Parco Groane - Parco Brughiera Briantea
22/01/2014 - Parco Groane - Parco Brughiera Briantea
Album fotografico
Distance: 59 km - 795 m Ascent - 829 m Descent
Dopo dieci giorni di fermo, causa continue piogge, finalmente si ritorna in sella alle nostre mountain bike con un itinerario che sappiamo già che sarà abbastanza duro per le condizioni dei terreni che troveremo. Nonostante tutto questo abbiamo la fortuna di avere con noi 3 nuovi amici Christian, Roberto e Marco che si aggregano ad un gruppo formato da Ambrogio, Enrico, Francesco, Mimmo, Claudio. La mattinata alterna stradine asfaltate, sterrati, tratturi e single trail dove in alcuni casi stare in piedi era davvero il massimo e l'avventura è poi continuata nel bosco di Brenna dove per passare il torrente ci siamo tolti scarpe e calze e a piedi nudi abbiamo guadato immergendoci nell'acqua, fredda ma non gelida, che oltrepassava di un bel 10 cm le nostre caviglie. Alla fine pure un acquazzone, di quelli giusti, ci ha fatto deviare dal nostro percorso originale ma, nonostante tutto, ci siamo divertiti come al solito e già ci stiamo preparando per l'escursione prevista per la prossima domenica dove qualche salita in più certamente la troveremo, ma anche in quel caso sarà divertimento assicurato.
Stazione di Camnago per questa nuova avventura in mtb. E' mercoledì e arriviamo comunque abbastanza presto con il treno proveniente da Lissone. Il tempo di concederci una frugale colazione con caffè e brioche e si parte. Uscendo dalla stazione prendiamo il rettilineo su via XXIV Maggio e arrivati all'incrocio con via V. Veneto giriamo a destra e andiamo a percorrere la strada che inizia con un bel curvone a cui fa seguito un lungo rettilineo che arriva al semaforo, posto sull'incrocio, della SP44 . Proseguendo diritto ci portiamo sulla SP152 ed anche in questo caso percorriamo il rettilineo, di questa strada abbastanza trafficata, arrivando a Birago. Alla traversa di via Monte Grappa giriamo e proseguendo all'intero del centro storico andiamo a percorrere il rettilineo che arriva sulla stretta stradina di via Raimondi e raggiungiamo il bivio con via L. Mancini. Giriamo a sinistra e alla traversa di via F. Baracca giriamo a destra arrivando fino al termine dove troviamo la sbarra ed il cartello che ci indica che stiamo per entrare nel Parco delle Groane.
Proseguendo diritto portiamo le gomme delle nostre mtb nel primo sentiero della giornata ed andiamo ad attraversare dei grandi pratoni fino a raggiungere il bivio dove girando a destra, sempre su sentiero, arriviamo alla prime periferia di Lentate sul Seveso. Raggiunto l'incrocio, delle strade sterrate, giriamo a sinistra e poco più avanti ritroviamo l'asfalto su via Groane. All'incrocio, con via A. Manzoni, giriamo a destra e tenendoci sul tratto ciclo-pedonale raggiungiamo l'incrocio sulla SP44 . Giriamo a sinistra e ne percorriamo solamente 150 m per deviare a destra su via C. Battisti dove percorriamo il lungo rettilineo fino ad incrociare via G. Matteotti. Giriamo a sinistra e poi subito a destra, al semaforo, su via D. Aureggi e raggiungiamo l'incrocio con via Roma. Giriamo a destra e poi alla prima traversa a sinistra per percorrere via Cavour ed arrivati ad un trivio ci teniamo a destra per imboccare via Costaiola che in discesa con alcune curve ci conduce a prendere a sinistra, dopo aver superato la sbarra, il Sentiero n. 1 - Copreno-Boscaccio all'interno del Parco della Brughiera Briantea.
Rimanendo all'interno del bosco dove il fango lo troviamo... eccome..., abbiamo però la possibilità di aggirare le case della cittadina, prima di arrivare davanti al Crocefisso e successivamente sull'asfaltata via A. Diaz. Tenendoci a destra ci portiamo poi, subito, a sinistra per entrare in nel proseguo dello stesso e raggiunto nuovamente il boschetto ci portiamo ad un bivio. Tenendoci a destra rimaniamo all'ombra delle piante ed arriviamo al bivio successivo con via per Carimate dove giriamo a destra. Non ne percorriamo molta di strada asfaltata perchè alla nostra sinistra, poco più avanti, troviamo un'altro sentiero, chiuso anche qui da una sbarra e lo imbocchiamo per procedere in direzione del sottopasso della SP32 ed uscendo poi nuovamente su strada asfaltata ci impegniamo nella risalita passando accanto al grande deposito di auto di Cermenate. Poco prima di raggiungere la rotonda ci teniamo a destra e andiamo a seguire il sentiero che va ad attraversare il prato e ci porta davanti al grande stabilimento alimentare.
Lo andiamo a superare percorrendo vai Repubblica e arriviamo alla piccola frazione Asnago dove ci immettiamo nel Sentiero n. 9 - Nella Valle del Seveso . Anche in questo punto grandi pozzanghere e un pò di fango ma non demordiamo e proseguiamo verso il sottopasso della SP34 e una volta superato in breve tempo arriviamo all'incrocio con via della Conciliazione. Giriamo a destra alla traversa che ci porta alla sottopasso ferroviario della Stazione di Cantù-Cermenate e caricate le mtb in spalla scendiamo per i gradini risalendoli poi dopo aver attraversato il tunnel che passa al di sotto della linea ferroviaria. Risaliti dalla parte opposta ci portiamo sulla SP34 e tenendoci a destra raggiungiamo il bivio dove giriamo a sinistra imboccando via dei Partigiani su un breve tratto pianeggiante. Iniziamo la salita un poco prima del bivio con via del Golf girando a sinistra per raggiungere la curva a destra dove troviamo, alla nostra sinistra una sbarra. L'andiamo a superare e lasciamo nuovamente l'asfalto per portarci sull'altro Sentiero n. 10 - Carimate-Cantù che rimanendo sempre all'interno del bosco ci conduce allo strappo impegnativo che risale verso il campo di calcio di Montesolaro.
All'incrocio con la SP35 siamo davanti alla Chiesa di Santa Maria Assunta e tenendoci per un breve tratto sulla provinciale giriamo poi a sinistra su via Montenero che arriva al bivio con via Adamello. La imbocchiamo e seguendo poi la sterrata che entra nel bosco arriviamo al bivio e raggiungiamo un'altro bivio, sterrato, dove girando a destra ci portiamo sul Sentiero n. 11 - Lungo la valle del Serenza ed in discesa arriviamo al guado del torrente Serenza. In questo punto non c'è possibilità di guadarlo in sella e perciò un poco di sano portage ci consente di arrivare sulla riva opposta non senza difficoltà perchè con le abbondanti piogge dei giorni scorsi il livello dell'acqua tende a superare i grossi sassi che ci sono all'interno dell'alveo. Con molta calma ci portiamo sul sentiero opposto e qui una sorpresa con una bella salita su gradini ci riporta all'interno del bosco. Non senza fatica, visto le condizioni del fondo del terreno dove il fango ci fa scivolare anche procedendo a piedi, risaliamo la sponda ed arriviamo alla periferia di Figino Serenza sulla stradina di via Europa.
Tenendoci a sinistra ci riportiamo subito su sterrato e proseguiamo tra i campi superando un vivaio raggiungendo poi la strada asfaltata di via Como. Strada adesso in leggera salita dove raggiungiamo la curva a destra e giriamo ancora a destra seguendo un breve tratto della SP39 che lasciamo quasi subito per girare a sinistra su via XXV Aprile. Arrivati in piazza Umberto I, davanti alla Chiesa di San Michele (Sec. XVI), ci portiamo nella stretta stradina, con la transenna, e in leggera discesa raggiungiamo l'incrocio di via Casnati. Giriamo a sinistra e imbocchiamo via A. De Gasperi per percorrerne il lungo rettilineo per raggiungere il bivio di via A. Volta, dove giriamo a sinistra. Alla prima traversa giriamo a destra e percorriamo via G. Galilei per girare a sinistra alla traversa di via E. Fermi ed a destra su via Marconi che ci porta all'incrocio della SP39 . Giriamo a destra ed andiamo a percorrerne un lungo tratto fino a raggiungere la frazione Mirabello dove prendiamo a destra la traversa di via Campania.
Giriamo poi a sinistra su via Tiziano e percorrendo la stretta stradina arriviamo all'incrocio con la trafficata SP36 . Con molta attenzione la attraversiamo e ci portiamo sul rettilineo di via Buonarroti giriamo a destra e seguendo il lungo rettilineo di questa stradina periferica dove il traffico è praticamente nullo raggiungiamo un bivio dove giriamo a sinistra per seguire via Mantegna. Poco più avanti troviamo dei capannoni, che teniamo sempre alla nostra destra, proseguendo sempre su quest'altra stradina e passiamo accanto alla Chiesetta del Lazzaretto. Tenendoci sempre sulla strada asfaltata arriviamo all'incrocio, con semaforo, di via Monte Baldo. Giriamo a sinistra ed alla prima traversa a destra giriamo per imboccare via Stelvio e siamo all'interno delle case della frazione Cascina Amata. Procediamo fino al bivio di via G. Randaccio dove ci teniamo a destra per arrivare al bivio di via Poliloro dove invece tenendoci a sinistra andiamo a percorrere la curva ed il successivo rettilineo che ci conduce ad un bivio.
Giriamo a sinistra e ci riportiamo all'interno dei sentieri del Parco della Brughiera Briantea andando adesso a seguire il Sentiero n. 12 - Cabiate-Montorfano che con lungo rettilineo ci porta alla piccola frazione Olgelasca. Girando a destra percorriamo un brevissimo tratto di SP39 per girare a destra, dopo aver percorso un tratto di discesa, dopo la curva a sinistra, e riportarci sul sentiero che entra all'interno del bosco e terminata la discesa a tornanti, nella Valletta di Brenna, riprendiamo poi a salire verso l'abitato di Pozzolo Inferiore, anche qui, non senza fatica. Quando ritroviamo la strada asfaltata di via Pozzolo ci teniamo a sinistra ed iniziamo la discesa sui tornanti asfaltati che ci portando nella zona Industriale dove superata una prima rotonda arriviamo all'incrocio con la SP40 . Giriamo a destra e raggiunta la rotonda ci portiamo a sinistra per prendere via Monte Grappa ed in salita raggiungiamo Cremnago. Al bivio giriamo a destra su via Roma e percorriamo questo tratto in discesa che passa a fianco del muro di cinta di Villa Perego. (Sec. XVIII - La dimora, realizzata in stile tardo barocco, svolgeva la funzione di luogo di villeggiatura e di rappresentanza della famiglia, ma era anche sede per la gestione dei lavori agricoli della vicina fattoria).
Giriamo, adesso, a sinistra e imbocchiamo via Cascina Immacolata dove l'asfalto, poco dopo, lascia spazio ad una sterrata e quindi ad un sentiero e poco prima di immetterci nel bosco giriamo a sinistra e ci dirigiamo verso l'incrocio dell'asfaltata via via A. Moro che seguiamo e con una leggera pendenza arriviamo al bivio di via Monte Santo. Girando a destra e raggiunto il semaforo, sulla SP41 la attraversiamo e ci portiamo su via F. Meda, a Inverigo, ed alla terza traversa giriamo per immetterci su via F. Corridoni. Giriamo a sinistra quando troviamo la traversa di via del Carso ed arrivati all'incrocio con via G. Cantore giriamo a destra e andiamo a percorrere il bel rettilineo che terminiamo di seguire quando a sinistra ci portiamo su via A. Diaz ed andiamo ad attraversare il passaggio a livello. Giriamo subito a destra e percorriamo via Urbano VIII, che corre vicino ai binari, ed arrivati, dopo la curva, all'incrocio proseguiamo ancora diritto per via Bellina.
Raggiunto l'incrocio con via Prealpi proseguiamo ancora diritto per via Zara girando poi a destra per arrivare ad un'altro incrocio. Portandoci a sinistra andiamo a seguire via Vittorio Veneto e superata la strettoia arriviamo ad un'incrocio di piazza libertà dove alla nostra sinistra troviamo il cancello d'ingresso a Villa Mezzanotte (Sec. XVII). Giriamo a destra e seguiamo una lunga discesa su via G. Mazzini e lasciamo le case dell'abitato di Villa Romanò per portarci ad un tornante dove tenendoci a destra imbocchiamo la sterrata della Ciclo-Pedonale Monza-Erba. Seguendo il bellissimo tratto sempre in leggera discesa, costeggiando le sponde del fiume Lambro, arriviamo alla frazione Peregallo di Briosco. Giriamo a destra e con una leggera e breve salita arriviamo alla rotonda per proseguire ancora diritto fino a raggiungere la traversa a sinistra di via Tofane.
Ancora un tratto in salita e poi raggiunto il rettilineo ne percorriamo un bel tratto fino a girare a raggiungere la piccola Cappella del Crocefisso, alla nostra sinistra, che fa parte del muro di cinta del parco di Villa Longoni. Giriamo a sinistra e con la strada ancora in salita andiamo a superare Cascina Brenna ed iniziamo quindi la discesa sulla stradina che arriva ad un bivio. Girando a sinistra arriviamo sul ponte che attraversa la SS36 e dopo un breve rettilineo raggiungiamo Cascina Rebecca e ci riportiamo sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba. Superiamo il piccolo nucleo di case e prendiamo a destra la sterrata che inizia a scendere subito in mezzo al bosco e seguendo poi il sentiero ci divertiamo sui tornanti che scendono verso le sponde del Lambro facendo sempre molta attenzione per via della grande quantità di fango che troviamo ogni tanto e che ci fa sbandare non poco nonostante le nostre gomme tassellate. La parte più impegnativa, per via del fango, la troviamo quando siamo vicini alla riva del fiume ma con tanto spirito e abnegazione riusciamo a superare anche questa difficoltà e raggiungiamo la strada asfaltata di via dei Mulini.
Pedalando adesso in leggera discesa superiamo Mulino Filo, Mulino Resica e Mulino Bistorgio per arrivare al bivio con via G. Garibaldi ad Agliate. Girando a sinistra superiamo il ponte sul fiume e quando arriviamo a ridosso di Borgo San Dazio giriamo a destra, superando la volta della casa, e attraversiamo i vicoli dell'abitato portandoci nuovamente su sterrato per arrivare allo strappo del Sentiero delle Sorgenti che ci fa scendere di sella perchè il fondo è troppo umido e le gomme tassellate, nonostante la nostra buona volontà, girano ogni tanto a vuoto. Con fatica risaliamo e dopo essere ritornati in sella andiamo a percorrere la sterrata che in leggera salita ci conduce al bivio, prima delle case di Realdino, dove girando a sinistra ci impegniamo in un'altro duro strappo che risale il canyon e ci porta a Costa Lambro. Ritrovato l'asfalto su via Crivelli giriamo a sinistra e poi a destra su via Buonarroti dove arriviamo, aggirando le case del paesino, all'incrocio con via Sabotino.
Giriamo a destra e seguiamo la stradina che inizia poi a salire leggermente e superando due bivii al terzo ci teniamo a destra e seguire via Pedone Costa. La bella stradina ci fa aggirare un bel tratto della periferia di Zoccorino e arrivati all'incrocio con via Rivabella la attraversiamo e ci portiamo a Villa Raverio seguendo via G. Mazzini. Superiamo il passaggio a livello ed arriviamo all'incrocio con via Sirtori per girare a destra e quindi subito a sinistra nella stradina di via G. Pascoli dove ci teniamo poi a destra e seguendo il vicoletto ci portiamo sul tratto ciclo-pedonale che su sterrata arriva a superare con il sottopasso la SP6 e ci porta, dopo alcune curve, in discesa, a Mighinzano. Andiamo ad attraversare via A. De Gasperi e proseguiamo ancora su sterrato per attraversare i campi tenendoci al bivio a sinistra. Superiamo il piccolo guado, quest'oggi con acqua leggermente alta, e ci portiamo, seguendo il sentiero in direzione del boschetto che andremo a superare tenendoci a destra.
Dopo una breve discesa, il viscido fondo del terreno della radura, ci prepara alla risalita nel boschetto che, nelle normali condizioni superiamo senza fatica, quest'oggi, per percorrere la breve salita che arriva a fianco del maneggio , un poco di fatica in più ce la mettiamo. Facendo anche molta attenzione, nel tratto delle radici che affiorano dal terreno, raggiungiamo la sbarra e usciamo sull'asfaltata via Don G. B. Viganò. Discesa adesso verso Cascina Fonigo e tenendoci a destra andiamo a risalire via Cardinal Federico Borromeo fino ad arrivare a Calò. Passiamo accanto alla Chiesa dei Santi Vitale ed Agricola e giriamo a sinistra su via P. Pozzi per arrivare al bivio dove giriamo a sinistra e seguendo il rettilineo arriviamo al termine della stradina e nel piccolo parcheggio. Seguendo la stradina che risale a destra arriviamo all'incrocio con via E. Mattei per proseguire diritto ed arrivare sulla cementata stradina che in discesa ci porta poi sul sentiero che va ad attraversare un prato.
Arriviamo all'incrocio con via dei Ronchi e tenendoci a sinistra ci riportiamo sulla sterrata che entra nel bosco ed al bivio giriamo a sinistra per procedere in discesa sul sentiero a fondo sassoso e poi scivoloso che arriva ad un'altro bivio. La salita, quest'oggi più impegnativa del solito, ci porta ad un'altro bivio dove tenendoci a sinistra percorriamo la bella sterrata con un rettilineo arriva al bivio di Cascina Ronco Nuovo e girando a sinistra andiamo a percorrere la stradina che poi risulta piastrellata e che ci fa arrivare nella radura. Con una deviazione a sinistra iniziamo il tratto in discesa dove con le condizioni dei terreni di quest'oggi devi essere davvero bravo per rimanere in piedi. Non siamo bravi, sottolineiamolo, siamo solamente prudenti, riuscendo a gestire il mezzo diminuendo solo la velocità. Le belle curve che con i sentieri passiamo in continuazione all'interno di questo bellissimo bosco ci danno l'opportunità di rimanere sempre concentrati e quindi il divertimento è ancor più assicurato.
Raggiungiamo la Valle della Brovada e per un breve tratto ne seguiamo anche il corso per poi deviare con un leggero strappetto e girare a sinistra sull'altro sentiero che adesso in discesa ci porta al sottopasso ferroviario. Una volta superato il sentiero poco dopo termina e arriviamo a ridosso delle case di Rancate. Raggiunto l'incrocio con via S. Biffi giriamo a sinistra e passiamo il Santuario di Santa Maria Assunta e con una discesa sul rettilineo a ridosso della prima curva ci teniamo a destra e ci infiliamo nella stradina che con bella pendenza, in discesa, ci fa arrivare al piccolo piazzale davanti alla Chiesa di Sant'Antonio da Padova. Riprendiamo la strada asfaltata su via G. Casati e procediamo ancora per un tratto in discesa fino ad arrivare all'incrocio con la SP135 . Giriamo a destra e dopo ave attraversato il ponte sul Lambro giriamo a sinistra e ci portiamo all'interno del piccolo parcheggio.
Proseguiamo diritto e ci riportiamo sulla Ciclo-Pedonale Monza-Erba e seguendo la sterrata evitando, o meglio cercando di evitare, le grosse pozzanghere e il viscido fango arriviamo in località Mulini Bassi e procedendo ancora diritto arriviamo all'altezza del ponte. Lo superiamo e dopo un paio di curve arriviamo ad un bivio dove giriamo a destra e seguiamo la sterrata che risale verso la periferia di Sovico. Dopo aver superato la sbarra il breve rettilineo sterrato arriva ad un bivio e girando a sinistra andiamo a percorrere la Strada Vicinale delle Vallette e raggiunto il primo bivio andiamo ad immetterci, adesso, sul single trail che in leggera salita, rimane per il momento a ridosso del bosco. Poco più avanti vi entriamo e poi deviamo a destra prendendo la leggera salita che ci porta verso l'esterno e che arriva su un grande pratone.
Il rettilineo che ne segue ci porta alla prima periferia di Macherio e raggiungiamo, con una deviazione a sinistra, via degli Alpini. Arriviamo all'incrocio con via Trento e Trieste e giriamo a destra per superare il passaggio a livello e con il lungo rettilineo di via Visconti di Modrone arriviamo al semaforo. Attraversato l'incrocio seguiamo via Roma ed alla rotonda sulla SP6 la attraversiamo e ci immettiamo per un brevissimo tratto sulla SP173 . Alla seconda traversa a sinistra giriamo e percorriamo via L. Manara per superare il primo incrocio ed arrivare al bivio con via F.lli Cervi. Giriamo a destra e poco dopo al bivio imbocchiamo a sinistra via Sentiero delle Valli e con la strada che diventa a fondo sterrato raggiungiamo poco dopo le prime case della frazione Bareggia. Quando la sterrata termina ci portiamo su via della Resistenza e arrivati all'incrocio giriamo a sinistra e percorriamo via Parini per girare poi a sinistra e percorrere il rettilineo di via C. Cantù. Arrivati nel piazzale antistante la Chiesa di San Giuseppe e Sant'Antonio Maria Zaccaria, nel centro cittadino, giriamo a sinistra su via dell'Asilo e arriviamo all'incrocio con via Catalani.
Facendo molta attenzione ad attraversare questa strada battutissima dalle auto, che superano anche di molto il limite di velocità, giriamo a sinistra e arrivati alla rotonda ci teniamo a destra e dopo i panettoni arriviamo sulla stradina che passa davanti a Cascina Paolina. Superiamo i paletti con la catena e ci portiamo sul single trail che attraversa il campo e deviamo a destra per seguire il sentiero molto sdrucciolevole che ci porta poi sulla sterrata arrivando all'altezza della sbarra. Giriamo a sinistra su via F. Gola e al successivo incrocio a destra su via L. Segantini. Arrivati alla rotonda la attraversiamo e percorriamo via T. Vecellio ritornando a Lissone. Altro rettilineo di via N. Sauro e poi giriamo a sinistra su via Como. Dopo il rettilineo ci teniamo a destra su un breve tratto di via D. Chiesa e giriamo a sinistra sulla traversa di via San Martino. All'incrocio giriamo a destra e percorriamo via Volturno per arrivare al semaforo. Girando a sinistra su via G. Matteotti procediamo sul lungo rettilineo e poco prima del sottopasso ferroviario giriamo a destra e in leggera salita raggiungiamo il piazzale della Stazione nostra sede di partenza del tour odierno.
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