Sul tracciato della gran fondo dei Longobardi



07/10/2015 - Sul tracciato della gran fondo dei Longobardi
Album fotografico
Distance: 50 km - 1.033 m Ascent - 1.031 m Descent


Quest'oggi, anche se è un giorno feriale, siamo 5 amici che si vogliono mettere in gioco per percorrere questo tracciato, per nulla facile, vista anche la lunghezza e il dislivello che dovremo superare. Meteo non proprio ottimo, i primi giorni del mese di ottobre cominciano a farsi sentire, anche se non fa freddissimo. Terreni in ottime condizioni e, come sempre, una buona compagnia fanno tutto. La traccia, scaricata dal web, è pronta caricata sui nostri GPS ed allora non ci resta che dare il primo colpo di pedale e partire per questa nuova avventura.




Partiamo da via Brella, in quel di Cagno, da dove effettivamente parte la gara e girando subito a destra su via Como ed arrivati alla grande rotonda teniamo sempre la destra per immetterci sulla  SP17  Strada provinciale Garibaldina che percorriamo per 500 m e arrivati all'altra rotonda giriamo a destra su via Pozzi per passare Albiolo e proseguire sull'altra provinciale, la  SP20 , che ci porta verso la periferia di SolbiatePiccolo strappo di 700 m per poi proseguire in discesa, su via Giotto, per entrare nel bosco e nel primo sterrato della giornata. 


La sterrata prosegue in discesa fino ad incrociare la  SP65  alla periferia di Concagno dove giriamo a destra e successivamente a sinistra per riprendere nuovamente gli sterrati e iniziare la salita al Monte Casnione o Monte Gaslet con una bella strada che risale in modo abbastanza deciso e dove le pendenze arrivano anche al 25%. La salita comunque da modo di respirare e anche la lunghezza, nonostante la pendenza, è davvero limitata all'1,5 Km. La discesa seguente va in direzione di Malnate che raggiungiamo solo alla periferia e le poche case a cui passiamo davvero vicini. Risaliamo ancora con alcuni strappi verso la cima del Monte Morone dove passiamo il Santuario della Madonna della Cintola.

Discesa, adesso, verso Concagno su un bel sentiero che diventa a tratti un single trail passando con qualche tornante nel bellissimo bosco dove i colori autunnali si vedono eccome. Terminiamo la discesa e riprendiamo l'asfalto su via Cadorna e percorrendo il rettilineo passando accanto alla Chiesa dei SS Fermo e Lorenzo proseguendo poi diritto fino al bivio dove teniamo ancora la destra e dopo circa 400 m giriamo a sinistra imboccando un tratturo. Subito dopo il piccolo boschetto che costeggia la strada entra in rettilineo fra i campi e  risale poco dopo verso il Casale Roccolo prima di buttarsi ancora a sinistra dentro al bosco su un lungo tratto di bellissime sterrate della lunghezza di 7 km circa che arriva nuovamente all'incrocio sulla provinciale  SP65 Quando lo raggiungiamo teniamo ancora la destra e proseguiamo tra campi e boschetti in direzione di Albiolo rifacendo il lungo rettilineo percorso in precedenza. 


Attraversiamo la  SP20  e proseguiamo diritto su via Quarto dei Mille e la bella stradina poco dopo diventa sterrata e va in direzione del bosco in località SomainoSeguiamo la traccia GPS e procediamo ancora nel bosco e tra single trail e sterrate per arrivare alla periferia di Olgiate Comasco lambendo la località Valtorta e proseguendo verso la Zona Industriale. Usciti dal bosco attraversiamo la  SP23  e procediamo sempre tra i boschi  per circa 3 km sempre in leggera salita fino a raggiungere ValmoreaUn tratto saliscendi per entrare nel Parco Sovracomunale della Valle del Torrente Lanza e attraversata la  SP20  arriviamo nei pressi di Cascina Malpaga da dove inizia la salita verso Bizzarone, prima, e successivamente quella al Colle di Sant'Ambrogio con pendenze che arrivano al 20% ma che si dimenticano subito non appena prendiamo la discesa che, nel mezzo del bosco, ci porta fino ai binari della Vecchia ferrovia della Valmorea.

Tratto bellissimo ed anche abbastanza lungo che parte proprio dal confine Italo-Svizzero dove la linea ferroviaria, oramai dismessa, arriva davanti ad un cancello che segna appunto il confine tra i due stati. La sterrata che percorriamo ne segue proprio il tracciato e la lasciamo quando prendiamo a destra la deviazione per Rodero dove inizia un'altra bella salita, quella del Colle di San Maffeo dove arriviamo fino alla chiesa dedicata al Santo ed alla bella torre Medioevale e da dove si può godere di un paesaggio stupendo della pianura di Stabio, a Nord verso il versante svizzero, mentre a Sud quello della ValmoreaDopo aver scattato qualche fotografia riprendiamo la nostra escursione procedendo in discesa verso la Valmorea e arrivando quindi all'ultimo strappo, quello più duro della giornata, che ci riporta a Cagno passando prima per la frazione RoccaBel tracciato, questo, perfettamente segnalato da cartelli che in alcuni tratti abbiamo già percorso in precedenza  ma che ci ha fatto divertire non poco anche se i 1000 m di dislivello alla fine li abbiamo davvero sentiti nelle gambe.

Daniele      


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