7 laghi della Brianza in mtb


16/07/2014 - 7 laghi della Brianza in MTB
Album fotografico
Distance: 74 km - 1.128 m Ascent - 1.119 m Descent

Mission Completed. Un bel percorso, lungo, che abbiamo tracciato noi di GMPbike e che abbiamo denominato "7 laghi della Brianza in mountain bike". L'itinerario attraversa tutta l'alta Brianza e raggiunge le rive dei 7 laghi con una serie di pendenze, mai eccessive. Per percorrerlo interamente, come abbiamo fatto noi, in questa bellissima giornata, è doveroso essere abbastanza preparati perchè non sono tanto le salite ma sono i tempi in cui bisogna rimanere in sella che sono lunghi ma, nello stesso momento, avrete tutto il tempo di rifiatare e di godervi così lo spettacolo dei paesaggi che cambiano di continuo. Noi, il tempo, nelle nostre escursioni non lo contiamo mai, ci mettiamo sempre quello che ci vuole, senza mai forzare perchè ci piace gustarci il paesaggio e vedere anche quei particolari che se ci fosse la fretta magari ci scapperebbero. Siamo in 6, quest'oggi, nonostante l'orario di ritrovo è fissato allo 6:45. Che partono dalla stazione di Lissone siamo in 3 MassimilianoNando e PierAmbrogio lo troviamo alla stazione di Monza mentre Rossana e Walter a quella di Arcore. Il treno in perfetto orario ci lascia alla Stazione di Lecco Maggianico da dove inizierà questo lungo tour. Giornata favolosa come meteo, non caldissimo e c'è anche un leggero venticello che non guasta, ma è il cielo ad essere di un azzurro favoloso ed allora cosa vogliamo di più.



Ci è davvero voluto un pò di tempo, ma alla fine ci siamo davvero riusciti a percorrere in un giorno solo questo itinerario percorrendo un itinerario completo che tocca i sette laghi della BrianzaLa mattina si parte presto e si sa che poi nel pomeriggio un pò di caldo ci sarà per forza ma, quest'oggi, oltre ad un bel cielo azzurro c'è anche una leggera brezza che alla fine ci accompagnerà per tutta la giornata non facendoci sentire per niente l'afa in questo strano mese di Luglio. La partenza vera e propria è dalla Stazione ferroviaria di Lecco-Maggianico dove si arriva con i treni della linea Milano-Lecco-Sondrio. Il sottopasso di attraversamento binari esce direttamente sulla strada e quindi saliamo in sella e ci portiamo a sinistra su via al lago per imboccare poi via Overijse che in discesa ci porta alla rotonda su via Brodolini. Ci immettiamo subito sulla ciclabile, a sinistra della rotonda, che costeggia questo rettilineo pedalando proprio sulle sponde del primo lago della giornata, il Lago di Garlate (1). (formato dal fiume Adda che bagna le sponde dei comuni LeccoVercuragoPescate e Garlate) Poco più avanti, passato il centro sportivo, si oltrepassa, rimanendo sempre sulla ciclabile il ponte Alessandro Manzoni e si entra di fatto in Lecco per il rione Pescarenico ("È Pescarenico una terricciola, sulla riva sinistra dell'Adda, o vogliam dire del lago, poco discosto dal ponte: un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare. (Alessandro Manzoni, I promessi sposi, cap.4)".


La ciclabile prosegue seguendo le sponde del lago e passa tra piccole piazzette molto caratteristiche, siamo in uno dei siti degli Itinerari Manzoniani,  che si affacciano direttamente sul lago e quando si raggiunge, più avanti il molo, la strada piega a destra per via Corti e subito dopo con una curva a gomito, a sinistra, ci si immette in una stretta viuzza che termina dopo il sottopasso della linea ferroviaria. Proseguiamo, seguendo sempre la ciclabile, ed arriviamo a Lecco, lasciando alla nostra sinistra il Ponte Azzone Visconti, ci immettiamo nella piccola piazzetta e tenendo sempre la sinistra imbocchiamo via Aspromonte e la percorriamo tutta fino all'incrocio con viale Costituzione. La attraversiamo e raggiungiamo piazza G. Mazzini e tenendo la destra prendiamo via Carlo Cattaneo per poi girare a sinistra su via Roma che percorriamo fino ad arrivare a piazza XX Settembre. Arrivati, poi, su piazza Cermenati che si affaccia anch'essa sul Lago di Como (2) e dove si scorge l'alto campanile della Basilica di San Nicolò (Sec. XIII). Attraversiamo a sinistra il Lungo-Lario Isonzo e ci portiamo ancora sulla ciclabile e percorrendo un tratto di strada a ritroso arriviamo nei pressi del Monumento a Caduti e poco dopo siamo nuovamente su via Costituzione e prendiamo a destra per attraversare il fiume Adda sul Ponte J. F. Kennedy. La pista ciclabile sul ponte ci tiene lontani dalle auto e quando raggiungiamo la sponda opposta giriamo a destra, prima della rotonda, per imboccare la strada statale  SS583  ed andare in direzione di Malgrate

Anche in questo tratto di strada utilizziamo la pista ciclo-pedonale raggiungendo il piccolo molo, alla nostra destra, dove imbocchiamo a sinistra via Agudio una stradina in pavé dove inizia la prima delle leggere salite che sono sparse su tutto il tracciato. In prossimità di una piccola cappella teniamo la destra e prendiamo il tornante su via Scatti che risale ancora per qualche centinaio di metri per arrivare nel piazzale antistante il camposanto e alla Chiesa di San Leonardo (Sec. XVI). La stretta viuzza ci porta direttamente nel comune di Valmadrera quando imbocchiamo via San Dionigi. All'incrocio con via del Maglio giriamo a sinistra ed in discesa arriviamo fino all'altro incrocio con via Promessi Sposi dove giriamo di nuovo a sinistra. Leggera salita su questo lungo rettilineo e poi arrivati al semaforo giriamo a destra su via Roma che prosegue sempre in salita attraversando il centro del paese. Davanti a noi le propaggini a destra dei Corni di Canzo e del Monte Moregallo e appena spostato sulla sinistra quelli del Monte CornizzoloLasciamo Valmadrera e scendiamo verso lo svincolo che si immette sulla statale  SP51  sulla  SS36 , dove bisogna far attenzione perchè in questo punto il transito di auto è davvero notevole. Passato il punto critico la strada inizia a salire, subito dopo la rotonda. e andiamo adesso verso Sala al Barro. Solo nel primo tratto la pendenza è abbastanza alta (15%), ma sono solo poche centinaia di metri, poi si abbassa notevolmente e poco dopo si oltrepassa il centro sportivo.

Discesa adesso per attraversare il piccolo paese pedalando tra belle viuzze rimanendo sempre con la vista sul Lago di Annone (3) che è appena sotto di noi. Arriviamo in località Rossa, nel comune di Galbiate, e la strada in questo tratto è sempre asfaltata, ma sono quelle strade secondarie dove il movimento di auto è davvero minimo. Raggiungiamo la rotonda sulla  SP51  e giriamo a destra per girare poi, subito a sinistra, imboccando Via Dante Alighieri una bella stradina che costeggia il Lago di Annone (3). Passiamo un famoso ristorante e subito dopo un centro benessere e quando arriviamo al bivio con via Bagnolo la seguiamo e l'ultimo tratto in salita ci porta a oltrepassare una vecchia cappella (oramai in disuso). Arrivati in cima giriamo a destra in Via Roncaccio che in discesa passa accanto all'Antico lavatoio di Oggiono prima di terminare davanti alla sbarra che ci immette negli sterrati della ciclabile che ne percorre tutto il perimetro. Sono questi, 7 km che si percorrono tra i boschi e che rasentano in alcuni punti le acque del lago e raggiungono la Penisola di Isella. Ci portiamo così Civate e la strada inizia, quasi subito, a salire con pendenze che arrivano anche al 12% nel primo chilometro, poi un tornante per respirare. Raggiunto il termine della via Mazzucconi bisogna scendere di sella perchè dobbiamo spallare la nostra mountain bike sui gradini che ci porteranno, su, in via Cerscera e poi dopo una leggerissima discesa ancora salita fino a raggiungere la frazione Pozzo dove le pendenze superano invece il 13%. Terminata la salita un leggero pianoro, in cui riprendiamo un pò fiato, prima di iniziare la discesa su sterrato verso Suello


In questo tratto il panorama è notevole, a destra il Monte Cornizzolo a sinistra il Lago di Annone e la pianura. Scendiamo di quota e raggiungiamo il centro del paese passando su Via Stefanoni arrivando all'incrocio con via San Quirico. Giriamo a destra ed iniziamo nuovamente la salita per arrivare a Cesana Brianza. Passiamo accanto alla Chiesa di San Fermo e seguendo la via principale, Via Giovanni XXIII, Via Volta e poi Via dell'Alpetto andiamo a riprendere una nuova sterrata, in salita, che ci porta proprio a ridosso delle strutture che fanno parte della ex cava sul Monte Cornizzolo. Ci riportiamo su asfalto poco dopo su via Trento e con una breve discesa di 400 mt riprendiamo nuovamente un stradina acciottolata che sale con alcune Cappelle  verso il santuario della Madonna della Neve. Salita ripida, subito dopo la curva a sinistra ma è brevissima poi la pendenza si abbassa ed è quindi possibile ritornare in sella e proseguire sul bel single trail che risale ancora e dove le viste sono, anche qui davvero bellissime. Alla nostra sinistra adesso c'è il Lago di Pusiano (4) e alla nostra destra sempre un'altra parte del Monte Cornizzolo.
Arriviamo a Eupilio dove in discesa raggiungiamo le sponde del Lago del Segrino (5) e ne seguiamo la ciclabile che lo costeggia percorrendola per intero prima di lasciare le sponde di questo specchio d'acqua dal colore verde. Risaliamo la  SS42 , pedalando sulla ciclo-pedonale e, poi in prossimità della curva la attraversiamo per immetterci su via Paganini che in salita ci porta nella bellissima piazzetta dove troviamo la Chiesa di San Vincenzo. Discesa  passando per alcune vie del centro cittadino e ci riportiamo per un breve tratto sulla statale  ed arriviamo a Pusiano. La Lasciamo, prima della curva a destra, proseguendo diritto sulla stradina in salita dove lo strappo iniziale supera l'8% di pendenza e diventa, poi, più pedalabile una volta entrati nel boschetto sul bellissimo single trail. Discesa e attraversamento della Provinciale di cui percorriamo solamente 300 metri per girare poi a destra su via Parini e proseguire in direzione di Bosisio PariniDopo la zona industriale arriviamo alle prime case del paese e lasciamo un'altra volta l'asfalto per girare a destra, dopo via Calchirola, seguendo la stradina che scende in direzione della sponde del Lago

La stradina prima asfaltata diventa sterrata e poi entrando nel piccolo boschetto, in cui si intravede il lago, arriva nella parte vecchia della cittadina su via Prospagliaro dove le case, costruite tra stradine strette tutte acciottolate, danno ancora quel senso di antico. Sembra di essere da un'altra parte, chi se le ricorda queste stradine se non è mai passato da queste parti!. Beh noi quest'oggi lo abbiamo fatto e se anche non è la prima volta ci piacciano sempre e ci sembrano ancor più belle. Proseguiamo imboccando la strada a destra che riscende verso le sponde e dopo aver attraversato il Parco comunale prendiamo la pista ciclo-pedonale che sfiora a poca distanza le acque azzurre dello specchio d'acqua e che termina subito dopo un molo. La stradina asfaltata che prosegue a sinistra ci porta a Garbagnate Rota, una frazione di Bosisio Parini, dove anche qui troviamo viuzze strette e acciottolate, che ci portano a vedere angoli, bellissimi e sconosciuti della BrianzaLa bellissima Chiesa di San Giuseppe ci attende dopo la breve salita a cui segue la discesa in direzione della provinciale  SP47 . Raggiunta la frazione Casletto nel comune di Rogeno lasciamo la provinciale, alla rotonda, e teniamo la sinistra per andare nel centro cittadino seguendo via Piave e successivamente via Vittorio Emanuele per portarci in discesa, ancora, verso le sponde del lago che raggiungiamo utilizzando il sottopasso che attraversa la provinciale. Quando siamo nei pressi del Lago la strada diventa sterrata e si immette, anche qui nel bosco, e quando ne usciamo siamo sulla stradina che scende verso la piccola spiaggia in località Moiana che è una frazione del comune di Merone. Breve salita e oltrepassando il passaggio a livello, sulla linea ferroviaria Como-Lecco ci dirigiamo verso la frazione Maglio dove abbiamo, anche in questo punto, una bellissima visione del fiume Lambro che la attraversa con una piccola cascata, a filo, vecchie case. 

Risaliamo verso la periferia del comune di Merone e raggiungiamo il sottopasso sulla linea  Milano - Asso, in cui si può scendere e risalire, sempre in sella alla propria mountain bike. Ritorniamo per un breve tratto su asfalto e poi seguendo la stradina, diritto davanti a noi, arriviamo alla sbarra e qui giriamo a sinistra e imbocchiamo la sterrata,  Strada della Buerga  che passa non molto lontano dalle sponde del Lago di Alserio (6). Il tratto, abbastanza lungo, (4 km) arriva nei pressi del Camposanto poi la strada diventa nuovamente asfaltata e ci fa arrivare nel centro della cittadina di AlserioNon è possibile, una volta raggiunta la cittadina, non passare dal Lido, dove è possibile vedere l'intero specchio d'acqua e se fortunati come noi, oggi, le montagne circostanti che si specchiano al suo interno in uno scenario davvero bellissimo. Lasciate le sponde ci attende adesso una bella fase in salita, che però non sarà mai dura e che ci porta, su strada sterrata, prima verso la frazione Carcano Inferiore di Albavilla, poco distanti dalla bella Chiesa di San Dionigi. La strada prosegue ancora in salita verso l'abitato di Carcano dove lasciamo la strada asfaltata per immetterci in alcune sterrate che sempre in leggera salita ci fanno attraversare la piccola frazione Parzano proseguendo poi in discesa e tratti in falsopiano, sempre su strada sterrata, verso la  SS342 . Oltrepassiamo la rotonda e seguiamo la strada principale che in leggera salita va verso il centro cittadino di Montorfano, ma deviamo a sinistra. al semaforo, per imboccare via Molino e raggiungere il piazzale del Camposanto da dove, in discesa, raggiungiamo la Provinciale  SP28 , di cui percorriamo solo poche centinaia di metri per girare poi a destra e prendere la sterrata in direzione del Lido. Il piccolo Lago di Montorfano (7) è l'ultimo di quelli che ci siamo prefissati di raggiungere in questo nostro itinerario. 

Le colline che lo circondano riflettono i loro colori nelle acque azzurrine in uno scenario davvero incantevole, ma non è ancora finita perchè ci attendono ancora gli sterrati della Riserva Naturale del lago di Montorfano, quelli del Parco della Brughiera e quelli del Parco della Spina Verde dove ci divertiremo un sacco prima di arrivare a Como. In questo punto è indispensabile avere con se o un navigatore GPS oppure una cartina con la descrizione particolareggiata dei sentieri perchè è davvero proibitivo dare una seppur minima spiegazione di dove girare e quale sentiero imboccare. Rimaniamo all'interno dei boschi, che si susseguono, per circa 4,5 chilometri poi il rettilineo davanti al Camposanto ci indica che siamo arrivati a Lipomo. Breve salita, sul viale alberato, per raggiungere la rotonda su via Canzighina e via Grassi  dove prendiamo a sinistra la strada  che arriva poi all'incrocio con via Oltrecolle. Giriamo a destra e poche centinaia di metri dopo a sinistra e qui c'è l'ultimo strappo della giornata, 100 metri dove la pendenza è notevole ma si riesce a rimanere in sella pur facendo un pò di fatica. La discesa successiva è su ciclo/pedonale, poi imboccata nuovamente la strada, nei pressi di un'Oratorio ci fa arrivare al semaforo che incrocia la  SP38  (Camerlata) dove oltrepassiamo la Casa Santa Maria Della Provvidenza Opera Femminile Beato L. Guanella e con i due tornanti successivi ci abbassiamo di quota raggiungendo la parte periferica della città di Como prima di attraversare i binari della linea ferroviaria e portarci proprio alle spalle del Duomo e del Palazzo del Broletto in un bellissimo tratto tra le viuzze del centro cittadino dove si intravedono monumenti e palazzi che risalgono a qualche secolo fa. Non ci resta a questo punto che raggiungere il lungolago Mafalda di Savoia e il Tempio Voltiano che sono proprio a ridosso delle sponde del Lago di Como prima di lasciarle e raggiungere la stazione di Como San Giovanni dove termina il nostro lungo percorso.




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