Tante stradine e sterrate verso Montorfano
13/10/2019 - Tante stradine e sterrate verso Montorfano
Album fotografico
Distance 43 km - 709 m Ascent - 708 m Descent
Partenza davanti al Camposanto di Carugo da dove iniziano tante volte le nostre escursioni. Giornata freddina con temperature alla partenza intorno ai 7° e già i primi freddi autunnali e la conseguente umidità all'interno dei boschi e sui single trail inizia a farsi sentire. Lasciato il Camposanto alla nostra destra arriviamo alla rotonda e ci teniamo a destra andando a percorrere la stradina asfaltata che va in direzione di Cascina Incasate che raggiungiamo con la strada leggermente in salita.
Dopo la curva a destra superiamo la bella Chiesa dei Santi Antonio e Domenico e la superiamo arrivando, dopo la curva a sinistra, sul rettilineo che ci conduce in direzione di Cascina Guardia. Poco prima di raggiungerla giriamo a destra e ci infiliamo nella stradina che gira a destra e ne seguiamo il tratto che dopo la curva a sinistra inizia una breve discesa che arriva all'incrocio sulla provinciale SP40 . La attraversiamo e procediamo in leggera salita su via Dante Alighieri entrando nelle stradine della frazione Cremnago di Inverigo.
Raggiungiamo la traversa a destra, via Immacolata, e la percorriamo tutta per girare poi a sinistra su via A. Moro che sempre in leggera salita ci conduce all'incrocio con via Monte Santo. La attraversiamo e procediamo all'interno delle viuzze del centro storico passando accanto alla Chiesa di San Vincenzo Martire e una volta superata giriamo a destra su via A. Stoppani e mantenendoci a destra ne seguiamo il rettilineo. Sempre in salita arriviamo alla curva a destra e giriamo poi a sinistra imboccando via Fiume.
Con la strada sempre in leggera salita, raggiunto il bivio, giriamo a sinistra e procediamo ancora su un'altro rettilineo di via Montello. Siamo entrati nel territorio comunale di Lurago d'Erba. In questo primo tratto, dalla partenza, stiamo percorrendo solo stradine e solo raramente utilizziamo strade statali o provinciali perchè non ci piace proprio essere troppo spesso nel mezzo di strade dove le auto ti sorpassano ad una velocità incredibile e dove i rischi ci sono in ogni momento.
Alla traversa di via U. Maddalena giriamo a destra e poi a sinistra su via B. Colombo. dove termina il tratto in salita. Adesso possiamo concederci qualche attimo di riposo andando a percorrere un bel tratto in falsopiano che passa tra le belle case del comune ed alla prima traversa su via A. Manzoni giriamo a destra e ci portiamo adesso in discesa percorrendo a sinistra via San Sebastiano ed in successione, all'incrocio, a sinistra via San Giorgio. Dopo la curva proseguiamo diritto su via Cappellina ed arriviamo all'incrocio con via Madonnina.
La attraversiamo e ci immettiamo sulla della sterrata di via Longura che va ad attraversare alcuni campi e procede in leggera discesa fino a ritrovare la stradina asfaltata. Giriamo a sinistra e procediamo ancora in discesa fino all'incrocio con via Pioppete. Curva a sinistra e poi subito a destra per entrare nel PLIS del Zocc del Peric, parco di Interesse sovra-comunale, che ci consente di attraversare una bella parte del territorio tra Lurago d'Erba e Alzate Brianza utilizzando sterrate e single trail.
Usciamo da questo bellissimo tratto quando siamo a Mirovano e ritrovato l'asfalto, con uno strappetto, ci troviamo sull'asfaltata SP40 dove girando a destra andiamo a percorrere la strada con il tornante che risale e a sinistra. Procediamo ancora in salita andando ad attraversare le case della frazione e con il tratto di falsopiano successivo arriviamo alla rotonda che superiamo. Tenendoci nel mezzo della carreggiata giriamo quindi a sinistra per entrare nel primo sterrato del Parco della Brughiera.
La sterrata va ad attraversare i campi e quando raggiungiamo il bivio con l'altro sentiero giriamo a destra e proseguiamo sempre su sentiero, sempre in leggerissima salita, fino ad incrociare un'altro bivio dove giriamo a destra ed andiamo ad attraversare su un tratto in single trail il bosco e quando ne usciamo proseguiamo su un'altro sentiero fino a raggiungere una sbarra. Qui bisogna per forza di cose scendere di sella perchè non c'è altro passaggio ma, fortunatamente, l'altezza della sbarra da terra non ci fa fare molta fatica essendo abbastanza alta dove ci passa comodamente sia il mezzo che il biker.
Siamo al di sotto della collinetta dove sulla cui sommità si erge Castello Durini (Sec. XVII). Noi giriamo a sinistra e andiamo a percorrere un breve tratto di strada asfaltata seguendo il rettilineo di via A. Volta. Dopo la curva ci teniamo a destra ed andiamo ad immetterci sul tratturo che passa prima all'interno di un piccolo boschetto e successivamente in leggera salita arriva a ridosso delle prime case di Alzate Brianza.
Trovato il bivio giriamo a sinistra ed iniziamo l'impegnativa salita sulla stradina a fondo sasso sterrato che ci conduce ad incrociare via Anzani. Passiamo accanto a Villa Odescalchi e seguendo la stretta stradina arriviamo nel centro storico del piccolo comune. Alla nostra destra la torre ed è tempo per prenderci un buon caffè. Il bar Caffè Carlotta fa proprio al caso nostro ed anche se non entriamo tutti il piccolo momento di relax ci permette di scende per un breve periodo di sella.
Si riparte adesso lasciando la torre alla nostra destra e ci infiliamo nella stradina che ci conduce davanti alla Chiesa di San Giorgio che superiamo girando a sinistra su via C. Battisti. All'incrocio con via Borghetto giriamo a destra e procediamo sempre diritto su via Sant'Arialdo. Raggiunto l'incrocio giriamo a sinistra e ci portiamo sulla SP38 andando a percorrerne il rettilineo. Arriviamo al bivio dove giriamo a destra ed arriviamo, con un'altro rettilineo, ad attraversare la parte della zona Artigianale percorrendo via Roggia Lubiana.
Quando incrociamo via Giovio giriamo a destra e con la strada leggermente in salita arriviamo a Verzago passando davanti a Villa Giovio e superatola giriamo poi a destra e quindi a sinistra per andare in leggera discesa a percorrere via dei Platani. Arrivati alla curva, del tornate, proseguiamo diritto e riprendiamo la bella sterrata bianca. Non ne percorriamo, però, molta perchè al primo bivio che troviamo alla nostra sinistra giriamo e proseguiamo all'interno del bosco su un bellissimo tratto abbastanza tecnico.
Quando ne usciamo attraversiamo dei grandi pratoni e raggiungiamo quindi la stradina sterrata-cementata che ci conduce a fianco di Cascina Cassinazza. Lasciandola alla nostra destra proseguiamo nel mezzo del bosco e superata la sbarra (sempre aperta) giriamo a sinistra e andiamo a percorrere il Sentiero delle Brughiere che lasciamo quando alla nostra destra troviamo un'altro single track che in leggera discesa ci porta all'esterno del bosco passando accanto ad una piccola fattoria.
La superiamo e dopo un tratturo che gira a sinistra, che non imbocchiamo, giriamo invece a sinistra sul single track che va ad attraversare i campi e ci fa arrivare ad incrociare via Mulino. La attraversiamo e procediamo sulla sterrata che aggira il Camposanto e che ci conduce sul viale delle Rimembranze. In leggera discesa arriviamo all'incrocio con la SP28 . La attraversiamo, facendo molta attenzione, e ci portiamo sul tratto ciclo-pedonale che arriva a fianco della sterrata che ci porta al Lido di Montorfano proprio a fianco del piccolo lago.
Non ci fermiamo e proseguiamo adesso sulla sterrata che parte leggermente a sinistra ed iniziamo la salita, mai dura, ma che per un bel tratto risale la collina ed anche quando il sentiero si restringe rimaniamo sempre sul principale ed arriviamo alla periferia di Lipomo. Ritornati sul tratto asfaltato di via dei Boschi giriamo poi a sinistra e imbocchiamo via Fornace. La strada, anche qui, lascia spazio, poco dopo, allo sterrato ed iniziamo nuovamente la bella serie di sterrate che all'interno del Parco Regionale della Spina Verde senza grosse difficoltà ci portano a Trecallo.
Arriviamo all'incrocio su via Canturina, SP36 , e girando a sinistra iniziamo la salita attraversando il paese. Qui effettivamente di auto ce ne sono abbastanza ma fortunatamente, arrivati al semaforo, lasciamo la provinciale e giriamo a sinistra per percorrere, sempre in salita e anche con una bella pendenza, via Mirabello arrivando, dopo circa 500 mt, ad immetterci a sinistra in un'altro bel sentiero che risale nel bosco il Monte Croce.
Non spaventatevi se all'inizio il sentiero è quasi sparito continuate pure seguendo quello che ne ha la parvenza e subito dopo vi troverete in un bellissimo single track che non senza fatica vi farà però divertire. La lunghezza di questo tratto si aggira sui 1500 m e le pendenze solo in piccoli tratti superano il 10% ma è tutto pedalabile. La nostra escursione però continua in questo bellissimo tratto di Brianza e poco dopo troviamo la stradina stretta e asfaltata della Strada delle Fontane.
Percorriamo 400 m in discesa arrivando alla periferia di Capiago e giriamo a sinistra alla prima traversa per iniziare subito un'altra breve salita, inizialmente su strada asfaltata, per poi immetterci sul Sentiero Cabiate-Montorfano che ci fa aggirare all'interno del bosco tutto l'abitato. Quando ne usciamo andiamo a percorrere la bellissima stradina di via delle Coste ed all'incrocio con via Roma giriamo a sinistra. Alla prima traversa ci teniamo a destra per portarci all'incrocio di via Castelletto dove, con una curva a sinistra, proseguiamo ancora su un fondo sterrato.
Il rettilineo ci conduce all'incrocio con via Montorfano e attraversandola ci portiamo sulla stradina di via Chigollo e raggiungiamo le poche case dell'ex Cascina Inghigollo ora ristorante. Usciamo dal cortile e in leggera discesa andiamo a percorrere la bella sterrata che passa nel mezzo dei grandi pratoni. Al bivio giriamo a destra e seguiamo ancora un tratto di strada sterrata per arrivare all'incrocio con via Cascina Pelada e la attraversiamo per portarci sul tratturo che va ad attraversare i campi e che entra poi nel bosco.
Due alberi caduti ci impediscono, purtroppo, di rimanere in sella e dobbiamo per forza di cose scendere e superare l'ostacolo ma subito dopo ci torniamo ed iniziamo un tratto in salita (pendenza circa 8%) che si fa sentire perché il fondo non è prettamente piatto e tra radici e sassi bisogna per forza di cose mettere più forza nelle gambe per proseguire. Poca roba, sono solo 250 m. Iniziamo poi la discesa la cui prima parte è su strada sterrata e quando usciamo dal bosco siamo su via delle Grigne alla periferia di Intimiano.
Raggiunto il bivio giriamo a sinistra e procediamo sulla stradina di via Fecchio che è asfaltata solo per i primi 200 m. Diventando poi sterrata, con un bel tratto pianeggiante, andiamo a percorrere questo lungo rettilineo che termina dopo circa 1,8 km quando raggiungiamo la frazione Fecchio. Arrivati all'incrocio sulla provinciale SP38 giriamo a destra e andiamo a superare il ponte ferroviario e subito dopo giriamo a sinistra e ci riportiamo su un'altra bella sterrata che per un lungo tratto segue la direzione della linea ferroviaria.
Dopo la curva a destra e con la strada leggermente in salita arriviamo ad un bivio, giriamo a destra e superata la sbarra ci portiamo in Valle della Naga dove andiamo a percorrere il bel tratturo. Dopo un lungo rettilineo si piega a sinistra e con un'altro lungo tratto rettilineo in single trail ci portiamo a ridosso del bosco. Quando vi entriamo seguiamo la sterrata che lo attraversa senza mai lasciarla e con alcuni sobbalzi dovuti alle tante radici presenti sul fondo del terreno lo percorriamo tutto ed arriviamo all'incrocio con via Cascina Varenna.
Stradina asfaltata che ci da modo di far riposare la parte posteriore del nostro corpo e girando a sinistra iniziamo la salita che ci porta a superare l'ultima ed impegnativa salita che si conclude dopo circa 1000 m davanti a Cascina Varenna con pendenze medie intorno al 4%. Da questo punto in avanti avremo un continuo saliscendi e fino alla fine sarà così. Superata la cascina e le case circostanti la strada diventa sterrata ed in discesa ci portiamo nuovamente all'interno del bosco.
Seguiamo ancora il Sentiero Cabiate-Montorfano e raggiungiamo il guado sul Torrente Terrò, oggi fortunatamente in secca. Lo superiamo e portandoci sulla sponda opposta, ci teniamo a destra iniziando uno dei tratti più divertenti della giornata con le curve e contro curve, che dobbiamo continuamente seguire, districandoci tra gli alberi per rimanere sempre in sella. All'ombra delle piante percorriamo circa 2500 m ed arriviamo a fianco della bellissima Chiesetta di Sant'Adriano (Sec. XI) a Olgelasca.
La superiamo e seguendo la stradina che gira a destra ci portiamo sulla stradina che ci conduce all'incrocio con il semaforo. Giriamo a sinistra, immettendoci sulla SP39 , andando a percorrerne poco più di 500 m per girare poi a destra e seguire la sterrata che a tornanti ci porta nella Valletta di Brenna. Ne percorriamo il single track che in più punti attraversa la Roggia, quest'oggi a secco, e non senza difficoltà nell'evitare delle grandi pozzanghere piene di fango e acqua stagnante arriviamo nei pressi della diga.
Penultima fatica della giornata con la risalita verso la sponda alta e quindi ci attende la bella strada bianca che scende da Cascina San Martino e che conduce sullo slargo a fianco dell'entrata della Riserva naturale della Fontana del Guercio dove giriamo a destra e andiamo a percorrere il rettilineo che arriva a fianco dei paletti con la catena. Giriamo a sinistra e procediamo con l'ultimo strappo della giornata sulla sterrata sassosa e in qualche punto rovinata, ma completamente pedalabile, che ci conduce ad incrociare nuovamente via Cascina Incasate. Girando a destra raggiungiamo poco dopo la rotonda e quindi il parcheggio del Camposanto di Carugo dove terminiamo la nostra bella avventura odierna.
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