Brianza in MTB - 03 - 2021
Album fotografico
Distance: 37 km - 610 m Ascent - 610 m Descent
Giornata già calda al mattino alle 8:00 quando ci troviamo a Tregasio. Non molti ma, come dice un vecchio proverbio, pochi ma buoni, per questa nuova escursione che a suo tempo è stata rinviata per pioggia. Non è un tracciato di quelli che ti fanno rimanere senza fiato però nel suo piccolo ha quel giusto mix tra salite e discese che quando lo hai terminato sei stanco nel modo giusto.
Indicazioni Tracciato |
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Partenza da: |
Arrivo a: |
Tregasio (MB) |
Tregasio (MB) |
Piazzale Camposanto - Via dei Tigli |
Piazzale Camposanto - Via dei Tigli |
Raggiungibile con: |
Auto/MTB |
NOTE IMPORTANTI: Per partecipare alle nostre escursioni, in questo periodo di probabile contagio da COVID-19, è OBBLIGATORIO che ciascun componente del gruppo sia dotato di mascherina che dovrà essere indossata nei momenti di pausa e all'interno di eventuali locali o sui mezzi pubblici. E' altresì utile mantenere sempre le giuste distanze sia durante i trasferimenti che durante le soste.
Tenendoci a destra iniziamo la leggera salita che procede su sentiero e
che ci fa raggiungere la sommità della collina, all'interno della
Valle del Brusignone, dalla quale si
apre un bellissimo paesaggio sulla parte agricola, alla nostra destra, e
sulla parte abitativa della collina di
Montesiro dalla parte opposta La
discesa che ne segue sul bel single track arriva nella piana e risale
dalla parte opposta sulla
Strada
Vicinale del Brusignone all'inizio leggermente sassosa. Raggiunto il parcheggio del
Camposanto arriviamo poi al bivio con la
SP154 . Tenendoci a destra ne andiamo a percorrere il breve tratto rettilineo
poi, portandoci a sinistra, giriamo su via Papa Giovanni XXIII ed andiamo
ad attraversare la prima periferia di
Brugora percorrendo in discesa il
rettilineo. Lo lasciamo quando alla nostra destra troviamo l'innesto della
sterrata che entra nella
Valle del Rio Pegorino e percorrendo
il tratturo che devia a sinistra all'altezza del boschetto ne seguiamo per
un breve tratto le sponde ed iniziamo poi la salita verso la prima
periferia di Casatenovo.
Raggiunta la vecchia cascina ne andiamo ad attraversare il cortile e
raggiungiamo l'uscita su via Don C. Gnocchi. Svolta a destra e rettilineo
che ci conduce fino alla rotonda dove prendiamo a sinistra il tratto ciclo
pedonale che passa accanto al parcheggio del centro commerciale. Alla
piccola traversa a sinistra giriamo ed arrivati sulla stradina di via San
Giuseppe giriamo a destra e raggiungiamo l'incrocio. Curva a sinistra dove
inizia la salita, di via Michelangelo Buonarroti, che diventa poi sterrata
e ci fa scollinare a Monteregio.
Svoltiamo a destra e percorrendone il rettilineo arriviamo al bivio di via
G. Parini e tenendoci a sinistra iniziamo un'altro tratto in leggera
salita che ci porta superare l'arco del passaggio di
Villa Greppi, a
Monticello Brianza, per arrivare al
bivio della provinciale
SP54 . La attraversiamo e ci portiamo sul sentiero che in discesa raggiunge il
parcheggio per andare ad attraversarlo e raggiungere il bivio della
stradina sterrata di via Monteverdi. Discesa, a sinistra, per portarci sul
sentiero e curva a destra per seguirne il tratto fino al bivio del
tratturo dove giriamo a sinistra.
La discesa che ne segue e su fondo a tratti erboso e a tratti sassoso
fino a raggiungere
Cascina Canova dove ci
portiamo sulla stradina che passa accanto al vecchio edificio arrivando
alla rotonda. Attraversiamo via L. Bocconi e ci portiamo sulla stradina di
via Donatello per raggiungere
Cascina Rampina e seguendo la
sterrata in leggera discesa andiamo ad attraversare quei grandi pratoni e
raggiungiamo il ponte che attraversa il
Rio Bevera. Subito dopo giriamo a
destra e con un brevissimo strappo ci portiamo sul single track che passa
a ridosso del boschetto e raggiungiamo la bella sterrata che, con l'ultimo
tratto in salita, arriva alla prima periferia della frazione
Villanova. Al bivio di via C. Colombo
giriamo a destra e dopo un breve tratto in discesa, che passa accanto alla
Piscina di Barzanò, iniziamo la bella
salita che raggiunge le case dell'altra frazione
Torrevilla. Procediamo su via C.
Battisti e arrivati al bivio sulla
SP51
giriamo a destra per raggiungere la rotonda.
Prendiamo la seconda uscita per imboccare via A. Diaz ed in discesa
raggiungiamo lo svincolo della zona industriale dove prendiamo a destra la
seconda stradina che passa accanto al capannone. Poco dopo il fondo
diventa sterrato e poi erboso e superando una villetta giriamo a sinistra
e percorriamo il piccolo sentiero che ci fa entrare nel boschetto. Qui
seguiamo la bella sterrata che, proseguendo all'ombra delle piante, ci
consente di aggirare alcune case e di raggiungere la stradina di via G.
Pascoli che in discesa arriva al bivio con via Rengione. Entriamo tra le
prime case della frazione
Molinata e percorriamo a
sinistra la stradina di via G. Leopardi che raggiunge un'altro bivio.
Svolta a destra per imboccare via Papa Giovanni XXIII e raggiunto il bivio
giriamo a sinistra iniziando la salita, breve, di via B. Buozzi. La strada
spiana un poco e arrivati alla rotonda proseguiamo ancora diritto su via
della Vittoria ed entriamo nel territorio comunale di
Viganò.
La strada prosegue in salita ed alla traversa di via Leonardo Da
Vinci giriamo a destra per procedere su un tratto in leggero
falsopiano che dopo le curve diventa l'impegnativa salita, a destra, di
via delle Molere. Sono poco più di 100 m ma le pendenze, in questo breve
tratto, non sono indifferenti e superano la doppia cifra in percentuale.
Raggiunto il bivio ci teniamo a destra ed andiamo a percorrere la bella
sterrata che, adesso, spiana e ci consente di tirare leggermente il fiato.
Dopo una breve risalita ci attende la bella discesa di via Sant'Apollonia
ed arriviamo alla periferia di
Missaglia con le ultime curve di
via Piccardino. Raggiunta piazza Sormani, dove troviamo
Villa Sormani-Uva
e la bella
Chiesa di S. Maria in Villa,
proseguiamo fino al bivio. Giriamo a sinistra ed imbocchiamo via delle
Valli iniziando la bella serie di curve in leggera discesa. Rimanendo
sempre sulla strada principale arriviamo a fianco di
Cascina Fornace Vecchia dove
alla nostra destra troviamo la
Croce della Peste ed entriamo in
Valle Santa Croce.
Poco più avanti lasciamo la strada asfaltata e girando a destra andiamo a
percorrere il
Sentiero
dei Vagoncini che ci fa entrare nelle belle sterrate del
Parco di Montevecchia e Valcurone. La sterrata corre non distante dall'alveo del
torrente Molgoretta e ne segue il
corso rimanendo sempre all'interno del bosco. Raggiunta e superata la
sbarra arriviamo a ridosso delle
Cascine Pianetta e raggiunta
la stradina asfaltata giriamo a destra. Inizia qui un'altro tratto in
salita, non lungo, ma abbastanza impegnativo che passa accanto a
Cascina Pianetta Prima, Cascina Pianetta Quarta e
raggiunge
Cascina Pianetta Sesta dove la
salita termina. Lasciamo l'ultimo tratto sterrato per tenerci a destra ed
iniziare un'altro bellissimo tratto nel mezzo del bosco che sempre in
leggera discesa ci conduce ad un bivio. Tenendoci a sinistra riprendiamo
una leggera salita ed arriviamo, dopo alcune curve, con i bei
terrazzamenti che vediamo alla nostra sinistra, ad attraversare l'aia di
Cascina Paolina. Subito dopo raggiungiamo la radura della
Sorgente. e ci teniamo a destra per
iniziare la discesa su un sentiero dove il fondo sassoso consiglia di non
prendere troppa velocità.
Quando termina arriviamo a
Cascina Albareda e ne
attraversiamo la struttura per proseguire sulla stretta stradina che in
discesa ed a curve ci conduce alla rotonda sulla provinciale
SP54 . Svolta a sinistra per percorrerne poco più di 250 m poi la lasciamo per
girare a destra sull'impegnativo strappo di via Butto. Raggiunto il bivio,
accanto a Cascina Butto, proseguiamo diritto e imbocchiamo la bella sterrata che prosegue sempre
in salita ma con differenze pendenze. Il bel paesaggio che vediamo davanti
a noi si estende fino alle case di
Maresso che raggiungiamo poco dopo.
Ultimo tratto asfaltato in discesa che ci porta al bivio di via A. Manzoni
dove giriamo a destra per proseguire ancora in discesa su questo lungo
rettilineo che ci fa raggiungere ed attraversare la piccola
frazione Novaglia per arrivare
poi alla periferia dell'altra frazione Barriano. Alla rotonda giriamo a sinistra e percorriamo il tratto del rettilineo
di via G. Agnesi che passa, poi, accanto ai capannoni della zona
industriale e la attraversa per arrivare al bivio con via G.
Rossini.
Giriamo a sinistra ed iniziamo poco dopo una leggera salita che raggiunge
Cascina Campù Inferiore e ci
porta davanti ad un trivio. Imbocchiamo la stradina sterrata davanti a
noi, quella nel mezzo, e procediamo in direzione del boschetto. La
sterrata che vi entra è la
Strada
Comunale Campù-Ossola
e ne seguiamo l'intero tratto che con un sentiero ne esce e va ad
attraversare un pratone. Al bivio ci teniamo a sinistra e procediamo su
tratturo per iniziare poi la salita della bella collinetta che degrada poi
in direzione delle serre e che con un rettilineo su tratturo arriva alla
frazione Ossola. Raggiunto l'asfalto
su via dei Mulini giriamo a sinistra ed iniziamo un tratto in discesa fino
alla traversa a destra. Qui giriamo e sempre in discesa raggiungiamo
Cascina Mulino Cattaneo dopo
aver attraversato, a sinistra, il ponte sul
torrente Lavandaia. Uscendone dal
lato opposto ci portiamo sulla sterrata che arriva al bivio con via
Martiri di Valaperta. Giriamo a destra e superiamo il ponticello
imboccando via V. Alfieri ed iniziamo la salitella che passa a fianco del
Camposanto e raggiunge le case della frazione
Valaperta.
Raggiunto il bivio di via della Resistenza giriamo a destra e ne
percorriamo il rettilineo fino al bivio. Con un sinistra-destra lasciamo
subito la
SP235
ed andiamo a percorrere la stradina di via XXV Aprile. La leggera salita
ci porta sul tratto sterrato ed in breve tempo ci troviamo nel mezzo del
bellissimo paesaggio delle colline della
Brianza con lo sfondo sulle case
della frazione di Cassina de Bracchi,
a destra, Rogoredo, davanti a noi e
gli splendidi scorci del terreno a fondo arancione che da un tocco di
colore nel mezzo dei campi coltivati. Iniziamo la discesa su tratturo e
con qualche sobbalzo dovuto al fondo del terreno non proprio piatto
arriviamo ad un bivio di sterrate e sentieri. Prendiamo quello a destra e
seguiamo il single track che rimane sempre a ridosso del bosco passando
non distante dalle sponde del
torrente Molgorana. Il lungo tratto
che arriva ad un bivio prosegue poi diritto all'interno del boschetto e
raggiunge un'altro bivio di sterrate. Tenendoci a destra iniziamo la
risalita della collinetta e poco dopo uscendo dal boschetto arriviamo ad
una curva che ci immette in uno dei più bei sentieri che si trovano
all'interno del
Parco dei Colli Briantei.
Tenendoci a destra iniziamo a percorrere il bel tratturo che passa nel
mezzo dei campi coltivati ed inizia, dopo la curva a sinistra, la salita
che risale la collinetta dove con un bellissimo scorcio possiamo ammirare
le case che da lontano occupano un tratto di paesaggio. La discesa che ne
segue arriva all'altezza del bivio davanti al capannone dove giriamo a
sinistra per proseguire, adesso, sul tratto sterrato. Affianchiamo il
campo che ci divide da
Cascina Melli e raggiungiamo
il bivio con via Madonnina. Con un destra-sinistra ci portiamo sulla
traversa asfaltata e circa 150 m dopo la lasciamo per girare a destra ed
immetterci nel tratturo che va ad attraversare i campi. La lenta risalita
ci fa arrivare alla prima periferia di
Rogoredo e raggiunta la strada
asfaltata giriamo a destra per imboccare via della Cappelletta. Il
rettilineo che ne segue ci porta ad un bivio dove girando a destra
percorriamo un tratto di via Don L. Corti raggiungendo la rotonda. Giriamo
a sinistra e andiamo a percorrere il rettilineo che arriva all'incrocio
con via San Gaetano. La attraversiamo per portarci su via del
Germeone e proseguiamo su questa stradina che al termine ci porta su un
tratturo.
Proseguiamo a fianco di alcuni muri di recinzione di villette e deviando
a sinistra e poi a destra andiamo ad attraversare i pratoni coltivati per
poi deviare a sinistra per attraversare il boschetto che raggiunge il
canneto dove giriamo a destra. Ne usciamo affiancando le reti di
recinzione di alcune villette e ci portiamo poi sul sentiero che, anche
qui, attraversa il pratone e con una deviazione a destra iniziamo lo
strappetto che risale in direzione di
Cascina Verdura. Attraversandone il cortile, deviando a sinistra, ne usciamo per
imboccare la stradina di via San Pietro e raggiunto il bivio giriamo a
destra per andare a percorrere la stradina che aggira il parcheggio del
centro commerciale. La rotonda sulla
SP51
la attraversiamo e ci portiamo su via San Francesco d'Assisi che
attraversa la frazione Gemella e con
una discesa ci fa arrivare a
Cascina Porrinetti. Raggiunto il bivio proseguiamo a sinistra e percorso il rettilineo
arriviamo al bivio di via Stelvio.
Tenendoci a sinistra percorriamo via Resegone e attraversiamo il piccolo
agglomerato di case per immetterci, nella sul sentiero che in
discesa entra nel bosco nella
Valle del Rio Pegorino. La parte più
impegnativa la troviamo a destra quando siamo costretti a risalire il
sentiero con un portage per via della pendenza, in salita, impossibile da
percorrere in sella. Poche decine di metri per riportarci in sella ed
iniziare a questo punto la discesa sul bel sentiero che attraversando il
bosco ci porta al bivio con la
SP54 . Con la svolta a destra percorriamo un breve tratto in falsopiano e poi
iniziamo la bella salita, ma mai dura, che arriva alle porte della piccola
frazione Brugora. Superiamo le
strutture del Monastero Benedettino (ora casa di Cura) e la bella
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo per poi arrivare alla rotonda. Tenendoci a sinistra seguiamo il
lungo rettilineo che ci porta a
Tregasio e raggiunta la rotonda
proseguiamo ancora diritto su un breve tratto di via
Sant'Ambrogio.
La lasciamo quando a sinistra troviamo la traversa di G. Carducci ed
andiamo a percorrerla fino a trovare la rete di recinzione metallica alla
nostra destra. La superiamo e seguendo il single track che passa accanto
alla recinzione ci portiamo in leggera salita tra le vecchie case del
paesino e andiamo ad attraversare la volta del portone che ci immette nel
cortile della vecchia cascina. Lo attraversiamo e tenendoci a sinistra
imbocchiamo la stradina di via A. Manzoni che poco dopo lascia le case e
diventa sterrata. Una leggera discesa ci fa attraversare i campi sul
tratturo e con una deviazione a sinistra iniziamo la risalita fino a
ritrovare la stradina asfaltata di via Cascina Gianfranco. Le ultime curve
ci regalano un poco di discesa prima di arrivare al bivio con via Don D.
Colli dove giriamo a sinistra per raggiungere la traversa, a sinistra, di
via dei Tigli che ci riporta al nostro punto di partenza
iniziale.
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