GTB - Gran Tour Brianza - Tappa 03
05/09/2021 - GTB - Gran Tour Brianza - Tappa 03
Album fotografico
Distance: 44 km - 796 m Ascent - 802 m Descent
Un'altra tappa si aggiunge a quelle già presenti nella pagina del BLOG dedicata appunto a questi percorsi. Siamo così arrivati a 136 km con un dislivello complessivo di oltre 2200 m che, direi, non sono male per le brevi tappe che sono state percorse e che sono fattibili, tutte, nel breve tempo di qualche mattinata o poco più. Ma tutto questo non finisce qui perchè prossimamente altre tracce, che come queste avranno sempre in comune qualche tratto tra di loro, proseguiranno sui sentieri e sulle stradine di questo bellissimo territorio della Brianza.
Per visualizzare la pagina con le tappe del GTB-Gran Tour Brianza clicca sul pulsante a fianco
Indicazioni Tracciato |
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Partenza da: |
Arrivo a: |
Briosco (MB) |
Briosco (MB) |
Parcheggio Centro Sportivo Via Magellano |
Parcheggio Centro Sportivo Via Magellano |
Raggiungibile con: |
Auto/MTB |
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.
La partenza è ancora da Briosco, come nella prima di queste tappe del GTB, e lo facciamo sempre dal parcheggio del centro sportivo. Quando iniziamo il nostro tour prendiamo a destra la sterrata che passa davanti a Cascina Foppa e successivamente a Cascina Biula per immetterci poi nei sentieri e single track del "Bosco della Gagiada". Seguendo i sentieri arriviamo al ponticello in legno che attraversa il Rio Bevera e una volta superato ci portiamo all'esterno del bosco su un breve sentiero che raggiunge il bivio del tratturo. Tenendoci a destra iniziamo il primo strappo della giornata con la risalita su un sentiero a fondo sterrato/sassoso che risale la collinetta e raggiunge Cascina Molera. Prendiamo a sinistra la sterrata che prosegue nel mezzo dei campi ed andiamo in direzione della prima periferia di Capriano.
Raggiunta l'asfaltata via Nobel giriamo a destra ed iniziamo la discesa imboccando via delle Betulle che ci fa arrivare al bivio con via delle Querce dove giriamo a sinistra andando a percorrere anche la curva successiva. Un breve tratto rettilineo ci fa arrivare all'innesto, a destra, del sentiero che in discesa entra nel boschetto e attraversato un piccolo guado iniziamo la risalita, leggera, dalla parte opposta ed usciamo dall'ombra delle piante. Seguendo il single track che corre a fianco del bosco raggiungiamo un'altro bivio di sentieri. Tenendoci a sinistra iniziamo ancora una bella risalita, su tratturo, ed in breve tempo ritorniamo verso la periferia di Capriano raggiungendo il cascinale di ricovero dei mezzi agricoli. Prendiamo a questo unto a sinistra la strada sterrata e tenendoci poi a destra arriviamo al bivio dell'asfaltata via Nobel. Ne andiamo a percorrere il rettilineo ed arrivati all'incrocio con via G. Galilei la attraversiamo per portarci sulla stradina di via Meucci. La percorriamo tutta e raggiunto il bivio con via G. Leopardi giriamo a sinistra e andiamo a percorrerne solo un brevissimo tratto.
Poco prima del capannone, infatti, lasciamo la strada asfaltata e ci portiamo sul sentiero dell'Ex Ferrovia Veduggio-Fornaci che parte proprio più avanti alla prima traversa, sterrata, a sinistra. Seguiamo il single track che in discesa a curve ci conduce poi sul sul tratto semi pianeggiante che poco dopo entra in trincea e supera alcuni sottovia prima di arrivare in quella che sembra una lunga galleria verde nel mezzo del bosco. Rimaniamo sempre sul sentiero principale fino a quando non raggiungiamo il ponticello che supera una piccola roggia. Poco prima giriamo a destra e dopo una breve discesa iniziamo la risalita, su strada sterrata, che con una deviazione a sinistra ci fa arrivare al tratto di ciclo-pedonale che si trova all'immediata periferia di Colzano. Curva a sinistra e attraversamento del ponte su viale della Repubblica e arriviamo su via G. Matteotti. Ne percorriamo il rettilineo e raggiunto il bivio con via Libertà giriamo a sinistra. Al bivio successivo svoltiamo a destra e proseguiamo sul rettilineo fino ad incrociare via G. Verdi. Tenendoci a destra iniziamo la salita, a curve che supera un bivio e ci fa imboccare via Vittorio Veneto.
Dopo la curva a destra la strada spiana e raggiunto il bivio con via G. Segantini giriamo a sinistra. Ancora una leggera salita per raggiungere il piazzale antistante la Chiesa di San Martino Vescovo a Veduggio e la aggiriamo seguendo a destra la stretta stradina di via Sant'Antonio. La strada, in discesa, arriva ad un'incrocio da dove proseguendo diritto ci immettiamo su una sterrata che passa accanto ad alcune villette a schiera e va poi ad attraversare i pratoni prima di arrivare al bivio con via dell'Atleta. Curva a sinistra e brevissimo tratto asfaltato che lasciamo quando a destra ci portiamo nuovamente sulla sterrata che passa accanto alle strutture del centro sportivo della cittadina e ci riporta nuovamente nel mezzo di grandi pratoni coltivati. Prendiamo poi a destra il tratturo che raggiunge poi un'altro bivio e tenendoci ancora a destra procediamo in direzione della fattoria dove andiamo ad attraversare il cortile. Seguendo il sentiero in discesa ci portiamo sul piccolo ponticello, in pietra, che attraversa una roggia e ci fa arrivare sulla sterrata che passa accanto agli steccati di Cascina Costa.
Seguiamo la sterrata che gli passa accanto e procediamo in direzione di
un bivio. Tenendoci a destra prendiamo la sterrata che passa accanto alla
ferrovia e che vi rimane per un lungo tratto prima di deviare a sinistra
per entrare nel boschetto. Trovato un bivio e giriamo a destra iniziamo
una leggera salita su fondo un pò smosso per uscire dalla parte opposta
accanto ad alcuni terrazzamenti e a pratoni. Alcune curve, con la pendenza
in discesa, ci permettono di arrivare a ridosso di un capannone e
ritornare su asfalto proprio nei pressi del passaggio a livello non
distante dalla
Stazione di Cassago-Nibionno-Bulciago. Lo superiamo e giriamo a sinistra seguendo la stradina che
raggiunge la rotonda. Proseguiamo ancora a sinistra, prendendo la terza
uscita, andando a percorrere il rettilineo che arriva al tratto delle due
corsie divise dove tenendoci ancora a sinistra imbocchiamo la strada che
supera il sottopasso della
SP342 . Raggiunto l'altro passaggio a livello giriamo a sinistra,
attraversandolo, e seguiamo il rettifilo di via Roma che corre accanto
alla provinciale ed a fianco di alcuni capannoni della zona industriale di
Bulciago.
Alla prima traversa giriamo a destra ed iniziamo, quasi subito, la salita verso il Colle di Campolasco e dopo alcune curve raggiungiamo l'omonima frazione. Raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra e procediamo ancora per qualche centinaio di metri su asfalto prima di iniziare una nuova salita che, adesso, su strada sterrata, ci conduce all'altra frazione Mongodio dove entriamo nel territorio comunale di Nibionno. Superata la curva a sinistra ancora qualche metro e la strada ridiventa asfaltata e va ad attraversare un piccolo nucleo di case, alcune ridotte a rudere. Iniziamo la discesa a curve ed in breve tempo arriviamo al bivio dove girando a destra andiamo a percorrere il breve strappetto che ci porta sul cavalcavia che attraversa la SS36 . Scendiamo, dalla parte opposta, in direzione della rotonda e tenendoci a destra iniziamo un'altro strappetto verso le prime case di Tabiago. Quando raggiungiamo il tornante ci teniamo a sinistra per prendere la stradina che si dirige verso il piazzale antistante il Camposanto e lo lasciamo alla nostra destra per seguire, in discesa, la stradina che entra nel boschetto e diventa poi sterrata. Passiamo accanto ad una zona residenziale ed arriviamo sulla stradina di via A. Volta che corre accanto alla provinciale.
Proseguiamo quindi sul breve tratto di via California e giriamo a destra quando troviamo l'entrata della sterrata. Ne andiamo a percorrere un lungo tratto costeggiando non distanti le sponde del fiume Lambro. Raggiunte le case della piccola frazione Ceresa le superiamo e ci riportiamo su asfalto passando poi accanto ad un capannone. Poco dopo troviamo una curva e un'incrocio tra asfalto e sterrati e giriamo a destra iniziando la bella salita su fondo leggermente smosso che passa accanto ad una bella Tenuta e raggiunge dopo la curva a sinistra una traversa sterrata. Giriamo a sinistra e superato il piccolo strappo passiamo accanto alla parte retrostante del Camposanto di Cibrone e con la strada sempre in leggerissima pendenza raggiungiamo l'ingresso del boschetto. Qui inizia la discesa che in breve tempo raggiunge un bivio dove giriamo a destra per proseguire sempre in fuoristrada in direzione di un'altro bivio. Quando lo raggiungiamo curviamo a sinistra ed iniziamo un'altro strappetto che raggiunge un piccolo roccolo per proseguire poi a destra passando accanto ad un noccioleto prima di arrivare al bivio del tratturo.
Una deviazione a destra e poi a sinistra ci permette di percorrere un tratto semi pianeggiante poi lasciamo il sentiero e seguiamo la sterrata che con una bella pendenza inizia a salire verso il rudere, o quel che rimane, della vecchia Cascina Sant'Enrico. Passiamo accanto alle mura oramai rovinate da tempo e dall'abbandono e raggiunta una sbarra la superiamo per proseguire in discesa sulla stradina che raggiunge le prime case della frazione Camisasca. Inutile dire che in questi lunghi tratti fuoristrada abbiamo gustato quanto ancora di buono c'è all'interno del territorio ed in alcuni tratti sembra incredibile di essere in una delle regioni più industrializzate del paese dove, nonostante tutto, c'è chi ancora ha il tempo e la volontà di tenere nel miglior modo possibile quanto è di sua competenza. Raggiunto il bivio di via Dante Alighieri giriamo a destra e poco più avanti a sinistra per procedere ancora in salita verso il centro cittadino. Percorriamo, però, solo un breve tratto di via Cav. U. Riva e la lasciamo quando alla nostra destra troviamo l'invito all'imbocco di un sentiero che ci fa lasciare le case per riportarci in un'altro bellissimo tratto fuoristrada.
Rimaniamo ai bordi dell'anello ciclistico di Costa Masnaga (utilizzato sopra tutto da chi ama la bici da corsa) e seguiamo il bellissimo tratturo che raggiunge poco dopo il noccioleto e procedendo poi nel mezzo dei campi arriva alla piccola frazione Sant'Ambrogio incrociando una stradina a sfondo asfaltato. Prendiamo a destra e al bivio successivo a sinistra per portarci sul Sentiero 2 - Baggero-Brenno all'interno del Parco di Brenno. Seguiamo il bellissimo sterrato che affianca le sponde del torrente Bevera e in questo tratto semi pianeggiante arriviamo al tornello d'uscita dove però siamo costretti a scendere di sella per superare l'ostacolo. Al bivio abbiamo raggiunto la fine del tratto in comune tra questo tracciato e quello che è la prima tappa del GTB e che è segnato sulla mappa come Waipoint. Attraversiamo la strada asfaltata di via per Rogeno e ci rimettiamo nuovamente su sterrato seguendo il Sentiero - Bevera-Ponte della Crotta che raggiunge la parte attrezzata nei pressi dell'ex Mulino della Crotta. Un breve tratto, a destra, di via N. Sauro e leggera salita fino al bivio dove girando a sinistra ci dobbiamo impegnare nuovamente in una leggera salita che ci porta all'innesto della sterrata che entra, davanti a noi all'interno del bosco.
La leggera discesa che ci attende ci fa prendere anche una certa velocità e su questo bellissimo tratto sterrato arriviamo poi, con una leggerissima salita, al bivio. Svolta a destra e dopo un tratto pianeggiante iniziamo la risalita della collinetta su un'altro bellissimo sterrato che a curve raggiunge la località Samarino nella prima periferia di Costa Masnaga. Superiamo la sbarra e ci portiamo tra le case e procediamo adesso in discesa imboccando via A. Manzoni che dopo alcune curve arriva al bivio con via G. Parini. Procedendo diritto percorriamo il rettilineo che incrocia più avanti via L. Cadorna dove ci teniamo a sinistra per procedere su un breve tratto rettilineo e girare poi a destra per seguire la stradina che ci conduce al sottopasso della SS36 . Usciti dalla parte opposta arriviamo ad una rotonda e siamo alla periferia di Garbagnate Monastero. Brevissimo tratto di via Michelangelo Buonarroti e poi ci portiamo a sinistra sulla stradina di via Fornacetta che prosegue poi sul prolungamento di via Fornace arrivando al bivio della zona industriale di via Como. Ci teniamo a sinistra e imbocchiamo via Erba e seguendo poi la sterrata e il successivo sentiero che entra nel bosco in discesa arriviamo fino all'incrocio con via Europa.
La attraversiamo e ci portiamo sulla stradina di via delle Grigne ed iniziamo la salita su questo single track che ci conduce tra le case della piccola frazione Tregiorgio. Raggiunto nuovamente l'asfalto giriamo a sinistra ed alla traversa di via Resegone a destra per andare a percorrerne un breve tratto del rettifilo poi giriamo a sinistra sulla sterrata che raggiunge le strutture dei campi da tennis superando alcuni paletti con catena. Procediamo accanto alla strutture ed al boschetto e tenendoci a destra iniziamo la risalita di quest'altra piccola collinetta, su single track quasi sparito, che ci da modo di arrivare all'incrocio con via Italia. Curva a destra e arrivati al bivio proseguiamo diritto davanti a noi fino al successivo dove questa volta giriamo a sinistra. Percorriamo via G. Leopardi ed entriamo tra le case di Garbagnate Monastero fino all'incrocio di via Gemelli dove giriamo a destra. Breve tratto della strada in rettilineo e poi curva a destra su via Valli che dopo la curva ci fa raggiungere l'incrocio con viale Brianza. Ci teniamo a destra e superiamo il Centro Sportivo per raggiungere la rotonda dove giriamo ancora a destra e dopo un brevissimo tratto a sinistra seguendo il tratturo che entra all'interno del bosco.
Non molto invitante il proseguo sul sentiero essendo venuti alla luce, dopo le tante bombe d'acqua, tutti quei grossi sassi che servivano a tenere la strada compatta e che invece la forza dell'acqua ha portato via. Raggiunto un bivio di sentieri ci teniamo a sinistra e iniziamo poi su un bel single track l'attraversamento di un pratone (selvaggio) prima di arrivare su una bella sterrata che sempre in leggera salita passa accanto a una bella serie di terrazzamenti e successivamente al muro di cinta di un grande parco per arrivare poi al bivio di via Busone nell'abitato di Brongio. Ne seguiamo il tratto completo, anche quello ciclo pedonale che si trova nella parte centrale, e raggiunta Piazza dei Nobili Fumagalli giriamo a destra e imbocchiamo via Dott. F. Corti. All'incrocio che troviamo poco più avanti prendiamo a destra su via Provinciale e raggiunta la rotonda davanti al piazzale della Chiesa di San Bernardo proseguiamo ancora diritto per arrivare ad un'altro incrocio. Attraversiamo la SP69 con qualche cautela, perchè qui non esiste un semaforo, ed andiamo, diritto davanti a noi, su via San Carlo che attraversa una serie di case.
Dopo qualche curva arriviamo al bivio con via U. Foscolo e giriamo a destra percorrendone davvero un breve tratto. Svoltiamo poi a sinistra, alla traversa di via A. Prina e ne seguiamo le piccole curve per raggiungere un bivio dove tenendoci a destra dove entriamo sulla Strada Comunale della Vallestella . Dopo aver superato la casa il fondo cambia e diventa sterrato e procediamo adesso su questo bel tratto che passa nel mezzo di alcune recinzioni. Raggiunto il bivio ci teniamo a destra e raggiungiamo, sempre in fuoristrada, una piccola stradina asfaltata che a sinistra va in direzione di un capannone. Poco prima giriamo a destra e procediamo sempre su sentiero, qui per la verità quasi sparito, raggiungendo il bivio di via dei Castagni. La curva a destra ci conduce al bivio della SP69 e girando a sinistra iniziamo il lungo tratto che ne segue il tracciato. Lasciamo il territorio comunale di Garbagnate Monastero per raggiungere e superare il centro equestre e poco più avanti lasciamo la strada asfaltata per girare a destra sulla sterrata che, in bella pendenza, risale la collinetta e ci portiamo sulla Strada Comunale di Robarello ed in seguito proseguiamo sul bellissimo fondo sterrato di via Costa d'Oro per arrivare sempre in leggera salita al parcheggio del Camposanto di Barzago.
Procedendo sempre diritto entriamo nel centro storico del bel paesino ed arriviamo in piazza Giuseppe Garibaldi dove giriamo a sinistra e poi ancora a sinistra per imboccare via Dante Alighieri. Inizia così un bel tratto in discesa e che passa davanti al bivio della stradina che porta verso il sagrato della Chiesa di San Bartolomeo dove però noi ci teniamo a destra per proseguire il nostro tour rimanendo sulla strada principale. Superiamo gli edifici del Municipio, alla nostra sinistra, delle Scuole, alla nostra destra, e la piccola piazzetta con la fontana. Il resto della strada procede sempre in leggera discesa ed alla traversa a destra di via Milano giriamo. Il bel rettilineo che arriva alla rotonda è pianeggiante ed andiamo ad attraversare la SP342 . Il rettilineo che ci troviamo davanti ci da già la differenza di altitudine a cui dovremmo arrivare con la salita che ci conduce tra le case della frazione Verdegò. Raggiunto il bivio di via Risorgimento ci teniamo a destra ed iniziamo adesso un bel tratto in discesa che in breve tempo arriva a San Feriolo prima periferia di Barzanò. Raggiunto un bivio, nel piccolo centro storico, giriamo a sinistra ed entriamo nelle stradine stretta che fanno ancora parte di questo bellissimo angolo di territorio.
Stradina che si restringe ancora fino al bivio dove giriamo a destra per seguire la Strada della Cappelletta che passa all'inizio tra vecchi edifici rurali e lascia infine la case per andare ad attraversare i grandi pratoni che ci avvicinano a Cremella all'interno dei bellissimi angoli del Parco Agricolo della Valletta. Raggiunto il Camposanto ci portiamo sulla stradina asfaltata e procediamo sul rettilineo fino al bivio di via per Verdegò. Passando a fianco al muro di cinta di Villa del Bono giriamo poi a sinistra ed iniziamo la leggera risalita verso il centro storico della cittadina su via C. Sessa. Superiamo anche il tratto ciclo-pedonale raggiungendo la rotonda sulla SP48 . Tenendoci a destra ne andiamo a percorrere un brevissimo tratto ed alla prima traversa a sinistra imbocchiamo via Martiri della Libertà. La stradina asfaltata ad un certo punto termina e tenendoci a sinistra possiamo portarci sul bel single track che passa a ridosso dei terrazzamenti e ci fa arrivare all'entrata del boschetto. Qui un tratto breve ma tecnico ci porta in discesa all'incrocio di alcuni sentieri. Prendiamo a sinistra e raggiungiamo l'entrata del boschetto con un'altro tratto abbastanza tecnico dove bisogna anche controllare sporgenze e grossi sassi che si trovano sul fondo del sentiero.
Raggiunto il piccolo ponticello in legno ci teniamo a destra e procediamo a fianco del letto della roggia e poco più avanti usciamo dal bosco e iniziamo un'altro bel tratto in single track che raggiunge il bivio nei pressi di un'altro piccolo ponte. Ci teniamo a destra e andiamo a percorrere il tratturo che sempre in leggera salita raggiunge le case della località Zizzanorre. Raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra arriviamo sul tratto asfaltato nelle prime case della piccola frazione Oriano. Prendiamo a sinistra e poi ancora a sinistra imboccando via E. Alessandrini fino al bivio con via G. Verdi dove giriamo a sinistra. Procediamo all'interno del centro storico girando a sinistra sulla stradina di via Carlo Cattaneo e con un rettilineo in discesa lasciamo le case del borgo e ci portiamo a fianco di Cascina Bonacina. Subito dopo il fondo stradale cambia e un primo tratto sassoso e smosso ci conduce poi sul tratturo che va ad attraversare i pratoni e ci dirigiamo, tenendoci a sinistra, verso la periferia di Renate seguendo il single track e il sentiero che raggiungono il bivio di via Immacolata. Arrivati al semaforo attraversiamo via Mazzini e ci portiamo diritto su via G. Garibaldi che raggiunge il sottopasso della ferrovia e ci porta alla prima traversa a sinistra di via F. Turati.
Giriamo e percorriamo il breve rettilineo fino al bivio con via Grigna dove giriamo a destra e poi subito a sinistra alla prima traversa. La strada inizia a salire e e supera tutte le case prima di arrivare al bivio con la stradina che risale verso Cascina Monte dove noi però proseguiamo diritto per immetterci nel bel single track che entra all'interno del boschetto. Quando ne usciamo siamo quasi arrivati al bivio dei sentieri e tenendoci a destra seguiamo quello che passa accanto al rudere del cascinale e prosegue poi vicino alla rete di recinzione che risale poi la collinetta e dove lo splendido paesaggio ti lascia sempre a bocca aperta nonostante siano posti e spazi in cui transitiamo spesso. Un'ulteriore strappetto ci conduce al bivio del maneggio dove a fianco dello steccato giriamo a sinistra. Proseguiamo sul single track e raggiunto il bivio ci teniamo a destra ed iniziamo un bellissimo tratto in discesa rimanendo costantemente a ridosso degli alberi. Un bel tratto in discesa ci fa divertire e transitati a fianco di Cascina Angelica proseguiamo ancora diritto per arrivare all'incrocio con la SP112 .
La attraversiamo e e ci portiamo sulla stradina che raggiunge il cortile di Cascina Casaretto che attraversiamo per poi iniziare la discesa su sentiero, a destra, che ci porta lontano dalle case. L'incrocio con via Gramsci lo attraversiamo e proseguiamo in direzione della curva a sinistra seguendo adesso via San Mauro. Allo slargo che troviamo a sinistra giriamo e ritorniamo su strada sterrata seguendo poi un tratturo bellissimo che si inoltra nel mezzo dei campi e raggiunge il bivio con via Visconta. Tenendoci a destra proseguiamo sulla stradina che in rettilineo ci conduce al prolungamento su via U. Foscolo che dopo la curva inizia a salire per raggiungere le prime case di Capriano. Superato l'ultimo strappetto che termina a fianco della Chiesa di Santo Stefano siamo sul bivio di via Monte Cervino. Svoltiamo a sinistra e ne percorriamo poco meno di 100 m per girare a destra imboccando via A. Volta su cui raggiungiamo la traversa a sinistra di via L. Grandi che in leggera discesa ci porta sul via L. Galvani dove al bivio con la sterrata proseguiamo diritto imboccandola. La discesa che ne segue nell'ultimo tratto è abbastanza impegnativa e saper controllare il mezzo è consigliabile. Raggiunto il bivio del sentiero giriamo a sinistra e procediamo in quest'altro bellissimo angolo di Brianza fino ad incrociare l'asfaltata SP155 . Qui svoltiamo a destra ed iniziamo la discesa su questo breve tratto di provinciale che raggiunge Briosco e quindi la traversa di via Magellano dove termina il nostro bel percorso.
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