Molteno - Alpe Megna - Conca di Crezzo - Vallassina


21/03/2019 - Molteno - Alpe Megna - Conca di Crezzo - Vallassina
Album fotografico
Distance: 52 km - 1.797 m Ascent - 1,773 m Descent

Bellissima giornata anche quella odierna, nonostante la partenza sia stata anticipata al mattino presto. Temperature accettabili, cielo azzurro, ancora poche auto in giro e trasferimento a Molteno con il "Besanino" che prendiamo alla stazione di Macherio-Canonica Lambro. Sappiamo già che quest'oggi dovremo faticare più del solito, i quasi 1200 m di dislivello lo testimoniano tutto, perchè  partiamo da lontano per raggiungere la Vallassina, l'Alpe Megna e la Conca di Crezzo, e poi ancora vedere dall'alto dei sentieri, vicini alla Miniera del Monte Cornizzolo, i laghi della Brianza è sempre una grande soddisfazione. Terreni in ottime condizioni così come le temperature che ci hanno aiutato non poco per terminare questo bellissimo itinerario. Grazie agli amici Mimmo, Luigi, Massimo e Dino per la bellissima compagnia.



Sono le 6:45 quando ci troviamo davanti alla Caserma dei VVF di Lissone per iniziare il trasferimento alla stazione di Macherio-Canonica Lambro, dove alle 7:30 parte il convoglio "Besanino" che termina la corsa a Molteno. La mezz'ora di tempo del trasferimento in treno ci concede di rilassarci un pò prima di iniziare il nostro tour odierno che con gli oltre 55 km non sarà una passeggiata. Perfettamente in orario scendiamo dal treno e attraversati i binari sull'apposita passerella ci portiamo all'esterno della piccola stazione. 
Caricate le tracce sul navigatore partiamo. Il bel sole che già a quest'ora ci riscalda ci farà compagnia per tutta la giornata ed iniziamo a muovere i pedali delle nostre e-bike percorrendo un breve tratto di via Stazione per arrivare all'incrocio dove giriamo a sinistra per attraversare il passaggio a livello e girare poi a destra per immetterci su via A. Moro dove sfruttiamo per un bel tratto la pista ciclo pedonale che ci consente di rientrare sulla strada quando siamo quasi arrivati all'incrocio con via dell'Industria. Passiamo poco dopo nel territorio comunale di Oggiono arrivando alla piccola frazione di Brughello.
Superiamo il parcheggio di un grande capannone e con la strada che devia verso destra ne percorriamo solo alcuni metri per girare poi a sinistra ed iniziare il primo degli sterrati della giornata seguendo la Strada Consortile del Pozzolo. Andiamo ad attraversare i campi seguendo il lungo rettilineo di circa 1000 m ed arrivati al bivio giriamo a destra, superando il Fosso del Pascolo, e poi a sinistra risalendo la piccola collinetta di Poggio Stolegarda e seguendo ancora la strada sterrata arriviamo nei pressi del centro sportivo e dell'Istituto di Istruzione Superiore V. Bachelet transitando sul piazzale del piccolo parcheggio.
Tenendoci leggermente a destra andiamo a percorrere la stradina che arriva alla rotonda ed arriviamo in località Bersaglio. Arrivati all'incrocio giriamo a sinistra e seguiamo la stradina che con una curva ad U ci fa attraversare il passaggio a livello arrivando all'incrocio con via Europa. Giriamo a destra ed arriviamo davanti alla stazione di Oggiono e tenendoci a sinistra andiamo a percorrere viale Vittoria. Attraversiamo la  SP49  e proseguiamo sul rettilineo fino alla traversa di via Marconi non prima di esserci fermati presso il Bar "Time Cafè" dove ci facciamo una leggera colazione a base di caffè e brioche fresche di giornata.
Ripartiamo seguendo via Marconi e superato il campo di calcio giriamo a destra su via Roma arrivando all'incrocio con via G. Parini dove giriamo a sinistra. Arrivati all'incrocio con la 
 SP49  ci teniamo a destra e seguiamo il tratto ciclo pedonale  che ci permette di girare poi a destra, su via Roncaccio, rimanendo lontano dal traffico della provinciale. Iniziamo così il bellissimo percorso della circuito che passa per Cascina Donzeno e scende poi a destra verso le sponde del Lago di Annone. Andiamo a percorrere le stradine e gli sterrati che circondano il bacino ed arrivati alla penisola di Isella giriamo a sinistra per andare ad attraversare il ponte, chiuso la momento al traffico automobilistico, che attraversa la  SP36 .
Arriviamo a Civate e giriamo a sinistra su via Provinciale per procedere fino allo svincolo dove giriamo a destra ed in leggera salita percorriamo via M. Gilardi. Al bivio ci teniamo a sinistra e con la stradina in falsopiano seguiamo via Roncaglio e proseguiamo poi su via Cerscera che dopo una curva a destra termina. Giriamo però a sinistra sulla stradina di via Prepicata. La strada è privata ed è possibile transitare con le auto solo se residenti. Il bel colpo d'occhio a sinistra ci fa vedere il lago di Annone in tutta la sua grandezza e con la strada sempre leggermente in salita che diventa sterrata dopo essere entrata nel boschetto e successivamente raggiungendo i due tornantini arriviamo davanti al rudere di Cascina Boroncello.
Un attimo di fermata per scattare alcune fotografie del paesaggio e di quanto rimane del vecchio caseggiato e poi ripartiamo. Lasciando la cascina alla nostre spalle ci portiamo a destra e dopo la curva a sinistra superiamo la sbarra che ci porta sulla stradina al momento cementata di via Boroncello ed in discesa arriviamo a Suello. Passiamo all'interno delle stradine del centro storico e quando ne usciamo iniziamo un tratto in salita verso Cesana Brianza.
Seguendo via San Fermo passiamo davanti al Camposanto e sempre in leggera salita arriviamo seguendo via A. Manzoni dietro la bella Chiesa Santi Fermo e Rustico (Sec. XV) con il suo bellissimo campanile bianco. Giriamo a destra andando ad attraversare il piccolo parcheggio e poi a sinistra per immetterci su via Donizetti e dopo la curva, con la strada in bella salita, proseguire su via Garibaldi passando davanti al bellissimo centro Polifunzionale della cittadina.
Rimaniamo su strada asfaltata ed iniziamo poco dopo la discesa con la strada che curva a sinistra ed iniziamo la discesa fino al bivio dove tenendoci a destra iniziamo la salita su via dell'Alpetto. Stradina all'inizio asfaltata che diventa poi sterrata e passa a fianco del "Parco del Roccolo". La salita dopo la curva a destra diventa leggermente più impegnativa e con la successiva arriviamo alla strappo che ci conduce alle prime strutture dell'ex cava del Cornizzolo. Con la stradina sterrata che gira a destra ci portiamo, in leggera salita sull'asfaltata via Trento. 
Proseguiamo diritto ed in leggera discesa assaporiamo i paesaggi sul lago di Pusiano dove vediamo la piccola Isola dei Cipressi (Iisola, che nelle mappe del cartografo Aragone Aragonio nel 1605 era citata come "Isola delli S. Carpani" e "Isola de' Carpani"). e dopo una curva a destra e la contro curva a sinistra ci teniamo a sinistra e ci immettiamo nel single trail che in discesa entra nel bosco e si va ad immettere sul sentiero della via Crucis che sale verso il Santuario della Madonna della Neve (Sec. XVI). Superiamo a destra il sottopasso su via Trento ed iniziamo la bella salita, impegnativa, che su acciottolato risale verso la grande Croce di Legno che incontriamo dopo la curva a sinistra e la conseguente salita.
La lasciamo alla nostra destra e seguiamo il sentiero che poco più avanti ci porta nella zona del Belvedere dove abbiamo l'opportunità di vedere un panorama eccezionale che spazia sulla pianura e comprende oltre al lago sottostante anche la vista del Lago di Alserio e più in fondo, sulla destra, del piccolo lago di Montorfano che troviamo nella zona semi collinare. 

Lasciamo questo bellissimo punto di osservazione e poco più avanti siamo costretti a scendere dalla nostra mountain bike per attraversare un tratto di pietra pura, che è il guado sul torrente Campora, dove non è possibile passare in sella. 
Ci portiamo qualche metro dopo sul sentiero sterrato che risale la collinetta e passa accanto ad un agriturismo e prosegue fino a scollinare all'interno del territorio comunale di EupilioIl sentiero poco dopo si allarga e diventa una strada sterrata che rimane tale fino ad arrivare nei pressi del Camposanto dove proseguiamo diritto su via Ceresuola che ci conduce all'incrocio, in discesa, con via IV Novembre. Giriamo a destra e poi a sinistra quando troviamo via A. Manzoni e siamo costretti a proseguire a destra arrivando davanti alla bella Chiesa di San Cristoforo Mariaga dove giriamo a sinistra e seguendo via Roma arriviamo alla rotonda sulla  SP42 . Giriamo a destra su viale Combattenti e andiamo a seguire la stradina che segue le sponde delLago del Segrino
Percorriamo questa stradina, chiusa in parte al traffico, dove nonostante sia ancora presto già troviamo tante persone che stanno facendo una passeggiata, Jogging e chi preferisce, invece, stare seduto sulle sponde del lago e contemplare il bel color verde delle sue acque. 
Arrivati all'incrocio con la provinciale giriamo a destra ma ci manteniamo sul tratto di marciapiede largo che ospita il tratto ciclo pedonale e superata la rotonda entriamo nel comune di Canzo. Alla prima traversa a destra giriamo e percorriamo via Caravaggio e quando ci troviamo in fianco alla Cappella della Madonna di Caravaggio giriamo a sinistra ed andiamo ad imboccare, a destra, via Martiri della Libertà. 

La strada piega poi a sinistra e leggermente in salita ci porta nel mezzo dei vicoli del centro storico della cittadina. Stradine davvero strette dove le vetture non passano e dove l'attenzione deve essere messa sopratutto nelle curve per non ostacolare il passaggio dei pedoni.
Seguiamo via Risorgimento e poi a destra via Monsignor G. Longoni e ci portiamo sulla stradina di via Torre per uscire dalla stradine  ed iniziare la discesa che ci porterà fino all'incrocio con la  SP41  entrando ad Asso.
Giriamo a destra e superato il piazzale della stazione di  Canzo-Asso  giriamo a sinistra sulla stradina di via Rosmini e andiamo ad immetterci sul ponticello, ciclo pedonale, che attraversa il fiume Lambro e arrivati sulla sponda opposta giriamo a destra su via A. Gramsci e andiamo a raggiungere il bivio dove giriamo a sinistra e imbocchiamo via Don L. Ottolina. 

Al bivio successivo ci teniamo a destra e superiamo la rotonda passando davanti alla bella Chiesa di Santa Maria in Angeretta nella piccola frazione di Scarenna. Proseguendo diritto ci teniamo poi a destra ed iniziamo l'impegnativa salita su via Santi Giovanni e Paolo che aggira le case del borgo e ci permette di vedere i tetti delle case del quartiere dall'alto della stradina. 
Superiamo la Cappella dei Santi Giovanni e Paolo e proseguiamo su via Lazzaretto. Quando troviamo il tratto transennato, alla nostra destra da paletti e catene, giriamo a destra e ci immettiamo sulla stradina che sul ponte supera il fiume Lambro ed al bivio giriamo a sinistra su via Romagnoli girando poi a destra su via Prato. Passiamo davanti alla Chiesa di San Giovanni Battista e tenendoci a sinistra arriviamo in piazza Mazzini dove troviamo la Chiesa del Santo Crocifisso ed a fianco una casa dove sulla facciata troviamo le scritte: “Sezione vetture fra Asso - Incino d’Erba e qualsiasi altra destinazione. Mauri Carlo”. (Qui facevano tappa originariamente le diligenze in arrivo e partenza per Bellagio, Erba, Como e Milano.) Procedendo a destra della Chiesa si può notare che sulla parete esterna è posta una meridiana. 
La stradina aggira la chiesa e il bel Campanile ed inizia un tratto in bella salita che segue la bella stradina di via Vecchia per Visino. Arriviamo dopo un'ultima rampetta all'incrocio con la  SP41  e giriamo a sinistra andando in direzione della piccola galleria. La superiamo e ne percorriamo all'incirca 600 m poi giriamo a destra ed iniziamo la salita verso Pagnano. Seguiamo la ex carrozzabile, ora asfaltata, che sale verso le case del borgo e passiamo davanti alla Chiesa dell'Immacolata e passiamo nei vicoli del paesino per iniziare la salita verso l'Alpe Megna.
Usciti dal paese la strada è sterrata ed il primo tratto è praticamente in piano, anche se dobbiamo dire che per arrivare fin qui abbiamo dovuto metterci davvero tanta forza, nonostante l'aiuto che le nostre e-bike ci danno.
Procediamo sotto il Monte Dosso Deò e arrivati alla piccola località Vanesse con rampe che superano il 10% di pendenza raggiungiamo il bivio dove giriamo a destra e con il fondo stradale che adesso diventa acciottolato iniziamo la parte più impegnativa della salita seguendo la strada per Megna
Primo tratto con pendenza modesta ma appena passato il vecchio lavatoio le pendenze aumentano e nonostante l'acciottolato si fa fatica davvero... anche con l'aiutino, perchè è si possibile aumentare la potenza della spinta ma dobbiamo tenere conto che abbiamo ancora molta strada da percorrere e questa salita, nonostante sia dura non è certamente da mettere in considerazione con quella che sale fino alla Conca di Crezzo

Con calma senza mai forzare sui pedali e con la possibilità di guardare il paesaggio e sentire i tanti rumori del bosco procediamo fino a raggiungere l'abitato di MegnaPoche case in parte disabitate dove troviamo la piccola Chiesetta di Sant'Antonio Abate, quest'oggi purtroppo chiusa. Dopo esserci fermati per scattare qualche bella fotografia delle case e del bel pianoro che troviamo a destra ci rimettiamo in sella ed andiamo a seguire a destra il sentiero che va in direzione della Chiesa di San Giuseppe o dei Morti di Valmorana
Tratto iniziale in leggera discesa poi in quello centrale qualche saliscendi ed infine la bella discesa fino ad arrivare a fianco della chiesa dove seguendo adesso inizia la strada asfaltata che scende verso LasnigoArriviamo all'incrocio con via G. Vannini e girando a destra iniziamo adesso la bella e lunga salita verso la Conca di Crezzo
Per i primi 2 km la strada sale in continuazione senza mai abbassare la pendenza che rimane costante con una media del 14/15 % poi arrivati alla casa, che troviamo alla nostra sinistra e passato il Monumento degli Alpini si abbassa di molto e diventa praticamente un pianoro fino allo strappo per Crezzo
Superiamo il bellissimo laghetto che troviamo alla nostra destra situato appena sotto il piccolo borgo in un bellissimo varco verde di prati e sovrastato dai boschi che fanno da contorno al Monte Megna alla nostra destra. Superiamo le poche case del borgo e con un bellissimo paesaggio alla nostra destra con le cime del Gruppo delle Grigne e in fondo le acque blu del lago di Como, sponda lecchese, con Mandello Lario e Lierna
La salita per un poco prosegue e arrivati nei pressi dello spartiacque di Caval di Barni (tra Barni e Onno) inizia la discesa. A curve ed in alcuni tratti abbastanza ripida. Il leggero vento e l'ombra che da questa parte della montagna c'è ancora ci fanno rallentare un poco perchè qualche spiffero di aria fredda ogni tanto ci arriva. 
Dopo circa 2 km arriviamo a Barni e seguendo via Madonnina passiamo non molto distanti dalla bella Chiesa di San Pietro, in stile romanico, (Sec. XI) che si trova all'interno del Camposanto cittadino. E' oramai ora di fermarci a mettere qualcosa sotto i denti e poco più avanti troviamo il Ristorante San Pietro. 
Ripartiamo dopo aver assaggiato tutti i piatti che vengono serviti e riprendiamo il nostro itinerario girando a sinistra su via San Bartolomeo e poi ancora a sinistra entrando tra le viuzze del centro storico cittadino. Superiamo alcuni tratti molto caratteristici con passaggi sotto muri con aperture ad arco e zigzagando tra gli stretti vicoli ci immettiamo poi su via Bolgeri che con un rettilineo a tratti sterrato ci fa arrivare all'incrocio con la Provinciale  SP41 .
Avevamo deciso di seguire, in un primo momento, la sterrata ed il sentiero che parte a sinistra (prima dell'incrocio) e per un tratto ci siamo anche saliti, ma arrivati all'interno del bosco il sentiero diventa poco pedalabile e pieno di tratti sassosi e man mano che si avanza anche più stretto. Tutto questo però non ci ferma e per un pò proseguiamo ancora nella perlustrazione ma poi siamo costretti a fermarci perchè alcune piante cadute ostruiscono completamente il passaggio. 
Ritorniamo indietro e a questo punto per ritornare a Asso non ci resta che percorrere per un lungo tratto la provinciale. Ripassiamo a questo punto da Lasnigo e poco prima alla nostra destra troviamo la bellissima Chiesa di Sant'Alessandro (Sec. XII) posta in alto sulla collinetta con a fianco il Camposanto. Purtroppo il cancello d'ingresso dove c'è la scalinata con le Cappelle della via Crucis è chiuso, perciò ci accontenteremo di guardarla dall'esterno, anche se, però, una certa voglia di visitarla c'era, ma per le visite all'interno si parla della prima domenica di ogni mese a partire dal mese di Maggio fino al mese di Ottobre.... peccato.
Ripartiamo e con la strada sempre in discesa, dove fortunatamente non passano tantissime auto, raggiungiamo prima la zona dei Mulini di Asso e successivamente arrivati davanti al cartello con le indicazioni   Erba-Milano  Asso Centro  giriamo a destra ed ancora in discesa seguiamo via per Bellagio che con una serie di curve ci porta nel centro centro storico della cittadina. Proseguiamo su via Merzario e poi giriamo a destra e seguiamo via Garibaldi per dirigerci poi a sinistra, appena superato il ponte sul fiume Lambro, seguendo via Lazzaretto che riprendiamo nello stesso percorso di questa mattina fino all'incrocio con via De Gasperi. 
Il lungo rettilineo ci fa arrivare, dopo una curva a sinistra, all'incrocio con via Per Caslino dove giriamo a destra e passata una serra giriamo a sinistra sulla stradina sterrata che segue le sponde del fiume Lambro e termina quando siamo nel rione Ravella di Castelmarte. Passiamo sopra il ponte ed arrivati alla rotonda sulla  SP40  la attraversiamo ed entriamo nella zona Industriale dove giriamo a sinistra e seguiamo via Ravella. Poco più avanti giriamo a destra e su via Cascina Emilia attraversiamo il guado, vuoto, sul torrente Ravella.
Un tratto destra sinistra e andiamo ad imboccare la bellissima stradina di via Cascina Emilia con la strada sempre in leggera salita, poi dopo una breve discesa iniziamo i tornanti che ci portando alle prime case di Castelmarte. Un tratto in salita, leggera, ci fa arrivare alla rotonda dove giriamo a sinistra e andiamo a percorrere un tratto di via Provinciale per girare poi a destra quando troviamo una sterrata che parte nel mezzo del boschetto con l'inizio asfaltato. 

Leggermente in discesa arriviamo dopo 500 m ad un bivio e giriamo a destra su un tratto dove il fondo è sassoso e nello stesso tempo acciottolato. Entriamo quindi nel boschetto ed arrivati ad un bivio ci teniamo a sinistra e procediamo ancora in discesa, sterrata, fino a ritrovare la strada asfaltata di via Cardinal Federico Borromeo e andiamo a superare la piccola Chiesa di San Bernardino nella piccola frazione di Arcellasco di Erba. La superiamo e percorriamo via A. Manzoni ed arrivati al bivio sempre tenendoci a sinistra ci immettiamo su via XXIV Maggio. Raggiunto l'incrocio con via G. Marconi, nella contrada Arcellasco,  giriamo a destra e seguiamo la strada principale fino a superare due rotonde e il ponte sul fiume Lambro per poi girare a sinistra ed arrivare su via G. Pascoli davanti alla stazione di Erba.
Termina qui questa nuova avventura in mtb e anche se siamo un pò stanchi siamo talmente soddisfatti sia dei paesaggi che abbiamo visto sia dei nostri mezzi che ci hanno assecondato dall'inizio alla fine senza effettuare ricariche di batteria. Con tutte queste salite e gli strappi continui diciamo che abbiamo si utilizzato la potenza dei motori ma dobbiamo sempre tenere in mente che queste mtb hanno un peso superiore alle altre e di conseguenza il rapporto peso potenza è comunque un buon compromesso per poter percorrere anche distanze superiori a quelle odierne.




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