I 3 parchi, Adda Nord, Rio Vallone, Colli Briantei
16/04/2014 - I 3 parchi, Adda Nord, Rio Vallone, Colli Briantei
Album fotografico
Distance: 74 km - 732 m Ascent - 794 m Descent
Escursione lunga, quella che ci aspetta quest'oggi. Saranno oltre 70 km, almeno quelli disegnati al computer su un tracciato che in alcuni punti è davvero tutto nuovo per noi. Si parte come al solito un poco più tardi del normale perchè è una giornata infrasettimanale e quindi abbiamo tutto il tempo di fare sport senza nessuna fretta di rientrare per una certa ora. Sono le nostre escursioni del mercoledì, lungo tragitto, dislivelli qualche volta importanti, velocità contenute per ammirare i bellissimi paesaggi che ci circondano e sopra tutto tanta e ancora tanta amicizia. Siamo in 10 anche quest'oggi, con il rientro di Marco e Gianfranco e il nuovo arrivo di Maurizio a cui si aggiungono Patrizio, Mimmo, Fabrizio, Claudio, Enrico e Franco. Tocchiamo con il nostro itinerario 3 parchi su un percorso pedalabile al 98%, si, perchè come spesso accade, alcuni tratti di sentiero durante la semina vengono distrutti e quindi in alcuni punti ci è toccato, per non distruggere il raccolto, spallare le nostre mountain bike, ma sono davvero tratti brevissimi che quindi non pregiudicano in alcun modo il nostro modo di muoverci tra i sentieri e gli sterrati. Un bel percorso, mai eccessivamente duro, ma che al termine per chi non ha sufficiente allenamento nelle gambe potrebbe lasciare qualche piccolo dolorino.
Si parte, per questa lunga escursione, dalla Stazione di Cernusco Lombardone-Merate prendendo a sinistra via L. Maggioni. Poco più avanti ci portiamo sulla Ciclo-Pedonale Pagnano-Stazione e superato il ponte sul torrente Molgora arriviamo poco dopo all'incrocio con via Promessi Sposi. Girando a destra ne andiamo a percorrere almeno 150 m poi tenendoci a sinistra ci portiamo sul primo sentiero della giornata seguendo la stradina che entra nel bosco. Salita su un single trail che supera un leggero dislivello e arrivati nel cortile di una casa giriamo subito a sinistra passando davanti ad un vecchio cascinale abbandonato. Seguiamo, adesso, un tratturo che con alcune curve va ad attraversare dei pratoni e raggiunto l'asfalto di via A. Lamarmora proseguiamo diritto ed arriviamo a fianco del Camposanto di Pagnano. Lo andiamo ad aggirare seguendo a destra via San Giorgio e raggiunto l'incrocio con via Don A. Arnaboldi giriamo a destra.
Percorrendone solo 50 m giriamo alla prima traversa, a sinistra, sulla viuzza sterrata di via T. Olivetti e ne percorriamo il rettilineo raggiungendo l'antico borgo di Vizzago. Al bivio giriamo a sinistra e sempre su sterrato su un bellissimo rettilineo tra i campi arriviamo nuovamente alla periferia periferia di Pagnano ed uscendo sulla strada asfaltata di via F.lli Cervi ci teniamo a destra ed andiamo a percorrere via Cappelletta raggiungendo la rotonda sulla SP342 . La attraversiamo e ci portiamo su via Stelvio per raggiungere l'incrocio con via San Francesco dove giriamo a destra. Rimanendo sempre sulla strada asfaltata arriviamo in località Biffo ed all'incrocio giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere il rettilineo del viale alberato che ci conduce a Cascina Vedu dove ci riportiamo su asfalto per seguire via S. Allende. Al bivio giriamo a sinistra e passiamo accanto al muro di cinta del Parco di Villa Belgioioso a Merate.
Poco più avanti, alla nostra sinistra, troviamo il cancello d'ingresso di un'altra delle dimore storiche, Villa Subaglio. Proseguendo su via E. Bianchi ci portiamo poi a destra per immetterci su via San Vincenzo ed in leggera discesa arriviamo all'incrocio dove giriamo a sinistra portandoci sulla Strada della Gattafame . All'inizio asfaltata e poi sterrata ci da modo di aggirare Cascina Montalbano e l'Osservatorio Astronomico per arrivare ad un bivio dove prendiamo a sinistra l'altra sterrata che passa a fianco della Roggia Garavesa ed in discesa raggiunge l'incrocio con via San Rocco. Siamo arrivati davanti al piccolo Laghetto di San Rocco e girando a destra procediamo sull'asfaltata che per un lungo tratto passa accanto al muro di cinta di Villa Orsini Colonna e ci porta alla località Sabbione. Arrivati ad un bivio prendiamo a sinistra e percorriamo in salita via Bellavista. Poco dopo la stradina inizia una discesa e arrivati al bivio davanti al cancello d'ingresso di Villa Bellavista prendiamo a sinistra via del Pino che sale leggermente e poco più avanti iniziamo la discesa su queste belle strade senza traffico.
Seguiamo via San Marcellino ed entriamo a Cassina Fra Martino raggiungendo l'incrocio della piccola piazza S. Pellico dove giriamo a destra. Leggera salita, mentre passiamo davanti alla Chiesa della Madonna Assunta seguendo via A. Stoppani per passare a fianco del vecchio Castello (Sec. XIV) dove giriamo a sinistra per andare a percorrere via Madonna del Bosco. Strada larga e in discesa che ci permette di prendere delle buone velocità anche sulle ampie curve che si susseguono prima di arrivare a Imbersago ed entrare sul piazzale del Santuario della Madonna del Bosco. Fermata davvero d'obbligo davanti all'ingresso della della Chiesa da dove si gode del bellissimo panorama della Valle dell'Adda e sul Monte Canto che si erge nel mezzo della piana. Dopo una visita all'interno del Santuario si riparte ancora per un breve tratto in discesa su fondo a pavè e asfalto per raggiungere la traversa di via dei Caduti. Giriamo a destra ed iniziamo lo strappo che ci conduce a fianco del Camposanto e sempre in salita arriviamo a fianco della Chiesa dei SS Marcellino e Pietro ritornando in località Sabbione.
Raggiunto l'incrocio con via Lamperti, davanti alla Cappella, giriamo a sinistra e andiamo a seguire la strada che arriva all'incrocio con via Brianza. Girando a sinistra iniziamo un'altro lungo tratto in discesa su via Parrocchiale e man mano che procediamo su via Schuster ed in seguito su via Dante entrando nel centro di Imbersago. All'incrocio con via Contessa L. Castelbarco, non distanti dal palazzo del Comune, giriamo a destra e poi subito a sinistra per portarci su via E. Mattei. Raggiunti i parcheggi giriamo a destra su via E. Fermi e ci portiamo fino all'incrocio con la SP56 . Con molta attenzione la attraversiamo e procedendo ancora diritto su via A. Moro e raggiunto il centro sportivo giriamo a sinistra seguendo via M. Buonarroti che ci porta all'incrocio con via Adda. Girando a destra proseguiamo in discesa fino alle sponde del fiume Adda all'interno del Parco Adda Nord. Raggiunto il punto dove si trova l'imbarco del Traghetto di Leonardo (anche se quello disegnato dal genio di Leonardo era quello che univa Vaprio d'Adda e Canonica d'Adda) che congiunge la sponda lecchese di Imbersago a quella bergamasca di Villa d'Adda non possiamo non fermarci un attimo per godere di questo momento guardando il traghetto che proprio in questo momento è in arrivo.
Ripartiamo a destra e seguiamo la sterrata ciclo-pedonale che rimane accanto alla sponda del fiume e con un lungo tratto arriviamo a Paderno d'Adda dove all'altezza della Centrale Edison Semenza saliamo sull'Alzaia del Naviglio e arrivati ad un chiusa ci spostiamo sulla stradina che divide il canale dal fiume e superiamo il Ponte San Michele. Raggiunta la stradina che porta alla Chiesetta di Maria Addolorata ci teniamo però a destra e non attraversando il canale iniziamo, poco, dopo la salita a tornanti che nel mezzo del bosco risale verso la periferia della cittadina. Seguiamo la Strada delle Liviere che passa nel mezzo di alcuni pratoni prima di superare un capannone ed alcune case e raggiunge l'incrocio con via U. Festini. Girando a sinistra imbocchiamo Strada Fornace e andiamo in direzione di Cascina Assunta. Superiamo alcune case e quando raggiungiamo la traversa sterrata con le indicazioni per Cascina Lazzarone e Cascina Fornace giriamo a destra e dopo una esse seguiamo il rettilineo che supera Cascina Blu ed arriva a fianco di Cascina Airolda.
Siamo entrati a Verderio e ci portiamo adesso sulla Strada Comunale per l'Airolda ed al bivio giriamo a sinistra seguendo il tratturo che ci porta davanti a Cascina Boschi. Prendiamo a destra il viale alberato e raggiungiamo l'incrocio con via fiume Adda. Giriamo a sinistra e poco più avanti superiamo un grande capannone per girare poi a destra sulla sterrata che entra nel territorio comunale di Cornate d'Adda. Il sentiero ci porta sulla stradina asfaltata di via della Cooperazione e seguiamo il tratto che passa parallelo alla SP178 e tenendoci a sinistra ci immettiamo su via C. Battisti. Quando troviamo le indicazioni per il Fiume e Porto d'Adda giriamo a sinistra e andiamo, adesso a percorrere via Monsignor Caccia Dominioni e superiamo la piccola rotonda per immetterci poi sul tratto Ciclo-Pedonale, a sinistra, e percorrere il lungo rettilineo che arriva a Cascina Brugheé. Rimanendo sempre sulla strada principale con un'altro rettifilo arriviamo a Porto d'Adda.
L'ultimo tratto, nel mezzo delle case del paese, lo percorriamo su via G. Mazzini e arrivati davanti alla Chiesa di San Giuseppe. (Sec. XVI) Girando a destra, su via XXV Aprile, arriviamo ad un bivio e tenendoci a sinistra proseguiamo sull'asfaltata ed in discesa andiamo a percorrere i tornanti che ci conducono a Porto d'Adda Inferiore a fianco della grande cascina dove seguiamo, a sinistra, la sterrata che ci riporta nuovamente al livello del fiume Adda a fianco della Centrale Elettrica Bertini (È tra le più antiche centrali idroelettriche d'Europa ancora funzionanti, avendo iniziato la produzione di corrente elettrica nel 1895). Tenendoci a destra andiamo a percorrere l'alzaia che passa accanto al naviglio/canale e raggiungiamo la Centrale Elettrica Esterle. Proseguendo superiamo la Sorgente Ruschetta e seguendo la ciclo-pedonale ci portiamo in direzione di Trezzo d'Adda.
Lasciamo l'alzaia quando troviamo il bivio e tenendoci a destra iniziamo una leggera salita sulla sterrata via Cascina Portesana per arrivare poco distanti da Cascina San Benedetto in Portesana (Ex Monastero Sec. XI) ed iniziamo a percorrere il rettilineo di via Val di Porto. Raggiunti i tornanti, che ci allontanano dal fiume, raggiungiamo un bivio dove tenendoci ancora a destra superiamo l'ultima curva immettendoci su via Rocca. Alla traversa di via E. Curiel giriamo a sinistra ed arrivati all'incrocio di via P. Nenni la attraversiamo e proseguiamo su via F.lli Cervi. Raggiunto il bivio giriamo a destra e percorriamo via delle Racche per girare poi a sinistra e raggiungere l'incrocio con via E. Brasca. Mantenendoci sul largo marciapiede prendiamo a sinistra e raggiunta la rotonda giriamo a destra su via F. Guariento. Arrivati alla rotonda sulla SP2 giriamo a destra per portarci fino alla rotonda successiva dove giriamo a sinistra ed imbocchiamo la sterrata che parte dopo la sbarra.
Andiamo ad attraversare campi seguendo tratturi e sentieri e arrivati a Cascina Meli superiamo anche la Roggia Ambrosina-Cavo Soltino e con una deviazione a destra ci portiamo nuovamente su asfalto. Percorriamo il rettilineo di via F. Guariento e superiamo il grande complesso di Cascina Cascinazza e poco più avanti arriviamo nella zona industriale di Roncello. Alla rotonda, nei pressi del Camposanto, proseguiamo ancora diritto su via Don G. Locatelli e arriviamo nel centro cittadino passando accanto alla Chiesa dei SS Ambrogio e Carlo. Subito dopo ci teniamo a sinistra e imbocchiamo via Rimembranze per procedere ancora diritti su via del Guadagno. Alla rotonda giriamo a destra e poi a sinistra per via Caduti di Nassirija e successivamente su via Roncello per raggiungere Ornago. Al semaforo, giriamo a sinistra e ci portiamo all'interno del Parco Agricolo Nord Est percorrendo i bei sentieri che passano prima in mezzo al bosco e successivamente, con una deviazione a sinistra, attraversano i pratoni e ci portiamo all'incrocio con via G. Banfi.
Siamo non molto distanti dalla Grotta dell'Apparizione (Anno 1714, una grande siccità che colpì la zona, prosciugò tutti i pozzi. La preoccupazione per per la sopravvivenza delle famiglie e del bestiame fece si che un gruppo di pastori si riunì in preghiera, con la propria famiglia, nei pressi del bosco detto Brugarolo vicino alla piccola Cappella dei Morti della Peste. Miracolosamente furono esauditi: non piovve, ma dal terreno stesso trasudò una notevole quantità di acqua che soddisfece il loro bisogni e le necessità della popolazione) e dal Santuario della Beata Vergine del Lazzaretto. Attraversiamo la stradina e rientriamo nel boschetto uscendone quasi subito per andare ad attraversare nuovamente i campi superando il Rio Cavetto. Arrivati nelle stradine della cittadina seguiamo via Tenaglie e successivamente la stretta via del Crocefisso e ci portiamo su via Roma. Alla prima traversa a sinistra giriamo su via Cavenago e raggiunta la rotonda giriamo a destra e ci portiamo sul rettilineo che lasciamo poco prima della curva per portarci a sinistra e seguire il tratturo che va, anche qui, ad attraversare il prato e davanti a Cascina Baraggia deviando a destra arriva ad incrociare la SP211 . Ci teniamo a sinistra e ne percorriamo davvero poche decine di metri per girare a destra sulla sterrata che parte a fianco del cancello.
Sempre nel mezzo dei campi su una parte di territorio tutto pianeggiante attraversiamo l'asfaltata via Ornago e ci riportiamo nei boschi seguendo un bel sentiero che con continui cambi di direzione, nonostante il fondo pianeggiante, ci fa divertire abbastanza. Raggiunta la grande struttura florovivaistica la aggiriamo e ci portiamo ad un bivio dove girando a destra percorriamo la bella stradina che arriva all'incrocio con la SP2 . Con molta attenzione la attraversiamo e proseguiamo su via Milano ed entriamo nel territorio comunale di Bellusco dove poco prima della traversa di via dei Quadri, a destra, ci teniamo a sinistra per riportarci nuovamente su sterrato e sentiero. Raggiunta Cascina Gariola percorriamo la stretta stradina Comunale ed usciamo dal Parco Nord Est per entrare a Oldaniga una frazione di Vimercate. All'incrocio della SP3 la attraversiamo portandoci sul tratto ciclo-pedonale, che vi corre a fianco, ci dirigiamo all'altra frazione Rugginello percorrendo via Diaz dove superiamo la Chiesa dei SS Giacomo e Cristoforo. Alla rotonda proseguiamo ancora diritto su viale delle Rimembranze e dopo la curva su via Indipendenza.
Davanti alla Chiesa della Beata Vergine Maria giriamo a sinistra immettendoci sulla stretta viuzza di via Castello. Tenendoci poi a destra ci portiamo su via Villanova dove poco più avanti l'asfalto termina e ci riportiamo nel mezzo dei pratoni per arrivare ad un bivio del tratturo dove giriamo a sinistra arrivando alla periferia di Passirano. Ritroviamo l'asfalto sui via dei Gargantini e giriamo a destra entrando bella parte vecchia del paese per raggiungere il bivio con via G. Verdi. Giriamo a sinistra e subito a destra su via IV Novembre e percorriamo il lungo rettilineo fino all'arrivo all'incrocio con la SP177 . Superato il semaforo la attraversiamo e ci portiamo su via S. Barassi ed entriamo a Carnate. Alla traversa a sinistra ci portiamo in piazza A. Manzoni passando accanto alla Chiesa dei SS Cornelio e Cipriano. Arrivati all'incrocio con via A. De Gasperi giriamo a destra per girare subito a sinistra su via T. A. Edison, la stretta stradina ciclo-pedonale che prosegue all'interno di una zona residenziale e raggiunge l'incrocio con via G. Galilei.
La attraversiamo e seguiamo, adesso, via E. Fermi che ci porta al sottopasso ferroviario dove risaliamo dalla parte opposta. Non appena la salita termina ci portiamo a sinistra e ci infiliamo nella stradina che prosegue a ritroso e ci conduce su via G. Garibaldi dove prendiamo poi a sinistra la stradina che arriva al sottopasso della SP41 . Risaliamo su via della Stradetta e siamo arrivati a Usmate. All'incrocio con via Stazione giriamo a sinistra e raggiungiamo il semaforo all'incrocio con via Roma. Giriamo a sinistra e ne percorriamo solamente 100 m per girare a destra su via Miramonti. Alla rotonda prendiamo a sinistra e ci immettiamo su via L. da Vinci per arrivare all'incrocio con via Vittorio Emanuele II. Giriamo a destra per percorrere la stretta stradina che risale leggermente tra le case e tenendoci a sinistra andiamo a percorrere il tratto sterrato che raggiunge via G. Natta. Al bivio successivo giriamo a sinistra per andare ad attraversare la SP235 e ci portiamo sulla stradina di via Archimede.
Ci portiamo sul tratto sterrato e giriamo a destra per raggiungere il parcheggio di alcune palazzine. Procedendo ancora diritto arriviamo all'incrocio con via C. Menotti dove giriamo a sinistra per seguire il sentiero che va in direzione del boschetto e aggira la frazione Ribona all'interno del Parco dei Colli Briantei. Seguendo il sentiero e le belle sterrate superiamo la collina e iniziamo la discesa in direzione di Cascina Melli. Quando ci passiamo accanto andiamo ad attraversare via Madonnina e ci portiamo sulla stradina che arriva davanti all'allevamento dei conigli per girare a sinistra imboccando il tratturo che risale leggermente. Al bivio sterrato giriamo a destra e seguiamo quest'altro tratturo e raggiunto un'altro bivio, poco prima di entrare nel bosco, giriamo a sinistra e con un'altra leggera salita arriviamo alla piccola frazione Dosso. Raggiunto il bivio con la strada asfaltata la lasciamo però subito perchè giriamo a destra e seguiamo la sterrata ed il sentiero che poco dopo entrano nel bosco.
Il bel tratto divertente tra le piante, dove curve, salite e discese non mancano, ci conduce all'incrocio con la SP177 a Camparada. La andiamo ad attraversare e ci riportiamo nuovamente su sterrato seguendo il Sentiero Bernate-Cabella-Camparada e con bellissimi passaggi, qualcuno anche impegnativo, scendiamo in direzione del sottopasso ferroviario e raggiungiamo sull'ultimo tratturo della giornata Corte Durini. Ne attraversiamo il cortile e superata la volta d'ingresso ci portiamo su piazza Durini. Davanti a noi troviamo la Chiesa di Santa Maria Nascente (Sec. XVI) a Bernate ma noi giriamo a destra per andare a percorrere il lungo rettilineo di via Tiziano che arriva all'incrocio con via Toscana. Giriamo a destra e procediamo in direzione del bivio di Viale Brianza dove girando a sinistra ci teniamo a destra per percorrerne solamente qualche centinaio di metri e prendere poi a destra la stradina in salita di via Fornace. Aggirando il Parco di Villa Borromeo, ad Arcore, ci portiamo a sinistra sulla stradina che passa all'interno del bosco ed arrivati sulla stradina di via della Maiella raggiungiamo l'incrocio con via Monte Bianco e quindi a destra la grande rotonda.
Entriamo nelle stradine di Peregallo, frazione di Lesmo, seguendo via G. Mazzini ed all'incrocio con via Monte Cervino giriamo a sinistra ed arrivati davanti a Cascina Bianca giriamo a destra per superare la Chiesa di San Vincenzo e successivamente il passaggio a livello vicino alla Stazione di Buttafava e ci portiamo tra le prime case di Villasanta quando raggiungiamo via F. Baracca. Girando a destra andiamo a superare, dopo il semaforo, il ponte sul fiume Lambro ed entriamo nella frazione San Giorgio. Alla rotonda giriamo a sinistra e percorrendo il breve rettilineo arriviamo davanti a Porta San Giorgio e la superiamo per entrare all'interno del Parco di Monza. Prendiamo a sinistra Viale Mulini di San Giorgio e giriamo a destra quando troviamo viale Vedano. Lo percorriamo superando anche la leggera salita ed arriviamo davanti all'entrata dell'Autodromo Nazionale di Monza nei pressi della Porta Vedano a Vedano al Lambro. Usciamo dai questi bellissimi viali, del più grande Parco recintato d'Europa, e percorriamo la salita di via E. Ferrari portandoci nel centro cittadino passando per Largo Repubblica.
Raggiunta poi la SP6 la attraversiamo e seguiamo via Monte Grappa che con un lungo rettilineo arriva fino al semaforo sull'incrocio con via Europa. Giriamo a destra e andiamo adesso in direzione di Lissone che raggiungiamo quando giriamo a sinistra su via A. Pacinotti. La percorriamo davvero tutta, passando anche la rotonda su viale della Repubblica per portarci, sempre diritto, su via G. Leopardi e raggiunta via F. Ferrucci giriamo a destra e andiamo in direzione del Camposanto. Giriamo a sinistra su piazzale delle Rimembranze e percorriamo solo un breve tratto di via Manzoni per girare alla prima traversa a destra sulla stradina di via Orelli. All'incrocio giriamo a sinistra e percorriamo via G. Parini per girare poi a destra su via A. Origo. Alla traversa di via Gorizia giriamo a sinistra e poco dopo passando per piazza A. De Gasperi raggiungiamo piazza Libertà dove terminiamo questo lungo tour.
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