11/11/2021 - Boschi sentieri e stradine in MTB
Album fotografico
Distance: 42 km - 442 m Ascent - 504 m Descent
Facile escursione, la cui prima parte è sulle facili stradine e sterrate
che che vanno ad attraversare la
Valle del torrente Serenza. Le
salite, quelle leggermente più impegnative, le troviamo invece nella
Valle del Lambro. Un
bell'attraversamento del
Parco della Brughiera su tratti di
sentieri mai percorsi ci ha anche fatto divertire nel seguire single track
appena visibili. Terreni con un leggero fondo di fango ma quasi tutti
percorribili in sella. Da provare per chi vuole divertirsi senza
stancarsi.
Indicazioni Tracciato
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Partenza da:
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Arrivo a:
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Cantù (CO)
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Lissone (MB)
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Stazione Cantù-Cermenate Via G. Mameli
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Piazzale stazione -
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Raggiungibile con:
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Treno/MTB
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NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile
contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà
essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o
sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia
durante i trasferimenti che durante le soste.
Mattina che si preannuncia eccezionale per un'escursione in mtb dove non fa
freddo e se anche il cielo è abbastanza coperto non c'è rischio di pioggia.
Saliamo sul treno che arriva in perfetto orario e raggiungiamo, comodamente,
la stazione di Cantù Cermenate (sulla
linea Milano-Como). Pronti e si parte..... o meglio.... pronti gli altri...
per me un attimo in più per controllare la traccia GPS che però non trovo
sul mio apparecchio. Nulla di grave perchè siamo in 5 biker e gli altri 4
l'hanno caricata regolarmente (PS: ....
ero convinto di averlo fatto anch'io ma qualcosa deve essere andato
storto). Inizia però, così, la nostra avventura con l'attraversamento
della
SP34
che in questo punto ha il semaforo. Portandoci sulla stradina davanti a noi,
vicolo Gottardo, iniziamo, dopo la curva a destra, un tratto su sterrato che
si mischia poi a asfalto. La traccia GPS prevede di non passare più per la
provinciale essendoci un sentiero che è segnalato sulle mappe che aggira, da
qui le case. A sorpresa ci troviamo davanti alcune recinzioni temporanee,
mobili, che privano l'accesso a questo tratto.
Siamo quindi costretti a girare a destra su via XXV Aprile e con un breve
rettilineo ritorniamo al bivio con la provinciale. Prendiamo a sinistra e ne
percorriamo poco meno di cento metri per portarci a sinistra su via dei
Partigiani. La strada, quasi senza traffico, inizia una leggerissima salita
e superato il ponte sul
torrente Seveso arriviamo al bivio.
Siamo entrati nel territorio comunale di
Carimate e girando a sinistra andiamo a
percorrere la Strada del Golf. Passando in questa bella zona residenziale
arriviamo all'inizio della grande curva a destra e in questo punto lasciamo
l'asfalto per girare a sinistra dove ci immettiamo, oltre la sbarra,
sul Sentiero 10-Carimate-Cantù
che entra subito all'interno del bosco. Su un bel fondo, mai impegnativo, si
pedala tranquillamente con un susseguirsi di saliscendi verso alcuni punti
che in caso di pioggia diventano guadi. Poco dopo la sorpresa, per alcuni di
noi, che non essendo mai passati da queste parti si ritrovano con un muro
(pendenze superiori al 25%) di una trentina di metri..... Il fondo non
perfetto, corroso anche dalle piogge, consiglia di fare un pò di sano
portage.
Raggiunta la sommità della collinetta, a fianco del centro sportivo,
procediamo diritto davanti a noi sulla stradina sterrata che poco più avanti
arriviamo al bivio con la
SP35 . Curviamo a destra davanti alla
Chiesa della Beata Vergine Assunta e
percorriamo solo qualche decina di metri di provinciale per girare a
sinistra attraversando piazza Spallino a
Montesolaro. Andiamo poi a percorrere
la stradina di via Montenero ed in leggera salita arriviamo al bivio.
Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere via Adamello e ritroviamo la
strada sterrata dopo un breve rettilineo. Raggiungiamo un bivio e
proseguiamo diritto entrando nel bosco e sempre in leggera discesa ci
portiamo ad un'altro bivio entrando nella valle del
torrente Serenza. Curva a sinistra e
iniziamo a seguire questo tratto di bellissimo
Sentiero-11-Lungo Valle Serenza
che in saliscendi raggiunge un primo bivio. Ci teniamo a sinistra e
proseguiamo in leggera salita su quello che è un single track che si
allontana dal corso del piccolo torrentello. Raggiungiamo poi una sterrata,
non molto larga che, ancora in saliscendi, prosegue poi all'esterno del
bosco e raggiunge, aggirando un pratone, la piccola
Chiesa di Sant'Ambrogio in località
Sant'Agata.
Arriviamo all'incrocio con via Como e lo attraversiamo per riportarci
nuovamente su sterrato andando prima ad attraversare un pratone e poi
all'interno del bosco dove ad un bivio ci teniamo a destra. Il sentiero si
restringe e diventando single track procede tra gli alberi. Abbiamo
sbagliato la direzione ma secondo quanto riporta il nostro navigatore il
sentiero dovrebbe comunque rientrare in traccia un poco più avanti.....
non è così perchè ad un certo punto termina e siamo costretti a girare a
sinistra su un tratto in leggera e breve salita che va ad attraversare
questo tratto di bosco per raggiungere nuovamente la sterrata che dovevamo
percorrere. Superata una sbarra ci teniamo a sinistra e percorriamo
il tratturo che rasenta il bosco e devia poi a destra in direzione dei
capannoni della zona industriale di Vighizzolo. Usciamo sull'asfaltata via Genova ed andiamo in direzione della rotonda
su via Milano che attraversiamo per imboccare via San Giuseppe. Lungo
rettilineo che lasciamo quando alla nostra destra troviamo la traversa di
via Pitagora. In rettilineo arriviamo al bivio con via della Selva e
giriamo a destra per superare l'edificio scolastico e il centro sportivo e
andiamo a raggiungere, dopo la curva a sinistra, il bivio con
la
SP39 .
Giriamo a sinistra e procediamo sull'ampia sede stradale tenendoci, sempre
e comunque, in fila indiana e in breve arriviamo ad un bivio. Lasciamo la
provinciale girando a destra e imbocchiamo via Palestrina che in un primo
tratto risulta asfaltata me che poco dopo diventa sterrata. La stradina,
sempre in leggera discesa, è un lungo rettilineo che va ad attraversare i
campi e termina a fianco della piccola
Chiesetta del Lazzaretto. Ritorniamo su
asfalto e prendiamo a sinistra la stretta stradina che raggiunge la prima
periferia di Cascina Amata. Una
leggerissima salita arriva al semaforo dell'incrocio con via Monte
Baldo, che attraversiamo, per portarci sulla stradina a destra, oltre
l'aiuola, di via Ugo Foscolo. Il breve rettilineo arriva al bivio con via
Tonale, dove giriamo a sinistra, per portarci in leggerissima salita
all'incrocio. Giriamo a destra sul senso unico di via Randaccio e raggiunto
un bivio ci teniamo a sinistra raggiungendo il successivo. Curva a sinistra
su via al Polliloro con stradina che fa un ampio curvone prima di arrivare
davanti all'edificio di
Cascina Poliloro. La superiamo e ci portiamo con un breve rettilineo al bivio e girando a
sinistra ci immettiamo sulla lunga sterrata del
Sentiero Storico-Meda-Montorfano all'interno del
Parco della Brughiera Briantea. Andiamo a percorrere quest'ampia strada che attraversa il bosco evitando
le buche, qualcuna con fango persistente, dirigendoci verso
Olgelasca. Vediamo le case del piccolo
paese in fondo , oltre l'uscita dal bosco, e giriamo a destra immettendoci
su una bella sterrata.
Il sentiero, segnalato sulle mappe come single-track, è abbastanza largo e
rimane quasi sempre pianeggiante passando però in un intricato bosco dove le
radici che spuntano dal terreno ci fanno sobbalzare, in sella, non poco.
Raggiungiamo un tratto dove una pianta, caduta, nel mezzo del sentiero, ne
impedisce l'accesso e siamo quindi costretti a scendere di sella ed a
superare il piccolo guado che si è formato per colpa di questo ostacolo.
Solo poche decine di metri e ci si rimette in sella proseguendo sempre tra
questo intricato tratto dove guardare il sentiero per poter scoprirne la
direzione diventa fondamentale. Siamo in un tratto che in precedenza non
abbiamo mai percorso ed è quindi importante seguire il sentiero giusto per
non finire in qualche tratto dove tutto termina. L'esperienza e le mappe che
abbiamo sul GPS ci aiutano abbastanza e se non sono sufficienti quelle
possiamo utilizzare qualche App che abbiamo installato sul cellulare. Sono
questi i momenti che preferisco, segnare nuove tracce di passaggio, che
rendono ancor più divertente la già bella mattinata con gli amici. Alcuni
passaggi, in discesa, che scendono in direzione della
Roggia Lubiana sono abbastanza tecnici
ma, se avete montato un reggisella telescopico si riesce sempre a rimanere
in sella.
Raggiungiamo la diga, accanto al bacino di Colmata, lasciandola alla nostra sinistra e procediamo su un'altro tratto
abbastanza tecnico, con radici sporgenti, fino a superare sia il guado,
asciutto, della Roggia Lubiana, che il
piccolo ponticello che supera la
Roggia Borromeo. All'incrocio delle
sterrate prendiamo quella davanti a noi, oltre la catena, che risale la
collinetta in direzione di
Carugo raggiungendo l'asfaltata
via A. Grandi. Giriamo a sinistra e iniziamo la salita che ci conduce a
Cascina Incasate e dopo la curva
superiamo il piccolo
Oratorio di San Domenico. La curva a
sinistra ci immette sul lungo rettilineo che arriva davanti a
Cascina Guardia dove giriamo a
destra per imboccare via F. Turati. Discesa con tornante che ci conduce
nella zona industriale Pilastrello dove
arriviamo al bivio con la
SP40 . Curva a sinistra e raggiunta la rotonda giriamo a destra per lasciarla e
portarci su via F. Corridoni che con un lungo rettilineo ci conduce alla
prima periferia di Romanò Brianza.
Superiamo il passaggio a livello e seguendo via Vittorio Veneto ci portiamo
in direzione della rotonda sulla
SP41 .
Attraversandola rimaniamo sulla strada principale e arrivati al bivio ci
teniamo a sinistra per procedere su via dei Romani. Superiamo il grande
capannone e troviamo un breve tratto sterrato che che in discesa ci conduce
al bivio con la stradina di via Don L. Sturzo. Curva a destra, superando la
sbarra, arrivando così alla rotonda dove ci teniamo a destra per percorrere
il tratto rettilineo che raggiunge il bivio. Giriamo a sinistra su via C.
Bianchi ed al bivio successivo giriamo a destra. Stiamo seguendo queste
stradine che passano nel mezzo del paesino dove il traffico automobilistico
è pressoché inesistente. Seguendo via delle Molere iniziamo poi una bella
discesa che raggiunge il bivio di via G. Parini dove curviamo a sinistra.
Ancora discesa fino al bivio con via A. Manzoni e poi curviamo a destra e
arriviamo sul piazzale antistante la bella
Chiesa di San Lorenzo Martire.
Prendiamo a sinistra la stradina sterrata che con un'ultimo tratto in
discesa ci fa arrivare al bivio. Percorriamo via San G. Bosco e proseguiamo
sul prolungamento di via Fornacetta per superare il Camposanto di
Villa Romanò per iniziare con le belle
ed ampie curve la bella discesa che in breve ci conduce alla traversa
sterrata del tratto ciclabile che va in direzione della
Diga delle Fornaci.
Procedendo oltre il ponte che supera il
fiume Lambro arriviamo alla periferia
di Fornacetta frazione di
Inverigo dove superiamo la piccola
Chiesa di San Mauro ,a mattoni
rossi, che troviamo alla nostra destra. Il rettilineo ci fa arrivare al
bivio dove giriamo a destra e andiamo a percorrere quest'altro rettifilo che
raggiunge la piccola frazione
Fornaci di
Briosco. Attraversiamo il paesino
lasciando alla nostra destra la
Chiesa della Beata Vergine Immacolata e dei tre Fanciulli. Poco più avanti lasciamo la
SP102
girando a sinistra alla traversa di via Molera che diventa a fondo sterrato
poco dopo la curva. Superiamo i piloni del ponte della
SS36
e seguendo il tratturo arriviamo all'incrocio di sentieri. Prendiamo quello
a destra, accanto al cartello con le indicazioni, e ci portiamo sul piccolo
ponticello in legno che attraversa il
Rio Bevera entrando poi nei bellissimi
sterrati che passano all'interno del
Bosco della Gagiada. Salita iniziale su
un bel sentiero che con una bassa pendenza ci porta paralleli alla statale e
deviando poi a sinistra con un breve strappo ci fa raggiungere un bivio. Ci
teniamo a sinistra e andiamo a percorrere quest'altro sentiero che con brevi
rettilinei e curve raggiunge un primo bivio.
Svoltiamo a destra e dopo un'iniziale discesa risaliamo ancora leggermente
e sarà così fino a raggiungere il bivio successivo dove giriamo a destra.
Con un'ampia curva arriviamo all'incrocio dei sentieri proseguendo su quello
che corre davanti a noi. Poco dopo usciamo da bosco e arriviamo sul sentiero
che raggiunge il parcheggio del Camposanto di
Briosco. Il breve rettilineo, di via D.
Pace, che imbocchiamo ci porta al bivio di via Marco Polo dove giriamo a
destra. Breve discesa e ritroviamo la
SP102
dove giriamo a sinistra per arrivare all'incrocio. Attraversiamo via G.
Puccini e procediamo all'interno del centro storico della cittadina su via
Pasino. Al bivio di via Trieste giriamo a sinistra e seguendola aggiriamo
l'intero abitato dove proseguiamo sul rettilineo di via Roma. Passiamo
accanto a
Villa Medici Giulini
e arriviamo al bivio con la
SP155
dove giriamo a destra. Curva a destra e poi subito a sinistra per seguire
via Meyer per procedere oltre la rotonda girando a destra alla traversa di
via Ghisallo. Il rettilineo che passa nel mezzo di una zona residenziale ci
fa arrivare al bivio di via Pordoi dove giriamo a sinistra. Poco dopo
iniziamo la salita sulla sterrata che entra nel boschetto e raggiunge
Simonte passando accanto alla
recinzione del Parco della
Tenuta Rossini Art Site.
Ritrovata la strada asfaltata di via Col del Fréjus giriamo a sinistra e
iniziamo la discesa che ci porta nuovamente su via Meyer dove giriamo a
destra. Ci dirigiamo in direzione di
Zoccorino e ben presto vediamo le case
della prima periferia. Rimanendo sul prolungamento di via F. Brioschi ne
percorriamo i rettilinei fino alla traversa di via A. Gramsci dove giriamo a
sinistra. Poco dopo ci teniamo a destra e imbocchiamo, dopo la sbarra, la
stradina ciclo-pedonale che in discesa e con qualche curva raggiunge il
parcheggio antistante il Camposanto di
Vergo-Zoccorino. Ultimo tratto di via
L. Alfieri che ci porta al bivio di via S. Pellico. Curva a destra e leggera
salita con la strada che passa accanto al grande parco di
Villa Villa Mastracchi-Cabassi
fino alla piccola rotonda dove girando a sinistra arriviamo su via
Sant'Ambrogio. Andiamo a percorrere quest'altro rettifilo che supera piazza
Spinelli dove si trova la ex
Chiesa di Santa Caterina divenuta oramai abitazione privata di cui rimane ancora a lato la
torre campanaria. Subito dopo giriamo a destra ed andiamo a imboccare la
sterrata che entra poi nel boschetto a sinistra e raggiunge su sentiero via
Ravizzola.
Alla prima traversa giriamo a sinistra e seguiamo un tratto di via L.
Cadorna per lasciarla quando troviamo a destra la traversa di via G. Prati.
La stretta stradina ci porta al bivio di viale Sabotino dove girando a
destra raggiungiamo l'incrocio e proseguiamo diritto su via Stanga Busca
entrando nel piccolo centro storico di
Costa Lambro. Passiamo tra la
Chiesa di San Martino, a sinistra, e a
Villa Stanga, a destra, in piazza San
Martino e giriamo a sinistra su via Crivelli. Il rettilineo, nel primo
tratto in pavé, ci fa lasciare, man mano che avanziamo le case del paesino e
raggiunta l'ultima casa, alla nostra destra, giriamo a destra per seguire il
sentiero che con un tornante ci conduce in discesa in direzione della
frazione Realdino. Fondo acciottolato
dove teniamo i freni tirati per non prendere troppa velocità ed in breve
raggiungiamo le case del piccolo borgo. Superata la discesa asfaltata,
accanto alla sorgente, giriamo a destra e percorriamo via alle Grotte e
superiamo il Vecchio Ponte sul
fiume Lambro per portarci al bivio di
via Isonzo. Prendiamo a sinistra la stradina e superiamo la volta del ponte
della
SP6
arrivando fino al termine della stradina dove giriamo a destra ed iniziamo
lo strappo di via Ortigara. Non senza fatica arriviamo al bivio di via Fiume
e girando a sinistra prendiamo adesso la discesa che a curve ci riconduce in
basso nella Valle del Lambro.
Raggiunto il bivio, davanti al ponte, ci teniamo a destra e ci immettiamo
sulla
Ciclo-Pedonale Monza-Erba superando il
vecchio edificio di archeologia industriale dell'ex
Mobilificio Bernini. Passiamo nella
gola che ci conduce all'ingresso del
Sentiero
dei Castagni
e con un saliscendi continuo raggiungiamo lo strappo della
Salita dei Cavalli .
Con i bei tornanti, talmente stretti e non ti fanno respirare, riguadagniamo
la salita sull'argine naturale e arrivati al bivio delle sterrate ci teniamo
a destra per proseguire sul rettilineo di via Tagliamento. Superati alcuni
capannoni e alcune palazzine arriviamo al bivio con la
SP6
e con prudenza giriamo a sinistra per percorrerne poco meno di 100 m.
Girando a destra, alla traversa di via Bosco Pascoli, andiamo a seguire
questa stradina che raggiunge una zona residenziale ed arrivati quasi al
termine dell'asfaltata giriamo a destra sul muro a fondo cementato
che raggiunge via Tintoretto. Siamo ancora nella periferia di
Carate Brianza e andiamo a percorrere
questa stradina periferica che arriva al bivio di via C. Colombo.
Curva a sinistra e lungo rettilineo che passa nel mezzo della zona
residenziale, a sinistra, e della zona industriale, a destra, per arrivare
alla rotonda con via dei Valà dove giriamo a sinistra. Ci portiamo sulla
stretta stradina e giriamo a destra alla traversa di via per Albiate che
diventando sterrata ci porta poi sull'altro tratto periferico che entra nel
territorio di Albiate. Con il
prolungamento di via Sant'Ambrogio arriviamo a fianco del parchetto pubblico
e raggiungiamo il bivio di via San Carlo. Curva a sinistra e subito a destra
per seguire il breve rettilineo di via A. De Gasperi e arrivati al bivio
sulla
SP135
giriamo a destra per portarci però sul tratto ciclo pedonale. All'altezza
della prima rotonda ci portiamo a sinistra sul lato opposto della
provinciale rimanendo sempre in sede protetta e proseguiamo in rettilineo
fino alla rotonda successiva dove giriamo a sinistra. Andiamo ad
attraversare il piccolo agglomerato di case di
Cascina Dosso e seguendo il rettilineo
entriamo all'interno del PLIS
GruBria.
La sterrata che imbocchiamo, dopo la sbarra, ci porta sul rettilineo che
attraversa un primo boschetto e supera il passaggio a livello. Alla seconda
traversa, sterrata, giriamo a sinistra e imbocchiamo il
Sentiero GR2-Seregno-Lissone . Raggiunto un primo bivio ci teniamo a sinistra e raggiungiamo la strada
asfaltata di via G. Verga dove giriamo a destra.
La andiamo a percorrere fino al bivio con via P.P. Pasolini e tenendoci a
sinistra la imbocchiamo fino ad arrivare al bivio con via G. Giusti. Siamo
alla periferia della frazione
Santa Margherita di
Lissone ed al bivio giriamo a sinistra
per proseguire su queste stradine periferiche in direzione di via A. Genola
che passa accanto ad una piccola zona artigianale ed arriva alla curva a
destra dove giriamo per imboccare via P. Sarpi. Breve rettilineo e alla
prima traversa, quella con le transenne, giriamo a sinistra e raggiungiamo
via Q. Sella entrando nel territorio di
Bareggia altra frazione di
Lissone. Girando a sinistra ci portiamo
in direzione del Camposanto ed andiamo ad attraversare a destra il piccolo
parchetto portandoci poi a destra sull'alberato viale Cimitero. In
rettilineo arriviamo al bivio con via E. Toti e girando a destra andiamo in
direzione della rotonda. Attraversiamo via Santa Margherita e imbocchiamo
via G. D'Annunzio che lasciamo alla prima traversa di via A. Negri dove
giriamo a destra. Percorriamo poi a destra via Tintoretto proseguendo poi su
via A. Machiavelli. Superata la rotonda sulla
SP131
proseguiamo diritto su via Don Bernasconi e superiamo le tre rotonde.
Rettilineo su via Don G. Minzoni e curva a destra su via Dante Alighieri per
arrivare al semaforo con via G. Matteotti dove giriamo a sinistra. Non ci
resta che percorrere un'altro lungo rettilineo per portarci oltre il
semaforo di piazza Italia e raggiunto quello su via Agostoni giriamo a
destra e arriviamo alla traversa di viale Elisa Ancona dove raggiungiamo il
piazzale della stazione ferroviaria.
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