1a notturna della Brianza 2014 in MTB
11/07/2014 - 1a notturna della Brianza 2014 in MTB
Album fotografico
Distance: 30 km - 273 m Ascent - 272 m Descent
Prima notturna dell'anno 2014 e un grande successo di partecipazione con 19 bikers presenti all'unico punto di ritrovo in Piazza Giovanni XXIII a Lissone. Nuovi amici che arrivano da Paullo e che per la prima volta si cimentano in una notturna...nel mezzo dei boschi.... Spettacolo. Ma ci sono anche tanti amici bikers che non hanno voluto mancare a questo primo appuntamento. Avremmo voluto organizzarne altre ma, il meteo inclemente, non ci ha mai dato la possibilità di poter metterle in calendario ma, ne abbiamo anche altre già pronte, e quindi preparatevi e se volete seguirci in sella alle vostre mountain bike sarete sempre i benvenuti in casa GMPbike. Un grazie a Egidio, Dino e il Gas che sono venuti a salutarci, prima della partenza, anche se non hanno potuto partecipare. Il tracciato ovviamente, lo potrete seguire, se volete vedere anche i bei paesaggi che offre, anche di giorno.
Partiamo con qualche minuto di ritardo, 21:05, perchè siamo affaccendati con le chiacchere. Il percorso di oggi dovrà essere solamente una passeggiata e quindi la nostra velocità è proprio al minimo perchè siamo in tanti e perdere qualcuno di sera o di notte in mezzo a qualche bosco non è certamente il massimo. Ci avviamo verso Bareggia per prendere i primi sterrati della serata e attraversiamo i boschetti che ci portano poi alla periferia di Sovico. Le sponde del fiume Lambro arrivano poco dopo ma ne percorriamo solo un piccolo tratto perchè, raggiunto il ponte di legno, pedonale, attraversiamo sulla sponda opposta e con la breve risalita andiamo nell'immediata periferia di Triuggio. Cascina Sant'Angelo la attraversiamo mentre il cielo è ancora abbastanza chiaro, ma quando ci immettiamo nel primo boschetto il buio è già quasi totale.
E' ora a questo punto di accendere le luci sulle nostre mountain bike e iniziamo la salita nel bel mezzo di questi bellissimi campi all'interno della Valle del Rio Cantalupo. Raggiunto con la, prima, breve salita il recito dei cavalli, siamo costretti a fermarci perchè il forcellino della mountain bike di Marco si è rotto a causa del fieno che è entrato non ruotina del cambio. Patrizio e Marco si dimostrano due bravissimi meccanici e il guasto è riparato in men che non si dica. Purtroppo però a causa di questo inconveniente Marco non potrà continuare nell'escursione e qualcuno dovrà accompagnarlo di nuovo indietro (noi non lasciamo mai soli i nostri amici bikers, non è scritto da nessuna parte, ma è una di quelle cose che vengono spontanee a chi fa parte del gruppo) . Non si fa in tempo a chiedere chi si vuole offrire, ed ecco Patrizio, che complice la luce della sua mountain bike che non riesce a rimanere accesa (è un'acquisto nuovo, ma forse la batteria non è stata caricata a sufficienza) decide di accompagnarlo (un grande Patrizio... come al solito molto altruista).
Li salutiamo e ricominciamo a pedalare seguendo il tratturo e raggiungiamo il bosco poco più avanti. Lo attraversiamo e all'uscita dagli alberi, subito dopo la piccola curva a sinistra, ecco un'altro problemino, la gomma posteriore della mia mountain bike è a terra, chissà che cosa avrò preso perchè prima di rimontare la camera d'aria, il controllo non trova, nessuna spina all'interno (mah.... misteri notturni). Anche in questo caso con l'aiuto di Nando e di Paolo facciamo la sostituzione della camera d'aria e ripartiamo. La salita prosegue in mezzo ai campi e la velocità non è sostenuta perchè il sentiero è molto bagnato e le gomme scivolano in continuazione, ma riusciamo a salire e raggiungere la periferia di Triuggio nei pressi di Cascina Maria. La sterrata a sinistra e la discesa successiva ci porta ad attraversare Via Diaz e proseguiamo sempre diritto sulla sterrata successiva. Con un leggero saliscendi passiamo a fianco della Cascina Siberia prima di prendere la sterrata a destra che risale per un attimo in direzione di Montemerlo.
Fondo non bellissimo, il primo tratto è pieno di sassi e si pedala male, ma fortunatamente riusciamo a vedere benissimo con le luci montate sopra il manubrio della nostra mountain bike e così in qualche caso, quelle abbastanza grosse, riusciamo a evitarle. Arriviamo al bivio sulla strada asfaltata e prendiamo a sinistra l'altra sterrata che passando nel mezzo del pratone sale in direzione di Cascina Pobiga. Essendo sera e non prestissimo l'ordine per tutti è quello di transitare senza parlare o urlare in modo da non disturbare le persone che li ci abitano. Usciamo davanti alla cascina e prendiamo la strada asfaltata in discesa che a tornanti scende e passa proprio sotto la struttura e al secondo tornante imbocchiamo a sinistra la stradina (come la chiama Fabrizio, la Discesa dei tombini , perchè nel mezzo di questa sterrata ce ne sono davvero tanti ed in alcuni punti sono anche molto sporgenti per cui il transito, di notte, deve essere preso con molta cautela). Arriviamo sulla stradina di via della Valle e giriamo a destra per andare in direzione del piccolo camposanto di Calò.
Lo oltrepassiamo e prendiamo la stradina in salita che con una bella pendenza arriva proprio in prossimità della Chiesa dei SS Vitale ed Agricola dove giriamo a destra e in discesa ci catapultiamo verso Cascina Fonigo. La superiamo, lasciandola sulla destra, e per non farci mancare niente ancora salita per percorrere i due tornanti che superando Cascina Riva ci portano nel mezzo dei grandi pratoni coltivati a granturco. La bella visione di una lunga fila indiana dove le luci posteriori, rosse, si allunga per forza di cose rendono uno strano colore al paesaggio circostante che è completamente buio. Proseguiamo poi sulla sterrata che adesso in discesa scende verso alcune case di Tregasio dove passiamo nel mezzo del cortile di Cascina Borgonovo senza quasi fiatare ed ad una velocità molto bassa per non far sentire, nemmeno, il rumore dei nostri copertoni sul fondo sterrato. Arriviamo così sulla strada asfaltata e giriamo a sinistra e poi ancora a sinistra per andare verso la Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso e quando ci siamo davanti giriamo a destra e ci immettiamo su via Don Davide Colli.
Prendiamo la discesa che a destra va in direzione di Canonica Lambro. Oltrepassiamo Villa Sacro Cuore e raggiungiamo le prime case della frazione arrivando sino all'incrocio con via Vittorio Emanuele dove come da copione si gira a destra e arriviamo presso il Bar dove ci fermiamo davvero tutti (siamo in 17) per gustarci un buon panino e una bella birra fresca. Ripartiamo qualche ora dopo e risaliamo verso la piccola stazione ferroviaria per poi proseguire in direzione di Biassono, in rigorosa fila indiana, dove passiamo per il centro e dove tutti quelli che ci vedono passare ci incitano come se stessimo facendo una gara. Proseguiamo di nuovo verso Lissone passando per la zona industriale ed arrivando al nostro punto di partenza verso le 0;30.Grazie a tutti amici, ci vediamo alla prossima con un'altro percorso e ci divertiremo ancora di più.
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