Quasi sul San Genesio


 

24/10/2021 - Quasi sul San Genesio
Album fotografico
Distance: 42 km - 1.118 m Ascent - 1.118 m Descent


Non sempre ma, ogni tanto, mettere un'escursione con difficoltà maggiori rispetto alle precedenti è propedeutico per tutti coloro che vogliono partecipare. Non ci sono particolari passaggi tecnici, in quella odierna, il tracciato, se avete gambe e fiato, potete tranquillamente farlo tutto in sella. La distanza è nella media ma se è il dislivello, che a qualcuno farà storcere il naso..... credetemi non c'è nulla che non si possa fare se ci metti la voglia e la passione..... 


Indicazioni Tracciato

Partenza da:

Arrivo a:

Cernusco Lombardone (LC) 

Cernusco Lombardone (LC) 

Parcheggio stazione - Merate-Cernusco L. Via Stoppani 

Parcheggio stazione - Merate-Cernusco L. Via Stoppani 

Raggiungibile con:

Auto/MTB/Treno 

    
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.


Partenza fissata per le ore 8:30 dal parcheggio della Stazione di Merate-Cernusco Lombardone dove siamo un bel gruppo di 13 biker..... pronti.. via... ed un problema alla gomma posteriore di Roberto ci fa fermare qualche minuto in più perchè deve sostituire la camera d'aria. Gomma, inspiegabilmente appena partiti, già a terra.... Pochi minuti (per il cambio gomma... sembrano i meccanici della Ferrari) e si riparte. Guardando le facce degli amici in qualcuna si nota la preoccupazione ma, nonostante le paure, si va.

Lasciamo il parcheggio, della Stazione di Merate-Cernusco Lombardone, prendendo a sinistra il breve sentiero che ci conduce sul tratto ciclo-pedonale che corre a fianco di via V. Stoppani. La leggera salita ci conduce al bivio dove proseguiamo, tenendoci a sinistra, per imboccare via San Dionigi che andiamo a percorrere fino a raggiungere Cascina Sant'Antonio. Giriamo a destra ed andiamo a percorrere questa bellissima stradina asfaltata che corre nel mezzo di campi coltivati raggiungendo un bivio. Ci teniamo a destra ed andiamo a superare Cascina Moscoretto con la strada che devia a sinistra in direzione della località Fontanella. Attraversiamo il piccolo nucleo di case e dopo aver percorso un breve rettilineo lasciamo la strada asfaltata per deviare a destra sulla sterrata che parte davanti alle grandi serre alla nostra sinistra. Inizia il primo tratto fuoristrada che entra poco dopo nel bosco e con bellissimi passaggi, sul sentiero che lo attraversa, raggiungiamo il bivio con via delle Orane. Ancora in discesa ne percorriamo solamente 50 m per girare a destra, dopo la sbarra, sull'altra sterrata che entra nella valle del torrente Curone.

Iniziamo a seguire la sterrata che diventa poi tratturo e quindi sentiero quando arriva ad attraversare il bosco dove con passaggi, in alcuni casi anche tecnici, tra le piante e le radici sporgenti raggiungiamo la deviazione, a sinistra, che va a superare il piccolo ponticello in legno, La leggera salita arriva al bivio della  Strada del Pestalotto  e girando a destra andiamo a seguire questa bella sterrata che arriva accanto al centro sportivo in località Quattro Strade. Curva a sinistra e imboccata via del Fontanile uno strappetto ci fa raggiungere il semaforo al bivio con la  SP54 . Giriamo a destra ed andiamo a percorrerne meno di 100 m per girare a sinistra su via Bassa del Poggio. Seguiamo la stradina ed al primo bivio giriamo a destra iniziando una nuova salitella che raggiunge un'altro bivio. Tenendoci a sinistra proseguiamo su via delle Sorgenti e rimaniamo sempre sulla strada principale anche dopo il bivio con via dei Carpini entrando nel Parco di Montevecchia e Valcurone. Poco dopo lasciamo la strada asfaltata e ci portiamo, a destra, sul sentiero che entra all'interno del bosco e con un primo tratto in discesa andiamo a superare un piccolo ponticello in legno, su un canale, ed arriviamo in una radura.

Ci teniamo a sinistra ed iniziamo la bella ed impegnativa salita che segue il sentiero nel mezzo delle vigne e con qualche tratto di portage risaliamo verso la sterrata che conduce al bel borgo di Pertevano. Raggiunta la stradina asfaltata ci teniamo a sinistra ed iniziamo ancora a salire dopo aver superato il famoso ristorante. Raggiunta piazzetta Pertevano giriamo a sinistra ed ora inizia il tratto, più duro dell'escursione odierna, con la salita di via del Belsedere. Pendenze tutte a doppia cifra ma, con la propria caparbietà e la sana voglia di fare sport con gli amici, si supera anche questo breve tratto per arrivare al bivio con via Donzelli. La curva a destra lascia ancora un pò l'amaro in bocca, vista la pendenza, ma fortunatamente anche questo è un tratto abbastanza corto. Arrivati al bivio, dove alla nostra sinistra troviamo la bella Chiesa di San Giovanni Battista, proseguiamo ancora diritto sulla  SP68  che prosegue ancora in salita ma con pendenze più abbordabili. Superata la curva, nei pressi del Camposanto, già si intravede in fondo il vero e proprio borgo di Montevecchia che poco dopo raggiungiamo. Ultime pedalate in leggera salita per arrivare in Largo Gaetana Agnesi e breve pausa caffè perchè adesso ci vuole proprio..... (o no...)

Terminata la pausa, che è comunque una tradizione, ci rimettiamo in sella e si riparte passando accanto a Palazzo Archinti Vittadini seguendo la stradina con fondo in pavé di via della Cappelletta. Una leggera salita ci conduce poi al tratto in discesa che si conclude all'arrivo su via Alta Collina. Al bivio giriamo a sinistra e procediamo in leggero falsopiano fino ad arrivare alla piccola frazione di Piazza Ghisalba.  Lasciamo a questo punto la strada asfaltata e girando a destra ci immettiamo sulla sterrata  Strada del Malveggio  ed andiamo ad iniziare questo bel tratto in fuoristrada dove alcuni passaggi sono tecnici per via dell'affioramento dal terreno delle grosse pietre, per colpa dell'acqua, che ha eroso il terreno. Si passa però tranquillamente, se si presta un poco di attenzione e se si diminuisce la velocità. La strada completamente sterrata è un continuo saliscendi, anche minimo, ma solo nella parte centrale troviamo qualche strappetto. Raggiunto il bivio con la sterrata principale, via Montevecchia, prendiamo a destra ed iniziamo prima una breve discesa e successivamente la salita che ci conduce alla sbarra dove di fatto la sterrata termina.

Superiamo l'ostacolo negli appositi passaggi e procediamo ancora in salita con la curva a sinistra che prosegue adesso su strada asfaltata e con un tornante proseguiamo sempre sulla strada principale in direzione di Lissolo. Passiamo a fianco del famoso ristorante e prendiamo a destra la discesa che a curve ci porta fino al Monastero delle Monache Romite Ambrosiane a Bernaga Superiore. Lasciamo ancora una volta la strada asfaltata e girando a sinistra, quando troviamo il cartello con le indicazioni Ceregallo, entriamo nel  Sentiero dei Proverbi . Il bellissimo tratto, che ci regala passaggi anche tecnici procede quasi sempre in discesa e tranne alcuni tratti con brevissimi strappi è completamente pedalabile. Quando raggiungiamo il bivio con l'asfaltata giriamo a destra ed iniziamo a seguire in discesa i tornanti che ci conducono, poi, su un lungo rettilineo. Avanziamo ancora in discesa fino alla traversa asfaltata, a sinistra, che imbocchiamo per risalire leggermente verso Cascina Roncaria. Passiamo a fianco del caseggiato e ci riportiamo nuovamente su un'altro bellissimo tratto sterrato che sempre all'interno del bosco ci fa arrivare al bivio della strada asfaltata via Resempiano.

Con cautela usciamo sulla stradina e prendiamo a destra il tratto in discesa che raggiunge il bivio. Giriamo a destra e raggiungiamo la traversa, a destra, di via Resegone entrando nella prima periferia di Bevera di Sirtori. Leggera salita e poi alcune curve in discesa, quando a sinistra ci portiamo su via Ruscolo, e raggiungiamo la grande rotonda sulla  SP342 . Prendiamo a sinistra e ci portiamo alla prima uscita su via Lecco arrivando alla traversa di via Don Gaffuri dove, girando a destra, iniziamo la salita. Raggiunto l'abitato di Bevera di Castello arriviamo al bivio con via Valmara. Curva a destra per proseguire ancora in salita e raggiungere la periferia di Cologna quando raggiungiamo il bivio con la  SP52 . Girando a destra passiamo a fianco dell'imponente Chiesa di San Donato e raggiunta la prima traversa ci portiamo a sinistra per seguire via Europa. Stiamo faticando e alcuni strappi sembrano non finire mai ma siamo biker ed allora a testa bassa si prosegue ansimando cercando di tenere il passo dei compagni. Ovviamente in questi casi il gruppo si allunga, ma si sa che, prima o poi, tutti saranno fermi ad aspettare l'ultimo della fila. Si prosegue, dopo la curva a destra, su via Montello e guardando come si impenna la strada viene voglia di girare il manubrio e scendere, ma quello che ci frena è la consapevolezza che nonostante tutto ce la faremo. 

Poco prima di entrare all'interno dell'abitato di Castello Brianza lasciamo la strada asfaltata e procediamo a destra sulla sterrata che entra, a sinistra, nel bosco. Primo tratto abbastanza duro poi le pendenze calano e si viaggia in costa della collina fino a superare la fattoria. Il fondo qui cambia, da sterrato si passa su sentiero e si inizia la parte più tecnica del tratto fuoristrada con curve e leggeri strappi che se non pronti con il cambio fanno mettere il piede a terra. Con l'ultimo strappo, dopo il bivio che troviamo alla nostra destra, iniziamo la salita verso l'asfaltata  SP58 . Prendiamo a sinistra ed iniziamo adesso la salita, verso Piecastello, con la strada costantemente in salita ma dove le pendenze sono sempre pedalabilissime. Raggiunta la rotonda, non però senza fatica, prendiamo a destra via Europa e al bivio successivo giriamo a sinistra per procedere con una breve discesa su via C. Cantù che entra nella parte del centro storico della cittadina. Quando ne usciamo siamo all'incrocio e giriamo a destra su via A. Volta dove adesso le pendenze aumentano. La giornata, fresca, almeno non ci fa sudare e procediamo verso la piccola frazione Scerizzetta

Tornanti che in poco tempo ci fanno salire in quota ed arriviamo a Scerizza il piccolo borgo che si trova alle falde del Monte di Brianza. Qui la vera salita, effettivamente, termina e procedendo in costa sulla sterrata saliamo, ma con pendenze meno faticose, sul  Sentiero Marconaga-Ravellino  procedendo nel mezzo del bosco. Alcuni punti tecnici, con passaggi su tratti sassosi, ma il fondo in certi punti il fondo è cementato e anche se coperto di foglie si riesce a risalire senza fatica. Raggiungiamo il bivio delle sterrate e prendendo a sinistra la leggera salita ci immettiamo su un'altro bellissimo tratto sterrato, a destra, che prosegue verso il piccolo agglomerato di case di Fumagallo. La sterrata prosegue oltre le, poche, case con alcuni passaggi molto tecnici e inizia un tratto in salita con uno strappo su fondo a lastre sassose dove le gomme delle nostre bike non hanno però presa. Sono meno di 100 m ma qui, oggi, il portage è obbligatorio. Ritornati su sterrato abbiamo quasi terminato la salita e con l'ultimo sforzo ci portiamo sul tratto con l'ultima ascesa dove Garmin segnala nuovamente la doppia cifra di pendenza poco dopo il bivio per la cima del San Genesio. Anche qui solo pochi metri e poi inizia la discesa che prevede alcuni tratti sassosi, lastre di pietra e finalmente sterrati che raggiungono la piccola Chiesetta, in località Pessina, dove una lapide ricorda l'eccidio di Partigiani fucilati dai nazifascisti nel periodo della 2a Guerra Mondiale.

Poco dopo lo strato sterrato, con alcune curve, termina e ci portiamo su fondo cementato e poi asfaltato per entrare nel piccolo abitato di Giovenzana. Andiamo a percorrere via Besa e raggiungiamo il bivio di via San Donnino sempre in discesa. Giriamo a sinistra e arrivati al bivio successivo ancora a sinistra per procedere su un falsopiano di via A. Manzoni. Ricomincia adesso la discesa che su questa strada, poco trafficata, a curve raggiunge Cagliano dove proseguiamo su via G. Verdi appena attraversato il piccolo centro cittadino. Uscendo dalle case ci portiamo sul proseguimento di via Raffaello Sanzio e sempre con la strada in discesa, con viste mozzafiato sulla pianura e sui monti circostanti, arriviamo al piccolo abitato di Paù. Viaggiando ancora su asfalto, nel mezzo dei bellissimi terrazzamenti, andiamo a percorrere gli ultimi tornanti che ci portano alla piccola località di Sancina. Arriviamo al bivio con la  SP58  e giriamo a sinistra per percorrerne meno di 50 m poi giriamo a sinistra imboccando via della Salute. Al primo bivio ci teniamo a sinistra e iniziamo una leggera salita verso la piccola e bellissima cittadina di Mondonico seguendo via Molgoretta.

Superata la volta della casa ci portiamo a destra su via della Cà e proseguiamo sempre diritto su via E. Gola. Raggiunto il bivio ci teniamo a destra e in discesa passiamo accanto alla Chiesa di San Biagio che troviamo alla nostra destra, in alto, sul poggio. Percorriamo la discesa di via Mondonico e arrivati alla piccola località Bruggione, al bivio ci teniamo ancora a destra. Con il bivio che ci immette a sinistra su via Buttero ci portiamo alla prima periferia di Olgiate Molgora raggiungendo il bivio con la  SP342 . Curva a sinistra e poi subito a destra per imboccare la stradina sterrata di via ai Pioppi e proseguire poi sull'asfaltata stradina che in rettilineo raggiunge il bivio. Curva a destra per immetterci su via Mirasole che prevede la percorrenza del rettilineo. Quando arriviamo alla curva, però, proseguiamo ancora diritto sulla stradina che adesso in leggera salita raggiunge il bivio. Iniziamo la discesa ed alla prima traversa giriamo a sinistra su via Contrasoa, una stradina che passa nel mezzo della frazione Canova-San Zeno. Arrivati al bivio con via Pilata giriamo a sinistra e alla prima traversa prendiamo la stradina a destra che passa accanto a grandi serre e raggiunge un bivio. 

Svolta a destra e leggera salita per raggiungere le case della piccola località Beolco e poi una leggera discesa fino al bivio di via Brughiera. Curva a sinistra e inizia lo strappo che risale la collinetta su quel rettilineo che quando lo vedi ti vien voglia di scendere di sella, fermarti a pensare e poi....... poi inizi a salire e raggiungi il bivio della sterrata dove giriamo a sinistra. Ci immettiamo, sempre in leggerissima discesa, sul  Sentiero 8 - Lomaniga-Beolco  e ci portiamo all'interno del bosco e con un passaggio tecnico, nei pressi dell'ansa del torrente (quasi sempre a secco), ci portiamo poi sullo strappetto che ci porta all'esterno delle piante sul single track che parte a sinistra. Raggiugiamo, così, in breve tempo Cascina Bagaggera. Prendiamo a sinistra la strada asfaltata e dopo una breve salita iniziamo la discesa che in men che non si dica raggiunge le case di Pianezzo dove all'incrocio proseguiamo diritto portandoci sulla stradina che raggiunge Cascina Regondino. Lasciate le case, alle nostre spalle, proseguiamo sull'asfaltata che però lasciamo prima di raggiungere Paravino perchè giriamo a sinistra sulla bella sterrata che in discesa aggira la frazione e andiamo a raggiungere la strada asfaltata. Tenendoci a destra proseguiamo in direzione delle rotonde e arriviamo finalmente dopo circa 4 ore al punto di partenza. 

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