Vallette della Brianza - Brusignone - Brovada - Cantalupo e Pegorino


24/03/2019 - Vallette della Brianza - Brusignone - Brovada - Cantalupo e Pegorino
Album fotografico
Distance: 27 km - 610 m Ascent - 603 m Descent

Facile escursione e tante presenze quest'oggi con 20 biker nel gruppo. Si parte da Tregasio e ci si arriva percorrendo tanti sentieri e stradine che conosciamo alla perfezione e che ci permettono di salire e scendere dalle colline della Brianza entrando e uscendo dalla tante vallette che troviamo all'interno del Parco della Valle del Lambro. Iniziamo a dire che la giornata è stata fantastica e il meteo che ci ha regalato una mattinata stupenda, calda, (forse anche troppo) con un sole che ci ha accompagnato per tutto il tempo. Peccato aver trovato un tizio che non ha voluto farci proseguire sulla sterrata che passava davanti a casa sua perchè a suo dire era geloso del proprio terreno. Ma non ci importa, abbiamo solo girato il manubrio delle nostre mtb e siamo ritornati indietro tranquillamente senza nessuna discussione e senza l'amaro in bocca perchè di sentieri ce ne sono altri e passare o non da quel punto non ci tocca più di tanto. Grazie comunque a tutti i presenti ed in particolare a Sergio per il suo rientro in gruppo.


Partenza da via dei Tigli a Tregasio per andare in direzione dell'incrocio con via Don D. Colli dove giriamo a destra e percorrerne solo un brevissimo tratto girando poi a sinistra su via dei Boschi andando poi a seguire la strada vicinale Fontana che ci permetterà di aggirare per un bel tratto l'abitato ed arrivare nelle stradine del Centro Storico passando all'interno dei cortili di alcune vecchie Corti.
Uscendo dalle volte di un vecchio portone d'ingresso alla Cascina ci teniamo a sinistra e imbocchiamo in discesa la stradina sterrata che dopo la curva a sinistra diventa single trail e raggiunge l'incrocio con via G. Carducci. Girando a sinistra proseguiamo verso l'incrocio con via Sant'Ambrogio dove giriamo a destra ed arriviamo alla rotonda.
Giriamo a sinistra su via Fismes e seguendo il rettilineo arriviamo fino al bivio dove giriamo a destra e ci immettiamo nella sterrata che in rettilineo attraversa i campi e ci portiamo con una leggerissima salita  e seguiamo poi il tratturo e quindi il sentiero che ci fa arrivare nella Valle del Brusignone.
All'incrocio con la sterrata, che proviene dalla torre dell'Acquedotto.,giriamo a sinistra ed andiamo a seguire il tratturo che prima in rettilineo e successivamente con un deviazione a destra iniziamo la breve salita seguendo il sentiero che risale la collina. Dall'alto avremo la vista, alla nostra destra di Tregasio, davanti a noi Montesiro ed a sinistra la piccola frazione di Casaglia e le belle colline che faranno da cornice a questo stupendo paesaggio.
La discesa, breve, su single trail ci porta nella valletta e risalendo dalla parte opposta andremo a ritrovare l'asfalto su via del Brusignone.  Passiamo accanto al Camposanto di Montesiro ed arrivati all'incrocio con la  SP154  giriamo a sinistra ed arriviamo fino all'incrocio dove giriamo a sinistra per imboccare via A. De Gasperi. Ne percorriamo poco più di 300 m e giriamo a sinistra all'altezza del ristorante procedendo poi a sinistra sulla strada bianca che ritorna nella Valle del Brusignone.
Seguendo la stradina a curve quasi sempre in leggera discesa arriviamo davanti all'Azienda Agricola e la superiamo immettendoci nel tratto leggermente sassoso che entra nel bosco. Al bivio giriamo a destra e con la sterrata sempre in discesa usciamo dal boschetto e poi ci teniamo a destra sul single trail che attraversa il campo e va a riprendere la sterrata. Giriamo a destra e con un leggero tratto in salita passiamo a margine di alcuni pratoni e ci immettiamo nuovamente nel bosco con il fondo del terreno che in questo punto cambia e dove con facilità troveremo alcuni tratti sassosi.
La stradina dopo una curva a sinistra esce dal boschetto ed arriva all'incrocio con via Don G.B. Viganò dove giriamo a sinistra e procediamo adesso su questa stradina che attraversa la piccola frazione di Casaglia. Dopo un tratto in leggera salita la strada inizia una bel tratto in discesa arrivando ad una esse in curva dove girando a destra andremo ad immetterci nel bel single trail che passa accanto alle staccionate del maneggio.
Usciti dal bosco ci teniamo a sinistra e procediamo sul sentiero che dopo una breve discesa per superare un piccolo guado risale dalla parte opposta e ritrova la strada sterrata che con una curva a destra va in direzione di Villa Raverio. Arrivati all'incrocio con via A. De Gasperi la attraversiamo e ci immettiamo sul tratto ciclo pedonale che ci permette di evitare di incrociare la  SP6  e con il sottopasso risaliamo con qualche curva ed una salita verso le viuzze del centro storico del paesino.
Arrivati in piazza Sant'Eusebio, davanti alla Chiesa Parrocchiale, giriamo a sinistra e seguiamo la stretta viuzza che ci porta all'incrocio con via G. Matteotti. Giriamo a sinistra e con la strada leggermente in discesa andiamo in direzione della stazione superando la rotonda ed arriviamo all'incrocio con la 
 SP6 . Giriamo a sinistra e ci portiamo in direzione del semaforo dove giriamo poi a destra e seguiamo via G. Matteotti arrivando fino alla rotonda dove giriamo a destra per imboccare via dei Tigli.
All'incrocio successivo giriamo a sinistra e seguiamo via Santi Vitale e Agricola deviando a destra, dopo la curva, su via E. Ferrerio. Giriamo ancora a destra su via E. Pessina e arriviamo all'incrocio con via F. Lovati e andiamo a seguire il rettilineo che in leggera salita ci porta, 250 m dopo, a incrociare alla nostra sinistra via A. Grandi. La imbocchiamo e proseguiamo per un tratto in leggera salita poi seguiamo a destra la sterrata che arriva ad un bivio successivo dove tenendoci ancora a destra seguiamo sempre la stradina bianca che arriva al piccolo ponte che attraversa la ferrovia.
Seguiamo via Boffalora e arriviamo a Cascina Bastia che aggiriamo seguendo poi a sinistra via Susani. All'incrocio giriamo a destra e con il rettilineo in discesa arriviamo alla terza traversa, a sinistra, dove giriamo per immetterci su via Stelvio che prosegue, adesso, in leggera salita e supera su un ponte la linea ferroviaria. Tenendoci sempre a destra proseguiamo sulla stradina ed imbocchiamo via dei Ronchi che ci porta nei pressi di Cascina Ronco Nuovo dove su un tratto cementato e a mattonelle arriviamo in discesa nella Valle della Brovada.
Allo slargo, nel mezzo del bosco, ci teniamo a sinistra e proseguiamo in un continuo saliscendi ritornando in direzione di Calò dove raggiungiamo la zona Artigianale e dove giriamo a destra per seguire la stradina che passa dietro ad alcuni capannoni e si infila poi in un prato che attraversiamo su un single trail. Arrivati a ridosso delle villette, alla nostra destra, la strada inizia a salire leggermente ed arriviamo all'incrocio con via E. Mattei. Proseguendo diritto percorriamo il tratto ciclo pedonale che ci porta, con una curva a destra in discesa, al parcheggio sottostante. 
Proseguendo diritto ci immettiamo nel bosco e procediamo sul sentiero, abbastanza tecnico, che si immette nel bosco e che con fondo in molte parti di radici ci fa arrivare davanti al piazzale del Camposanto. Lo superiamo e giriamo a destra per procedere su via della Valle e con la stradina leggermente in salita andiamo a superare il ponticello sul Torrente Brovada e proseguiamo diritto fino a raggiungere la sterrata che parte alla nostra destra.
La imbocchiamo e poco dopo in discesa andiamo a superare il piccolo guado del torrente e risaliti sulla riva opposta giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere la sterrata che passa sotto al ponte ferroviario e continuiamo sul sentiero che ci porta alla periferia di Rancate. Superiamo il primo bivio e arrivati sul brevissimo tratto asfaltato proseguiamo ancora diritto seguendo la sterrata che con una curva a destra ci porta ad incrociare via Valletta. Giriamo a sinistra e ed in discesa andiamo in direzione di Cascina Orsola e quando la strada asfaltata termina proseguiamo sulla sterrata che scende a sinistra nel mezzo del boschetto. Arriviamo in prossimità di un'altro guado sul Torrente Brovada e lo superiamo, magari scendendo anche di sella, e arrivati sull'altra riva ci teniamo a destra ed iniziamo la salita su single trail che ci porta con un bello strappo all'esterno del bosco e dietro al Camposanto di Triuggio.
Attraversiamo il prato tenendoci sempre sul single trail ed arrivati sulla strada asfaltata giriamo a sinistra e superiamo il piccolo ponte ferroviario che ci immette su via A. Gramsci. In leggera salita arriviamo fino al termine della stradina e siamo costretti a girare a sinistra dove risaliamo con la sterrata il breve tratto che ci porta ad incrociare via San Giuseppe. Tenendoci a sinistra andiamo a percorrere la stradina che in leggera salita ci porta a scollinare nei pressi di Cascina San Giuseppe e proseguendo sempre diritto arriviamo davanti a Cascina Siberia
Con una curva a destra e una a sinistra ci portiamo sulla sterrata che arriva al bivio dove proseguiamo sempre diritto ed iniziamo un'altro tratto in salita che entra nel boschetto e ne esce dalla parte opposta dietro la zona Artigianale di Triuggio.Arrivati sul tratto asfaltato raggiungiamo poi il bivio dove giriamo a destra ed andiamo a percorrere via Vecchia Milanese fino a raggiungere l'incrocio con via A. Diaz in località Cascina Montemerlo.
Giriamo a destra ed alla prima traversa giriamo a sinistra imboccando via Cascina Montemerlo ed al bivio successivo, sempre in leggera salita, ci teniamo a destra e seguiamo via Pietro Micca che diventa poi sterrata e che in rettilineo ci conduce al bivio d'entrata nel Bosco di Chignolo. Noi però ci teniamo a destra e proseguiamo in discesa su via San Giovanni Bosco ed arriviamo all'incrocio con via Don G. Minzoni. Proseguiamo sempre diritto e dopo la curva giriamo a sinistra ed in salita, su via Don P. Villa arriviamo all'incrocio deve giriamo a sinistra e poco dopo entriamo nella Valle del Rio Cantalupo
Seguendo la bellissima sterrata il tratturo e qualche bel tratto di sentiero arriviamo, sempre in discesa, all'incrocio con via V. Emanuele e una volta ritornati su strada asfaltata giriamo a sinistra e seguiamo il rettilineo che in discesa ci porta fino allo svincolo della 
 SP155  dove ci teniamo a sinistra e procedendo su un tratto della vecchia strada andiamo al bivio della stradina che a sinistra risale verso il parcheggio del Camposanto di Canonica Lambro
Tenendoci a sinistra andiamo a superare i panettoni in cemento e ci portiamo su via Monte Bianco dove procediamo a destra per superare il primo incrocio arrivando poi al successivo con via Conte P. Taverna. Giriamo a sinistra e andiamo a seguire per 250 metri la strada in salita e giriamo a destra alla prima traversa seguendo via Monte Rosa. 
La seguiamo tutta ed arrivati in fondo alla via giriamo a sinistra ed andiamo ad imboccare la strada sterrata che ci permette di aggirare tutte le case ed entriamo nella parte alta della Valle del Rio Pegorino. Seguiamo poi il sentiero che risale la collinetta a sinistra ed arrivati all'altezza di vecchio capanno lo superiamo e giriamo a destra per seguire un tratto su single trail che in discesa ci fa arrivare all'imbocco del sentiero. Giriamo a sinistra e in leggera salita ci portiamo in prossimità delle case e giriamo a sinistra proseguendo su via G. Matteotti.
Arrivati al bivio giriamo a sinistra e proseguiamo su via Leonardo da Vinci e seguendo il rettilineo superiamo il primo incrocio e raggiunto il successivo procediamo sempre diritto sulla stradina che fa da divisorio tra la parte residenziale e quella Artigianale della cittadina. Arriviamo nei pressi della Chiesa di San Biagio (Sec. XII) e giriamo a destra su via Don L. Sturzo e ne percorriamo 200 m per girare poi a sinistra immettendoci nel sentiero che in rettilineo attraversa alcuni campi e attraversa un piccolo boschetto per rimanerci poi all'esterno fino a raggiungere una curva a destra dove invece in leggera discesa ci porta all'interno del bosco. Tratto bellissimo, ma anche molto tecnico, questo dove ci sono continui cambi di direzione e di saliscendi continui in tratti abbastanza esposti ma dove ci si diverte un mondo se presi con la dovuta cautela. L'ultimo tratto presenta una curva a sinistra dove uno strappo non più lungo di qualche decina di metri ci farà mettere il piede a terra se non arriviamo pronti con il cambio in giusta posizione.
Il sentiero prosegue poi nel bosco e dopo una curva a sinistra la strada risale ancora leggermente e quando ne usciamo siamo nei grandi prati che fanno da contorno a Villa Zuccona-Jacini (Sec. XVI) ed alla Corte  (Sec. XIV) annessa. Giriamo a destra e seguiamo il single trail che in un lungo rettilineo rimane per un tratto a ridosso del bosco e successivamente arriva ad attraversare i grandi prati e termina quando ci sono le Colonne.
Giriamo a sinistra ed arriviamo all'incrocio per portarci ancora a sinistra sul nuovo tratto ciclo pedonale di via Don D. Colli.  Quando il tratto termina giriamo a destra e seguiamo la stradina che va a superare una grande cascina e prima di entrare nel boschetto giriamo a destra e ci impegniamo nella risalita della collinetta che ci porta poi a ritrovare la strada asfaltata di via Belvedere. 
Girando a destra proseguiamo in discesa fino all'incrocio con via Don D. Colli e tenendoci a sinistra proseguiamo sul rettilineo per arrivare alla traversa a sinistra di via dei Tigli dove giriamo e raggiungiamo il nostro punto di partenza iniziale terminando quest'altro bel percorso tra le colline della Brianza.




Commenti

  1. perché si chiama villa zuccona se la località si chiama zuccone?
    Il toponimo "zuccona" deriva dal nominativo di un ristorante con stilizzato come marchio
    una grossa zucca. Non basta questo per cambiare il nome a una località
    State più attenti.

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