La grande traversata della Brianza in MTB n. 4
10/04/2014 - La grande traversata della Brianza in MTB n. 4
Album fotografico
Distance: 58 km - 955 m Ascent - 980 m Descent
Cosa dire, quest'oggi, tanta fatica ripagata però da panorami meravigliosi su un percorso abbastanza lungo che, almeno nella prima parte, è impegnativo. Un grazie va sopra tutto agli amici, Fabrizio, Nando, Mimmo, Patrizio e Claudio che mi hanno fatto compagnia su questo bellissimo percorso. Giornata stupenda che ci ha consentito di goderci le bellezze della Brianza con un cielo azzurro e limpido. Terreni in buonissime condizioni, qualche tratto di piccolo portage, che non guasta mai nelle nostre escursioni, ma è bellissimo anche così.
Partiamo dalla Stazione di Lecco, che abbiamo raggiunto in treno direttamente da Monza. Usciti su piazza Stazione ed accesi i nostri navigatori GPS e caricata la traccia partiamo. Tenendoci a destra percorriamo il rettilineo di via A. Volta e arrivati alla rotonda giriamo a sinistra su via G. Bovara arrivando in piazza XX Settembre. Giriamo a sinistra e tenendoci ancora a sinistra ci portiamo sulla stradina di via G. Anghileri che entra nel centro storico e ci conduce ad un piccola piazzetta dove troviamo un antico pozzo. Tenendoci a destra andiamo a percorrere adesso lo stretto vicolo e ritorniamo nuovamente nella piazza principale. Giriamo ancora a sinistra percorrendo il rettilineo della pavimentata via Roma raggiungiamo piazza Garibaldi. Girando a destra ci portiamo sull'attigua piazza Mazzini ed arriviamo su via della Costituzione.
Alla prima traversa a destra giriamo e seguiamo via Figina e poi a sinistra via Barzago che raggiunge un bivio. Lo superiamo per portarci su un brevissimo tratto di via Valmolina Inferiore dove al piccolo ponte che attraversa il torrente Molina giriamo a destra per seguire un breve tratto sterrato che ci permette di aggirare alcuni capannoni industriali e di portarci su via Strencetta. Raggiunto il bivio proseguiamo sempre diritto ed arrivati all'incrocio su piazza Vittorio Veneto giriamo a destra ed iniziamo la salita che inizia su via G. Marconi e prosegue poi su via per Galbiate. Inutile negare che su questa strada il movimento di auto c'è, eccome, ma tutto sommato non è battutissima. Man mano che saliamo cambia anche il nome della via e arriviamo su via Bergamo. Superando, prima una zona industriale, arriviamo a Galbiate all'incrocio col la SP70 . Giriamo a sinistra ed andiamo a percorrerne circa 300 m per tenerci poi a sinistra ed iniziare poi un'altro tratto in salita su via delle Bazzone.
Giunti a fianco del parchetto, alla nostra destra, giriamo a destra ed andiamo a percorrere via Bazzona Superiore da dove godiamo di un bellissimo paesaggio con vista sul lago di Garlate e sui monti che fanno da contorno all'alto Monte Resegone.(Le cime più rilevanti del Resegone sono: Punta Cermenati, Punta Stoppani, Punta Manzoni, il Dente, Cima Pozzi, Pizzo Daina e la Torre di Valnegra). Raggiungiamo, non senza fatica, la prima periferia della piccola frazione Mozzana ed alla curva di via Mozzana tenendoci a destra iniziamo quindi la discesa verso la località Umido. Raggiunto il tratto pianeggiante che ci porta all'incrocio con la SP70 la attraversiamo ed entriamo a Bartesate seguendo via Cappelletta. Le strette viuzze del centro cittadino ci portano davanti alla Chiesa dei SS Macario e Genesio dove girando a sinistra andiamo a percorrere lo stretto vicolo di via Crocetta passando all'interno del centro storico del piccolo borgo.
Uscendo dalle strette stradine attraversiamo una zona residenziale e ad un bivio giriamo a sinistra e seguendo via Signana ci riportiamo, poco dopo, nuovamente sulla provinciale. Giriamo a destra e raggiunto poco dopo un bivio proseguiamo a sinistra sulla SP58 e raggiungiamo, sempre con la strada in salita, Villa Vergano. Portandoci all'esterno del paese arriviamo ad un bivio dove troviamo le indicazioni stradali per Consonno e girando a sinistra iniziamo un breve tratto in salita dove le pendenze sono abbastanza toste ma, fortunatamente il tratto veramente duro, è di breve lunghezza. Seguiamo questa bella stradina che risale per un tratto il Monte Regina e superiamo il piccolo centro di Toscio, alla nostra sinistra, impegnandoci adesso con un'altro strappo che raggiunge la località Polgina. Davanti alla piccola Cappelletta abbiamo adesso una bellissima vista con paesaggi stupendi sul Lago di Annone, sul Lago di Pusiano e sui monti, Cornizzolo, Sasso Malascarpa e i Corni di Canzo oltre alle prealpi che vediamo ancor più lontane.
Al trivio prendiamo a sinistra e andiamo in direzione di Cascina Figina che però non raggiungiamo perchè a metà circa della discesa giriamo a sinistra per andare a percorrere il tratturo che risale la collinetta e con un piccolo portage raggiunge il sentiero tecnico che entrando nel bosco raggiunge la località Ponte all'Olio. Poco prima del ponte, che attraversa il torrente Gandaoglio, giriamo a destra ed andiamo a seguire il sentiero che entra nel bosco e che in discesa, con qualche tratto di portage, scende anche in modo repentino fino al piccolo borgo di Marconaga. Passiamo accanto alla bella Chiesa di San Bernardo (Sec. XVI) e seguendo la stretta stradina che passa tra le case arriviamo nella piccola piazzetta dove troviamo la fontanella e girando a sinistra percorriamo lo stretto vicoletto che arriva in un'altra piccola piazzetta. Giriamo ancora a sinistra e iniziamo ancora un tratto in discesa su sentiero che aggira, nella prima parte, le case e poi attraversando un prato va ad immettersi nel bosco prima di raggiungere la bellissima Chiesa di Sant'Alessandro (Sec. XII) a Cavogno.
Non possiamo non fermarci per scattare qualche fotografia di ricordo del nostro passaggio e poi rimessici in sella ripartiamo, seguendo adesso la stradina di via 1° Maggio. Arrivati alla curva prendiamo il sentiero che parte nel bosco, davanti a noi, ed iniziamo una bella risalita verso la piccola frazione Brianzola. Ritroviamo la strada asfaltata su via Piave ed arrivati ad un bivio proseguiamo diritto su via Montecassino per passare davanti alla bella Chiesa di San Lorenzo (Sec. XI, che faceva parte di un antico Monastero Benedettino) e raggiungiamo l'incrocio con via San Lorenzo. Giriamo a sinistra e andiamo a percorrere la strada che ci conduce davanti al Camposanto dove troviamo un bivio e dove giriamo a destra. Seguendo via Prealpi raggiungiamo una curva e poco dopo a sinistra imbocchiamo il ripido sentiero che ci porta nel mezzo del bosco. La sterrata ci porta fino ad una fattoria e non appena la superiamo ci dobbiamo impegnare nel seguire il rimanente sentiero su un single trail, in alcuni tratti anche esposto, che con continue curve e saliscendi ci consente di divertirci tenendo sempre e comunque alta l'attenzione a dove mettiamo le gomme del nostro mezzo.
Quando il sentiero esce dal bosco siamo alla periferia di Santa Maria Hoè e superata un vecchia cascina ritroviamo una strada sterrata che in leggerissima salita ci conduce sull'asfaltata via Mulino. La seguiamo fino alla seconda traversa, a destra, che risale leggermente rispetto alla strada e diventa poi sterrata e si inoltra poi nel bosco dove inizia la discesa tecnica che termina quando raggiungiamo Prestabbio. All'incrocio con via Lecco proseguiamo ancora diritto per riprendere un'altro tratto fuoristrada e seguendo il bel tratturo che va ad attraversare i campi ed arriva alla località Francolino a fianco delle strutture del vecchio Salumificio ora in disuso. Una bella salita con un tornante ci porta all'incrocio con la SP342 dove proseguiamo a sinistra (mantenendoci però sul tratto fuoristrada) per girare a sinistra sulla stradina che risale verso Biscioia. Raggiunto il piccolo gruppo di case giriamo a destra e superiamo il ponte che attraversa la statale per seguire via Ponte. Raggiunto il bivio giriamo a sinistra e risaliamo tra le case della frazione Roncada immettendoci su via A. Volta. All'incrocio prendiamo a destra e ci infiliamo nel senso unico di via Roma per arrivare nel centro storico di Perego.
Davanti alla Torre Medioevale ci portiamo al di la della volta ed attraversato il piccolo cortile interno usciamo sulla stradina acciottolata che con una deviazione a sinistra ci porta sul sentiero che devia poi a destra e risale leggermente verso il bivio con la strada asfaltata. Proseguiamo diritto su via Frigola e arriviamo al bivio con via Lombardia e prendiamo a destra il sentiero che sale nel mezzo del prato. La stradina che risale nel mezzo del prato inizia con una salita accettabile, ma diventa dura quando entra nel bosco. Fortunatamente il tratto è abbastanza breve e quando usciamo dall'ombra degli alberi nei pressi del Camposanto ci riportiamo sull'asfalto di via Longaina. Arriviamo a fianco della Chiesa di Sant'Ambrogio al Monte e giriamo a sinistra per percorrere il rettilineo che ci conduce al bivio di via del Cipresso dove giriamo però a destra per arrivare nel centro della frazione Monte dove all'altro bivio seguiamo a destra via Ca Bianca.
Siamo entrati nel territorio del Parco di Montevecchia e Val Curone ed arrivati ad un'ennesimo bivio giriamo ancora a destra seguendo questa volta la sterrata che in discesa passa nel mezzo di Cascina Ca Bianca ed arrivati ad un'altro bivio sterrato ci teniamo a sinistra e procediamo sul tratto più tecnico dove in alcuni tratti è davvero difficile rimanere in sella per via dei grossi buchi dovuti al cedimento del terreno per via delle piogge. Siamo nel territorio comunale di Olgiate Molgora e superato in boschetto il sentiero prosegue ancora in discesa e deviamo a destra andando a seguire il tratturo che va ad attraversare i pratoni ed un piccolo guado. Quando rientriamo nel bosco il sentiero poi si restringe e raggiungiamo la stradina di via Spiazzo. Piccola deviazione a sinistra e poi giriamo a destra per andare a percorrere la sterrata che rientra nuovamente nel bosco nei pressi di Cascina La Brughiera e dopo un primo tratto in discesa costante andremo a percorrere il tratto più tosto passando accanto alle sponde della roggia dove tra radici e tratti esposti bisogna davvero fare attenzione.
Per uscire dal bosco dobbiamo per forza di cose percorrere una leggera salita e quando troviamo la sterrata/tratturo giriamo a sinistra e procediamo in falsopiano fino a raggiungere Cascina Bagaggera. Ritrovata la strada asfaltata giriamo a destra ed arriviamo al bivio dove troviamo la sterrata, nei pressi dell'edicola della Madonnina, e girando a sinistra e subito, ancora a sinistra ci portiamo su uno dei più bei sentieri che ci sono all'interno del Parco, il Sentiero dei Carpini . Viaggiamo costantemente con il torrente Curone alla nostra destra ed al primo dei guadi lasciamo il bel tratto del sentiero per superare il primo guado portandoci adesso sul Sentiero dei Guadi . Superiamo alcuni tratti passando proprio nel mezzo del torrente in altri invece possiamo utilizzare i ponti in legno che lo attraversano e ci divertiamo, poi, procedendo sul tratto di sentiero che con un continuo saliscendi ci conduce all'uscita di questo angolo del Parco raggiungendo il piccolo parcheggio, accanto a Cascina Molinazza, sulla SP54 . Girando a destra ci teniamo sul tratto ciclo-pedonale e giriamo a sinistra quando troviamo la sterrata che parte in discesa.
Seguiamo la strada sterrata che poco dopo entra all'interno del bosco e quando ne usciamo siamo all'altezza del Centro Sportivo. Poco più avanti rientriamo nel boschetto e al bivio giriamo a sinistra per portarci nella Valle del Curone e andiamo ad attraversarlo su un ponte in pietra. Seguiamo poi a destra il single trail che entra ed esce nei vari boschetti e con una leggera salita arriviamo all'incrocio con l'asfaltata via per le Orane in località Bestec nel territorio comunale di Osnago. La andiamo ad attraversare e ci portiamo su un'altra sterrata che rimane per un tratto in falsopiano ed inizia poi a salire diventando sentiero e quindi single trail superando anche un piccolo ponticello in legno prima di iniziare la più impegnativa risalita verso il tratturo che ci conduce alla periferia di Lomagna. Quando il tratturo termina sia non distanti da Villa D'Adda-Busca e giriamo a destra per andare a percorrere la discesa su strada bianca che arriva all'incrocio con la SP55 . Giriamo a destra e raggiunto il bivio giriamo a sinistra per superare il ponte sul torrente Molgora per portarci sul rettilineo che dopo la curva a destra raggiunge un trivio. Lasciamo la provinciale per prendere la prima traversa a destra ed iniziamo la salita verso la piccola frazione Fornace. La andiamo ad attraversare e ci riportiamo su sentiero raggiungendo in discesa nuovamente la provinciale. Giriamo a sinistra e ne percorriamo poco più di 100 m per girare nuovamente a sinistra e seguire la bellissima sterrata che attraversa la Valaperta raggiungendo al termine la SP235 .
Curva a sinistra e poi subito a destra per entrare in un'altra sterrata che poco dopo inizia a salire all'interno del bosco e deviando poi a destra ci conduce ad un bivio. Giriamo a destra e seguendo il bel tratturo che risale la collina arriviamo in un'altro di quei luoghi dove è impossibile non fermarsi per dare un'occhiata al paesaggio. Siamo arrivati all'interno del Parco dei Colli Briantei. Con una vista a 360 gradi sulle colline e sui paesini circostanti vale davvero la pena di rimanere fermi qualche attimo in più per ammirare la bellezza delle colline Brianzole. Ripartiamo, adesso, in discesa seguendo sempre lo stesso tratturo e arrivati davanti al capannone della stalla/allevamento giriamo a sinistra e seguiamo la sterrata che ci conduce all'incrocio con via Madonnina. Giriamo a sinistra e a fianco del vialetto d'entrata a Cascina Melli giriamo a destra e imbocchiamo un'altro tratturo che risale leggermente nel mezzo dei grandi prati coltivati e poco dopo raggiunto il boschetto giriamo a destra ed in discesa andiamo a seguire un'altro bellissimo sentiero che raggiunge, poi, dopo un divertentissimo tratto a curve l'incrocio con la SP177 .
L'andiamo ad attraversare e ci portiamo sul Sentiero Bernate-Cabella-Camparada e con altri bellissimi passaggi all'interno di quest'altro bellissimo bosco arriviamo fino al sottopasso ferroviario e proseguiamo poi su tratturo in direzione di Corte Durini. Superata la volta del portone d'ingresso ci troviamo su piazza Durini a Bernate e girando a destra andiamo a percorrere il lungo rettilineo di via Tiziano per arrivare all'incrocio con via Toscana. Siamo arrivati a Arcore e giriamo ancora a destra e con quest'altro rettilineo arriviamo al bivio con viale Brianza dove girando a sinistra, sulla parte ciclo pedonale, raggiungiamo la traversa di via Fornace dove con il primo tratto in salita guadagniamo poi la sterrata che passa accanto al Parco di Villa Borromeo e dopo la seconda curva a sinistra tenendoci a sinistra imbocchiamo la stradina che entra nel boschetto ed in discesa ci porta su via della Maiella. Andiamo a superare anche il piccolo parchetto e ci portiamo all'incrocio con via Monte Bianco.
La attraversiamo e ci portiamo sul tratto ciclo-pedonale per girare a destra e raggiungere l'incrocio sulla SP7 nei pressi della rotonda. La attraversiamo e giriamo poi a sinistra su via XXV Aprile per procedere sul lungo rettilineo che arriva all'incrocio con via Monte Cervino a Peregallo. Portandoci a sinistra superiamo il complesso industriale e ci immettiamo sul tratto ciclo-pedonale che affianca la strada ed arrivati all'altezza di Cascina Ca Bianca giriamo a destra per andare a percorrere la stradina che passa davanti alla piccola Chiesa di San Vincenzo e va ad attraversare il passaggio a livello nei pressi della piccola Stazione di Buttafava. Proseguendo in leggera discesa percorriamo poi la curva a sinistra e ci portiamo su via Mulino Sesto Giovine e con un lungo rettilineo arriviamo all'incrocio con via F. Baracca alla prima periferia di Villasanta. Giriamo a sinistra e superato il semaforo e il ponte che attraversa il fiume Lambro entriamo nel piccolo centro della frazione San Giorgio dove alla rotonda giriamo a sinistra e ci portiamo verso Porta San Giorgio entrando all'interno del Parco di Monza.
Girando a destra percorriamo, con la stradina sempre in leggera salita, via per Lesmo ed arriviamo nei pressi della recinzione dell'Autodromo Nazionale di Monza all'altezza della Seconda Curva di Lesmo. Tenendoci a sinistra seguiamo adesso la sterrata che passa a fianco della Curva del Serraglio e tenendoci poi a sinistra arriviamo nei pressi della Variante Ascari. Ritrovato l'asfalto percorriamo il viale che affianca il Rettifilo delle Tribune ed arriviamo in prossimità della Curva Parabolica. Lasciamo a questo punto la parte che passa accanto alla nuova pista e andiamo al sottopasso della Ex Sopraelevata risalendo poi dalla parte opposta per arrivare all'incrocio con Viale di Vedano. Girando a destra lo andiamo a percorrere fino a quando usciamo dalla Porta di Vedano e ci portiamo sulla leggera salita di via Enzo Ferrari a Vedano al Lambro. Proseguendo sempre diritto arriviamo in largo Repubblica e poco dopo raggiungiamo il semaforo sulla SP6 . La andiamo ad attraversare e ci portiamo su via Monte Grappa che con un lungo rettilineo ci conduce al semaforo sull'incrocio con via Europa. Girando a destra ci avviciniamo a Lissone che raggiungiamo dopo aver imboccato, a sinistra, il rettilineo di via A. Pacinotti. Superata la prima rotonda proseguiamo verso quella su viale della Repubblica che attraversiamo per portarci poi all'interno delle vie del centro e raggiungiamo piazza Libertà dove terminiamo questo lungo ed impegnativo tour odierno.
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