09/06/2019 - Un bel percorso tra le colline della Brianza
Album fotografico
Distance: 35 km - 634 m Ascent - 636 m Descent
Domeniche che iniziano bene, proseguono meglio e poi si è fortunati… cosa
vuoi di più… Si perché questa mattina, nel tragitto in treno ci portava dalla Stazione di Monza a quella di Merate-Cernusco Lombardone un bel temporale a Osnago non ce l'ha tolto nessuno… però, fortunatamente, siamo al coperto e quindi non ci importa più di tanto.
Quando arriviamo al parcheggio dove parte l'escursione piove ancora ed in attesa che smetta e ci
ripariamo sotto la pensilina del passaggio ciclo pedonale. Ritardiamo di
qualche minuto la partenza ma alla fine si da il primo colpo di pedale… piccoli contrattempi, una
catena che si gira su se stessa, un bel chiodo di
almeno 5 cm infilzato nella gomma posteriore di una mtb e poi sul finire,
poco prima della stazione ancora qualche goccia di pioggia…. Anche con questi inconvenienti, però, devo ammettere che il percorso è davvero bello e dove abbiamo trovato terreni in ottime condizioni. Tanti gli amici presenti che fanno del, nostro gruppo, uno dei più numerosi presenti sui tracciati della Brianza…
Temperature ottime, il sole l'abbiamo visto poco ma il caldo comunque c'era,
paesaggi stupendi con molto verde sulle colline di Montevecchia in questo
finale di primavera…
Treno leggermente in ritardo alla Stazione di Monza ma recupera poi il tempo perso e all'arrivo a quella di Cernusco Lombardone-Merate siamo puntuali. Durante il tragitto, a Osnago, un violento temporale arriva quasi dal nulla e l'intensità della pioggia è davvero molto forte. Mentre ci spostiamo sulla linea, però, sembra che tale forza venga meno man mano che ci allontaniamo e quando arriviamo in stazione di pioggia vera ce n'è davvero poca anche se dei bei goccioloni sembrano come salutare il nostro arrivo. Uscendo sul parcheggio ci sono già gli amici ad aspettarci però, prima di iniziare il percorso attendiamo che almeno anche questo fenomeno meteorologico passi. Poco dopo, 10 min, tutto finisce e finalmente si parte. Usciamo dal parcheggio in direzione della rotonda e giriamo a sinistra su via Stoppani seguendo il tratto della pista ciclo pedonale. Arrivati al bivio giriamo a destra ed in leggera salita percorriamo via C. Porta fino a girare a destra, imboccando via G. Galilei, quando troviamo davanti a noi il cartello di divieto d'accesso. La stradina in discesa ci porta all'incrocio con la SP54 che attraversiamo per portarci su via Leonardo da Vinci e girare poi a sinistra andando ad immetterci nel primo tratturo della giornata. Poco prima di entrare nel bosco deviamo a destra e scendendo di sella per una vistosa buca sul terreno, troppo profonda per risalire dalla parte opposta, proseguiamo sul piccolo sentiero, quasi sparito, fino a ritrovare la sterrata di via per Regondino. Arrivati al trivio ci teniamo a destra e infiliamo il sentiero che nel mezzo del bosco ci evita di passare tra le case della piccola frazione Paravino ed arriviamo all'incrocio con via A. Stoppani dove giriamo a sinistra e seguendo la strada superiamo il ponte sul torrente Molgora e seguendo l'asfaltata con una deviazione a U ci portiamo su via Molgora ed arriviamo alla rotonda. Giriamo a sinistra ed andiamo, in salita, a seguire via Promessi Sposi arrivando a Pagnano. Imboccando più avanti via San Remigio e poi delle strette viuzze del centro storico seguiamo per un breve tratto via Lunga ed al bivio prendiamo a sinistra la stradina asfaltata che in discesa va in direzione del boschetto dove il fondo cambia in modo drastico. Single trail che passa nel mezzo dei campi superando prima sul ponte il torrente Molgora e successivamente il sottopasso ferroviario uscendo, dopo una curva a destra, al limitare del bosco. Facendo attenzione al piccolo sentiero che parte alla nostra sinistra lo andiamo ad imboccare e rimanendo rasenti al boschetto proseguiamo diritto fino ad incontrare la stradina di via C. Crespi.Arriviamo al bivio con via Bagaggera e la attraversiamo per procedere su via Pianezzo poi raggiunto un piccolo incrocio giriamo a sinistra e percorriamo un breve tratto di via Robinie per lasciarla quando giriamo a destra e ci immettiamo nella bella sterrata che ci porta alla prima periferia di Olgiate Molgora. Percorriamo l'ultimo tratto asfaltato di via San Pietro ed arrivati all'incrocio giriamo a sinistra su via Beolco ed al bivio successivo lasciamo la strada asfaltata per prendere la sterrata che a destra aggira alcune casette e ci porta all'incrocio con via Brughiera, Giriamo a sinistra e andiamo a percorrere questa bella stradina su un tratto pianeggiante e dopo la curva a destra ci troviamo di fronte alla bella salita, lunghezza poco più di 300 m, che arriva all'imbocco della stradina per Cascina la Brughiera. Percorriamo un breve tratto, dopo la curva, di via Spiazzo e poi ci teniamo a sinistra per immetterci nella bella sterrata che entra nel bosco e che con alcuni tratti anche abbastanza tecnici ci fa ritornare in località Cascina Bagaggera. Girando a sinistra passiamo davanti alle vecchie case (diventate oramai museo) e proseguiamo in discesa fino all'incrocio dove giriamo a destra su via Regondino e ci teniamo ancora a destra per procedere sulla sterrata che va ad attraversare il bosco. Al bivio giriamo a destra e andiamo a percorrere un tratto abbastanza tecnico tra radici e qualche bella imperfezione del terreno che ci permette di divertirci ancor di più passando con le gomme delle nostre mtb in piccoli spazi dove saper condurre il mezzo è davvero necessario. La sterrata prosegue andando a sinistra entrando sul Sentiero dei Guadi e dopo aver attraversato i tanti ponti in legno che superano il Torrente Curone arriviamo sul Sentiero dei Carpini e procediamo adesso in scioltezza fino a quando dobbiamo superare il piccolo strappo del boschetto e la discesa successiva su radici affioranti e belle curve tra gli alberi. Terminiamo questo bellissimo passaggio quando arriviamo ad incrociare la strada sterrata dove giriamo a destra per raggiungere Fornace Inferiore. Girando a sinistra passiamo davanti alla bella Edicola della Madonnina e percorriamo la bella strada asfaltata che supera Fornace Superiore e poco dopo, girando a destra, iniziamo la salita su strada asfaltata che passa nel mezzo delle strutture di Cascina Malnido arrivando all'incrocio con via Spiazzo.
Girando a sinistra ne percorriamo i pochi metri che ci separano dalla Collina dei Cipressi e deviamo a sinistra quando troviamo la sterrata che risale a fianco di quella che è considerata una delle Piramidi di Montevecchia. (Qui i sentieri che la risalgono e che scendono sono out per i biker ma purtroppo vediamo sempre qualcuno che se ne sbatte altamente dei divieti e va comunque a percorrerla….. Eh… si noi siamo fatti così se c'è un divieto perché ascoltarlo….. Tanto non mi vede nessuno... (Forse)… Un vero peccato che le guardie del Parco non gironzolano da queste parti ma una bella multa a chi si avventura in zone che non sono percorribili servirebbe davvero). Andiamo a percorrere in discesa la sterrata a fondo a tratti un po' sassoso, ma pedalabile, ed arriviamo al bivio di Cascina Galbusera Bianca dove girando a destra ed andiamo a percorrere la bella sterrata che prosegue in leggera salita e poi in discesa arrivando a Cascina Galbusera Nera dove la sterrata prosegue passando nel mezzo della struttura della vecchia casa. Poco più avanti raggiungiamo il Sentiero del tratto Oscuro che ci conduce davanti allo spiazzo di Cascina Costa, in un bellissimo contesto all'interno del Parco di Montevecchia e Val Curone. Giriamo a destra e risaliamo ancora verso Cascina Scarpada e proseguiamo sempre in salita, nel tratto più duro, arrivando alla curva. Si prosegue pendenze adesso meno accentuate sulla strada a fondo cementato che passa davanti all'agriturismo e dopo una piccola curva poi la strada, sembra, diventare pianeggiante. C'è però un'amico che si ferma e chiede aiuto... e quindi ci fermiamo per aggredire subito il problema... catena arrotolata sulla corona anteriore e pure girata su se stessa… Ci fermiamo un attimo per vedere il da farsi e vediamo di capovolgere la mtb per cercare di lavorare con il minimo rischio per il cambio…. Staccata la ruota posteriore iniziano i lavori sulla catena che deve essere tolta dalla corona e spingendo sul cambio posteriore per allungarla di quel poco che basta per farla passare anche oltre il pedale…. Operazione riuscita e dopo un sommario controllo rimontiamo il tutto e si riparte e arriviamo a Pianello. Per passare all'interno del Belvedere adesso c'è la sbarra e solo un angusto passaggio a fianco che delimita l'entrata in questo bellissimo tratto di collina dove i vigneti la fanno da padrone. Come dicevo in precedenza, la sbarra è una misura di divieto e fino a poco tempo fa non esisteva. Dobbiamo, noi biker, dobbiamo ringraziare quei tizi, come quello di questa mattina, che fregandosene di tutto e tutti mettono a repentaglio l'intera fruizione dei sentieri da parte di altri tantissimi amici che comunque questi divieti li rispettano…. Qualche foto di rito e poi si riparte a sinistra su via Pianello e poi subito a destra per il sentiero che passando nel mezzo dei campi ci conduce con una deviazione a sinistra a Bernaga Inferiore dove attraversiamo il piccolo centro storico. Con la strada asfaltata in leggera salita arriviamo all'incrocio e attraversandolo imbocchiamo via Monte Grappa ed in discesa raggiungiamo l'abitato di Perego.
Giunti davanti al parcheggio giriamo a destra su via Campo ed iniziamo, poco dopo, la salita su strada prima asfaltata e poi acciottolata che ci conduce alla piccolissima frazione di Campo. Proseguendo ancora un po' di salita su strada asfaltata e arrivati all'incrocio giriamo a sinistra e procediamo in discesa su via Frigola ed arrivati circa al km 17, del nostro itinerario, deviamo a sinistra sulla stradina sterrata che in discesa raggiunge le case di Crescenzaga. Giunti su via Crocetta giriamo a destra e proseguiamo sulla strada asfaltata entrando su via Lombardia che ci conduce all'incrocio con SP342 dove giriamo a destra mantenendoci sul tratto ciclo pedonale. Ne percorriamo solamente 100 m per girare poi a destra immettendoci sulla stradina sterrata che va a superare il campo di calcio e quindi il ponte sul torrente e prosegue fino al bivio dove girando a destra arriviamo in rettilineo a fianco della zona industriale Sara. Giriamo a sinistra percorrendo il rettilineo di via Lombardia fino a quando non raggiungiamo il primo incrocio dove giriamo a sinistra per portarci sulla sterrata che passa nel bel viale di Cipressi ed entra poi nel mezzo dei campi. Curvando a destra ci si riporta ad incrociare nuovamente la SP342 ed andiamo a percorrerne solamente i 200 m che ci separano dalla rotonda. Ci teniamo a sinistra per percorrere un brevissimo tratto di SP58 e proseguendo diritto al bivio ci giriamo a destra imboccando via della Salute entrando nel territorio comunale di Santa Maria Hoè. Proseguendo sempre diritto passiamo davanti alla Chiesa di San Rocco e San Sebastiano (1567) e successivamente sulla bella stradina arriviamo al bivio di via della Molgoretta dove giriamo a destra. Rimanendo sempre sulla strada principale percorriamo ad una bella velocità, nonostante la stradina sia sempre in salita, il tratto che ci separa dall'abitato di Mondonico dove per entrare nella parte del centro storico bisogna passare nel sottoportico di una casa. Arrivati all'incrocio con di via E. Cola giriamo a destra e proseguiamo in leggera salita e poi in discesa sulla bella stradina che affianca le case ed al bivio proseguiamo ancora diritto seguendo via Squadra. La strada per un breve tratto diventa sterrata e si collega poi a via del Pergolone che arriva all'incrocio con via Mondonico ed in discesa attraversiamo la piccola località di Bruggione. Giriamo a sinistra e percorriamo la stradina che arriva all'incrocio dove tenendoci a sinistra seguiamo via Buttero ed in discesa superiamo l'ingresso della Villa Sommi Picenardi arrivando a Olgiate Molgora.
Proseguendo imbocchiamo via San Primo ed arrivati alla rotonda seguiamo a sinistra via la stradina e ci dirigiamo verso la piccola frazione Olcellera dove giriamo a destra quando arriviamo su via delle Scuole. Superiamo il sottopasso ferroviario e alla rotonda che attraversiamo ci portiamo su via C. Cantù per arrivare nella piazzetta e tenerci quindi a destra per procedere nella breve salita che passa a fianco della Chiesa di San Zeno (Sec. XIII). Seguiamo adesso il rettilineo di via Bolrengo ed alla prima a sinistra seguiamo la stradina di via Montale per arrivare all'incrocio e ritornare su via C. Cantù dove giriamo a destra e raggiungiamo la rotonda. Sempre diritto fino ad incrociare la SP72 che attraversiamo per portarci su via Brivio entrando di fatto nel comune di Brivio. La strada ci porta a imboccare via Olgiate Molgora ed in breve arriviamo alla rotonda dove attraversiamo nuovamente la SP342 e ci portiamo su via San Giorgio. Arrivati al primo bivio ci teniamo a sinistra e al successivo ancora a sinistra per iniziare il tratto in salita di via Roma che con belle pendenze ci porta a nel comune di Calco. Arrivati al semaforo giriamo a sinistra e seguiamo adesso via Ghislanzoni che con una bella salita su strada asfaltata, ma poco battuta dalle auto, ci conduce alle case di Calco Superiore. Arrivati in cima alla salita, dopo aver percorso circa un chilometro, giriamo a destra ed iniziamo un bel tratto in discesa che passa nel mezzo di una zona residenziale e seguendo poi via C. Colombo arriviamo al bivio. Giriamo a sinistra e imboccando via Principe Falco Cassina arriviamo a Cassina Fra Martino, nel Parco Adda Nord. Terminiamo questo breve tratto in salita ed arrivati al trivio giriamo a destra su via G. Marconi ed al bivio ci teniamo ancora a destra per seguire via A. Vespucci. Stradina asfaltata ma che diventa poi sterrata quando si avvicina alle sponde del Lago di Sartirana dove un'amico riscontra un'altro problema e ci fermiamo. Un chiodo di oltre 5 cm di lunghezza si è infilato nel battistrada posteriore mandando quasi a terra la gomma. Fortunatamente il liquido contenuto all'interno del copertone fa il suo giusto lavoro e dopo aver estratto il corpo del reato bastano pochi colpi di pompa per rimettere tutto a posto. Quando ripartiamo passiamo davvero vicini alle sponde del lago dove sono presenti un notevole numero di pescatori che partecipano, forse, ad una gara di pesca sportiva. Arriviamo all'incrocio con Via Don P. Consonni e giriamo a destra proseguendo sulla stradina asfaltata che arriva ad incrociare, leggermente in salita, via Monte Grappa. Giriamo a sinistra e ne percorriamo poco meno di 350 m ed al bivio ci portiamo a destra sulla stradina di via Resegone. Arrivati al bivio giriamo a destra e proseguiamo su via S. Caterina da Siena fino ad arrivare davanti a Villa Annunciata a Merate. Girando a sinistra andiamo in discesa sul rettilineo acciottolato che passa non molto distante dal Convento di Sabbioncello. Abbiamo quasi terminato il nostro itinerario odierno e arrivati all'incrocio con la SP342 giriamo a sinistra ed arriviamo alla rotonda. Giriamo alla prima uscita a destra e seguiamo via Cappelletta e al trivio prendiamo a sinistra, via F.lli Cervi ritornando nella frazione Pagnano. Giriamo poi a sinistra seguendo il bel rettilineo sul tratturo che arriva all'incrocio con via T. Crivelli. Proseguiamo a destra ed arrivati all'incrocio con via D.A. Arnaboldi giriamo a destra e poi a sinistra per procedere su via A. Lamarmora e seguire poi il sentiero che passando in discesa nel mezzo del bosco arriva su via Promessi Sposi. Tenendoci a destra arriviamo alla rotonda e ci immettiamo sul tratto ciclo pedonale che ci porta nuovamente davanti alla Stazione di Cernusco Lombardone-Merate.
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