Parco Adda Nord e Parco del Rio Vallone in mtb

 


05/10/2014 - Parco Adda Nord e Parco del Rio Vallone in mtb
Album fotografico
Distance: 40 km - 424 m Ascent - 470 m Descent


Bel tracciato, non molto impegnativo che raggiunge, dopo una bella escursione sulle colline, il Parco Adda Nord che regala, nel tratto percorso, le belle viste sul fiume Adda con il passaggio fino a Porto d'Adda. Le belle pianure all'interno del Parco del Rio Vallone valgono la pena di essere percorse perchè si rimane per molto tempo lontano dal traffico dove non mancano gli scorci dei vecchi cascinali di cui un tempo questa zona era ricca. Un'altra lunga mattinata passata in sella con gli amici Claudio, Lillo, Patrizio, Massimiliano, Enrico, Elia, Roberto e Giovanni che ringrazio come sempre per la bella compagnia.


Stazione di Olgiate Molgora, seguiamo a destra il lungo rettilineo di via Fabbricone e raggiunta la rotonda ci teniamo a destra per procedere in discesa verso la rotonda successiva. Prendiamo la seconda uscita e imbocchiamo via E. Biagi per arrivare all'incrocio. Tenendoci a sinistra procediamo su via Vittorio Veneto e arriviamo a fianco della Chiesa di Sant'Agostino entrando nel territorio comunale di Calco. Svolta a destra su viale della Chiesa che termina all'incrocio con via San Virgilio. Girando a sinistra, con precauzione, ne percorriamo il rettilineo e alla rotonda attraversiamo la  SS342  per portarci su via Italia. 

Alla prima traversa giriamo a destra e ci immettiamo su via Europa e arrivati al bivio in località Limito (Limet) iniziamo la prima salita della giornata. Primo tratto di 200 mt con pendenze intorno al 10% che è solo l'antipasto di quello che ci attende più avanti, dopo la curva, una prima rampa di 400 mt dove troviamo pendenze intorno al 17% per poi spianare leggermente con pendenze al fino al 10% con l'arrivo su un'altra bella sterrata che oltrepassa il complesso florovivaistico. Percorriamo la  Strada del Ciot  ed in discesa, raggiunto il bivio, ci teniamo a sinistra per portarci sulla sterrata  Strada Cascina Casignolo  raggiungendo, poi, il bivio di via C. Colombo.

Svolta a sinistra e davanti al Camposanto con giriamo a destra imboccando via A. Volta che con un rettilineo ci porta tra le case di Sartirana. All'incrocio con via Cavour, nel centro cittadino, giriamo a sinistra e raggiungiamo l'ingresso della Riserva Regionale del Lago di Sartirana. Girando a sinistra ci portiamo sulla sterrata che corre a fianco delle sponde ed alla prima uscita disponibile, visto che l'ingresso è consentito solamente ai pedoni, ci teniamo a destra e con una brevissima salita raggiungiamo la stretta stradina di via A. Vespucci. Il tratto, in falsopiano, ci fa arrivare ad un bivio dove lasciamo l'asfaltata per riportarci nuovamente su sterrato. Il paesaggio è bello, pedaliamo tra sterrate che non conosciamo e che passano accanto a ville incastonate nei boschi. 

Raggiunto il bivio di via delle Scansigole giriamo a sinistra e su un tratturo, che va ad attraversare il pratone arriviamo all'incrocio con via Don. P. Consonni. Svolta a sinistra per procedere nuovamente su asfalto e con alcuni ampi curvoni raggiungiamo il bivio di via San Rocco, riconoscibile con la colonna e il crocefisso che troviamo alla nostra sinistra. Svoltiamo e percorriamo un breve tratto della strada che corre accanto al muro di cinta del parco dell'Osservatorio Astronomico di Brera-Merate. Alla prima traversa a destra giriamo e ci riportiamo nuovamente su sterrato ed andiamo a raggiungere l'incrocio della  Strada della Gattafame  dove troviamo la piccola Edicola di San Rocco. La superiamo e tenendoci sempre sul tratto principale proseguiamo sempre su sterrato e raggiungiamo la periferia di Novate Brianza

La sterrata sembra terminata e difatti ci portiamo sulla stradina di via B. Cellini dove però giriamo subito a sinistra per rientrare su sentiero. Il bel tratto, che passa in una parte di zona residenziale, arriva poi al bivio dove ci teniamo a destra per affrontare il single track che passa a fianco del bosco. Raggiunto un'altro bivio prendiamo a destra la  Strada Consorziale del Respiro  e riportandoci su asfalto arriviamo all'incrocio della  SP56 . La provinciale è abbastanza trafficata ed in questo punto bisogna fare molta attenzione prima di attraversare. Qualche automobilista di buon cuore però esiste ancora e così a macchine ferme ci portiamo dalla parte opposta. Rientriamo su strada sterrata e ritorniamo nel mezzo del bosco dove andiamo a seguire il single track che al primo bivio parte a destra. Leggerissima discesa, in questi bei sentieri del Monte Robbio dove ai bivii ci teniamo sempre a sinistra, raggiungiamo, con l'ultimo tratto leggermente sassoso, l'asfaltata via Montesereno.

Giriamo a destra affiancando gli steccati del maneggio e raggiunto un bivio ci portiamo a destra e rientrando nel bosco iniziamo la bella ed impegnativa discesa che raggiunge le sponde del fiume Adda. Andiamo a seguire, a destra, il  Sentiero AD01-Ciclo-Pedonale  e superato il molo arriviamo alla Diga di Robbiate. Superate le bianche volte dello sbarramento artificiale proseguiamo e raggiunto il ponte, che attraversa il canale, ci teniamo a sinistra e ci portiamo sulla sponda opposta. Arriviamo, adesso, verso la più alta volta, davanti a noi, del Ponte San Michele che che collega, attraversando il fiume, le sponde tra i paesi di Paderno d'Adda e Calusco d'Adda. Poco più avanti troviamo la Diga di Poiret (che da inizio al Naviglio di Paderno) dove ci teniamo a sinistra per proseguire sulla sponda opposta del canale a fianco della Chiesetta di S. Maria Addolorata.

Alla nostra sinistra, se ci si ferma, si possono vedere le rapide che in questo punto cambiano il tranquillo scorrere delle acque entrando nel canyon naturale che prosegue tra le grandi rocce che si trovano nell'alveo. Arriviamo all'Ecomuseo Adda di Leonardo dove ci fermiamo per una sosta con caffè e nel frattempo visitiamo i locali per acculturarci sulle testimonianze che il grande Leonardo da Vinci ci ha lasciato. Nella stessa località andiamo a visitare il Santuario della Madonna della Rocchetta che raggiungiamo dopo aver percorso la scalinata. Riprendiamo la nostra avventura in questo bellissimo scorcio proseguendo accanto al canale che il Genio Toscano aveva disegnato per sfruttare la forza dell'acqua e per rendere navigabile il fiume, in questo tratto delle rapide, dove si possono ancora vedere le porte delle Chiuse che venivano utilizzate al tempo per superare i livelli di pendenza e che venivano utilizzate delle chiatte che approvvigionavano i dintorni.

Arriviamo così a fianco della Centrale Elettrica Bertini e portandoci a destra attraversiamo nuovamente il canale per proseguire in direzione della Centrale Elettrica Esterle. che risulta particolarmente curata dal punto di vista architettonico e differente dalle precedenti. Prendiamo a destra la stradina che in salita, con tornanti, a fondo acciottolato ci conduce sulla sterrata. Andiamo poi a percorrere il lungo rettilineo e raggiunta la località di Porto d'Adda Inferiore, a fianco della grande cascina disabitata, con un'altro rettilineo e sempre in salita, entriamo tra le case del paese di Porto d'Adda. Arrivati in piazza Don G. Ambrosiani, a fianco della Chiesa di San Giuseppe, ci teniamo a destra e giriamo poi a sinistra su via G. Garibaldi. Il lungo tratto asfaltato che percorriamo è però a basso impatto automobilistico e raggiungiamo tranquillamente il bivio con via Fuggitiva. 

Giriamo a sinistra e ci portiamo sul tratturo che va ad attraversare i campi arrivando alla periferia di Cornate d'Adda. La strada, di via della Cooperazione, corre parallela alla  SP55  che più avanti andiamo ad attraversa quando raggiungiamo il semaforo su via N. Sauro. Imbocchiamo, diritto davanti a noi, la stradina che in breve tempo di conduce verso la periferia e arrivati all'altezza di un bivio ci teniamo a sinistra per proseguire verso la parte rurale del paese. Al primo bivio giriamo a destra e proseguiamo sulla  Strada Consortile delle Brughiere  che ci fa entrare nel Parco Agricolo Nord Est. Giriamo a sinistra al primo bivio e andiamo a superare Cascina Bice e percorrendo il lungo rettilineo arriviamo a fianco di Cascina Bergamina. Proseguendo sempre diritto raggiungendo Cascina Canova e una volta superata ci portiamo sulla  Strada Consortile delle Vignasce . La lasciamo al primo bivio per immetterci sul tratturo che ci conduce alla periferia di Verderio Inferiore. Giriamo a destra, al bivio, e andiamo a percorrere un breve tratto di via C. Battisti per girare poi a sinistra quando siamo al bivio di via G. Matteotti.

La percorriamo fino all'incrocio con via Rimembranze dove giriamo ancora a sinistra, mantenendoci in sede protetta, fino a raggiunge il Camposanto. Con un lungo rettilineo arriviamo a ridosso dei cartelli che ci indicano l'entrata all'interno del Parco del Rio Vallone e girando a destra imbocchiamo il  Percorso 1 Castel Negrino-Mezzago . Il tratturo che parte a destra va ad attraversare i campi e ci conduce al bivio dove troviamo le strutture del depuratore. Giriamo a sinistra e andiamo a percorrere la  Strada Consortile dei Grilli  che arriva non molto distante dal bivio di Castel Negrino. Giriamo a destra sul tratturo e attraversando ancora campi ci portiamo ad un primo bivio sterrato. Svolta a sinistra e dopo un breve rettilineo, a destra, per arrivare alla periferia di Bernareggio dove percorriamo la stradina di via P. Nenni. Raggiunto il bivio di via Papa Giovanni XXIII giriamo a destra ed arrivati alla curva ci portiamo a sinistra su via Turati.

Il breve rettilineo ci fa arrivare all'incrocio con la  SP3  dove girando, con attenzione, a destra, ne percorriamo poco più di 100 m. Alla traversa di via Torino giriamo a sinistra percorrendola tutta e giriamo a sinistra su via Marco Polo. Con un rettifilo ci portiamo al bivio della  SP36  per tenerci a destra e superata la curva, dopo il rettilineo che supera un grande capannone, alla nostra sinistra, e al termine della siepe giriamo a sinistra per riportarci su sterrato seguendo il  Percorso 2-Bernareggio-Ronco B. . Arrivati sull'asfaltata via A. Diaz giriamo a destra e al bivio ci teniamo ancora a destra per imboccare via Monte Rosa. Un breve rettilineo e poi il fondo cambia diventando sterrato e supera le case. Il tratturo successivo ci porta ad un bivio dove svoltiamo a destra e percorsi poco più di 100 m giriamo a sinistra su un'altra sterrata che diventa poi tratturo e raggiunge a destra il bivio di via Fornace. Ci teniamo sulla pista ciclo-pedonale e alla prima traversa a sinistra la lasciamo per riportarci su strada sterrata che rientra nel Parco Agricolo Nord-Est. Poco più avanti entriamo nel boschetto e proseguiamo in direzione di Ronco Briantino.

Essendo un tratto, questo, mai percorso in precedenza, sbagliamo e ci troviamo in un punto dove un cancello fa terminare la sterrata. Cerchiamo uno spiraglio, tra le piante, ma siamo costretti a tornare sui nostri passi e ci riportiamo al bivio e tenendoci a sinistra andiamo a percorrere la parte tecnica che prosegue sempre tra le piante. Il single track che ne esce arriva ad un bivio di tratturi dove giriamo a sinistra e procediamo, ancora a sinistra, su quello che una volta era un tratturo. Sicuramente il poco utilizzo di questo sentiero sta pian piano facendolo sparire ma sarebbe veramente un peccato. A fianco del traliccio dell'alta tensione c'è un passaggio, attraverso il boschetto, che rientra su un'altro tratturo. In rettilineo seguente ci conduce in direzione di alcune case dove ritroviamo l'asfalto di via G. Verdi.

Tenendoci a destra andiamo a seguire la stradina e dopo la curva a destra ne percorriamo poco più di 100 m svoltando, poi, a sinistra su via G. Donizetti. Arriviamo al bivio della  SP136  dove svoltiamo a sinistra andando a percorrerne l'intero rettilineo che ci fa entrare nel territorio comunale di Osnago. Superiamo il passaggio a livello e giriamo subito a sinistra superando i paletti che delimitano l'ingresso alle auto e superiamo la stradina che ci conduce a fianco del Santuario della Beata Vergine di Loreto. Giriamo a destra e imbocchiamo la  SP342Dir , rimanendo a destra sullo spazio ciclo-pedonale,  arrivando alla rotonda successiva. Giriamo a sinistra e con un breve rettilineo ci portiamo all'incrocio dove proseguiamo diritto su via F.lli Kennedy. La percorriamo tutta e raggiunto il bivio con via G. Marconi giriamo a destra e immettendoci sul tratto ciclo-pedonale andiamo a seguirne il lungo rettilineo che ci conduce al centro del paese all'incrocio con viale Libertà. Girando a sinistra ci portiamo alla piccola rotonda e percorriamo a destra via G. Verdi. Arrivati al bivio con via Trieste girando a sinistra per spostarci in direzione della stazione ferroviaria dove terminiamo questo bell'itinerario.


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