GTB - Gran Tour Brianza - Tappa 01


 

22/04/2021 - GTB - Gran Tour Brianza - Tappa 01
Album fotografico
Distance: 52 km - 796 m Ascent - 794 m Descent


NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.


Indicazioni Tracciato

Partenza da:

Arrivo a:

Briosco (MB) 

Briosco (MB) 

Parcheggio Centro Sportivo Via Magellano 

Parcheggio Centro Sportivo Via Magellano  

Raggiungibile con:

 AUTO/MTB


Iniziamo questa nuova avventura, nella mappatura dei tracciati che faranno parte del GTB, sigla delle tre parole che indicano il Gran Tour Brianza. Saranno, per il momento, 5 le tappe che fanno parte di questo itinerario e tra di loro avranno sempre un'andata o un ritorno che combaciano con il precedente. Punti di partenza diversi ma obbiettivo unico, girare per la Brianza per conoscere anche angoli e sentieri che qualcuno non ha mai percorso. La compagnia, anche quest'oggi, è come al solito splendida e la bellissima e calda giornata di, quasi, fine aprile ha fatto il resto. Grazie agli amici, Marco, Claudio, Walter, Dino, Luigi e Massimo che hanno voluto accompagnarmi in questo primo itinerario.


Per visualizzare le tappe che fanno parte del GTB - GRAN TOUR BRIANZA clicca qui

Partenza dal parcheggio del Centro Sportivo comunale di Briosco per portarci subito sulla prima sterrata che a destra, dall'uscita del parcheggio verso i campi di calcio, passa a fianco di Cascina Foppa e poco più avanti a Cascina Biula.  Una brevissima salita ci conduce all'innesto del primo sentiero che va ad attraversare il Bosco della Gagiada e con continui cambi di direzione ed un continuo saliscendi ci portiamo in discesa con belle curve sterrate nella valletta del Rio Bevera. Lo attraversiamo sul piccolo ponte in legno e portandoci sul sentiero che parte dalla sponda opposta usciamo dal bosco e ci troviamo nella radura. Tenendoci a destra iniziamo la salita, impegnativa, che porta verso Cascina Molera e con un ultimo piccolo tornante raggiungiamo la strada bianca. Tenendoci a sinistra procediamo su questo sterrato che, sempre in leggera salita, raggiunge la periferia di Capriano

Arrivati al trivio giriamo a destra ed in discesa andiamo a percorrere via delle Betulle che raggiunge la traversa a sinistra di via delle Querce. Giriamo, ed alla curva successiva, risaliamo leggermente per prendere poi a destra la sterrata che entra nel bosco. Una breve discesa ci conduce ad un piccolo guado dove attraversiamo il piccolo ruscelletto e portandoci sulla sterrata successiva risaliamo nel mezzo del boschetto fino ad uscire all'ombra di alcune piante che fanno da disegno al single track che gli corre parallelo. Una decisa curva a sinistra ci fa imboccare un tratturo che in salita passa nel mezzo dei pratoni e con una curva a destra e un'altra a sinistra ci porta fin sopra la collina. Il bellissimo paesaggio che si vede da questo punto fa subito scordare la poca fatica che abbiamo fatto per raggiungerlo. Superiamo il cascinale per il ricovero dei mezzi agricoli, alla nostra destra, proseguendo adesso sulla sterrata che raggiunge un bivio. Ci teniamo a sinistra e procediamo ancora su strada bianca raggiungendo il bivio con via Nobel ancora alla periferia di Capriano.

Prendiamo a destra ed arriviamo all'incrocio con via Galileo Galilei che attraversiamo per seguire via Antonio Meucci. Percorriamo l'intero rettilineo e arrivati al bivio con via Giacomo Leopardi giriamo a sinistra, per percorrerne solo un breve tratto, ed in discesa arriviamo a ridosso del capannone industriale. Poco prima giriamo a destra e imbocchiamo la sterrata che in discesa e su fondo sterrato/sassoso entra nel bosco ed al bivio dei sentieri prendiamo il primo a sinistra ed iniziamo un bel single track tra gli alberi che ci conduce sul tracciato della Vecchia Ferrovia Veduggio-Fornaci. Il bellissimo tratto che si snoda all'interno delle vecchie trincee e dei ponti che la attraversano rimane sempre all'ombra del bosco e sempre leggermente in salita arriviamo nei pressi del piccolo ponticello che attraversa una roggia. Poco prima giriamo a destra e con la prontezza di cambiare subito il rapporto iniziamo il breve strappetto che con una curva ci porta poi su un tratto pianeggiante che arriva alla periferia di Colzano.

Quando il sentiero termina ci ritroviamo su un tratto ciclo-pedonale e superando le transenne in legno, alla nostra sinistra, andiamo ad attraversare il ponte in legno che passa sopra viale della Repubblica. Portandoci dalla parte opposta imbocchiamo, diritto, via G. Matteotti e raggiungiamo in rettilineo il bivio di viale Libertà davanti alla piccola Chiesa della Sacra Famiglia. Curva a sinistra e leggera discesa fino all'incrocio dove proseguiamo sul tratto in senso unico che procede tra le case. Poco prima della curva la strada prende a salire e sarà così fino a quando non percorriamo la esse delle due curve e dopo un brevissimo tratto in falsopiano giriamo a sinistra per andare a percorrere il rettilineo, ancora in leggera salita, che arriva davanti alla Chiesa di San Martino Vescovo a Veduggio. Seguendo via Segantini la aggiriamo e scolliniamo dopo aver superato la gradinata che risale verso le porte di ingresso della Chiesa. La discesa, successiva, supera la sbarra e con la stretta stradina di via Sant'Antonio arriviamo al bivio dove ci teniamo a sinistra e proseguiamo ancora in discesa su una sterrata/sentiero che raggiunge via dell'Atleta a fianco del Centro Sportivo comunale.

Giriamo a sinistra e percorriamo il breve tratto asfaltato che termina davanti alla sterrata dove girando a destra ci portiamo all'interno del piccolo boschetto. Rimaniamo sui tratturi, che attraversano i pratoni coltivati, tenendo la destra e raggiunto il bivio prendiamo a sinistra la sterrata che passa accanto alla fattoria ed in discesa ci conduce al ponticello in cemento che supera la roggia ed entriamo nel territorio comunale di Cassago Brianza. Passando a fianco di alcuni recinti in legno arriviamo ad un'altro bivio dove procediamo diritto verso la bella Cascina Costaiola e una volta superato il caseggiato giriamo a destra e procediamo su un'altra sterrata che prosegue a fianco della ferrovia. Rasentando l'ampia siepe, che prosegue per un bel tratto, giriamo poi a sinistra ed andiamo ad attraversare il pratone raggiungendo un bivio sterrato. Svoltiamo a destra ed in leggera salita seguiamo la sterrata che arriva a ridosso di una piccola zona industriale. Superato il passaggio a livello ritorniamo su asfalto e giriamo a sinistra su piazzale della Stazione e superiamo l'edificio della Stazione di Cassago-Nibionno-Bulciago dopo la rotonda.

Tenendoci a sinistra percorriamo il rettilineo di via Stazione raggiungendo un bivio dove svoltiamo a sinistra per arrivare al sottopasso della  SP342 . Al bivio successivo giriamo a sinistra ed andiamo a seguire la stradina di via di via Roma che corre accanto alla provinciale. Proseguiamo diritto fino al semaforo e girando a destra iniziamo un'altro tratto in leggera salita che raggiunge il piccolo nucleo di case di Campolasco. All'unico bivio giriamo a sinistra seguendo la stradina che passa accanto ad un parcheggio. Lasciamo quindi la strada asfaltata e con una leggera salita su tratturo arriviamo alla piccola frazione di Mongodio. Passiamo nel mezzo delle poche case e con la strada asfaltata in discesa ci conduce al bivio dove prendiamo a destra la strada che va ad attraversare, sul ponte, la  SS36 . Raggiunta la rotonda prendiamo la prima uscita e iniziamo un breve tratto in salita entrando nel territorio comunale di Tabiago. La lasciamo, prima del tornante, girando a sinistra sulla stradina che in discesa arriva al Camposanto e superato il piazzale antistante proseguiamo ancora su un'altra sterrata che entra nel boschetto ed arriva sulla piccola stradina di via A. Volta. Con un tratto ciclo-pedonale affianchiamo la  SP342  e giriamo a destra sulla sterrata che ci conduce sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba. Ne seguiamo un bel tratto che raggiunge Cascina Ceresa ed alcuni capannoni per girare a destra sulla sterrata che risale a fianco di Cascina Brascesco. La sterrata, sempre in leggera salita, passa a fianco di una lunga serie di staccionate. Rimanendo sempre sulla strada principale arriviamo al bivio del Camposanto di Cibrone dove giriamo a sinistra per percorrere il breve strappetto che prosegue poi in falsopiano aggirandolo.

Il bel tratto che percorriamo adesso è completamente sterrato e passa tra le belle e verdeggianti colline seguendo sempre l'andamento del terreno, per cui salite e discese si susseguono in continuazione senza però essere mai impegnative. Entriamo nel boschetto e quando ne usciamo, nella radura, una breve discesa ci conduce ad un bivio dove giriamo a sinistra per iniziare un'altra leggera salita verso il roccolo e poi proseguendo in direzione della collinetta dove si trova la vecchia Cascina Sant'Enrico oramai rudere. Il breve tratto in salita ci permette di gustarci il bel panorama che dall'alto della collinetta ci fa vedere un bellissimo scorcio delle colline con in fondo le case di Merone. Superiamo la sbarra e iniziamo la discesa su strada asfaltata per arrivare al bivio di via Dante Alighieri nella piccola frazione Camisasca. Svolta a destra e subito a sinistra per imboccare la salita di via Cav. U. Riva che lasciamo quando alla nostra destra troviamo una stradina, all'inizio asfaltata, che ci conduce su un single track che supera alcune case ed arriva su un tratturo che va poi ad attraversare i campi. Raggiungiamo via Sant'Ambrogio ed al bivio giriamo a sinistra per arrivare alla curva, a destra, su via Colombaio. Procedendo diritto sulla stradina asfaltata entriamo nel Parco di Brenno superando le transenne che ne delimitano l'ingresso ai mezzi a motore. 

Procedendo accanto alle sponde del torrente Bevera ci portiamo sulla stradina prima sterrata e successivamente asfaltata che lo attraversa fino a superare il cancello di uscita dalla parte opposta. Raggiunto il bivio con via Rogeno giriamo a sinistra e andiamo a percorrerne solo poche centinaia di metri per girare alla prima traversa a sinistra sulla leggera salita di via Colombaio. Poco dopo giriamo a destra, sulla stretta stradina sterrata che passa nel mezzo ai ruderi di Cascina Colombaio e ci portiamo sul sentiero che attraversando i pratoni ci riporta nuovamente nel mezzo della campagna seguendo una serie di tratturi che arrivano ai piedi della collina dove dall'alto sembra tenere tutto sotto controllo l'imponente abitato di Cascina Maggiolino. Terminato il tratto su tratturo arriviamo al bivio di via Salvo d'Acquisto ed entriamo nel territorio comunale di Merone. Una breve deviazione a destra per poi girare a sinistra sul single track, appena visibile, che passa nel mezzo del prato e ci conduce a destra a ridosso del boschetto. Superiamo un piccolo ponticello sulla roggia e procediamo adesso nel mezzo di questi grandi pratoni raggiungendo la periferia di Moiana.

Quando riprendiamo l'asfalto siamo alla prima periferia della frazione nei pressi del passaggio a livello e girando a sinistra andiamo a percorrere via Alcide De Gasperi. Una leggera salita inizia a metà di questa stradina e raggiunto il bivio con via F. Crispi proseguiamo diritto con uno strappetto che è però di breve lunghezza. Il tratto seguente, in discesa, ci fa arrivare ad un bivio dove giriamo a sinistra su via Cavour per percorrerla fino alla traversa, a destra, di via G. Garibaldi dove giriamo. Una breve discesa e raggiunto il bivio di via Salvo d'Acquisto giriamo a destra e proseguiamo con il tornantino che ci conduce all'interno delle prime case della frazione Maglio. La stradina di via G. Marconi passa tra il muro di cinta di un grosso capannone e le vecchie case per arrivare, dopo il semaforo, in uno dei punti suggestivi di questo tracciato il ponte che attraversa il fiume Lambro. Il colpo d'occhio è bellissimo con delle piccole cascate che il letto del fiume ha saputo disegnare e passano nel mezzo dei muri delle case che sorgono sulle sue sponde.

Superata la volta di un portone proseguiamo sulla stradina che dopo la curva a destra inizia a salire. In modo abbastanza leggero, nonostante la salita, arriviamo al bivio di via E. Fermi e girando a destra arriviamo al sottopasso ferroviario che superiamo. Uscendo dalla piccola galleria siamo su via Benetto Croce e la percorriamo fino alla traversa di via G. Verdi dove giriamo a sinistra. Stradina in leggerissima salita che arriva al bivio di via A. Diaz dove giriamo a sinistra. Siamo arrivati a Merone e raggiunto il bivio siamo davanti al cancello della Cementeria. Giriamo a destra e imbocchiamo via A. Volta per percorrerla dopo aver superato il passaggio a livello. Arriviamo quasi all'innesto della  SP41  e girando a destra proseguiamo in discesa su via Don G. Morazzoni che va a superare con il sottopasso la provinciale. Raggiunto il bivio di corso Roma giriamo a destra e percorriamo un tratto di via Buerga che lasciamo per portarci su un'altro tratto di Ciclo-Pedonale Monza-Erba che, diventando sterrata, va ad attraversare i campi. Seguendo sempre la sterrata principale ci portiamo alla prima periferia di Erba. Superato il ponte, sulla Roggia, ci riportiamo per un breve tratto su asfalto ed andiamo a percorrere il rettilineo di via L. Manara fino al bivio. Svolta a sinistra sulla stradina di via 3 Ponti e quando diventa sterrata proseguiamo diritto fino al bivio. 

Giriamo a destra raggiungendo il bivio successivo dove ci teniamo a sinistra per andare a percorrere la bella sterrata che passa accanto alla fattoria e raggiunge un'altro bivio. Tenendoci a sinistra arriviamo al bivio con via Alserio. Iniziamo da qui il rientro e giriamo a sinistra andando a percorrere il rettilineo che raggiunge la rotonda poi lasciamo l'asfalto e imbocchiamo a destra la stradina sterrata che raggiunge in un tratto semi pianeggiante la struttura di Cascina Calpraa. Subito dopo arriviamo al bivio e svoltando a destra iniziamo la bella salita che su via Beato Michele da Carcano risale verso le case di Carcano Inferiore. Ultimo tratto abbastanza impegnativo ma viste sul lago di Alserio, dall'alto, bellissime. Raggiunto un'altro bivio ci teniamo ancora a sinistra ed iniziamo, adesso, una discesa su stradina prima sterrata in seguito asfaltata e nuovamente sterrata che raggiunge le prime case di Alserio. Raggiunto il bivio successivo giriamo a sinistra su via Carcano e ci portiamo all'ingresso dei Giardini al Lago raggiungendone in discesa le sponde. Breve sosta per scattare qualche foto ricordo e si riparte. Ritornati al bivio giriamo a destra e procediamo all'interno del piccolo centro cittadino fino alla traversa di via Roma.

Una breve salita fino ad incrociare corso del Popolo e svolta sinistra e poi subito a destra per iniziare lo strappo di via delle Sorgenti. Salita costante, sulla stessa via, per arrivare ad un bivio dove girando a destra imbocchiamo via Belvedere. La strada adesso spiana ma la salita prosegue fino all'incrocio di via A. Diaz dove entriamo a Anzano del Parco. Attraversiamo la  SP40  e seguiamo un breve tratto di via A. Manzoni per girare poi a sinistra sulla traversa di via Bettolino. Raggiungiamo le case della piccola frazione Bettolino e raggiunto il bivio con via Monticello ci teniamo a sinistra per percorrerne solo poche centinaia di metri. Giriamo poi a destra imboccando la stretta stradina sterrata che ci fa arrivare alle spalle della Chiesa dei SS. Pietro e Paolo. Raggiunta piazza San Pietro proseguiamo verso il bivio e girando a sinistra andiamo a percorrere via Don L. Galbusera. La strada in leggera discesa ci fa arrivare ad un'altro bivio dove giriamo a destra per ritornare su via Monticello. In rettilineo arriviamo alla rotonda sulla  SP342  e attraversandola ci portiamo su via Carbusate. Poco più avanti passiamo tra le vecchie case, oramai in rovina, della piccola frazione Carbusate ed andiamo a percorre la stradina superando la sbarra. Il fondo è comunque ancora asfaltato ma essendo una strada periferica e chiusa il traffico è completamente assente. A fianco dei terrazzamenti procediamo su questo angolo di Brianza lasciando poco dopo questa stradina per portarci sul sentiero che va ad attraversare i pratoni.

Quando terminiamo quest'altro tratto fuoristrada arriviamo al bivio di via Girola e girando a sinistra andiamo ad attraversare il passaggio a livello ai piedi della scalinata che sale verso Castello Durini. Al bivio di via A. Volta giriamo a destra e passiamo accanto alla vecchia cascina, in disuso, e dobbiamo scendere di sella per superare la sbarra che ci immette sul sentiero che prosegue poi nel mezzo dei pratoni. Poco più avanti entriamo nel boschetto e il sentiero adesso diventa più largo e con un fondo perfetto ci divertiamo mentre siamo all'ombra delle piante. Al primo bivio ci teniamo a sinistra e cosi facciamo anche con il successivo andando, adesso, a seguire un bel single track che a curve continue ci conduce poi al piccolo sentierino che va ad attraversare il pratone e raggiunge poi la sterrata. Siamo entrati nel Parco delle Groane e della Brughiera Briantea dove iniziamo il bel percorso su sterrate. Girando a destra arriviamo, poco dopo, ad un'altro bivio dove svoltiamo a sinistra e percorrendo solo un breve tratto lo lasciamo per tenerci a destra dove iniziamo la bella ed impegnativa salita sterrata che raggiunge, all'interno del bosco, l'abitato di Brenna.

Ultimo strappetto, abbastanza impegnativo, la risalita verso via Venezia, ma sono solo una decina di metri. Andiamo quindi a percorrere il rettilineo per arrivare al bivio, a fianco delle strutture dell'Oratorio e della Chiesa di San Gaetano. Attraversiamo la  SP39  e ci portiamo sulla stradina di via E. Fermi e con il breve rettilineo arriviamo al bivio con via Roma dove giriamo a sinistra. Raggiunta piazza 25 Aprile un breve attimo di ristoro presso il bar per un buon caffè che ci permette di scendere per qualche decina di minuti di sella. Ripartiamo ritornando a sinistra sulla provinciale e girando a destra raggiungiamo la rotonda. Qui girando a sinistra, alla seconda uscita, imbocchiamo via Grimello che in rettilineo ci porta a ridosso della sterrata che va ad attraversare i pratone.  Al primo bivio giriamo a sinistra e raggiungiamo l'asfaltata via Milano dove giriamo a destra. Al bivio che incontriamo poco più avanti ci teniamo a sinistra e iniziamo la discesa seguendo il tornante e raggiungiamo i primi capannoni della zona industriale. Alla curva successiva tiriamo il freno con forza e subito dopo giriamo a destra per procedere sul sentiero che entra in Valsorda  e passa accanto ad una fabbrica ed entra nel bosco raggiungendo poco dopo la Riserva Naturale della Fontana del Guercio

Superiamo il fontanile Testa del Nan e infilandoci nel bosco su un bellissimo tratto sterrato la andiamo ad attraversare. Al bivio, con la staccionata e con i cartelli di indicazione, proseguiamo diritto e ai paletti con la catena giriamo a sinistra e procedendo in discesa, su un'altra bellissima sterrata, ci riportiamo nuovamente nel bosco.  Attraversiamo un'altro bellissimo bosco su una larga sterrata e poco dopo un piccolo guado all'altezza di un piccolo ponticello in legno. Raggiunti i paletti e la catena la superiamo e giriamo a sinistra per portarci al parcheggio e proseguire quindi sulla stradina bianca che arriva all'incrocio di alcune sterrate. Prendiamo a sinistra quella in salita e procediamo su fondo, a tratti, sassoso fino ad arrivare ad altri paletti che impediscono il transito a mezzi a motore. Raggiunto l'asfalto giriamo a sinistra su via A. Grandi e percorrendo la leggera salita arriviamo a Cascina Incasate. Superiamo anche la Chiesetta dei SS. Antonio e Domenico e subito dopo giriamo a sinistra su via F. Turati. Il rettilineo che ne segue va in direzione di Cascina Guardia ma noi giriamo un poco prima del caseggiato per imboccare a destra la stradina che ci conduce al bivio con la  SP40 . Giriamo a sinistra e arrivati all'incrocio a destra per percorrere via F. Corridoni. 

Qualche metro prima del passaggio a livello giriamo a sinistra per immetterci nella sterrata che ne segue per un breve tratto i binari poi deviando a sinistra aggira alcuni capannoni e ci porta al bivio con via Dante Alighieri. Giriamo a destra e andiamo a seguire il rettilineo fino alla traversa, a destra, di via Roma che nel primo tratto risulta asfaltata per lasciare poi spazio alla sterrata che devia poi a sinistra e supera più avanti il grande stabilimento. Ritrovato l'asfalto su via A. Moro la percorriamo tutta e arrivati giriamo a destra su via Monte Santo. Un tratto abbastanza trafficato che ci conduce però subito al semaforo all'incrocio con la  SP41  che andiamo ad attraversare per proseguire diritto su via F. Meda nel comune di Inverigo. Ancora una leggera salita per arrivare alla traversa di via F. Corridoni dove girando a destra iniziamo la discesa verso l'altra traversa, quella di via San Michele del Carso, che in modo più deciso arriva al bivio di via General Cantore. Andiamo a percorrerne il rettilineo e raggiunta la traversa, a sinistra, di via A. Diaz che ci fa arrivare al passaggio a livello. Attraversiamo la linea ferroviaria e tenendoci a sinistra proseguiamo verso la frazione di Villa Romanò.

Una leggerissima salita su via Vittorio Emanuele ci porta alla piccola piazzetta dove girando a sinistra imbocchiamo la stradina di via Piave. Iniziamo la discesa prima su asfalto e quindi su sterrato per arrivare accanto al piazzale del Camposanto. Seguendo a sinistra via Fornacetta andiamo in costante discesa, con un'ampia curva, fino al bivio di via Camisasca. Girando a destra iniziamo la salita che dopo la casa sull'angolo diventa un poco più impegnativa e seguendo il breve rettilineo arriviamo al bivio. Proseguendo diritto ci portiamo nuovamente sul tratto della Ciclo-Pedonale Monza-Erba, percorrendolo in senso opposto, entrando nella Valle del Lambro. Seguendo la sterrata, continuamente in discesa superiamo le volte del ponte della  SS36  e arriviamo sulla strada asfaltata nei pressi della piccola frazione Peregallo.  Al bivio della  SP102  giriamo a sinistra e ci portiamo sulla provinciale che poco più avanti inizia a salire con belle ed ampie curve anche se in questo tratto un po' di traffico lo troviamo. Arrivati all'incrocio giriamo a sinistra e con un'ultimo strappetto arriviamo alla traversa di via Marco Polo che con una leggerissima salita e la discesa seguente ci fa arrivare al bivio della  SP155 . Ultimi metri, tenendoci a sinistra per prendere ancora a sinistra via Magellano dove terminiamo questa prima tappa del Gran Tour Brianza


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