GMPbike tour n. 2 - Tappa 2 - La valle del Seveso e Il Parco del Lura


07/01/2015 - GMPbike tour n. 2 - Tappa 2 - La valle del Seveso e Il Parco del Lura
Album fotografico
Distance: 31 km - 502 m Ascent - 547 m Descent


Primo mercoledì in sella alle nostre mountain bike per il 2015. Iniziamo così, le escursioni infrasettimanali dell'anno insieme ad un nuovo amico, Daniele. Giornata abbastanza fredda e umidità che si fa sentire ed il cielo, che i vari meteo davano per bello e soleggiato, è invece leggermente coperto con temperature nettamente in discesa rispetto a quelle che registravamo domenica. La nota positiva è che la maggior parte degli sterrati, percorsi quest'oggi, erano asciutti e la pedalata è sempre stata regolare. Nota della giornata, da segnalare, la foratura della gomma anteriore della mountain bike di Mattia.



Cosa dire di questa seconda tappa del GMPbike Tour n. 2. Sembrano, in qualche modo, gli stessi sentieri che abbiamo percorso nel GMPbike tour n. 1 - Tappa n. 1 - In mountain bike nel Parco della Spina Verde - Parco Pineta di Appiano Gentile - Parco del Lura ma il tracciato odierno e quello percorso il 1/10/2014 hanno solo piccoli raccordi tra di loro e questo significa che abbiamo ancora tanta strada (ehm.... sterrati) da percorrere. Partiamo dalla piccola Stazione di Cucciago (i treni che fermano in questa piccola stazione sono quelli della linea Milano-Como-Chiasso). Usciti dalla stazione, ci immettiamo. a sinistra, subito su strada sterrata e poco dopo raggiungiamo la provinciale  SP27  che attraversiamo per portarci sulle sponde del rio Acquanegra un affluente del fiume Seveso.


Prati bianchi dalla brinata notturna, questo è il primo paesaggio che vediamo dopo aver lasciato la stazione, e su sterrato proseguiamo il nostro peregrinare tra i boschi procedendo sulla variante bassa di questi sentieri della Valle del Seveso. Il torrente lo raggiungiamo poco dopo e lo attraversiamo, su un comodo ponticello, per proseguire, poi, verso il bosco con la sterrata il cui fondo diventa piena di grossi sassi e profonde buche che si sono, quasi, certamente, formate per le continue piogge dello scorso anno.

Oltrepassiamo l'ostacolo spingendo o mettendoci in spalla la nostra mountain bike, poi quando siamo oramai arrivati all'interno del bosco la situazione del fondo cambia in modo notevole ed a questo punto possiamo di nuovo risalire in sella e percorrere questo bel tratto pedalando accanto alle sponde del torrenteLasciamo anche questo primo tratto e superiamo, attraversandola nuovamente, la  SP27  quando siamo arrivati ad Andrate in via Sicilia c'è una piccola salita che ci tiene alla periferia del comune e poco dopo, a sinistra, imbocchiamo un'altra sterrata  che sale nel mezzo del bosco ed arriva a Cascina Costa


Piccolo tratto asfaltato per riprendere poi a salire, leggermente, con una bella sterrata che sempre in mezzo al bosco ci riporta nuovamente sulla  SP27 . Anche qui la attraversiamo e proseguiamo in salita su via Regina con pendenze che arrivano anche al 15% superando, sul ponte, il raccordo tra le statali  SS35  e  SP27 Appena passato il ponte giriamo a destra su un sentiero che è quasi sparito ma che diventa visibile poco più avanti e per un poco sarà discesa poi ricominciamo a risalire leggermente e per poi prendere un nuovo tratto in discesa ci riporta su via Regina e più avanti, al semaforo, attraversiamo la  SS35  strada statale dei Giovi quando siamo nella frazione Socco di Fino Mornasco.

Seguiamo via Indipendenza e quando arriviamo davanti alla casa gialla con ampio giardino e colonnato teniamo la destra per imboccare via Marconi che dopo la curva diventa sterrata. Poco più avanti giriamo a sinistra e riprendiamo un breve tratto asfaltato su via Mondello dove attraversiamo il cortile di una cascina uscendone dalla parte opposta su un'altra stradina sterrata per arrivare sulla  SP26 Attraversiamo la rotonda e poco più avanti teniamo la destra su via Monte Bisbino per girare, quindi, a sinistra su via Risorgimento che percorriamo fino a raggiungere il piazzale del Camposanto di Bulgorello dove giriamo a destra per immetterci nei primi sentieri del Parco del Lura.


La sterrata scende, nel mezzo del bosco, nella valletta sottostante e si arriva ad attraversare il torrente Lura su un ponte e quando il sentiero, che seguiamo, piega a destra inizia una bel tratto in salita su un fondo però quasi pavimentato per cui anche il grip delle nostre gomme è buono. Prima di uscire dal bosco una bella discesa, tecnica, ci aspetta e successivamente la sterrata prosegue alla nostra sinistra andando ad incrociare i binari della linea Saronno-Como che oltrepassiamo utilizzando il sottopasso e quando risaliamo in direzione di Cadorago raggiungiamo, anche qui, il piazzale del Camposanto.


Passiamo la Parrocchiale di San Martino e poco prima di immetterci sulla  SP30  qualcuno da dietro ci informa che Mattia ha la gomma anteriore a terra. Tutti fermi per procedere alla riparazione, che come al solito nei tempi è brevissima e dopo tutti i controlli ripartiamo. Percorriamo solo un breve tratto di statale perchè già alla rotonda teniamo la sinistra e su via G. Marconi risaliamo per poi imboccare a sinistra una sterrata che ci porterà al sottopasso della  A9 -Autostrada dei Laghi da dove proseguiamo, sempre su sterrato, verso Bulgarograsso.


Dopo aver costeggiato i recinti di una fattoria prendiamo le stradine che ci portano a fianco del bellissimo Campanile della Chiesa di Sant'AgataCi immettiamo, girando a destra, sulla provinciale  SP25  utilizzando lo spazio della pista ciclabile e raggiungiamo la rotonda dove proseguiamo ancora diritto per poche centinaia di metri per girare quindi a sinistra ed imboccare via dei Lali. Giriamo poi a sinistra su via della Moietta e arrivati davanti al centro sportivo giriamo a destra sulla sterrata che ci porta verso Lurate Caccivio.

Quando ritroviamo la strada asfaltata, via Cagnola, giriamo a destra e subito dopo a sinistra prendendo via Caravaggio per arrivare all'incrocio sulla  SP24 . Molta attenzione nell'attraversarla (qui c'è un lungo rettilineo e le auto viaggiano anche più della velocità consentita) e seguiamo nuovamente la stradina davanti a noi che vi porta all'altro incrocio su via Oltrona. Giriamo a destra percorrendo la strada asfaltata sul lungo rettilineo che termina alla rotonda dove c'è la Chiesa della S.S. Annunciata entrando di fatto nel comune di Lurate Caccivio


Proseguiamo sempre diritto su via XX Settembre ed all'altezza del palazzo del comune giriamo a sinistra ed in prossimità del grande parcheggio teniamo la destra seguendo via Alessandro Volta. Seguiamo la strada immettendoci nel tratto ciclopedonale che segue anche qui il torrente Lura tenendo la sinistra su via Casarico. Arriviamo all'incrocio con la  SS342 , via Varesina, e la attraversiamo per portarci su via Regina Margherita e successivamente, tenendo ancora la sinistra, su via per Casarico girando poi su via Petrarca e seguendo via Lura che poco dopo diventa sterrata.

Seguiamo le sponde del fiumiciattolo e arriviamo in località Cascina Tapella una piccola frazione di Lurate Caccivio che attraversiamo per proseguire sempre su sterrato per prendere la difficoltosa salita verso Gironico al Monte. Tratto su sterrato dove per colpa di qualche grosso sasso non sempre si riesce a rimanere in sella, ma tutto questo fa parte del gioco quando si utilizza la mountain bike. Raggiungiamo il borgo dopo aver superato pendenze che arrivano al 17% e si prosegue adesso in discesa sempre pedalando su sterrato verso Montano Lucino di cui vediamo però solo le case della periferia perchè il nostro itinerario prosegue sempre su sterrato e raggiunge Cascina Olcellera dopo un tratto in falsopiano.


Arriviamo così nell'abitato di San Fermo della Battaglia e dopo una breve salita per alcune vie secondarie del comune arriviamo alla bellissima discesa che ci porterà in direzione di Como utilizzando la vecchia strada dove le curve si susseguono e dove le vedute sul lago sottostante cambiano ogni qualvolta la strada gira a destra o a sinistra. Non scendiamo troppo velocemente, lo spettacolo è davvero troppo bello per lasciarcelo scappare subito e quando arriviamo oramai a livello del lago davvero ci dispiace che anche quest'oggi questa nuova avventura sia terminata.
Ma come al solito ci ritroveremo, già, la prossima settimana per un'altro itinerario che come al solito sarà completamente nuovo e forse ancor più impegnativo e tutto questo non ci spaventa anzi al contrario ci darà la carica per tutta la settimana.



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