Sterrate Brianza nel Parco dei Colli Briantei
23/06/2019 - Sterrate Brianza nel Parco dei Colli Briantei
Album fotografico
Distance: 34 km - 395 m Ascent - 395 m Descen
Si inizia prestissimo con il ritrovo alle 7:00, per chi ha scelto di trasferirsi al punto di partenza in mountain bike, e dopo i temporali di ieri di primo mattino l'aria è fresca. Partenza da Casatenovo, frazione Gemella, per questo nuovo percorso che entra quasi subito nel Parco dei Colli Briantei. Non siamo in molti ma siamo un numero sufficiente per fare una bella e lunga fila di biker che transitano su questi bei sentieri, anche, se siamo gli unici. Tanto fango, ma lo immaginavamo, perché la troppa acqua, caduta ieri, non ha fatto in tempo ad essere riassorbita dal terreno. A dirla tutta ce ne saremmo aspettato molto di più ma solo nel mezzo dei campi oltre Cascina Brughiera abbiamo dovuto veramente scendere di sella per superare un tratto di 20 m dove si è formato un vero e proprio strato paludoso. Per il resto tutto pedalabile. Note particolari non ce ne sono ma paesaggi favolosi con campi coltivati a frumento che, con il colore dell'oro, fanno da contrasto al verde di boschi. Ottima, come al solito, anche la compagnia ed allora cosa volere di più.
Giunti all'incrocio con via G. Verdi giriamo a sinistra e poi alla prima a destra dove andiamo a percorrere un lungo rettilineo che ci porta ad attraversare il cortile della grande cascina di Corte Giulini. Uscendone dalla parte opposta arriviamo ad un bivio e svoltando a destra seguiamo la stradina asfaltata che passa a fianco all'altro complesso di Corte Sant'Anna. Lasciamo la strada asfaltata e andiamo a percorrere la sterrata che dopo il bivio diventa a fondo sassoso e ci conduce al guado del torrente Molgorana che fortunatamente é praticamente secco. Uno strappo, dopo averlo attraversato, ci consente di salire sull'argine dove giriamo a sinistra seguendo il single trail che va in direzione del boschetto. Prima di arrivare però bisogna fare attenzione perché un salto, non indifferente, se non visto in tempo potrebbe provocare anche una caduta. Entriamo nel boschetto ed iniziamo la salita su stradina acciottolata per deviare a sinistra quando troviamo il sentiero che in falsopiano si immette nel mezzo degli alberi. Il bellissimo tratto, pedalabilissimo, che passa all'interno del Bosco della Cassinetta, ci fa rimanere all'ombra per circa 800 m con continui cambi di direzione e con un saliscendi che, in alcuni tratti, mettono a dura prova anche i muscoli delle gambe. Quando usciamo dal bosco siamo arrivati a Cascina Ribona, una piccola frazione di Usmate.
Seguiamo via A. Einstein e la lasciamo alla prima traversa a sinistra per seguire la strada sterrata che ci permette di rimanere lontano dalla provinciale SP235 che poco più avanti però attraverseremo quando avremo raggiunto l'incrocio con via F.lli Cairoli. Ci portiamo su via E. Fermi ed alla prima traversa giriamo per seguire il rettilineo della stradina di via E. Torricelli ed arrivati all'interno della viuzza, che passa tra le case, giriamo a destra e poco dopo entriamo nel Parco Agricolo Nord Est. Seguendo la stradina di via Dossi percorriamo alcune curve e alla prima traversa a sinistra giriamo per andare a seguire il tratturo che con un lungo rettilineo prima attraversa i campi e successivamente arriva alla frazione Fornace di Lomagna. Ritrovata la strada asfaltata giriamo a destra su via Valtassera ed al bivio con via Fornace giriamo ancora a destra seguendo la stradina che in discesa ci conduce al bivio con la SP55 . Proseguiamo sempre diritto e dopo aver percorso il rettilineo e superato il ponte sul torrente Molgora giriamo a destra ed arrivati al bivio successivo andiamo a sinistra, in leggera salita, e ci immettiamo sul rettilineo, su strada bianca, che arriva in prossimità di Villa d'Adda Busca. Girando a sinistra ci immettiamo sul tratturo che attraversa i campi e che dopo un paio di curve in discesa si immette sul single trail che scende nella valle del torrente Curone. Superiamo, con attenzione, un piccolo ponte in legno e proseguiamo in questo tratto un po' fangoso, oggi, che entra nel bosco. Consiglio di fare molta attenzione perché sulla parte destra del sentiero sono state tagliate alcune piante e la vegetazione che adesso le copre non fa denotare questi ostacoli che potrebbero portare, se non visti, qualche problema fisico e al mezzo. Sarà un continuo saliscendi con curve a destra e sinistra prima di arrivare al tratto sterrato che passa sempre all'interno del bosco ed arriva all'incrocio con via per le Orane. Ci portiamo quindi sul brevissimo tratto di asfalto e prima del tornante rientriamo nuovamente all'interno del bosco e dopo un breve tratto in salita andiamo a percorrere quest'altro bel sentiero che, tutto a curve, arriviamo ad bivio dove girando a sinistra scendiamo, con cautela, nuovamente nella Valle del Curone.
Usciti dal bosco giriamo a destra e seguiamo il single trail che rimane per un tratto a ridosso delle piante e giriamo quindi a sinistra per procedere sul tratto sterrato che oltrepassa il ponte in legno e ci conduce con uno strappo all'incrocio della sterrata di via del Pestalotto. Giriamo a sinistra e raggiungiamo la strada asfaltata dove giriamo a sinistra e superiamo la rotonda per proseguire poi in rettilineo su via Monza. Alla prima traversa giriamo a destra e imbocchiamo via del Ceresè che arriva davanti a Cascina Ceresè e devia poi a destra per aggirarla. Seguiamo, adesso un piccolo sentiero che in rettilineo arriva poi ad attraversare un boschetto e con la discesa, successiva, molto tecnica raggiungiamo la parte bassa della valletta. Giriamo a sinistra seguendo il sentiero che, poco dopo, ci porta fuori dal bosco e che prosegue nel pratone con un bel rettilineo su un misto single trail, sterrato, tratturo raggiungiamo e superiamo la sbarra. Scendendo per forza di sella ci portiamo all'incrocio con J. F. Kennedy che attraversiamo per immetterci sulla stradina asfaltata che in salita ci conduce a Cascina Brughiera. Superato il caseggiato, passando per il sottoportico, ci si immette sul tratturo dove un bel rettilineo ci porta a una curva a esse dove alla seconda siamo costretti a scendere di sella perché davvero qui il fango è diventato talmente consistente come quello di una palude dove se entri non riesci più ad uscire (oggi). Fortunatamente il tratto è breve e nonostante affondino anche le scarpe riusciamo a passare e subito dopo risaliamo in sella per iniziare nuovamente a pedalare cercando di pulirle il più possibile, sull'erba.
Seguendo il sentiero arriviamo ad un bivio e proseguiamo verso destra sul single trail che passa al di sotto del campo arato e dopo essere entrato, per un breve tratto nel boschetto, ci si trova la bellissima sterrata bianca. Giriamo a sinistra ed in leggera salita andiamo a percorrerne un lungo tratto in direzione di Maresso ma giriamo a destra, poco prima di raggiungere le case, seguendo lo stretto sentiero che in discesa va ad attraversare un campo. Entrati all'interno del bosco c'è una parte leggermente più tecnica e quando ne usciamo ci portiamo ad incrociare l'asfaltata via A. Manzoni. Attraversandola ci portiamo su un altro sentiero che devia leggermente a sinistra e poco dopo entrando nel bosco arriva a seguire le sponde del torrente Lavandaia portandoci nella Valle dei Mulini. Con un piccolo strappo raggiungiamo la strada asfaltata e giriamo a destra per andare in direzione della piccola frazione di Ossola nel comune di Missaglia. Per raggiungere le case dobbiamo però percorrere la salita che termina proprio quando troviamo alla nostra destra un sentiero che passa accanto al muro perimetrale di una delle prime case della frazione. Lo imbocchiamo e proseguendo su tratturo percorriamo la Vecchia Strada per Ossola superando le serre e sempre in leggera salita, nel mezzo di un bellissimo paesaggio, scollinando andiamo in direzione delle prime case della frazione Contra seguendo il percorso in salita di via dei Cacciatori. Arrivati al bivio proseguiamo sempre diritto e ci portiamo sulla bella stradina asfaltata che attraversa il piccolo paesino e superiamo la bella Chiesa di San Bartolomeo (Sec. XIII) arrivando nel centro cittadino dove proseguiamo in discesa su via C. Battisti.
All'incrocio con via G. Marconi la attraversiamo proseguendo sulla stradina sterrata che va in direzione di Cascina Sesana dove, al bivio, ci teniamo a sinistra per proseguire, su single trail e sentiero quasi sparito, che entra in Valle Nava. Incrociata la sterrata giriamo a sinistra ed andiamo poi a percorrere il tratturo che va ad attraversare il campo e superato l'inizio del boschetto giriamo a destra per seguire il sentiero che adesso ci porta all'interno delle fronde degli alberi. Lo strappetto d'ingresso non è agevole (se non si è preparati con il cambio posizionato sul rampichino) ma superato l'ostacolo e raggiunto il bivio giriamo a destra. Proseguiamo facendo la curva in salita che ci porta ad incrociare, una volta usciti, la stradina bianca che conduce a Cascina Colombina e mantenendoci a sinistra sulla sterrata aggiriamo il bel campo di grano. Una volta raggiunto il primo bivio proseguiamo ancora diritto sulla stradina che diventa a tratti sterrata/asfaltata dove raggiungiamo il bivio con via Borromeo. Curviamo a sinistra e con una leggera salita arriviamo all'incrocio con via della Misericordia dove giriamo a sinistra e poco dopo superiamo il Camposanto di Casatenovo per proseguire, in salita, in direzione dell'incrocio con la SP51 . Al semaforo giriamo a sinistra e alla prima traversa imbocchiamo via don Giovenzana per girare poi a destra su via G. Parini e arrivare davanti alla Chiesa di San Giorgio (Sec. XIV) nel centro cittadino.
Tenendoci a sinistra seguiamo via Casati che in discesa, dopo aver superato il supermercato, arriva all'incrocio con via Don C. Gnocchi. La attraversiamo e ci immettiamo su via C. de Brambilla che dopo un lungo rettilineo termina davanti ad una sbarra. La superiamo, all'altezza della vecchia cascina, e proseguendo diritto andiamo a seguire il sentiero che ci porta in discesa, nel mezzo del bosco, nella Valle del Rio Pegorino. Con qualche cambio di direzione dovuto ai sassi ed al sentiero che in alcuni tratti è stato fatto sparire dall'acqua raggiungiamo la parte bassa della valletta e arrivati sul tratturo giriamo a sinistra. Procediamo nel mezzo dell'erba alta, con il sentiero che si vede appena e di rado, e deviamo a destra per portarci all'incrocio con via Papa Giovanni XXIII. Ne percorriamo davvero pochi metri e poi giriamo a sinistra, all'incrocio, seguendo via Sant'Antonio che con l'ultimo tratto in salita arriva ad incrociare la SP154 . Proseguiamo a sinistra e raggiungiamo il semaforo per attraversare poi l'incrocio e seguire via A. De Gasperi che in leggera discesa ci porta a lasciare le case di Montesiro. Alla prima traversa a sinistra, davanti al ristorante, giriamo e andiamo a percorrere la bella stradina bianca che entra nella Valle del Brusignone e raggiunta Cascina Vimercati al bivio ci teniamo a sinistra e in salita percorriamo il breve strappetto che risale a fianco del recinto dei cavalli ed arriviamo fino alla sbarra.
La superiamo passando nello spazio a destra ed arrivati sul sentiero andiamo a seguirlo fino ad arrivare sul tratturo che con un bel rettilineo ci porta in prossimità di Cascina Borgonovo a Tregasio. Giriamo a destra e andiamo a percorrere il rettilineo sterrato che termina quando incrocia via Cascina Cascinetta dove ci teniamo a sinistra e poco prima della curva giriamo a sinistra andando a percorrere il bel tratturo che attraversa i campi. Risaliti con lo strappetto sterrato all'incrocio con via Cagnola giriamo a sinistra e seguiamo il rettilineo per circa 600 m poi giriamo a sinistra su via Fismes e arrivati alla curva ci teniamo a sinistra e ci immettiamo nella sterrata e poi sul tratturo che attraversa anche qui i campi. Arrivati al bivio giriamo a destra e superiamo la torre dell'Acquedotto ed arrivare ad incrociare la SP154 dove ci teniamo a sinistra e svoltiamo subito a destra su via Cavour per raggiungere le prime case di Brugora. Alla rotonda successiva ci teniamo ancora a destra e andiamo a percorrere il tratto in rettilineo che in discesa, poi con una serie di curve, arriva nella parte bassa della Valle del Rio Pegorino. Superato il ponte giriamo a sinistra ed iniziamo la salita che nel mezzo del bosco ci fa arrivare su via Resegone dopo un breve tratto a spinta per via del fango (oggi) e di una parte del sentiero che l'acqua si è portato via. Arrivati sulla stradina asfaltata andiamo a percorrere il breve rettilineo e dopo la curva a sinistra arriviamo al bivio con via Stelvio. Proseguiamo ancora diritto e superiamo Cascina Porrinetti per portarci l'incrocio con via San Francesco d'Assisi dove giriamo a sinistra e proseguiamo sempre in leggera salita su questa stradina secondaria che ci riporta al nostro punto di partenza iniziale.
Commenti
Posta un commento