Long Trail Brianza - 2020
Album fotografico
Distance: 59 km - 958 m Ascent - 969 m Descent
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.
Giriamo a destra e andiamo a percorrere i tornanti che in poco tempo ci
fanno arrivare a fianco delle sponde del fiume Lambro e ci portiamo
sul Sentiero
dei Castagni
che con un saliscendi continuo arriva a superare il vecchio ex
Mobilificio Bernini (oramai rudere di Archeologia Industriale). Arrivati alla stradina di via Fiume a fianco al ponte prendiamo a
sinistra la stradina che in salita e con qualche curva ci conduce alla
prima periferia di Carate Brianza.
Raggiunta la rotonda, sulla SP6 , la attraversiamo e 50 m dopo giriamo a destra su via Monte Grappa. Al
bivio di via Oberdan ci teniamo a sinistra e raggiunto quello successivo
svoltiamo a destra andando a percorrere via Piave. Raggiunto l'incrocio
con via A. Volta ci teniamo a destra e andiamo a superare il paletto, che
non consente l'accesso ai mezzi motorizzati, della stretta stradina di via
Pedone di Realdino e in discesa arriviamo su via A. Volta proprio a
ridosso, nuovamente, delle sponde del fiume.
Siamo arrivati alla frazione
Realdino e tenendoci a sinistra
superiamo il ponte attraversando le poche case che compongono il nucleo
abitativo. All'incrocio successivo giriamo a sinistra su via per Costa e
con uno strappetto raggiungiamo la sterrata che a destra entra nel bosco.
La stradina in falsopiano ci fa ritornare poi con una bella discesa vicino
al corso del Lambro che quest'oggi, dopo le copiose piogge di inizio
settimana, è alquanto carico d'acqua. Un breve rettilineo pianeggiante ed
arrivati alla frazione
Borgo San Dazio di
Agliate proseguendo diritto andiamo
ad attraversarne il centro storico per portarci, sotto la volta della
casa, all'incrocio con la
SP155
. Girando a destra ne percorriamo solamente 100 m e giriamo poi a
sinistra su viale delle rimembranze e superando il Camposanto prendiamo
poi via Monte Rosa e con il rettifilo arriviamo fino al termine della
strada per imboccare poi la stradina sterrata che aggira la casa
raggiungendo via Monte Baldo.
Percorrendola tutta arriviamo al bivio e ritrovata la provinciale ne
percorriamo un breve tratto in discesa per girare a sinistra, dopo aver
superato
Villa La Rovella
e il
Tempietto di San Giuseppe, alla nostra destra, su via Montello iniziando la salita verso
Costa Lambro. La salita termina nella
piccola piazzetta dove alla nostra sinistra troviamo la
Chiesa di San Martino
e il cancello d'entrata di
Villa Stanga Busca. Proseguendo sempre diritto arriviamo alla traversa di via Michelangelo
Buonarroti e svoltando a sinistra andiamo a percorrerla aggirando le case
e l'Oratorio. Arrivati all'incrocio giriamo a destra seguendo via Sabotino
e rimanendo sulla strada principale raggiungiamo il bivio di via Pedone
Costa dove giriamo a destra. La stretta stradina, asfaltata, lascia le
case della frazione e ci conduce verso la periferia di
Villa Raverio.
All'incrocio di via Rivabella, attraversandola, proseguiamo sulla
salitina di via G. Mazzini arrivando alla traversa di via Menzonigo dove
giriamo a sinistra. La stradina attraversa questo quartiere e ci conduce
all'incrocio dove girando a sinistra imbocchiamo via E. Dandolo. Al bivio
su via N. Bixio giriamo a sinistra e ci portiamo all'incrocio con
la
SP112
. Svolta a destra e si segue la provinciale fino alla grande rotonda dove
giriamo a sinistra per portarci su via IV Novembre. La lasciamo
quando a destra giriamo sulla stradina che in salita arriva ad un bivio
per tenerci a sinistra e seguire via A. Vivaldi. All'incrocio, con via L.
Perosi, giriamo a destra e poi subito a sinistra per superare i paletti
d'ingresso alla stradina sterrata che in discesa ci conduce a fianco di
Cascina Siserana e
all'incrocio con via Cremonina a
Zoccorino.
Curva a sinistra e percorriamo il breve rettilineo fino al bivio con via
C. Brioschi dove giriamo a destra e poi subito a destra per imboccare la
bella stradina, asfaltata, che andando ad attraversare i prati con conduce
a fianco di
Cascina Madonnina e
successivamente raggiunge il bivio di
Cascina Palazzina. Tenendoci a sinistra imbocchiamo il tratturo e con una leggera discesa
deviamo poi a sinistra, con un bellissimo contorno del paesaggio che
domina da qui tutta la campagna, fino a raggiungere
Cascina Verana. Ne aggiriamo il fabbricato e ci portiamo sulla strada bianca che con
una leggera salita arriva all'incrocio con via Meyer. Tenendoci a destra,
arrivati alla prima periferia di
Briosco, la andiamo a percorrere fino
alla rotonda poi girando a destra proseguiamo su via delle Azalee
raggiungendo il bivio con via Lombardi dove giriamo a destra. Discesa su
asfalto e sterrato per raggiungere il bivio con la
SP155
dove mantenendoci sulla stradina ciclo-pedonale superiamo
Cascina Gianfranco e
Cascina Fornace per proseguire ancora in leggera salita fino all'incrocio nei
pressi pressi di
Cascina Mornatella.
Prendiamo, a sinistra, la sterrata e proseguendo nel mezzo dei campi e
dei terrazzamenti andiamo ad immetterci nel boschetto sul single track che
lo attraversa. Breve discesa che ci conduce ad un piccolo guado e risalita
dalla parte opposta arrivando alla prima periferia di
Capriano dove su via delle Quercie
giriamo a sinistra e ci portiamo, poco più avanti, nuovamente sulla bella
sterrata che entra nel bosco. Leggera salita fino al bivio con un'altra
sterrata dove girando a destra ci portiamo sulla stradina di via
Selvabella. La salita, non impegnativa, termina al bivio con via Nobel che
seguiamo fino a superare
Cascina Mombello arrivando al
bivio. Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere la stradina che arriva al
successivo dove prendiamo a destra via Galileo Galilei e poi subito a
sinistra via A. Meucci.
Leggera salita fino all'incrocio con via U. Foscolo e poi svolta a
sinistra su un breve tratto di via G. Leopardi. La lasciamo quando a
destra, prima del capannone, troviamo la sterrata che su un fondo sassoso
arriva ad un bivio. Tenendoci a sinistra andiamo ad imboccare
il Sentiero
della Vecchia Ferrovia . Il single track entra nel bosco e ci conduce in discesa ad un bivio,
dove girando a destra andiamo a percorrere il rettifilo
dell'ex Ferrovia Renate-Romanò Fornaci
superando i sottovia e le Trincee per arrivare alla periferia di
Colzano. Con una deviazione, a destra,
risaliamo verso le prime case e con un tratto di sentiero ci portiamo sulla
stradina ciclo-pedonale. Girando a sinistra andiamo a percorrere il bel
ponte che attraversa viale della Repubblica e raggiungiamo via G. Matteotti.
Con un breve rettilineo, davanti a noi, arriviamo al bivio con via Libertà e
proseguendo a destra ci portiamo su via della Costituzione.
Al bivio con via Cavour giriamo a sinistra ed andiamo, poi, a percorrere
via Madonnina e successivamente a destra via Vittorio Veneto. Proseguendo ci
portiamo alla traversa, a sinistra, di via G. Segantini e in leggera salita
arriviamo davanti alla
Chiesa di San Martino Vescovo a Veduggio. Aggirandola, a
fianco della bella scalinata, proseguiamo sulla belle stradina che,
diventando poi sterrata, ci porta su via Sant'Antonio. La attraversiamo e
con un'altra stradina sterrata arriviamo nei pressi del Centro Sportivo
comunale. Svolta a destra su via dell'Atleta e poi giriamo a sinistra sul
tratto ciclo pedonale che corre a fianco della rete di recinzione del Campo
di Calcio e arrivati al bivio sterrato giriamo a destra. In discesa, su un
single track, andiamo a superare lo stretto ponticello che supera la Roggia
e risalendo dalla parte opposta entriamo nel territorio comunale di
Cassago Brianza.
Raggiunta Cascina Costa, su un breve tratto asfaltato, ci teniamo a sinistra e superato il
caseggiato giriamo a destra sulla stradina che corre accanto alla linea
ferroviaria. Entrando nel bosco, su un fondo misto sterrato/sassoso,
raggiunto un bivio giriamo a destra e rimanendo sempre all'ombra delle
piante proseguiamo su sterrato fino alla parte retrostante di alcuni
capannoni della zona industriale. Superato il piccolo ponticello, che
attraversa la Roggia Bevera, ritroviamo
l'asfalto di via S. Pertini e arrivati all'incrocio con la
SS342
giriamo a sinistra. Ne percorriamo poco più di 100 m e giriamo a destra con
una strada che in salita ed a curve ci conduce alla piccola
frazione Campolasco. Al bivio
giriamo a sinistra e poco più avanti iniziamo un'altra salita, questa volta
su sterrato, che raggiunge senza mai diventare impegnativa l'abitato della
frazione Mongodio.
Attraversato il centro del paesino ci portiamo sulla bella discesa
asfaltata che a curve arriva al bivio con via V. Veneto dove girando a
destra andiamo a superare il ponte che attraversa e supera la SS36 . Alla rotonda ci teniamo a destra e proseguiamo in salita sui tornanti che
raggiungono Tabiago, frazione di
Nibionno, seguendo sempre l'asfaltata
via V. Veneto. Andiamo ad attraversare il centro cittadino e proseguendo in
discesa su via Italia Libera ci portiamo alla frazione
Cibrone a fianco della
Chiesa di San Carlo Borromeo
dove deviamo a sinistra su via Dott. Carpani. Sempre in discesa ne
percorriamo il rettilineo e arrivati nei pressi del piazzale del Camposanto
ci teniamo a sinistra ed entriamo sulla sterrata che entra nel boschetto.
Rimaniamo sempre sulla sterrata principale e non deviamo mai fino al bivio
di Cascina Brascesco dove
girando a destra con uno strappetto ne raggiungiamo i ruderi.
Subito dopo giriamo a destra ed iniziamo la salita su strada cementata e
poi sterrata che risale con un'ampia curva a fianco di grandi staccionate.
Al primo bivio proseguiamo diritto ed al successivo, su tratturo, giriamo a
sinistra ed iniziamo un'altra leggera salita che ci conduce sotto
Cascina Sant'Enrico. Non la raggiungiamo ma prendiamo a destra il sentiero, oramai quasi
sparito, che arriva sulla sterrata che a destra va ad attraversare i campi
lambendo poi le case della piccola frazione
San Cristoforo. Al bivio giriamo a
destra e rimanendo sempre su strada sterrata raggiungiamo Cascina Volpera e
deviando a sinistra iniziamo la bella salita che ci conduce all'impegnativo
strappo di via G. Puccini nel centro cittadino di
Costa Masnaga. Con il senso unico
di via G. Marconi andiamo ad attraversare un tratto del paese ed al bivio
giriamo a sinistra su via C. Battisti.
La percorriamo fino alla rotonda dove proseguendo diritto arriviamo alla
rotonda successiva. Sempre in salita superiamo il capannone e al bivio
andiamo ancora diritto per proseguire sullo strappo che arriva al bivio con
via XXV Aprile nel centro storico della cittadina. Tenendoci sempre a destra
prendiamo il rettilineo di via G. Mazzini che arriva all'incrocio dove
girando a sinistra ci impegniamo nuovamente nella risalita dei tornanti che
ci conducono all'esterno del Camposanto. Percorriamo via Don C. Allievi e
poi a destra via A. Manzoni e raggiungiamo il bivio di
Cascina Suella. Svolta a sinistra e andiamo a superare l'ex entrata della Cascina, con le
statue di San Giuseppe e della
Madonna all'interno delle teche in
vetro, e oltrepassiamo la sbarra che ci immette sulla bella sterrata che in
discesa, anche con qualche curva, ci conduce al bivio.
Arrivati nella
Valle della Bevera giriamo a sinistra e
proseguiamo nel nostro fuori strada entrando nel bosco dove una leggera
salita ci fa arrivare al bivio della strada asfaltata. Girando a destra
iniziamo la discesa e superiamo il
Ponte della Crotta che supera il
Rio Bevera. Proseguendo diritto
imbocchiamo via E. Fermi e al bivio con via N. Sauro giriamo a destra. Il
rettilineo ci conduce ad un bivio e mantenendoci sempre sulla strada
principale arriviamo nel centro cittadino di
Rogeno. Alla traversa di via G. Gadda
giriamo e andiamo ad attraversare il centro storico uscendo su una piccola
piazzetta. Prendendo a destra la stradina di via Cavour arriviamo
all'incrocio proseguendo diritto su via Ratti a fianco della
Chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano ci portiamo verso l'esterno del paese e superiamo il Camposanto. Poco
più avanti troviamo un bivio e tenendoci a destra superiamo un gruppo di
case e arrivati a ridosso del grande capannone, alla nostra destra, giriamo
a sinistra per imboccare via Pascolo.
La stradina sterrata ci porta in discesa verso un bivio dove girando a
sinistra prendiamo il bivio con via Suella. Svoltiamo a sinistra e ci
dirigiamo nella zona industriale e vicino ad una delle uscite della
SS36
che superiamo al sottopasso per proseguire sulla SP49 . La seguiamo, in rettilineo, per circa 800 m lasciandola quando
raggiungiamo la rotonda. Portandoci, a destra, su via Gaesso, iniziamo una
leggera salita fino alla curva dove lasciamo la strada asfaltata e girando a
destra prendiamo la sterrata che risale nel mezzo dei prati e raggiungiamo
la
Chiesetta di San Martino. Tempo di una fermata per ammirare, dall'alto di questa collinetta, oltre
alla bella Chiesetta anche il panorama circostante sui monti, le Prealpi e
il massiccio del Resegone in fondo. Qualche fotografia per ricordo e poi si
ritorna in sella per iniziare la discesa, in alcuni tratti ripida, che ci
porta sull'asfaltata via Tregiorgio.
Tenendoci a sinistra la percorriamo e rientriamo su via Gaesso prima di
arrivare all'incrocio con via Molteno all'interno del centro storico di
Garbagnate Monastero. Lo superiamo
proseguendo su via G. Boselli Butti girando poi a destra alla traversa di
via G. Leopardi. Il rettilineo ci porta al bivio con via Provinciale e
tenendoci a sinistra andiamo a percorrerne un breve tratto. La lasciamo
quando alla nostra destra troviamo la sterrata e quindi i tratturo che va ad
attraversare il pratone rimanendo quasi a ridosso del boschetto. Poco dopo
deviamo a sinistra e proseguendo sempre sullo stesso tipo di terreno, reso
molle dalle piogge dei giorni precedenti arriviamo, comunque e con un pò di
fatica, alla periferia di Brongio.
Ritrovata la stradina asfaltata di via Busone giriamo a destra e arriviamo
al bivio con via Milano.
Svoltiamo a destra e andiamo a percorrere la leggera salita che si conclude
circa 800 m dopo quando siamo al bivio con via Como. Con attenzione
guadagniamo l'entrata del sentiero che parte a sinistra dell'Edicola della Madonnina
entrando di fatto all'interno dei primi sterrati del
Parco Agricolo della Valletta. Il bel tratto prima all'interno del bosco e che successivamente va ad
attraversare i grandi pratoni ci fa arrivare alla periferia di
Bulciago e raggiungiamo, con una
leggera discesa su sterrato, la strada asfaltata di via Papa Giovanni XXIII.
Proseguiamo diritto e arrivati alla rotonda attraversiamo via Don D. Canali
e ci portiamo sul rettilineo di via G. Parini entrando nel centro storico
cittadino. All'incrocio giriamo a destra imboccando via A. Volta che ci fa
superare la
Chiesa di San Giovanni Evangelista.
Subito dopo giriamo a sinistra su via D. Alighieri e proseguiamo in discesa
fino alla grande rotonda sulla SP342 . La attraversiamo e ci portiamo sulla
SP48
che in leggera salita ci conduce all'altra rotonda. Giriamo a sinistra ed in
discesa proseguiamo su via Sant'Agostino che lasciamo quando giriamo a
destra sulla stradina di via Santo Stefano. La stradina all'inizio in
leggera discesa man mano che si procede aumenta poi la pendenza e dopo un
lungo rettilineo termina lasciando spazio ad un sentiero che arriva a
ridosso del bosco. Giriamo a sinistra e seguendo il sentiero, con fondo
abbastanza appiccicaticcio del fango, ci portiamo sul single track che
arriva davanti al
Santuario della Madonna del Carmine. Breve sosta per qualche scatto fotografico e si riparte sul sentiero
davanti a noi che entra nel bosco e con un ampio giro raggiunge
Cascina Monte Gregorio.
Al primo bivio proseguiamo diritto, mentre al secondo ci teniamo a sinistra
ed andiamo a percorrere la sterrata e il single track che passano rasenti al
bosco. Raggiungiamo così un'altro bivio dove svoltiamo a sinistra e
rimanendo sempre sulla sterrata principale arriviamo al bivio
della Strada
della Cappelletta . Una curva a sinistra e poi una a destra ci fa proseguire su un'altro
sterrato che arriva a ridosso di alcuni capannoni prima di raggiungere
l'incrocio con la SP48 . La attraversiamo per entrare tra le viuzze di
Barzanò seguendo la stradina di via
della Madonnina. Leggera salita fino al bivio con via G. Garibaldi (dove giriamo a destra ma siamo in senso contrario di marcia per cui
bisogna prestare attenzione) per girare a destra e ancora a destra su via Castello che ci conduce, in
salita, verso la bellissima
Canonica di San Salvatore. Dopo una breve fermata per una foto si riparte in discesa fino al bivio
dove a destra proseguiamo su via Paladini.
Raggiungiamo la rotonda e ci teniamo a sinistra per imboccare via Oriano.
La stradina in discesa arriva ad un bivio e noi tenendoci a destra
proseguiamo all'interno della viuzza che va a superare tutte le case e ci
riporta all'interno del bosco. Girando a sinistra superiamo il ponticello e
andiamo a seguire il corso della Roggia su un sentiero in qualche tratto
reso tecnico dalle radici e dai sassi ed esposto sul ciglio del
fiumiciattolo in qualche punto. Uscendone seguiamo il single track per
rimane a ridosso delle piante e al bivio, dove troviamo il ponticello in
legno, giriamo a destra e ci portiamo sul tratturo che sempre in
leggerissima salita arriva a
Cascina Zizzanorre. Ritroviamo la strada asfaltata su via San Marco alla frazione
Oriano ed alla traversa di via
Alessandrini giriamo a sinistra.
Le stradine ci portano nel centro storico del paesino e attraversandolo
proseguiamo in discesa sulla stradina asfaltata e poi sterrata che a
sinistra scende nuovamente nel mezzo dei grandi pratoni. Rimaniamo sulla
sterrata principale fino al secondo bivio dove invece giriamo a destra
andando anche qui ad attraversare i campi e raggiunto un'altro bivio,
sterrato, ci teniamo a destra risalendo in direzione di
Cascina Bonacina. Attraversandone il cortile arriviamo al bivio e giriamo a sinistra su
un'altra sterrata che in discesa ci porta quasi alle porte di
Renate dove però al bivio giriamo a
sinistra e seguendo prima la sterrata e poi il tratturo che devia a sinistra
raggiungiamo la frazione Prebone.
Quando ritorniamo su asfalto, via L. Manara, giriamo a destra ed andiamo a
percorrere il lungo rettilineo che arriva alla piccola rotonda dove girando
a destra imbocchiamo via San Michele.
Alla traversa di via A. Negri, che passa dietro il
Santuario di San Michele di Cortenuova e seguendo la
stradina arriviamo nei pressi di alcuni capannoni ed all'incrocio con via
Italia Unita. La attraversiamo e ci portiamo sulla sterrata che va ad
attraversare i campi diventando poi un tratturo che raggiunge poi la sbarra.
Superandola, a sinistra, giriamo a sinistra e seguiamo adesso la sterrata
che raggiunge a destra la stradina di via Tagliamento alle porte di
Besana Brianza. Uscendo su via G.
Garibaldi iniziamo la salita che raggiunge il grande semaforo sulle statali.
Lo attraversiamo imboccando la
SP154
e iniziamo la discesa, sempre su asfalto, aggirando l'abitato di
Montesiro. All'incrocio, con il
semaforo, giriamo a sinistra e con una leggerissima risalita superiamo il
Camposanto per iniziare poi la discesa in direzione di
Tregasio. Alla rotonda proseguiamo
diritto e percorriamo la breve salita di via Sant'Ambrogio raggiungendo con
l'ultimo tratto, in discesa, il bivio.
Alla nostra sinistra lasciamo la
Chiesa della Rotonda
e la
Chiesa dei SS. Gervaso e Protaso
e ci immettiamo sul rettilineo davanti a noi per procedere, ancora in
discesa, sul lungo rettilineo di via Don D. Colli che ci porta all'esterno
del paese. Superiamo
Villa Jacini, alla nostra sinistra, e procediamo ancora in discesa verso il semaforo
che ci fa entrare nelle prime case di
Canonica Lambro in località
Zuccona. Procedendo su via Immacolata
iniziamo con le curve che sempre in discesa ci portano ad attraversare il
paese e arriviamo al bivio sulla SP135 . Ci teniamo a sinistra e superiamo la
Chiesa della Madonna della Neve e
Villa Taverna per raggiungere, sempre
in leggera discesa, il semaforo poco prima del ponte sul
fiume Lambro. Qui giriamo a destra e
riportatici su via Lambro raggiungiamo il nostro punto di partenza
iniziale.
Note Particolari: Per coloro che vogliono seguire questo itinerario in sella ad una
e-bike consigliamo di utilizzare solo la potenza del motore in modalità
Eco, in alternativa portatevi appresso il caricabatterie. (Io con una
batteria da 450 W siamo riusciti a ritornare a
Canonica Lambro con circa una tacca
di residuo di carica).
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