Piccola traversata della Brianza n. 1


12/01/2014 - Piccola traversata della Brianza
Album fotografico
Distance: 35 km - 326 m Ascent - 415 m Descent


Giornata davvero stupenda, questa, per chi come noi ha scelto la mountain bike per seguire sterrati e sentieri. La temperatura non è freddissima ed anzi fa quasi persino caldo nonostante siamo appena a metà Gennaio. Un gruppo di 9 bikers anche quest'oggi per questo percorso completamente nuovo, ma si sa noi lo stesso tracciato difficilmente lo percorriamo, e perciò grazie a Angelo, Marco, Lillo, Mimmo, Elia, Enrico, Gabriele, Maurizio M. Un grazie particolare va a Elia, che quest'oggi ci ha guidato, nella prima parte del percorso, facendoci transitare su tanti sterrati che mai in precedenza abbiamo percorso.





Appuntamento alle 7:45 (c'è una leggera foschia) ed il cielo 

è però già azzurro. Un leggero freddo, dovuto sopra tutto all'umidità che circola ancora nelle nostre zone nonostante sia quasi una settimana che non piove. Il punto, unico di ritrovo è il piazzale della Stazione di Lissone, perchè da qui parte la nostra escursione che inizia utilizzando il comodo treno che ci porterà dopo 2 cambi di convoglio a Merone. Primo cambio e seguente coincidenza a Camnago dove scendiamo per risalite subito sul treno in partenza, sul binario attiguo, per la Stazione di Milano Cadorna. Prima fermata Lentate sul Seveso dove scendiamo nuovamente per prendere la prossima coincidenza in direzione della destinazione odierna.


Dato che sugli orari di partenza dei treni viene indicato che il binario di arrivo/partenza del treno può essere o il numero 1 o il 2 chiediamo al personale in servizio presso la stazione su che binario sarà in arrivo il treno. Il Capostazione, molto gentile, ci indica il binario ma nel frattempo ci chiede se possiamo attendere un attimo perchè potrebbe esserci un cambio di binario. Così è, infatti, il treno viene deviato sul binario n. 1 (dove siamo fermi con le nostre mountain bike) per non farci attraversare i binari. Beh, che dire, queste sono situazioni che nessuno potrà mai immaginare ma che qualche volta possono succedere (grazie a tutto il personale della stazione FFSS Trenord di Lentate sul Seveso).

Dopo 9 fermate arriviamo alla stazione di Merone e controllato e sistemato i nostri navigatori GPS possiamo partire, non prima però di una buona brioche e di un buon caffè che prendiamo nel bar proprio davanti a noi. Partiamo intorno alle 9.15 ed il primo tratto è leggermente in discesa, verso Maglio, dove ci aspetta un panorama bellissimo del fiume Lambro che qui passa proprio in mezzo alle case e che quest'oggi ha un colore completamente diverso dal solito forse per le piccole gocce di umidità che rimangono sospese tra le piccole cascate. Dopo qualche scatto, fotografico, ripartiamo per iniziare la breve salita che va in direzione dell'altra frazione Maggiolina ed al primo tornate un problema alla catena di Marco che si rompe. 


Tutto il gruppo ovviamente si ferma ed iniziano le operazioni di manutenzione della parte guasta con l'ausilio dello smaglia catena e delle false maglie che ci portiamo sempre con noi. Qualche minuto in più per controllare e far provare a Marco di nuovo il mezzo e poi si riparte. La frazione la passiamo dopo un breve tratto in salita e dove le pendenze si aggirano verso 11% poi un km di falsopiano prima della discesa e della conseguente salita verso Costa Masnaga dove la percentuale di pendenza è nettamente superiore ed in alcuni punti si passa anche il 14%. Nulla di male però perchè pedaliamo su strada asfaltata e quindi non facciamo neppure molta fatica. Da qui in avanti ci guida Elia, profondo conoscitore di queste stradine, facendoci cambiare, momentaneamente, il tracciato originale che andremo comunque a riprendere più avanti quando arriveremo a Gaggio

Il primo  tratto, in discesa, passa per Cibrone e dopo qualche bella curva arriviamo a prendere una sterrata che transita nel mezzo di un grosso maneggio di cavalli. Seguendo sempre Elia ci ritroviamo sulla sterrata della Ciclo-Pedonale Monza-Erba che costeggia il fiume Lambro ed arriviamo a Gaggio. Continuiamo a seguire la Green-Way che ci fa passare, per quasi un km, accanto alla superstrada Milano Lecco, sulla nuova pista ciclabile e raggiungiamo la frazione Fornacetta di Inverigo. dove giriamo a sinistra per passare davanti alla piccola Chiesa di San Mauro. All'incrocio con la  SP102  giriamo a destra e percorriamo il rettilineo che passa davanti alla Chiesa della Beata Vergine Immacolata e tre fanciulli arrivando nella frazione Fornaci di Briosco.

All'altezza della stradina di via Molera, che si stacca a fianco della fornace artistica, giriamo a sinistra ed entriamo nella sterrata che va verso il Bosco della Gagiada dove, appena oltrepassato il ponte sul Rio Bevera seguiamo il single trail che sale alla nostra destra e dopo le prime curve siamo però costretti a scendere di sella perchè il fondo, reso scivoloso dal fango, non permette nemmeno di pedalare nonostante le nostre gomme hard trail. Saliamo con un pò di fatica, anche a piedi la tenuta non è delle migliori ma alla fine, passati i due piccoli tornanti, possiamo proseguire con la nostra pedalata tra i single trail e i sentieri nel mezzo del bosco. Usciamo dal bosco in zona Cascina Foppe e passiamo accanto al centro sportivo di Briosco ed uscendo da parcheggio imbocchiamo a sinistra la provinciale  SP155 , ma ne percorriamo solo un piccolo tratto che con una leggera salita arriva nei pressi di via Mornatella dove giriamo a destra. Qui siamo costretti nuovamente a fermarci perchè ancora la catena di Marco Piazza si rompe in un'altro punto ed ancora una volta è costretto alla manutenzione del guasto.
 

Oramai quest'oggi è andata così e speriamo solo di arrivare a destinazione senza altri inconvenienti perchè per questa giornata è già troppo, ma lo sappiamo che quando si parte nonostante tutte le cure che ci mettiamo per la buona tenuta dei nostri mezzi queste cose purtroppo capitano. Ripartiamo prendendo, in discesa, la piccola stradina sulla destra e ci ritroviamo sul single trail fra i campi. Anche qui fango a go go e quindi molta attenzione a non scivolare, ma è solo un breve tratto, poi la strada in leggera discesa (ma bisogna comunque pedalare per via del fondo molto molle) ci porta sul piccolo ponte dove attraversiamo nuovamente il Rio Bevera e con la seguente salita su sassi e fango è abbastanza dura e in piccoli tratti il piede si appoggia per forza per terra.


Arriviamo al pratone soprastante e usciti da qualche bella buca con molto fango prendiamo la sterrata  che passa accanto a Cascina Casanesca e ci fa arrivare al bivio con l'altra sterrata dove giriamo a sinistra ed al bivio successivo a destra per procedere in salita verso a frazione Visconta. Arrivati sulla strada asfaltata giriamo a destra ed al semaforo, giriamo ancora a destra e imbocchiamo la provinciale   SP112  percorrendone, anche qui, un brevissimo tratto e passata l'azienda florovivaistica giriamo a sinistra per passare tra i campi ed andare in direzione di Valle GuidinoOltrepassata, sul ponte, la linea ferroviaria giriamo a sinistra e scendiamo nelle prime case della frazione ed andiamo ad attraversare la  SP6  per proseguire sempre diritto sulla stradina che costeggia i capannoni industriali. 


Prima del termine dell'asfalto giriamo a destra e poi subito a sinistra per prendere il sentiero che attraversa il grande campo per poi riportarci sulla sterrata più avanti che termina all'incrocio con Via A. De Gasperi. Giriamo a sinistra e poco più avanti a destra (appena passato il ristorante) per andare su sterrata nella Valle del Brusignone. Un'altro bellissimo tratto tra le colline brianzole dove ci si diverte a pedalare e si è sempre lontano dal traffico. Oltrepassiamo l'azienda agricola e in discesa, bellissima, tra i boschi (dove guidare la mountain bike diventa sempre un piacere) arriviamo su single trail nei pressi di Cascina FonigoLa stradina asfaltata sale, a sinistra, con 2 ripidi tornanti e poi attraversa alcuni pratoni coltivati dove fa da cornice, alla nostra sinistra il Resegone innevato, ed alla nostra destra prati e piccole villette comunque molto distanti da dove siamo fermi per goderci, ogni qualvolta passiamo di qui, il bellissimo paesaggio.

Il tempo di scattare qualche bella fotografia e poi si riparte in discesa verso la piccola valletta sottostante e successivamente con un breve risalita su sterrato arriviamo alla periferia di Tregasio. Anche qui di strada asfaltata ne percorriamo davvero poca ed al semaforo giriamo a sinistra dove la strada, in leggera salita, ci porta nel Bosco di Chignolo. Passiamo attraverso i bellissimi sterrati e andiamo in direzione di Triuggio facendo molta attenzione al fango presente nell'ultima parte del bosco prima di arrivare nella piccola valletta. Anche la risalita dall'altra parte è dura, (anche qui le gomme non hanno molto grip) per via della coltre di fango che ricopre il terreno e anche se con un pò di fatica raggiungiamo la periferia del paese su via San Giovanni Bosco. Ancora sterrati tra i bellissimi campi, nella Valle del Rio Cantalupo, prima di arrivare a Canonica Lambro e qui decidiamo di proseguire direttamente verso Lissone passando per il centro cittadino di Biassono che raggiungeremo comunque da viuzze alternative.




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