Lecco il Lago di Annone e la Rocca dell'Innominato
28/01/2015 - Lecco il Lago di Annone e la Rocca dell'Innominato
Album fotografico
Distance: 41 km - 668 m Ascent - 675 m Descent
Iniziamo da quest'oggi una serie di escursioni, infrasettimanali, che avranno sempre una distanza e un dislivello maggiore delle ultime fin qui percorse. Quella odierna, molto panoramica, ci ha permesso di vedere in successione i laghi di Lecco, Annone e Garlate e tra questi una bella salita, fino ad Ello, e la successiva fino alla Rocca di Somasca o Castello dell'Innominato di Manzoniana memoria. Un bel percorso reso impegnativo nell'ultima parte dove abbiamo spinto le nostre mountain bike, ma una volta arrivati su in cima il panorama ci ha davvero ripagati di cotanta fatica.
Si parte dalla stazione di Lecco, raggiungibile comodamente con la linea Milano-Tirano. La prima parte del percorso è tutta su strada asfaltata perchè dal centro della città non ci sono sterrati che conducono a Malgrate, Valmadrera e Civate ma, conoscendo il territorio e siamo in grado di scegliere percorsi alternativi in cui pedalare lasciando lontano le strade statali. Dal Piazzale della Stazione di Lecco prendiamo a destra e ci infiliamo nella piccola stradina via F. Centrone che poco più avanti ha degli scalini e quindi bisogna scendere di sella.
Oltrepassato l'ostacolo, ma sono solo 3 gradini, eccoci arrivati in Largo Montenero e girando attorno alla rotonda prendiamo a sinistra la stretta stradina di via Bovara. In discesa arriviamo in piazza XX Settembre e percorrendola tutta arriviamo in via Roma. Giunti all'incrocio con via Cavour giriamo a destra su piazza Garibaldi e seguendo la pista ciclabile raggiungiamo viale della Costituzione che attraversiamo e percorriamo per un breve tratto via Leonardo da Vinci per poi girare a destra su via Raffaello Sanzio ed arrivare sul lungolago.
Tenendo la sinistra arriviamo al ponte Kennedy che attraversiamo servendoci della ciclabile e arrivati sulla sponda opposta giriamo a destra e ci immettiamo sulla pista ciclabile che percorre la statale SS583 e che arriva a Malgrate dove all'altezza del piccolo porticciolo giriamo a sinistra e su via Agudio e iniziamo la salita che arriva ad un bivio dove giriamo a destra per prendere lo strappetto che risale verso la Chiesa di San Leonardo su via G. Scatti. La stretta stradina, dopo aver superato la Chiesa e il Camposanto, prosegue ancora diritto e al bivio successivo noi ci teniamo a sinistra per rimanere sul piano ed arrivare alla frazione San Dionigi.
Si prosegue a sinistra dopo aver lasciato il piccolo parcheggio alla nostra destra e seguendo la stradina arriviamo nei pressi di un grosso complesso industriale su via del Maglio ed arrivati all'incrocio giriamo a sinistra su via G. Bovara. Arriviamo all'incrocio con via Promessi Sposi la attraversiamo e proseguiamo, in leggera salita, sempre su via Bovara che arriva nel centro cittadino di Valmadrera. Passiamo accanto alla Parrocchiale di S. Antonio Abate e proseguiamo sempre diritto entrando nella stradina a senso unico via Alessandro Manzoni. Rimaniamo sempre sulla strada principale e circa 600 m dopo giriamo a sinistra su via Chiari proseguendo fino al bivio dove teniamo la destra e raggiungiamo viale XXV Aprile.
Giriamo a destra e arriviamo alla rotonda dove proseguiamo sempre diritto su via Santa Croce Vecchia che percorriamo per intero fino a raggiungere il bivio dove giriamo a sinistra su via Berlinghera che procede in salita e poco dopo arriviamo nel territorio comunale di Civate. Passando nelle strette viuzze del paese dobbiamo scendere di sella perchè la stradina via Coppola è chiusa da transenne fisse. Superato l'ostacolo riprendiamo la nostra pedalata, adesso in discesa, e passando per la stretta viuzza arriviamo al bivio con via Roncaglio dove giriamo a sinistra e davanti a noi il paesaggio della Brianza con le splendide acque azzurre del Lago di Annone.
Sul ponte oltrepassiamo la SS36 ed arrivati alla rotonda proseguiamo sempre diritto fino a raggiungere la penisola di Isella. (Info da Alta Brianza La penisola di Isella è una striscia di terra lunga circa 1 Km e 250 m e larga al massimo 400 m che penetra, a partire dall'abitato di Civate (LC), nel lago di Annone dividendo questo specchio d'acqua in due parti ma lasciando al contempo un passaggio, che le rende quindi comunicanti. La parte orientale (verso Lecco) è quella più vasta è detta anche "lago di Oggiono" (o, in dialetto, "ul laach" cioè "il lago"), mentre quella occidentale è di dimensioni più ridotte (meno della metà dell'altra) e, perciò, è detta anche "ul laghet" ("il laghetto").
Poco dopo arriviamo nelle case del piccolo paese e oltrepassata la Chiesetta di Sant'Andrea giriamo a destra su via al Lago e raggiungiamo le sponde del Laghet su una bella sterrata che ne percorre la sponda per 400 m. Il tempo di fermarci per qualche minuto per scattare alcune fotografie e si riparte. Ritorniamo quindi alla rotonda precedente e imbocchiamo a sinistra la ciclabile che segue per 1,5 km il bordo della statale SS36 e quando la lasciamo la stradina diventa sterrata e seguendo il periplo del lago ci conduce fino a ritrovare la strada asfaltata via Fornace che con una breve ma impegnativa salita ci porta nel centro di Annone di Brianza.
Lasciamo via Pescherino per girare a sinistra su via Ponte e poi ancora a sinistra su via Maggiore e raggiungiamo la piccola piazza dove troviamo, alla nostra destra, la Parrocchiale di S. Maria e S. Giorgio e proseguiamo ancora diritto e tenendo la destra imbocchiamo via Sant'Antonio che percorriamo fino ad arrivare alla piccola frazione Donzeno. Dopo una leggera discesa, la strada ricomincia a salire non appena abbiamo superato il vecchio lavatoio di Oggiono e il passaggio a livello sulla linea Monza-Molteno-Oggiono. La viuzza, via Bagnolo, termina quando incontra via Dante Alighieri e noi qui giriamo a destra per arrivare in piazza Garibaldi nel centro della cittadina.
Raggiunta la piazza giriamo a sinistra ed imbocchiamo via Vittorio Veneto e poco dopo arriviamo all'incrocio con la provinciale SP51 . Tenendo la sinistra, ne percorriamo solo poche centinaia di metri poi prendiamo a destra la SP60 strada provinciale per Ello ed iniziamo la bella salita di 2 km che con pendenze accettabilissime e pochissimo traffico veicolare (nonostante sia un giorno infrasettimanale) ci porta fino all'incrocio con l'altra statale SP70 che imbocchiamo per girare a sinistra e ricominciare un nuovo tratto in salita che ci condurrà fino al bellissimo borgo di Bartesate.
Tutte le volte che transitiamo, da queste parti, ci piace passare all'interno delle strette viuzze che ci portano nel centro del paesino e passiamo davanti alla Chiesa di S. Genesio e S. Macario prima di riprendere la SP70 che lasciamo però subito per prendere a destra la viuzza che risale verso la frazione Mozzana di Galbiate. Leggera salita anche qui ma una volta arrivati in cima alla stradina ci troviamo di fronte un bellissimo paesaggio con il Resegone imbiancato dalla neve e sotto di noi i laghi di Garlate e Como alla nostra sinistra.
Non possiamo non fermarci a scattare qualche fotografia perchè il contorno della vista è stupendo, complice anche la bella giornata, ma poi ripartiamo in discesa su via Bazzona Superiore ed in breve raggiungiamo nuovamente al provinciale SP70 di cui percorriamo solo poche centinaia di metri perchè al bivio giriamo a destra su via Bergamo e proseguiamo su questa strada in discesa fino a raggiungere Garlate. Quando raggiungiamo il bivio sulla SP72 giriamo a sinistra e ci immettiamo sulla Ciclabile Adda Ovest che per circa 1 km affianca la provinciale e successivamente la lascia per immettersi in un bellissimo tratto che arriva a Pescate e che costeggia, vicinissima, le sponde del lago di Garlate.
Proseguiamo questo tratto pianeggiante e arriviamo a Malgrate dove utilizzando il Ponte Azzone Visconti (Sec. XIV) attraversiamo il fiume Adda e arrivando a Lecco ci portiamo, a destra, sulla sponda opposta nei pressi dell'Isola Viscontea (Sec. XV). Ci immettiamo su via dell'Isola e proseguiamo su asfalto, rimanendo sempre sulla strada principale, imboccando via Varese. Arrivati al bivio giriamo a destra su via Antonio Corti ed arriviamo a Pescarenico. (Info Wikipedia "È Pescarenico una terricciola, sulla riva sinistra dell'Adda, o vogliam dire del lago, poco discosto dal ponte: un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare.").
Seguiamo sempre la pista ciclabile e oltrepassiamo il centro sportivo e per i rimanenti 2 km rimaniamo in sede protetta e arriviamo alla grande rotonda su piazza delle Nazioni. Lasciamo la ciclabile e a sinistra ci portiamo su via Giacomo Brodolini arrivando alla grande rotonda sulla SS639 dove teniamo la sinistra e ci portiamo su Corso Bergamo per girare poi alla seconda a destra su via Carlo Gottifredi dove la strada inizia già una leggera salita. La prima parte, quando siamo tra le case, è pedalabile, le pendenze si aggirano intorno al 10-12% poi dopo l'ultimo tornante cambiano ed è impossibile rimanere in sella perchè in questo tratto oltrepassano il 25%.
Punta di sella, rampichino, ma su un fondo cementato e con certe pendenze scendiamo di sella ed iniziamo a spingere le nostre mountain bike ma fortunatamente la lunghezza di questo tratto faticoso è solo di 600 m anche se, quando arriviamo in cima alla collinetta, un pò di fiatone ce l'abbiamo tutti. Siamo a Somasca, una frazione di Vercurago, e ci rimettiamo in sella proseguendo adesso per avvicinarci alle mura della Rocca di Somasca o Castello dell'Innominato (Info Wikipedia Posto nel punto più alto della frazione di Somasca, su un'altura naturale, si trova un antico complesso di fortezza risalente a tempi antichissimi che domina tutta l'area di Vercurago e del lago di Lecco).
Si sceglie a questo punto di risalire verso il Castello seguendo le indicazioni della traccia, ma anche qui bisogna spingere la propria mountain bike, o iniziare la discesa verso l'Eremo della Valletta. La stradina oltrepassa una porta tra le mura della rocca e scende nei pressi dell'Eremo su una stradina acciottolata. Il piccolo piazzale che ci attende è stretto tra le mura della Cappella di San Girolamo e la Chiesa della Resurrezione in un angolo davvero bellissimo. Dopo la visita all'interno del Santuario riprendiamo la nostra escursione scendendo su via delle Cappelle (Sec. XVIII che riproducono i momenti significativi della vita di San Girolamo).
Su un fondo acciottolato e a gradini che però si può benissimo fare rimanendo in sella arriviamo così a Somasca e raggiunto il centro della piccola frazione giriamo a destra per immetterci su un'altro bellissimo tratto in discesa, sempre a gradini, imboccando a destra via Beata Caterina Cittadini. La stradina ci porta a Vercurago e arriviamo nuovamente sulla provinciale SP639 dove giriamo a sinistra e ne percorriamo poco più di un chilometro. Giriamo a destra su via Giuseppe Mazzini e teniamo la destra e poco più avanti giriamo a sinistra su via Attilio Galli per procedere verso la stazione di Calolziocorte/Olginate dove termina la nostra nuova avventura che anche quest'oggi ci ha portato a vedere angoli dove mai, in precedenza, siamo passati e questo la dice ancora lunga su tutto quello che ci manca ancora da vedere nonostante tanti anni passati in sella.
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