Dervio-Piona-Colico



12/08/2020 - Dervio-Piona-Colico
Album fotografico
Distance: 21 km - 571 m Ascent - 583 m Descent


Tante ore in treno, per questa nostra escursione sulle sponde del Lago di Como. Un itinerario non lungo ma che ci ha consentito di vistare la bellissima Abbazia Cistercense di Santa Maria a Piona. Si sa che, quando si raggiungono certe località, non bisogna guardare il tempo perchè ad ogni angolo trovi testimonianze di un tempo lontano che ci raccontano una storia che è giunta a noi fin dal VII Secolo. Giornata calda che ci ha fatto desistere ben presto dal seguire il nostro itinerario originale ma nonostante tutto alla fine ci siamo divertiti lo stesso. Un grazie al nuovo amico, Marco, che ha voluto essere dei nostri per questa bella giornata in mtb di agosto.


La mattina la sveglia suona alle 5:00, ed anche se la voglia di partire per l'avventura odierna c'è il cervello prima di mettersi in moto abbisogna di qualche minuto in più. Strade buie e nessuna auto in giro (beh... siamo al 12 di agosto ed è anche logico che qualcuno sia in ferie). Mi dirigo verso la Stazione di Biassono-Lesmo-Parco attraversando le deserte vie di Lissone. Superato il Camposanto mi porto su via C. Cattaneo e vado in direzione di Biassono girando a sinistra per le strade che attraversano la zona industriale. Poco prima di raggiungere le case del paese un inconveniente. Bottiglie di vetro rotte hanno lasciato sull'asfalto un pò di taglienti detriti. Con la gomma anteriore riesco ad evitarli ma è quella posteriore che va a schiacciarne un'altro e poco dopo il sibilo della foratura si sente subito. Fortunatamente all'interno della gomma ho la Mousse e perciò anche se la gomma si è sgonfiata riesco a proseguire. Il liquido all'interno intanto sta cercando di fare il suo lavoro ma il taglio è superiore al mm e quindi anche uscendo non riesce a chiudere il foro.

Arrivo in stazione e mando un messaggio all'amico Elia che mi aspetta alla Stazione di Villa Raverio informandolo dell'accaduto e mi dice di salire pure sul treno così durante il viaggio eseguiamo la riparazione. Treno in perfetto orario e così salgo a bordo.  Treno che parte e poco dopo vengo raggiunto dal giovane capotreno. Mi dice che su questo treno non è consentito il trasporto delle biciclette perchè il modello non è attrezzato. Ovviamente chiedo cosa posso fare e avviso gli amici che mi stanno aspettando in altre stazioni. La gentilezza del personale è davvero unica e capendo che stiamo solo facendo uno spostamento per svago ci consentono comunque di rimanere a bordo. Arriviamo a Lecco e dobbiamo prendere la coincidenza per Dervio e il treno è già li in stazione ad aspettare l'orario di partenza. Ci portiamo sull'apposito vagone (ultimo) e messe le nostre mtb nell'apposito spazio poco dopo il treno parte. I bellissimi paesaggi, sul lago, mentre il treno passa, ti fanno sembrare il viaggio meno lungo e anche se ci abbiamo messo qualche ora per arrivare siamo comunque riposati ed abbiamo potuto scambiarci alcune idee per le nostre nuove avventure in mtb ma, sopratutto, la riparazione della gomma.

All'arrivo a Dervio attendiamo, al bar, l'arrivo di Marco e Massimo e dopo un buon caffè una brioche si parte. Discesa verso il centro del paese e prima fermata davanti alla bella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo per lo scatto di qualche fotografia poi prendiamo a sinistra la discesa che ci immette sul lungolago che seguiamo fino alla traversa di via alla Foppa. Strada leggermente in salita che ci porta al bivio sulla  SP72  dove giriamo a sinistra per portarci verso l'esterno delle case. Strada che risulta battuta dalle auto ma con un traffico tutto sommato accettabile. Essendo la vecchia strada del lago viene percorsa solamente dai residenti e dai villeggianti perchè in alternativa per più agevoli spostamenti si può utilizzare la nuova  SS36 . Costeggiando il lago arriviamo al promontorio dove troviamo il bellissimo Borgo di Corenno Plinio (Sec. XIII). Entriamo a sinistra nella piazzetta antistante la bella Chiesa di San Tommaso di Canterbury (Sec. XIII) che risulta addossata alle mura del Castello. All'esterno le Arche degli Andreani (monumenti funebri che si trovavano un tempo nell'adiacente cimitero). Riprendiamo la nostra mtb e ci riportiamo sulla provinciale percorrendone però solamente 150 m poi tenendoci a destra risaliamo verso la piccola frazione Torchiedo. La stradina ciclo-pedonale ci tiene distanti dall'asfaltata e con un continuo saliscendi passiamo nel mezzo delle case con viste spettacolari sul lago.

La discesa seguente ci conduce nuovamente sulla provinciale e raggiunto Dorio proseguiamo sempre in leggera salita verso il bivio di Piona. Giriamo a sinistra ed iniziamo la salita a tornanti che ci conduce prima davanti al Camposanto e successivamente andiamo ad attraversare il piccolo, ma bellissimo paesino, di Olgiasca. Anche in questo tratto i bellissimi scorci sui monti e sulle acque blu del lago non mancano e iniziamo poco dopo la discesa su strada acciottolata che nel giro di 2 km ci conduce davanti alla Abbazia Cistercense di Santa Maria. Tanti i pellegrini, che giungono in questo amena località lontana dal centro abitato, con auto che in continuazione ti passano a fianco, ma ne vale la pena di arrivarci. Bellissimo il paesaggio, che si vede, dal piazzale antistante la Chiesa, con le cittadine di Gravedona e Domaso che sono sulla sponda opposta del lago. Non si può non entrare all'interno della Chiesa e nemmeno nell'adiacente Chiostro (La parete nord del portico è ornata da un affresco particolare, una sorta di calendario simbolico con scene che fanno riferimento a singoli mesi o stagioni dell'anno e rappresentanti i lavori agricoli tipici del periodo. Questo disegno è una striscia, quasi un fumetto che percorre la parete, di non eccelsa fattura artistica ma gentile e ingenuo, molto interessante per la testimonianza che dà della vita quotidiana e dei lavori che venivano eseguiti).

Il tempo di scattare fotografie e leggere qualche appunto con l'aiuto delle informazioni che si possono trovare dallo smartphone sul web ci fa passare almeno un'ora. E' ora però di ripartire ed iniziamo adesso la salita che ci fa ritornare alla piccola cittadina di Olgiasca. Discesa poi verso la provinciale che imbocchiamo tenendoci a sinistra. La discesa ci fa passare accanto al Golfo di Piona o Laghetto di Piona e dopo circa 2,5 km arriviamo al bivio con via Palazzo e portandoci a destra superiamo prima il piccolo ponte sul torrente Valle di Noh, il sottopasso della  SS36  e raggiungiamo la periferia di Colico in località Fontana. Proseguiamo sulla stradina ed arriviamo in località Cariola  ed al bivio giriamo a destra proseguendo sempre in salita verso la periferia della frazione Laghetto. Percorriamo un breve tratto di via Colombèe ed alla traversa cementata giriamo a destra e proseguiamo quindi su un tratto sterrato. Poco più avanti il sentiero termina e se anche il nostro navigatore ci dice di girare a sinistra notiamo che il single track che avremmo dovuto seguire non esiste più. Guardando sulle mappe che abbiamo caricato vediamo un'altro sentiero che a sinistra, poco più avanti entra nel bosco. Primo tratto pedalabile poi c'è da passare il guado sul piccolo torrente Valle Merlo e bisogna scendere di sella. Il portage prosegue poi per il resto del sentiero e termina quando ne usciamo all'altezza di una casa. Proseguiamo in single trail tenendoci a destra e ancora con un breve portage raggiungiamo un'altra casa isolata e passando a sinistra ci riportiamo su un tratto pedalabile e raggiunto un bivio ci teniamo a sinistra ed andiamo ad attraversare un prato per raggiungere l'asfaltata via Posallo.

Arrivati fino al termine della strada asfaltata giriamo a sinistra e poi ancora a sinistra per prendere la bella sterrata  Strada del Legnoncino  che con una bella pendenza, in discesa, ci conduce al piccolo paesino di Villatico. Arriviamo al bivio di via San Rocco e girando a destra andiamo poi a prendere la sterrata che passa a fianco di alcune case e ci conduce al bivio con via Fontana. Tenendoci a destra percorriamo la stradina fino al bivio con via Santinetta e raggiungiamo il bivio dove girando a sinistra ci portiamo all'incrocio (attenzione perchè non è segnalato) con via Bassana. Proseguendo sempre diritto arriviamo fino alla traversa di via Campione e portandoci a sinistra con un breve rettilineo arriviamo all'incrocio. Prendiamo a destra via Villatico e con al bivio proseguiamo sempre diritto su via Madonnina e ritorniamo, dopo il bivio, sulla strada precedente. Con un rettilineo ci portiamo all'incrocio con via Nazionale e la attraversiamo portandoci sulle sponde del lago nel centro cittadino di Colico. Adesso è arrivata l'ora di mettere qualcosa sotto i denti ed è compito di Maurizio portarci in un locale dove finalmente ci sediamo e dove pranziamo e dove termina il nostro breve tour.

Pier

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