Quasi sul San Genesio
24/10/2021 - Quasi sul San Genesio
Album fotografico
Distance: 42 km - 1.118 m Ascent - 1.118 m Descent
Album fotografico
Distance: 42 km - 1.118 m Ascent - 1.118 m Descent
Non sempre ma, ogni tanto, mettere un'escursione con difficoltà maggiori
rispetto alle precedenti è propedeutico per tutti coloro che vogliono
partecipare. Non ci sono particolari passaggi tecnici, in quella odierna,
il tracciato, se avete gambe e fiato, potete tranquillamente farlo tutto
in sella. La distanza è nella media ma se è il dislivello, che a qualcuno
farà storcere il naso..... credetemi non c'è nulla che non si possa fare
se ci metti la voglia e la passione.....
Indicazioni Tracciato |
|
Partenza da: |
Arrivo a: |
Cernusco Lombardone (LC) |
Cernusco Lombardone (LC) |
Parcheggio stazione - Merate-Cernusco L. Via
Stoppani |
Parcheggio stazione - Merate-Cernusco L. Via
Stoppani |
Raggiungibile con: |
Auto/MTB/Treno |
Lasciamo il parcheggio, della
Stazione di Merate-Cernusco Lombardone, prendendo a sinistra il breve sentiero che ci conduce sul tratto
ciclo-pedonale che corre a fianco di via V. Stoppani. La leggera salita ci
conduce al bivio dove proseguiamo, tenendoci a sinistra, per imboccare via
San Dionigi che andiamo a percorrere fino a raggiungere
Cascina Sant'Antonio. Giriamo a destra ed andiamo a percorrere questa bellissima stradina
asfaltata che corre nel mezzo di campi coltivati raggiungendo un bivio. Ci
teniamo a destra ed andiamo a superare
Cascina Moscoretto con la
strada che devia a sinistra in direzione della località
Fontanella. Attraversiamo il piccolo
nucleo di case e dopo aver percorso un breve rettilineo lasciamo la strada
asfaltata per deviare a destra sulla sterrata che parte davanti alle
grandi serre alla nostra sinistra. Inizia il primo tratto fuoristrada che
entra poco dopo nel bosco e con bellissimi passaggi, sul sentiero che lo
attraversa, raggiungiamo il bivio con via delle Orane. Ancora in discesa
ne percorriamo solamente 50 m per girare a destra, dopo la sbarra,
sull'altra sterrata che entra nella valle del
torrente Curone.
Iniziamo a seguire la sterrata che diventa poi tratturo e quindi sentiero
quando arriva ad attraversare il bosco dove con passaggi, in alcuni casi
anche tecnici, tra le piante e le radici sporgenti raggiungiamo la
deviazione, a sinistra, che va a superare il piccolo ponticello in legno,
La leggera salita arriva al bivio della
Strada
del Pestalotto
e girando a destra andiamo a seguire questa bella sterrata che arriva
accanto al centro sportivo in località
Quattro Strade. Curva a sinistra e
imboccata via del Fontanile uno strappetto ci fa raggiungere il semaforo
al bivio con la
SP54 . Giriamo a destra ed andiamo a percorrerne meno di 100 m per girare a
sinistra su via Bassa del Poggio. Seguiamo la stradina ed al primo bivio
giriamo a destra iniziando una nuova salitella che raggiunge un'altro
bivio. Tenendoci a sinistra proseguiamo su via delle Sorgenti e rimaniamo
sempre sulla strada principale anche dopo il bivio con via dei Carpini
entrando nel
Parco di Montevecchia e Valcurone. Poco dopo lasciamo la strada asfaltata e ci portiamo, a destra, sul
sentiero che entra all'interno del bosco e con un primo tratto in discesa
andiamo a superare un piccolo ponticello in legno, su un canale, ed
arriviamo in una radura.
Ci teniamo a sinistra ed iniziamo la bella ed impegnativa salita che segue
il sentiero nel mezzo delle vigne e con qualche tratto di portage
risaliamo verso la sterrata che conduce al bel borgo di
Pertevano. Raggiunta la stradina
asfaltata ci teniamo a sinistra ed iniziamo ancora a salire dopo aver
superato il famoso ristorante. Raggiunta piazzetta Pertevano giriamo a
sinistra ed ora inizia il tratto, più duro dell'escursione odierna, con la
salita di via del Belsedere. Pendenze tutte a doppia cifra ma, con la
propria caparbietà e la sana voglia di fare sport con gli amici, si supera
anche questo breve tratto per arrivare al bivio con via Donzelli. La curva
a destra lascia ancora un pò l'amaro in bocca, vista la pendenza, ma
fortunatamente anche questo è un tratto abbastanza corto. Arrivati al
bivio, dove alla nostra sinistra troviamo la bella
Chiesa di San Giovanni Battista,
proseguiamo ancora diritto sulla
SP68
che prosegue ancora in salita ma con pendenze più abbordabili. Superata la
curva, nei pressi del Camposanto, già si intravede in fondo il vero e
proprio borgo di Montevecchia che
poco dopo raggiungiamo. Ultime pedalate in leggera salita per arrivare in
Largo Gaetana Agnesi e breve pausa caffè perchè adesso ci vuole
proprio..... (o no...)
Terminata la pausa, che è comunque una tradizione, ci rimettiamo in sella
e si riparte passando accanto a
Palazzo Archinti Vittadini seguendo
la stradina con fondo in pavé di via della Cappelletta. Una leggera salita
ci conduce poi al tratto in discesa che si conclude all'arrivo su via Alta
Collina. Al bivio giriamo a sinistra e procediamo in leggero falsopiano
fino ad arrivare alla piccola frazione di
Piazza Ghisalba. Lasciamo a
questo punto la strada asfaltata e girando a destra ci immettiamo sulla
sterrata Strada
del Malveggio
ed andiamo ad iniziare questo bel tratto in fuoristrada dove alcuni
passaggi sono tecnici per via dell'affioramento dal terreno delle grosse
pietre, per colpa dell'acqua, che ha eroso il terreno. Si passa però
tranquillamente, se si presta un poco di attenzione e se si diminuisce la
velocità. La strada completamente sterrata è un continuo saliscendi, anche
minimo, ma solo nella parte centrale troviamo qualche strappetto.
Raggiunto il bivio con la sterrata principale, via Montevecchia, prendiamo
a destra ed iniziamo prima una breve discesa e successivamente la salita
che ci conduce alla sbarra dove di fatto la sterrata termina.
Superiamo l'ostacolo negli appositi passaggi e procediamo ancora in
salita con la curva a sinistra che prosegue adesso su strada asfaltata e
con un tornante proseguiamo sempre sulla strada principale in direzione di
Lissolo. Passiamo a fianco del famoso
ristorante e prendiamo a destra la discesa che a curve ci porta fino al
Monastero delle Monache Romite Ambrosiane
a Bernaga Superiore. Lasciamo ancora
una volta la strada asfaltata e girando a sinistra, quando troviamo il
cartello con le indicazioni
Ceregallo, entriamo nel
Sentiero dei Proverbi .
Il bellissimo tratto, che ci regala passaggi anche tecnici procede quasi
sempre in discesa e tranne alcuni tratti con brevissimi strappi è
completamente pedalabile. Quando raggiungiamo il bivio con l'asfaltata
giriamo a destra ed iniziamo a seguire in discesa i tornanti che ci
conducono, poi, su un lungo rettilineo. Avanziamo ancora in discesa fino
alla traversa asfaltata, a sinistra, che imbocchiamo per risalire
leggermente verso
Cascina Roncaria. Passiamo a fianco del caseggiato e ci riportiamo nuovamente su un'altro
bellissimo tratto sterrato che sempre all'interno del bosco ci fa arrivare
al bivio della strada asfaltata via Resempiano.
Con cautela usciamo sulla stradina e prendiamo a destra il tratto in
discesa che raggiunge il bivio. Giriamo a destra e raggiungiamo la
traversa, a destra, di via Resegone entrando nella prima periferia di
Bevera di Sirtori. Leggera salita e poi alcune curve in discesa, quando a sinistra ci
portiamo su via Ruscolo, e raggiungiamo la grande rotonda sulla
SP342 . Prendiamo a sinistra e ci portiamo alla prima uscita su via Lecco
arrivando alla traversa di via Don Gaffuri dove, girando a destra,
iniziamo la salita. Raggiunto l'abitato di
Bevera di Castello arriviamo al bivio
con via Valmara. Curva a destra per proseguire ancora in salita e
raggiungere la periferia di
Cologna quando raggiungiamo il bivio
con la
SP52 . Girando a destra passiamo a fianco dell'imponente
Chiesa di San Donato e raggiunta la
prima traversa ci portiamo a sinistra per seguire via Europa. Stiamo
faticando e alcuni strappi sembrano non finire mai ma siamo biker ed
allora a testa bassa si prosegue ansimando cercando di tenere il passo dei
compagni. Ovviamente in questi casi il gruppo si allunga, ma si sa che,
prima o poi, tutti saranno fermi ad aspettare l'ultimo della fila. Si
prosegue, dopo la curva a destra, su via Montello e guardando come si
impenna la strada viene voglia di girare il manubrio e scendere, ma quello
che ci frena è la consapevolezza che nonostante tutto ce la
faremo.
Poco prima di entrare all'interno dell'abitato di
Castello Brianza lasciamo la strada
asfaltata e procediamo a destra sulla sterrata che entra, a sinistra, nel
bosco. Primo tratto abbastanza duro poi le pendenze calano e si viaggia in
costa della collina fino a superare la fattoria. Il fondo qui cambia, da
sterrato si passa su sentiero e si inizia la parte più tecnica del tratto
fuoristrada con curve e leggeri strappi che se non pronti con il cambio
fanno mettere il piede a terra. Con l'ultimo strappo, dopo il bivio che
troviamo alla nostra destra, iniziamo la salita verso
l'asfaltata
SP58 . Prendiamo a sinistra ed iniziamo adesso la salita, verso
Piecastello, con la strada
costantemente in salita ma dove le pendenze sono sempre pedalabilissime.
Raggiunta la rotonda, non però senza fatica, prendiamo a destra via Europa
e al bivio successivo giriamo a sinistra per procedere con una breve
discesa su via C. Cantù che entra nella parte del centro storico della
cittadina. Quando ne usciamo siamo all'incrocio e giriamo a destra su via
A. Volta dove adesso le pendenze aumentano. La giornata, fresca, almeno
non ci fa sudare e procediamo verso la piccola frazione
Scerizzetta.
Tornanti che in poco tempo ci fanno salire in quota ed arriviamo a
Scerizza il piccolo borgo che si
trova alle falde del
Monte di Brianza. Qui la vera salita,
effettivamente, termina e procedendo in costa sulla sterrata saliamo, ma
con pendenze meno faticose, sul
Sentiero
Marconaga-Ravellino
procedendo nel mezzo del bosco. Alcuni punti tecnici, con passaggi su
tratti sassosi, ma il fondo in certi punti il fondo è cementato e anche se
coperto di foglie si riesce a risalire senza fatica. Raggiungiamo il bivio
delle sterrate e prendendo a sinistra la leggera salita ci immettiamo su
un'altro bellissimo tratto sterrato, a destra, che prosegue verso il
piccolo agglomerato di case di
Fumagallo. La sterrata prosegue oltre
le, poche, case con alcuni passaggi molto tecnici e inizia un tratto in
salita con uno strappo su fondo a lastre sassose dove le gomme delle
nostre bike non hanno però presa. Sono meno di 100 m ma qui, oggi, il
portage è obbligatorio. Ritornati su sterrato abbiamo quasi terminato la
salita e con l'ultimo sforzo ci portiamo sul tratto con l'ultima ascesa
dove Garmin segnala nuovamente la doppia cifra di pendenza poco dopo il
bivio per la cima del San Genesio.
Anche qui solo pochi metri e poi inizia la discesa che prevede alcuni
tratti sassosi, lastre di pietra e finalmente sterrati che raggiungono la
piccola Chiesetta, in località
Pessina, dove una lapide ricorda
l'eccidio di Partigiani fucilati dai nazifascisti nel periodo della 2a
Guerra Mondiale.
Poco dopo lo strato sterrato, con alcune curve, termina e ci portiamo su
fondo cementato e poi asfaltato per entrare nel piccolo abitato di
Giovenzana. Andiamo a percorrere via
Besa e raggiungiamo il bivio di via San Donnino sempre in discesa. Giriamo
a sinistra e arrivati al bivio successivo ancora a sinistra per procedere
su un falsopiano di via A. Manzoni. Ricomincia adesso la discesa che su
questa strada, poco trafficata, a curve raggiunge
Cagliano dove proseguiamo su via G.
Verdi appena attraversato il piccolo centro cittadino. Uscendo dalle case
ci portiamo sul proseguimento di via Raffaello Sanzio e sempre con la
strada in discesa, con viste mozzafiato sulla pianura e sui monti
circostanti, arriviamo al piccolo abitato di
Paù. Viaggiando ancora su asfalto,
nel mezzo dei bellissimi terrazzamenti, andiamo a percorrere gli ultimi
tornanti che ci portano alla piccola località di
Sancina. Arriviamo al bivio con
la
SP58
e giriamo a sinistra per percorrerne meno di 50 m poi giriamo a sinistra
imboccando via della Salute. Al primo bivio ci teniamo a sinistra e
iniziamo una leggera salita verso la piccola e bellissima cittadina di
Mondonico seguendo via
Molgoretta.
Superata la volta della casa ci portiamo a destra su via della Cà e
proseguiamo sempre diritto su via E. Gola. Raggiunto il bivio ci teniamo a
destra e in discesa passiamo accanto alla
Chiesa di San Biagio che troviamo
alla nostra destra, in alto, sul poggio. Percorriamo la discesa di via
Mondonico e arrivati alla piccola località
Bruggione, al bivio ci teniamo ancora
a destra. Con il bivio che ci immette a sinistra su via Buttero ci
portiamo alla prima periferia di
Olgiate Molgora raggiungendo il bivio
con la
SP342 . Curva a sinistra e poi subito a destra per imboccare la stradina
sterrata di via ai Pioppi e proseguire poi sull'asfaltata stradina che in
rettilineo raggiunge il bivio. Curva a destra per immetterci su via
Mirasole che prevede la percorrenza del rettilineo. Quando arriviamo alla
curva, però, proseguiamo ancora diritto sulla stradina che adesso in
leggera salita raggiunge il bivio. Iniziamo la discesa ed alla prima
traversa giriamo a sinistra su via Contrasoa, una stradina che passa nel
mezzo della frazione Canova-San Zeno.
Arrivati al bivio con via Pilata giriamo a sinistra e alla prima traversa
prendiamo la stradina a destra che passa accanto a grandi serre e
raggiunge un bivio.
Svolta a destra e leggera salita per raggiungere le case della piccola
località Beolco e poi una leggera
discesa fino al bivio di via Brughiera. Curva a sinistra e inizia lo
strappo che risale la collinetta su quel rettilineo che quando lo vedi ti
vien voglia di scendere di sella, fermarti a pensare e poi....... poi
inizi a salire e raggiungi il bivio della sterrata dove giriamo a
sinistra. Ci immettiamo, sempre in leggerissima discesa, sul
Sentiero
8 - Lomaniga-Beolco
e ci portiamo all'interno del bosco e con un passaggio tecnico, nei pressi
dell'ansa del torrente (quasi sempre a secco), ci portiamo poi sullo
strappetto che ci porta all'esterno delle piante sul single track che
parte a sinistra. Raggiugiamo, così, in breve tempo
Cascina Bagaggera. Prendiamo a sinistra la strada asfaltata e dopo una breve salita
iniziamo la discesa che in men che non si dica raggiunge le case di
Pianezzo dove all'incrocio
proseguiamo diritto portandoci sulla stradina che raggiunge
Cascina Regondino. Lasciate le case, alle nostre spalle, proseguiamo sull'asfaltata che
però lasciamo prima di raggiungere
Paravino perchè giriamo a sinistra
sulla bella sterrata che in discesa aggira la frazione e andiamo a
raggiungere la strada asfaltata. Tenendoci a destra proseguiamo in
direzione delle rotonde e arriviamo finalmente dopo circa 4 ore al punto
di partenza.
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