Pigra-Alpe di Colonno-Monte di Lenno- Rifugio Venini-Monte di Tremezzo-Menaggio-Argegno


24/08/2016 - Pigra-Alpe di Colonno-Monte di Lenno- Rifugio Venini-Monte di Tremezzo-Menaggio-Argegno
Album fotografico
Distance: 40 km - 1.172 m Ascent - 1.821 m Descent


Un tracciato classico che chi ama andare in mountain bike almeno una volta deve percorrerlo. Certo non sarà una passeggiata perchè con i suoi 1100 di dislivello un pò di fatica la si deve fare ma vogliamo poi mettere le viste e i panorami mozzafiato che vedrete durante la salita e durante la discesa tecnica oltre che esposta e quindi da prendere con la dovuta cautela. Ma l'importante sarà sempre e comunque il divertimento e la buona compagnia perchè questo è il punto di forza del nostro gruppo.



Lasciata l'auto al parcheggio appena sotto la funivia in quel di Argegno ci apprestiamo ad acquistare il biglietto e salire sulla funivia che ci porterà a Pigra che ci permettere di evitare il lungo percorso asfaltato (14,7 km) sulla strada statale  SP13  della Val d'Intelvi. Arrivati al piazzale della funivia e dopo aver controllato le nostre mountain bike si parte. Lasciamo il piazzale e ci dirigiamo verso la rotonda davanti a noi dove giriamo a sinistra e percorriamo un tratto della provinciale  SP13  per 350 m poi giriamo a destra ed al primo tornante iniziamo la salita seguendo la vecchia strada militare.  


Primi due tornanti con pendenza al 10% che ci fanno subito scaldare i muscoli risalendo di 20 m in appena 274 m di strada. La strada continua in salita e lasciando il paese, alla nostra destra, proseguiamo per 4,3 km dove le pendenze medie non scendono mai al di sotto del 12%. Il fondo è asfaltato e quindi si pedala senza scossoni e con tanto grip sulle nostre gomme che ci aiuta non poco e intorno al km 5 ecco la piccola discesa che ci fa arrivare all'Alpe di Colonno e all'omonimo rifugio. 

Breve pausa per rifiatare, la salita anche se non molto lunga è abbastanza impegnativa, ricompattare il gruppo prima di riprendere il tratto in falsopiano, con leggera discesa che dopo 2,5 km ci fa arrivare al rifugio BoffaloraGrandi vedute e panorami mozzafiato per questo primo tratto di 7,5 km con viste da entrambi i lati dei laghi. Alla nostra sinistra il Lago di Lugano ed alla nostra destra il Lario. Al bivio, nei pressi del laghetto, o abbeveratoio, teniamo la sinistra e proseguiamo verso l'altro bivio dove teniamo la destra e con la strada che piega leggermente a destra arriviamo all'abitato di Pra Grassa un piccolo agglomerato di baite.

La strada a questo punto piega a sinistra e sempre in salita dopo 400 m raggiungiamo, dopo un tornante, l'Alpe di Ossuccio dove grandi prati e tante mucche pascolano tranquillamente brucando in continuazione l'ottima, secondo loro, erbetta del prato. Subito dopo la strada piega a sinistra e le pendenze medie, più impegnative, arrivano adesso al 12,5%. Al lato destro le segnalazioni dei sentieri che ci indicano Pioda e "l'Abbazia di San Benedetto"  mentre noi proseguiamo seguendo sempre la strada militare costeggiando il Monte di Lenno che con i suoi 1558 m è la principale vetta del gruppo del Monte Generoso.

Siamo arrivati, anche noi a quota 1380 m e continuiamo la nostra salita verso le pendici del Monte Galbiga (1691 m) mentre noi rimaniamo a quota 1580 nel tratto più alto della nostra escursione. La giornata è splendida, il cielo azzurro e nessuna nuvola ma si pedala volentieri anche perchè a quest'altezza solo un filo d'aria non ti fa già respirare e non sudare. Dopo 11 km di salita arriviamo al Rifugio Venini dove ovviamente ci fermeremo per il pranzo e per riposarci un poco. 


Dopo aver mangiato ci rimettiamo in marcia e adesso iniziamo il tratto più impegnativo della giornata la discesa che ci porterà fino a MenaggioSaranno tratti esposti che però hanno una singolarità molto bella, i panorami da quest'altezza sul Lago di Como e sui vari paesi sottostanti e sulle sponde opposte sono veramente incredibili. La velocità in discesa, ovviamente, è in base alle proprie forze e alla volontà di gustarsi anche il continuo cambiamento di vedute. Ci saranno diversi momenti in cui vedere questo spettacolo ci farà fermare, mentre altri componenti del gruppo preferiscono usare la loro voglia di scendere per questi tornanti stretti e impegnativi utilizzando tutta la tecnica che conoscono e che li fa divertire non poco.

Superiamo il Monte di Tremezzo e l'Alpe di Mezzegra arrivando sul primo tornante impegnativo, quello della Bolla di Mezzegra. Breve tratto in falsopiano passando per l'Alpe di  Tremezzo e sorpassando il Monte Crocione iniziamo la discesa che in 2,5 km ci porta all'ingresso della Galleria al Monte di Brente (un cunicolo della lunghezza di 120 m) sulla Linea Cadorna che taglia in due il versante del Monte Crocione.


Anche se non molto lunga, quando siamo nel mezzo della galleria il buio è pressoché totale e ci aiutiamo con le torce dei nostri smartphone per passare nel tratto più scuro. Quando ne usciamo il fondo del terreno è cambiato adesso ci troviamo su alcuni tratti dove le pietre la fanno da padrone e dove dovremo stare ancor più attenti a dove appoggiamo le gomme delle nostre mountain bike. Ancora un tornante per raggiungere in discesa e dopo un leggero falsopiano le poche case di Monte di Brente per rilasciare tutta la nostra adrenalina quando arriviamo sulla cementata stradina che scende in direzione della casette di Monti di Nava e sorpassa la Bocchetta di Nava verso gli ultimi tornanti che ci fanno passare il piccolissimo centro di Paullo e da dove proseguiamo verso la Baita.


Il tempo di approvvigionarci di acqua e si riparte verso Menaggio che raggiungiamo passando per la frazione Croce imboccando la  SS340  che seguiremo fino a ritornare ad Argegno nostro punto di partenza iniziale.



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