Colline-Stradine-Sentieri

 


18/10/2020 - Colline-Stradine-Sentieri
Album fotografico
Distance: 34 km - 531 m Ascent - 531 m Descent

Escursione tranquilla dove, comunque, un minimo di dislivello lo troviamo nei km che abbiamo percorso questa mattina. Gran bel gruppo di partecipanti che toccano il numero di 30 biker in una domenica mattina all'insegna delle basse temperature che registriamo alla partenza. L'itinerario, che si snoda sulle stradine e i sentieri che fanno parte del territorio della Brianza, ha dalla sua un continuo saliscendi dove stradine e sentieri ci permettono di rimanere lontano dal traffico.



Si parte dal piazzale del centro sportivo di Briosco per tenere la destra ed iniziare subito con l'entrata sui primi sterrati della giornata che superano Cascina Foppa e Cascina Biula prima di entrare all'interno dei bellissimi passaggi su sentiero del Bosco della Gagiada. Il disegno delle belle curve e dei tratti che in alcuni casi ci portano a passaggi leggermente tecnici ci fanno entrare subito in clima escursione ed iniziamo già a prendere le misure della nostra forma fisica nel riuscire ad evitarli senza mettere il piede a terra. Il gruppo si allunga sempre più all'interno del bosco e la bella discesa che ci porta al ponte sul Rio Bevera è perfetta come fondo. Superiamo il ponticello ed usciti nel mezzo dei prati prendiamo a destra la bella ed impegnativa salita, sterrata, che ci conduce a fianco di Cascina Molera e con questo strappo abbiamo scaldato già per bene i nostri muscoli. Proseguendo a sinistra sulla sterrata giriamo a destra al primo bivio ed sempre sul sentiero che entra nel bosco in discesa arriviamo sulla stradina asfaltata di via dei Tigli.

Abbiamo raggiunto la prima periferia di Capriano e giriamo alla traversa, a sinistra, di via delle Betulle ed iniziamo un'altra salita che prosegue anche dopo la curva a destra su via Nobel. Superata Cascina Mombello giriamo a destra e imbocchiamo in discesa via delle Querce che in discesa dopo una curva ci fa arrivare al termine delle case dove giriamo a sinistra sulla sterrata che prosegue in direzione del boschetto. Vi entriamo e superiamo il piccolo guado proseguendo sulla sterrata che va ad attraversarlo. Quando ne usciamo ci portiamo sul single track che costeggia un recinto e deviamo sul pratone a destra nel punto dove una grossa pianta caduta ne preclude il passaggio. Lo riprendiamo poco più avanti e arrivati al bivio con il sentiero prendiamo a sinistra ed iniziamo un'altra bella salita, non impegnativa, che ci fa risalire la collina e raggiungiamo il bivio della sterrata. Tenendoci a destra superiamo l'edificio del ricovero delle macchine agricole e ci portiamo ancora a destra sull'altra sterrata che arriva al bivio. Proseguendo diritto ci portiamo sulla stradina di via L. Galvani e seguendone le curve raggiungiamo l'incrocio con via A. Volta.

Giriamo a destra e all'incrocio successivo a sinistra per percorrere via E. Fermi che in discesa e dopo una curva arriva all'incrocio con la  SP155 . Giriamo a destra ed iniziamo il tratto in discesa che ci conduce a fianco del Camposanto dove proseguiamo ancora diritto per girare alla prima traversa a sinistra ed imboccare la stradina che in leggera discesa supera Cascina Ceregallo ed arriva all'incrocio con via Visconta. Giriamo a sinistra e proseguiamo sull'asfaltata che in salita ci riporta verso il paese e con un bellissimo scorcio della collina che degrada con le case sui grandi pratoni sottostanti raggiungiamo la stradina, a destra, che in discesa ci porta all'interno del Parco Agricolo della Valletta nella zona dei Cariggi. Percorriamo il single track, all'interno di questa zona umida, dove il ristagno dell'acqua si sente sotto le gomme dei nostri mezzi, ma viaggiamo comunque benissimo e senza nessuna difficoltà arriviamo ad attraversare il piccolo ponticello, a destra del guado, che ci permette di portarci sulla sterrata che supera il bellissimo cascinotto inglobato oramai nelle ramificazioni della pianta che ne ha preso possesso.

Poco più avanti giriamo a sinistra e sempre su single track andiamo ad attraversare i grandi pratoni raggiungendo il boschetto dove su un'altro piccolo ponticello andiamo ad attraversare la piccola roggia, che sfocia più avanti nel Rio Bevera, e usciti dalla parte opposta entriamo nel territorio comunale di Renate. Il rettilineo, all'inizio su sentiero, raggiunge poi la sterrata che ci conduce a fianco dei capannoni della zona industriale e poco più avanti lasciamo il brecciolino per ritornare su asfalto e seguire via Sirtori. Leggera salita fino al bivio e la curva a sinistra ci immette su via G. Matteotti. La percorriamo tutta ed alla rotonda giriamo a destra per proseguire in leggero falsopiano fino alla traversa di via E. Einaudi dove giriamo a destra. Stradina che attraversa una zona residenziale ed arriva, dopo aver superato le transenne, in tratto ciclo-pedonale, all'incrocio con via Sirtori. La attraversiamo e davanti a noi imbocchiamo la stradina, di via VIII Marzo, che con una rampa ed una curva ci portano all'interno delle viuzze del centro storico della cittadina.

Raggiungiamo il bivio con via F. Pirovano e girando a sinistra in discesa arriviamo al bivio con via Umberto I. Giriamo a destra e raggiunto l'altro bivio, con la  SP112  ci teniamo a destra e proseguiamo sulla provinciale per lasciare le case e portarci tra i capannoni. All'altezza di un famoso ristorante della zona, che troviamo alla nostra sinistra, giriamo a destra ed andiamo a procedere sulla stradina di via San Mauro passando a fianco della località Chiesuola. Al bivio ci teniamo a destra cosi come al successivo dove passando a fianco di un parcheggio andiamo ad imboccare la sterrata che raggiunge le sponde del Rio Bevera. Quando ci troviamo il ponte, alla nostra destra, ci teniamo a sinistra e proseguiamo su questa pista fuoristrada che segue il corso del fiumiciattolo arrivando ad un'incrocio di strade sterrate. Giriamo a sinistra ed iniziamo una leggera salita che arriva al bivio. Tenendoci a destra percorriamo ancora questo tratto sterrato e ci portiamo sul sentiero che corre a fianco della recinzione di una ex fattoria, tutt'ora in sistemazione.

Sentiero sempre in leggera discesa che ritrova, poi, la sterrata che arriva al bivio con via Visconta. Con accortezza giriamo a sinistra e procediamo in leggera salita fino alla traversa, a fianco della vecchia cascina, e con un leggero strappetto ci infiliamo nel bellissimo single track. Con qualche passaggio tecnico, per via dei sassi e delle radici, in discesa, usciamo dal bosco e superata la radura al bivio giriamo a sinistra ed iniziamo una breve salita che ci conduce a fianco di alcuni capannoni e poco più avanti arriviamo tra le case della località Visconta.  Arrivati al bivio ci teniamo a destra e andiamo a superare l'incrocio sulla  SP112  imboccando la strada, in salita, di via San Camillo. Arriviamo così alla rotonda dove girando a destra proseguiamo ancora in salita su via San Clemente per portarci tra le case della piccola frazione Cazzano.  Dopo la curva la bella Chiesa di San Clemente la troviamo davanti a noi e proseguendo sempre diritto andiamo ad immetterci sulla stradina pedonale che divide la parrocchiale dall'Oratorio.

Siamo costretti a scendere di sella per superare le strette transenne che impediscono il passaggio dei mezzi e arrivati su via Negrinelli giriamo a destra e poi a sinistra per seguire via Madonnina. Poco più avanti troviamo il bivio con via A. Fogazzaro e girando a destra andiamo a percorrere il rettilineo che ci porta lontano dalle case per arrivare in corrispondenza del ponte ferroviario in località Valle Guidino. Poco prima giriamo a destra e ritorniamo su sterrato che prosegue nel mezzo dei campi per procedere in discesa con qualche bella curva fino ad arrivare al bivio sulla  SP112  dove giriamo a sinistra. Ne andiamo a percorrere poco meno di 200 m poi girando a sinistra imbocchiamo il sentiero che va ad attraversare i campi, passa a fianco di un piccolo laghetto, raggiunge dopo una curva Cascina Lanzano e termina sulla stradina asfaltata che arriva a fianco del passaggio a livello. Giriamo a sinistra e superiamo la linea ferroviaria per proseguire in leggerissima salita fino al muro di contenimento del parco del Monumento Regionale del Sasso del Guidino. Girando a destra andiamo, adesso, a seguire il sentiero che ne corre a fianco per arrivare, dopo una deviazione a destra, alla periferia di Villa Raverio.

Ritrovato l'asfalto proseguiamo diritto, davanti a noi, su via A. Moro e raggiungiamo il bivio con via G. Matteotti. Con prudenza giriamo a sinistra e andiamo a seguire il rettilineo che ci porta davanti ad un parchetto dove giriamo a sinistra alla traversa di via G. Pascoli. Siamo nel centro storico della cittadina e proseguiamo a destra sulla stradina di via dei Fabbri che ci porta, in un tratto cemento/sterrato al sottopasso della  SP6  che superiamo per arrivare, dopo una deviazione a destra, all'incrocio con via A. De Gasperi in località Mighinzano. Attraversandola ci portiamo sulla sterrata e con un rettilineo che raggiunge il bivio giriamo a destra sul single track ed iniziamo lo strappo che ci porta a fianco del muro del Parco di Villa Luisa a Rosnigo. Arriviamo al bivio e giriamo a sinistra sull'asfaltata via G. Leopardi e percorrendone un lungo tratto ci portiamo in direzione della rotonda. Giriamo a destra e imbocchiamo via dei Tigli che in leggera discesa arriva al successivo dove girando a sinistra ci portiamo via SS Vitale ed Agricola nella frazione di Calò. Arrivati al bivio con via P. Ferrerio giriamo a destra e poi subito a sinistra sul corto rettilineo di via L. Pessina.

Al bivio con via Lovati giriamo a sinistra e poi alla prima traversa a destra su via P. Pozzi per girare ancora a destra sulla stradina di via E. Mattei. Stradina che passando a fianco delle strutture dell'Oratorio cittadino ci fa arrivare al bivio dove giriamo a destra e seguendo la stradina cementata ci portiamo poi sul single track che va ad attraversare il pratone prima di arrivare a ridosso di alcuni capannoni. Tenendoci a destra ci portiamo su via dei Ronchi e girando a sinistra andiamo poi a seguire la sterrata. Dopo la curva a destra percorriamo un breve rettilineo e giriamo a sinistra al bivio per seguire il sentiero a fondo sassoso che in discesa arriva ad un trivio. Ci teniamo a sinistra e con un brevissimo strappo imbocchiamo il sentiero che passa a fianco di una rete di recinzione entrando poi nel boschetto. Quando arriviamo al bivio sterrato procediamo ancora diritto ed iniziamo la discesa verso la Valle della Brovada. Belle curve e poca pendenza ci fanno divertire anche se siamo sempre attenti a dove mettere le gomme delle nostre bike per via del terreno leggermente fangoso.

Raggiunta la parte bassa della valletta ci teniamo a destra e proseguiamo sulla bella sterrata che corre accanto al torrente Brovada e rimaniamo sempre sul sentiero principale per raggiungere in leggera salita l'alta volta del sottopasso ferroviario. Superandola seguiamo la sterrata che arriva alla prima periferia di Rancate e a fianco della prima casa giriamo a destra per iniziare lo strappo che ci porta fino a superare il ponte della ferrovia. Girando a destra seguiamo, adesso, il bellissimo sentiero che attraversa la pineta e raggiunta la radura giriamo a sinistra sulla stradina piastrellata che arriva alla sterrata che passa tra i parchi recintati delle ville padronali. Al bivio ci portiamo a destra ed al successivo a sinistra per girare poi a sinistra sulla sterrata che ci conduce ad attraversare un'altro piccolo ponte sulla ferrovia. Proseguiamo ancora su sterrato per arrivare a fianco di Cascina Boffalora e aggirandola ci riportiamo su asfalto per seguire a sinistra una traversa che ci conduce al bivio con viale Susani. Girando a sinistra ci portiamo sul lungo rettilineo e in discesa superiamo il Santuario di Santa Maria Assunta e proseguiamo su via Dottor S. Biffi e con le belle curve fino alla frazione Ponte di Triuggio.   
   
All'incrocio con la  SP135  giriamo a destra e ne percorriamo solamente i metri che servono per attraversare il ponte sul fiume Lambro poi, tenendoci a destra, iniziamo la salita sulla bella e dura rampa di Vicolo Costa Corta. Lo strappo termina davanti ai gradini che ci immettono su via Roma dove proseguiamo diritti per raggiungere il bivio con via San Valerio. Giriamo a destra e in discesa ci portiamo sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba lasciando le case di Albiate per imboccare poi la sterrata che entra nella Valle del Lambro. Il lungo rettilineo sterrato ci conduce, appena fuori dal boschetto, al bivio dove giriamo a destra e seguendo le curve e i tornanti della  Salita dei Cavalli  (ma noi la percorriamo in discesa) ci portiamo a ridosso delle sponde del fiume e poco più avanti ci immettiamo sul  Sentiero dei Castagni . Un leggero saliscendi ci porta a fianco dell'ex Mobilificio Bernini (oramai ridotto a rudere di archeologia industriale) e poco dopo il canyon ritroviamo l'asfalto su via Fiume. Giriamo a sinistra superando il ponte e iniziamo lo strappo sulla stradina asfaltata che a curve ci conduce alla periferia di Carate Brianza. Poco prima di arrivare al bivio con la provinciale  SP6  giriamo a destra e imbocchiamo la stradina di via Ortigara che con un tratto cementato in discesa ci conduce sull'asfaltata via Isonzo.

Giriamo per forza a sinistra ed arrivati all'altezza del ponte giriamo a destra ed attraversato nuovamente il fiume Lambro entriamo tra le case della frazione Realdino. Raggiunta la stretta stradina, ed il bivio, ci teniamo a sinistra percorrendo lo strappo di via Costa e ritornati sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba imbocchiamo a destra la sterrata che entra nel bosco. Seguendola iniziamo poi la discesa verso le sponde del fiume ed arriviamo in località Borgo San Dazio. Superati i campi da calcio e ritrovato l'asfalto giriamo a destra e percorriamo via G. Pascoli che dopo la curva ci porta nella parte retrostante della Basilica dei SS Pietro e Paolo ad Agliate. Al bivio con la  SP155  giriamo a destra e con uno strappetto arriviamo al primo bivio che superiamo per arrivare al successivo e girando a destra seguiamo le indicazioni per Zoccorino e sempre in leggera salita percorriamo via Pasubio. Raggiunto l'incrocio giriamo a sinistra e seguendo la stradina di via Don F. Baj ci portiamo davanti alle colonnine che delimitano l'accesso al sentiero. Girando a destra iniziamo la salita nel mezzo del bosco e raggiungiamo un bivio. Accanto al Parco della Fondazione Rossini giriamo a destra e proseguiamo sempre su sterrato per arrivare in località Simonte.

Superiamo le poche case del piccolo nucleo abitativo e in discesa su via Fréjus arriviamo al bivio con via Mayer. Girando a sinistra ne andiamo a percorrere poco meno di 200 m per girare poi a destra sulla sterrata che va ad aggirare Cascina Verana e portatici sul tratturo nel mezzo di un bellissimo paesaggio tra campi e colline e con lo sfondo delle Prealpi arriviamo dopo una deviazione a destra sulla leggera salita che ci conduce a fianco di Cascina Palazzina. Al bivio giriamo a sinistra e seguendo sempre un'altro tratturo arriviamo all'incrocio con la sterrata. Girando a sinistra superiamo il rudere di Cascina Casanesca e ci portiamo sul tratturo che va ad attraversare i pratoni e non senza difficoltà, per evitare le grosse buche e qualche ristagno d'acqua, arriviamo al bivio del sentiero. Girando a sinistra ci immettiamo nel bosco ed in discesa raggiungiamo il piccolo ponticello che attraversa il Rio Bevera e tenendoci per forza a sinistra iniziamo la risalita, non certo agevole, fino alla stradina sterrata che arriva a fianco di Cascina Mornatella. Prendendo a sinistra la stradina raggiungiamo il bivio e ci portiamo a sinistra sulla  SP155  che in discesa ci riporta nuovamente alla traversa di via Magellano ed al parcheggio del Centro Sportivo a Briosco

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