Nel parco dei Colli di Bergamo


27/10/2015 - Nel parco dei Colli di Bergamo
Album fotografico
Distance: 31 km - 853 m Ascent - 852 m Descent



Ci troviamo alla Stazione di Monza per arrivare a quella di Milano Lambrate e proseguire in treno verso la destinazione di Bergamo con il treno in partenza alle 8:49. Sono solo poche fermate ma nel frattempo scambiamo quattro chiacchere su come arrivare al punto di partenza iniziale dell'itinerario di oggi. Il Pier ha preparato anche la traccia per il trasferimento dalla stazione al Santuario della Madonna della Castagna così da non perdere poi troppo tempo nella ricerca del percorso. Raggiunto il punto di inizio carichiamo sul nostro gps la traccia del percorso  e si parte per questo itinerario che farà un'ampio giro all'interno del Parco dei Colli di Bergamo.



Partenza davanti al piazzale del Santuario della Beata Vergine della Castagna dove uscendo sulla strada asfaltata giriamo a sinistra sulla stradina alberata che ci fa arrivare seppur sempre in leggera salita al trivio dove proseguiamo, tenendo la sinistra, imboccando via Fontana. Superiamo la piccola edicola della Madonna, alla nostra sinistra, e seguendo la stradina che adesso imprime alla salita una brusca impennata che ci conduce nelle case della piccola frazione Fontana ed arriviamo a fianco della Chiesa di San Rocco. (Una delibera del comune di Bergamo del 1507, stanziava per la chiesa in località Fontana, un contributo necessario alla costruzione del portico e parti della facciata). Qui inizia la parte più impegnativa di questa salita, ma fortunatamente sono solo 500 m.

Iniziamo poco dopo un bel tratto in discesa e raggiunto un bivio ci teniamo a destra ed andiamo a percorrere via San Sebastiano che ci conduce ad un'altro bivio. Tenendoci anche qui a destra ed andiamo a seguire via Pascolo dei Tedeschi per poco più di 150 m poi ci immettiamo a sinistra nella prima sterrata della giornata seguendo, oltre le barriere dei cubi in cemento, via R. del Pascolo e sempre in discesa raggiungiamo il bivio con via Sombreno. Giriamo a sinistra e andiamo, adesso, a percorrere via Madonna del Bosco. Arrivati al bivio ci teniamo a destra seguendo via Rabaiona e proseguiamo, su questo strappo di circa 800 m, fino a raggiungere un'altro bivio dove tenendoci ancora a destra imbocchiamo via Bagnada.

Iniziamo adesso un tratto in discesa, inizialmente asfaltato, entrando poi nel bosco ed iniziamo a seguire il  Sentiero n. 806  che ci conduce a fianco del Castello Presati di Mozzo (Sec. XII). Arrivati al bivio con via del Coppo giriamo a sinistra e aggiratolo arriviamo ad un bivio dove proseguendo sempre diritto, nella stradina, arriviamo al bivio con via della Rovere e tenendoci a sinistra proseguiamo su questa sterrata che divide i muri di recinzione di alcune ville e poco dopo dobbiamo nuovamente iniziare un'altro strappo che inizialmente ci conduce davanti alla Chiesa della Madonna del Bosco.  Superiamo il semaforo girando a sinistra e sempre in salita seguiamo via Madonna del Bosco dove con una bella pendenza e su strada fortunatamente asfaltata, ma non certo priva di auto, raggiungiamo, dopo i tornanti, il bivio di via Rabaiona da dove siamo passati in precedenza. 

Poco più avanti, alla nostra destra, troviamo l'entrata di un sentiero e lasciamo così la strada asfaltata per ritornare nuovamente su strada cementata/sterrata all'interno del Bosco dell'Allegrezza dove finalmente la salita termina ed iniziamo un breve tratto in discesa che ci conduce davanti al Monastero di Astino (Sec. XI - Il monastero di Astino fu fondato attorno al 1070 da alcuni monaci vallombrosani guidati da Bertario, mandati a Bergamo da Giovanni Gualberto dei Bisdomini nell'ambito di quell'ansia riformistica tipica dell'epoca con cui si cercava la rinascita della Chiesa). La bella scalinata dell'ingresso sul piazzale della Chiesa del Santo Sepolcro (Sec. XII) la lasciamo alla nostra destra e proseguiamo su un breve tratto asfaltato prima di iniziare quello acciottolato che con una bella pendenza ci consente di raggiungere il Lavanderio. (Il nome “Lavanderio” deriva dal lavatoio, posto in una ampia zona di campi coltivati, dove le donne si recavano a lavare i panni). 

Girando a sinistra, sempre su strada acciottolata, procedendo ancora in salita, arriviamo al bivio con via General G. Marieni dove superiamo le colonnine in marmo, che non permettono il passaggio ai mezzi motorizzati, e sempre in costante salita, ma con bellissimi paesaggi alla nostra sinistra che cambiano ad ogni curva, arriviamo alla frazione I Torni e proseguendo su questa strada, dove a tratti qualche auto passa e ti suona, raggiungiamo il bivio con via San Sebastiano. Siamo già passati in precedenza e adesso giriamo a destra e proseguiamo ancora in salita fino ad arrivare all'altro bivio con via Fontana dove giriamo a destra ed andiamo a percorrere il tornante che ci porta davanti alla Chiesetta di San Sebastiano. Davanti alla piccola Chiesa giriamo a sinistra e sempre in salita, con uno strappo che se non sei pronto ti fa mettere il piede a terra, proseguiamo a sinistra e ci portiamo su un'altra stradina quella di via Colle dei Roccoli.

La stradina è stretta ed in molti punti si restringe ancora di più, specialmente nelle viuzze che in salita portano ai cancelli di ingresso di alcune abitazioni, ed è quindi importante in questi casi, se si può, dare la precedenza alle poche auto che passano. La stradina sempre in salita ed a tornanti raggiunge poi un bivio e tenendoci a destra andiamo adesso a percorrere il tratto di via Orsarola. Terminiamo questa lunga salita, oltre 3 km fortunatamente a pendenza variabile, quando incontriamo il bivio con la stretta viuzza di via Ciaregotto. Da questo punto si ha la vista di un bellissimo paesaggio sui colli e sulla pianura dove vale veramente la pena di fermarsi per scattare qualche bella fotografia e riprendere anche un pò di energie magari masticando una barretta e bere qualche sorso d'acqua.

Si riparte in discesa per un brevissimo tratto su asfalto poi dopo la curva ci teniamo a destra e se vi va di scendere qualche gradino in sella qui ne avete l'opportunità perchè per imboccare la stretta viuzza di via alle Case Moroni dovrete per forza di cose farlo. Dopo un breve tratto sterrato, in discesa, si percorrono ancora dei gradini che ci portano davanti ad una casa. Qui giriamo a sinistra e andiamo a percorrere la bella sterrata che ci conduce allo stretto passaggio, in discesa, all'incrocio dove ritroviamo via San Sebastiano. A sinistra procediamo in un tratto, adesso, in falsopiano su questa stretta stradina che risale ancora leggermente la collina da dove dopo aver superato le case arriviamo ad un'altro belvedere dove la vista si perde sulla pianura sottostante.

Dopo un'ultimo strappo che ci fa arrivare ad un bivio, decidiamo di proseguire diritto, anche se il cartello di divieto non lo consentirebbe, ci portiamo su via San Vigilio e proseguendo sempre diritto raggiungiamo il piazzale dove troviamo la Chiesa di San Vigilio. Dopo aver ammirato anche dal Colle di San Vigilio tutto il panorama circostante ritorniamo sulla strada che abbiamo percorso in precedenza e riportatici al bivio con via San Sebastiano ci teniamo a destra ed iniziamo un'altro tratto di leggerissima salita che termina al km 13 in concomitanza con l'incrocio a 5 strade dove giriamo a sinistra su via Scalvini. Iniziamo il tratto acciottolato e dopo un brevissimo strappetto su questo punto strettissimo della stradina giriamo a destra ed andiamo all'interno del bosco per percorrere il bellissimo  Sentiero dei Vasi

Un continuo cambio di direzione tra le piante ci consente di pedalare su un falsopiano dove riposiamo per un attimo e poi percorrendo l'ultimo tratto in discesa arriviamo nella piccola frazione Gallina quando incrociamo via Castagneta. Strada stretta anche questa e leggermente in discesa, non lasciatevi però prendere troppo la mano perchè qui c'è anche un continuo passaggio di auto ed è un attimo arrivare lunghi e.... . Dopo una bella serie di curva si arriva davanti alla Chiesa di San Rocco in Castagneta (Sec. XVI - Gli atti della visita pastorale del 1575 di san Carlo Borromeo testimoniano la presenza di cappella nella zona Castagneta, edificio che fu poi ampliato dalla famiglia Solza entro il 1651). Proseguendo ancora diritto arriviamo al bivio con via C. Beltrami e ci teniamo a destra per seguire adesso questa strada asfaltata dove la sede stradale adesso si allarga e ci permette di raggiungere anche una buona velocità.

Raggiungiamo la curva, dove a sinistra c'è una grande cancellata e ci portiamo a sinistra per imboccare la stretta stradina che su un'impegnativa discesa ci porta all'altra piccola frazione Valverde non distanti dalla Chiesa di Santa Maria Assunta (Sec. XV - Nel 1494 i Padri Carmelitani vennero incaricati di edificare un convento presso la chiesa di Santa Maria fuori Porta San Lorenzo, in località Valverde). Giriamo a destra seguendo via G. Maironi da Ponte e procediamo in salita con uno strappo che ci conduce a Porta San Lorenzo. (è la più piccola delle porte di accesso delle mura venete alla parte alta della città di Bergamo). La superiamo ed iniziamo il tratto acciottolato che termina quando incrociamo via della Porta San Lorenzo e giriamo a destra per arrivare al bivio di via della Boccola. Subito dopo, alla nostra sinistra, troviamo la Chiesa di San Matteo al Seminarino.

La superiamo ed arrivati al bivio successivo giriamo a sinistra su via del Vagine. Fondo anche qui acciottolato e stradina stretta che arriva ad incrociare via Tassis. Anche qui, il cartello di divieto, ci fa pensare qualche minuto prima di girare a destra ma la tentazione di arrivare nella storica piazza Vecchia è più forte e così si decide di procedere nonostante tutto. Superiamo la volta della torre e percorrendo ancora poche centinaia di metri arriviamo all'incrocio con via B. Colleoni. Giriamo a sinistra e poco più avanti la splendida piazza dove si affacciano il Palazzo della Ragione, Il Palazzo del Podestà, la Chiesa di San Michele all'Arco, la bella Fontana Contarini. Breve giro della piazza e poi tenendoci a destra imbocchiamo via Gombito che con un breve rettilineo ci porta al bivio con via San Lorenzo davanti alla medioevale Torre del Gombito (Si trova nella parte alta della città di Bergamo, nell'incrocio tra la via omonima, via San Lorenzo e via Mario Lupo, il quadrivio più centrale e importante dell'antica città).

Giriamo a sinistra e ci infiliamo nella stretta e pavimentata via San Lorenzo ed in discesa raggiungiamo il bivio con via della Fara. Giriamo a destra e ci portiamo su viale delle Mura per raggiungere Porta Sant'Agostino (prendendo il nome dal grande complesso del monastero di sant'Agostino, ed è la porta rivolta ad est; venne costruita in contemporanea con le mura). Uscendo sul piazzale antistante ci portiamo su via Pignolo che con fondo selciato ed in leggera discesa arriva nella piccola piazzetta dove troviamo la fontanella. Giriamo a sinistra, seguendo la direzione dei cartelli che indicano Galleria d'Arte Moderna e Accademia Carrara per seguire via San Tommaso. Su fondo acciottolato andiamo a percorrere la stretta stradina che arriva in piazza Carrara dove troviamo il Palazzo dell'Accademia.

La strada termina quando arriviamo ad incrociare piazza G. Oberdan dove giriamo a sinistra per portarci su via N. Sauro proseguendo poi su via C. Baioni. La lasciamo quando arriviamo a fianco di un parcheggio dove a sinistra parte una stradina ciclo-pedonale che segue la Green Way del torrente Morla.  Raggiungiamo Pontesecco e ci portiamo adesso sulla Ciclabile della Quisa e raggiungiamo la periferia di Almè ed iniziamo la salita, impegnativa, verso il Santuario della Madonna Addolorata (Di linee molto semplici, è tuttora oggetto di devozione popolare, e al proprio interno presenta l'altare in stucco di Giovanni Angelo Sala e discrete opere tra cui anche una reliquia molto particolare: un osso (si pensa una costola di elefante) probabilmente risalente a epoche remote) seguendo via Breno e immettendoci poi sul  Sentiero n. 711  che ci riporta all'interno del bosco e con un'ultimo tratto davvero tecnico arriviamo in discesa al nostro punto di partenza iniziale.


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