Street Road Trails Brianza - 02

 


08/09/2021 - Street Road Trails Brianza - Tappa 02
Album fotografico
Distance: 59 km - 681 m Ascent - 1180 m Descent


Con questa seconda tappa si chiude il Street Road Trails con la partenza da Brunate. Giornata ottima con temperature che sono nella norma del periodo e una bella compagnia di 5 amici con cui condividere alcuni passaggi mai registrati in precedenza e dove abbiamo avuto piacevoli sensazioni anche dal punto di vista dell'impegno che bisognerà metterci per superarli. Per il resto i quasi 700 m di dislivello si sentono tutti anche se sono intervallati. I tratti, invece, che troviamo su asfalto sono quelli su strade diversamente trafficate ma dove comunque l'accortezza e il buon senso dobbiamo sempre tenerli con noi. 

Indicazioni Tracciato

Partenza da:

Arrivo a:

Brunate (CO)

Brunate (CO) 

Stazione Funicolare 

Stazione Funicolare 

Raggiungibile con:

 Funicolare/MTB


NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.


Qualche minuto di ritardo (20) del treno che da Lissone ci trasferisce alla Stazione di Como San Giovanni lo prendiamo con filosofia. In fondo, noi, siamo in giro per divertimento e perciò tutto è nella norma, dispiace invece per chi sta aspettando il convoglio con cui si deve recare al lavoro e che come da consuetudine arriva un giorno si e l'altro pure in ritardo. Ma ritorniamo al tracciato. La nostra avventura odierna inizia dalla stazione della Funicolare dove troviamo personale attento alle nostre esigenze che si prodiga per riuscire a farci salire tutti in vettura con partenza, perfetta, alle ore 10:00. Il tempo di trasferimento da Como a Brunate non è lungo e nonostante il periodo particolare chi è seduto sui sedili e chi invece è in piedi, negli appositi spazi, porta comunque la mascherina. Buon segno di civiltà e buona consuetudine, al momento, nel rispetto delle persone.

Raggiunta la stazione di Brunate scendiamo da alcuni gradini che ci separano dal cancelletto che si apre in modo automatico e che ci porta sul piccolo slargo a fianco di via Roma. Acceso il navigatore e caricata la traccia GPS inizia la nostra avventura. Procediamo diritto davanti a noi e ci portiamo al bivio di via A. Volta per seguire la stradina che passa nel mezzo della parte centrale della cittadina. Strada stretta e qualche auto in giro per cui dare la precedenza a questi veicoli è quasi obbligatorio anche perchè districarsi con macchine di una certa grandezza, qui, non è facile. Raggiunto il bivio ci dobbiamo fermare perchè per le manovre di un'auto per uscire dalla stradina che dobbiamo imboccare noi non consentono di fatto il passaggio. Finalmente si passa e portandoci su via per Civiglio iniziamo nuovamente la discesa. Temperature intorno ai 18° dove si pedala al fresco ed all'ombra fanno di questo tratto molto panoramico un buon inizio del percorso. In breve tempo raggiungiamo le strette stradine della piccola frazione Visigna e superato il piccolo centro storico ci teniamo a sinistra per iniziare il primo tratto fuoristrada della giornata. 

Stradina che parte subito in leggera salita e dove alcuni sassi e un fondo non eccessivamente piatto ci fanno sudare nella risalita in un bel contesto di bosco e prati recintati. Raggiunta la radura ci teniamo a destra ed entriamo nella Valle del Pastore iniziando la discesa sull'ampia sterrata che ci conduce alle porte di Civiglio Superiore di cui vediamo solamente i tetti delle case. La strada prosegue in discesa ed arrivati al bivio, dove troviamo la cappella della Via Crucis, prendiamo a sinistra la stradina che in bella pendenza risale il monte e raggiunge la Chiesetta di San Nicola da Tolentino (sec. XVIII) in quella che una volta era la località Campasio. Ci dobbiamo accontentare di vederla dall'esterno essendo, in Italia, queste chiesette decentrate dai paesi, sono quasi tutte chiuse al pubblico e senza la possibilità, quindi, di ammirarne l'interno (un vero peccato). Qualche foto ricordo del nostro passaggio e poi ci si rimette in sella per ritornare al bivio della strada lasciata in precedenza. Ci teniamo adesso a sinistra e proseguiamo ancora in discesa e su fondo adesso asfaltato seguiamo i tornanti che la strada disegna.

Raggiunto un bivio ci teniamo a sinistra e ci portiamo sulla  SP37  proseguiamo ancora in discesa e dopo alcune belle curve raggiungiamo il piccolo centro di Ponzate. All'altezza dello slargo che troviamo alla nostra destra giriamo a destra ed andiamo ad affrontare il sottopasso della provinciale. Imbocchiamo via Chiassimo ed ancora in discesa arriviamo alla prima periferia di Solzago raggiungendo il bivio della località Casina. Tenendoci a sinistra ci portiamo su via L. Binaghi ed iniziamo un tratto in salita che con alcune curve e tornantini ci conduce nella parte alta della cittadina. Raggiunto il bivio con via G. Marconi ci teniamo a sinistra e raggiungiamo un bivio dove le strade sembrano terminare. Invece scendiamo di sella e con un breve portage superiamo il piccolo strappo, impossibile o quasi da fare in sella, portandoci sul sentiero che poco più avanti a piccoli gradini risale ancora di qualche metro arrivando sulla stretta stradina di via per Porino. Poco più avanti proseguiamo diritto e ci portiamo su via Roccolo che poco dopo lasciamo per proseguire ancora in salita sulla sterrata che in buona pendenza ci conduce all'interno del bosco.

La salita termina quasi dopo la curva ed inizia un'altro bellissimo tratto in discesa che supera il caseggiato della Fondazione Rosa dei Venti e prosegue fino al piazzale del parcheggio attiguo al Camposanto di Tavernerio. In questo punto giriamo a sinistra ed imbocchiamo il sentiero che prosegue all'interno del bosco e con alcune curve arriviamo tra le prime case della periferia del paese. Percorriamo via ai Monti e raggiunto il bivio prendiamo a destra via IV Novembre e raggiunto il successivo giriamo, adesso, a sinistra, per procedere su via Roma. Rimaniamo sempre sulla strada principale ed arrivati all'incrocio giriamo a destra su via Vittorio Veneto raggiungendo la rotonda sulla  SP37 . Prendiamo la terza uscita e ne percorriamo poco più di 30 m per girare a destra sul rettifilo di via Risorgimento. Ultimo tratto sul prolungamento su via G. Donizetti dove arriviamo al bivio con la  SP342 . Dovremmo, secondo la nostra traccia GPS, attraversare la strada per portarci sul rettilineo opposto ma il traffico, la mancanza di un semaforo e le velocità con cui i mezzi arrivano ci fanno decidere di girare a destra e raggiungere la rotonda dove comodamente, ma con la massima attenzione, potremo recuperare la deviazione.

Poco prima del distributore giriamo a destra e lasciamo la provinciale per andare a percorrere il breve rettilineo che passa accanto ad alcuni capannoni e che raggiunge il bivio di via V. Bellini. Curva a sinistra e andiamo a percorrere questa bella stradina che passa accanto ad una zona residenziale per arrivare poi al bivio con via I. Calvino dove giriamo a sinistra. Attraversiamo l'incrocio con via A. Manzoni ed arrivati al bivio con via Montorfano giriamo a destra ed andiamo a percorrerne il lungo rettilineo fino alla traversa, a sinistra, di via G. Parini. Giriamo e procediamo a fianco del Parco comunale Oreste Magni di Albese con Cassano con la stradina che poco dopo lascia il tratto asfaltato e diventa a fondo sterrato. Raggiunto un bivio ci teniamo a destra e al successivo, invece, giriamo a sinistra e ci portiamo sulla  Strada della Baraggia  che attraversa un bel pratone e ci conduce all'incrocio con via Alzate. Proseguiamo diritto e imbocchiamo la  Strada Consorziale delle Chiuse  che all'inizio passa accanto ad un grande capannone per poi diventare sterrata. Al primo bivio la lasciamo per girare a destra su un'altro tratto fuoristrada che con un lungo rettilineo ci porta alla prima periferia di Orsenigo ad un bivio di sterrate. Prendiamo a sinistra e andiamo a percorrere quella che supera un grande capannone ed arriva all'incrocio con via Saruggia. La attraversiamo e ci portiamo sulla sterrata che entra all'interno del boschetto e raggiungiamo un bivio di sentieri. Prendiamo a destra e percorriamo quello che va ad attraversare i pratoni e che arriva all'incrocio della  Strada Comunale dei Rebecchi

La attraversiamo per proseguire su un'altra sterrata che passa non distante dalle case della frazione Parzano e raggiungiamo, tenendoci a destra, il piccolo Camposanto ed il bivio su via per Erba. Prendiamo a sinistra e raggiunta la rotonda prendiamo la prima uscita per portarci sulla  Strada dei Dottorini  che raggiunge il bivio della sterrata che porta a Cascina Maria dove noi prendiamo a destra seguendo la sterrata che prosegue poi nel mezzo dei prati. Poco più avanti raggiungiamo il piccolo nucleo di case di Cascina Foppa e tenendoci a destra ci portiamo verso il bivio della  SP38 . Giriamo a sinistra e ci portiamo in direzione dell'incrocio dove giriamo a destra imboccando un tratto in rettilineo della  SP40  che ci conduce in rettilineo verso Anzano del Parco arrivando all'incrocio con via Ortelli. Superiamo il semaforo tenendoci a sinistra ed arrivati al bivio giriamo a sinistra su via Piave. Prendiamo poi a destra, alla traversa, via del Lazzaretto ed iniziamo la bella discesa che corre, nella prima parte, accanto al muro di cinta del Parco di Villa Carcano. Prestando attenzione al nostro GPS giriamo poi a destra ed iniziamo una bella salita su sentiero che passa non distante dalla struttura di Cascina Borego. Il single track che parte a destra, passando a fianco degli steccati del recinto dei cavalli, ci conduce, oltre la fettuccia che ne indica il tracciato, all'interno del bosco dove un sentiero a fondo sassoso inizia una bella salita dove i muscoli dovranno essere sempre pronti a colpo di pedale aggiuntivo per superare i vari sassi che sono in qualche tratto smossi.

Non senza fatica si raggiunge così il bivio con la stradina che raggiunge Cascina Arzenta dove prendiamo a sinistra per andare a superare il piccolo nucleo di case.  Iniziamo il tratto del  Sentiero Attorno al lago di Alserio (V.A.)   seguendo il tratto della variante alta che ci immette all'interno del Bosco della Buerga e raggiunge in un bel contesto di sentieri e single track Cascina Bindella. Al bivio con la strada asfaltata, girando a sinistra, andiamo in direzione del fabbricato e poco dopo giriamo ancora sinistra per andare ad attraversarne il cortile e procedere poi su un'altro tratto di fuoristrada, sempre del sentiero precedente, collocandoci nuovamente all'interno del bosco. Rimaniamo sempre sul sentiero principale e raggiunto l'ultimo bivio, che ci fa uscire dall'ombra delle piante, giriamo a destra e affrontiamo un tratto in leggerissima salita che ci porta alle prime case di Monguzzo. All'incrocio ci teniamo a sinistra e seguiamo la sterrata che raggiunge il bivio sull'asfaltata via Giovanni XXIII. Svoltiamo a sinistra e andiamo a percorrere la leggera salita che raggiunge il Camposanto e una volta superato iniziamo un tratto in mangia e bevi che ci porta a fianco del Santuario della Madonna di Lourdes

Iniziamo adesso la discesa e con lo stupendo paesaggio con lo sguardo che raggiunge il bellissimo colore azzurro delle acque del Lago di Pusiano e sui monti circostanti e andiamo a percorrere le belle curve che cin conducono al bivio di corso Roma dove entriamo nel territorio comunale di Merone. Prendiamo a sinistra e poi subito a destra via Don C. Morazzoni e con la strada che inizia leggermente a salire superiamo il sottopasso della  SP41  ed arriviamo al bivio di via A. Volta. Curva a sinistra ed è ormai giunta l'ora del pranzo e come sempre, durante le nostre escursioni infrasettimanali, eccoci fermi presso il Ristorante Volta dove tra la gentilezza e la qualità del cibo, affiancata, anche dal giusto prezzo ci fermiamo sempre volentieri per il pranzo. Questi attimi che ci consentono di ridere e scherzare anche stando a tavola non si dimenticano perchè è anche in questi momenti che ci si affiata come gruppo. Saremmo rimasti li anche più a lungo ma adesso è ora di ripartire per proseguire il nostro itinerario. Andiamo a superare il passaggio a livello e con una leggera salita ci portiamo alla rotonda dove prendiamo la terza uscita per iniziare la bella discesa su via E. Fermi.

Terminato il tratto in discesa superiamo la volta della casa e ci portiamo sul fiume Lambro e arriviamo alla piccola frazione Maglio dove inizia poco dopo la salita su via G. Marconi. Non dura ma quanto basta per riprendere il ritmo della salita e dopo la curva quando spiana ci portiamo su via Salvo D'Acquisto e proseguiamo sulla strada principale fino alla traversa, a destra, di via Boscaccio. La bella stradina all'inizio asfaltata supera un piccolo nucleo di case e diventa poi sterrata andando ad attraversare un grande pratone. Sullo sfondo troviamo una vecchia cascina, ristrutturata e la lasciamo alla nostra sinistra quando a destra troviamo un piccolo sentiero che parte a destra in direzione del bosco. Poco dopo superiamo la sbarra e iniziamo uno dei più bei tratti di questo itinerario raggiungendo le vecchie strutture del cementificio e superandole rientriamo nel boschetto. Siamo sopra l'argine che divide il fiume Lambro, alla nostra, dal corso del torrente Bevera che corre, invece, a sinistra e con la costante discesa in breve tempo arriviamo alla periferia della piccola frazione Baggero.

Superiamo il ponte sul torrente Bevera, che proprio in questo punto sfocia nel fiume Lambro, e seguendo a sinistra la Ciclo-Pedonale Monza-Erba, in senso opposto, superiamo Cascina Campomarzo e ci dirigiamo in direzione della prima periferia di Camisasca in un bel contesto di sentieri e sterrati dove una bella velocità, costante, si può tenere sempre essendo il sentiero quasi sempre in leggera discesa. Raggiunto l'asfalto su via Dante Alighieri con un destra sinistra la attraversiamo e ci portiamo sulla stradina asfaltata che raggiunge prima il bivio di Cascina Brascesco e successivamente la località Ceresa dove superiamo prima un capannone e successivamente un vecchio caseggiato completamente rimodernato. Ritorniamo su sterrato e procediamo con alcune curve prima di ritrovare il rettilineo che ci conduce a destra al sottopasso della  SP342  dove entriamo a fianco del centro sportivo della località Gaggio. Lasciamo, dopo la curva a sinistra il tratto della ciclo-pedonale e seguendo l'asfaltata ci portiamo al bivio con via Papa Giovanni XXIII dove giriamo a sinistra. Procediamo in salita sul cavalcavia che attraversa la  SS36  e scendendo dalla parte opposta entriamo nell'immediata periferia di Nibionno. Al primo bivio giriamo a sinistra e al successivo a destra su via L. Cadorna per proseguire sempre diritto in direzione della traversa, a destra, di via Dante Alighieri. 

Breve tratto in discesa e all'altezza del ponticello, a sinistra, ritorniamo su sterrato seguendo le splendide curve e salitelle in questa lunga valletta che raggiunge la località Costa.  Superiamo la cascina e proseguiamo diritto davanti a noi con il sentiero che passa accanto allo sterrato ed in discesa superiamo il boschetto dove uno stretto ponte in pietra attraversa la roggia. La risalita dalla parte opposta avviene su un single track che raggiunge l'aia di una piccola fattoria e una volta superata giriamo a sinistra per percorrere un'ultimo tratto sterrato che arriva a fianco del parcheggio del centro sportivo di Veduggio. Il lungo rettilineo ci porta al bivio con via dell'Atleta e girando a sinistra ne percorriamo poco meno di 100 m per girare a sinistra sulla sterrata e quindi sul sentiero che risale nel mezzo di alcuni prati. Il fondo ad un certo punto cambia e la salita cambia di pendenza diventando leggermente più impegnativa ma in breve tempo si raggiunge la stretta stradina di via Sant'Antonio. Tenendoci a destra ci portiamo sulla cementata stradina che prosegue ancora in salita ed arriva a fianco dell'imponente Chiesa di San Martino. La aggiriamo e procediamo in discesa su via G. Segantini e arrivati al bivio con via Vittorio Veneto giriamo a destra per proseguire ancora in discesa sul prolungamento di via Madonnina fino al bivio con via della Valletta.

Ci teniamo a destra e sempre con la strada in discesa arriviamo alla curva, accanto alla Chiesetta della Sacra Famiglia, e svoltiamo a sinistra su via G. Matteotti. La seguiamo fino al termine poi tenendoci a destra ci portiamo sul tratto ciclo pedonale che sul ponte, apposito, attraversa viale della Repubblica e ci porta, poco dopo, all'imbocco del  Sentiero Vecchia Ferrovia Veduggio-Fornaci . Primo tratto in leggera salita poi arrivati all'ingresso del bosco inizia la discesa fino al bivio dove girando a sinistra si procede in un sensazionale sentiero che sembra entrare in una galleria verde. Poco dopo, sempre in leggera discesa, si raggiunge la parte in cui la vecchia ferrovia entrava in trincea e si superano i sottovia prima di terminare il bellissimo tratto con la curva a sinistra e la risalita a curve, su un single track, che ci conduce alla sterrata che a destra ci conduce alla prima periferia di Capriano. Al bivio dell'asfaltata via G. Leopardi giriamo a sinistra e con una leggera salita raggiungiamo la traversa di via A. Meucci. Il breve rettilineo ci porta all'incrocio con via Galileo Galilei che attraversiamo per portarci su via A. Nobel dove raggiungiamo il bivio con via delle Querce. Ci teniamo a sinistra e con la strada in discesa arriviamo a percorrere le curve e lasciamo la strada asfaltata quando alla nostra sinistra troviamo l'entrata del sentiero.

Lo andiamo a percorrere su superiamo un piccolo guado portandoci poi sulla sterrata e sul sentiero che a curve esce dal boschetto. Un tratto in single track, accanto alla fettuccia, ci porta al bivio di sentieri e noi procediamo diritto in discesa in quest'altro bellissimo tratto di Brianza. Quando incrociamo la  SP155  la attraversiamo e ci portiamo sulla stradina di via Mornatella e poco dopo giriamo a destra sulla sterrata che va, più avanti, ad attraversare un prato coltivato. Devo dire che in questo punto, ultimamente, di coloro che sono biker o che scelgono il running come loro attività sportiva, ne sono passati davvero pochi e la natura pian piano si sta riprendendo i propri spazi. Riusciamo comunque a passare su questo stretto sentiero dove in discesa le leggere frustate sulle gambe si sentono, ma tutto sommato in breve tempo arriviamo all'innesto con il bello ed impegnativo strappo che ci fa uscire dal bosco. Prendiamo a destra, al bivio, il tratturo che va ad attraversare i campi e ritroviamo poi la sterrata che passa davanti al rudere di Cascina Casanesca. per poi superare i capannoni dell'allevamento ed arrivare al bivio. Girando a destra una leggera salita ci conduce a Cascina Cremonina che superiamo per procedere sulla bella stradina in rettilineo. Superiamo la prima traversa e alla seconda giriamo a sinistra e ci impegniamo nella risalita della sterrata che raggiunge le prime case di Zoccorino

Superiamo Cascina Siserana e ci portiamo al bivio di via Don L. Perosi dove giriamo a sinistra per raggiungere il bivio di via Monteverdi. Svolta a destra e poi a sinistra per imboccare via A. Vivaldi che raggiunge il bivio di vi Frescobaldi dove giriamo a sinistra per imboccare, poi, la traversa di via P. Luigi Da Palestrina. Raggiunto il bivio con la  SP112  giriamo a destra e ne percorriamo poco meno di 200 m per girare a destra all'imbocco del sentiero che risale la collinetta e ci conduce a Cascina Lanzano. In discesa ci portiamo al bivio con via Guidino e girando a sinistra andiamo ad attraversare il passaggio a livello per proseguire in leggera salita fino al muro di cinta del Parco del Monumento Regionale del Sasso del Guidino. Giriamo a destra, superando la sbarra, e ci riportiamo nuovamente su sterrato per arrivare in men che non si dica alla prima periferia di Villa Raverio. Attraversiamo via B. Luini e ci portiamo sulla stradina di via A. Moro per raggiungere il bivio di via G. Matteotti dove giriamo a sinistra. Il rettilineo che percorriamo ci porta fino alla traversa, a sinistra, di via G. Pascoli dove giriamo entrando nella stradina che raggiunge il piccolo centro storico della cittadina. Poco dopo giriamo a destra e prendiamo il sentiero che raggiunge il sottopasso della  SP6  e proseguiamo ancora in discesa fino all'incrocio con via A. De Gasperi in località Mighinzano.

La attraversiamo e proseguiamo ancora su sterrato per attraversare i pratoni raggiungendo il bivio dei sentieri. Girando a sinistra superiamo il piccolo guado e andiamo in direzione del bosco attraversando un noccioleto. Il sentiero inizia a salire e quando siamo all'ombra delle piante, al bivio, giriamo a destra proseguiamo in discesa fino ad uscire in una radura che preannuncia, poco dopo, di nuovo l'entrata nel boschetto. Primo tratto in leggera salita e seguendo il sentiero che passa accanto alla rete di recinzione del maneggio ci portiamo con qualche saltello su radici sporgenti verso la sbarra dove il tratto sterrato termina. Ritrovato l'asfalto su via Don G. Battista Viganò seguiamo davanti a noi la strada in discesa e al bivio ci teniamo a destra per arrivare, dopo le curve, al bivio successivo dove svoltiamo a destra ed iniziamo la bella salita in direzione dell'abitato di Calò. Il lungo rettilineo di via Cardinal Federico Borromeo termina a fianco della Chiesa dei SS. Vitale e Agricola e noi giriamo a sinistra per imboccare via Paolo Pozzi. Superata la curva ci teniamo a sinistra ed imbocchiamo via E. Mattei che passa accanto al muro periferico dell'Oratorio.

La strada poco dopo termina ma prendiamo a destra la cementata stradina che in discesa passa a fianco di alcune villette ed arriva su un single track che va ad attraversare un prato per arrivare sulla sterrata via dei Ronchi. A bivio ci teniamo a sinistra e seguiamo il sentiero che aggira il capannone per arrivare poi ad un bivio. Noi proseguiamo diritto sul sentiero che in salita raggiunge la sterrata e andiamo ad attraversare quest'altro bellissimo angolo di Brianza seguendo queste bellissime strade bianche raggiungono Cascina Boffalora e le prime case di Rancate. Raggiungiamo viale G. Susani e iniziamo la discesa verso l'incrocio di via Papa Giovanni XXIII e proseguiamo sempre diritto fino al successivo. Superiamo il Santuario di Santa Maria Assunta ed iniziamo il tratto in discesa su via Don S. Biffi che con le ultime curve a tornanti ci conduce alla frazione Ponte di Triuggio. Raggiunto il bivio con la  SP132  giriamo a destra, superiamo il ponte sul fiume Lambro e svoltiamo a sinistra per immetterci nel parcheggio ritornando sul tratto della Ciclo Pedonale della Monza-Erba. Abbiamo quasi concluso il nostro tour e la chiusura dell'anello del tracciato e non ci resta che procedere su questa bella sterrata che segue le sponde del fiume Lambro, raggiunge la piccola località dei Mulini Bassi e prosegue poi in direzione di Canonica Lambro dove termina nel piazzale della Stazione.


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Nota per chi vuole effettuare l'intero percorso senza l'ausilio della funicolare: Il tratto che dalla Stazione di Como San Giovanni porta alla cittadina che si trova sul crinale del Monte Tre Croci, noi, una parte l'abbiamo percorso in sella, fino alla stazione della Funicolare di Como. C
hi invece deciderà di arrivare in cima al paesino, senza aiuto alcuno, dovrà tenere conto di sommare, alla distanza del tracciato, ulteriori 8 km ed al dislivello giusto qui 500 m su strada asfaltata, stretta trafficata per la maggior parte da residenti o dai tanti furgoni che salgono e scendono per le consegne (Qui trovi la traccia GPS).




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