Brianza Hills

 


11/10/2020 - Brianza Hills
Album fotografico
Distance: 36 km - 513 m Ascent - 514 m Descent

Partenza da Albiate per questo itinerario sulle colline della Brianza. Percorso misto che utilizza in gran parte strade non molto battute dal traffico automobilistico. Il meteo clemente, dopo qualche ora d'acqua durante la notte, ci ha permesso di seguire il tracciato trovando i sentieri tutti percorribili anche se in alcuni punti alberi abbattuti dal vento ci hanno fatto scendere di sella. Buonissima, come sempre, la compagnia con tanti amici presenti al trasferimento da Lissone ed altri che invece hanno voluto raggiungere il luogo prefissato della partenza. Giornata fresca con continue schiarite tra i nuvoloni grigi che ci hanno accompagnato per tutta la mattina.


La partenza è fissata per le ore 8:30 davanti alla Chiesa di San Fermo ad Albiate che raggiungiamo già con un bel gruppetto di amici. Ad attenderci Luigi e Marco e dopo che dopo i saluti si aggregano e si parte. Lasciato il Santuario, alle nostre spalle, ci teniamo a sinistra e con il tratto ciclo-pedonale ci portiamo su via Trento e procediamo in direzione del semaforo. Superiamo l'incrocio e seguiamo il rettilineo fino all'incrocio successivo dove giriamo a sinistra su via G. Mazzini. La percorriamo tutta e raggiunto piazza della Conciliazione, con la Chiesa di San Giovanni Evangelista, giriamo a destra e seguendo la stradina superiamo Villa Airoldi-Caprotti (Sec. XVII) e il piccolo Oratorio di San Valerio (posto davanti all'entrata della villa).

Proseguiamo su via Resegone e dopo il tratto acciottolato, in discesa, ci portiamo sulla cementata stradina che dopo la curva a sinistra diventa sterrata e iniziamo a seguire una tratto della Ciclo-Pedonale Monza-Erba. Il lungo rettilineo ci conduce ad un bivio e girando a destra iniziamo la discesa a tornanti che ci porta a ridosso delle sponde del fiume Lambro. Seguiamo il  Sentiero dei Castagni  che con tratti in saliscendi ci conduce a fianco del rudere dell'Ex Mobilificio Bernini prima di arrivare nuovamente sull'asfaltata via Fiume. Raggiunto il ponte giriamo a destra e una volta attraversatolo ci portiamo sulla stradina di via Sette Gocce e al bivio giriamo a destra per iniziare la salita sul Muro dell'Orlanda. Con le pendenze che salgono subito con la doppia cifra superiamo il primo tornante e la curva successiva raggiungendo il passaggio a livello.

Lo attraversiamo e proseguiamo ancora in salita con la strada che, però, adesso spiana. Ancora qualche curva, della stradina che passa nel mezzo dei muri di recinzione delle grandi ville di Riverio Superiore e arriviamo al bivio di Riverio Inferiore. Giriamo a destra e con una leggera discesa arriviamo a fianco del ponte ferroviario. Proseguendo diritto ci portiamo su un'altro tratto sterrato che segue la  Strada dei Ronchi  ed al bivio giriamo a sinistra. Proseguiamo in leggera salita su un fondo un poco più sassoso. All'incrocio successivo seguiamo il rettilineo davanti a noi e sempre su strada sterrata affrontiamo la discesa su single track che ci porta ad un'altro bivio. Seguiamo la sterrata che parte davanti a noi e aggiriamo il capannone per arrivare sulla stradina asfaltata e ci portiamo al bivio di via Lovati. Girando a destra ne percorriamo poco meno di 100 m e tenendoci poi a sinistra imbocchiamo via L. Pessina alla prima periferia di Calò.

La percorriamo tutta e raggiunto il bivio con via P. Ferrerio giriamo a sinistra e raggiunto il bivio con via Santi Vitale e Agricola ci teniamo a sinistra procedendo sempre sulla strada principale fino alla traversa di via dei Tigli. Giriamo a destra e con una leggerissima salita guadagniamo la rotonda di via G. Leopardi dove giriamo a sinistra. Proseguiamo sempre sulla strada asfaltata e lasciate le ultime case del paese arriviamo in località Rosnigo. Poco prima del semaforo sulla  SP6  giriamo a destra e percorriamo la stradina inizialmente asfaltata e poi sterrata che passa accanto al muro della tenuta di Villa Luisa (Ora sede di una comunità per Disabili) ed in discesa su un sentiero ci portiamo all'interno del boschetto per raggiungere poi la valletta sottostante dove troviamo la sterrata, a sinistra, che ci consente di arrivare al bivio con via A. De Gasperi.

La attraversiamo e portandoci sulla stradina ciclo-pedonale iniziamo la salita verso Villa Raverio superando, la provinciale, con un sottopasso che arriva nella parte storica della cittadina. Ritrovata la strada asfaltata siamo su via dei Fabbri e alla prima traversa giriamo a destra per seguire la stretta stradina che arriva sul piccolo piazzale dove troviamo la Chiesa di S. Eusebio e dei SS. Maccabei. (Sec. XIV). Proseguiamo diritto ed arrivati al bivio su via T. Vecellio giriamo a sinistra ed arrivati a quello successivo ancora a sinistra per procedere su via G. Matteotti. Il rettilineo lo lasciamo alla traversa, a destra, di via Sirtori e superato il passaggio a livello ci portiamo su via G. Mazzini. Ne percorriamo poco meno di 100 m e giriamo a destra sul tratto ciclo-pedonale che raggiunge il bivio. Giriamo a sinistra e in salita arriviamo al bivio con via L. Manara dove giriamo a destra. Raggiunto l'incrocio giriamo a sinistra e andiamo a percorrere la sterrata via Menzonigo che ci fa arrivare nuovamente al bivio con via G. Mazzini.

Tenendoci a destra la percorriamo tutta e arriviamo all'incrocio con la provinciale  SP112  che attraversiamo per imboccare via Costa. La stradina asfaltata, in leggera discesa ci conduce alle prime case di Costa Lambro quando arriviamo al bivio con via Sabotino. Giriamo a sinistra e raggiungiamo la traversa, a destra, di via L. Cadorna dove giriamo. Strada leggermente in salita che arriva al bivio con via Ravizzola. Giriamo a destra e proseguiamo sulla stradina portandoci sul single track che affianca le piante e ci conduce sulla stradina sterrata che arriva al bivio con via Sabotino. Girando a sinistra superiamo il piazzale davanti all'ex Chiesa di Santa Caterina e procediamo poi sul rettilineo di via Sant'Ambrogio entrando alla periferia di Vergo. Raggiunta la traversa di via P, Mascagni giriamo a sinistra ed in discesa arriviamo all'incrocio. 

Attraversiamo via Isonzo e ci portiamo sulla stradina di via Don F. Baj per arrivare davanti alle colonnine, che delimitano il passaggio dei mezzi a motore, per immetterci sul sentiero che entrando nel bosco risale a fianco del grande parco di Villa Beldosso. Qualche tratto leggermente tecnico per superare alcuni gradini che le radici hanno formato e al bivio successivo prendiamo l'altro sentiero che sempre in leggera salita affianca il bellissimo giardino della Fondazione Rossini ed arriva al piccolo agglomerato di case di Simonte. La discesa successiva su via Col del Frejus ci conduce al bivio con via Meyer dove girando a sinistra raggiungiamo la sterrata che a destra ci porta in direzione di Cascina Verana alla periferia di Briosco. Aggirandola, seguendo il tratturo, andiamo ad attraversare i grandi pratoni e con una deviazione a destra ci portiamo in direzione di Cascina Palazzina. La teniamo alla nostra destra e proseguiamo sulla sterrata a sinistra che prosegue poi seguendo il tratturo a sinistra.

Raggiunto il bivio, con la sterrata, giriamo a sinistra e superiamo il rudere di Cascina Casanesca per procedere su tratturo e poi su single track che va ad attraversare altri prati prima di raggiungere il bivio dei sentieri. Giriamo a sinistra ed entriamo all'interno del boschetto seguendo il sentiero e la sterrata che in discesa arriva sul ponte che attraversa il Rio Bevera. Lo attraversiamo e tenendoci a sinistra, per forza, iniziamo la risalita su un tratto non semplicissimo, visto il fondo molto sconnesso del terreno, verso Cascina Mornatella. Ultimo tratto su sterrata che arriva al bivio della stradina asfaltata dove giriamo a sinistra e raggiungendo l'incrocio con la  SP155 . Attraversandola procediamo ancora su sterrato e sentiero, in un angolo di Brianza che nulla ha da invidiare ad altri siti più pubblicizzati, per proseguire sempre in leggera salita fino ad un bivio. Girando a destra le pendenze aumentano ma sono comunque sempre pedalabili fino all'arrivo della periferia di Capriano. Arrivati a fianco del piccolo capannone di deposito dei mezzi agricoli proseguiamo diritto e arrivati al bivio con via Costone giriamo a destra.

Proseguiamo sempre diritto su via Galvani ed iniziamo un'altro tratto in salita che arriva fino all'incrocio. Giriamo a destra su via A. Volta ed in leggera discesa arriviamo al bivio dove prendiamo a sinistra via E. Fermi che ci conduce in discesa ad incrociare, nuovamente, la  SP155 . Giriamo a sinistra ed arrivati a fianco della Chiesa di Santo Stefano (Sec. XIII) giriamo a destra e percorriamo la discesa di via U. Foscolo fino alla curva. La lasciamo per portarci, a sinistra, sulla sterrata stradina che in discesa va ad immetterci nei sentieri dei Cariggi all'interno del Parco Agricolo della Valletta. Proseguendo sempre diritto andiamo ad attraversare i pratoni e superiamo il piccolo ponticello in legno, a destra tra le piante, che ci consente di evitare il guado. Tenendoci a sinistra seguiamo adesso un'altro sentiero che passa accanto al bellissimo Cascinotto che oramai inglobato dalla pianta rende in questa parte del parco qualcosa davvero unico da vedere. 

Poco più aventi giriamo a sinistra e procediamo sul single track che attraversa i campi per andare ad attraversare il boschetto e il piccolo ponticello, anche questo in legno, che supera il Rio Bevera. Il sentiero che prosegue ci porta sulla sterrata  Strada dei Sassi  e passando poi a fianco di un capannone arriviamo sull'asfaltata via Sirtori. Breve salita per procedere in direzione della prima periferia di Renate ed arrivati alla traversa di via C. Battisti giriamo a destra percorrendone il rettilineo. La leggera discesa ci conduce davanti al ponte in legno che attraversa il corso del torrentello e una volta superato andiamo a seguire questo bellissimo tratto sterrato che gliene corre accanto e arriviamo all'incrocio delle sterrate. Giriamo a destra e procediamo ancora su sentiero e sterrato sempre in leggerissima salita per arrivare all'incrocio con via Visconta. Girando a sinistra raggiungiamo, poco dopo, Naresso andando ad attraversarne le poche case. Rimaniamo sempre sulla stradina asfaltata e con qualche curva arriviamo a ridosso del ponticello.

Giriamo a sinistra, subito dopo, per iniziare un'altro tratto sterrato che prosegue in falsopiano a fianco del muro di cinta di un allevamento. Al primo bivio proseguiamo diritto ed arrivati al successivo giriamo a sinistra per seguire un'altro sentiero che in leggera salita raggiunge le case della picca frazione Chiesuola. Raggiungiamo l'asfaltata via A. Gramsci e tenendoci a destra arriviamo all'incrocio. Proseguendo sempre diritto iniziamo la risalita, su sentiero, fino ad arrivare all'interno del cortile di Cascina Casaretto. La stradina asfaltata ci porta all'incrocio con la  SP112  dove giriamo a destra. Il lungo rettilineo in discesa arriva al semaforo della frazione Visconta dove all'incrocio giriamo a destra. Seguiamo la stradina e poco prima della curva ci teniamo a sinistra e ci portiamo sulla stradina che in discesa lascia le case e i capannoni per portarsi in leggera discesa ad attraversare campi e orti recintati. Arrivati al bivio giriamo a sinistra ed ancora su sentiero e poi su sterrato arriviamo alla periferia di Zoccorino passando davanti a Cascina Cremonina.

Seguiamo la strada asfaltata e raggiunta la traversa di via F. Cavalli giriamo a sinistra. La leggera salita ci consente di scollinare dalla parte opposta seguendo via G. Frescobaldi che arriva al bivio con via IV Novembre. Tenendoci a sinistra raggiungiamo la rotonda e attraversandola andiamo ad imboccare via Guidino. Leggera salita fino ad attraversare il passaggio a livello e poi inizia un tratto in falsopiano che dopo il bivio inizia invece a scendere verso il Camposanto e le prime case di Valle Guidino. Procediamo poi su via G. Carducci e dopo piazza San Francesco raggiungiamo il bivio di via Santo Spirito. Accanto alla Chiesa di Santa Maria Assunta giriamo a destra e superiamo la rotonda sulla  SP6  per seguire la stradina di via G. Verga. Passiamo accanto ad alcuni capannoni e prima che la strada termini imbocchiamo a destra il sentiero che si divide. Noi ci teniamo a sinistra e attraversando i pratoni superiamo il piccolo ponte sulla roggia per poi risalire leggermente fino ad imboccare la sterrata che ci consente di arrivare all'incrocio con via A. De Gasperi aggirando completamente l'abitato di Montesiro.

Giriamo a destra ed in discesa arriviamo alla traversa di via Don G. B. Viganò nel piccolo abitato di Casaglia e con una leggerissima salita guadagniamo a sinistra l'ingresso della sterrata che ci porta nella Valle del Brusignone. Ci inoltriamo nel boschetto e uscendone seguiamo il single track che va ad attraversare un parto prima di rientrare sul sentiero che rientra nel bosco. Il bellissimo tratto, pedalabile anche con una bella e potente gamba, arriva con un leggerissimo e corto strappetto all'incrocio con la stradina asfaltata. Giriamo a sinistra e davanti a Cascina Fonigo giriamo a sinistra per seguire via Cardinal F. Borromeo che dopo una breve discesa ci fa arrivare a ridosso dei tornanti che risalgono la collinetta e raggiungono Cascina RivaLa superiamo e imboccata la stradina asfaltata di via Cassinetta procediamo ancora in leggera salita fin dopo le curve. Prendiamo a questo punto la sterrata che in discesa, su un rettilineo, ci porta verso Cascina Borgonovo alla prima periferia di Tregasio.

Uscendo dal cortile proseguiamo diritto seguendo la stradina ciclo-pedonale che va ad aggirare un gruppo di case ed arrivati alla rotonda ci teniamo a destra per portarci su via Cagnola. Imbocchiamo il rettilineo ed in discesa ci portiamo all'altezza del semaforo e all'incrocio giriamo a sinistra sulla stradina asfaltata che attraversa il fabbricato di Cascina Quattro Vie. Una breve salita su via Q. Sella e dopo un breve rettilineo ci portiamo davanti al sentiero d'ingresso del Bosco di Chignolo. Poco dopo una doppia serie di alberi caduti ci fa scendere di sella ma fortunatamente non troviamo altri intoppi nel nostro procedere all'interno di questo bellissimo bosco. Iniziamo poi la discesa, un poco più tecnica, che ci conduce nella Valle del Rio Cantalupo e con una curva a gomito, dove un leggero strato di fango copre perennemente il sentiero, superiamo la strettoia e ci portiamo all'incrocio delle sterrate. Prendiamo quella a destra, che sale leggermente e dopo la curva la strada si impenna e dobbiamo dare tutta la forza sui pedali per riuscire nella risalita verso l'uscita dal bosco. Al bivio giriamo a destra e proseguiamo sul  Sentiero Solaris  che poco più avanti raggiunge le prime case in località Montemerlo. All'imbocco di via P. Micca giriamo a sinistra e in discesa, su fondo cementato, arriviamo all'incrocio con via A. Diaz. 

La attraversiamo e portandoci sulla stradina sterrata proseguiamo con un brevissimo tratto in salita per poi iniziare la discesina verso il bivio di via San Giuseppe. Giriamo a sinistra e sempre in discesa arriviamo all'imbocco del sentiero che, a destra, si immette nel boschetto e raggiunge la stradina di via A. Gramsci. Siamo alla prima periferia di Triuggio e proseguendo sul rettilineo raggiungiamo il ponte, ciclo-pedonale, che supera la linea ferroviaria per poi scendere con un paio di curve verso il parcheggio del Camposanto.  Ne usciamo per arrivare all'incrocio con la  SP135  dove giriamo a destra ed iniziamo un'altra discesa che ci conduce ai tornanti verso la frazione Ponte. Attraversiamo il ponte sul fiume Lambro e dalla parte opposta risaliamo il tratto pedonale che ci porta all'imbocco della bella ed impegnativa salita del Vicolo Costa Corta. Anche mettendo il piede a terra, qualche volta, riusciamo a raggiungere i gradini che delimitano la fine della rampa. Siamo quasi al termine della nostra avventura odierna e girando a sinistra sulla stradina di via Roma andiamo nuovamente ad incrociare la provinciale. La leggera salita, con tornante, ci conduce nuovamente ad Albiate e seguendo il rettilineo di via G. Viganò ritorniamo alla rotonda e quindi a fianco del Santuario di San Fermo da dove siamo partiti questa mattina.

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