08/08/2021 - Pedala Brianza in MTB - 01
Album fotografico
Distance: 39 km - 589 m Ascent - 590 m Descent
Disegnato in fretta, in sostituzione di quello già a suo
tempo definito nella pagina
Appuntamenti, per cercare di evitare il più possibile il fango. Ecco i presupposti
di quello che alla fine si è dimostrato un'altro bel percorso. Certo è
che riuscire nell'intento non è facile ma diciamo che, nonostante il
meteo dei giorni precedenti, il tracciato non presenta particolari
difficoltà dal punto di vista del fondo e a parte qualche pozza di
(palta) fango sono riuscito nell'impresa. Il Pedala Brianza è
solo la prima di una serie di tappe che coincidono per brevi o
lunghi tratti con i percorsi ad anello che attraversano il nostro
territorio che seguirò, prossimamente, in compagnia di chiunque voglia
far parte del gruppo
GMPbikeMtb.
Clicca suk pulsante per aprire la pagina con tutti i percorsi che fanno parte del gruppo.
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile
contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che
dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali
locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste
distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.
Indicazioni Tracciato
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Partenza da:
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Arrivo a:
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Inverigo (CO)
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Inverigo (CO)
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Parcheggio Santuario Santa Maria della Noce - Via IV
Novembre
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Parcheggio Santuario Santa Maria della Noce - Via IV
Novembre
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Raggiungibile con:
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Auto/MTB
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Con tanti amici che si trovano già in vacanza e qualcuno che va in giro per
l'Italia in mtb siamo comunque in cinque
per seguire un'altro nuovo percorso. Partenza dal parcheggio antistante il
Santuario di Santa Maria della Noce
a Inverigo già alle 8:00 per evitare
il caldo. Ci portiamo su via IV Novembre e tenendoci a destra passiamo davanti
alla Chiesa e procediamo in direzione del passaggio a livello che
attraversiamo. Imboccando via A. Magni ci portiamo alla piccola rotonda e
tenendoci a sinistra ne percorriamo poche decine di metri per girare alla
prima traversa a sinistra su via Maestri Comacini. In leggera salita
raggiungiamo la curva e affianchiamo un tratto di ferrovia della linea
Milano-Asso. Stradina che diventa, dopo
la svolta a destra, sterrata e ci fa arrivare al bivio.
Giriamo a sinistra e andiamo a percorrere un breve tratto di via Trieste ed
alla prima traversa giriamo a sinistra imboccando la prima salita della
giornata sulla sterrata che entra nella
Tenuta di Pomelasca. La strada alberata ci fa arrivare prima alla Fattoria e successivamente
al bivio sulla stradina di via A. Da Giussano dove, a sinistra, si può
intravedere la bella Chiesetta Rossa.
Svolta a destra e andiamo a percorrere l'altro tratto sterrato che ci
conduce a fianco di uno dei cancelli di entrata a
Villa Sormani. che superiamo per
proseguire adesso in leggera discesa verso il bivio. Curva a sinistra e con
l'ultimo tratto fuoristrada arriviamo ad un'altro bivio dove tenendoci a
destra imbocchiamo via Ronchi. La discesa ci conduce all'incrocio,
semaforizzato, sulla
SP342
che attraversiamo per entrare nelle case della prima periferia di
Lambrugo.
Tenendoci a sinistra ci portiamo su via G. Garibaldi e con la strada in
leggera discesa superiamo la bella ed ampia curva a destra ed arriviamo
all'incrocio dove la strada diventa con fondo in pavé su piazza Giovanni
Paolo II. Giriamo a sinistra ed imbocchiamo via A. Volta per iniziare una
leggera salita che ci fa attraversare il centro cittadino. Raggiunto il
bivio proseguiamo diritto ed iniziamo adesso una discesa su via G. Mazzini
che arriva ad un'altro bivio. Seguiamo le indicazioni, il cartello lo
troviamo alla nostra sinistra, per il Centro sportivo e arrivati all'altezza
del parcheggio ci teniamo a sinistra e poi a destra per andare a superare la
sbarra. Iniziamo un tratto sterrato che affianca i campi di calcio e ci
portiamo sul Sentiero del CEPP che all'inizio affianca gli alberi e passa accanto al bike park per
inoltrarsi poi nel bosco dove raggiunge il bivio, sterrato, che entra
nell'Oasi di Baggero.
La discesa che ne segue è sempre su sentiero ed in alcuni punti si vedono i
danni che le piogge, dei giorni precedenti, hanno arrecato al fondo, ma si
superano con attenzione e con il saper condurre il mezzo. Passiamo accanto
alle sponde del Lago Sud e con una
giornata, come quella odierna, sembra di passare accanto ad uno specchio
visto le acque limpide e ferme del bacino. Superiamo il ponticello, a
sinistra, proseguendo diritto e ci teniamo a fianco della
Roggia Cavolto che ci accompagna
fino al termine del tratto sterrato raggiungendo l'asfaltata via C. Battisti
a Baggero. Curva a sinistra e subito a
destra per superare il
Ponte dei Mulini, sul
fiume Lambro, ed entrare nel
minuscolo centro cittadino. Uscendone dalla parte opposta ci riportiamo su
fondo sterrato ed andiamo a percorrere la breve salita che ci conduce sul
ponte che attraversa il
torrente Bevera che in questo punto
sfocia nel Lambro. Stiamo percorrendo, in senso opposto, la
ciclabile Monza-Erba che però lasciamo
quasi subito quando raggiungiamo il bivio di
Cascina Campomarzo.
Curva a sinistra e breve tratto sconnesso per arrivare poi sulla bella
sterrata, bianca, che raggiunge le case della frazione
Sant'Ambrogio a
Camisasca dove al bivio prendiamo a
sinistra. Seguendo la stradina ci portiamo all'ingresso del
Parco di Brenno e seguendone i
bellissimi sterrati, che passano a fianco del corso del
torrente Bevera, lo andiamo ad
attraversare raggiungendone l'uscita dal lato opposto. Il cancello, chiuso,
ci fa scendere di sella per superare il tornello che si trova a sinistra.
Rimessici in sella, al bivio, ci teniamo a sinistra e percorriamo un
centinaio di metri di via per Rogeno. Alla prima traversa a sinistra
svoltiamo ed in leggera salita arriviamo a fianco di
Cascina Colombaio e superando il
rudere (a destra) ci infiliamo nello stretto passaggio, tra le case, a
destra che ci conduce sul single track che va ad attraversare i grandi
pratoni. Raggiunto un boschetto, dove alcuni rami, spinosi, si fanno sentire
sulle braccia ma non servono a fermarci, proseguiamo ancora su sentiero
arrivando ad un bivio sterrato. Ci teniamo a sinistra e passiamo a
fianco della collina dove dall'alto
Cascina Maggiolino domina questa
bellissima vallata.
Il tratturo che ne segue ci conduce al superamento della sbarra e ci
riportiamo, per una decina di metri, su asfalto. Svolta a sinistra, per
prendere il single track, quasi scomparso che va ad attraversare i pratoni e
portandoci a ridosso del boschetto ci teniamo poi a sinistra per prendere il
sentiero che a questo punto ritroviamo. Un rettilineo su fondo leggermente
bagnato ci fa arrivare al bivio del tratturo dove ci teniamo a sinistra fino
a raggiungere un'altro bivio. Svolta a destra e sentiero che per il primo
tratto affianca il boschetto poi, dopo un bivio, ci entriamo ed iniziamo una
leggera salita all'ombra di questi bellissimi alberi e raggiungiamo la
periferia di Rogeno. La breve discesa
ci conduce al bivio con l'asfaltata via G. Parini dove girando a destra ne
andiamo a percorrere il breve rettilineo che raggiunge il bivio. Prendiamo a
sinistra via C. Battisti ed iniziamo una leggera salita, che termina però
quasi subito, portandoci al bivio. Proseguendo diritto imbocchiamo via N.
Sauro e la lasciamo quasi subito per girare a sinistra sulla stradina
sterrata che aggira le case e ci conduce, sempre in leggera discesa, al
bivio di via Ceppetto. Svolta a sinistra e leggerissima salita fino al
bivio.
La discesa che segue ci porta ad un'altro bivio dove prendiamo a sinistra
via Rogenino. Una breve discesa ci conduce allo strappo di
Calvenzana che inizia dopo aver
superato il piccolo ponticello sulla roggia. Andiamo ad attraversare le case
della frazione seguendo via Gramsci e raggiungiamo, poi, in discesa la zona
industriale. Procediamo su via Spino e arrivati ad un bivio giriamo a destra
per lasciare questa parte su asfalto e ritornare su sterrato. Il tratto che
ne segue procede non distante dalle sponde del
torrente Bevera e su quest'ampia
sterrata arriviamo ad un bivio. Tenendoci a sinistra si inizia un tratto in
salita che con un tornante ci fa risalire la collina in direzione della
prima periferia di Costa Masnaga. Non
senza fatica si raggiunge la sbarra e una volta superata ancora qualche
decina di metri per mettere poi le gomme sulla strada asfaltata di via
Suella. Proseguendo diritto su via A. Manzoni andiamo a percorrere le curve
che in discesa ci fanno arrivare al bivio. Ci teniamo a sinistra e
percorriamo il lungo rettilineo che ci porta all'altro bivio con via L.
Cadorna.
Anche qui ci teniamo a sinistra e giriamo poi a destra sulla stretta
stradina che ci porta al sottopasso della
SS36
e una volta usciti dalla parte opposta, alla rotonda, ci teniamo a destra
raggiungiamo la prima traversa, a sinistra, dove svoltiamo. Siamo arrivati
nel territorio comunale di
Garbagnate Monastero e
percorriamo via Fornacetta che dopo la curva diventa via Fornace. Al bivio
che segue procediamo a sinistra imboccando la stradina di via Erba che
sembra terminare davanti a noi. A sinistra invece parte la sterrata che
entra nel bosco e con alcune curve ci fa aggirare la parte della zona
industriale raggiungendo l'incrocio con via Provinciale. La attraversiamo e
imbocchiamo la sterrata via Grigna che va in direzione di un capannone e che
si immette poi su un sentiero che raggiunge, in salita, le case della
piccola frazione Tregiorgio. Raggiunto
il bivio asfaltato giriamo a sinistra e alla prima traversa giriamo a destra
su via Resegone e dopo un tratto rettilineo, prima del bivio, giriamo a
sinistra sulla sterrata che passa a fianco dei campi da tennis.
Superiamo la sbarra e procediamo diritto fino all'uscita dall'ombra delle
piante e ritrovato il sentiero andiamo in leggera salita ad attraversare i
campi e ci portiamo al bivio con via Italia. Svolta a destra per arrivare ad
un'altro bivio dove proseguiamo diritto ed iniziamo un'altro tratto in
salita seguendo adesso via Provinciale. L'ampia sede stradale ci da agio
anche se veniamo superati dalle auto e nel caso possiamo utilizzare anche la
parte ciclo-pedonale che affianca la strada. Terminata la salita, dopo la
curva, un breve tratto in rettilineo per poi girare a destra quando troviamo
l'entrata della sterrata/sentiero. Discesa nel primo tratto tranquilla poi
eccoci arrivare in prossimità della parte tecnica dove cercando di rimanere
in sella, a tutti i costi, siamo costretti, nonostante la pendenza in
discesa, ad usare un cambio agile per superare i grossi sassi che sono il
restante del terreno spazzato via dalle piogge. Al bivio successivo,
all'interno del boschetto, ci teniamo a sinistra e seguiamo questo tratto
che va adesso ad attraversare alcuni pratoni e raggiunge in seguito una
bella sterrata che passa a fianco dei bei terrazzamenti.
Raggiungiamo la periferia di
Brongio quando siamo al bivio di via
Busone, dove giriamo a destra ed arriviamo al bivio di via Milano. Girando a
destra andiamo a seguire il rettilineo che in salita arriva ad un'altro
bivio, davanti alla bella edicola con la statua della
Madonna. Curva a sinistra e rettilineo
che prosegue in falsopiano fino a quando troviamo alla nostra destra la
traversa sterrata. Giriamo e lasciamo ancora una volta l'asfalto per seguire
quest'altro tratto fuoristrada che ci fa arrivare alla prima periferia del
piccolo centro di Barzago. Dopo la
sbarra ritroviamo l'asfalto su via A. De Gasperi e andandone a percorrere i
brevi rettilinei raggiungiamo il bivio con via Kennedy. Svolta a sinistra
per seguirne il rettilineo e raggiungere l'altro bivio dove giriamo a destra
per imboccare la leggera salita su via Como e poi su via Roma. Il tratto in
falsopiano arriva dopo aver superato il panificio e proseguendo su questa
stretta stradina raggiungiamo l'incrocio si piazza Garibaldi. Giriamo a
destra su via A. Manzoni e andiamo a superare la volta della casa che ci da
modo di entrare nel centro storico. La stradina che segue, in discesa, ci fa
arrivare all'incrocio dove girando a sinistra ci portiamo su via V.
Alfieri.
Ne percorriamo il breve rettilineo ed arrivati al bivio ci teniamo a destra
per imboccare via Dante Alighieri che sempre in leggero falsopiano ci fa
arrivare alla traversa a destra di via Milano dove giriamo. Il rettilineo
che ne segue arriva alla grande rotonda sulla
SP342
che attraversiamo per iniziare lo strappo su via Don G. Dell'Acqua che in
rettilineo ci conduce alle case della frazione
Verdegò. Raggiungiamo il bivio, non
senza fatica, e ci teniamo a destra per andare a percorrere un brevissimo
tratto di via Risorgimento. Raggiunta la traversa di via Sandro Pertini
giriamo a destra ed iniziamo la discesa superando alcune villette a schiera,
alla nostra destra. Raggiunto l'ingresso del sentiero, a sinistra, lasciamo
nuovamente l'asfalto ed iniziamo un bellissimo tratto sterrato che
all'interno del bosco passa accanto dagli steccati di
Cascina Peltraio e prosegue poi
in salita verso il bivio tra Cascina Costaiola e Cascina Monte Gregorio.
L'ampia curva del sentiero ci conduce, sempre all'interno del bosco, in
direzione del
Santuario della Madonna del Carmine e dei Morti dell'Avello
che si raggiunge in leggerissima salita. Breve sosta per recuperare un
goccio d'acqua fresca alla fontanella e scattare qualche fotografia poi si
riparte. Proseguiamo diritto, lasciando la Chiesa alla nostra sinistra, e ci
portiamo sul single track che va ad attraversare i pratoni raggiungendo poi
la sterrata che entra all'interno del bosco ed arriva al bivio con
l'asfaltata via Valle di Sotto con una leggera salita. Giriamo a sinistra e
procediamo ancora in salita su questa stretta stradina imboccando poi, a
sinistra, al bivio via per Verdegò. Attraversiamo la zona residenziale e
solo al secondo bivio lasciamo l'asfaltata per procedere, a sinistra, su
un'altra sterrata che rientra nel boschetto. La leggera salita che ne segue
ci fa percorrere un ampio giro e raggiunto il bivio il tratto in pendenza
termina. La discesa è sempre su sterrato ed arrivati al bivio
della Strada
della Cappelletta
ci teniamo a destra e raggiungiamo l'asfaltata via Del Bono passando accanto
al Camposanto di Cremella.
Raggiungendo il bivio di via per Verdegò, ancora in leggera salita,
passiamo a fianco del muro di cinta del Parco di
Villa del Bono. Giriamo a sinistra e
andiamo a percorrere questa strada dove alla nostra destra possiamo ammirare
un bellissimo paesaggio su un'ampio angolo di Brianza. La strada sempre in
leggera salita ci porta all'interno della bella cittadina dove imbocchiamo
la stretta stradina di via Carlo Sessa. Raggiungiamo un bivio e proseguiamo
ancora diritto, superando il vaso di fiori che delimita l'ingresso a questo
ancor più stretto vicolo, ed arriviamo alla rotonda sulla
SP48 . Tenendoci a destra ne andiamo a percorrere poco più di 50 m e
giriamo a sinistra imboccando la traversa di via Martiri della Libertà.
Stradina sempre in leggera discesa che poco dopo termina e che ci consente
di ritornare in fuoristrada su un bel sentiero che attraversa alcuni
terrazzamenti prima di buttarsi nel bosco. La discesa, a tratti tecnica per
via del fondo, ci conduce ad un bivio di sentieri dove giriamo a sinistra.
Attraversata una piccola radura ci rimettiamo nel bosco ed entriamo nel
territorio del
Parco Agricolo della Valletta.
Seguiamo le sponde della piccola roggia che scorre alla nostra sinistra e
raggiunto il ponticello in legno ci teniamo a destra e proseguiamo sempre
all'interno del boschetto facendo attenzione alle rocce che sporgono dal
terreno e ai lati del sentiero. Quando ne usciamo siamo sul single track che
rimane comunque sempre a ridosso degli alberi e raggiungiamo il bivio dove
troviamo il piccolo ponticello in legno. Girando a sinistra lo attraversiamo
e dopo aver trovato una serie di bivii al secondo ci teniamo a sinistra e
andiamo a seguire il sentiero che risale la collinetta e passa accanto alle
strutture del maneggio. La discesa che ne segue ci conduce ad un bivio dove
giriamo a destra e percorriamo adesso il tratturo che raggiunge il piccolo
guado e una volta superato arriviamo ad un bivio di sterrate. Procediamo
diritto ed iniziamo un'altro tratto in salita su sterrato e poi su stradina
a tratti asfaltata che raggiunge le vecchie case di
Oriano passando per le strette
viuzze di via C. Cattaneo e via G. Verdi. Raggiunto il bivio di via San
Gregorio, davanti alla Chiesa dei SS. Marco e Gregorio attraversiamo via San
Marco e ci portiamo su via San Gregorio che in rettilineo arriva alla
rotonda sulla
SP112 .
Prendiamo la seconda uscita e ci portiamo su via Tremoncino per arrivare al
bivio dove giriamo a destra per seguire via G. Matteotti. Ai bivii
successivi ci teniamo sempre a destra e raggiungiamo la località
Rosello , alle porte di
Cassago Brianza, dove poco più avanti
lasciamo nuovamente l'asfalto per portarci su sterrato ed iniziare un'altro
bellissimo tratto che va ad attraversare boschetti e campi coltivati fino a
raggiungere l'asfaltata stradina di via Costaiola. Tenendoci a sinistra
arriviamo al sottopasso ferroviario e raggiungiamo la località Costa dove
giriamo a destra per imboccare la sterrata che passa davanti alla cascina.
Al bivio ci teniamo a sinistra e procediamo sul tratturo che va ad
attraversare i pratoni ed in discesa su un'ultimo tratto molto bagnato e a
tratti con un pò di fango raggiungiamo la periferia di
Nibionno. Superiamo il ponticello che
attraversa la Roggia Bevera e tenendoci a destra iniziamo la leggera salita
che raggiunge il bivio. Girando a sinistra seguiamo via L. Cadorna ed al
bivio successivo ancora a sinistra per raggiungere l'altro bivio di via Papa
Giovanni XXIII dove invece giriamo a destra. Superiamo il cavalcavia
della
SS36
e scendendo dalla parte opposta entriamo nella piccola località di
Gaggio.
Prendendo a sinistra la stradina in rettilineo ci riportiamo sulla
Ciclo-Pedonale Monza-Erba e procediamo
per un tratto a fianco della statale. La lasciamo all'altezza dello svincolo
di Veduggio e seguendo la stradina arriviamo sul tratto che fiancheggia via
G. Verdi e che ci conduce alla piccola frazione
Fornacetta. Lasciamo via Cattafame e
girando a destra percorriamo un breve tratto di strada asfaltata per girare
poi a destra andando a seguire un'altro bel tratto ciclo-pedonale che
raggiunge la Diga delle Fornaci dove
attraversiamo il fiume Lambro. La
stradina sterrata prosegue ancora e raggiunge il bivio di via Fornacetta
dove giriamo a destra. Iniziamo la salita su quest'ampia strada asfaltata
che a curve ci conduce a fianco del Camposanto di
Villa Romanò dove la lasciamo. Giriamo
a destra sulla sterrata ed iniziamo la salita su questa bella stradina che
risale la collina e raggiunge la prima periferia di
Inverigo diventando poi
asfaltata.
Siamo quasi al termine della nostra bella escursione e quando arriviamo al
bivio di via Piave giriamo a sinistra per raggiungere il bivio con via V.
Emanuele. Curva a destra e leggera discesa sulla strada alberata di via A.
Diaz che poi risale andando ad attraversare il passaggio a livello. Il breve
rettilineo che ne segue ci conduce su via General Cantore e girando a destra
ci impegniamo nella salita che su questo lungo rettilineo che affianca per
un lungo tratto la linea ferroviaria e raggiunge la sommità della salita
quando arriviamo al bivio. Proseguendo diritto percorriamo il breve tratto
di via XXV Aprile e arrivati davanti a piazza Sant'Ambrogio, davanti alla
Chiesa di Sant'Ambrogio, giriamo a
destra su via IV Novembre ed iniziamo la discesa che ci fa superare il
Camposanto e raggiunge il bivio dove ci teniamo a sinistra ed andiamo a
percorrere gli ultimi metri di questo bel tracciato raggiungendo il
parcheggio.
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