Dalla Vallassina a Como in mtb
14/02/2019 - Dalla Vallassina a Como in mtb
Album fotografico
Distance: 43 km - 1.146 m Ascent - 1.315 m Descent
Bellissima mattinata per ritrovarsi con gli amici dopo alcune settimane in cui per altri impegni e per il brutto tempo non siamo riusciti ad essere in sella alle nostre mtb. La giornata è bellissima, un bel sole fin dal primo mattino ci accompagna anche se il termometro segna un bel -1. Arriviamo in ritardissimo alla stazione di Asso a causa dei ritardi, oramai cronici, dei treni che percorrono le linee da e verso la Brianza. Non per questo però rinunciamo al nostro itinerario che quest'oggi ci permetterà di visitare alcuni angoli di alta Brianza come Carpesino, Lezza, Crevenna, Erba Alta e il "Borgo Medioevale di Villincino", San Maurizio e Buccinigo che sono visitabili nei centri storici solamente se vi si arriva in sella ad una bicicletta o a piedi.
Un grazie davvero agli amici Massimo, Dino, Patrizio, Gigi e Mimmo.
Lasciamo la stazione di Asso alle nostre spalle e ci teniamo a sinistra per imboccare un brevissimo tratto di SP41 per girare subito a sinistra e imboccare via Rosmini e girare poi a destra andando ad attraversare lo stretto ponte pedonale che oltrepassa il fiume Lambro. Raggiunta sponda opposta giriamo a sinistra e ci immettiamo nel piccolo parcheggio e seguiamo poi via al Lambro che ci fa immettere sulla stradina sterrata che segue il corso del fiume arrivando alla prima periferia di Canzo.
Usciamo, dalla sterrata girando a destra superiamo il ponte su Torrente Val del Buri, su via Ca Bianca, arrivando all'incrocio con via per Asso. Giriamo a sinistra e andiamo a percorrere il lungo rettilineo che ci conduce nel territorio comunale di Caslino d'Erba e al Santuario della Madonna di San Calogero (Sec. X) di quest’epoca, però, rimane solo il campanile; la chiesa attuale è una ricostruzione operata nel XVII secolo, in quanto la precedente era molto rovinata) da cui ammireremo un bel paesaggio sul paese, che troviamo alla nostra destra e sui verdissimi monti Spinei e Scioscia che abbiamo davanti a noi.
Dopo una visita all'interno della belle Chiesetta ritorniamo sul percorso dell'andata e ritorniamo verso il bivio di via Ca Bianca dove giriamo a destra e percorrendola tutta arriviamo alla rotonda sulla SP40 . La attraversiamo e proseguiamo sempre diritto fino a girare a sinistra su via Ravella, una stradina che passa nel mezzo della zona artigianale ed arriviamo al bivio con via Tagliamento.
Giriamo a destra e proseguiamo su via Cascina Emilia e superiamo il piccolo ponte sul Torrente Ravella e poi quello sulla ferrovia per arrivare fino al bivio.
Giriamo a sinistra ed andiamo a percorrere la stradine sterrata che supera nuovamente la linea ferroviaria e prosegue poi a destra su via G. Puecher fino a raggiungere la periferia di Canzo dove al secondo sottopasso ferroviario giriamo a destra per immetterci poi a sinistra su via Brusa. Arriviamo fino all'incrocio con via A. Grandi e giriamo a destra ed iniziamo un primo tratto pianeggiante su questo rettilineo che subito dopo il termine delle case inizia invece a salire. Quando la strada asfaltata termina superiamo la sbarra e proseguiamo su sterrato salendo sempre leggermente per poi iniziare una bella e lenta discesa nel mezzo del bosco ed arriviamo a Proserpio.
Uscendo dalla strada sterrata dopo uno spiazzo (Parcheggio) passiamo accanto ad alcuni capannoni della zona artigianale ed arriviamo alla rotonda proseguendo ancora diritto seguendo via F.lli Rizzi che lasciamo circa a metà della curva a sinistra per imboccare a destra la stradina sterrata che ci conduce nella parte storica del paese. Passando nel mezzo delle strette stradine arriviamo su via Puecher e giriamo a sinistra risalendo leggermente per arrivare davanti alla bella Chiesa dei SS Carlo e Rocco (Sec. XVI).
Ripartiamo ritornando sul piccolo tratto precedente e ritornati su via Puecher entriamo nella stretta via, tra vecchie case, percorrendone solo un piccolo tratto per girare poi a sinistra su via Cadorna che su stradina a tratti sterrata lascia per un breve tratto le case ed arriva ad incrociare via Roma. Raggiunto il bivio ci teniamo a sinistra ed iniziamo una breve salita per andare a visitare la Chiesa di San Donnino (Sec. XVI).
Ritorniamo su via della Chiesa e giriamo a sinistra quando troviamo la stradina sterrata che a curve, entrando nel boschetto. scende nella valletta sottostante e arriviamo all'incrocio con via A. Manzoni. La attraversiamo e ci immettiamo nel sentiero che prosegue sulla destra e che arriva ad un bivio. Girando a sinistra andiamo a percorrere la bella sterrata che rimane prima a ridosso del bosco e poi vi ci entra ed arriva ad un bivio.
Giriamo a destra ed al bivio successivo a sinistra e entrando nel territorio comunale di Erba ci portiamo adesso verso il piccolo borgo di Carpesino. Imbocchiamo la stretta viuzza di via G. Puccini e raggiungiamo il piccolo centro storico dove tra viuzze strette e il vecchio complesso di Villa Nava arriviamo davanti all'Oratorio dei SS Re Magi (La dedicazione, non molto frequente, è legata alla leggenda delle reliquie dei Re Magi, trasportate dall'Oriente fino a Colonia da Federico Barbarossa: nei luoghi in cui il Barbarossa sostava con le reliquie venivano edificate chiese intitolate ai Magi).
Arrivati al bivio con via IV Novembre giriamo a destra e proseguiamo fino alla prima traversa a sinistra dove giriamo e seguendo via Mascagni arriviamo fino alla piccola Stazione di Lezza-Carpesino e successivamente superiamo il passaggio a livello per tenerci poi a destra e proseguire sulla sterrata che corre a fianco della linea ferroviaria e che devia poi a sinistra per arrivare ad un bivio dove giriamo a destra su via Geret al Lambro ed iniziamo a seguire, lungo la strada, un tratto del corso del fiume Lambro.
Arrivati all'incrocio con via A. Volta giriamo a sinistra e superiamo il ponte sul fiume per girare subito a destra su via Trieste che ci porta all'altro incrocio dove giriamo a sinistra e procediamo sul lungo rettilineo raggiungendo il centro storico della piccola frazione di Lezza nel comune di Ponte Lambro. Nel passare su piazza IV Novembre troviamo alla nostra destra la Chiesa e il complesso dell'Ex Convento di San Bernardo (Sec. XVI).
Proseguiamo diritto su via G. Garibaldi e arrivati alla rotonda proseguiamo ancora diritto su via D. Chiesa e ci teniamo poi a sinistra per imboccare via V. Monti e poche centinaia di metri dopo ritorniamo a Erba. Proseguiamo sulla stradina che diventa poi strettissima e con dei gradoni, su un tratto acciottolato, risale verso via V. Monti. Seguiamo la strada sempre in leggera salita dopo una grande curva a destra raggiungiamo Crevenna.
Passiamo nel mezzo delle case con muri esterni in pietra e ci portiamo nel piccolo vicolo che attraversa questa piccola frazione e una volta superato alla nostra destra troviamo la bella Chiesa di Santa Maria Maddalena (Sec. XVI). Si ha la possibilità di entrare nel grande piazzale antistante e vedere dall'esterno questa Chiesa che è una delle poche in Italia dedicate alla Maddalena. La lasciamo alle nostre spalle e proseguiamo su via U. Foscolo andando a superare il ponte sul Torrente Bova.
Seguendo la strada, quando il fondo diventa pavé, passiamo davanti a Villa Ceriani o Villa San Giuseppe (Sec. XVII), ora Museo Civico della città di Erba, e seguendo il lungo rettilineo arriviamo all'incrocio con via Balbor dove sulla destra troviamo la Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Sec. XV che è, oggi, di proprietà dell’amministrazione provinciale di Como).
La lasciamo alla nostra destra e seguendo via A. Bassi arriviamo fino alla prima traversa che troviamo alla nostra sinistra dove giriamo per seguire via Valaperta. In leggera discesa andiamo in direzione della località di Erba Alta passando accanto a Villa Parravicini ed arrivati all'incrocio con via Don L. Monza giriamo a sinistra e poco dopo superiamo piazza Castello e proseguiamo a sinistra su via G. Parini per raggiungere piazza G. Carcano.
Giriamo a destra su via Cavour e poi alla prima traversa a sinistra imbocchiamo via Crotto Rosa e procediamo in rettilineo fino ad arrivare davanti al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale dove con un curva a U arriviamo, poco dopo, al bivio con Corso B. Bartesaghi. Percorriamo anche qui un rettilineo ed arriviamo alla Chiesa di Santa Marta (Sec. XV). Ritorniamo indietro e giriamo a destra sulla stradina, Via Tassera, che ci porta su via Marchiolo da Molteno e giriamo a sinistra per arrivare all'incrocio con via G. Garibaldi ed entriamo nel Borgo Medioevale di Villincino (Sec. XIII, Borgo fortificato circondato da mura in pietra e dotato di due accessi a torre posti agli estremi).
Attraversiamo il Borgo e arrivati in Piazza Torre giriamo a sinistra e seguiamo la stretta stradina di via Carpani che arriva all'incrocio con via C. Porta. Giriamo a destra e proseguiamo verso l'incrocio con via G. Garibaldi e girando a sinistra arriviamo in Contrada San Maurizio. Percorriamo a sinistra via San Maurizio e dopo la curva a destra giriamo a destra per seguire la stretta stradina pedonale per "La Busa-Buccinico" superando le transenne ed in una strada stretta ci portiamo su un saliscendi fino a superare il sottopasso della SP40 e risaliamo verso la Chiesa di San Cassiano (Sec. XIII) a Buccinico.
Percorriamo la breve stradina di via San Cassiano ed arrivati all'incrocio con via Como giriamo a sinistra e proseguiamo sul rettilineo e superiamo l'Istituto Don Orione ed arrivati all'incrocio, con semaforo, giriamo a sinistra passando a fianco di Villa Casati Confalonieri e seguendo la stradina arriviamo davanti ad un'altra testimonianza medioevale, la Torre di Buccinigo (Sec. XII).
Proseguiamo e ci immettiamo in via Ceriani una stretta viuzza che attraversa la contrada e passiamo davanti alla bella Chiesa di San Pietro (Sec. XIII). La stretta stradina prosegue tra le case e dopo una scalinata (fattibile anche in sella) arriva all'incrocio con via Don Orione. Giriamo a destra e arrivati alla rotonda ci teniamo a sinistra e proseguiamo su un brevissimo tratto di via Como, poi giriamo a destra e seguiamo via Albavilla.
Ne percorriamo poco più di 200 m, e lasciata Erba entriamo ad Albavilla. Giriamo a destra e seguiamo per un tratto una sterrata che passa a fianco di alcune abitazioni e poi diventa tratturo deviando a sinistra con una leggera pendenza e risale fino ad incrociare via Santa Maria di Loreto. Giriamo a destra e proseguendo sulla stretta stradina arriviamo davanti al Santuario della Madonna di Loreto (Sec. XII).
Lasciamo il piccolo piazzale del Santuario e imbocchiamo la piccola stradina di via Lodorina che ci conduce all'incrocio con via San Bartolomeo. La strada in salita ci porta, per un tratto, ad un belvedere da dove potremo ammirare la pianura. i laghi ed i monti circostanti. Proseguendo sempre in salita arriviamo all'incrocio con via Panoramica. Giriamo a sinistra e la percorriamo tutta fino ad entrare in via dei Crotti da dove proseguiamo in direzione del centro cittadino.
Passiamo accanto al muro di recinzione del parco di Villa Pina (Sec. XVIII) e arrivati all'incrocio proseguiamo diritto nell'abitato seguendo via G. Parini che ci conduce poi diritto su via Roscio ed arriviamo ad un bivio dove ci teniamo a sinistra per imboccare via Basso Formiano per raggiungere il piazzale antistante il supermercato dove giriamo a sinistra seguendo via F. Ballabio. All'incrocio giriamo a sinistra ed arrivati alla rotonda giriamo a destra e proseguiamo sul rettilineo di via G. Matteotti raggiungendo la rotonda successiva sulla SP37 .
La attraversiamo e percorriamo poche centinai di metri su via Monte Bollettone girando poi a destra su via Saruggia. Questa stradina ci permette di attraversare sul ponte la SP632 così da evitare un pò di traffico automobilistico. Arriviamo in località Saruggia piccola frazione di Albavilla e seguendo il rettilineo arriviamo davanti all'Oratorio di San Lorenzo Martire (Sec. XVII).
Ritorniamo indietro per 150 m su via e giriamo a sinistra su via Molinata e andiamo a percorrere il lungo rettilineo della bella stradina periferica che arriva all'incrocio con la Strada detta "Sotto i boschi di Saruggia" che attraversiamo per immetterci nella sterrata Strada Consorziale delle Chiuse. Superiamo un piccolo ponte sul canale e arrivati sulla strada asfaltata proseguiamo verso l'incrocio con via Alzate.
Siamo arrivati nel territorio comunale di Albese con Cassano e procediamo ancora diritto su un'altra strada sterrata, via Baraggia, che ci fa arrivare all'incrocio con la SP342 . Con molta attenzione la attraversiamo e ci portiamo su via Nebieno entrando alla prima periferia di Montorfano. Raggiunto il bivio con via Brianza proseguiamo, tenendoci a destra, arrivando alla rotonda ed andiamo a percorrere un tratto di rettilineo fino ad arrivare alla rotonda successiva.
Per toglierci dalle strade troppo trafficate, giriamo a destra e ci immettiamo su via Molera che in salita ci fa arrivare ad una rotonda dove proseguiamo ancora diritto e rimanendo sempre sotto il Monte Orfano arriviamo al parcheggio del Municipio. Ci teniamo a sinistra e procediamo per la stretta stradina che passa nel mezzo del centro storico ed arriviamo in piazza Roma.
Giriamo a destra e andiamo in direzione della Chiesa di San Giovanni (sec. XVI). A sinistra imbocchiamo via Mandelli che alla partenza sale in modo abbastanza tranquillo poi dopo la curva a sinistra in modo più deciso e quando raggiungiamo il tratto pianeggiante (su strada sterrata) abbiamo alla nostra sinistra la stupenda vista dell'intero Lago di Montorfano sotto di noi.
Proseguendo sempre su stradina iniziamo adesso la discesa ed arriviamo ad Urago lambendo l'abitato di Tavernerio. Arriviamo all'incrocio e ci teniamo a sinistra e percorriamo il rettilineo per raggiungere l'incrocio successivo.
Anche qui ci teniamo a sinistra su via Montessori ed entriamo poi nel bosco e seguendo il sentiero a curve ritorniamo in discesa alla periferia di Montorfano. Seguiamo a destra un brevissimo tratto di SP28 e poi giriamo subito a sinistra su via Fornace che a curve ci fa entrare poco dopo nel Parco Regionale della Spina Verde.
I sentieri si susseguono in mezzo al bosco ma scegliamo quelli più pedalabili e più divertenti che passano a fianco della periferia di Lipomo e si inoltrano poi nella bella sterrata della Valbasca che scorre a fianco della Roggia Segrada e che ci permetterà, poi, tenendoci a sinistra di andare a visitare i resti dell'ex polveriera della II Guerra Mondiale di Albate.
Usciti dalle ultime sterrate del giorno andiamo a percorrere via Valbasca e arriviamo all'incrocio con la SP36 che attraversiamo per seguire diritto via Niguarda. Alla prima traversa giriamo a sinistra e seguiamo la strada che passa accanto alla linea ferroviaria su via Druso e superiamo la piccola stazione di Albate-Trecallo . All'incrocio con via Tagliamento giriamo a sinistra e attraversiamo il sottopasso del ponte ferroviario e ci portiamo su via al Piano e poi a destra su via Acquanera raggiungendo la rotonda sulla SP36 .
Giriamo a sinistra e poi a destra e entriamo su via Muggio che ci permette di arrivare al sottopasso del Viadotto dei Lavatoi. Una volta superato giriamo a destra e prendiamo via dei Mulini che sempre in discesa ci porta a superare il grande autosilo e poco dopo arriviamo all'incrocio con via Napoleona. Facendo attenzione perchè questo è un tratto di strada molto trafficato ne percorriamo, però, solo 200 m per girare poi a destra e iniziare la discesa su via G. Castellini.
Seguiamo poi a sinistra e raggiunto l'incrocio con via F. Viganò giriamo a destra e per procedere sul lungo rettilineo fino ad arrivare alla terza traversa a sinistra dove giriamo imboccando via Palestro. Il lungo rettilineo ci porta poi ad attraversare il ponte sul Torrente Cosia e subito dopo giriamo a sinistra su via Morazzone ed arriviamo all'incrocio con viale G. Cesare. Giriamo a destra e entriamo su via Milano e la percorriamo tutta fino all'incrocio con viale C. Cattaneo.
Lo attraversiamo e ci portiamo sotto la volta di Porta Torre (Sec. XI) per proseguire su via C. Cantù entrando nel centro storico di Como. Superiamo il complesso con la base a colonne del Liceo Volta e lo superiamo arrivando all'incrocio con via Giovio. Giriamo a destra e poi con la prima traversa a sinistra percorriamo via Odescalchi che ci porta davanti alla Basilica di San Fedele (Sec. XII).
In questo tratto le strade sono tutte ad unico senso di marcia per cui siamo obbligati a seguire una determinata direzione.
Proseguendo diritto arriviamo all'incrocio con via Indipendenza e solo quando siamo all'incrocio con via A. Diaz possiamo girare a destra. La strada procede in rettilineo ed arriviamo in piazza Mazzini dove a destra ci immettiamo in via F. Muralto ed arriviamo in Piazza del Duomo. Davanti a noi il Palazzo del Broletto (Sec. XIII) e poco più spostata a destra la Cattedrale di Santa Maria Assunta o Duomo di Como. (Sec. XIV).
Passiamo accanto alla stradina a destra del Broletto e arriviamo nella piazza G. Grimoldi dove troviamo la Chiesa di San Giacomo (Sec. XI) e procediamo a destra in direzione di piazza Roma. Ci teniamo a sinistra e passiamo piazza Cavour e arriviamo in piazza A. Volta dove giriamo a destra ed attraversiamo viale Lungo Lario Trento per arrivare sul lungolago.
Giriamo poi a destra e passando nei viali dei bellissimi giardini arriviamo al Tempio Voltiano e girando poi a sinistra superiamo il monumento ai Caduti delle Guerre e il fabbricato dove sono presenti la famosa Canottieri Lario e lo Yacht Club Como, mentre alla nostra sinistra lo Stadio G. Sinigaglia. Prendiamo a destra la passeggiata Lino Gelpi che costeggia le sponde del lago e poco più avanti troviamo Villa Carminati Scacchi, Villa Musa, Villa Saporiti, Villa Parravicini, Villa Cantoni Pisa, Villa Volonté, e l'ultima Villa Olmo con il Parco che arriva fino a lambire le acque del lago.
Ritorniamo in direzione della cittadina e percorriamo via Museo Giovio e passiamo davanti a Villa Ala Ponzone e Villa Gallia ed arrivare quindi all'incrocio con via Borgo Vico. Giriamo a sinistra e giriamo a sinistra alla prima traversa per seguire a destra via Massenzio Masia ed arrivare all'incrocio con viale Fratelli Rosselli. Lo attraversiamo e andiamo a percorrere il rettilineo che arriva a piazzale San Rocchetto dove giriamo a sinistra per il passaggio Santa Caterina e quindi a sinistra per andare in direzione del piazzale San Gottardo che si trova davanti alla Stazione di Como San Giovanni" dove terminiamo il nostro percorso.
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