Nostri sentieri in MTB

 


21/11/2021 - Nostri sentieri in MTB
Album fotografico
Distance: 40 km - 742 m Ascent - 736 m Descent


Dopo tanto tempo in cui non transitavo da queste parti, scegliendo itinerari più distanti, eccomi ritornato sui sentieri vicino a casa per riassaporarne alcuni tratti bellissimi che, alla lunga, mi mancavano un poco. Come sempre mattinata bellissima in compagnia di 18 biker che hanno voluto seguirmi in questo nuovo percorso che si insinua nella Valle del Lambro e nelle vallette laterali come la Valle del Rio Cantalupo, quella del Torrente Brovada, la Valle del Brusignone e la Valle del Rio Pegorino. Terreni scivolosi, ma pedalabili, con parecchio foliage che in questa stagione colora il fondo dei sentieri. Da provare se avete voglia di fare un pò di km e di sana mountain bike con veri tratti di Mud.

Indicazioni Tracciato

Partenza da:

Arrivo a:

Canonica Lambro (MB) 

Canonica Lambro (MB) 

Piazzale Stazione - Via Lambro 

Piazzale Stazione - Via Lambro  

Raggiungibile con:

Auto/Treno/MTB 



NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.


Partenza dal piazzale antistante la piccola Stazione di Macherio-Canonica, a Canonica Lambro, dove il folto numero di biker è già pronto per dare il primo colpo di pedale. In discesa ci portiamo su via Lambro e proseguiamo sulla stradina asfaltata fino alla traversa, a sinistra, sterrata che imbocchiamo per immetterci sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba. Seguiamo le sponde del fiume Lambro e raggiungiamo il ponte dove girando a destra ci portiamo sulla sponda opposta ed iniziamo un tratto in leggera salita che raggiunge il bivio con via dell'Acqua. Curva a destra e stradina che devia poi a sinistra per portarci in rettilineo al bivio con la  SP135 . Giriamo ancora a destra e ne seguiamo il rettifilo fino alla traversa a sinistra, sterrata, dove giriamo. Superiamo il piccolo ponticello sulla ferrovia e ci portiamo in direzione di Cascina Sant'Angelo passando nel mezzo dei fabbricati. Raggiunto il bivio con via Vittorio Emanuele II giriamo a destra e poi subito a sinistra per portarci sulla sterrata che, all'interno del boschetto, entra nella Valle del Rio Cantalupo.


Il fondo iniziale è un pò fangoso ma si supera in scioltezza e con un pò in più di spinta poi, escludendo alcuni passaggi in pozzanghere ad alto contenuto di terra, si pedala tranquillamente fino a raggiungere il bivio vicino al boschetto. Tenendoci a sinistra andiamo ad attraversarlo e raggiunta la parte terminale degli alberi ci portiamo sul tratturo che va ad attraversare i pratoni. Il bel colpo d'occhio che richiama la brughiera, questa mattina, con un pò di nebbia che si vede attraverso gli alberi che ci circondano, ci ricorda che siamo nel mese di novembre e che questo è normalmente il meteo del periodo. Raggiunta la parte più alta della collinetta passiamo accanto al muro di cinta di Villa Don Bosco e ci dirigiamo, a sinistra, in direzione della periferia di Triuggio al bivio con via Don P. Villa. Breve discesa, a destra, proseguendo ancora a destra su via Don Minzoni per tenerci a destra andando a percorrere la breve salita della stradina sterrata. Quando arriviamo al bivio del  Sentiero Solaris  giriamo a sinistra e andiamo a percorrere il rettilineo che ci conduce alle porte di Montemerlo su via P. Micca.

Percorriamo questa stradina e arrivati al bivio giriamo a sinistra per proseguire in discesa verso la curva che ci porta all'altro bivio con via A. Diaz. Curviamo a destra e poco dopo a sinistra per imboccare via Vecchia Milanese dove troviamo una piccola zona artigianale. Ci teniamo a sinistra passando a lato di un capannone e quando l'asfalto termina iniziamo una discesa su strada sterrata che arriva ad un bivio. Tenendoci a destra proseguiamo in direzione di Cascina Campaccio ed andiamo a percorrere il piccolo tornante in discesa che ci porta sulla stradina asfaltata di via della Valle entrando nella Valle della Brovada. Poco dopo giriamo a sinistra per seguire il tratto sterrato che ci conduce in discesa verso il guado, asciutto, del Torrente Brovada e risaliti sulla sponda opposta giriamo a sinistra. Andiamo a percorrere il bel sentiero che entra, ancora, all'interno del bosco e in un tratto godevolissimo in leggero falsopiano raggiungiamo e superiamo la volta del sottopasso ferroviario. 

Subito dopo un tratturo, che prosegue a fianco di un grande pratone, ci fa arrivare alla periferia di Rancate ma noi giriamo al destra e andiamo a seguire il bel sentiero che passa a bordo delle case e che risale la collinetta raggiungendo di fatto un piccolo ponticello che attraversa la ferrovia. Subito dopo giriamo a destra e percorriamo il bellissimo sentiero che attraversa la pineta ed uscendo dalla parte opposta ci portiamo, poi, nel mezzo del bosco e con un'altro bel saliscendi raggiungiamo la grande radura. Tenendoci a destra la attraversiamo e ci portiamo in discesa su un sentiero che prosegue con una curva a sinistra, quest'oggi molto fangosa, che superiamo senza eccessivi problemi rallentando solamente la nostra velocità. Il proseguo del sentiero è una leggera salita che si conclude poco dopo quando arriviamo ad un bivio di sentieri. Proseguendo a sinistra procediamo tra due recinzioni e ci portiamo, con una leggerissima salita, al bivio con la bella strada bianca di via A. Grandi.

Andiamo ad attraversare questo spazio tra grandi ville che si intravedono, solo in qualche caso, al di la delle siepi che si trovano sul perimetro del parco adiacente. L'entrata di Cascina Ronco Nuovo è al bivio con via dei Ronchi che andiamo a percorrere a sinistra e procediamo in leggera discesa rientrando tra le case di Rancate. Il proseguimento di via Stelvio con alcune curve va a superare un'altro ponticello sulla ferrovia arrivando al bivio con via G. Susani. Giriamo a destra e con una leggera salita percorriamo il rettilineo che va in direzione di Cascina Boffalora. Poco prima di arrivare davanti al grande caseggiato giriamo a sinistra e percorriamo la stradina laterale che aggira il complesso e ci portiamo su una sterrata che ci consente di aggirare le case. Superata per l'ennesima volta la linea ferroviaria arriviamo poi ad un bivio su una strada bianca e tenendoci a destra proseguiamo in leggera salita fino ad un'incrocio. Proseguendo sul rettilineo, davanti a noi, andiamo poi a seguire il tratto in discesa su sentiero che arriva alla prima periferia di Calò. Accanto ad alcuni capannoni imbocchiamo via dei Ronchi e in leggera salita ci portiamo al bivio con via Lovati. 

Una curva a destra per percorrere un breve rettilineo ed alla prima traversa imbocchiamo via L. Pessina che rimane alla periferia del paesino e proseguiamo a sinistra su via SS. Vitale ed Agricola che arriva al bivio con via dei Tigli. La salita su strada asfaltata ci porta alla rotonda con via G. Leopardi e prendendo la seconda uscita andiamo a percorrere il rettilineo che ci allontana dal paese. Il tratto, leggermente trafficato, raggiunge la località Rosnigo a fianco del muro perimetrale di Villa Luisa (oggi struttura di accoglienza per disabili). Giriamo a destra nella stretta viuzza e procediamo poi sulla sterrata che aggira il parco ed in discesa, attraversando un boschetto, ci portiamo nella valletta sottostante per prendere a sinistra la sterrata che ci conduce al bivio con via A. De Gasperi alla periferia di Villa Raverio. La attraversiamo e iniziamo la leggera salita sulla stradina ciclo-pedonale che arriva e supera il sottopasso della  SP6 . Alcune curve ci portano al centro storico del paese e su via dei Fabbri raggiungiamo il piazzale antistante la Chiesa di Sant'Eusebio. Breve sosta per un buon caffè e poi si riparte seguendo il rettilineo che raggiunge il bivio con via T. Vecellio.

Giriamo a destra e procediamo fino alla traversa, a sinistra, di via Tintoretto ed in leggera discesa ci portiamo al bivio con via A. Moro. Ci teniamo a sinistra e seguendo la curva della strada arriviamo in prossimità del bivio con via G. Matteotti. Curva a destra per superare il sottopasso della ferrovia e tratto in rettilineo fino alla rotonda. Prendiamo la seconda uscita e ci dirigiamo su via IV Novembre alla prima periferia di Zoccorino. La lasciamo girando a destra su via Frescobaldi che prosegue in salita fino alla traversa di via F. Cavalli dove giriamo a sinistra. Breve tratto in rettilineo e curva a sinistra su via C. Monteverdi ed alla prima traversa, a destra, svoltiamo su via Don L. Perosi. Raggiunto lo slargo, del parcheggio, giriamo a destra e imbocchiamo, dopo le sbarre, la discesa su strada sterrata che arriva al bivio di via Cremonina. Seguiamo la stradina tenendoci a sinistra raggiungendo il bivio di via F. Brioschi dove giriamo a destra. Poco dopo, alla prima traversa a destra, imbocchiamo via Palazzina e andiamo a seguire questa bellissima stradina che arriva a fianco della stradina d'ingresso di Cascina Palazzina.

Al trivio procediamo diritto sul tratturo che in discesa, leggerissima, ci fa arrivare sull'altro tratto di tratturo dove le condizioni del terreno cambiano totalmente. Il fondo inizia ad essere dalle impressioni che le gomme dei mezzi hanno lasciato sul terreno e pozze di fango si alternano a tratti dove i colpi di pedale devono essere continui se non si vuole mettere il piede nel mezzo della melma. Arriviamo così a Cascina Verana e la aggiriamo per portarci sulla bella stradina bianca che raggiunge il bivio con via Meyer. Tenendoci a sinistra seguiamo la strada che in quel punto fa un'ampia curva a destra e poco dopo la lasciamo per iniziare il breve strappetto di via Col del Fréjus che arriva alle porte del bellissimo borgo di Simonte. Giriamo a destra, prima delle case, e ci portiamo sulla sterrata che poco dopo inizia la discesa e ci conduce all'asfaltata via Pordoi alla periferia di Briosco. La seguiamo raggiungendo il bivio di via Tonale e girando a destra andiamo in direzione della rotonda. Attraversiamo e imbocchiamo, davanti a noi, via delle Azalee e raggiunto il bivio prendiamo a destra via Lombardi che in un tratto asfaltato e poi sterrato arriva al bivio con la  SP155 .

Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere il rettilineo, sulla parte sinistra c'è il tratto ciclo-pedonale, ed arrivati alla traversa di via Magellano giriamo per andare in direzione del parcheggio e di Cascina Foppa. Superiamo anche gli impianti del centro sportivo e Cascina Biula per immetterci sul sentiero che ci porta all'interno del Bosco della Gagiada. Seguendo i bellissimi sentieri che lo attraversano ci portiamo in discesa, su un fondo sterrato perfetto, nella valletta del Rio Bevera e andiamo ad attraversarlo sul piccolo ponticello in legno. Quando usciamo dal bosco a destra ci attende la salita,  Sentiero della Molera , che ci porta, non senza fatica, a fianco di Cascina Molera. Fondo reso viscido dall'umidità dove le gomme tassellate fanno un pò di fatica ma pian piano e con la forza delle gambe e del fiato raggiungiamo la parte alta della collinetta. Giriamo a sinistra e procediamo sulla bella strada bianca per lasciarla al primo bivio dove girando a destra iniziamo un'altro bellissimo tratto in discesa, su sterrato, che ci porta alla prima periferia di Capriano.

La stradina di via dei Tigli ci porta al proseguimento d via delle Quercie e subito dopo la curva a sinistra giriamo a destra per ritornare in fuoristrada immettendoci sul sentiero che va ad attraversare il piccolo guado. Di solito solo un piccolo rigagnolo oggi, invece, abbastanza pieno d'acqua dove le gomme delle nostre mountain bike affondano nel terreno reso molle. La breve salita che ci troviamo dalla parte opposta ci aiuta ad uscire dal boschetto e seguendo il single track, che passa a fianco dei grandi pratoni, arriviamo al bivio dei sentieri. Per non farci mancare nulla prendiamo a sinistra ed iniziamo la salita sul tratturo che entra all'interno del PLIS del Sigello-via Fermi raggiungendo il casolare del deposito mezzi agricoli. Lo superiamo girando a destra e seguiamo via Costone che arriva poi al bivio di via L. Galvani. Percorriamo solo un breve tratto di strada asfaltata per girare a destra e ritornare su sentiero che con una bella discesa ci riporta in breve nella valletta. Il bel sentiero che prendiamo a sinistra va in direzione del bivio con la  SP155  che raggiungiamo per attraversarla. 

Imbocchiamo la stradina e dopo un brevissimo tratto asfaltato, poco prima di Cascina Mornatella, giriamo a destra sulla sterrata che ci fa lasciare il piccolo nucleo di case ed andiamo ad attraversare il bel pratone. La leggera discesa, che parte a sinistra, ci conduce all'interno del bosco e superato il piccolo ponticello in pietra sul Rio Bevera iniziamo un'altra impegnativa salita (per via delle condizioni del terreno umido) dove ci troviamo nelle stesse condizioni si qualche mezz'ora prima. Fatica, anche un breve portage, per superare i sassi, che non danno sufficiente aderenza alle nostre gomme, per uscire dal boschetto e ritrovarci sul bel single track che arriva al bivio del tratturo. Svolta a destra e si procede nel mezzo dei campi, fino alla sterrata/tratturo, che devia a sinistra passando a fianco del rudere di Cascina Casanesca. Primo tratto abbastanza pieno di fango e con qualche bel pozzangherone difficile da superare a lato poi davanti alle stalle di allevamento il fondo migliora di molto. Raggiunto il bivio della sterrata giriamo a sinistra ed iniziamo una breve discesa, ancora su un tratturo, che arriva al bivio.

Girando a destra un'altro strappetto ci porta alla periferia di Visconta e poco dopo su un tratto di stradina asfaltata raggiungiamo le case della piccola frazione. Un breve rettilineo ci porta al semaforo e girando a destra ci portiamo sulla  SP112  ed andiamo a percorrerne poco più di 200 m per lasciarla quando a sinistra ci riportiamo in fuoristrada. Il tratturo che prosegue nel mezzo dei campi, sempre in falsopiano, arriva alla prima periferia di Valle Guidino e quando usciamo sulla strada asfaltata di via A. Fogazzaro giriamo a destra per superare il ponte ferroviario ed arriviamo al bivio. Davanti al vialetto d'entrata del sito del Monumento regionale del Sasso del Guidino giriamo a sinistra e procediamo in discesa su via G. Carducci superando il Camposanto. Raggiunte le case attraversiamo la piccola piazza con l'annessa Chiesa di San Francesco e seguendo la strettoia arriviamo a lato della Chiesa di Santa Maria Assunta prima di arrivare al bivio. Girando a destra ci portiamo in direzione della rotonda e andiamo ad attraversare la  SP6  per imboccare, davanti a noi, la strada senza uscita, di via G. Verga. 

Superati i capannoni e poco prima del termine dell'asfalto ci teniamo a destra e poi a sinistra per immetterci sul single track che va ad attraversare il pratone raggiungendo la strada bianca che parte a fianco dell'azienda agricola. Raggiungiamo così il bivio con via A. De Gasperi alla periferia di Montesiro e girando a sinistra andiamo a percorrerne poco meno di 150 m per girare alla prima traversa a destra. Riportandoci in fuoristrada seguiamo la bellissima sterrata che entra nella Valle del Brusignone e raggiungiamo Cascina Vimercati. La superiamo e scendiamo sul sentiero che prosegue davanti a noi ed al bivio giriamo a destra per procedere in discesa all'interno del bosco. Quando ne usciamo ci teniamo a destra ed andiamo a percorrere il sentiero che fa da raccordo con con l'altro che imbocchiamo a sinistra. Rientrati all'ombra degli alberi seguiamo quest'altro bellissimo tratto raggiungendo più avanti il bivio con l'asfaltata via Don G.B. Viganò. Curva a sinistra leggera discesa fino all'altezza di Cascina Fonigo e poi ancora a sinistra sulla bella stradina di via Cardinal F. Borromeo che poco dopo inizia la breve salita con annesso tornantino passando accanto a Cascina Riva.

Ancora una leggera salita che prosegue su fondo asfaltato per passare a fianco di Cascina Cascinetta e poi la bellissima sterrata, in rettilineo, che in discesa ci conduce a Cascina Borgonovo alle porte di Tregasio. Attraversandone il cortile arriviamo al trivio dove proseguiamo diritto entrando sulla stradina ciclo-pedonale che arriva alla rotonda di via Cagnola. Svoltiamo a sinistra e percorriamo questa bella strada a bassa frequenza di traffico fino alla terza traversa a destra e girando iniziamo una leggera salita su questa stradina che diventa poi su fondo sterrato. Aggiriamo così il camposanto, della cittadina, e seguiamo l'alberato rettilineo di via dei Tigli che ci fa raggiungere il bivio con via Don D. Colli. Curva a sinistra per procedere in direzione della Chiesa dei SS. Gervaso e Protaso dove poco prima giriamo a destra per aggirarla su via A. Manzoni. Siamo nel centro storico del piccolo paesino e passando nel mezzo delle vecchie case ci portiamo all'esterno dell'abitato seguendo la stradina che devia a destra.

Poco dopo ritroviamo il fondo sterrato e ci portiamo sulla  Strada Vicinale Fontana  che in breve tempo ci fa lasciare alle spalle le case. Deviamo a sinistra sulla cementata stradina che in discesa passa accanto ad alcune villette e raggiungiamo l'asfaltata via dei Boschi dove giriamo a sinistra. Una breve salita ci conduce a fianco delle due colonne e girando a sinistra le superiamo portandoci sul single track che attraversa i pratoni ed entriamo nella parte alta della Valle del Rio Pegorino. Raggiunto il boschetto, poco distanti dalla struttura di Villa Jacini che vediamo alla nostra destra, giriamo a sinistra e con un tratto in discesa andiamo a seguire un bellissimo sentiero che in una parte abbastanza tecnica va ad attraversarlo. Con alcuni tratti esposti e passaggi stretti tra le grosse piante ci si diverte ma nel contempo dobbiamo saper dosare le frenate e le curve su questo foliage abbastanza scivoloso. Quando usciamo dal bosco le basse colline che vediamo alla nostra destra fanno arrivare la vista ben oltre l'imponente Villa Sacro Cuore con la parte del Bosco di Chignolo a destra. Il lungo single track che passa a ridosso delle piante, nella prima parte, attraversando poi i campi, ci fa arrivare al bivio con via Don L. Sturzo. Svolta a destra e raggiunta la piccola Chiesa di San Biagio giriamo a sinistra sulla stradina che passa nel mezzo tra alcune recinzioni di villette e un grande capannone. 

In discesa arriviamo all'incrocio con via Michelangelo Buonarroti e attraversandola imbocchiamo via Leonardo da Vinci. Siamo alla prima periferia di Canonica Lambro. Raggiunto il bivio proseguiamo diritto e percorriamo un'altro rettilineo che termina al bivio con via G. Matteotti. Curva a sinistra e sterrata che passa nel mezzo dei campi per arrivare davanti ad alcune case. Giriamo a destra e percorriamo il bel tratturo che va in direzione del boschetto. Poco prima giriamo a destra e proseguiamo sul single track che raggiunge i due Cascinotti dove giriamo a sinistra. Il bellissimo tratto, sempre in leggera discesa, ci permette di aggirare una buona parte del paese e in breve arriviamo sull'asfaltata via Monte Rosa. Curva a destra e rettilineo che ci porta all'incrocio con via Conte P. Taverna che attraversiamo per imboccare via Monte Faito che ci fa passare a fianco di Cascina Variana. La discesa sulla stretta stradina arriva al bivio con via Monte Bianco e girando a destra andiamo in direzione del Camposanto. 

Quando raggiungiamo il piazzale ci teniamo a sinistra e procediamo oltre i panettoni in cemento entrando nel parcheggio che troviamo davanti a noi. Lo attraversiamo e in discesa ci portiamo al bivio con la  SP135 . Giriamo a sinistra e in discesa arriviamo ad attraversare il centro cittadino di Canonica Lambro ed arriviamo davanti alla Chiesa di Santa Maria della Neve (Nel Seicento il campanile portava due campane; se ne aggiunse una terza nel Settecento. Nel 1835 fu posto sulla torre campanaria il nuovo orologio, e nel 1914 si decise di realizzare un nuovo concerto di cinque campane presso la fonderia Fr. Ottolina di Seregno: da qui, il 19 aprile furono portate trionfalmente fino a Canonica. Nella fusione di ognuna delle campane è inserita una invocazione, che riveste un vero e proprio valore di preghiera: coi loro rintocchi “pregano”, recando al Signore Dio dell’universo le nostre preghiere sostenute dall’intercessione dei Santi.) e dell'attigua Villa Taverna. Seguendo il tratto di provinciale, a destra, arriviamo al semaforo e una volta superato giriamo a destra per attraversare il piccolo e stretto ponte sul fiume Lambro e percorrere l'ultima salita della giornata che raggiunge il piazzale della stazione da dove questa mattina siamo partiti.





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