Laghi della Brianza in MTB
05/02/2020 - Laghi della Brianza in MTB
Album fotografico
Distance: 49 km - 620 m Ascent - 710 m Descent
Lasciamo il piazzale della stazione di
Oggiono e tenendoci a sinistra, su
viale Vittoria, ci portiamo in direzione dell'incrocio sulla SP49
e proseguendo sempre diritto arriviamo alla solita sosta presso il
Time Cafè dove siamo sempre accolti con cortesia, per una buona
colazione, che ci sta tutta prima di iniziare la avventura. Partiamo.
La traccia gps che dobbiamo seguire ci porta nel centro cittadino e arrivati
all'altezza di piazza Manzoni giriamo a sinistra e attraversandola ci
immettiamo nel vicolo Mercato e uscendo dalla parte opposta incrociamo via
I° Maggio. Giriamo a sinistra ed andiamo a percorrerne il rettilineo che
passa a fianco alla
Chiesa di Sant'Eufemia (Si può ipotizzare che la dedicazione a Sant'Eufemia sia subentrata
ad un edificio sacro preesistente. Alcuni indizi fanno risalire la
datazione dell'origine della prima chiesa all'alto medioevo, con la Pieve
di Oggiono, con molta probabilità risalente all'Epoca Longobarda (584-774
d.C.). Fra questi, il particolare impulso dato in epoca longobarda alla
diffusione del culto della Santa, e i ritrovamenti archeologici nella
chiesa stessa e nel battistero) ed al
Battistero di San Giovanni Battista. (L’edificio attuale, ottagonale all’esterno e circolare all’interno, si
presenta come uno dei monumenti più rappresentativi dello stile romanico
nel nostro territorio. Risale probabilmente al secolo XI quando, si
ipotizza a causa di un crollo o di altri gravi dissesti, fu resa
necessaria la ricostruzione del battistero precedente (VIII-IX sec.
circa).
Proseguendo sempre diritto arriviamo ad incrociare nuovamente la SP49
e tenendoci a destra, sul tratto ciclo pedonale, ci portiamo a ridosso del
bivio dove giriamo a destra ed imbocchiamo la piccola salita di via
Roncaccio che termina subito dopo la curva ed iniziamo la discesa verso le
sponde del
Lago di Annone
utilizzando la bella pista ciclo pedonale che attraverso il bosco con
qualche bella curva ci conduce a livello del lago. Il vento forte non ci
consente di proseguire velocemente perchè le folate improvvise ci fanno
sbandare ed in alcuni casi ci spostano di quel tanto che basta per premere
sul freno per non finire nel prato. Sensazioni che non ci ricordiamo di aver
passato in precedenza ma che ci fanno avere, nel nostro bagaglio di
conoscenze, anche questo tipo di situazione in cui bisogna solamente non
staccare mai le mani dal manubrio per non finire a terra.
Aggiriamo l'abitato di
Annone Brianza e ci portiamo in
salita, seguendo un tratto sterrato e successivamente asfaltato, la stradina
che arriva ad incrociare la SP49
ed in questo punto la attraversiamo per imboccare via della Poncia. Dopo
poche centinaia di metri, però, la lasciamo e procediamo a sinistra per la
sterrata che entra nel mezzo dei campi e ci riporta prima in direzione della
zona artigianale tra Annone ed Oggiono e successivamente deviamo a destra,
dopo aver superato gli impianti sportivi dell'Istituto Bachelet e con un
rettilineo che va ad attraversare un'altro bel pratone arriviamo al
Poggio Stolegarda nelle
vicinanze di
Cascina Pozzolo. Andiamo ad immetterci sulla Strada Consortile del Pozzolo e
passando accanto alla zona umida del
Fosso del Pascolo arriviamo
all'incrocio con via dell'Industria.
Girando a destra andiamo a percorrere il rettilineo e raggiunta la rotonda
giriamo a sinistra su via A. Moro e seguendo, anche qui il rettilineo,
arriviamo al Camposanto di Molteno. Dopo la curva a destra ci portiamo sinistra verso il passaggio a livello
e mentre aspettiamo, che le stanghe si alzino, siamo sferzati da un vento,
che non è neppure freddissimo, ma di un'intensità tale da spostare i manubri
delle nostre mtb. Quando finalmente il treno passa e si rialzano le sbarre
lo attraversiamo e proseguiamo poi verso destra sulla stradina che ci porta
al piazzale della stazione, della cittadina, e proseguendo sempre diritto
entriamo nel parcheggio e proseguiamo verso sinistra in direzione della
stradina sterrata che ci permette di aggirare un capannone e di portarci
all'incrocio con via Stazione.
Curviamo a sinistra ed all'incrocio a destra per seguire un tratto di via
Papa Giovanni XXIII e raggiunto l'incrocio giriamo a destra per attraversare
nuovamente un'altro passaggio a livello portandoci su via G. Mazzini e
successivamente su via Conte di Cavour arrivando, leggermente in salita,
alla piccola frazione Gaesso. Discesa a curve per portarci alla rotonda ed andare ad attraversare il
sottopasso della SS36 -del Lago di Como e dello Spluga e ci portiamo in direzione di
Rogeno ,passando per la
frazione Calvenzana, seguendo via Suella ed al primo bivio, a destra, via Spino. Alla seconda
traversa su via A. De Gasperi giriamo a destra e percorriamo la stradina
superando il bivio. Tenendoci a destra imbocchiamo via Papa Giovanni XXIII e
raggiunta la prima traversa a destra giriamo su viale Piave e ci portiamo a
ridosso di una staccionata. Scendendo di sella apriamo il cancelletto e lo
richiudiamo, dopo essere passati tutti, procedendo sul tratto sterrato che
ci porta sulla stradina che passa a fianco della ferrovia davanti alla
piccola Stazione di
Casletto-Rogeno.
Poco dopo, girando a destra, andiamo a superare nuovamente un'altro
passaggio a livello e girando a destra percorriamo via Stazione che arriva
ad incrociare via A. Grandi dove giriamo a sinistra e per poi imboccare via
XXIV Maggio e procedere in discesa verso il sottopasso della SP47 . Il vento non smette mai, intanto, di soffiare e non c'è nessun riparo sia
percorrendo stradine strette che essere all'aperto dove ostacoli non ce ne
sono. Arriviamo così davanti al molo di attracco dei battelli che fanno
scalo davanti alla piccola spiaggetta del
Lago di Pusiano. E' il secondo dei laghi che tocchiamo quest'oggi e dopo esserci fermati
per scattare alcune fotografie si riparte. Tenendoci a destra percorriamo il
tratto cementato che corre accanto alle sponde e quando questo termina ci
attendono dei tratti sterrati e single trail che passano nel mezzo del
boschetto e raggiungono il paesino di
Garbagnate Rota.
Rimaniamo nella parte bassa del paese e poco dopo ritorniamo sulla
provinciale andando a percorrerne solamente 350 m, poi, passata la rotonda,
ci teniamo a sinistra e ci dirigiamo seguendo la stretta stradina di via
Sant'Ambrogio in direzione del lungolago di
Bosisio Parini. Siamo vicinissimi alla sponda e questa mattina, sarà per via del vento,
che spira ancor più forte in questo tratto all'aperto, non c'è
nessuno. Arriviamo fino al Parco comunale e dovendo per forza di cose
girare a destra andiamo a percorrere la breve salita che arriva all'incrocio
con via G. Parini dove troviamo l'Oratorio di San Gaetano. Girando a destra percorriamo un breve tratto della provinciale ed
arrivati a fianco dell'edificio della Biblioteca Comunale giriamo a sinistra
e percorriamo via Roma che ci porta nel centro del paese. Arrivati nella
piccola piazzetta dobbiamo per forza di cose girare a destra seguendo via
Piave, che, con un ampio giro, ci fa poi ritornare su via Appiani. Giriamo a
destra e ne percorriamo poco più di 50 m per girare poi a sinistra ed
iniziare la breve salita che ci porta nella parte vecchia del paesino
passando davanti alla
Casa natale del Poeta Giuseppe Parini.
Giriamo a destra quando incontriamo la traversa di via Pospagliaro, una
stretta stradina acciottolata che poco dopo termina e ci porta a vedere
un'incantevole vista sul lago e sui monti circostanti. In discesa
percorriamo il breve tratto sterrato e ci portiamo poi sul single trail, a
fianco delle sponde, che rimane prima a ridosso e poi entra nel
boschetto e quando termina arriviamo su un bel tratto sterrato che deviando
a destra ci porta ad incrociare nuovamente la SP47 . Siamo sulla rotonda e giriamo a sinistra andando a percorrerne circa 1,5
km entrando nel territorio comunale di
Cesana Brianza. Arrivati alla rotonda, sulla
SP639 , giriamo a sinistra, ma la lasciamo però subito per prendere la prima
traversa a destra di via Europa. Stradina stretta che subito inizia a salire
e rimane sempre con una pendenza (13%) per circa 1,5 km permettendoci di
aggirare gran parte delle case del paese e di portarci sulla sterrata via
dell'Alpetto arrivando davanti al
Parco del Roccolo. Proseguiamo ancora in salita e ci portiamo verso l'accesso alla Miniera
del Monte Cornizzolo e superiamo
alcune strutture per riportarci sulla stradina asfaltata che percorriamo,
tenendoci a sinistra, in discesa.
Dopo la curva, da cui si gode di un panorama stupendo sui
laghi della Brianza, e con una giornata come quella di oggi si vedono davvero tutti, arriviamo
in prossimità del cartello che indica il Sentiero della via Crucis . Scendiamo di sella per superare i gradoni in discesa e con la mtb posiamo
le gomme sull'acciottolata salita che risale a fianco delle cappelle e
raggiungiamo, a fatica, la grande Croce che si trova al bivio con le
indicazioni per il
Santuario della Madonna della Neve. Una breve pausa per riprenderci un attimo e bere un sorso d'acqua e
ripartiamo. La sterrata parte davanti a noi in leggerissima salita e
arriviamo al belvedere dove è possibile vedere dall'alto il
Lago di Pusiano e l'Isola dei Cipressi, che sembrano li pronti per essere toccati. Poco più avanti il sentiero è
ostacolato dalle rocce del
torrente Campora, che non permettono il passaggio in sella, e scesi dalle nostre mountain
bike con un brevissimo portage ci portiamo sul sentiero che si stacca
qualche metro dopo.
Passiamo a fianco di una casa su uno stretto sentiero in salita e dopo un
breve falsopiano procediamo ancora in leggera salita sul
Dosso Ceresuola e poi in discesa
raggiungiamo la sterrata che ci conduce davanti al Camposanto di
Eupilio. Arrivati all'incrocio con via IV Novembre giriamo a sinistra e poco dopo
imbocchiamo via Segantini per arrivare nella piccola piazzetta, dove c'è una
rotonda, prendendo poi la prima uscita per portarci su via Scheibler. Alla
rotonda successiva ci teniamo a sinistra e seguiamo via Galliano per girare
a destra quando troviamo il piccolo Oratorio della Beata Vergine e San Carlo (la chiesa sussidiaria di San Carlo, era destinata ad uso della
confraternita della Beatissima Vergine Maria del Santissimo Rosario). Risaliamo leggermente ed arriviamo davanti alla
Chiesa di San Vincenzo
(Sec. XVI). Lasciamo a sinistra la bella piazzetta ed in discesa
prendiamo via Paganini e raggiungiamo l'incrocio con la SP42 . Giriamo a sinistra, facendo molta attenzione alle auto che in questo
tratto passano a velocità davvero superiori a quelle consentite, e ci
portiamo a destra, sul tratto ciclo-pedonale della stradina che fa parte
dell'anello del Segrino. A pochi metri da noi infatti, alla nostra destra,
ci sono le acque blu/verdi del
Lago del Segrino.
Raggiunta l'entrata del Lido, a destra, andiamo ad attraversare la SP41
e andiamo a seguirne il rettilineo fino alla rotonda, dove a sinistra c'è la
Chiesa di Santa Maria in Prato, di Longone al Segrino, dove giriamo a destra ed andiamo poi ad evitare il senso unico passando
per la stradina che aggira alcune case e ci riporta con qualche gradino
sulla via principale dove proseguiamo a destra imboccando via Garibaldi.
Raggiunto il bivio ci teniamo a destra e seguiamo via Roma e poco dopo
entriamo nel territorio comunale di
Proserpio. Arriviamo alla rotonda e ritornando indietro per qualche centinaio di
metri prendiamo l'acciottolata stradina che in discesa ci fa arrivare ad
Arcellasco a fianco dell'Oratorio di San Bernardino. (Sec. XIV). Giriamo a sinistra e percorriamo via A. Manzoni.
Deviamo a destra quando troviamo la stradina ,dove c'era il vecchio
lavatoio, ed andiamo a percorrere un tratto sterrato che passa dietro le
case ed arriva ad incrociare la stradina di via Isonzo.
La attraversiamo e seguendo una stretta stradina con fondo cementato
raggiungiamo il piccolo borgo di
Carpesino, una frazione di Erba. Immettendoci su via Marco da Oggiono proseguiamo su via XXIV Maggio e
superiamo la
Chiesa di Santa Gemma e con il rettilineo ci portiamo tra i vicoli della frazione. Arrivati
al trivio giriamo a sinistra e superiamo il piccolo
Oratorio dei Santi Magi (Sec. XVI). Uscendo dai vicoli, al semaforo, giriamo a
sinistra su via IV Novembre e la percorriamo tutta fino a raggiungere la
rotonda dove giriamo a destra su via Marconi per arrivare alla rotonda
successiva dove giriamo a sinistra su via Volontari della Libertà. La
stradina termina quando incrociamo la rotonda sulla SP41
e la attraversiamo per portarci sul rettilineo di via della Libertà e
raggiungiamo l'incrocio con la SP639 . La attraversiamo e seguiamo la stradina che passa accanto alle sponde del
fiume Lambro e raggiunto il
ponte giriamo a destra e ci portiamo sulla sponda opposta per poi girare a
sinistra e seguire il single trail che prosegue accanto al fiume e che
termina poco prima della foce che si immette nel
Lago di Pusiano.
Una deviazione a destra ci porta all'interno del bosco e quando ne usciamo
siamo alla periferia di Merone
nella zona Artigianale della Gallerana. La attraversiamo e raggiunta la
grande rotonda sulla SP41
andiamo, anche qui, ad attraversarla e ci portiamo su via Roma che con un
lungo rettilineo ci fa arrivare accanto alla linea ferroviaria, al
sottopasso della statale ed infine al passaggio a livello su via A. Diaz.
Attraversiamo i binari della linea Como-Lecco e procediamo in leggera salita
su via A. Volta e raggiunta la rotonda giriamo a sinistra ed iniziamo la
discesa verso la piccola frazione Maglio
dove andiamo ad attraversare il ponte sul fiume Lambro
in un angolo molto suggestivo. Risalendo dalla parte opposta, seguendo
la strada asfaltata di via G. Marconi lasciamo la provincia di Como e ci
reimmettiamo in quella di Lecco arrivando nel territorio comunale di
Rogeno. Seguendo via S. D'Acquisto arriviamo, dopo qualche curva, a fianco di una
strada sterrata, con una sbarra, dove giriamo a destra e seguendo il
sentiero ed il tratturo, seguente, superiamo la collinetta della
Cascina Maggiolino
e proseguiamo, seguendo il sentiero, che va ad attraversare i campi, a
Cascina Colombaio.
Ritrovato per poche centinaio di metri l'asfalto di via per Rogeno giriamo
a destra ed arrivati all'incrocio giriamo a sinistra e seguiamo adesso la
sterrata che entra nel
Parco di Brenno e che segue per
un bel tratto le sponde del
torrente Bevera. Il vento che continua a imperversare porta a terra tantissimi rami secchi
degli alberi del boschetto che stiamo attraversando e così la nostra
velocità si abbassa notevolmente perchè dobbiamo stare molto attenti ad
evitare queste insidie che per un'entrata anomala dalle parti del cambio
potrebbero avere conseguenze deleterie sui componenti. Raggiunto il
Mulino della Crotta giriamo a
destra ed in leggera salita arriviamo nei pressi dell'ex Quagliodromo di
Costa Masnaga dove giriamo a
sinistra seguendo la sterrata a margine della strada asfaltata raggiungiamo
il boschetto e procediamo ancora su strada bianca. A metà circa della
sterrata un albero, a cui il forte vento ha rotto di netto il tronco, ci
sbarra il passaggio e siamo così costretti a scendere di sella per procedere
a sinistra, in un tratto del campo, e rientrare poi sulla strada
sterrata.
Risaliti in sella proseguiamo fino al bivio, e tenendoci ben stretti con le
mani sul manubrio, superiamo i vortici delle foglie che il vento in questo
punto sta alzando in un modo incredibile. Quando facciamo la curva a destra
per iniziare la salita in direzione del paese abbiamo la fortuna di avere
l'aria alle spalle e nonostante l'ultimo tratto della salita sia in una
pendenza un poco superiore riusciamo ad arrivare in cima alla salita con un
poco in meno di fatica. Uscendo, dopo la sbarra, sull'asfaltata via Suella
siamo a fianco dei resti della vecchia
Cascina Suella, ormai abbandonata, e di cui restano ben visibili le statue della Madonna
e San Giuseppe che si trovano all'interno delle teche a fianco della volta
d'ingresso del cortile. Prendendo a sinistra via A. Manzoni ci dirigiamo,
con alcune curve, al bivio dove ci teniamo a sinistra e procediamo sul
rettilineo che arriva ad incrociare via L. Cadorna. Ancora a sinistra e poi
a destra per superare il basso sottopasso della SS36
e portarci alla rotonda successiva dove imbocchiamo a destra via M.
Buonarroti, solo per qualche decina di metri, per poi girare a sinistra
sulla stradina di via Fornace che poco dopo termina e lascia il posto alla
sterrata che entra nel bosco.
Uscendo all'incrocio con via Europa siamo a
Garbagnate Monastero e procediamo
ancora diritto sulla stradina di via Grigna per prendere poi il sentiero che
parte a sinistra della collinetta e che dopo una curva a destra entra nel
bosco. Qui il tratto non è agevolissimo e con il vento e rami e rametti che
continuano a cadere bisogna stare davvero attenti a dove si mettono le gomme
delle nostre mtb ed in alcuni tratti è davvero meglio scendere e fare un
poco di portage per poter proseguire senza problemi. Quando ritroviamo
l'asfalto su via Tregiorgio giriamo a destra e poi alla prima traversa
prendiamo a sinistra via Resegone che, percorriamo fino a pochi metri
dall'incrocio per girare poi a sinistra sulla sterrata che va in direzione
dei campi da tennis (abbandonati) e che prosegue su sentiero all'interno del
bosco per poi uscirne andando ad attraversare un grande pratone arrivando,
in leggerissima salita, fino ad incrociare l'asfalto di via Italia. Giriamo
a sinistra e procediamo fino all'incrocio con via Gaesso dove giriamo a
destra e passando accanto alla bellissima
Chiesa dei SS Nazario e Celso (Sec. XII) e giriamo a destra su via Leopardi e girare poi a
sinistra per una stretta stradina che porta ai Giardini Pubblici.
Purtroppo, questa stradina sulle mappe, non è segnalata con la presenza di
gradini e così arrivati in fondo siamo costretti a scendere di sella per
proseguire oltre questo ostacolo, imprevisto. Arrivati all'esterno dei
giardinetti pubblici li attraversiamo seguendo il sentiero e portatici su
viale Brianza giriamo a sinistra e raggiungiamo l'incrocio con via Gemelli.
Giriamo a destra, ne percorriamo 50 m, girando poi ancora a destra per
immetterci sulla sterrata che ci conduce prima all'interno del bosco e
successivamente all'incrocio con via Provinciale. Giriamo a sinistra ed
andiamo a percorrere il tratto che raggiunge la rotonda dove a sinistra
troviamo la
Chiesa di San Bernardo. (XX Sec.)Proseguendo ancora diritto arriviamo all'incrocio con la SP69
e procediamo, attraversandola, su via San Carlo nella piccola
frazione Brongio. Deviamo poi a sinistra su via A. Prina e quando arriviamo al bivio con la
casa che fa angolo ci teniamo a sinistra e ci portiamo su un'altra sterrata
che per un lungo tratto lascia
Garbagnate Monastero e ci porta in quello di
Barzago per poi entrare nel territorio di
Dolzago. Arrivati all'incrocio con la SP51
la attraversiamo e tenendoci a destra iniziamo la salita su via Milano ed
entriamo nella prima periferia del paese. Superiamo anche l'incrocio con
la SP52 e ci immettiamo su via Corsica per girare poi a destra quando
troviamo la traversa di via Bonacina.
Andiamo ad attraversare un bel tratto del paesino e ritrovato l'incrocio
con via Corsica giriamo a destra e raggiungiamo la rotonda. La superiamo e
giriamo alla prima traversa a destra sulla Strada del Peslago che poco dopo
diventa sterrata ed in un tratto non agevolissimo per via di alcune
interruzioni dovute alla caduta di piante riusciamo comunque a ritrovare il
sentiero che ci guida nuovamente alla periferia di
Oggiono. Poco prima di arrivare alla rotonda, sulla SP51 , giriamo a destra ed andiamo ad attraversare, con un bel tratto in salita,
la frazione Chiarè e raggiunto un piccolo parcheggio, che troviamo alla
nostra destra, giriamo a sinistra sullo slargo che entra nel bosco.
Purtroppo sulle carte questa strada è classificata come single trail, in
realtà è una stradina dove ci sono una serie infinita di gradini che si
possono percorrere anche in sella ma in alcuni punti diventa davvero
difficile proseguire e così siamo costretti, nonostante la discesa, a
effettuare un poco di portage. Raggiunta la stradina asfaltata di via G. Verdi ci portiamo in direzione
dell'incrocio con la provinciale ed una volta attraversata siamo nel
centro della cittadina e ci dirigiamo in direzione della stazione dove
terminiamo il nostro tour odierno.
Pier
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