In giro per le colline della Brianza


09/08/2020 - In giro per le colline della Brianza
Album fotografico
Distance: 34 km - 530 m Ascent - 528 m Descent

Bella mattinata anche quella di questa domenica di agosto. Calda già dall'inizio ma che non ci ha fatto desistere dal nostro consueto appuntamento. Sembrava, sulla carta (o meglio sul PC) uno di quegli itinerari che nel giro di qualche ora si fanno. Invece qualche bella salita e qualche cambiamento di tracciato ci hanno fatto percorrere dei bellissimi tratti sterrati, nel Parco delle Groane e della Brughiera, che sommati al resto danno all'itinerario una dose di difficoltà media. Terreni in buonissime condizioni e bellissima, come sempre anche la compagnia.


Partenza dal piazzale davanti alla Basilica dei SS Pietro e Paolo di Agliate qualche minuto dopo le 8:00. Siamo solo in 4, quest'oggi, Gianni, Massimo, Massimiliano e Pier gli altri sono partiti per ferie oppure, sentito il caldo, hanno preferito rimanere tra le mura domestiche al fresco dei condizionatori. Mentre stiamo uscendo dal piazzale arriva Enrico, in auto, che è alla ricerca del parcheggio. Gli segnaliamo la direzione e lo seguiamo così da partire tutti insieme. Quando siamo di nuovo pronti si riparte e uscendo dalla stradina prendiamo a destra via Cavour. Superato il ponte sul fiume Lambro prendiamo, a destra, via dei Mulini e andiamo a percorrere questa bella stradina che affianca le sponde e supera Mulino Bistorgio, Mulino Resica e Mulino Filo, per terminare davanti ad una cancellata. Stiamo percorrendo la Ciclo-Pedonale Monza-Erba e prendiamo a sinistra la sterrata che risale. Superata la sbarra iniziamo un breve tratto in discesa e ci portiamo all'interno del bosco. La strada, senza grosse pendenze, inizia poi a salire e ci rendiamo conto del dislivello che stiamo percorrendo guardando alla nostra destra la distanza che, man mano procediamo, c'è dalla sterrata che stiamo percorrendo allo scorrere del fiume più in basso.

Fino al primo tornante di problemi non ce ne sono, il fondo è in ottime condizioni ed anche abbastanza piatto e si percorre senza scossoni. Dopo la curva una serie di sassi, smossi, rende la pedalata un poco più impegnativa ma con la forza e con la malizia riusciamo ad arrivare al secondo tornante. Qui la situazione è un poco più complicata perchè il sentiero si strige e l'acqua, che ha roso il fondo, ha scolpito un canaletto in cui tra radici e sassi diventa davvero difficile procedere e qualche volta, senza nessuna vergogna, mettiamo anche il piede a terra e con del buon portage superiamo gli ostacoli. Rimessici in sella raggiungiamo, a sinistra al bivio, Cascina Rebecca e superando a destra il caseggiato ci portiamo sulla strada asfaltata di via delle Grigne e superiamo il ponte che attraversa la  SS36 . Proseguiamo diritto e troviamo ancora un tratto in leggera salita che raggiunge un bivio dove giriamo a sinistra per imboccare via Gran Paradiso. Sempre in salita, dopo un rettilineo, giriamo a sinistra, a ridosso della curva a destra, e portandoci sul single track che passa a fianco di un prato devia poi a destra per immettersi tra lo spazio del boschetto e di alcuni muri di cinta di alcune proprietà. 

Siamo entrati nel territorio comunale di Giussano e con il sentiero in discesa raggiungiamo il tratto pianeggiante che sempre su sterrato va ad attraversare dei grandi pratoni. Arrivati all'incrocio con l'asfaltata proseguiamo diritto su via del Lazzaretto e raggiunta la rotonda sulla  SP9  la attraversiamo prendendo la seconda uscita per portarci su via Carroccio. Alla prima traversa giriamo a destra procedendo sempre diritto superiamo prima un incrocio e ci portiamo al bivio dove, girando a destra, andiamo a percorrere via G. Cantore. Raggiunta la traversa di via San Damiano giriamo a sinistra e arrivati ad un bivio ci teniamo a destra per seguire via Legnano. Stiamo percorrendo stradine secondarie per rimanere lontano dal traffico, anche se a dire la verità, quest'oggi di auto in giro non ce ne sono molte. Al bivio con via A. da Giussano giriamo a destra ed arrivati al passaggio a livello lo attraversiamo per girare subito a sinistra su via Don Gnocchi e raggiungiamo la prima periferia di Arosio. Alla prima traversa giriamo a destra e percorsa fino alla fine, via F.lli Rosselli, ci teniamo a sinistra e percorriamo via Don C. Baj fino al bivio. Giriamo a sinistra e percorriamo via G. Garibaldi entrando tra le case di Carugo. Giriamo a destra alla traversa di via Addolorata ed in leggera salita seguiamo via Rimembranze che raggiunge lo svincolo. Tenendoci a sinistra andiamo ad attraversare sul cavalcavia la  SP32  e scendendo dalla parte opposta arriviamo alla rotonda a fianco del Camposanto.

Girando a sinistra ci portiamo su via A. Grandi e seguendo la stradina asfaltata ci portiamo in direzione di Cascina Incasate. Passiamo a fianco della struttura e girando a destra superiamo la Chiesa dei Santi Antonio e Domenico e procediamo sempre su asfalto portandoci sul rettilineo. Alla prima traversa giriamo a destra e con la strada in discesa ci portiamo al bivio con la  SP40  in località Pilastrello. Alla rotonda giriamo a sinistra e percorriamo poco meno di 200 m di provinciale per girare a sinistra sulla sterrata che ci porta all'interno del Parco delle Groane e della Brughiera. Al primo bivio ci teniamo a sinistra e raggiunti i paletti, che delimitano la Riserva Naturale della Fontana del Guercio, giriamo a destra ed andiamo a percorrere il bellissimo sterrato che sempre in leggera salita, sulla  Strada per Carugo , raggiunge la bella località Pozzolo Inferiore. Ritrovata la strada asfaltata giriamo a destra e andiamo a seguire il rettilineo che ci conduce alla cascina, ristrutturata, ed entriamo a sinistra tra le belle stradine che ne attraversano le case superando la piccola Chiesa della Madonna di Loreto. Portandoci a destra, delle case, prendiamo la sterrata che a sinistra raggiunge un bivio dove girando a destra seguiamo per un tratto un tratturo e giriamo poi a sinistra sul sentiero che ci conduce all'interno del bosco.

Con una discesa, abbastanza tecnica, ci abbassiamo di quota ed entriamo nella Valletta di Brenna dove al bivio giriamo a destra ed andiamo a superare il guado della roggia che vi scorre. Proseguiamo sul sentiero, dove un pò di fresco effettivamente c'è, e ci portiamo fino all'inizio della salita che a tornanti ci conduce al bivio con la  SP39 . Non senza difficoltà risaliamo i tornanti per via dei grossi sassi che oramai occupano tutta la sede stradale per via delle bombe d'acqua che cadendo sul terreno trascinano a valle la terra che li teneva, una volta uniti. Arrivati all'incrocio con la provinciale la andiamo ad attraversare per rientrare all'interno del bosco ed iniziare una discesa che raggiunge il guado. Anche oggi senz'acqua lo attraversiamo e ci prepariamo con i cambi a risalire seguendo la sterrata, larga, che con un paio di curve ci conduce, poi, all'interno delle stradine di Brenna. Seguendo via Grimello ci portiamo nel centro del paese e attraversiamo il centro storico su via G. Garibaldi. Raggiunto l'incrocio con la  SP39  giriamo a sinistra e 50 m dopo a destra passando accanto alla Chiesa di San Gaetano ed alle strutture dell'Oratorio. La stradina di via Venezia è a fondo chiuso e un sentiero, in discesa, ci fa entrare all'interno del bosco. Una curva a U ci fa risalire con il successivo breve rettilineo ma poi il sentiero rimane sempre in costante discesa fino al bivio. Giriamo a sinistra e andiamo percorrere un'altro bel tratto sterrato che adesso in leggera salita ci conduce su un saliscendi e con un'ampia curva in discesa arriviamo al bivio.

Giriamo a sinistra e uscendo per un attimo in una radura rientriamo all'interno del bosco prendendo il sentiero a destra ed iniziamo un'altro strappetto che si conclude quando deviamo a sinistra per imboccare il single track che va ad attraversare i campi. Poco dopo ritroviamo la sterrata e tenendoci a sinistra andiamo in direzione del bivio. Siamo arrivati a Fabbrica Durini e ripresa la strada asfaltata su via A. Volta giriamo a destra e passiamo accanto alla collina dove si trova Castello Durini. Seguendo le ampie curve della strada ci portiamo all'incrocio con la  SP40  e girando a sinistra ne percorriamo solamente 50 m. Giriamo a destra davanti al piccolo Oratorio dedicato alla Madonna e ci immettiamo su via Monte Rosa e poco dopo entriamo all'interno del PLIS - Zocc del Peric. Prendiamo il sentiero a sinistra e con una leggera discesa rimaniamo a ridosso del bosco per arrivare poi sul single track che va ad attraversare i campi e con una leggera risalita arriviamo su un'altro sentiero che devia a sinistra. Raggiungiamo la sterrata che si inoltra nuovamente nel boschetto e quando ne usciamo siamo arrivati in località Cà Teresa nel territorio comunale di Lurago d'Erba. Leggera salita per raggiungere il bivio di via Pioppete e con un sinistra-destra ci portiamo sulla stradina di via Longura. Stradina che prosegue a destra e che diventando sterrata ci conduce fino al bivio con via Madonnina. Ci teniamo a sinistra ed in discesa, con qualche curva, arriviamo davanti al Camposanto e girando a destra su via J.F. Kennedy arriviamo all'incrocio con la  SP41 .

La attraversiamo ci portiamo sulla stradina in salita che raggiunge il centro del paese su piazza Vittorio Veneto a fianco della bella Chiesa di San Giovanni Evangelista. Tenendoci a destra percorriamo la stradina di via San Giovanni e passiamo accanto all'imponente campanile. Giriamo a sinistra e percorriamo un breve tratto di via Caldara per prendere a destra il sentiero che esce dalle case e passando rasente al muro di cinta del parco di Villa Sormani ci porta al bivio. Prendiamo il sentiero che parte diritto davanti a noi e ci portiamo a ridosso della grande cascina per girare a destra e proseguire adesso sulla sterrata che poco dopo affianca la linea ferroviaria. Poco dopo raggiungiamo il passaggio a livello e girando a sinistra lo superiamo per portarci all'interno della Tenuta di Pomelasca passando accanto alla bellissima Chiesetta Rossa. Proseguendo sempre diritto percorriamo la sterrata che passa nel mezzo della tenuta ed in discesa arriviamo ad un bivio. Giriamo a destra e percorriamo via Milano per prendere poi a sinistra la traversa di via A. Monti. Stradina che passa all'interno di una zona residenziale e che ci porta all'incrocio con la  SP342 . La attraversiamo e portandoci su via G. Garibaldi entriamo a Lambrugo. Rimanendo sempre sulla strada principale seguiamo poi via Roma e raggiunto l'incrocio giriamo a destra e imbocchiamo via Dante Alighieri. Superato il Camposanto, alla nostra sinistra, inizia una discesa che ci porta fuori dalle case del paese e ci fa arrivare alla piccola frazione Rogolea.

Superiamo il ponte sul fiume Lambro e poco dopo girando a destra ci riportiamo sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba. La percorriamo adesso in senso contrario e ci dirigiamo su strada sterrata in direzione di Cascina Bracesco. Tenendoci a destra, al bivio, andiamo a percorrere un'altra sterrata che raggiunge la località Ceresa e sempre su strada sterrata, all'ombra del bosco, raggiungiamo il bivio di Gaggio. Ci teniamo a sinistra e utilizzando il sottopasso attraversiamo la  SP342  e ci portiamo a ridosso del centro sportivo. Seguendo la stradina cementata che passa a fianco delle strutture raggiungiamo l'incrocio con via Molino Nuovo e la attraversiamo per iniziare il breve strappetto che ci porta in direzione della cancellata. Passiamo a destra, sul sentiero che ci immette sulla sterrata ed in discesa ci portiamo al bivio. Giriamo a sinistra e con una leggera salita ci dirigiamo verso le case della frazione. Passando nella stretta viuzza ci portiamo poi in direzione della  SS36  che affianchiamo percorrendo il tratto ciclo-pedonale in discesa. Rimaniamo sempre in sede protetta anche quando raggiungiamo lo svincolo e proseguiamo lungo via G. Verdi. Ad un certo punto la attraversiamo e portandoci sempre sul tratto protetto con una deviazione a sinistra arriviamo alla piccola frazione Fornacetta di Inverigo.

Al bivio con via Fornacetta giriamo a sinistra e superiamo il piccolo Oratorio di San Mauro (in mattoni rossi) e raggiunto il bivio successivo giriamo a destra per andare a percorrere il lungo rettilineo sulla  SP102  che ci conduce alla frazione Fornaci di Briosco. Arrivati all'altezza della fornace, giriamo a sinistra e imbocchiamo via Molera che poco dopo diventa sterrata e che va ad attraversare i campi passando a fianco dei piloni che sostengono il ponte della statale. Poco dopo giriamo a destra, infilandoci nel sentiero che va verso il Rio Bevera e lo superiamo sul ponticello in legno. Dalla sponda opposta ci teniamo a destra ed iniziamo la risalita andando ad attraversare, con i suoi bellissimi sentieri, il Bosco della Gagiada. Ne usciamo con l'ultimo single track che ci riporta a fianco di alcuni pratoni e superando Cascina Biula arriviamo a fianco di Cascina Foppa e del centro sportivo di Briosco. Il caldo, iniziato già qualche ora prima, si fa adesso umido e si inizia a sudare. Arrivati al bivio con la  SP155  giriamo a destra e decidiamo di scendere direttamente verso Agliate senza fare altre deviazioni. Con un traffico quasi inesistente (incredibilmente) la percorriamo tutta e raggiunta la cittadina ci riportiamo al nostro punto di partenza iniziale.

Pier

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