Crossing Brianza 01 - 2021
31/10/2021 - Crossing Brianza 01 - 2021
Album fotografico
Distance: 48 km - 697 m Ascent - 760 m Descent
Giornata che fino all'ultimo ci ha tenuto in sospeso l'escursione per colpa del meteo. Cielo grigio, cupo, come accade di solito in questi giorni a cavallo della festa di Ognissanti..., ma alla fine siamo partiti. Dopo qualche mese (molti), per una domenica, si ritorna ad utilizzare il treno così da aver modo di ritornare, poi, alla nostra base di partenza percorrendo un Crossing che attraversa, appunto, una bella fetta di Brianza.
Album fotografico
Distance: 48 km - 697 m Ascent - 760 m Descent
Giornata che fino all'ultimo ci ha tenuto in sospeso l'escursione per colpa del meteo. Cielo grigio, cupo, come accade di solito in questi giorni a cavallo della festa di Ognissanti..., ma alla fine siamo partiti. Dopo qualche mese (molti), per una domenica, si ritorna ad utilizzare il treno così da aver modo di ritornare, poi, alla nostra base di partenza percorrendo un Crossing che attraversa, appunto, una bella fetta di Brianza.
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di
probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che
dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali
locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le
giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le
soste.
Lasciamo la stazione di
Cucciago, che si raggiunge in
treno sulla linea Milano-Como, e portate a mano le nostre mountain
bike sui gradini, arriviamo sulla stradina o piccolo slargo che
troviamo a monte del rettilineo di via Dogana. Sistemato il GPS e
caricata la traccia si parte. Ci teniamo a destra a andiamo a
percorrere subito una sterrata che poco dopo diventa sentiero e
raggiunge un sottopasso. Lo superiamo, attraversandolo, per portarci
sul proseguimento, sempre sterrato, che corre accanto ai binari
raggiungendo al termine del fuoristrada il bivio di via Casnate.
Curva a destra e andiamo a percorrere questa stradina ed arriviamo
alla prima periferia della frazione
Navedano. Raggiungiamo il bivio
con via Novelli e tenendoci a destra andiamo a percorrere, dopo una
breve curva, il rettilineo di viale Unità d'Italia per arrivare fino
alla rotonda. Proseguendo diritto andiamo ad imboccare vai della
Repubblica ed arriviamo al bivio con via A. Volta. Ci teniamo a
sinistra e arriviamo al bivio con via Rovelli ed andiamo a
percorrerla fino alla rotonda sulla
SP28 .
Prendiamo la seconda uscita e seguendo il breve rettilineo arriviamo
alla curva che però non percorriamo perchè ci immettiamo a sinistra
su un tratturo che va ad attraversare un pratone ed entra poi
all'interno del boschetto. Un semi rettilineo ce lo fa attraversare
e ritornati nuovamente nel mezzo dei prati andiamo in direzione di
un piccolo nucleo di case e di una fattoria. Arrivati nuovamente su
asfalto prendiamo a destra via Baraggia e al primo bivio ci teniamo
sempre a destra per procedere davanti ad un capannone e
successivamente superiamo il distributore di benzina. Alla rotonda,
ritorniamo, sulla
SP28
e giriamo a destra per andare ad affrontare l'ampia curva poi alla
traversa, a sinistra, giriamo e ci portiamo su questa bella stradina
che arriva ad un bivio. Prendiamo a sinistra e superiamo il piccolo
agglomerato di case della località
Gaggio raggiungendo e superando
la sbarra che delimita il passaggio ai mezzi a motore. La stradina
prosegue poi nel mezzo dei pratoni ed il fondo diventa sterrato
andando ad attraversare un piccolo boschetto.
Procediamo sulla sterrata fino al bivio e tenendoci a sinistra ci
avviciniamo alla prima periferia di
Senna Comasco e poco dopo
ritorniamo su fondo asfaltato. Seguendo sempre via del Gaggio
andiamo ad attraversare una zona residenziale e arrivati al bivio
con via della Fontana giriamo a destra. Raggiunto l'incrocio
attraversiamo via Canturina vecchia e ci portiamo sul rettilineo di
via Adda dove inizia una salita che ci conduce al bivio con
la
SP28 . Tratto di provinciale, a sinistra, che sempre in salita, ma per
fortuna con un'ampio tornante, ci fa arrivare all'incrocio con
la
SP36
dove, dopo aver superato il semaforo, giriamo a sinistra ed
arriviamo al successivo. Girando a destra imbocchiamo via Olmeda e
sempre in leggera salita rimaniamo sulla strada principale fino ad
arrivare al primo bivio. Ci teniamo a destra e poco dopo spianando
la strada ci porta ad un'altro bivio. Prendiamo a sinistra un tratto
della
SP28
arrivando a Capiago ed alla traversa, a destra, di via G. Garibaldi giriamo per
iniziare un tratto in discesa che passa accanto ad una zona
residenziale. Raggiunto il bivio proseguiamo diritto ed andiamo a
seguire via Montecastello con la strada che prosegue con continui
saliscendi e ci porta con qualche curva a fianco della piccola
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo.
Poco più avanti arriviamo all'incrocio con corso Ariberto e con un
destra sinistra ci portiamo su via Fiume. Procediamo su questa
strada, senza nessuna deviazione, arrivando al proseguimento di via
Fecchio. Il fondo ad un certo punto cambia e su sterrato proseguiamo
in fuoristrada per passare nella bella valletta che si apre davanti
a noi. Superiamo le vasche della fitodepurazione e su un tratto di
sentiero andiamo poi a riportarci su sterrato raggiungendo il
piccolo abitato di
Fecchio entrando
all'interno dei primi sterrati del
Parco della Brughiera. Arrivati
al bivio della
SP38
giriamo a destra e superiamo il ponte sulla ferrovia per girare a
sinistra sulla stradina che parte a fianco di
Cascina Cristina. La sterrata successiva che corre accanto ai binari la percorriamo
tutta e dopo la curva a destra ed un breve rettilineo giriamo a
sinistra prendiamo a sinistra la sterrata che in leggera discesa ci
porta all'interno del bosco ed al sottopasso ferroviario. Lo
superiamo e subito dopo giriamo a destra per seguire il sentiero che
ci fa ritornare ad un'altro sottopasso e proseguendo, per un breve
tratto, nella radura rientriamo, poi, nel bosco. Andiamo a seguire
un pezzo del
Sentiero
Storico Meda Montorfano
e al primo bivio giriamo a sinistra per risalire la collinetta in
direzione di
Cascina Varenna.
Attraversando, in parte, il piccolo nucleo abitativo proseguiamo
adesso in discesa il lungo rettilineo su una stradina asfaltata e
dopo la curva, percorsi poco meno di 100 m, giriamo a sinistra sulla
sterrata che va in direzione del guado del
torrente Terro. Arrivati sulla
sponda opposta ci teniamo a sinistra e andiamo a percorrere un
tratto in single track che ci riporta nuovamente al bivio del
Sentiero Storico. Girando a destra andiamo a percorrerne un'altro
breve tratto ed ad un'altro bivio giriamo a sinistra per procedere,
sul bellissimo sterrato, in direzione di un'altro sottopasso per poi
raggiungere il bivio con la provinciale
SP38 . Curva a destra e rettilineo per arrivare all'ampia curva a
sinistra che seguiamo fino alla traversa, a destra, di via per
Cantù. Giriamo e seguiamo la bella ed ampia strada asfaltata che con
un paio di curve ci porta al lungo rettilineo che raggiunge
l'incrocio con la
SP39
a fianco del
Santuario della Beata Vergine di Rogoredo nel comune di
Alzate Brianza. Prendiamo a
destra la strada alberata e poco dopo giriamo a sinistra sulla
sterrata che passa accanto all'ultima casa e che in leggerissima
salita ci porta all'interno del boschetto. Una deviazione a sinistra
ci fa attraversare alcuni pratoni e arriviamo così ad un bivio.
Curva a sinistra e un'altro rettifilo sterrato ci riconduce tra le
case delle periferia del paese.
Il bivio con via Girola ci fa girare a destra ed arrivati alla
traversa sterrata, a destra, giriamo andando a percorrere un
bellissimo tratto accanto agli steccati che recingono la bella
proprietà che si trova sulla collinetta. Arrivati al bivio giriamo a
sinistra e su fondo non propriamente piatto iniziamo la discesa che
raggiunge il bivio con via Girola. Curva a destra in direzione del
passaggio a livello con il bel panorama, davanti a noi, della
collina su cui sorge
Castello Durini. La strada prosegue poi nel mezzo di due fatiscenti abitazioni
(una tutt'ora in fase di recupero) e devia a destra dove inizia poi
la leggera salita che conduce a
Fabbrica Durini. Arrivati al
bivio con la
SP40
giriamo a sinistra ed al primo bivio a destra sul rettilineo via
Monte Rosa. Lo percorriamo fino al termine e imbocchiamo, quella
davanti a noi, la sterrata che devia poi a destra ed entra
all'interno dei primi sentieri del PLIS
Zocc del Peric. La bella
sterrata prosegue in leggera discesa e sarà poi un susseguirsi di
saliscendi man mano che avanziamo su questi bellissimi sentieri.
Raggiunto il primo bivio di teniamo a destra ed iniziamo una leggera
salita che prosegue poi a sinistra sul single track che entra
all'interno del bosco. Un breve tratto pianeggiante e poi iniziamo
lo strappo che con un'ampio tornante ci porta in cima alla
collinetta da dove con la curva successiva iniziamo adesso la
discesa verso la prima periferia di
Lurago d'Erba.
Ritroviamo l'asfalto su via Monte Sabotino e andiamo a percorrerne
il rettilineo fino ad arrivare a Cremnago al bivio di via degli
Artigiani. Curva a sinistra per proseguire tra le case del paesotto
e non lasciando mai la strada principale ci portiamo sul
prolungamento di via Cascina Alberto. Raggiunto il bivio di via
Monte Santo giriamo a sinistra e con una leggera salita raggiungiamo
l'incrocio sulla
SP41 . La andiamo ad attraversare e imbocchiamo la leggera salita di via
F. Meda che ci porta alla prima periferia di
Inverigo. Giriamo a destra
quando troviamo la traversa di via F. Corridoni e ne percorriamo il
rettilineo fino alla traversa di via del Carso dove giriamo a
sinistra. Discesa, breve, che ci porta al bivio con via General
Cantore dove prendiamo a destra per percorrerne il rettilineo fino
alla prima traversa di via A. Diaz. Superiamo il passaggio a livello
e ci portiamo a sinistra sulla discesa che raggiunge il tratto
alberato e ci impegniamo poi nella leggera risalita di via Vittorio
Emanuele fino alla traversa di via Piave dove giriamo a sinistra.
Inizia così il bel tratto in discesa che al primo bivio ci tiene a
destra e va a superare le case con qualche curva e su strada
asfaltata. Poco dopo il fondo cambia in sterrato e con un rettilineo
raggiungiamo il bivio via via Fornacetta nell'abitato di
Villa Romanò.
Curva a sinistra e superato il Camposanto sempre in discesa, a
curve, arriviamo verso il bivio. Poco prima di raggiungerlo giriamo
a sinistra sulla sterrata che prosegue in direzione della
Diga delle Fornaci che andiamo
a superare per arrivare poi. dopo aver superato la sbarra, al bivio
dell'asfaltata nella frazione
Fornacetta. Proseguendo diritto
arriviamo al bivio con la
SP102
e girando a destra andiamo a percorrerne il rettilineo che
attraversa la frazione
Fornaci fino alla traversa, a
sinistra, di via Molera. Giriamo e seguiamo la stretta stradina che
poco dopo diventa sterrata e lasciamo le ultime case del paesino per
andare a superare il sottopasso della
SS36 che arriva ad un'incrocio di sentieri. Noi prendiamo quello a
destra raggiungendo il piccolo ponte in legno che supera il
torrente Bevera ed iniziamo la
salita sui bellissimi sentieri che attraversano il
Bosco della Gagiada. Non sempre
facili da percorrere questa mattina con un fondo umido e viscido le
gomme hanno una certa difficoltà a far presa sul terreno e qualche
pedalata va a vuoto facendo scodare la mtb. Primo bivio ci teniamo a
sinistra e dopo una serie di curve raggiungiamo il successivo e qui
giriamo a destra. Ai prossimi tre bivii sempre a sinistra ed al
quarto a destra per prendere l'ultimo tratto che ci porta
all'esterno delle piante. Ultimo tratto a destra, ancora in discesa,
per superare
Cascina Biula e
Cascina Foppa arrivando
al parcheggio davanti al centro sportivo di
Briosco.
Breve rettilineo su via Magellano e curva a sinistra per
percorrere, al bivio, un brevissimo tratto di
SP155
che lasciamo alla prima traversa sterrata. Una leggera risalita ci
porta accanto alle case della periferia del paese e poco dopo
ritroviamo l'asfalto su via Lombardi. Sempre in salita arriviamo al
bivio con via delle Azalee e girando a sinistra ci portiamo in
direzione della rotonda. Attraversiamo via Meyer e proseguiamo su
via Tonale per lasciarla quando a sinistra imbocchiamo via Pordoi.
Un tratto asfaltato ci porta poi all'innesto sulla sterrata che in
salita raggiunge il piccolo borgo di
Simonte. Dopo la curva a destra
andiamo a percorrere un tratto di strada acciottolata e passiamo
accanto al Parco della Fondazione Rossini e poco dopo su single
track entriamo all'interno del boschetto. La breve discesa ci
conduce ad un bivio di sentieri e noi giriamo a sinistra per andare
a percorrere l'altra discesa, leggermente più tecnica, che passa
accanto al Parco di
Villa Beldosso. Quando il
sentiero termina arriviamo a superare alcuni paletti con catena e
proseguiamo sulla stradina asfaltata in direzione dell'incrocio su
viale Pasubio.
Giriamo a destra e sempre in discesa ci portiamo al bivio
della
SP155
dove girando a sinistra andiamo a percorrerne un brevissimo tratto.
Subito dopo la curva a destra la lasciamo per girare a sinistra
sulla stradina di via G. Pascoli che passa dietro la
Basilica dei SS. Pietro e Paolo
ad Agliate. La stradina ci fa
aggirare le case di
Borgo San Dazio e a fianco del
centro sportivo giriamo a sinistra per imboccare la
Ciclo-Pedonale Monza Erba. La
sterrata che passa accanto alle sponde del fiume Lambro arriva nei
pressi delle sorgenti e devia a destra con un breve tratto
pavimentato da grossi sassi. Lo strappo successivo, su sterrata, ci
fa sudare un poco ma in breve raggiungiamo la parte che entra nel
boschetto. Ancora una breve risalita per arrivare alla piccola
frazione Realdino e dove giriamo a destra per attraversare il
fiume Lambro sul
Ponte Vecchio per portarci al
bivio. Giriamo a sinistra su via Isonzo e andiamo a percorrere la
strada asfaltata che poco più avanti termina. La risalita a destra
non è facilissima e lo strappo di via Ortigara lo sentiamo subito
nelle gambe. Raggiunta la periferia di
Carate Brianza arriviamo al
bivio di via Fiume e tenendoci a sinistra iniziamo adesso un bel
tratto a curve ed in discesa.
Raggiunto il bivio prendiamo a destra e poco dopo giriamo a destra
sul Sentiero
dei Castagni
che passa a fianco del rudere dell'Ex mobilificio Bernini e prosegue
poi non distante dalle sponde del fiume. Un mangia e bevi bellissimo
che raggiunge la parte più impegnativa con la
Salita
dei Cavalli
dove i due tornantini ci permettono però di respirare un poco prima
di arrivare al bivio con via Tagliamento. Giriamo a sinistra ed
andiamo a percorrere il lungo rettilineo sterrato che va in
direzione di Albiate e
percorriamo il tratto in salita di via Resegone su fondo
acciottolato prima di arrivare su via San Valerio e poi in piazza
Conciliazione. Lasciamo la bella
Chiesa di San Giovanni
Evangelista alla nostra
sinistra e proseguendo diritto raggiungiamo la stretta stradina di
via Italia che ci fa arrivare alla grande rotonda sulla
SP6 . La attraversiamo e portandoci sul lungo rettilineo
della SP135
utilizziamo la parte ciclo pedonale per superare la prima rotonda e
raggiungere la successiva. Curva a sinistra e rettilineo che
attraversa il piccolo centro abitato di
Cascina Dosso per arrivare
all'incrocio. Con cautela lo attraversiamo e andiamo a superare la
sbarra che ci immette sugli ultimi sterrati della giornata andando
ad attraversare la linea ferroviaria prima di portarci a ridosso
della sterrata che passa all'interno del
Parco GruBria. Il lungo rettilineo di via T.A. Edison ci conduce alla periferia
di Bareggia dove raggiungiamo il bivio sulla
SP173 . Andiamo a seguirla e procediamo in direzione di
Lissone percorrendo il lungo
rettilineo di viale Martiri della Liberta. La lasciamo alla rotonda che troviamo dopo la
Caserma dei VVF Volontari per
girare a destra su via San Francesco d'Assisi. Raggiunto l'incrocio
con il semaforo procediamo ancora diritto e arrivati alla rotonda di
piazza XI Febbraio prendiamo la seconda uscita e andiamo a
percorrere l'altro rettilineo di via Volturno. Arrivati al semaforo
e all'incrocio con via G. Matteotti giriamo a sinistra e ancora con
un'altro lungo rettilineo arriviamo a superare anche l'incrocio di
piazza Italia. Curva a destra su via G. Agostoni e poco dopo giriamo
a sinistra per attraversare il parcheggio e raggiungere nuovamente
la stazione ferroviaria.
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