Dal Lago di Garda alla Brianza - Tappa n. 4
23/07/2014 - Dal Lago di Garda alla Brianza - Tappa n. 4- Bergamo - Monza Parco in MTB
Album fotografico
Distance: 63 km - 1.006 m Ascent - 1.064 m Descent
Abbiamo voluto iniziare dall'ultima delle tappe che dal Lago di Garda ci porteranno in Brianza e così eccoci pronti per questa nuova avventura infrasettimanale. Siamo in 4, Claudio (di ritorno da un lungo periodo di vacanza), Ambrogio e Massimiliano che condividono con me il ritrovo alla ore 6:30 presso la Stazione ferroviaria di Lissone. Treno in perfetto orario e alle 8:00 in punto già siamo a Bergamo a sorseggiarci un buon caffè e una brioche prima di partire. Il percorso iniziale prevedeva l'arrivo a Merate per proseguire poi in treno verso Monza, ma, dopo la prima parte, che abbiamo trovato dura in alcuni punti, abbiamo deciso di comune accordo che dopo il pranzo saremmo comunque ripartiti con direzione Lissone. I chilometri che percorriamo infra-settimanalmente sono sempre intorno ai 60/70 ed anche in questa escursione non abbiamo voluto essere da meno. Angoli, davvero belli, che non ci siamo fatti mancare oggi per far si che l'itinerario, in se stesso, ci guadagni ancor di più. Poco importa se in alcuni tratti abbiamo dovuto spallare le nostre mountain bike su per gradini, l'importante alla fine è il divertimento e la bella compagnia che fortunatamente non manca davvero mai.
Usciamo da piazzale G. Marconi, a Bergamo, e portandoci in direzione della rotonda ci teniamo a sinistra per andare ad imboccare, a destra, viale Papa Giovanni XXIII. Arriviamo su largo di Porta Nuova e proseguiamo ancora diritto su viale Roma e successivamente su viale Vittorio Emanuele II. Raggiunta la rotonda giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere la Galleria Conca d'Oro e arrivati all'esterno giriamo a destra per percorrere la rotonda. Ci teniamo, adesso, a sinistra e ci portiamo su via A. Rosmini percorrendone il rettilineo e raggiunta la rotonda di Santa Lucia proseguiamo, leggermente a destra, su via A. R. Villasanta e ci portiamo in località Campo di Marte. Al bivio con via dello Statuto giriamo a destra e proseguiamo su via delle Costituzione fino all'incrocio.
Giriamo a destra e poco più avanti ci immettiamo nella strettoia, acciottolata, di via Borgo Canale che a fianco di muri a secco prosegue sempre in bella pendenza fino ad arrivare al belvedere dove dei bellissimi Cipressi danno un tocco in più ad un paesaggio già bellissimo sui colli e sulla Città Alta. La strada risale, con pendenza a doppia cifra, fino al bivio con via San Martino dove girando a sinistra riscopriamo altre bellissime viste panoramiche che ci fanno presto dimenticare la fatica. Strada stretta che prosegue in falsopiano e raggiunge la Chiesa di San Martino da cui si gode un'ampio paesaggio sulla pianura circostante. Proseguendo il nostro itinerario ci portiamo, con la strada adesso in leggerissima salita, ad un bivio e tenendoci a sinistra rimaniamo sempre sulla strada principale e così facciamo anche al successivo tenendoci però a destra.
Iniziamo la discesa e dopo alcune curve raggiunto un rettilineo troviamo il bivio con via Longuelo e tenendoci a destra ne percorriamo solamente una cinquantina di metri per girare a destra sotto la volta di imbocco di via del Celtro. La stretta stradina si allarga quasi subito e passando accanto a un grande pratone ed a una bella zona residenziale ci dirigiamo al bivio con via P. Ripa. Giriamo a sinistra e superiamo il piccolo ponticello sulla Roggia Curna (Tra i vari interventi il Colleoni, dopo aver acquistato alcuni terreni attigui alla Roggia Morlana presso Verdello, nel 1468 stipulò un accordo con la Compagnia della Roggia Morlana, mediante il quale si impegnò a ristrutturare ed ampliare l'intero corso del canale da Nembro a Verdello, in cambio della possibilità di attingere alle acque della stessa formando due canali derivati, la roggia Curna e la roggia Colleonesca, che si sarebbero distaccati dal corso della Morlana nei pressi delle muraine, vecchio confine daziario della città di Bergamo) e al bivio con via Astino giriamo a sinistra. All'incrocio giriamo a destra ed andiamo a percorrere via del Bosco e raggiungiamo la Chiesa della Madonna del Bosco.
Subito dopo la strada, con una curva, inizia a salire e anche se le pendenze non sono mai dure da percorrere ci tocca per forza di cose fare un pò di fatica in più seguendo anche i tornanti che ci conducono ad un'incrocio. Tenendoci a sinistra imbocchiamo via Rabaiona che sempre in salita, questa volta leggermente più dura, arriva al bivio con via Bagnada. Superato il cancello d'ingresso di Villa Bagnada. ci portiamo sulla sterrata che entra poi all'interno del bosco ed in costa, passando il Monte Gussa, raggiunge in discesa l'abitato di Mozzo. Imboccata via al Castello, a destra, percorriamo il tornante e ci portiamo su via San G. Battista e raggiunto l'incrocio giriamo a destra su via G. Quarenghi. Il rettilineo ci conduce fino alla traversa, a sinistra, di via Don G. Scuri dove giriamo per portarci poi all'incrocio con via Don G. Todeschini. Il lungo rettifilo ci conduce alla rotonda sulla SS470dir dove giriamo a sinistra per immetterci su un breve tratto di via Leonardo Da Vinci. Alla seconda traversa giriamo a destra, dopo il benzinaio, percorrendo, adesso, via Roma che lasciamo quando arriviamo al bivio con via Italia.
Giriamo a sinistra e dopo una leggera strettoia riguadagniamo l'ampia strada larga che passa accanto ad alcuni capannoni e ci immettiamo poi sulla pista ciclo-pedonale arrivando alla rotonda. Attraversiamo corso Europa e proseguendo in leggera discesa ci portiamo all'interno tra il recinto del Parco Faunistico delle Cornelle e la zona industriale arrivando al bivio con via Cornelle. Giriamo a sinistra e percorriamo la stretta stradina che ci conduce al bivio con via G. Marconi. Girando a destra, in leggera discesa, seguiamo la strada che ci conduce verso i campi e raggiunta la strettoia sul ponticello che attraversa il canale giriamo a sinistra e ci portiamo sulla sterrata che ne segue il corso per arrivare, con una leggera salita, all'incrocio con via Leonardo da Vinci a Scano al Brembo. Tenendoci a destra superiamo la Chiesa di San Michele Arcangelo (alla nostra sinistra, incastonata nel più vecchio casolare di Briolo) e raggiunto il bivio e giriamo a destra per seguire la strada che ci conduce sul Ponte di Briolo che va ad attraversare il fiume Brembo e che divide le cittadine di Ponte San Pietro e Brembate Sopra.
Al bivio successivo giriamo a sinistra su via G. Verdi e con la strada costantemente in salita raggiungiamo un'altro bivio con via G. Donizetti. Giriamo a sinistra ed andiamo a percorrerne il rettilineo fino all'altezza del benzinaio dove giriamo a destra per imboccare via Malpensata. La percorriamo tutta e con una leggera salita arriviamo al bivio con via Locatelli dove giriamo a destra e poi subito a sinistra per seguire via Caduti e Dispersi dell'Aeronautica passando accanto alle strutture del centro sportivo cittadino. Raggiunta la rotonda la attraversiamo portandoci su via Lesina che corre nel mezzo tra la zona industriale ed un grande pratone raggiungendo poi un bivio. Giriamo a destra su via G. Marconi e ne percorriamo il lungo rettilineo raggiungendo il territorio comunale di Prezzate.
Alla rotonda giriamo a destra e andiamo a percorrere la stretta stradina che passa dietro a dei capannoni e raggiunta la strada asfaltata di via Don A. Carrara ne percorriamo il rettilineo ed in fondo, al bivio, ci teniamo a sinistra per procedere verso il centro cittadino e l'incrocio. Attraversata via A. De Gasperi proseguiamo su via Papa Giovanni XXIII e raggiunto il capannone arriviamo poi alla rotonda. Giriamo a destra e percorriamo solo un centinaio di metri sulla SP342 poi giriamo a sinistra per imboccare via Michelangelo Buonarroti che va a superare il passaggio a livello poco distante dalla stazione di Ambivere-Mapello. Siamo adesso nel comune di Ambivere e andiamo a seguire il rettilineo di via G. Marconi che raggiunge il centro del paese. Giriamo a destra su via A. De Gasperi ed al bivio giriamo a destra per seguire via J. F. Kennedy. All'altezza di alcuni capannoni, a destra, giriamo a sinistra sulla stradina che ha le indicazioni per il Santuario della Beata Vergine del Castello e iniziamo la salita che ci porta sulla sommità della collina dove raggiungiamo il bel piazzale e la Chiesa.
Visita all'interno e sguardo dall'altro del piazzale antistante che ci consegna agli occhi un bellissimo paesaggio. Riprendiamo la nostra escursione procedendo sul sentiero che parte davanti alla Chiesa e andiamo a superare i filari delle viti che in questo tratto ci accompagnano fino all'entrata del bosco. Lasciamo adesso il comodo sentiero e a tratti, con qualche portage, seguiamo il Sentiero n. 899 che risale verso il Roccolone e il Monte Canto arrivando, non senza fatica, al bivio della strada asfaltata. Ne usciamo davanti alla casa e dopo una breve fermata per deglutire un pò d'acqua fresca (si fa per dire) risaliamo in sella e procediamo solo per un centinaio di metri sulla stradina e la lasciamo per prendere, poco prima della curva, a destra, il Sentiero Radici che va nuovamente ad attraversare un bel tratto di bosco e sempre in salita raggiunge la parte più alta del nostro tracciato. Ci attende ora una parte in discesa, in alcuni tratti tecnica, che arriva nuovamente alla strada asfaltata nel piccolo borgo di Fontanella. Girando a destra ne seguiamo le curve e arriviamo a fianco dell'Abbazia Rettoria di Sant'Egidio (Sec. XV).
Giungendo in questo posto non è possibile non fermarsi a visitare questa bellissima Chiesa e il Chiostro che la affianca. Rimaniamo a bocca aperta quando entrati all'interno delle navate ritroviamo quella sensazione di "Silenzio" che i muri secolari sembrano emanare. Si riparte, anche se vorremmo rimanerci ancor di più per ammirare gli affreschi e le testimonianze che vi si trovano, ma si sa il tempo è tiranno. Uscendo sulla stradina asfaltata giriamo a sinistra ed iniziamo la discesa ed al bivio tenendoci a sinistra arriviamo al tornante che superiamo per iniziare la serie di curve che arrivano al bivio con via Case Nuove nelle piccola località Pratolongo. Girando a destra procediamo ancora in discesa ed al bivio successivo, davanti ad un vecchio fienile, giriamo ancora a destra. La stretta stradina all'inizio semi-pianeggiante inizia poco dopo a salire e l'asfalto lascia spazio poi ad un'altro sentiero che con un bello strappo (dove chi non ce la fa può anche, come me, fare un breve portage) rientrando nel bosco. Passiamo non distante da una casa e con alcuni tratti, abbastanza tosti, guadagniamo il bivio di Cannito e successivamente quello di Funtanì.
Ci portiamo adesso, a sinistra, sul Sentiero Sotto il Monte ed iniziamo la discesa che ci conduce alle prime case di Sotto il Monte paese che ha dato i natali a Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa. Passiamo accanto alla piccola Chiesetta di San Rocco e giriamo a destra su via Monasterolo da dove si vede l'imponente Campanile e la Chiesa del Santuario San Giovanni XXIII. Rimaniamo sempre sulla strada principale seguendo la stradina che arriva ad un bivio e lasciando il bar, sull'angolo, alla nostra destra giriamo a sinistra per procedere su via Z. Roncalli che con un lungo rettilineo arriva all'incrocio con la SP167 . Proseguendo diritto arriviamo davanti alla Casa Natale di Papa Giovanni XXIII, che sebbene sia un giorno infrasettimanale è abbastanza piena di Pellegrini. Non può mancare, anche qui, una breve visita all'interno e così scendiamo di sella ed entrati nel cortile il vecchio caseggiato è rimasto tale e quale com'era. Si riparte con attenzione spingendo a mano le nostre mtb fino a ritornare sulla provinciale dove giriamo a sinistra e ci dirigiamo in direzione di Carvico andando a superare due rotonde.
A fianco di Palazzo Medolago Albani, adesso sede comunale, prendiamo a destra la SP169 ed in leggera salita andiamo a superare l'Istituto Sacro Cuore, che troviamo alla nostra sinistra, e ci portiamo a ridosso della prima traversa, a sinistra, dove giriamo per iniziare uno strappetto che termina in prossimità del tratto asfaltato. Proseguendo diritto raggiungiamo in discesa l'incrocio con via Parscera e superiamo, sempre in sella, alcuni piccoli e bassi gradini per proseguire ancora diritto sul sentiero che poco più avanti entra all'interno del bosco. Con uno strappo, da non prendere con le molli, risaliamo la collinetta e ci impegniamo nel percorrere i bellissimi sentieri che lo attraversano vedendo, tra le foglie degli alberi alla nostra destra, il corso del fiume Adda che corre nel canyon che col tempo ha scavato. Arriviamo alla periferia di Calusco d'Adda e seguiamo le stradine che si intervallano con i sentieri raggiungendo la sbarra di via Marsala. Girando a sinistra la percorriamo tenendoci a destra al primo bivio e arrivati all'incrocio con la SP166 giriamo a destra.
Raggiunto il semaforo, attendiamo che sopraggiunga il verde, per procedere all'attraversamento del Ponte San Michele che attraversa su un'unica arcata il fiume ed unisce la sponda di Paderno d'Adda. Arrivati sulla sponda opposta giriamo a destra su via T. A. Edison ed andiamo a percorrere un bel tratto di SP54 . Ci portiamo all'altezza della rotonda e una volta superata con un breve rettilineo arriviamo all'incrocio. Superiamo il semaforo girando a sinistra percorrendo via E. Bonfanti e procedendo sempre diritto ci portiamo poi su via Carrobio. La stradina ci consente di lasciare le strade più trafficate e passando nel mezzo di una zona residenziale raggiungiamo, con una deviazione a destra, l'incrocio con la sterrata Strada Consortile delle Mezzane . Girando a destra ne percorriamo solamente un breve tratto poi portandoci sulla stradina di sinistra arriviamo alla rotonda su via Milano. Girando a sinistra ci portiamo a ridosso della traversa di via Novarino che va ad attraversare una piccola zona industriale prima di raggiungere un bivio. Girando a sinistra e subito a destra passiamo accanto a Cascina Novarino e con un tratto sterrato in rettilineo passiamo accanto al Canile Municipale che troviamo all'incrocio con la Strada di Robbiate .
Alla prima traversa giriamo a sinistra su un'altra stradina seguendo via Casa Rossa e superando l'isola ecologica ci portiamo all'incrocio. Attraversiamo via Bergamo e proseguendo sempre diritto su un rettilineo arriviamo ad incrociare via XXV Aprile alla periferia di Merate. Giriamo a sinistra e andiamo a percorrere la pista ciclo pedonale che ci conduce ad una rotonda. Giriamo a sinistra e procediamo su via Sandro Pertini e successivamente su via Cavalieri di Vittorio Veneto e arrivati all'altra rotonda, quella del centro commerciale, attraversiamo la SP342dir e seguendo via Resegone arriviamo a fianco del Camposanto di Cernusco Lombardone. Alla prima traversa giriamo a destra e andiamo a percorrere via Sant'Ambrogio che lasciamo per svoltare a sinistra su via C. Balbo. La percorriamo tutta e girano a destra su via Monza poco dopo superiamo la Chiesa di San Giovanni Battista. Proseguendo diritto ci portiamo su via Lecco e alla prima traversa a sinistra giriamo e andiamo a percorrere via Roma che in leggera discesa ci fa arrivare a fianco della stazione ferroviaria di Merate-Cernusco Lombardone.
Proseguendo sulla strada andiamo a percorrere il sottopasso ferroviario e arrivati alla rotonda giriamo a sinistra per portarci sulla leggera salita di via Stoppani. Al bivio procediamo ancora diritto e passiamo accanto alla bella Chiesa di San Dionigi, alla nostra sinistra, non distanti dal Castello di Cernusco Lombardone di cui vediamo la vecchia torre alla nostra destra. La stretta stradina risale leggermente ed arrivati al bivio di via G. Puecher ci teniamo a sinistra ed iniziamo a seguire questa stradina che poco più avanti arriva a fianco di Cascina Sant'Antonio. Giriamo a destra e seguiamo anche quest'altra stradina che passa per la località Moscoretto e devia poi a sinistra verso la località Fontanella. All'altezza del boschetto giriamo a destra e seguiamo il tratturo che passa accanto alle fronde degli alberi e poco più avanti si immette invece nel bosco. La bella serie di curve e la discesa, mai ripida, ci fa divertire e raggiunta la strada asfaltata di via per le Orane proseguiamo ancora in discesa. Ai bivii delle asfaltate ci teniamo sempre a sinistra e proseguiamo su via della Brughiera ed arriviamo alla rotonda dove alla nostra destra troviamo un famoso ristorante.
Proseguiamo diritto e arrivati alla traversa di via Leonardo da Vinci giriamo a destra ed arrivati al trivio prendiamo la stradina nel mezzo che risale, a destra, via Belvedere, e ci portiamo con uno strappo nel piccolo abitato della frazione Fornace di Lomagna. La stradina asfaltata, attraversa un tratto delle case e termina lasciando spazio ad un sentiero che in discesa ci conduce nuovamente su via Leonardo da Vinci. Giriamo a sinistra e all'imbocco del sentiero, a sinistra, svoltiamo per andare a percorrere questo bellissimo tratto nel mezzo della campagna che ci permette di passare tra le località di Rimoldo e Villaggio dei Pini rimanendo sempre in fuoristrada. Raggiunto l'incrocio con la SP235 la attraversiamo e ci riportiamo nuovamente sulla sterrata che adesso risale nel boschetto. Quando ne usciamo ci teniamo a sinistra e proseguiamo sempre su strada sterrata fino alla deviazione del sentiero a destra che su un tratturo risale la collina e ci conduce nel mezzo del boschetto.
Il tratto di discesa, successivo, su un fondo acciottolato ci conduce alla sbarra e una volta superatola ci ritroviamo sull'asfaltata via Mongorio.
Ci teniamo a destra e andiamo a percorrerne il rettilineo fino ad arrivare davanti a Cascina Melli, dove giriamo a sinistra sulla stradina asfaltata di via della Madonnina. Aggiriamo l'allevamento dei conigli e procediamo su un'altro tratturo, a sinistra, che arriva al bivio di un single track. Tenendoci a destra lo andiamo a seguire e sempre in leggerissima discesa ci portiamo a ridosso del bosco entrando in discesa sulla bella sterrata che prosegue all'interno. Anche questo tratto, divertentissimo, con continui cambi di direzione purtroppo termina e arrivati all'uscita sulla radura ci portiamo all'incrocio della SP177 . La attraversiamo e riportandoci ancora su fondo sterrato entriamo sul Sentiero Bernate-Camparada che con continui cambi di pendenza, nella prima parte, ed una bella discesa in quella successiva ci porta sulla sterrata che va, deviando a sinistra, al sottopasso ferroviario e raggiunge la frazione Bernate di Arcore. Passiamo nel mezzo del cortile di Corte Durini ed uscendo dal portone ci troviamo in piazza Durini dove alla nostra sinistra troviamo Palazzo Durini e più avanti la Chiesa di Santa Maria Nascente e San Giacomo.
Svolta a destra per percorrere il rettilineo di via Tiziano Vecellio e raggiunto il bivio di via Toscana giriamo a destra. Proseguiamo fino alla rotonda e la superiamo per girare poi a sinistra su viale Brianza (qui siamo in senso contrario di marcia, ma possiamo usufruire del tratto ciclo pedonale). Alla traversa di via Fornace giriamo a destra ed iniziamo un breve strappo che termina subito dopo la curva e ci portiamo sulla sterrata che passa accanto al Parco di Villa Borromeo d'Adda, ora sede del comune. Dopo la curva a sinistra ci teniamo ancora a sinistra e ci portiamo sulla stradina sassosa e a tratti sterrata che a fianco del bosco scende in direzione di alcune case e ci riporta sull'asfaltata via Maiella. La discesa arriva al bivio di via Gran Sasso e proseguendo diritto arriviamo, attraversando il prato, su via Monte Bianco all'immediata periferia di Peregallo. Girando a destra ci portiamo alla rotonda sulla SP7 e andiamo ad attraversarla al semaforo per procedere poi diritto su via XXV Aprile. Proseguiamo, dopo la curva a destra, sul rettifilo di via G. Mazzini e arriviamo fino al bivio di via Monte Cervino.
Giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere anche questo rettilineo e arrivati al termine del tratto alberato, davanti a Cascina Bianca, giriamo a destra per seguire la stradina che supera la piccola Chiesa di San Vincenzo nella piccola frazione Buttafava di Villasanta. Superiamo il passaggio a livello e con una leggera discesa affrontiamo anche la curva a sinistra e arrivati sul tratto sterrato della stradina di via E. Toti raggiungiamo il bivio con via F. Baracca. Svolta a destra e superata Cascina Casotto e il ponte su fiume Lambro ci portiamo all'interno delle case della frazione San Giorgio. La curva a destra ci conduce alla piccola rotonda e tenendoci a sinistra percorriamo via Regina Margherita su pavè superando la Chiesa di San Giorgio. Poco più avanti entriamo all'interno del Parco di Monza, superando Porta San Giorgio, e tenendoci a sinistra proseguiamo su viale Mulini di San Giorgio che, dopo la cascina, corre a fianco delle sponde del fiume Lambro ed arrivati al primo bivio proseguiamo sempre diritto. Al successivo giriamo a destra e andiamo a seguire viale Vedano che supera il famoso ristorante e con uno strappo ci porta su un'altro rettilineo che raggiunge l'entrata dell'Autodromo Nazionale di Monza davanti alla Porta di Vedano a Vedano al Lambro dove termina la nostra lunga 4a tappa.
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