulla SP49 e percorrendone solamente 50 metri la lasciamo per girare a sinistra su viale della Vittoria e ci portiamo al parcheggio davanti al Time Cafè. E' ora di colazione e entrando siamo accolti come sempre in modo incredibile dall'amica Isa che ci serve un buon caffè accompagnandolo come al solito dalle fresche brioche. Prima di uscire un pugno di noci e un bicchiere d'acqua ci daranno la giusta carica prima dell'effettiva partenza.
Saldato il conto si parte e ritornati in sella proseguiamo fino nel centro della cittadina seguendo via M. d'Oggiono e raggiunta piazza A. Manzoni giriamo a sinistra e ci portiamo sulla stretta stradina di via Mercato. Superiamo le barriere, che non consentono il tratto veicolare a motore, portandoci all'incrocio con via 1° Maggio. Girando a sinistra percorriamo la stretta stradina che poco più avanti passa accanto alla Chiesa di Sant'Eufemia e al Battistero di San Giovanni Battista che troviamo alla nostra destra su piazza della Chiesa. Proseguendo usciamo dal centro storico e ci portiamo sul breve tratto della SP49 che percorriamo sulla parte ciclo-pedonale. Prendiamo a destra la stradina di via Roncaccio, stretta ed in salita, rendendoci conto, quando siamo arrivati alla curva che, nonostante la sede stradale sia molto stretta, è a doppio senso di circolazione e veniamo sfiorati dalla macchina che giunge nel senso opposto...... ops... Deve essere una giornata così... La discesa seguente che si immette all'interno del bosco è sulla pista-ciclo pedonale che aggira quasi completamente il Lago di Annone. Arriviamo a Cascina Donzeno e attraversandone il cortile proseguiamo ancora all'interno del bosco per raggiungere poi la radura dove alla nostra sinistra troviamo i terrazzamenti.
Poco più avanti, all'altezza di un parcheggio delimitato da una sbarra, giriamo a sinistra ed iniziamo la bella salita sulla stradina che passa nel mezzo di una zona residenziale e raggiungiamo il bivio dove giriamo a sinistra su via Lavanderia. Il semaforo ci blocca per qualche minuto e al verde ripartiamo per raggiungere l'incrocio con via Sant'Antonio nel centro di Annone Brianza. Giriamo a sinistra e andiamo a percorrerne il rettilineo fino al bivio dove tenendoci a sinistra imbocchiamo via Castello che dopo un paio di curve raggiunge la rotonda sulla SP49 . La attraversiamo e ci portiamo su via Pascoli raggiungendo la curva, ed alla nostra sinistra alcuni capannoni industriali. Girando a destra imbocchiamo la sterrata che va ad attraversare i campi e ai bivii che troviamo ci teniamo sempre a destra tranne il terzo dove giriamo a sinistra e ci portiamo all'incrocio su via per la Poncia. Riportandoci su questa bella stradina asfaltata giriamo a sinistra e procediamo a fianco dei campi del Golf Club-Lecco ed alla tenuta dell'Ex Cascina Poncia. Al bivio con via Brianza giriamo a destra e superiamo il ponte sulla SS36 venendo fermati da un trasporto eccezionale che fa manovra prima di immettersi sulla nostra strada (portava una locomotiva ferroviaria). Si prosegue e dopo pochi metri, allo slargo della strada, giriamo a sinistra e ci portiamo sulla Strada del Carreggio e più avanti, quando diventa sterrata, superiamo il cancello d'ingresso del Crossodromo del Bodrone raggiungendo l'incrocio con via Don Luigi Monza entrando nel territorio comunale di Bosisio Parini.
Tenendoci a destra ne percorriamo poco più di 500 m e arrivati ad un trivio giriamo a destra per seguire la stradina che in salita arriva a ridosso di alcune case. Giriamo a destra ed andiamo ad immetterci sul sentiero che, a destra, va ad attraversare i campi e raggiunge il bivio di via Caminanz. Tenendoci a sinistra iniziamo la leggera salita su via Trieste ci portiamo all'interno delle case del paese. Raggiunto il bivio, tenendoci a destra, percorriamo via Roma e superiamo l'Antica Chiesa di Sant'Anna (Sec. XVII con i gradini d'ingresso a fianco della balaustra) ed arrivati su piazza Parini giriamo a destra e seguiamo via Piave che attraversa il centro storico e ci conduce all'incrocio con via Cercè. Il navigatore nel frattempo si è fermato (per un attimo) e sbagliamo strada seguendo a sinistra .... poi dopo la curva ecco il segnale .... fuori percorso.... e così ritorniamo indietro. Il rettilineo della strada ci conduce alla rotonda dove il problema del navigatore si presenta nuovamente e ci fa proseguire diritti su una stradina sterrata... procediamo nel mezzo di alcuni alcuni prati e al termine, quando entriamo nel bosco, il sentiero termina... Poco male si ritorna indietro ed ecco un'altra volta il segnale... fuori percorso..... Arrivati ancora alla rotonda giriamo, adesso a destra, per percorrere la salita di via Colombè.
Primo tratto su asfalto e poi diventando sterrata entra ed attraversa un boschetto uscendo proprio a ridosso di Cascina Colombè. Il rimanente tratto, che adesso scende dalla collinetta è su sentiero, quasi sparito, e raggiunto il bivio con la sterrata giriamo a sinistra e iniziamo una leggera risalita verso la zona residenziale di via Caneve. Raggiunto un bivio giriamo a sinistra e ci portiamo alla rotonda. Attraversiamo via A. Manzoni e seguiamo la sterrata che a sinistra passa a fianco delle case per avvicinarci alle sponde del Lago di Pusiano. Il sentiero prosegue a pochi metri dalla riva e non si pò non fermarsi per scattare qualche bella fotografia. Ripartiamo e seguendo il sentiero a sinistra, attraversando il pratone, andiamo a prendere un'altro bel sentiero sterrato che in leggerissima salita ci porta tra le vecchie case di Bosisio Parini. La stradina, stretta e acciottolata, passa nel mezzo delle case e raggiunge l'incrocio con via G. Parini. Giriamo a destra e in discesa arriviamo a fianco dell'Oratorio di San Gaetano. Imbocchiamo a destra la stradina, scendendo di sella per superare i paletti in marmo, e proseguiamo in discesa fino a Parco Comunale e dopo una sosta per scattare altre fotografie prendiamo a sinistra il lungolago che a quest'ora è quasi completamente sgombro di gente. Superato il piccolo Camposanto giriamo poi a sinistra e andiamo a percorrere la stretta viuzza di via Sant'Ambrogio e ci portiamo all'incrocio con la SP47 .
Giriamo a destra e viaggiamo in sede sicura fin oltre la rotonda, utilizzando il tratto ciclo-pedonale, e superate le case e il capannone giriamo a destra sulla sterrata che ci riporta a ridosso delle sponde del lago superando un piccolo ponticello in legno. Un bel saliscendi tra gli alberi e poi il tratto cementato del lungolago di Casletto che percorriamo tutto portandoci a ridosso della Punta del Corno dove ci immettiamo sulla bella sterrata che passa all'interno del bosco e raggiunge, dopo aver superato un piccolo ponticello a gradini, il lido di Moiana. La piccola spiaggia con il molo la lasciamo alla nostra destra ed in leggera salita ci portiamo all'incrocio della provinciale. La attraversiamo ed entriamo tra le case della frazione seguendo via A. Vespucci. Arrivati all'incrocio con via F. Crispi giriamo a sinistra e al bivio successivo ancora a sinistra per percorrere via A. De Gasperi. La bella stradina asfaltata arriva al bivio, dove a sinistra troviamo il passaggio a livello, ma noi giriamo a destra ed imbocchiamo la sterrata che arriva ad un bivio. Girando a sinistra ci portiamo sul single trail che corre a fianco del boschetto e raggiunto il bivio sterrato ci teniamo a sinistra e percorriamo la Strada Vecchia per Casletto arrivando poco distanti dalla linea ferroviaria. Sull'asfaltata via Piave giriamo a destra ed iniziamo la salita in direzione della rotonda. La attraversiamo e proseguiamo con lo strappo di viale Piave che prosegue fino al bivio con via C. Battisti. Siamo entrati a Rogeno. Giriamo a sinistra e dopo la curva ancora a sinistra su via G. Gadda entrando nelle viuzze del centro storico. Raggiunta piazza Vittorio Emanuele giriamo a destra sulla stretta stradina di via Cavour e noto una targa affissa su una casa. Quella alla nostra sinistra è la dove per qualche anno vissero i genitori del futuro Papa Pio XI. All'incrocio seguente giriamo a destra e percorriamo il rettilineo di via L. Binda portando all'esterno delle case e aggirando il Parco di Villa Gadda prendiamo a destra la stradina di via Ceppetto.
Dopo un breve tratto asfaltato il fondo diventa sterrato ed in seguito diventa sentiero per terminare in modo abbastanza drastico davanti alla strada in costruzione nell'immediata parte della zona Industriale Calvenzana. Una brevissima discesa per raggiungere l'asfalto e poi girando a sinistra procediamo sul rettilineo di via Calvenzana Inferiore per arrivare al bivio dove giriamo a sinistra. E' un giorno feriale e qualche grosso autoarticolato lo troviamo e ci facciamo sorpassare nei tratti più larghi della strada e raggiungendo il bivio ci portiamo, a sinistra, in direzione dell'incrocio con via Spino. Tenendoci a destra ne percorriamo poche centinaia di metri ed alla curva giriamo a destra e ci portiamo sulla sterrata che in leggera salita entra nella Valle della Bevera. Rimaniamo all'ombra del bosco, diminuendo un poco la velocità per respirare un poco e rinfrescandoci con qualche sorso d'acqua. Percorriamo poi in discesa il tratto sterrato che ci fa arrivare ad attraversare via N. Sauro alla periferia di Costa Masnaga. Riprendendo la sterrata che parte davanti a noi arriviamo davanti al Quagliodromo dove troviamo il piccolo bar aperto e dove Luigi decide di fermarsi per acquistare qualche bottiglietta di acqua fresca... bell'idea... così molliamo per qualche minuto le nostre mtb e scendendo di sella facciamo riposare un poco i glutei dopo qualche ora di pedalata quasi consecutiva. Bevendo qualche sorso dalle bottigliette e riempiendo la borraccia con la rimanente ci rimettiamo in sella e proseguiamo ancora su sterrato fino al breve tratto di via San Luigi. Al bivio proseguiamo diritto e con un'altro tratto sterrato arriviamo al bivio dove procedendo a sinistra risaliamo lo strappo che termina quando incrociamo via Risorgimento.
Seguiamo il tratto ciclo-pedonale, alla nostra sinistra e arrivati al trivio ci teniamo a destra, verso la piccola Edicola di San Cristoforo e ci portiamo sulla sterrata che raggiunge un bivio. Giriamo a sinistra e risaliamo in direzione di Cascina Volpera e sempre su sterrati e sentieri raggiungiamo il Camposanto di Cibrone. Una breve discesa e al bivio giriamo a destra proseguendo su sterrato, in discesa, arriviamo al bivio della Ciclo-Pedonale Monza-Erba. Giriamo a sinistra e superiamo la località Ceresa per immetterci nel bosco e rimanere al riparo ancora per qualche minuto dai raggi del sole che oggi come qualità di calore non scherzano. Qui decidiamo di non seguire il tracciato originale e di seguire la ciclabile passando per Gaggio. Superiamo il centro sportivo e ci portiamo sulla sterrata successiva che aggira le case della frazione ed andiamo ad attraversare un tratto della zona periferica che ci conduce a fianco della SS36 . Quasi 800 m in rettilineo su asfalto e successivamente ci spostiamo a destra per entrare nella frazione Fornacetta di Inverigo. Al bivio di via Fornacetta giriamo a sinistra e superiamo il piccolo Oratorio di San Mauro, a mattoni rossi, e raggiunto il bivio giriamo a sinistra su via XI Febbraio. Il lungo rettilineo ci conduce alla piccola frazione Fornaci, di Briosco e quando siamo all'altezza della fornace giriamo a sinistra e andiamo a percorrere via Molera. La strada asfaltata poco dopo termina e seguiamo la sterrata che supera i piloni del ponte della SS36 e poco più avanti ci infiliamo a destra nel single trail che arriva davanti al piccolo ponticello in legno che attraversa il Rio Bevera. Portandoci sulla sponda opposta entriamo all'interno dei sentieri del Bosco della Gagiada e risaliamo seguendo oramai a memoria quelli conosciuti che ci fanno divertire non poco nel passaggio tra gli alberi. Scatto anche delle belle fotografie che danno il senso di dove stiamo mettendo le nostre gomme ma improvvisamente un messaggio sul display mi dice che la batteria è scarica... (pure questo succede oggi...) Me ne faccio una ragione e dentro di me penso a cosa potrà succedere ancora, ma non trovo risposte... e proseguo con la bella compagnia di Luigi.
Arrivati nel piazzale del centro sportivo di Briosco proseguiamo su via Magellano e arriviamo all'incrocio con la SP155 dove giriamo a destra e la seguiamo percorrendo il lungo rettilineo fino alla traversa di via Meyer. Qui saluto l'amico Luigi , con cui ci diamo appuntamento a domenica, che gira a sinistra mentre io proseguo sulla provinciale in discesa. Senza forzare raggiungo le prime case di Agliate e quando sono davanti al Tempietto di San Giuseppe il cellulare si illumina e vedo che il numero che mi sta chiamando è quello della consorte. Il tempo di fermarmi, togliere l'aggeggio dalla borsetta che ho sul telaio, togliere i guanti che non mi permettono di utilizzare il display e la telefonata si conclude... (ha ragione... visto i tempi di risposta avrei fatto anch'io così...). Richiamo e poco dopo vengo informato che a casa non c'è nessuno perchè deve andare all'appuntamento con il dentista... poco male dico io... fai tutto quello che devi fare, ci vediamo dopo. Chiusa la telefonata bevo l'ultimo sorso d'acqua della borraccia e conoscendo la zona mi porto dopo la curva convinto che il bar che c'è sull'angolo sia aperto... purtroppo non è così e decido di deviare verso Realdino dove la fontana dell'acqua c'è tutto l'anno così come il piccolo bar prima del ponte... nel frattempo anche il Garmin mi lascia e la scritta... batteria scarica... non lascia dubbi... Giro a sinistra e passo a fianco della bella Basilica dei Santi Pietro e Paolo e mi porto a sinistra sula stradina a senso unico di via A. Ronchi che entra tra le case di Borgo San Dazio. Giro a sinistra e ritrovo la Ciclo-pedonale Monza-Erba risalendo il Sentiero per Costa per arrivare alla frazione Realdino. Giro a destra e vado in direzione del Bar e mi fermo per fare scorta d'acqua fresca e ne acquisto 2 bottigliette. Una la travaso subito nella borraccia e poco dopo più di metà se va perchè la sete è davvero tanta.
Riparto attraversando il fiume Lambro sul vecchio ponte e giro a sinistra per percorrere via Isonzo che poco più avanti termina e qui sei costretto a risalire sulla stradina cementata di via Ortigara, dove le pendenze non sono male. Fortunatamente la parte impegnativa è all'ombra e quando termina nei pressi di un piccolo parcheggio, ritornato sulla strada asfaltata sento già la differenza di temperatura. Raggiungo le case e giro a sinistra su via Fiume ed in discesa ritorno a livello delle sponde del fiume e indeciso su quello che devo fare decido di girare a sinistra per andare a prendere il Muro dell'Orlanda. Qualcuno dirà che sono pazzo ma quest'oggi mi sento fisicamente in ottima forma e con l'aiuto della mia e-bike farò sicuramente fatica ma vale la pena di provarci. Il tratto duro termina quando si arriva al passaggio a livello, poi si prosegue ancora in salita ma le pendenze non sono come quelle precedenti. Arrivato a Riverio Superiore seguo la stradina tenendomi tutto a destra della carreggiata perchè in questo momento stanno passando alcune auto che, magari, non pensano di trovarsi qualche ciclista in giro... La stradina passa nel mezzo delle tenute delle vecchie ville della zona e raggiunge Riverio Inferiore. Giro a destra andando a percorrere la strada asfaltata in discesa e vengo investito da un'aria calda che fino a qualche ora fa non c'era. Mi disseto ancora e proseguo fino al bivio, vicino al ponte ferroviario, dove mi immetto sulla sterrata che va diritta ad attraversare i pratoni. Devio a sinistra e percorro la strada bianche che raggiunge un bivio e lo supero per arrivare quindi all'incrocio dove proseguo diritto passando per qualche minuto all'ombra degli alberi della Tenuta ed al bivio successivo giro a destra. La strada prosegue e raggiungo l'ingresso della tenuta di Cascina Ronco Nuovo e girando a sinistra sulla strada adesso pavimentata raggiungo, in discesa, la radura prima dell'ingresso del bosco. Sono solo, non devo assolutamente mettermi nei pasticci e così decido di girare a sinistra e seguire il bel sentiero che sotto gli alberi di questa bella parte collinare va ad attraversare il bosco e con l'ultimo tratto nel mezzo della pineta raggiungo poi il piccolo ponticello che supera la linea ferroviaria.
Giro a sinistra ed in discesa arrivo sulla sterrata Strada della Crocetta dove giro a destra e raggiungo le prime case della frazione Rancate. Sulla strada asfaltata giro a destra e percorro il breve rettilineo fino al bivio dove giro a sinistra su via Stelvio che adesso in discesa mi fa arrivare all'incrocio con via Susani. Mi tengo a sinistra e raggiunto l'incrocio, davanti al Santuario di Santa Maria Assunta, proseguo ancora diritto su via S. Biffi che in bella discesa e con tanta ombra mi porta fino all'inizio della curva. Qui prendo a destra e mi porto sulla stradina, che in discesa, mi fa evitare i tornanti e raggiungo la via Stradetta davanti alla Chiesa di Sant'Antonio da Padova. All'incrocio con via G. Casati giro a destra e percorro la strettoia che mi porta prima in piazza Boretti e successivamente all'incrocio con la SP135 . Sono passate le 12:30 ed un pò di traffico in giro c'è e devo aspettare qualche minuto prima di potermi immettere sulla provinciale, a destra. Superato il ponte sul fiume Lambro con il braccio sinistro segnalo la direzione in cui devo girare e mi immetto nel piccolo parcheggio. Lo attraverso per portarmi nuovamente sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba e proseguo ancora all'ombra degli alberi sul tratto sterrato che percorro con molta calma cercando di gustarmi questo fresco che le acque del fiume alimentano. Raggiunta la frazione Mulini Bassi, attendo il passaggio di alcune auto e nel frattempo scarico il contenuto della seconda bottiglietta d'acqua all'interno della borraccia che era vuota, proseguendo ancora diritto sulla sterrata che segue da vicino le sponde del fiume mi avvicino sempre più a Canonica Lambro dove raggiunto l'incrocio con via Lambro giro a destra e con una breve salita arrivo al parcheggio della stazione dove termina questo bellissimo tour.
Pier
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