Dal Lago di Garda alla Brianza - Tappa n. 3

 




31/07/2014 - Dal Lago di Garda alla Brianza - Tappa n. 3- Palazzolo sull'Oglio - Bergamo 
Album fotografico
Distance: 50 km - 929 m Ascent - 863 m Descent


Sono 11 bikers, quelli presenti, per questa seconda parte del percorso che stiamo tracciando. Itinerario molto bello, dove si evitano quasi tutte le strade statali e si pedala  su strade sterrate e stradine tra la Val Caleppio e la Val Cavallina in un susseguirsi di salite e discese tra ulivi e vigneti fattorie e paesini arroccati sulle prime colline delle Orobie. Non sono mancati gli inconvenienti, come in ogni escursione in mountain bike, come la gomma tagliata da un pezzo di vetro sulla mtb di Enrico e la foratura di Ambrogio, che hanno dilatato di molto i tempi di percorrenza, ma siamo comunque contenti perchè tra paesaggi bellissimi e una buona compagnia si passano anche tante ore in sella ma si è sempre, alla fine, soddisfatti. Grazie a Flavia, Rossana, Walter, Ambrogio, Mimmo, Enrico, Claudio De, Claudio, Elia e Nando.



Stradina di via G. Marconi, appena fuori dalla stazione, di Palazzolo sull'Oglio dove arriviamo in treno partendo prestissimo dalla Brianza. La nostra destinazione sarà Bergamo e per arrivarci, seguendo questa nuova traccia, di chilometri ne dovremo percorrere un pò. In leggera discesa lasciamo il piazzale della stazione ed arrivati all'incrocio con la provinciale  SP469  giriamo a destra e andiamo a superare il sottopasso ferroviario per girare subito a sinistra in vicolo delle Cave. La strada poco più avanti termina, davanti al canale, ma noi giriamo a destra superando le barriere per portarci sulla  Ciclovia dell'Oglio . Seguendo il corso della Roggia Fusia (in alcuni punti esposta) e dopo oltre 6 chilometri raggiungiamo la frazione Mussiga di Sopra e subito dopo quella di Porto. Ritrovata la strada asfaltata ci teniamo a sinistra e andiamo ad attraversare il ponte che divide le provincie di Brescia e Bergamo segnate dal confine naturale del fiume Oglio che scorre sotto le volte.

Subito dopo iniziamo la prima salita della giornata raggiungendo il bivio con la  SP83  dove girando a sinistra proseguiamo con una maggiore pendenza per un lungo tratto fino a raggiungere la rotonda di Tagliuno dove alla nostra destra troviamo la bella Chiesa di San Rocco (Sec. XVIII) dalla singolare forma circolare. Proseguiamo sempre diritto, su un tratto abbastanza trafficato, per arrivare in piazza Vittorio Veneto dove lasciamo la provinciale per girare a destra. Lasciamo il monumento ai Caduti, alla nostra sinistra, ed imbocchiamo via C. Battisti che percorriamo fino ad arrivare all'innesto di via Benefattori Asilo. La lasciamo per superare, a sinistra, le transenne della pista ciclo-pedonale che termina all'incrocio con via I. Marini. La stretta stradina ci porta la bivio con via Monte Grappa e girando a destra andiamo a percorrere quest'altra strada, anch'essa stretta, che passa nel mezzo di vecchie case nel comune di Castelli Caleppio

Raggiunto l'incrocio con via Pelabrocco la attraversiamo proseguendo diritto su via Madonna delle Vigne. Inizia un'altro bel tratto in salita con la strada a curve che ci porta su via Gazzo nel mezzo dei vigneti. Poco dopo l'asfalto termina e con un ultimo tratto fuoristrada andiamo a superare il ponte sul Torrente Gambone. Inizia a questo punto la discesa all'inizio sterrata e poi su asfalto che raggiunge un bivio dopo aver superato un capannone. Tenendoci a destra ci portiamo su via G. Miglio e al bivio con via L. Ariosto svoltiamo a destra per percorrerne, dopo la curva a sinistra, il rettilineo che ci conduce al bivio con la  SP91 . Girando a destra raggiungiamo una rotonda e tenendoci ancora a destra proseguiamo su via Morola e andiamo a percorrerne l'intero rettifilo fino al bivio. Girando a sinistra raggiungiamo un'altro bivio e tenendoci ancora a sinistra imbocchiamo via Fontanone. Stretta stradina asfaltata che a fianco dei vigneti ci porta alle poche case della frazione Boldesico.

Al bivio di via Signorelli, davanti al bar, troviamo la Chiesa della Beata Vergine del Boldesico di Grumello al Monte con la lunga scalinata che sale per raggiungere il piazzale antistante. Proseguendo diritto superiamo la strettoia, pavimentata, e imbocchiamo la stradina che passa nel mezzo di alcune case per terminare, poi, il tratto asfaltato davanti ad una bella cascina. Tenendoci a sinistra andiamo ad attraversarne il cortile e ci portiamo sul tratto sterrato che raggiunge il boschetto. Attraversiamo la roggia e uscendo dall'ombra delle piante arriviamo sull'asfaltata via Duroni. Accanto ad una grande vigna proseguiamo diritto, con la strada in leggera salita, per andare a superare la curva a sinistra e tenendoci sempre a sinistr imbocchiamo la stradina, segnalata con il cartello ciclabile, che in discesa va ad attraversare il grande vigneto arrivando, dopo la sbarra, al bivio con via 4 Martiri di Lovere. Svolta a destra e in leggero falsopiano arriviamo in località Cornaleto dove, davanti al cartello di indicazione, giriamo a destra.

Strada che parte subito in salita e che diventando poi sterrata ritorna nel mezzo delle vigne. Raggiunta l'asfaltata via Mainoni d'Intignano giriamo a destra e sempre in salita iniziamo il bel tratto, anche se faticoso, da dove godiamo di un bellissimo paesaggio sulla Valcalepio. Fortunatamente a tornanti, dove possiamo riprendere un pò di fiato, raggiungiamo le prime case della piccola frazione San Pantaleone e raggiunta la strettoia, tra le case, giriamo a sinistra quando troviamo la casa, con l'edicola della Madonna, all'interno del muro perimetrale. Ci portiamo, in discesa, all'interno del boschetto e dopo alcune curve con un tratto in rettilineo arriviamo al bivio della località Rovera dove girando a destra arriviamo a ridosso e superiamo la bella casa che troviamo alla nostra destra. Rimanendo sulla stradina asfaltata superiamo un primo bivio proseguendo sempre diritto e andiamo a superare un'altra casa isolata per prendere adesso la sterrata che prosegue diritto davanti a noi. 

Leggera salita fino a raggiungere la località Boga passando all'interno del bosco e ritornando su asfalto, in un contesto di paesaggi bellissimi, procediamo su un'altra stretta stradina, via Valle del Fico, tra vecchie fattorie e filari di vigneto passando accanto alla bellissima Chiesetta di San Carlo. Proseguiamo, rimanendo sempre sulla strada principale, superando alcuni nuovi caseggiati, pedalando nel mezzo di queste belle colline arriviamo al bivio davanti al Camposanto di Chiuduno. Proseguendo a destra andiamo a percorrere il lungo rettilineo di via delle Rimembranze, con la strada sempre in leggera saluta, raggiugiamo il bivio con via Trasio. Giriamo a destra ed iniziamo la più lunga salita della giornata, 1500 m con pendenze che vanno a superare, in alcuni punti, il 15%. In breve tempo si sale in quota, anche se siamo ad un'altitudine massima di 400 m, ma la fatica che stiamo facendo, percorrendo queste curve, viene ripagata dal bellissimo paesaggio sottostante sulla Valcalepio.

Con un ultimo strappo , raggiunto il bivio, con le frecce segnaletiche, ci teniamo a sinistra e seguiamo la direzione del Golf. La salita è quasi terminata e le pendenze adesso sono un poco più dolci tra le belle case e tanti cipressi. Dopo la curva a destra inizia finalmente la discesa che con qualche curva ci fa presto ritornare nella parte bassa della valle. Se riuscite a tirare il freno prendetevi qualche minuto per gustarvi il paesaggio che cambia radicalmente ad ogni curva. Seguendo via Montebello arriviamo fino al termine del tratto asfaltato immettendoci poi sulla bella sterrata che nel mezzo del bosco scende a tornanti vero la prima periferia di Carobbio degli Angeli. Ultimo tratto della stradina che passa nella parte storica del paese e passando sotto la volta di una casa ci portiamo su viale F.lli Kennedy. Giriamo a destra ed andiamo a percorrerne solamente poco più di 200 m poi tenendoci a destra, superando il cartello della località Cigola, passiamo nel mezzo delle case e alla prima traversa giriamo a destra imboccando via A. Manzoni.

La stretta stradina, a fondo asfaltato, ci conduce al bivio con via delle Fucine dove giriamo a sinistra. Una leggera discesa ci fa passare davanti ad un grande capannone industriale e seguendola lo aggiriamo arrivando ad un'altro bivio, davanti ad un parcheggio, dove giriamo a sinistra. Alla rotonda svoltiamo a destra e ci portiamo su via dei Caduti per proseguire poi a destra su via Don Benzoni ci avviciniamo alla collina dove vediamo l'imponente Chiesa di Santo Stefano che si innalza tra le case della frazione Santo Stefano degli Angeli. Iniziamo un'altro strappo che passa nel centro del paesino e con qualche curva ed il rettilineo, della stretta stradina, risaliamo la collina e raggiunta il piccolo abitato di Duria ci teniamo sempre sulla strada principale e arriviamo al bivio con via Gandosso. Inizia da qui la discesa che nel mezzo del bosco ci porta alla periferia di Gorlago nella frazione Crocefisso. Uscendo dal bosco troviamo la Casa degli Alpini ed andiamo, accanto alle sponde del fiume Cherio in direzione dell'asfaltata via Montecchi. Svoltiamo a destra e raggiunto l'incrocio giriamo a sinistra su via Postorre e lasciate le case ci infiliamo nuovamente nel bosco e seguendo la sterrata arriviamo a Zandobbio.

Al trivio giriamo a destra e ci portiamo su via Rivi e percorrendola tutta raggiungiamo l'incrocio con via Fornace dove giriamo a sinistra. 50 m dopo giriamo a sinistra sulla via dei Prati e seguendo la sterrata superiamo alcune serre ed attraversando i campi arriviamo a fianco di un piccolo capannone. Ritrovato l'asfalto su via G. Pascoli giriamo a destra e andiamo a percorrere la stretta stradina che arriva all'incrocio con la  SP89 . Attraversandola entriamo nel territorio comunale di Trescore Balneario in località Torre Ripa arrivando all'incrocio con via Roma. Girando a sinistra arriviamo all'ingresso, a destra, del parcheggio che ci conduce poi, più avanti, ad attraversare il Parco "Le Stanze" su dei bei vialetti. Superiamo il piccolo ponte sul torrente Tadone e seguiamo la sterrata via Casello che arriva all'incrocio con via Torre. La attraversiamo e ci portiamo su via Colombera che con un lungo rettilineo arriva alla rotonda. 

Tenendoci a destra arriviamo, poco dopo, ad un'altra rotonda e mettendoci, a sinistra, sul tratto ciclo-pedonale percorriamo via A. Volta. Siamo nella zona industriale in località Castelli e raggiunta un'altra rotonda giriamo a destra percorrendo il rettifilo di via Don Luigi Sturzo. Superiamo un'altra rotonda e ci portiamo su via C. Cattaneo per arrivare alla periferia di Cenate Sotto. Davanti al Camposanto giriamo a destra ed all'incrocio a sinistra per seguire via Don P. Brignoli. Alla prima traversa giriamo a destra e seguendo via G. Pascoli arriviamo all'incrocio con via Prada. La attraversiamo e proseguiamo sulle curve di via U. Foscolo fino all'incrocio con via Padre N. Barrè. Svoltiamo a sinistra e poi subito, alla prima traversa, a destra per seguire questa larga strada che dopo 250 m circa lasciamo per immetterci a sinistra in un sentiero/tratturo che va ad attraversare un grande pratone. Arrivati a ridosso della parte posteriore di un grande capannone ci teniamo a sinistra ed entrando nel boschetto andiamo a seguire la sterrata che raggiunge l'asfaltata via Mazzini.

Girando a destra raggiungiamo la piccola località Fornace e lasciamo la stradina per portarci sul single trail che corre accanto alle sponde del fiume Seniga. Uscendo dal bosco iniziamo la salita su, strada bianca, passando accanto ad una casa isolata e procediamo sempre diritto su un rettifilo che sembra non finire mai fino alla piccola frazione Cerbello dove andiamo ad attraversare il cortile di una vecchia Cascina prima di portarci all'incrocio con la  SP69 . Curva a sinistra e sempre in salita, ma adesso su asfalto, arriviamo al termine della nostra fatica quando troviamo il cartello che ci indica il nostro ingresso nel territorio comunale di Scanzorosciate. Al bivio di via Collina Alta prendiamo a destra la strada sterrata che in discesa per un tratto corre accanto all'asfaltata e nel mezzo di un vigneto arriviamo in prossimità di un'agriturismo. Lo superiamo e dopo un breve tratto cementato ci riportiamo su sterrato in un bellissimo contesto di colline e filari di viti. Un brevissimo strappo per arrivare ad uno slargo, nei pressi di un parcheggio, e tenendoci a sinistra seguiamo il tratto della stretta viuzza che ci riporta nuovamente all'attraversamento di un'altro grande vigneto.

Arriviamo al bivio con via Serradesca e con la strada che adesso ritorna asfaltata ce la prendiamo adesso comoda per gustarci la pace di questi luoghi dove il rumore dei motori delle auto è sempre lontano. Raggiunto il bivio con via Monte Negrone giriamo, con molta attenzione, a sinistra. Ne andiamo a percorrere poco più di 250 m e giriamo a sinistra alla traversa di via Brenta dove troviamo i cartelli direzionali di Torre de Roveri e Albano San Alessandro. Siamo nella frazione Negrone e con una leggera salita guadagniamo l'incrocio con la  SP70 . Percorrendone solo un brevissimo tratto giriamo a destra alla traversa di via Fugarolo. E' un senso vietato però il transito alle biciclette è consentito sulla parte ciclo-pedonale. La strada asfaltata poco più avanti termina e noi proseguiamo sul sentiero che entra nel PLIS del Monte Bastia e del Roccolo in località Uccellanda del Terzago. Le stradine strette si susseguono e al bivio di via Terzago giriamo a sinistra ed iniziamo una serie di cambi di direzione in stradine strette e sterrate.

L'ultima deviazione, a destra, ci fa arrivare alle spalle della zona industriale. Tantissime le aziende occupano i capannoni che vediamo su via C. A. dalla Chiesa e raggiunto il bivio giriamo a destra per proseguire per un tratto di via A. Moro. Quando alla nostra sinistra ritroviamo un capannone giriamo a sinistra imboccando la stretta stradina, sterrata, che gli passa a fianco e raggiunto il bivio di via A. Galimberti giriamo a sinistra. Alla traversa di via V. Veneto giriamo a destra e poco dopo ci fermiamo, all'interno del parchetto, per fare una piccola sosta e riempire le nostre borracce con acqua fresca. Ripartiti, poco dopo, ci riportiamo sul rettilineo che ci fa arrivare al bivio con via IV Novembre. Poco più avanti, alla nostra sinistra, c'è il bivio su via Piave. Lo raggiungiamo e giriamo a destra per procedere su questa larga strada che ci fa entrare nel territorio comunale di Pedrengo. Superiamo il Santuario della Madonna del Buon Consiglio (Sec. XVII, con le particolari pitture esterne di scheletri) e con il lungo rettilineo arriviamo al semaforo sull'incrocio con corso Europa.

Giriamo a sinistra e poco più avanti andiamo ad attraversare il ponte sul fiume Serio ed entriamo nell'abitato di Gorle. Tratto trafficatissimo, questo, che corre sulla provinciale  SP68  e raggiunta la rotonda su via Turati giriamo a destra e poi subito a sinistra per superare il Camposanto e seguire la  SP37  di cui utilizziamo il tratto ciclo-pedonale della Ciclabile della Roggia Guidana. Alla traversa di via A. Volta giriamo a destra e la percorriamo tutta fino alla curva dove giriamo a destra su via A. Meucci e raggiungiamo via San Martino Vecchio. Alla piccola rotonda giriamo a sinistra e sulla pista ciclo-pedonale andiamo al sottopasso della  SP35  e della ferrovia. Risaliti dalla parte opposta procediamo sul rettilineo di via T. Tasso nel comune di Torre Boldone. Raggiunta piazza G. Marconi, a fianco del Comune, imbocchiamo via IV Novembre e alla rotonda successiva giriamo a destra. Raggiunto il bivio di via G. Reich giriamo a sinistra proseguendo sul lungo rettilineo che ci farà entrare nella città di Bergamo. Riusciamo a portarci sul tratto ciclo-pedonale cambiando ogni tanto la direzione e imboccato l'altro rettifilo di via F. Corridoni arriviamo al sottopasso della  SS470  e proseguendo sempre diritto ci avviciniamo sempre più al centro cittadino e raggiungiamo la stazione ferroviaria dove termina questa nostra avventura.


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