01/09/2021 - Street Road and Trail Brianza - Tappa 01
Album fotografico
Distance: 52 km - 849 m Ascent - 831 m Descent
Prima tappa dell'itinerario che si concluderà, con quella già programmata
nelle prossime settimane, con la chiusura dell'anello che ci riporterà
all'iniziale punto di partenza di
Canonica Lambro. Tanti amici con cui
ho condiviso questo percorso in una bellissima giornata di sole e con
temperature, anche se calde, ma sopportabili. Non è una passeggiata perchè
l'ultima salita che ci porta quasi sulla cima del monte Tre Croci è dura
abbastanza da farsi sentire.
Indicazioni Tracciato
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Partenza da:
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Arrivo a:
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Canonica Lambro (MB)
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Canonica Lambro (MB)
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Piazzale stazione Via Lambro
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Piazzale stazione Via Lambro
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Raggiungibile con:
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Auto/Mtb/Treno
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NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile
contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà
essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o
sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia
durante i trasferimenti che durante le soste.
Partenza dal piazzale della stazione di
Canonica Lambro per seguire un
brevissimo tratto dell'asfaltata via Lambro fino all'innesto, a sinistra,
del tratto di
Ciclo-pedonale Monza-Erba. Alla seconda
traversa, sterrata, a sinistra giriamo e procediamo in salita verso la
periferia di Sovico che raggiungiamo
quando superiamo la sbarra e giriamo a destra sulla stradina di via Prealpi.
Raggiunto il bivio giriamo a sinistra e procediamo sul rettilineo asfaltato
che quasi al temine, passando accanto alla
Chiesa di Cristo Re ed alla
Chiesa dei SS Simone e Giuda con
la strada in leggera salita. All'incrocio giriamo a destra per seguire viale
Brianza che passa accanto alla grande cancellata di
Villa Giovio della Torre, Martini Rossi, Tagliabue e prosegue in direzione di
Albiate con un lungo rettilineo che
raggiunge il semaforo su via G. Marconi. Svolta a destra per percorrere un
breve tratto di
SP135
e raggiunto l'incrocio, con il semaforo, giriamo a sinistra per imboccare
via G. Mazzini.
Ne andiamo a percorrere il rettilineo e raggiunta piazza della
Conciliazione, a fianco della
Chiesa di San Giovanni Evangelista,
giriamo a destra per portarci su via Italia e successivamente su via San
Valerio dove troviamo, a sinistra,
Villa Airoldi Caprotti
ed a destra il piccolo
Oratorio di San Valerio. Proseguendo diritto ci portiamo sull'acciottolata stradina che in discesa
ci conduce lontano dalle case e procediamo poi sulla bella sterrata che
procede poi a sinistra andando ad attraversare i campi. Prendiamo, al
termine del rettilineo, a destra ed iniziamo la discesa a tornanti che ci
porta vicino alle sponde del
fiume Lambro e con un mangia e bevi
procediamo sulla sterrata che raggiunge la periferia di
Carate Brianza. Passiamo accanto al
rudere dell'ex mobilificio Bernini e arrivati nuovamente su asfalto andiamo
a percorrere via Fiume. Superiamo il ponticello, che attraversa il fiume,
lasciandolo a destra e iniziamo la salita, a curve, che ci porta fino
all'incrocio della
SP6 .
La attraversiamo e percorriamo un breve tratto di viale Trento e Trieste per
girare alla prima traversa a destra su via Monte Grappa. All'incrocio con
via Oberdan giriamo a sinistra e raggiunto quello successivo a destra per
imboccare via Piave. Al bivio di via A. Volta ci teniamo a destra e ci
immettiamo sulla stretta stradina di via Pedone di Realdino ed iniziamo la
bella discesa fino al bivio. Tenendoci a destra proseguiamo su un breve
tratto rettilineo e raggiunto il ponte giriamo a sinistra e attraversiamo il
fiume seguendo via alle Grotte. Raggiunte le case della piccola frazione
Realdino ci teniamo a sinistra e
iniziamo la salita sulla stradina, all'inizio asfaltata, di via per Costa.
Imboccata la sterrata, a destra, procediamo nel mezzo del bosco ed iniziamo
la discesa verso il punto delle Sorgenti. Seguendo il sentiero che devia a
sinistra andiamo in direzione del piccolo nucleo di case di
Borgo San Dazio nella cittadina di
Agliate.
Prendendo a destra via dei Molini raggiungiamo il bivio sulla
SP155
e girando a sinistra ne percorriamo il breve tratto che ci fa attraversare
nuovamente un ponte sul fiume Lambro e
giriamo a destra su via dei Mulini. Seguendo la stradina asfaltata che corre
non distante dalle sponde del fiume superiamo in sequenza
Mulino Bistorgio, Mulino Resica e raggiunta la
località Filanda Battarello
Mulino Filo. La strada asfaltata poco dopo termina e tenendoci a sinistra ci
immettiamo in una sterrata che in leggera salita arriva a ridosso di una
sbarra. La superiamo ed entriamo all'interno del bosco seguendo, adesso, un
sentiero che rimane all'ombra degli alberi per una lunga percorrenza
iniziando poi una leggera salita. Con qualche tornante risaliamo la
collinetta e raggiungiamo, non senza fatica a causa del non perfetto fondo
del terreno, le strutture di quella che una volta era
Cascina Rebecca oggi residenza.
La superiamo sulla stradina che corre accanto al caseggiato a sinistra e ci
portiamo su via Gran Paradiso sul ponte che attraversa la
SS36 . Raggiunto il bivio ci teniamo a destra ed iniziamo la salita di via delle
Grigne che termina quando arriva a fianco di
Cascina Brenna. Con il tratto di discesa successivo arriviamo al bivio di via Tofane e
giriamo a destra.
Il tratto in discesa prosegue ed in breve tempo raggiungiamo il bivio
sulla
SP102 . Prendiamo a destra e sempre in discesa andiamo a percorrere questo breve
tratto di provinciale raggiungendo la rotonda. Proseguiamo diritto e circa
200 m dopo la lasciamo per imboccare a sinistra la stradina che entra tra le
case della piccola frazione
Peregallo di
Briosco. Dopo le case superiamo una
piccola zona industriale prima di arrivare al ponticello che attraversa una
roggia e ci immette sulla bellissima sterrata che passa accanto alle sponde
del fiume Lambro. Il lungo tratto
all'interno del bosco termina quando con una leggera risalita raggiungiamo
il bivio su via G. Mazzini alla periferia di
Inverigo. Con un breve tratto in
discesa arriviamo al bivio di via Fornacetta e girando a sinistra iniziamo
la risalita che ci conduce alla frazione
Villa Romanò. E' ora di un buon caffè
ed allora eccoci fermi in questo locale, Alice Bakery's che oltre al bar è
pasticceria e panificio dove troviamo tanta simpatia e dove ci gustiamo
questa buonissima bevanda che ci darà ancor più carica. Percorriamo la
stradina di via Vittorio Emanuele e proseguiamo poi sul prolungamento di via
A. Diaz per arrivare a ridosso del passaggio a livello.
Giriamo però a sinistra ed andiamo a percorrere il rettilineo di via Urbano
II che corre a fianco dei binari della linea ferroviaria Milano-Asso. La
percorriamo tutta ed arrivati tra le case dell'altra frazione
Villa Romanò iniziamo una breve salita
fino a raggiungere l'incrocio. Proseguiamo diritto e imbocchiamo la discesa
di via Bellina e alla prima traversa giriamo a destra per procedere su via
Resegone che ci conduce al bivio con via Vittorio Veneto. Svolta a destra e
arriviamo sulla rotonda della
SP41
e attraversandola proseguiamo sul rettilineo che ci porta sul prolungamento
di via Trento raggiungendo un'incrocio. Superiamo il semaforo e ci portiamo
su via F. Corridoni raggiungendo il passaggio a livello che superiamo ma
subito dopo giriamo a destra sulla stradina che per un brevissimo tratto
affianca i binari. La sterrata prosegue poi verso sinistra ed entra
all'interno del boschetto e ci consente di aggirare la zona industriale
rimanendo all'ombra degli alberi. Raggiunto il bivio con via Dante Alighieri
giriamo a sinistra e poi subito a destra sulla sterrata che passa a ridosso
di una villetta.
Poco dopo raggiungiamo il boschetto e prendiamo a sinistra il single track
che lo attraversa per arrivare al bivio con la
SP40 . Curva a destra e poi subito a sinistra per ritornare nuovamente in
fuoristrada ed immetterci all'interno del
Parco delle Groane e della Brughiera. Il breve rettilineo ci conduce all'altezza delle staccionate dove giriamo
a destra per immetterci sul bel sentiero che corre a fianco della
Roggia Borromeo all'interno della
Riserva Naturale della Fontana del Guercio. Al primo bivio, all'altezza del fontanile Testa del Nan, ci portiamo a
sinistra all'interno del bosco ed iniziamo la bella e lunga attraversata
seguendo il primo tratto del bellissimo sentiero che entra nella
Valsorda. Raggiungiamo il bivio con
l'asfaltata che, con cautela essendo in prossimità della curva,
attraversiamo per proseguire sulla bella sterrata che ci riporta nuovamente
all'ombra e iniziamo l'attraversamento della
Valle di Brenna. Il lungo sentiero,
quasi sempre diritto, ci porta ai tornantini che risalgono verso il ponte
sulla linea ferroviaria Como-Lecco. Non perfettamente piatto il fondo del
terreno, che passa su tratti sassosi, acciottolati e sterrati, per cui
preparatevi ad usare i muscoli delle gambe per superare le due curve. Il
tratto pianeggiante che attraversa la ferrovia ci fa riprendere un poco
fiato e fatica e subito dopo giriamo a sinistra ed iniziamo la bella discesa
sterrata che ci conduce a fianco della bella e piccola
Stazione di Brenna-Alzate.
In un breve tempo arriviamo all'incrocio con la
SP39
e attraversandola ci riportiamo su sentiero che prosegue ancora in discesa
all'interno del boschetto. Rimaniamo sempre sul sentiero principale, senza
deviazioni, per uscire prima in una radura e successivamente mantenendoci a
fianco di alcuni campi coltivati. Dopo un'ampia curva a destra ci portiamo
sul tratto del sentiero che, quasi, in rettilineo ci porta non distante dal
Santuario della Madonna di Rogoredo. Raggiunto il bivio con l'asfaltata via per Cantù, nel territorio comunale
di Alzate Brianza, svoltiamo a sinistra
ed iniziamo la breve risalita su asfalto fino a raggiungere il bivio con
la SP38 . Curva a sinistra, con cautela essendo questa strada trafficata, ed
andiamo ancora in leggera salita a portarci poi, superata la trattoria, sul
tratto pianeggiante che procede in rettilineo. Alla traversa, asfaltata,
giriamo a destra e andiamo a seguire il rettilineo che raggiunge la sbarra.
La superiamo e seguiamo ancora la strada che passa accanto al piccolo
Aeroporto di Alzate Brianza
(intitolato a Giancarlo Maestri) e ci dirigiamo in direzione della piccola
frazione di Verzago. Percorrendo il
rettilineo di via Risorgimento deviamo poi a destra e raggiungiamo il bivio
davanti alla grande struttura di
Villa Giovio.
Giriamo a sinistra e seguiamo la stradina che attraversa le poche case del
borgo per seguire la esse di via dei Platani che ci porta alla leggera
discesa verso il tornante. Tenendoci a sinistra imbocchiamo la
bianca Strada
della Cassinazza
e andiamo a percorrerne l'intero rettilineo fino a raggiungere la struttura
dell'ex Cascina Cassinazza oggi
ristorante. Al bivio ci teniamo a sinistra e procediamo in leggera discesa
su un tratto di strada a fondo cementato che ben presto diventa sterrato.
Raggiungiamo l'ingresso del bosco su un'incrocio di sterrate e prendiamo la
seconda a destra e ne seguiamo il tracciato. Poco dopo ci fa prima uscire in
una radura e successivamente, deviando a sinistra, ci porta su un single
track, quasi sparito, che va ad attraversare un grande pratone. Raggiunto il
termine del sentiero ci teniamo a destra ed entrando nuovamente tra le
piante seguiamo quest'altro tratto sterrato che raggiunge, dopo aver
superato una sbarra, il bivio con via Molino alla prima periferia di
Montorfano. Percorriamo il rettilineo
asfaltato e raggiunto lo slargo, alla nostra sinistra, lasciamo la strada
asfaltata per procedere su un tratto sterrato dove ci teniamo a destra per
andare a percorrere il sentiero che in discesa va ad attraversare il
boschetto.
Raggiungiamo così il piazzale antistante il Camposanto della cittadina e
tenendoci a sinistra affrontiamo la strada sterrata in discesa che passa
accanto alle lapidi dei soldati, caduti, nella
Grande Guerra. E' oramai ora di pranzo per cui decidiamo di fermarci nella piazza
principale del paesino dove presso il ristorante La Cicala ci meritiamo il
giusto tempo di sosta. Quando terminiamo il pranzo, siamo stati bravi perchè
abbiamo saputo resistere alle tentazioni e ci siamo di conseguenza tenuti
leggeri, non è che ci sia tutta quella voglia di proseguire. Dal punto,
però, dove ci troviamo se anche dovessimo tornare verso casa dovremmo
sorbirci una lunga serie di chilometri e con il caldo che inizia a farsi
sentire non è certamente il caso. La nostra meta, da raggiungere, è
Como e anche se sappiamo che la parte
più impegnativa del tracciato è quella che ci aspetta non abbiamo nessuna
esitazione in merito circa la decisione di dove andare. Lasciamo piazza
Roma, su cui si affaccia la bella
Chiesa di San Giovanni Evangelista, e ci portiamo al semaforo sulla
SP28 . Proseguiamo diritto e raggiungiamo la sterrata che a destra, dove
giriamo, ci conduce al Lido sulle sponde del
Lago di Montorfano. Il bellissimo scorcio che ci accompagna, per un brevissimo tratto, ci fa
notare subito il bel colore delle acque (anche oggi calme) in cui si
specchiano i boschi e i monti che lo attorniano.
Raggiunta l'altezza del parcheggio ci teniamo a sinistra e imbocchiamo, in
salita, il Sentiero
storico Meda-Montorfano
ed entriamo all'interno del bosco. Non ci sono tratti scoscesi e si pedala
su un fondo di terreno bellissimo che seppure in salita ti lascia tutto il
tempo di gustarti le piccole viste sul lago e i bei parti verdi del Golf
Villa d'Este che passano accanto a noi alla nostra sinistra. Lasciamo il
sentiero storico quando al primo bivio proseguiamo ancora diritto iniziando
adesso una leggerissima discesa che con qualche curva ci conduce ai primi
sterrati del
Parco Regionale Spina Verde. La periferia, con le prime case, la troviamo a
Lipomo entrando in
Valbasca quando troviamo alla nostra
destra il corso della Roggia Segrada.
Al piccolo ponticello la andiamo ad attraversare, tenendoci a destra, e
svoltando a sinistra iniziamo il bellissimo tratto sul bel fondo sterrato
che segue il corso d'acqua. Raggiungiamo la periferia di
Albate superando la staccionata che
preclude l'ingresso di veicoli a motore. Prendiamo a destra via G. della
Porta e percorriamo la stretta stradina fino alla traversa, a destra, di via
F. Fossati. Un'impennata violenta ci prepara subito ad una faticosa risalita
ma sono solo 100 m. Al bivio giriamo a sinistra ed arrivati al bivio di via
Sabotino svoltiamo ancora a sinistra ed iniziamo la breve discesa fino al
bivio di via alla Zocca. Giriamo a destra e procediamo su un'altra stradina
che dopo alcune curve lasciamo per tenerci a destra dove inizia il tratto
più impegnativo del tracciato.
Imbocchiamo il
Sentiero
N. 5 del Monte Goi
che inizialmente è asfaltato e con una pendenza discreta ma non impossibile.
Dopo la curva a destra la pendenza cambia di botto e si fa una certa fatica,
anche se abbiamo l'assistenza del motore dell'e-bike, a percorrere
l'acciottolato tratto che si inerpica a curve all'interno del bosco. Sarà il
caldo ma quest'oggi la fatica la si sente ancora di più o forse è solamente
un'idea. Fortunatamente ogni tanto, a fianco del sentiero, ci sono strade
secondarie che dipartono per altre destinazioni per cui in caso, come il
mio, di mancanza di fiato ci si può fermare qualche minuto riprendere un
attimo le forze sorseggiare un goccio d'acqua e quindi ripartire in leggera
discesa per ritornare subito sull'impegnativa ascesa. Stiamo percorrendo la
parte più dura, nel senso di marcia, verso la cima del
Monte Goi, dove le pendenze superano il
15%. Non vorrei spaventare troppo chi legge questo road-book ma se presa con
calma e sempre allo stesso passo senza mai superare le vostre soglie la si
può fare tutta in sella anche se nessuno vieta di fare del sano portage per
qualche centinaio di metri prima di ripartire.
La salita complessiva è di circa 850/900 m con pendenze max. al 22% ma per
brevissimi tratti. Finalmente arriviamo al bivio del sentiero che gira verso
la Baita e mancano a questo punto poche decine di metri al culmine della
salita ed infatti poco dopo iniziamo la discesa, anch'essa a curve, che in
men che non si dica ci riporta ai 350 m delle prime case della frazione
Lora sulla stradina che arriva al
bivio di via Oltrecolle. La attraversiamo e raggiunto il bivio davanti a noi
ci teniamo a destra per procedere su queste stradine che ci conducono tra le
case della cittadina. Percorriamo a destra il rettilineo di via T. Calco
fino al bivio e proseguiamo tenendoci a sinistra fino a quando raggiungiamo
il successivo. Prendendo poi a sinistra via G. Verga aggiriamo alcune case
ed arriviamo al bivio di via M. Cermenati. Curva a sinistra e imbocchiamo il
prolungamento su via Monteverde dove raggiungiamo il bivio con la
SP342 . Siamo arrivati alla periferia di
Como e non ci resta che proseguire su
questa strada trafficata che con alcune curve ci conduce nella parte
pianeggiante della bella cittadina. Dobbiamo adesso raggiungere le sponde
del lago di Como e quindi la stazione e
per fare tutto ciò andiamo ad attraversare il centro storico segnalando che
non è proprio semplicissimo seguire tutte le strade perchè in continuazione
ci troviamo di fronte a cartelli che segnalano il divieto di accesso.
Diminuiamo così la velocità ed a passo, quasi, d'uomo possiamo permetterci
anche la percorrenza, in sella, delle stradine che alla fine ci portano nei
pressi dell'imbarcadero dei vaporetti che partono per raggiungere le
bellissime località poste sulle rive di questo specchio d'acqua. Non ci
resta che procedere a sinistra e dopo aver percorso il trafficatissimo Lungo
Lario Trento ci portiamo al semaforo e all'incrocio con via M. Masia. Svolta
a sinistra e mantenendoci a ridosso del bordo strada arriviamo al bivio via
Venini dove giriamo a destra e con l'ultimo strappetto arriviamo nel
piazzale della stazione di Como-San Giovanni dove termina il nostro
tour.
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