Carugo-Montorfano-Parco Spina Verde-Parco Brughiera Briantea in mtb


13/07/2014 - Carugo-Montorfano-Parco Spina Verde-Parco Brughiera Briantea in mtb
Album fotografico
Distance: 35 km - 653 m Ascent - 652 m Descent

Domenica mattina con orario di ritrovo alle 6:45, ma ci siamo. Al parcheggio di Via Cilea ecco arrivare Mimmo e Patrizio e poco dopo Mauro, in sella alla sua mountain bike, ed Emilio. Alle 7:05 si parte, in auto, per raggiungere Carugo. Al secondo punto di ritrovo, poco dopo, arriva anche Massimiliano seguito a ruota, di auto, da Claudio e da Elia. Siamo in 8 bikers che si preparano, dopo aver scaricato, le mountain bike, per questa avventura su un percorso nuovo che, comunque, in alcuni tratti abbiamo già percorso. Il meteo, anche se non piove non è dei migliori, ma ci accontentiamo, questo mese di Luglio è così e dobbiamo tenercelo. La prima discesa su sterrato diventa già tecnica, le piogge dei giorni precedenti e di tutto il periodo hanno modificato di molto la sterrata che adesso è piena di grossi sassi e di sabbia dove in certi punti, nonostante la discesa, bisogna pedalare.



Ore 8:02, quando si parte dal parcheggio del Camposanto di Carugo per imboccare, dopo la rotonda il brevissimo tratto di Via Grandi. Quando siamo a fianco dei paletti, che reggono la catena, giriamo a sinistra e con vari saltelli sui grossi sassi che oramai affiorano al di sopra, di quella che prima era una bella sterrata, ci dirigiamo in discesa verso l'incrocio. Girando a destra percorriamo la strada bianca e raggiungiamo l'ingresso della Riserva Naturale della Fontana del Guercio. Tratto pianeggiante nel mezzo del bosco che supera il fontanile Testa del Nan (I fontanili sono sorgenti d'acqua che sgorgano in continuazione ad una temperatura costante) quando percorriamo il sentiero che corre accanto alla Roggia Borromeo. Inoltrandoci nel bosco, seguendo il single track e le varie sterrate e sentieri raggiungiamo l'incrocio con l'asfaltata via Valsorda e attraversandola, con cautela perchè siamo in prossimità di una curva, ci riportiamo nuovamente sulla sterrata che aggira la zona industriale.


Ci manteniamo sempre sul sentiero principale e con uno strappo su alcuni tornanti, dove troviamo sassi molto smossi sempre per colpa delle piogge, raggiungiamo il ponte che attraversa la ferrovia Como-Lecco. Lo superiamo e proseguiamo in discesa passando a fianco della piccola Stazione di Brenna-Alzate. Poco dopo arriviamo all'incrocio con la  SP39  e attraversandola andiamo a seguire altri sentieri che ci riportano prima all'interno del bosco e successivamente ad attraversare dei grandi pratoni per passare, non distanti, dal Santuario della Madonna di Rogoredo nel comune di Alzate Brianza. Raggiunto l'asfalto di via per Cantù giriamo a sinistra e procediamo in salita fino all'incrocio con la  SP38  e praticamente la attraversiamo per immetterci in un'altro bosco dove dobbiamo fare fatica a ritrovare il sentiero che in questo punto è quasi scomparso. Con qualche piccolo portage e spingendo la nostra mtb siamo costretti a cambiare direzione per un paio di volte prima di ritrovare un simil-sentiero che ci fa ritornare in sella.

Raggiunto finalmente l'asfalto, su via Risorgimento, alle porte di Verzago, dopo un brevissimo tratto giriamo a sinistra e ci inoltriamo nuovamente nel bosco ed iniziamo a seguire i single track che lo attraversano e che ci permettono di aggirare il piccolo Aero-club intitolato a Giancarlo Maestri. Con qualche rumore di motore d'aereo che parte con al traino l'aliante ogni tanto guardiamo in alto per vedere se scorgiamo il suo passaggio ma di questa stagione i boschi sono fittissimi di foglie e l'ombra regna sovrana. Quanto ritroviamo le belle sterrate, tenendoci a destra raggiungiamo il bivio con la strada bianca che a sinistra ci porta in direzione di Cascina Cassinazza. Raggiunto l'edificio giriamo a destra e seguendo la  Strada delle Brughiere  andiamo ad attraversare il bosco e ci portiamo all'incrocio con via Molino. Giriamo a sinistra e poco dopo a destra per procedere con un breve strappo su via Europa Unita e scendere in direzione dell'incrocio con la  SP28 . Giriamo a destra e poi a sinistra per entrare nella parte sterrata della stradina che raggiunge il parcheggio e ci indirizziamo verso il Lido. Siamo a Montorfano. Non ci resta che scendere di sella e perchè no, andare a prenderci un buon caffè che ci gustiamo non distanti dalle sponde del lago. 

Si riparte in direzione del centro cittadino dove andiamo ad attraversare piazza Roma passando a fianco della Chiesa di San Giovanni Evangelista. Tenendoci a sinistra iniziamo la salita di via Lossetti-Mandelli e con alcune vedute spettacolari sul bacino del lago ci portiamo, non senza fatica, fino al culmine dell'impegnativo tratto. Ultimi metri su strada sterrata che prosegue ancora per qualche centinaio di metri anche in discesa e raggiunto il bivio giriamo a sinistra andando a percorrere via M. Montessori. Rimanendo sempre sulla strada principale seguiamo la grande curva, a sinistra, e raggiunto il bivio giriamo a destra per imboccare via Ca Franca. Una leggera salita su sterrato ci accompagna fino all'incrocio con la  SP28  dove giriamo a sinistra e poi subito a destra per portarci sul sentiero che va in direzione delle sponde del Lago di Montorfano. Superiamo Lido Santandrea e portandoci all'interno del bosco al primo bivio giriamo a destra ed iniziamo la salita su sentiero e single track che ci allontana dalle sponde e ci fa entrare nei boschi della Riserva Naturale del Lago di Montorfano.

La bella sterrata prosegue con una leggera discesa e ci consente di rimanere all'ombra delle piante aggirando la piccola frazione Cà Franca e di raggiungere la periferia di Lipomo. Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere il sentiero che ci conduce all'interno del Parco Regionale della Spina Verde ed andiamo a seguire le sterrate che entrano in Valbasca. Seguendo il corso della Roggia Segrada ci portiamo alla periferia di Albate e uscendo su una radura prendiamo a sinistra il single trail che arriva ad attraversarla su un piccolo ponticello. Girando a destra proseguiamo verso le prime case del paese e percorriamo il tratto di via A. Arcioni che arriva ad incrociare la  SP36 . Giriamo a sinistra e dopo un centinaio di metri ancora a sinistra per iniziare la salita sulla stradina di via Interna che, nonostante la fatica che facciamo a percorrerla, ci consente di lasciare il traffico. Andiamo a superare i paletti e la catena e ci riportiamo nuovamente sulla provinciale per tenerci a sinistra e superiamo la bella Chiesetta dei SS Pietro e Paolo di cui vediamo il bel campanile di origine romanica, alla nostra destra.  

Poco più avanti, al bivio, giriamo a sinistra e imboccando via Mirabello iniziamo la bella salita, su strada asfaltata. Primo tratto con una bella pendenza poi dopo la curva un poco spiana ma si rimane sempre in salita e superate le case, dopo un rettilineo, la lasciamo per entrare a sinistra sulla stradina che prosegue sempre in salita ed entra nel bosco. Risaliamo ancora e con qualche tratto di pendenza importante raggiungiamo un primo bivio dove ci teniamo a destra. Al successivo prendiamo a sinistra il single track che con un piccolo tornantino ci conduce fino all'incrocio con la sterrata dove, finalmente, la salita termina. Prendendo a destra la sterrata arriviamo in discesa all'incrocio con la  SP28  e ci teniamo a sinistra per iniziare un'altro strappetto che ci conduce tra le case di Intimiano. Rimaniamo sempre sulla provinciale ed alla rotonda giriamo a destra su via Serenza e alla traversa di via degli Alpini giriamo a destra. Raggiungiamo un bivio e girando a sinistra superiamo i paletti e la catena che ci portano su sterrato per passare a fianco del Campo Sportivo comunale. Lo superiamo e proseguendo su questa bella stradina raggiungiamo un'altro bivio dove tenendoci a sinistra andiamo a percorrere la sterrata che raggiunge il piazzale antistante la Chiesa di San Leonardo.

Poco dopo ritroviamo la provinciale e girando a sinistra ne percorriamo almeno 300 metri per lasciarla alla traversa, a destra, sterrata. Una brevissima salita e poi la discesa che va ad attraversare il pratone entrando nel bosco e poco dopo, tenendoci a sinistra, risaliamo leggermente per arrivare all'incrocio con via Cascina Pelada. Giriamo a destra e seguiamo la stretta stradina asfaltata che raggiunge le case del centro residenziale di Cascina Pelada e giriamo a destra sulla piccola stradina, ancora asfaltata, di via Chigollo. Leggera discesa su asfalto e poi seguiamo la sterrata del  Sentiero Cabiate-Montorfano  rientrando nel Parco della Brughiera. Attraversiamo il bellissimo bosco senza particolari problemi su sentieri che ci fanno cambiare spesso la direzione e ci fanno divertire. Quando usciamo dall'ombra delle piante ci troviamo davanti ad un vecchio cascinale e con la strada a fondo sassoso andiamo a percorrere il tratto in discesa che ci fa arrivare all'incrocio con la  SP38 . Giriamo a sinistra e ne percorriamo 200 m per girare a destra ed infilarci ancora nello stesso sentiero che adesso prosegue nel bosco e supera poco dopo Cascina Varenna.

Con il consueto divertimento che ci mettiamo seguendo i tratturi e i sentieri che attraversano in bosco raggiungiamo la bella Chiesetta di Sant'Adriano a Olgelasca. Breve tappa per un rapido rifornimento delle borracce d'acqua e un breve sguardo all'interno della piccola Chiesa (che contiene dei bellissimi affreschi) e si riparte. Procediamo sulla stradina che esce a destra, dal bosco, e raggiunto il semaforo giriamo a sinistra sulla  SP39  ed andiamo a percorrerne poco meno di 300 m e quando siamo all'altezza della trattoria la superiamo e giriamo a destra per prendere la il sentiero che entra nella Valletta di Brenna e ci conduce a fianco della roggia. Ne superiamo il guado, quasi asciutto, e deviamo a destra seguendone sempre il corso ci portiamo a ridosso della chiusa che delimita l'ingresso e l'uscita delle acque nel caso di piena. Risaliamo il sentiero, con qualche difficoltà, visto il fondo non proprio perfetto e raggiunta la sterrata giriamo a destra per proseguire nuovamente su tratto percorso all'inizio e guadagniamo l'uscita dai boschi e dai sentieri percorrendo l'ultima sterrata che risale verso la periferia di Carugo dove arriviamo al parcheggio del Camposanto.





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